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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/13/24 in Risposte

  1. Buon pomeriggio a tutti gli amici del forum, condivido con voi l'ultima arrivata, una moneta che volevo da tanto tempo. Finalmente è giunta! A mio avviso, il 5 franchi della Repubblica Subalpina è la moneta che rispecchia meglio il concetto di repubblica giacobina grazie ai simboli e al calendario rivoluzionario francese. Inoltre, nell'ambito numismatico ha una certa importanza storica in quanto fu la prima moneta coniata in Italia utilizzando il sistema metrico - decimale, sempre ripreso dalla Francia rivoluzionaria. La conservazione non è delle migliori, ma quelli che mi conoscono sanno che per me non è importante. Chissà questi segni a cosa sono dovuti. 🤔 Alla prossima! 😃 Xenon97
    5 punti
  2. Ecco quello aggiudicatomi all’asta Sima 3 Lotto 63 Collezione @ilnumismatico MILANO - REPUBBLICA CISALPINA (1800-1802) Scudo da 6 lire A. VIII (1800) Gig. 1 AG gr. 23,10 Stupenda patina di vecchia raccolta, fondi lucenti, rilievi nitidi e perfettamente impressi. Totale assenza di graffi di coniazione. Conservazione eccezionale Grading/Stato: FDC
    5 punti
  3. Infine altre due monetine più comuni Un 50 groszy polacco 1949 (a 20 centesimi) che fa compagnia al pezzo da 20 che già avevo E un 25 cent del Belgio occupato 1943 che mi ha regalato la mia ragazza che mi fa sempre qualche regalino ai mercatini! Già lo avevo ma questo è decisamente migliore
    3 punti
  4. Io oggi sono di ritorno da Cordusio! Giornata un po' magra, solo quattro monete di cui una già l'avevo ma l'ho molto migliorata. Inizio con la prima che ero indeciso se postare perchè supera il limite di spesa (l'ho pagata 2€) ma visto che @nikita_ dà il cattivo esempio mi accodo!😄 50 centavos 1927 Angola portoghese Questo 8 maravedis di Ferdinando VII nonostante la pessima conservazione l'ho preso ad 1€, probabilmente troppo, ma il rovescio mi sembra ancora piacevole. L'anno dovrebbe essere il 1824; visto il 4 finale sarebbe l'unica data possibile
    3 punti
  5. Forse l’atto necrofilo di Achille era ineluttabile... Pentesilea, in quanto figlia del dio della guerra Ares e di Otrera, la prima leggendaria regina delle Amazzoni, era per così dire una figlia d’arte in fatto di virtù guerriere. A lei, però, a differenza dei genitori, la propria bellicosità sarebbe costata cara. Infatti, da poco succeduta alla madre sul trono, la giovane regina si macchiò di un crimine imperdonabile uccidendo la sorella Ippolita. Un incidente di caccia, secondo alcune versioni del mito; secondo altre, l’esito funesto di una rissa scoppiata durante il banchetto nuziale di Fedra e Teseo. E, poiché alle Erinni – vendicatrici implacabili dei delitti contro i familiari – poco importava dell’intenzionalità dell’atto, il destino di Pentesilea era segnato. Si sarebbe dovuta purificare per non vivere l’onta e l’agonia della colpa, guadagnandosi in combattimento una gloria immortale. Per questa ragione, nel decimo anno della guerra di Troia, Pentesilea si presentò a Priamo – precedentemente suo nemico – con le dodici più valorose guerriere del suo popolo. Sotto le mura di Troia l’amazzone sperava di compiere il proprio destino trovando attraverso il coraggio un degno riscatto. Pur essendo nobile, forte, bellissima, valorosa e di natura semidivina, Pentesilea non piaceva a tutti gli Olimpi. La dea Afrodite, in particolare, la odiava tanto da scagliarle contro una maledizione atroce. Il motivo di tanto odio è andato perduto con il poema che raccontava il mito. Forse la dea era adirata perché una festa di nozze era stata contaminata dalla violenza e dal sangue. O perché la regina – dando Troia per persa – era stata sul punto di ripartire, lasciandosi convincere solo con molte lusinghe e doni d’oro da Paride. Oppure, semplicemente, perché Pentesilea era tutto ciò che una donna non poteva e non doveva essere per piacere alla divina protettrice dell’amore. In ogni caso, l’editto di Afrodite era di una crudeltà sconcertante: la regina delle Amazzoni sarebbe stata violentata da qualsiasi uomo l’avesse vista senza armatura. Quando Pentesilea iniziò a combattere tra le schiere dei Troiani, il valore delle Amazzoni riuscì a risollevare le sorti di una guerra che sembrava decisa. Guidando le sortite contro gli Achei e difendendo strenuamente le mura, però, era solo questione di tempo prima che lei e Achille si scontrassero. Il migliore tra i Greci, infatti, si era placato solo in parte con la morte del principe uccisore di Patroclo. Ora, cosa accadde tra il re di Ftia e la regina delle Amazzoni? Le versioni del mito sono molteplici e contraddittorie; in più di un caso peraltro, va detto, il famoso eroe omerico non ci fa una gran figura. Secondo una delle versioni, Achille sarebbe sì riuscito a sconfiggere Pentesilea, ma soltanto per intervento divino. Infatti, l’eroe sarebbe stato riportato in vita da Zeus, commosso dalle suppliche di sua madre Teti, dopo che Pentesilea lo aveva sconfitto e ucciso. L’eroina, peraltro, avrebbe trionfato utilizzando una delle armi di sua invenzione: l’ascia da guerra oppure l’alabarda. Secondo un’altra versione, invece, l’eroe avrebbe colpito a morte l’Amazzone dopo aver trafitto un compagno, Calcone, che – invaghitosi di Pentesilea – le avrebbe fatto da scudo. Spogliandola dell’armatura, come si usava coi nemici sconfitti, l’eroe però sarebbe stato preda di Eros e della maledizione di Afrodite, commettendo un atto di necrofilia. In questa versione, il vile Tersite avrebbe assistito allo scempio, deridendo Achille per essersi macchiato di una simile vergogna. Per tutta risposta, allora, l’eroe lo avrebbe spedito all’altro mondo con un pugno sui denti. Adirato per l’assassinio del cugino Tersite, l’eroe Diomede avrebbe poi impedito ad Achille di seppellire degnamente Pentesilea. Quest’ultima, invece, sarebbe finita in pasto ai pesci nel fiume Scamandro. apollonia
    3 punti
  6. Buonasera o meglio buonanotte, questa legge mi era sfuggita ma nemmeno mi sarei sognato che qualche genio in Italia potesse partorire un articolo del genere da convertire in legge: https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.versione=1&art.idGruppo=3&art.flagTipoArticolo=0&art.codiceRedazionale=23A03864&art.idArticolo=11&art.idSottoArticolo=2&art.idSottoArticolo1=10&art.dataPubblicazioneGazzetta=2023-07-05&art.progressivo=0 Beh li posso comprendere ... avranno pensato ma perché non la facciamo finita con questi collezionisti di francobolli e gli diamo il colpo di grazia definitivo...qualcuno dovrà metterci una bella pietra tombale ed ecco fatto con un bel 11bis😱. Certo che le associazioni non l'hanno presa proprio bene: Unione Stampa Filatelica: https://www.vaccarinews.it/news/Immagini_delle_cartevalori_1_Giornalisti_e_scrittori/34993 Federazione Società Filateliche: https://www.vaccarinews.it/news/Immagini_delle_cartevalori_2_Associazioni_collezionistiche/34994 Non ci resta che confidare che venga abrogato e forse avremo anche il supporto di Carlo Giovanardi: https://www.lidentita.it/se-ora-lo-stato-lucra-pure-sui-francobolli-da-vespa-a-giovanardi-la-rivolta-dei-filatelici/ Ormai il povero francobollo per le spedizioni non serve a nulla, nelle riviste e nei libri non dovrà comparire se non dietro un bel balzello, non parliamo nella pubblicazione delle aste, alla fine rimarrà da solo o insieme ad un vecchio collezionista che lo chiuderà in una cassaforte per paura che si presenti il direttore del Mimit per riscuotere😄 Speriamo che me la cavo anche stavolta
    2 punti
  7. Seguono una leggenda, scoprono un tesoro. Ricercatori portano alla luce oro e argento del “santo truffatore” del ‘700 Nelle remote colline dei Jeleniowskie, in Polonia, si celano numerosi luoghi avvolti dal mistero. Tra questi misteri spicca la storia singolare dell’eremita Antoni Jaczewicz, un avventuriero che si guadagnò fama anche come falso profeta, seducendo la gente con presunti poteri di guarigione. Si narra che nel maggio del 1708 egli eresse un eremo tra monti e colli, convincendo tanti malati della sua capacità di curare. La sua figura è rievocata con contorni leggendari. Si dice che l’uomo avesse accumulato un consistente tesoro, nel suo rifugio. L’associazione di esploratori Świętokrzyska, ispirato da questa leggenda, ha deciso di indagare ulteriormente. Dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni, ha confermato le antiche voci, trovando un autentico tesoro. “Abbiamo atteso con pazienza per annunciare questa scoperta – hanno detto gli esploratori polacchi – Quasi due anni di attesa perchè siamo tornati più volte sul luogo. E volevamo certezze. Un’attesa prudente che ha ripagato. Oggi possiamo affermare di aver confermato una parte della storia di questa leggenda. Dopo aver ricevuto le dovute autorizzazioni, abbiamo iniziato i lavori nell’estate del 2022 e, il 12 giugno di quell’anno. Il nostro collega Paweł Polak ha scoperto il primo deposito di monete d’argento. Era un tesoro imponente, con un numero considerevole di monete, di cui purtroppo non possiamo ancora fornire una stima precisa poiché i lavori di conservazione e di ricerca sono ancora in corso. I depositi trovati successivi sono più modesti, contenendo una dozzina o anche solo diverse monete ciascuno. L’apice delle scoperte è stato il ritrovamento di un magnifico ducato d’oro della città di Amburgo, opera di Sławek Badowski, che ha aggiunto un tocco finale prestigioso alla nostra ricerca. Desidero ringraziare tutti i membri della nostra associazione per la loro dedizione e pazienza” – ha dichiarato Sebastian Grabowiec, presidente del Gruppo di Esplorazione Świętokrzyska, in merito alla scoperta del tesoro. Ma chi era veramente l’eremita Jaczewicz, inizialmente considerato guaritore ma in seguito rivelatosi un abile truffatore e ladro? Alla fine del XVII secolo, la Repubblica di Polonia fu travolta da un’epidemia di peste, che alimentò il panico tra la popolazione. In questo clima di terrore, i truffatori approfittarono della situazione, promettendo guarigioni miracolose o protezione contro la malattia. Tra essi, spiccava Antoni Jaczewicz, che addirittura dichiarava di avere ottenuto il potere curativo direttamente dalla Madonna, la quale, affermava lui, dimorava con lui nel suo eremo. La sua menzogna attirò numerosi fedeli o malati, che fecero generose donazioni all’eremo. La sua fama crebbe rapidamente e presto trasformò il suo rifugio in una sorta di fortezza, con guardie assoldate per proteggere i suoi affari. Si dice che non solo derubasse i pellegrini, ma anche le proprietà circostanti. Alla fine, la nobiltà locale lo catturò e lo consegnò alla corte episcopale di Cracovia. Tuttavia, riuscì a fuggire dalla prigione e a tornare al suo rifugio, riprendendo le sue attività fraudolente, apparentemente con il beneplacito del Papa. Dopo essere stato nuovamente catturato, fu processato e condannato all’ergastolo nel 1712, finendo in prigione a Częstochowa. “Le vicende degli avvenimenti di quel tempo sono state riportate alla luce grazie alle interessanti scoperte degli ultimi anni da parte dei membri del Gruppo di Esplorazione Świętokrzyskie. Questi hanno ottenuto l’autorizzazione dalle autorità locali per condurre ricerche sui siti storici. Le loro scoperte suggeriscono che la storia dell’avventuriero Jaczewicz potrebbe essere più di una semplice leggenda, costruita attorno a un numero esiguo di fatti storici. Il Gruppo di Esplorazione Świętokrzyskie ha rinvenuto una vasta collezione di monete risalenti alla metà del XVII secolo e all’inizio del XVIII secolo, tra cui orts, sei, krajcars, kopecks (conosciuti anche come lacrime) e altro ancora. Di particolare interesse è un ducato d’oro di Amburgo del 1648, con l’immagine della Madonna con il Bambino incisa sul bordo, suggerendo che potesse essere usato come medaglione. È possibile che queste monete fossero parte delle offerte raccolte dal falso eremita, donazioni o ex-voto, o forse anche bottino rubato dalla nobiltà locale. Il deposito di monete, ora custodito e conservato dai membri della Świętokrzyska Exploration Group, è stato trasferito al Museo Storico e Archeologico di Ostrowiec Świętokrzyski. Quest’anno è prevista la sua catalogazione e un’analisi numismatica e storica dettagliata, sperando di ottenere maggiori dettagli sul passato di questo tesoro” – ha commentato Wojciech Siudowski del WUOZ di Kielce. Gli archeologi ora cercheranno le possibili strutture dell’eremo. Góra Witosławska (491 m sopra il livello del mare ) – una vetta nella catena montuosa Jeleniowski , sui monti Świętokrzyskie – è’ coperta da un bosco di abeti e faggi.In epoca precristiana sul monte Witosławska esisteva un bosco sacro . Secondo alcuni qui veniva venerato Vito, cioè Świętowita, una divinità che si prendeva cura, tra gli altri, del sole. Alcune fonti sostengono che il nome del monte potrebbe derivare dal nome di questa divinità. Anche più tardi, a partire dal XV secolo, ogni anno a Pentecoste si tenevano qui processioni e riti sacri. Il monte Witosławska veniva utilizzato anche religiosamente dai predicatori Antoni Jaczewicz – del quale, ora, sarebbe stato trovato il tesoro – e Jan di Zakliczyn. https://stilearte.it/seguono-una-leggenda-scoprono-un-tesoro-ricercatori-portano-alla-luce-oro-e-argento-del-santo-truffatore-del-700/
    2 punti
  8. Salve a tutti. Ecco una monetina a condividere, che non se trova spesso in alta condizione, secondo me.
    2 punti
  9. Io ho lavorato per università e istituzioni scientifiche, mai per case d'asta, per cui mi attengo a quella che è l'indicazione che mi è sempre stata espressa per la compilazione dei cataloghi: ossia porre in primo piano l'autorità emittente. Questo è il motivo per cui continuo a preferire "Denario di Antonino Pio per Marco Aurelio". Ma si tratta ovviamente di gusto personale.
    2 punti
  10. Lo scontro tra Achille e Pentesilea compare anche su un bronzo provinciale di Gallieno emesso a Samo durante il regno di Valeriano e Gallieno (https://www.coinarchives.com/a/openlink.php?l=1707522%7C3846%7C51%7C216285b1950bc521aaaae9175630e0db). apollonia
    2 punti
  11. Se sei pentito, ti rimborso la spesa e me lo prendo io 🙂
    2 punti
  12. Salve,dovrebbe essere questo denaro di Enrico VI regno di Sicilia https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-DEC/2
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  13. Affidarsi s commercianti esperti e' buona cosa. Meglio è diventarlo, esperti. Certo ci vuole tempo, errori, cattivi acquisti. Io preferisco le aste, dove la competizione ti indica alla fine il prezzo giusto per una determinata moneta.
    2 punti
  14. In attesa di un pezzo preso la scorsa settimana in asta nazionale, proseguo con due coronati con Arcangelo. A differenza degli altri presenti nella mia raccolta questi presentano entrambi la banderuola sulla sommità della lancia che trafigge il drago. Entrambe presentano una bella patina. Segno di zecchiere: T dietro busto. Zecca: Napoli. Peso: 3,33 grammi. Segno di zecchiere: T dietro busto. Zecca: Napoli. Peso: 3,81 grammi.
    2 punti
  15. Si tratta di un denaro provisino per la zecca di Roma.
    2 punti
  16. Chi ha buttato una cosa simile non deve starci troppo col cervello.
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  17. Buona sera a tutti! poco fa mi sono presentato come collezionista di monetazione veneziana per la quale esiste un infinito catalogo per poter identificare con precisione ogni moneta e le sue inscrizioni. tuttavia mi sono imbattuto in una moneta al di fuori del mio dominio di collezione attuale che mi piacerebbe poter identificare, recuperando tutte le possibili info se esistono: quali la zecca, rarità, anno. sono solo riuscito ad identificare che si tratta di una follis di Massimiano Ercole. qualcuno sa indirizzarmi su dove documentarmi o mi sa dare info aggiuntive? Mi pare in ottime condizioni.. fin troppo definite per gli anni che ha!
    1 punto
  18. Non sono sicuro che sia una moneta, ha una forma quasi a goccia, molto rovinata. Da un lato si vedono delle stelle intorno a quella che sembra una mezza luna, al centro della mezzalune sembra esserci un'altra stella o una croce (non chiara) Le stelle sembrano essere 6 intorno alla mezzaluna e forse una al suo interno, 4 sono evidenti, le altre sono usurate sono andato per una idea. Sul retro mi sembra di intravedere un figura femminile in piedi con il braccio alzato e qualcosa nell'altro braccio, tipo cerere con la cornucopia (ma non ne sono sicuro) diametro asse maggiore 20mm diametro asse minore 15mm Peso 2g Materiale Rame Potrebbe essere dell'augusta Faustina I o II , ma quelle che ho visto finora hanne tutte il busto dell'impeatrice al posto della figura in piedi. Grazie
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  19. Buonasera, vi presento l'ultimo arrivato. Moneta da 2 lire aquila sabauda del 1902, peso 10 grammi, diametro 27 mm. Coniata in 550.000 esemplari. Cosa ne pensate? Grazie a tutti
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  20. Buongiorno, tramite uno scambio ho avuto questa monetina brasiliana da 10 Reis 1869, regnante Pietro II° , imperatore del Brasile. Di norma questa moneta è in bronzo, ma questo esemplare ha tracce importanti di argentatura. Probabilmente per spacciarla come una moneta d'argento da 200 reis, simile per dimensione (19 mm contro 20 mm) e stemma imperiale....
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  21. Bravi ragazzi, teniamo viva questa discussione
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  22. taglio: 2 euro paese: italia anno: 2024 tiratura: ? condizioni: spl note: NEWS!!!!! città: trieste
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  23. No, per carità Raffaele, sei stato più preciso di me nell' esprimerti, io l' ho fatto leggermente in maniera maccheronica. Come si usa dire, l' importante è capirsi no....abbiamo capito 😉 Bello sto Dante (bel conio😉).
    1 punto
  24. Ciao Raffaele e Genny Prima avevo ipotizzato magari delle tracce di denti. Mi riferivo ad una probabile sollecitazione dei denti sul conio, dovuta magari ad una saggiatura. Per esempio , se mordi la moneta, la superficie si deforma( quindi il conio). Tutto qua. Più facile a farsi che a spiegare😉 Ciao ragazzi @Raff82 @gennydbmoney
    1 punto
  25. Ciao, Per favore mi puoi spiegare questa cosa? Non è polemica, ma non ho proprio capito cosa tu voglia dire. Un saluto Raffaele.
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  26. Sì certo, la segnalazione è corretta, anch'io sul cartellino dei denari coniati per le auguste o di consacrazione scrivo "Antonino Pio per Faustina I", così come qui scriverei "Antonino Pio per Marco Aurelio".
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  27. Hai perfettamente ragione da un punto di vista scientifico, d'altra parte pure io tendo a metterli in vassoio in base alla raffigurazione del diritto e a segnalare nelle note in realtà il fatto che l'emissione è a nome di ... Ritengo sia una pratica abbastanza comune. Saluti Illyricum
    1 punto
  28. Dal punto di vista scientifico ciò che conta è l'autorità emittente, non la raffigurazione sulla moneta. Altrimenti dovremmo attribuire ad Augusto e successori gli antoniniani di restituzione emessi da Traiano Decio... Poi ovviamente uno nella propria collezione fa ciò che gli pare, e se preferisce affiancare le monete sulla base della raffigurazione del diritto, per motivi estetici o di evoluzione stilistica o di gusto personale fa benissimo a farlo. Ma dal punto di vista scientifico questa resta una moneta di Antonino Pio.
    1 punto
  29. di fatto questa patina fa risaltare le figure a rilievo anche se queste sono molto basse e permette ... tra virgolette ... una maggiore leggibilità in foto ... la moneta pare più bella, più vera e più facilmente identificabile ... non so che colle usino.... io proverei a lasciarla un po' di tempo in olio di vaselina, e poi a pulirla delicatamente con uno spazzolino da denti.... di certo non rovini nulla... ma non so se otterrai risultati, con le patine finte non ho mai provato .... eventualmente , con mano leggerissima, puoi provare a vedere se si stacca ... e come... usando un bisturi e provando leggerissimamente con qualche punto.... attento a non toccare il metallo però, rischi di segnarlo molto facilmente saluti Alain
    1 punto
  30. premesso che sui fusi sono veramente in pochi a poter esprimere giudizi (non io), e di questi pochi quasi nessuno lo farebbe in base a una foto, segnalo l'inopportunità di fare riferimento al peso per trarre conclusioni di qualunque tipo. nel nostro catalogo i pesi riportati per la categoria alla quale appartiene l'esemplare in questione vanno da 204 a 336 grammi.
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  31. L'avevo già postata in un altro post, ma credo che questo sia il suo giusto posto. Trovata in spiaggia.
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  32. Concordo, a mio parere è una moneta che non dovrebbe mai mancare in una collezione del regno.
    1 punto
  33. Bel pezzo, ottimo metallo e bel centrata . skuby
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  34. Se non ricordo male è passato un esemplare alla Genevensis, era anche in copertina del catalogo.... non sono molti e dovrebbe essere facile rintracciarlo; avevo quel catalogo ma non essendo la monentazione che seguo l'ho regalato.. trovato...
    1 punto
  35. Ritenuto opportuno separare la discussione che era stata avviata in occasione della recente asta Varesi 83. Spero che possa esser utile anche per ulteriori futuri interventi. Grazie. P.S.: Mi auguro che @Prosit approvi la mia iniziativa. Mi scuso con lui se non l’ho avvertito prima.
    1 punto
  36. In questo studio descrivo la falsa moneta nelle prammatiche sanzioni del viceregno spagnolo, nonché della genesi di questa particolare moneta: https://www.academia.edu/92173174/La_falsa_moneta_nelle_prammatiche_sanzioni_del_Regno_di_Napoli_1521_1689_
    1 punto
  37. Grazie a @Elleffe, inoltre ringrazio fin d' ora @legionario che ci aiuterà in questa ricerca avendo a disposizione i cataloghi sopracitati. Sono sempre convinto che dalla collaborazione tra amanti di questo mondo meraviglioso escano sempre informazioni utili a tutti, perchè la numismatica DEVE essere sempre condivisione..
    1 punto
  38. Conchiglia naturale del genere Lambis da collezione 20 x 8 cm. Peso 260 g. apollonia
    1 punto
  39. Gentile @Trullo, la ringrazio per aver provato a classificare i suoi pezzi...o meglio il suo pezzo. Per quanto riguarda quel primo denaro, sebbene alcune caratteristiche del sottotipo Matzke H1b (o variante B nella tabella che vede nel mio volume) per Enrico III potrebbero corrispondergli, altre tra le quali le legende che non cominciano ad ore 0/12 rispetto ai motivi del campo e il peso calante, secondo me lo fanno classificare più come il primo sottotipo attribuito al periodo di Enrico IV (tipo Matzke H2a e tabella del mio volume Enrico IV, var. A). Del resto questi due sottotipi sono abbastanza simili, a parte appunto l'inzio delle legende, un poco le caratteristiche epigrafiche e in alcuni esemplari la tolleranza / oscillazione del peso. Il secondo, seppure "incrostato" e con qualche segno "strano" tra il campo e la legenda inferiore (ma non decifrabile meglio se non pulito, cosa che però in caso farei sempre fare da un professionista), per varie caratteristiche compreso il punto nel quale cominciano le legende e il peso, dovrebbe essere classificabile come Enrico IV/V, tipo Matzke H3a e tabella Baldassarri Enrico IV/V tipo I. Ovviamente con minor certezza rispetto al primo, proprio perchè non chiaramente leggibile in tutti i dettagli. Mi faccia/ fatemi sapere se concordate o meno. Un saluto cordiale MB
    1 punto
  40. Cartolina di franchigia militare, annullo di partenza del 23.10.1917 grande cerchio lunette vuote della posta militare 58. Questa posta militare fu attiva dal 1.8.1917 al 1.4.1918 alle dipendenze di vari comandi in Italia (non specificati). L' annullo è nitido e ben quotato. Per quanto riguarda la cartolina emissione ecc... item vedi cartolina 11, l' unica differenza che la tipografia che la produsse è STAB. IND. GRAF. - FIRENZE. (Ben quotata). Timbri lineari su due righe di colore blu di "Verificato per Censura". Cartolina che oltre ad essere storicamente interessante e' anche di valore, annullo nitidissimo importante e tipografia non comune.
    1 punto
  41. Cartolina militare in franchigia, annullo di partenza grande cerchio con lunette vuote del 25.9.1917 posta militare 19. La posta militare 19 inizio' la sua attività nel 1.8.1917 e termino' l' 11. 1917 alla dipendenza del II Corpo D'armata in Italia. In questa cartolina compare un altro timbro, cerchio con P. M. 19 senza datario, che e' sicuramente un timbro interno di questa posta militare che non si sarebbe dovuto usare sulla corrispondenza. Ma noi ce lo abbiamo bello nitido sulla nostra cartolina e non ci dispiace affatto, anzi questi piccoli errori portano sempre un plus valore oltre a riempirci gli occhi di interesse. Questo tipo di cartoline di franchigia militare furono emesse il 1.1.1917, stemma di tipo unico e cartiglio di diffida in alto a sinistra, furono stampate da differenti tipografie, nel nostro caso dalla Cart. Meridionali - Torino. E' una CHICCA della storia postale militare.
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  42. 1 punto
  43. Buonasera Ecco due monete da 1 dolaro canadese. -100 anniversario conferenze a Charlottetown e Quebec -canoa
    1 punto
  44. Per quanto riguarda il calo di peso concordo pienamente. Per il resto non c'è niente da verificare lei è certamente più brava di me lo posso dire tranquillamente perché sono anni che seguo attentamente i suoi interventi. Certamente sbaglierò io,ma se non si espone con il dubbio,mai si cresce e si impara .Colgo l'occasione per augurarle una buona serata.
    1 punto
  45. Bronzo di Valeriano I (Sinope, Paflagonia) che raffigura al rovescio la testa arcaica barbuta di Dioniso, con berretto (Leu Numismatik, Web Auction 2, 3 Dec 2017). Lot 389. Starting price: 100 CHF. Price realized: 480 CHF. PAPHLAGONIA. Sinope. Valerian I, 253-260. AE (Bronze, 24 mm, 9.02 g, 3 h), CE 329 = 258/9 (?). IMP VALER[IANVS ...] Laureate, draped and cuirassed bust of Valerian I to right. Rev. [C I F S ANN] CCXXV[IIII] Bearded facing archaic head of Dionysos, wearing cap. RG p. 209, 165. Cf. SNG Paris 661 (same obverse die, but with a differing reverse type and misattributed to Gallienus). Extremely rare. Corrosion pits, otherwise, about very fine. I bronzi remoti di Sinope sono quasi sempre malfatti e di stile rozzo, il che li rende difficilmente leggibili. Su questa moneta, la data inizia con CCXX e seguita da quella che potrebbe essere una V e da un possibile IIII aggiuntivo sul lato sinistro della barba di Dioniso. Il fatto che la moneta sia stata coniata dallo stesso conio del dritto di SNG Paris 661 con una data chiara (anche se retrograda) di XXVIIII, supporta questa affermazione. apollonia
    1 punto
  46. Ciao, ritornaci spesso da questo venditore se ha ciotole simili, mi pare essere un pochetto ciecato, mettere in ciotola un 2 lire del 1863, anche se in bassissima conservazione, che vale di solo argento 5/6 euro, è da professionisti settore oculisti e affini
    1 punto
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