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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/12/24 in Risposte
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Si è detto che Pentesilea, prode eroina e fanciulla bellissima, aveva cercato scampo in Troia fuggendo alle Erinni di sua sorella Ippolita che essa aveva ucciso per errore con una freccia durante una battuta di caccia, oppure, come sostengono gli Ateniesi, nel corso della rissa che seguì alle nozze di Teseo e Fedra. Purificata da Priamo, nacque un legame di solidarietà dal quale, nella guerra dei Greci contro Troia, Pentesilea parteggiò per i Troiani alla testa di un contingente di Amazzoni, distinguendosi in battaglia fino allo scontro con Achille a lei fatale. La condanna degli dei per l’uccisione della sorella accompagnò Pentesilea anche dopo la morte poiché Achille, dopo averla uccisa, la spogliò delle armi com'era prassi dei vincitori e, sfilatole l'elmo e vedendo il suo volto la cui bellezza nemmeno la morte era riuscita ad intaccare, non poté fare a meno di desiderarla nonostante l’Ade l'avesse già chiamata a sé. Posseduto da Eros, l'eroe ne violò le spoglie in un atto di necrofilia. Quando in seguito chiese a dei volontari di seppellire il cadavere della regina, Tersite, il più brutto dei guerrieri greci chiamati a raccolta intorno a Troia e spettatore dell'abuso del giovane eroe sulle spoglie della regina, derise l'eroe per la sua passione per un cadavere e con un colpo secco cavò gli occhi fuori dalle orbite dell'Amazzone. L'eroe, infuriato, si avventò contro di lui e vibrò a Tersite un pugno con una forza tale da spaccargli tutti i denti e da far ruzzolare la sua anima giù nel Tartaro. Questo crimine suscitò la grande indignazione dei Greci e Diomede, che era cugino di Tersite e voleva vendicarsi dell'empietà di Achille, per disprezzo all'eroe trascinò via il corpo di Pentesilea e lo gettò nello Scamandro come pasto per i pesci del fiume. apollonia3 punti
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Per un euro dal mercatino mi sono portato a casa questo assegno (?) al retro non c'è nulla e non ha filigrana, sembra un semplice foglio di carta semplicemente prestampato, una cosa non ho capito, è stato usata una marca da bollo o un francobollo? ps: in effetti mi sono accorto proprio ora dall'ingrandimento che non c'è la scritta US.POSTAGE, non è un francobollo.2 punti
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L'esemplare venduto in asta Artemide n. 7 nel 1998, lotto nr. 695 è diverso da quello di Varesi n. 83 e Finarte nr. 269 del 19772 punti
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Nomisma 13 del 10-11 aprile 19992 punti
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Varesi 5 del 10-11 aprile 19862 punti
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Artemide VII del 6 maggio 19982 punti
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Finarte 269 del 15-16 novembre 19772 punti
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Credo proprio ...(Senza togliere nulla alle monete in elevato stato di conservazione)che le monete più belle siano quelle più circolate,non ha prezzo sapere che le monete che si hanno in mano hanno 1000/1500 etc anni...e avere il brivido e la domanda.."chissà in che mani sono passate".2 punti
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Lotto 324 Asta Varesi 83 9-10/5/2024 VENEZIA NICOLO' TRON (1471-1473) Lira tron D/ Busto del Doge R/ Leone di S. Marco con libro Paolucci 2 Ag g 6,48 mm 27 RRR • Rarissima variante senza le foglie di edera sotto al busto q.BB2 punti
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Buongiorno, Io alcune le tengo nei vassoi, altre per limitare gli spazi le ho sistemate nelle capsule leuchtturm quadrum nell'apposito cofanetto, devo dire che occupano pochissimo spazio e sono tutte in ordine. Un saluto Raffaele.2 punti
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DE GREGE EPICURI A questo punto vi mostro anche la mia ex-moneta, ho trovato la foto.2 punti
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Ciao ,come ti è stato precedentemente detto ,le tue domande implicano risposte complesse e solo leggendo diversi libri ed articoli potrai avere un'idea sulle tipologie di scambi monetali nel Medioevo ed in età pre-Unità d'Italia. Essendo una persona pratica ti esporrò solo alcuni piccoli dettagli in merito che,spero,possano ,in qualche modo esserti utili. Nel secolo XIII città italiane come Firenze e Venezia imposero la loro valuta aurea ,soprattutto negli scambi commerciali, in Europa ed in Oriente, ma nel secolo XVI accadde il contrario e cioè che fu l'Italia ad adeguare la propria moneta a quella estera. Ad esempio ,verso i primi venti anni del secolo XVI, si impose in tutta Italia una specie monetale mutuata dallo Scudo d'oro del sole francese ed era chiamato in tal maniera perchè ,nella scritta periferica, vi compariva un piccolo sole. La prima città italiana a battere questi Scudi del sole fu Genova ,nel 1508, poi seguirono Milano e Venezia ,grandi centri commerciali. In alcuni casi accadeva che le autorità cittadine, alle quali era data facoltà o dall'Imperatore, o dal consiglio di autonomia(quando esse erano autonome) cercavano di impedire che entrassero, nei commerci cittadini, monete di altre città o di Stati esteri, facendo agire i cambiavalute. Ciò avveniva anche perchè si pretendeva che le monete che entravano in città avessero caratteristiche uguali ,in fatto di peso e qualità del metallo, alle monete emesse dalla medesima città. Esistevano officine monetarie che emettevano monete anche per altre città Vi erano città che introitavano monete "estere"(di altre città o Stati) per poi fonderle in Zecca e creare moneta propria Accadeva che, in certi casi, non era l'autorità emittente a stabilire la quantità di moneta da emettere, ma erano soprattutto i mercanti che portavano metallo in Zecca e che determinavano le monete ed i quantitativi da emettere per loro esigenze commerciali o per le speculazioni che ritenevano opportune. Accadevano situazioni in cui le autorità, per sopperire alla carenza del circolante aureo, emettevano monete in argento. Cosa molto importante e non da trascurare, in ambito di cattive gestioni finanziarie, agiva il fattore speculativo: la cattiva moneta "cacciava"la buona come la legge di Gresham sostiene( le monete di buona lega venivano, in un certo qual modo"tesaurizzate" e si lasciavano in circolazione monete di bassa lega) Vi erano città, Stati o Regni che accettavano determinate monete ,provenienti dall'estero, per via delle frequenti esportazioni, per facilitare i pagamenti a discapito di monetazione locale, com'è il caso della Calabria bizantina che produceva seta grezza e la esportava su importanti piazze commerciali come quelle sicule e pugliesi accettando pagamenti in Tarì e Robaii a discapito dei Solidi bizantini. Nulla di esaustivo ,ma solo alcune nozioni che si reperiscono in Rivista Italiana di Numismatica anno 1994 e 1995 nello studio di Bellesia"Un Tentativo di Classificazione Cronologica degli Scudi D'Oro dii Ercole II per Reggio Emilia". Da non trascurare di leggere i libri di Carlo Maria Cipolla, nella fattispecie"La moneta a Firenze nel Cinquecento" e David Abulafia"Maometto e Carlo Magno:le due areemonetarie italiane dell'oro e dell'argento " in Storia d'Italia ,Annali, 6 odjob2 punti
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Ciao a tutti, oggi condivido con voi una delle ultime new entry nella collezione, un dupondio di Antonia Minore coniato da Claudio in onore della madre, mi ha colpito particolarmente il bellissimo ritratto di Antonia, ha un fascino quasi ipnotico. Visto che ho quasi concluso la classica "una moneta per Imperatore" (mi mancano ancora due dei Tre Moschettieri, Otone e Vitellio) del periodo della mia collezione, da Augusto fino a Commodo (ma sto includendo anche i Severi piano piano), sto cercando di uscire dalla lista standard dei singoli Imperatori per introdurre nella collezione anche altri personaggi, non certo di poco conto, che sono stati protagonisti assieme a loro della storia romana. Dopo Agrippa e Germanico mi è sembrata una bella cosa aggiungere anche una fanciulla visto che di quel periodo non ne avevo ancora nessuna 🙂 Una breve nota storica scopiazzata qua e là: Antonia Minore, 31/36 a.C. - 37 d.C. (minore per distinguerla dalla sorella maggiore dello stesso nome, che sposò un Lucio Domizio Enobarbo e fu la nonna paterna di Nerone) , figlia di Marco Antonio e Ottavia Minore (sorella di Augusto), nipote di Augusto, moglie di Druso Maggiore, madre di Germanico e Claudio. Muore durante il regno di Caligola, suo nipote. Secondo Svetonio la morte fu causata da una malattia dovuta ai maltrattamenti subiti proprio da Caligola anche se non esclude che il nipote si sia limitato "semplicemente" ad avvelenarla. Secondo Dione Cassio invece Caligola le ordinò di suicidarsi perchè lo rimproverava. Certo è che quando si parla di Caligola non si sa mai dove si va a finire 😵💫 Ma veniamo alla moneta: Antonia (coniato da Claudio), Dupondio, Roma, 41-50, RIC 92 12.48g X 28mm, AE D/ ANTONIA AVGVSTA; busto drappeggiato R/ TI CLAVDIVS CAESAR AVG P M TR P IMP; S - C; Claudio con simpulum Aggiungo anche un busto dell'Augusta esposto al Louvre: Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo1 punto
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Seguono una leggenda, scoprono un tesoro. Ricercatori portano alla luce oro e argento del “santo truffatore” del ‘700 Nelle remote colline dei Jeleniowskie, in Polonia, si celano numerosi luoghi avvolti dal mistero. Tra questi misteri spicca la storia singolare dell’eremita Antoni Jaczewicz, un avventuriero che si guadagnò fama anche come falso profeta, seducendo la gente con presunti poteri di guarigione. Si narra che nel maggio del 1708 egli eresse un eremo tra monti e colli, convincendo tanti malati della sua capacità di curare. La sua figura è rievocata con contorni leggendari. Si dice che l’uomo avesse accumulato un consistente tesoro, nel suo rifugio. L’associazione di esploratori Świętokrzyska, ispirato da questa leggenda, ha deciso di indagare ulteriormente. Dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni, ha confermato le antiche voci, trovando un autentico tesoro. “Abbiamo atteso con pazienza per annunciare questa scoperta – hanno detto gli esploratori polacchi – Quasi due anni di attesa perchè siamo tornati più volte sul luogo. E volevamo certezze. Un’attesa prudente che ha ripagato. Oggi possiamo affermare di aver confermato una parte della storia di questa leggenda. Dopo aver ricevuto le dovute autorizzazioni, abbiamo iniziato i lavori nell’estate del 2022 e, il 12 giugno di quell’anno. Il nostro collega Paweł Polak ha scoperto il primo deposito di monete d’argento. Era un tesoro imponente, con un numero considerevole di monete, di cui purtroppo non possiamo ancora fornire una stima precisa poiché i lavori di conservazione e di ricerca sono ancora in corso. I depositi trovati successivi sono più modesti, contenendo una dozzina o anche solo diverse monete ciascuno. L’apice delle scoperte è stato il ritrovamento di un magnifico ducato d’oro della città di Amburgo, opera di Sławek Badowski, che ha aggiunto un tocco finale prestigioso alla nostra ricerca. Desidero ringraziare tutti i membri della nostra associazione per la loro dedizione e pazienza” – ha dichiarato Sebastian Grabowiec, presidente del Gruppo di Esplorazione Świętokrzyska, in merito alla scoperta del tesoro. Ma chi era veramente l’eremita Jaczewicz, inizialmente considerato guaritore ma in seguito rivelatosi un abile truffatore e ladro? Alla fine del XVII secolo, la Repubblica di Polonia fu travolta da un’epidemia di peste, che alimentò il panico tra la popolazione. In questo clima di terrore, i truffatori approfittarono della situazione, promettendo guarigioni miracolose o protezione contro la malattia. Tra essi, spiccava Antoni Jaczewicz, che addirittura dichiarava di avere ottenuto il potere curativo direttamente dalla Madonna, la quale, affermava lui, dimorava con lui nel suo eremo. La sua menzogna attirò numerosi fedeli o malati, che fecero generose donazioni all’eremo. La sua fama crebbe rapidamente e presto trasformò il suo rifugio in una sorta di fortezza, con guardie assoldate per proteggere i suoi affari. Si dice che non solo derubasse i pellegrini, ma anche le proprietà circostanti. Alla fine, la nobiltà locale lo catturò e lo consegnò alla corte episcopale di Cracovia. Tuttavia, riuscì a fuggire dalla prigione e a tornare al suo rifugio, riprendendo le sue attività fraudolente, apparentemente con il beneplacito del Papa. Dopo essere stato nuovamente catturato, fu processato e condannato all’ergastolo nel 1712, finendo in prigione a Częstochowa. “Le vicende degli avvenimenti di quel tempo sono state riportate alla luce grazie alle interessanti scoperte degli ultimi anni da parte dei membri del Gruppo di Esplorazione Świętokrzyskie. Questi hanno ottenuto l’autorizzazione dalle autorità locali per condurre ricerche sui siti storici. Le loro scoperte suggeriscono che la storia dell’avventuriero Jaczewicz potrebbe essere più di una semplice leggenda, costruita attorno a un numero esiguo di fatti storici. Il Gruppo di Esplorazione Świętokrzyskie ha rinvenuto una vasta collezione di monete risalenti alla metà del XVII secolo e all’inizio del XVIII secolo, tra cui orts, sei, krajcars, kopecks (conosciuti anche come lacrime) e altro ancora. Di particolare interesse è un ducato d’oro di Amburgo del 1648, con l’immagine della Madonna con il Bambino incisa sul bordo, suggerendo che potesse essere usato come medaglione. È possibile che queste monete fossero parte delle offerte raccolte dal falso eremita, donazioni o ex-voto, o forse anche bottino rubato dalla nobiltà locale. Il deposito di monete, ora custodito e conservato dai membri della Świętokrzyska Exploration Group, è stato trasferito al Museo Storico e Archeologico di Ostrowiec Świętokrzyski. Quest’anno è prevista la sua catalogazione e un’analisi numismatica e storica dettagliata, sperando di ottenere maggiori dettagli sul passato di questo tesoro” – ha commentato Wojciech Siudowski del WUOZ di Kielce. Gli archeologi ora cercheranno le possibili strutture dell’eremo. Góra Witosławska (491 m sopra il livello del mare ) – una vetta nella catena montuosa Jeleniowski , sui monti Świętokrzyskie – è’ coperta da un bosco di abeti e faggi.In epoca precristiana sul monte Witosławska esisteva un bosco sacro . Secondo alcuni qui veniva venerato Vito, cioè Świętowita, una divinità che si prendeva cura, tra gli altri, del sole. Alcune fonti sostengono che il nome del monte potrebbe derivare dal nome di questa divinità. Anche più tardi, a partire dal XV secolo, ogni anno a Pentecoste si tenevano qui processioni e riti sacri. Il monte Witosławska veniva utilizzato anche religiosamente dai predicatori Antoni Jaczewicz – del quale, ora, sarebbe stato trovato il tesoro – e Jan di Zakliczyn. https://stilearte.it/seguono-una-leggenda-scoprono-un-tesoro-ricercatori-portano-alla-luce-oro-e-argento-del-santo-truffatore-del-700/1 punto
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Salve. Il contorniato di Nerone della Roma Numismatics Auction 25 del 22.09.2022 raffigura al rovescio Pentesilea, la regina amazzone figlia di Ares e Otrera della mitologia greca, e Achille, l’eroe greco con spada e scudo mentre la trascina a terra dal cavallo per ucciderla nella guerra di Troia. Lot 963. Nero Æ Contorniate. Rome, late 4th century AD. IMP NERO CAESAR AVG P M X (sic), laureate head of Nero to right; silver inlay palm-branch in right field / ACILLES PENTISILEA, Achilles, with sword and shield, advancing to right in the act of knocking the Amazon queen Penthesilea to the ground in order to kill her; horse to right and fallen arms in exergue. Mittag Nero XVIII/78; Alföldi 12. 39.03g, 42mm, 6h. Very Fine; pierced with part of suspension loop still in hole. Extremely Rare. Pentesilea si convinse a partecipare alla guerra di Troia combattendo al fianco dei difensori della città perché, durante una caccia, aveva ucciso accidentalmente la sorella Ippolita con una lancia. Questo incidente causò a Pentesilea un dolore così grande da desiderare solo di morire, ma, in quanto guerriera e amazzone, doveva farlo con onore e in battaglia. Pentesilea arrivò a Troia con dodici compagne la notte prima della ripresa dei combattimenti dopo la morte e il funerale di Ettore, e promise ai Troiani che avrebbe ucciso Achille. Nel suo primo e unico giorno di combattimento Pentesilea uccise molti uomini e cercò di combattere contro Aiace Telamonio, ma questi si limitò a deridere i suoi tentativi, ritenendola un'avversaria inadatta. Aiace chiamò Achille che con un solo colpo alla corazza la fece cadere a terra. Pentesilea implorò per la sua vita, ma un impassibile Achille la uccise e si fece beffe del suo cadavere. Ma quando le tolse l'elmo rimase colpito dalla sua bellezza e provò un grande rimorso, per cui cullò il corpo di Pentesilea e ne pianse la morte. Ma non è tutto, come vedremo in seguito. apollonia1 punto
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Avrei dovuto aprire questa discussione questa mattina ma sono stato preso da altro. Infatti oggi 6 Maggio nasce ufficialmente il primo francobollo. Un augurio a tutti noi per tanto divertimento e buon collezionismo a tutti. Il primo...1 punto
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In questo studio descrivo la falsa moneta nelle prammatiche sanzioni del viceregno spagnolo, nonché della genesi di questa particolare moneta: https://www.academia.edu/92173174/La_falsa_moneta_nelle_prammatiche_sanzioni_del_Regno_di_Napoli_1521_1689_1 punto
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Personalmente uso i vassoi box della leuchtturm, a mio parere molto comodi, impilabili, e se ne prendono solo quelli che servono. Io non li uso ma ci sono anche per le capsule: (immagini prese nel web)1 punto
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Intanto da un primo confronto il lotto 835 di Varesi 5 del 10/11 Aprile 1986 è lo stesso esemplare di Varesi 83 del 09/05/2024 lotto 6531 punto
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Considera che è comunque un denaro comunissimo. Prova a guardare su internet il rapporto prezzo - conservazione1 punto
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Ti ringrazio @Pxacaesar per le spiegazioni, mi fa sempre piacere leggere qualche cosa sulla monetazione romana su cui ho ancora molto da imparare!1 punto
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Ciao, come anche tu hai evidenziato si tratta di un denario di Marco Aurelio. L'autorità emittente però è da ricondursi ad Antonino Pio ( suo padre adottivo che lo associo' al trono insieme a Lucio Vero quando erano ancora cesari). Il ritratto infatti è raffigurato a testa nuda che significa che era ancora Cesare ( la testa coronata d'alloro o con corona radiata era prerogativa solo dell'imperatore). Non è un denario comunissimo e sul rovescio la figura rappresentata da adito a diverse interpretazioni. Molto probabilmente è un denario che si rivolge alla classe militare con la rappresentazione della Fides visto lo stendardo a sinistra ( fedeltà all'esercito e viceversa) o la Concordia cioè auspicio di buoni rapporti sempre con l'esercito ( vista la patera in mano e l'altare sacrificale a destra). Resto anche io in attesa di ulteriori notizie in proposito. Posto foto di esemplare stessa tipologia per catalogazione 🙂 ANTONIO1 punto
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Dal romanticismo alla necrofilia è stato un attimo 😱 Grazie per aver condiviso questo bel contorniato e per l'approfondimento mitologico sempre molto gradito ☺️1 punto
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Ho sforato il budget su cui si fonda la discussione..... ma per non aprirne un'altra dal titolo 'cosa si compra con due euro' la posto qui. Mi mancava nonostante sia comunissima, una bella moneta quadrata con Giorgio VI° (Malaya 1 cent del 1940).1 punto
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Non sono ferrato sulla tipologia. Ho chiesto al mio Mentore , considerando che giudichiamo da foto, non gli paga l' occhio . Detto questo,se avrai dei dubbi non potrai mai" amarla" appieno. Nel caso desisti.1 punto
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Buongiorno. Io consiglio di valutare l'acquisto di un vassoio, ce ne sono di mille tipi per tutte le esigenze, qui un esempio: https://www.coinsandmore.it/prodotto/cofanetto-vetrina-espositore-per-5-vassoi-masterphil-per-monete-tc5r/1 punto
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Se te ne sei innamorato allora c’è poco da dire, prendila e basta. La cosa buona è che stai comprando in un negozio serio e tra i migliori in ambito numismatico, quindi vai tranquillo per quanto riguarda l’autenticità e grado di conservazione. L’unica cosa è il prezzo, di solito moruzzi è un po’ caro. Magari se pazienti trovi qualcosa di meno caro. Pero se come hai detto sopra, te ne sei davvero innamorato e hai la disponibilità, allora è inutile aspettare.1 punto
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Sarebbe interessante vedere come i ‘multiploni’ di genova si comparano agli altri extra-sizd in circolazione all’epoca. pef l’argento ai ‘cincuantines’ spagnoili e ai multipli di tallero tedeschi. per l’oro ai multipli Veneziani e a quelli polacchi ooops dimenticavo gli straordinari 20 scudi per Savoia1 punto
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Te' N, T O tese, odi R A, pire PRO, serpi N A= tento' Teseo di rapire Proserpina Buona domenica1 punto
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A chiunque s'interessi di storia giapponese consiglio questo magnifico libro del 2009, 344 pagine, frutto della collaborazione di vari autori. E' in inglese. https://www.metmuseum.org/it/met-publications/art-of-the-samurai-japanese-arms-and-armor-1156-18681 punto
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Bronzo simile Greek Phrygia. Dorylaion (?) circa 300-100 BC. Bronze Æ 10mm., 1,36g. Helmeted head of Athena right / ΔΟΡΙ, owl standing right, head facing, spearhead to right. very fine Winterthur 4088 (as Dorylaion); Imhoof-Blumer, Kleinasiatische Münzen, 525, 1 (as Dorylaion); Aulock, Phrygien II, 63 (as Hierapolis). The attribution of the type to Dorylaion is based upon Imhoof-Blumer's reading of the ethnic as ΔΟΡΥ. apollonia1 punto
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Antica statuetta in bronzo verde-oro della civetta di Atene proveniente dalla Grecia Altezza 4,5 cm; larghezza 2,7 cm. Peso 90,0 g. apollonia1 punto
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Ecco qui, spero siano almeno un pochino migliori. Non rendono i fondi lucenti e il lustro ma insomma…1 punto
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Ulteriore cavallo FERRANDUS con la S “coricata”. Esemplare fresco di entrata nella serie.1 punto
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Ciao, un conto è chiedere troppo per merce originale o correttamente descritta, un altro è creare finte varianti e spacciarle disonestamente per originali. Nel primo caso sei uno speculatore e l'acquirente può decidere se comprare o no, nel secondo sei un truffatore e l'acquirente è una vittima.1 punto
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Buonasera a tutti. Forse non avrei dovuto aspettare anni per averla in mano e in raccolta, ma la pazienza è una virtù che ho in abbondanza e finalmente è arrivato il momento di condividere l'ultima mia Mezza Piastra per Ferdinando II . È chiusa in perizia Tevere dal 2007.1 punto
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Ecco la mia che non fa una gran figura confrontata alla tua ma va benissimo per me1 punto
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Buongiorno, cercando ho visualizzato di simili alle frazione di dirham o kharruba ... alcuni esempi per capire più o meno se la strada e giusta1 punto
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Quindi mi ha confermato che la parte cinese è quasi sicura sia Nankino in caratteri cinesi1 punto
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Salve condivido immagini di una cartolina militare e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Se non c'è indirizzo e non c'è un'altra parte della cartolina forse staccata,..? ..potrebbe essere una cartolina ricordo per turisti con affrancatura annullata CTO (Cancel To Order).. ovviamente non viaggiata. Potresti cortesemente fare un primo piano del francobollo.1 punto
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La Bulgaria è fiduciosa nell’adesione all’euro nel 2025 A quanto pare la banca centrale bulgara non è così ottimista. In ogni caso, non saprei spiegare altrimenti perché, nonostante la prevista introduzione dell’euro, pochi giorni fa la banca centrale bulgara ha indetto un bando per la produzione e la consegna delle banconote in lev. Il periodo di gara termina il 16 aprile 2024. Ecco alcuni dettagli della gara molto dettagliata: 5 Lev Si devono produrre fino a 20.000.000 di pezzi di questo valore nominale. Il prezzo non deve essere superiore a 18,14 euro (IVA esclusa) per 1000 pezzi. Questo ordine ha un valore massimo di 362.800 euro. Al 31 gennaio 2024 circolavano quasi 31,6 milioni di pezzi di questo valore nominale. 10 Lev Si dovranno produrre fino a 20.000.000 di pezzi di questo valore nominale. Il prezzo non deve superare i 18,44 euro (IVA esclusa) per 1000 pezzi. Questo ordine ha quindi un valore massimo di 368.800 euro. Al 31 gennaio 2024 circolavano quasi 77,9 milioni di pezzi di questo valore nominale. 20 Lev Si dovranno produrre fino a 20.000.000 di pezzi di questo valore nominale. Il prezzo non deve essere superiore a 18,99 euro (IVA esclusa) per 1000 pezzi. Questo ordine ha quindi un valore massimo di 379.800 euro. Al 31 gennaio 2024 circolavano quasi 97,6 milioni di pezzi di questo valore nominale. 50 Lev Di questo valore nominale dovranno essere prodotti un minimo di 21.000.000 e un massimo di 30.000.000 di pezzi. Il prezzo non deve superare i 40,26 euro (IVA esclusa) per 1000 pezzi. Questo ordine ha un valore compreso tra 845.460 e un massimo di 1.248.060 euro. Al 31 gennaio 2024 circolavano circa 240,1 milioni di pezzi di questo valore nominale. 100 Lev Dovrebbero essere prodotti almeno 40.000.000 di pezzi di questo valore nominale. Con opzione per ulteriori 5.000.000. Il prezzo non dovrebbe essere superiore a 43,72 euro per 1000 pezzi. Questa commessa vale quindi almeno 1.748.800 euro. Al 31 gennaio 2024 circolavano circa 131,0 milioni di pezzi di questo valore nominale. Il volume totale di questa gara è compreso tra 130.000.000 e 135.000.000 di banconote. Al 31 gennaio 2024 erano in circolazione circa 578,1 milioni di banconote. Il valore dell'ordine è quindi compreso tra (almeno) 3.705.660 e (massimo) 4.108.260 euro (IVA esclusa). Ovviamente, la Banca nazionale bulgara sta facendo scorta di banconote in lev da 8 a 14 mesi prima dell'auspicata introduzione dell'euro.1 punto
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Salve Sembra trattarsi di un riconio molto recente del tipo post 1986 con unghia lunga e piuma singola. Il suo valore è pressappoco il peso dell'argento, la zecca viennese lo conia e vende tutt'ora attorno ai 27/28€ mi sembra.1 punto
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C’è chi già ora chiede il 27% all acquirente . diciamo che in caso di catalogo, sala , rinfresco , ecc ecc certe commissioni ci possono stare … quando invece trattasi di aste on-Line , forse , il continuo lievitare delle commissioni lo trovo poco giustificato ..1 punto
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