Vai al contenuto

Classifica

  1. petronius arbiter

    petronius arbiter

    CDC


    • Punti

      26

    • Numero contenuti

      13949


  2. PostOffice

    PostOffice

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      4801


  3. Ptr79

    Ptr79

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      2063


  4. Oppiano

    Oppiano

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      9039


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/15/24 in Risposte

  1. Ciao forumisti sabaudi e non condivido volentieri 🤣🤣 una delle due aggiudicazioni provenienti dall’asta SIMA dello scorso aprile, il lotto 669. E’ una delle sostituzioni sul cammino che ho intrapreso da anni per migliorare una serie che già presenta degli esemplari in buona conservazione, così come altri ben più modesti, come era il caso di questo millesimo. La data è assai comune, un po’ meno in questa qualità. Non ho visto dal vivo la moneta prima di offrire e di vincere la licitazione ma devo dire che quando è arrivata, dopo le peripezie del corriere GLS, mi ha molto soddisfatto, anche considerato il prezzo pagato e certi realizzi che si sentono per monete sopra lo SPL, come questa. E’ un esemplare del tutto privo di patina, ma i rilievi sono tutto sommato accettabili e nel monetiere in velluto negli anni potrà prendersi magari anche un pochino di abbronzatura 😉per somigliare un po’ almeno alla sua cugina torinese R2 dello stesso anno che fa bella mostra di se’ accanto, potendo quest’ultima vantarsi di esser forse il miglior esemplare apparso. Questo millesimo a sua volta non è poi così tanto reperibile privo di usura. A me insomma è piaciuta assai. E poi vuoi mettere la soddisfazione, riuscire ad aggiudicarsi qualcosa in un’asta cui ha partecipato Domenico? 😁. Un vanto più unico che raro. Buona serata
    3 punti
  2. Io direi che non vale niente. Mi permetto di far presente che quando si chiede qualcosa sono necessari saluti, testo della richiesta e magari ringraziamenti
    3 punti
  3. Buonasera a tutti, approfitto della discussione e dell' interesse mostrato. Posto una parte della mia Cavalleria😁. Un campione significativo con una bella varietà di stile, sempre secondo il mio modesto parere. Saluti Alberto
    3 punti
  4. Salve, scartabellando tra gli archivi del mio ufficio ho ritrovato delle buste con banconote di divise estere. Sono piuttosto datate (eredità di famiglia) e sono state usate per viaggi quindi nulla fior di stampa. La somma non è grossa ma non è neanche così poco significativa. Se fosse possibile avrei piacere di convertirle. Qualcuno ha informazioni sulla possibilità di convertire in euro di paesi diversi dall'Italia? Nell'accumulo ho ritrovato franchi francesi, pesetas spagnole, franchi belgi, scellini austriaci. Qualcuno ha dimestichezza con le norme e le procedure di conversione, sempre se fosse ancora possibile? Ho anche ritrovato delle sterline inglesi e dollari canadesi che hanno parecchi anni, non so se sono biglietti che hanno ancora corso di validità. Ringrazio in anticipo chi mi saprà dare maggiori informazioni
    2 punti
  5. Mi ricollego alle discussioni precedenti sulle monete nabatee per postare una interessante e rara monetina in bronzo passata recentemente in asta a pochi euro. la cosa interessante è che riporta, caso quasi unico, il valore della moneta nel rovescio. Negli anni 10 e 11 di regno Areta IV probabilmente per scarsità di argento ebbe la necessità di coniare monete in bronzo al valore del metallo nobile, furono coniate sela' (unità), mezze unità e quarti. La moneta in questione è un quarto e la legenda al rovescio riporta in aramaico RB', tale vocabolo è utilizzato anche in altre lingue semitiche e verosimilmente risale al sumerico REBUTUM che significa appunto quarto. Proprio per favorire la circolazione e l'accettazione di tale monete poco appetibili rispetto all'argento, ne fu impresso sopra il valore, inoltre per rafforzarne la validità, nelle unità e nelle mezze unità, furono incise anche delle contromarche con H o HR in monogramma che rappresentavano il nome del re Areta. Quarto di sela' peso 2,62 15 mm. In legenda nel rovescio : R (B) '
    2 punti
  6. Ma la cosa più importante (in conformità anche con lo spirito del forum) non è tanto chi da l'informazione o magari l'informazione stessa, piuttosto è condividere. Quindi qualunque contributo, per me, anche se forse sovrabbondante, è da apprezzare.
    2 punti
  7. Ciao @stemar00 vedo che non è molto che frequenti il forum, quindi spero di farti cosa gradita allegandoti questo lavoro. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/ducato-veneziano.pdf Devo anche comunicarti che stando ai diari scritti da Ludovico Manin, ormai deposto dalla sua carica essendo cessata la "Serenissima", la zecca continuò a battere zecchini che venivano acquistati dai mercanti e che servivano per pagare merci all'estero, dove questa moneta era ancora richiesta ed apprezzata saluti luciano
    2 punti
  8. Provo a postare qualche immagine Canadesi
    2 punti
  9. Si, esergo MNS per Nicomedia, l’unica zecca in cui troviamo la legenda PROVIDENTIAE CAES• (al posto della solita legenda PROVIDENTIAE CAESS) RIC 127: https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-57780.htm
    2 punti
  10. un esemplare della Lira nella rara variante senza le foglie di edera - in migliore conservazione Inoltre una bolla del doge Cristoforo Moro a Domenico Mauroceno (Morosini): Istruzioni, o codice di comportamento, del doge Cristoforo Moro (doge dal 1462) a Domenico Morosini, incaricato di recarsi a Brescia in qualità di Camerario della Serenissima. Brescia, dal 1426, era sotto il controllo della Serenissima, e la Repubblica per esercitare il controllo inviò in città due Rettori: il Podestà, con potere politico a nome del Doge e del Senato, e il Capitano di Giustizia, giudice e comandante della Polizia e della guarnigione. Ogni Rettore, recandosi nella sede da gestire, portava con sé la Commissio, o codice di comportamento (ne è un esempio il documento qui presentato), che serviva per normare le varie incombenze.
    2 punti
  11. Moneta non particolarmente rara (R2 secondo Andrea Pucci, Le monete della Zecca di Firenze. Cosimo II), ma mi piacciono i dettagli del volto
    1 punto
  12. Complimenti, ottimo esemplare! Nella stessa asta ho preso il 1831 Torino croce larga, che già avevo ma in conservazione inferiore. Moneta fotografata malissimo e presentata peggio, e che ho preso alla base (400€). Al di là della rarità, chi conosce questi scudi sa che per il primo tipo il conio e i rilievi soprattutto al D/ sono molto diversi rispetto agli altri tipi. Basta farsi un giro su uno dei tanti database per vedere che un 1831 Torino croce larga con quella conservazione era da decenni che non passava
    1 punto
  13. PS: mi dispiace solo che mi hai anticipato
    1 punto
  14. Mi hai anticipato,ma posto comunque il link affinchè possa esserci qualche altra notizia in merito: https://www.virgilio.it/video/tesoro-perduto-anthony-jaczewicz-178351 Salutoni odjob
    1 punto
  15. Qui ci sono le date di scadenza per la convertibilità delle valute pre-euro https://www.ecb.europa.eu/euro/exchange/html/index.it.html Alcune sono ancora convertibili senza limiti, credo però che non sia possibile farlo in Italia, ma bisogna inviarle per raccomandata alle varie banche centrali. E' di sicuro così per la Germania, se ne è parlato spesso nel forum, per gli altri paesi ci saranno senz'altro spiegazioni nei siti delle varie banche centrali. Stesso discorso per le sterline inglesi, quelle di carta sono fuori corso, sostituite da quelle in polimero, ma si possono ancora cambiare... in Inghilterra, naturalmente, anche per posta https://www.bankofengland.co.uk/banknotes/exchanging-old-banknotes I dollari canadesi, al pari di quelli statunitensi, non vanno mai fuori corso, e questi potresti provare a cambiarli in Italia. petronius
    1 punto
  16. Non c'è niente da fare.. l' archeologia l' hanno proprio inventata i tedeschi. È rimarchevole il fatto che nella maggioranza delle foto siano rappresentati il "dritto"e il "rovescio" del reperto ,neanche fossero monete . .
    1 punto
  17. Almeno quello di Fantozzi aveva i sottotitoli in tedesco petronius
    1 punto
  18. ti rispondo io, poiché alcune monete con doppio full brockage sono state postate in gruppi fb e discusse anche sul gruppo del nostro @andrea78ts, tali monete sono frutto della manomissione o monete sandwich, si prendono due monete buone e si schiacciano su un tondello infilato tra le due adatto allo scopo, lo stesso Andrea citato a causa del suo articolo sul suo sito, ha specificato che il full brockage o solo il brockage parziale è possibile solo per un lato della moneta, una doppia battitura sana full brockage o solo brockage semplicemente non esiste ed è frutto della manomissione esterna. A questo titolo cito una moneta simile alla tua periziata da una nota casa numismatica, di cui non dico il nome per non alimentare polemiche o male interpretazioni delle mie parole che non sono contro di essa, che aveva periziato un doppio full brockage, come manomissione postuma alla coniazione, inedita anche sull'Attardi che menziona cose simili a pagina 298, un po' tirata per i capelli , secondo me, in quanto difficile da capire, se non impossibile, se la manomissione sia coeva o più tarda. Il dramma è che il compratore, che l'ha presa da un noto sito di Aste on line, non ha minimamente capito quello che stava comprando, che i cartellini delle perizie bisogna leggerli e bene, come in questo caso ci era scritto tutto e chiaro, come ripeto un po' forzata la questione, come fai a dire quando è stata manomessa una moneta di più di 100 anni fa? Spero di esserti stato di Aiuto
    1 punto
  19. 1 punto
  20. Ciondolo di Agata di forma irregolare contornato da metallo placcato oro 24K Dimensioni 5x2,7 cm; peso 8,7 g. apollonia
    1 punto
  21. Dire bella è assai riduttivo, è magnifica, anche se della mia gloriosa Repubblica in quel tempo restava solo la zecca. Ho una piccolissima collezione di monete genovesi, ma in un vassoio a parte ho aggiunto tondelli coniati dalla "mia" zecca, un soldo coniato sotto VE I e argenti di Carlo Felice, Carlo Alberto e VE II. Chi è nato all'ombra della Lanterna rimpiange la perduta sovranità ma è sempre orgoglioso dei suoi natali, anche se opera all'ombra della Mole.
    1 punto
  22. Buongiorno. Amerei avera qualque informazione a proposito di questa croce di bronzo, alta di mm.52 con l'appiccagnolo. Grazie a voi.
    1 punto
  23. Ecco L Egger asta 39 (per conferma)
    1 punto
  24. Non penso sia questione di fidarsi o meno. E neanche di porre in dubbio la professionalità di Numismatica Picena, operatore serio e affidabile dal quale io stesso ho più volte acquistato. Ma le osservazioni che sono emerse dalla visione di queste foto, non adeguate peraltro ne’ le prime ne’ le seconde, mi sembra che ci facciano propendere per una classificazione di mezzo punto sotto lo SPL.
    1 punto
  25. Grazie per l’aiuto. Ciao
    1 punto
  26. Buonasera, mi sono aggiudicato un Annibaliano all'asta per 157 euro. Spero di non aver esagerato con il prezzo essendo la qualità piuttosto bassa. In questo modo concludo la sezione dei Costantinidi dato che Nepoziano è fuori dalle mie possibilità.
    1 punto
  27. botti con fusi BOTTI CONFUSI Buona notte. Stilicho
    1 punto
  28. Potresti partecipare alla prossima Fiera Cavalli….
    1 punto
  29. Salve, condivido immagini di una cartolina ritrovata in un accumulo viaggiata in Belgio e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo
    1 punto
  30. Prima tranche genetliaco 😅 : Seguiranno alcune immagini.. se gradite.
    1 punto
  31. Ciao a tutti Ho appena preso un bel sesino di Pietro Loredan da un famoso negozio fiorentino. Sorpresa molto gradita...ha pure un vecchio cartellino tondo scritto a mano che riporta: Signorelli V 1955 lotto 663 (200). Credo si tratti dell'Asta Santamaria del 21/03/1955 collezione Professor Angelo Signorelli parte V, ma non sono in possesso del catalogo. Qualcuno ha per caso il catalogo per verificare se il lotto 663 è un sesino del peso di 1,58 gr.? grazie in anticipo
    1 punto
  32. Sposto nella sezione Monete della Serenissima Repubblica di Venezia
    1 punto
  33. Si e' una marca da bollo prima emissione per "L' Internal Revenue" del 1864. Con l' effigie di George Washington. E' un pezzo di storia americana, la marca e quotata. Avevi ragione a pensare ad un francobollo , infatti esistono francobolli simili a questa marca emessi in quel periodo , furono usati gli stessi clichet per l' effige, e apportate varianti solo per le scritte.
    1 punto
  34. Queste sono belle foto che tutti gradiscono. E' una busta primo giorno per qualche programma spaziale sovietico. Non ho tradotto nulla pertanto non posso essere più preciso. Il francobollo è ovviamente un'emissione del 16.12.1988 da un rublo, la soprastampa dice: Satelliti in orbita terrestre - Posta spaziale. Puramente filatelica, indirizzata al famoso commerciante filatelico Alberto Bolaffi. E' possibile che questo tipo di buste non abbiano neanche viaggiato realmente.
    1 punto
  35. Lo stile del ritratto rimanda a Tetrico I con vaghe reminiscenze di Claudio II per la tipologia di resa del busto. Il rovescio è illeggibile almeno da foto. La leggenda è strana e vedere GALLIENV è forse azzardato. Quella che leggi come Z io la leggo come una C (che sarebbe vista la posizione una derivazione della G di AVG). IMP non riesco a vederlo, vedo invece una sorta di \ / \ / quindi una derivazione da IM(P). Un rovescio di Gallieno potrebbe fare pensare a una legenda derivata da Gallieno così invece non mi sbilancerei e la classificherei come: "Imitativa (Tetrico?) con al dritto legenda fortemente degenerata e caratteri disposti casualmente. Rovescio non identificabile".
    1 punto
  36. In perfetta tariffa come cartolina illustrata, affrancata con lire 15 del 1959 per l'inaugurazione di un monumento a Byron a Roma. Annullo di partenza di Noicattaro (Bari) non nitido, ma sicuramente successivo al 21.4.1959 data dell' emissione del francobollo. Una bella testimonianza di quegli anni. Non trovavo il francobollo perché pensavo al periodo Regno.
    1 punto
  37. Comunque il denario di Cesare ''sa'' di falso, l'aureo molto meno. Un vecchio collezionista mi diceva sempre: ''L'oro è la prostituta dei metalli''. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  38. Il 2 ottobre 1935 l’Italia dichiara guerra all’Etiopia; il Duce, dal balcone di Palazzo Venezia, annuncia agli italiani che è giunto finalmente il momento di conquistarsi “un posto al sole”. Ed è così, senza un’esplicita dichiarazione di guerra, che nella notte tra il 2 e il 3 ottobre le truppe italiane, al comando del generale De Bono, passano il confine dell’Eritrea, già nostra colonia, ed entrano in territorio etiope. Dell'Etiopia, in realtà, ignoravamo quasi tutto: ordinamento interno, usi, costumi, persino il numero degli abitanti. Nel maggio 1935, quando già erano evidenti le intenzioni aggressive dell'Italia, i primi giornalisti europei cominciarono ad arrivare ad Addis Abeba. La città che li accolse, il cui nome in amarico significa Nuovo Fiore, era inospitale, caotica, sporca, polverosa, piena di lebbrosi, di eunuchi, di schiavi e di sciarmutte contava, forse, 150.000 abitanti, anche se nessuno si era mai dato la pena di contarli. Come "posto al sole" forse si poteva scegliere di meglio, ma tant'è; gran parte dell'Africa era, già dall'ottocento, sotto il dominio inglese e francese, e l'Italia, arrivata buon ultima al banchetto coloniale, quando ormai il colonialismo cominciava a mostrare le prime crepe, dovette accontentarsi di quanto era rimasto, attirandosi tra l'altro le ire degli altri paesi europei, che applicarono sanzioni economiche il cui unico effetto fu quello di rafforzare il regime E così, al suono di orecchiabili canzonette (la più famosa Faccetta nera) le nostre truppe si imbarcarono per l'Africa Orientale, salutando mamme, mogli e fidanzate. petronius
    1 punto
  39. Grazie alteras per questa integrazione storica, niente affatto OT. Aggiungo che Graziani si era già distinto nell'uso dei gas, sia nella guerra d'Etiopia che in Libia, altro territorio che, contrariamente a quanto raccontato dalla propaganda di regime, non fu mai pienamente controllato dagli italiani. E visto che hai citato lo storico Angelo Del Boca, consiglio a chi voglia approfondire i (cattivi) comportamenti degli italiani in guerra "Italiani, brava gente?" un libro che, come dice chiaramente il titolo, sfata i molti luoghi comuni, ancora diffusi, sull'atteggiamento fondamentalmente bonario del soldato italiano "che porta, costretto, la morte, e non vorrebbe portar che la vita" (Giovanni Pascoli, sulla guerra di Libia del 1912 petronius
    1 punto
  40. Non ho letto l'articolo, ma forse ti riferisci all'attentato a Rodolfo Graziani, allora vicerè d'Etiopia, di cui oggi ricorrono appunto i 70 anni (19 febbraio 1937). Graziani però rimase soltanto ferito, e morì molti anni dopo (nel 1955) per cause naturali. petronius
    1 punto
  41. A ritornare fu invece il Negus, Hailè Selassiè, che il 5 maggio del 1941, esattamente cinque anni dopo Badoglio, rientrava trionfalmente ad Addis Abeba, per essere reinsediato sul trono, dove rimarrà fino al 1974, quando un colpo di stato militare portò al potere il colonnello Menghistu che, secondo voci mai del tutto chiarite, fece torturare e poi uccidere il vecchio imperatore Che però, nei lunghi anni del suo regno dopo la fine della seconda guerra mondiale, aveva continuato ad emettere splendide banconote col suo ritratto, come questo dollaro del 1945 (dal sito di Ron Wise). petronius
    1 punto
  42. Sulla Somalia c'è già un ottimo lavoro di Pgl l'occupazione della Libia non ha generato, da parte italiana, nessuna emissione monetaria particolare, ma qualcosa si può raccontare lo stesso. Poi ci sarebbero anche i biglietti per la legazione italiana di Tientsin, in Cina Ci penso su intanto grazie a te e Simone per i complimenti petronius
    1 punto
  43. Il primo obiettivo è Adua, che viene raggiunta il 6 ottobre. All’inizio gli scontri sono rari, anche perché Hailè Selassiè ha preferito concentrare il grosso delle sue truppe nell’interno; il terreno accidentato, senza strade battute, e l’organizzazione approssimativa del nostro esercito rendono però difficile l’avanzata. Da Roma, Mussolini continua ad inviare telegrammi, spazientito per la lentezza delle operazioni: il secondo obiettivo, Macallè, viene raggiunto l’8 novembre, ma i nostri la trovano già abbandonata. Pur se immortalata dalla propaganda di regime, la presa di Macallè è la conquista di un villaggio di nemmeno cinquecento abitanti, con catapecchie dai tetti di paglia e fango. Il 12 novembre, un Mussolini sempre più impaziente, sostituisce De Bono con il maresciallo Badoglio, ma la cosa non dà i risultati sperati, almeno nell’immediato; anzi, il 18 dicembre, nello scontro di Dembeguinà, gli italiani vengono colti di sorpresa e sono costretti a ripiegare. In Italia si comincia a temere che le cose possano finire male, il primo ad essere preoccupato è Mussolini, che decide di ricorrere all’arma chimica su vasta scala: l’uso dei gas rende ancora più squilibrato lo scontro, visto che gli italiani già si avvalevano di una potente arma in più, l’aviazione. Il 15 febbraio 1936 nella battaglia dell’Endertà gli etiopi sono costretti ad una frettolosa ritirata. La battaglia decisiva si svolge il 31 marzo a Mai Ceu, ed è ancora una volta l’aviazione a fare la differenza: la ritirata delle truppe etiopiche avviene in maniera disordinata e il successivo scontro, sul lago Ascianghi, è un vero e proprio massacro. Il 24 aprile inizia la marcia verso la capitale, che nella notte del 2 maggio viene abbandonata da Hailè Selassiè, che fugge in treno a Gibuti e da lì, su un incrociatore inglese, ad Haifa. Il 5 maggio Badoglio telegrafa a Mussolini: “Oggi 5 maggio, alle ore 16, alla testa delle truppe vittoriose, sono entrato in Addis Abeba.” Il 9 maggio il Duce può annunciare ad una folla in delirio “il ritorno dell’Impero sui colli fatali di Roma”: è, probabilmente, il momento di massimo consenso per il fascismo. Vittorio Emanuele III è proclamato Re Imperatore e per celebrare l’avvenimento viene coniata (dal 1936 al 1943) la serie di monete divisionali “Impero”. petronius
    1 punto
  44. La "Winterhilfswerk des Deutschen Volkes", letteralmente "Organizzazione per l'assistenza sociale invernale del popolo tedesco" iniziò ad operare nel 1933 per aiutare gli indigenti; all'inizio i beneficiari furono soprattutto i disoccupati della Grande Depressione, più tardi servì per i rifugiati ed altre vittime civili della guerra. L'organizzazione raggiunse dimensioni enormi, e si calcola che nel 1937 almeno 10 milioni di persone abbiano ricevuto assistenza. In cosa consisteva questa assistenza? una volta stabilito che una persona ne aveva diritto per le sue precarie condizioni economiche, venivano emessi buoni cartacei (wertschein = buono per) nominativi e con data di scadenza; i buoni erano spendibili come normale moneta presso i commercianti, per specifici beni e servizi essenziali quali alimentari, abbigliamento, riscaldamento; il commerciante siglava il retro del biglietto (di solito con un timbro) e poteva cambiarlo in banca, come un assegno. Questi buoni, pur non essendo catalogabili a tutti gli effetti come cartamoneta, fanno comunque parte di quell'immenso universo di moneta succedanea (notgeld, gettoni, miniassegni) ancora in parte inesplorato, e che può a buon diritto trovare ospitalità in questa sezione del forum ;) In allegato un buono da 1 marco. petronius :)
    1 punto
  45. grazie alteras :D Si conoscono numerose serie di questi buoni, emessi fino al 1944, nei tagli da 50 pfennig 1, 3, 5 e 10 marchi. In allegato un biglietto da 50 pfennig. L'organizzazione per la sussistenza riceveva fondi direttamente dal governo; quando la preparazione militare e, successivamente, la guerra, iniziarono a dominare la scena politica, i buoni divennero una forma di propaganda per il Reich e furono stampati con vignette patriottiche, solitamente di soldati o lavoratori. petronius :)
    1 punto
  46. Originariamente si ritenne che fossero sopravvissute alla guerra non più di 200-300 serie (una serie completa è composta dai biglietti da 1-2-5-10-20-50 e 100 kronen) ed erano molto ricercate. Nel 1973 furono vendute in asta a Londra 941 serie complete e oltre 9.000 biglietti sciolti, nei valori fino a 50 kronen; poco dopo, un bulldozer americano, che stava distruggendo gli ultimi resti delle strutture del ghetto, rinvenne una cassa piena di biglietti, che finirono anche questi sul mercato numismatico. Il confronto tra i biglietti sopravvissuti e quelli rinvenuti negli anni ’70 dimostra che sono tutti originali e, di conseguenza, dopo i ritrovamenti, il prezzo è sensibilmente diminuito. Attualmente la serie completa può essere acquistata, a seconda della conservazione, tra i 40 e i 60 euro. petronius. 27 gennaio 2006 Giornata della Memoria
    1 punto
  47. ...poi ci sono le 5 dracme a stasera per la seconda puntata ciao. petronius
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.