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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/20/24 in Risposte
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Venerdì 24 maggio 2024 ore 14,30 al Convegno di Verona sarà premiato il Circolo Numismatico Ligure Corrado Astengo con una targa per la diffusione della cultura numismatica, Premio che da anni viene organizzato dall’Accademia Italiana di Studi Numismatici a favore di virtuose realtà culturali del nostro Paese. La premiazione avverrà allo stand dell’editore Alberto D’Andrea, nuovo Presidente di AISN, con la partecipazione di esponenti del circolo ligure. Sarò’ presente a Verona per l’occasione e per questo importante riconoscimento da consegnare.4 punti
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E' un'autentica moneta circolata europea da 2 €, del valore di 2 €, datata 1999 (anno di nascita dell'euro in quanto valuta, in cui hanno iniziato a coniare le monete di tutti gli stati) e messa in circolazione nel 2002 (anno d'inizio della circolazione dell'euro sotto forma dell'attuale contante unitario). Insieme al dollaro USA rappresenta una delle due valute più potenti del globo e le va portato rispetto in quanto si tratta di una delle più pregiate manifestazioni fisiche di DIO DENARO. Chi afferma che "l'euro ci ha rovinati" o "l'euro ha fatto aumentare i prezzi" non sa cosa sta dicendo e si merita un calcio nel culo, a meno che non si penta e chieda perdono a N.S. Denaro onnipotente. A 1,99 euro.3 punti
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Vi posto questo sito in cui si pubblicizza un vino con in omaggio una moneta che,però,non è della Zecca di Lucca https://vinumfabulas.it se ne è parlato anche su Cronaca Numismatica https://www.cronacanumismatica.com/la-prova-dei-4-cavalli-del-1788-diventa-dargento-sul-vino-del-re/ Salutoni odjob2 punti
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Da giovani si incomincia con l' esplorare il mondo, nella maturità si approfondisce l' argomento, da vecchi ( quale io sono) si cercano ( e nel mio caso si trovano) le proprie radici (che sono l' essenza del nostro vivere). Quindi, dopo una abbuffata di auree ( variegate come tipologia, non come qualità) mi rassegno (con immensa soddisfazione) ad accompagnare il mio piccolo nipote all' acquisto delle medicee. Cordiali saluti, Santi.2 punti
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Taglio:20 cent Nazione: Grecia Anno: 2023 Tiratura: 39.000.000 Condizioni: AUNC Città: Atene - GRECIA Taglio: 2 € Commemorativo Nazione: Lituania Anno: 2023 Tiratura: 495.000 Condizioni: AUNC Città: Atene - GRECIA Note: Commemorativo - Fiore dell'Ucraina Taglio: 2 € Commemorativo Nazione: Grecia Anno: 2022 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: AUNC Città: Atene - GRECIA Note: Commemorativo - 200esimo Anniversario Costituzione2 punti
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Quanto tempo passerà prima che arrivi qualcuno a chiedere "Quanto vale l'antica moneta d'argento che ho trovato nella collezione del nonno"? 😏2 punti
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Questa emissione soprattutto su francobolli senza busta e' un campo minato.. , addirittura abbiamo tutta l' emissione completa. I francobolli furono validi solo per il volo speciale Roma Mogadiscio del 11.11.1934. Chi sara' stato che ha staccato i francobolli dalla busta, semmai questi francobolli furono mai attaccati ad una busta..??? Fu un volo speciale, con annullo speciale, all' epoca anche costoso, gli invii furono quasi tutti a scopo filatelico- commemorativo, perché staccare i francobolli dalla busta...?? Non ha senso trovare questa emissione in questo modo. La serie completa non viaggiata e' catalogata 150€, la serie completa usata e' catalogata 1750€. La risposta è qui !!! Non credo servano altre spiegazioni. Ora, ... io non so dire se gli annulli siano originali o dei falsi, questo e' materiale che andrebbe periziato. Quello che mi salta agli occhi e' che non e' su busta, e' cio' mi fa pensare male, molto male. La storia: L’11 novembre 1934 il Re Vittorio Emanuele III, in viaggio ufficiale nell’Africa Orientale festeggiò il suo sessantacinquesimo compleanno a Mogadiscio, nella Somalia italiana. Per l’occasione le Regie Poste emisero il 5 Novembre sei francobolli di posta aerea, che avrebbero avuto validità solo per quel volo e quel giorno, appunto l' 11.11.1934, stampati in 75 mila esemplari ciascuno. Molti di questi francobolli non furono mai usati per il volo speciale, una parte andò al macero, un'altra parte fu venduta a commercianti e collezionisti, ed e' qui che iniziano i dubbi. Bei francobolli @Federr, ma non li acquisterei. E' materiale che destera' dubbi per sempre.2 punti
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Tempo addietro, sono passati ormai sei anni, mi ero imbattuto in questo chianti riserva con incastona una moneta in argento battuta dalla zecca di Lucca. Da lì nacque un ulteriore discussione sulla numismatica nell'enologia. Buona lettura, ma soprattutto "salute" Saluti.2 punti
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Pescata domenicale in ciotola da 1€ , ho trovato questa interessante monetina, in ferro . è scontornata male non ha il bordo danneggiato2 punti
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Venerdì 24 maggio 2024 ore 14,40 a Verona sarà premiato il Circolo Numismatico Ligure Corrado Astengo con una targa per la diffusione della cultura numismatica, Premio che da anni viene organizzato dall’Accademia Italiana di Studi Numismatica a favore di virtuose realtà culturali del nostro Paese. La premiazione avverrà allo stand dell’editore Alberto D’Andrea, nuovo Presidente di AISN con la partecipazione di esponenti del circolo ligure. Sarò’ presente a Verona per l’occasione e per questo importante riconoscimento da consegnare.1 punto
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Buonasera ,denario nn direi. Piuttosto un bronzo tardo Imperiale.1 punto
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Certo, ma sono un (vecchio) uomo libero e me ne faccio una ragione1 punto
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Anch'io del 2024 assolutamente niente1 punto
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Annulli falsi. Negli originali, come nella prima busta di @PostOffice il 4 dell'anno 1934 è leggermente disallineato verso l'alto rispetto al 3, mentre nei bolli di @Federr è perfettamente in linea, sicuro indice di falsità. petronius1 punto
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Si vede che sono annulli speciali. Anche all' epoca i collezionisti lasciavano la busta intatta.1 punto
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Complimenti Apollonia, una bellissima medaglia a mio avviso1 punto
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La legenda è sul rovescio. CONSTAN//TINVS//CAESAR//SMANTH. Quindi follis di Costantino II (non Costanzo) per Antiochia. Queste emissioni anepigrafi al dritto sono un po' più rare delle altre. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Vedrai il mio bel faccino venerdì allora 😂😂😂😂1 punto
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e quando meglio nomos ? non sono 3 sinonimi ? vuoi dire che la moneta sopra è datata erroneamente ?1 punto
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Basta andare da un orafo. Ma il diametro lo si può fare con un righello. Naturale: se qualcosa è un falso non può avere lo stesso valore di un originale. Si pensi ad un quadro di Picasso: un originale ha un bel valore economico ma se fosse una riproduzione/falso non ha certamente lo stesso valore. Comunque anche i documenti si possono falsificare, quindi attenzione a non credere che qualcosa possa essere autentico solo perché è corredato da un documento redatto forse 70/100 anni fa, anche perché già in epoca antica si praticava l'arte delle imitazioni.1 punto
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Però in compenso hanno reso visibile una caviglia! considerata molto sexi a quel tempo! Di moderno degli anni '80/'90 ci sarebbe ancora qualcosina in Africa, della stessa serie della banconota di Guinea-Bissau già postata un mesetto fa. Qui altri nominali: In questa banconota è visibile qualcosa di atroce, la tratta degli schiavi. Questa banconota ha circolato dal 1983 al 1997.1 punto
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Esatto, si tratta di moneta manomessa. Basta osservare una moneta "buona" e ci si accorge che le stelle dell'Unione, non toccano il bordo; in questa della dicussione, invece si. Indice che il bordo é stato ribattuto, si vede anche dall'aspetto "tondeggiante" del contorno della moneta. Moneta buona moneta manomessa1 punto
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1955 CREMONA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE BREVETTO ATLETICO – Alunna Azzini – Istituto Magistrale “Canossa”. apollonia1 punto
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Non prendere troppo sul serio quello che scrivo, l'idea di sopra era decisamente campata in aria: da qualche parte mi sembra di aver letto che il segretario della regina si occupava anche dei francobolli e delle monete reali - mi sembra dei profili - ed il suo nome prima è spuntato fuori cercardo tra i regnanti inglesi ed il caso vuole che mi sia saltato all'occhio che le iniziali combaciassero. Il contromarcare le monete delle propria collezione - se ne è già anche parlato anche sul forum - lo facevano in passato alcune famiglie nobili e se ricordo bene usavano simboli e non lettere e lo facevano prima del XIX secolo. Mi scuso sinceramente se il mio post ha causato malintesi, non era mia intenzione. Njk1 punto
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Vista da vicino con ingrandimento sembra più 65 anzi se esistesse potrebbe essere C 5 da lontano sembra 451 punto
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Esemplare della dramma Price 1921 nell’asta CNG 117, lot 92, 19.05.2021. Lot 92. Greek KINGS of MACEDON. Alexander III 'the Great'. 336-323 BC. AR Drachm (16.5mm, 4.29 g, 7h). Magnesia on the Maeander mint. Struck under Menander, circa 325-323 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; monogram in left field, facing head of ram below throne. Price 1921. Lightly toned, underlying luster, slight die wear. EF. Estimate: 300 USD. Price realized: 375 USD. apollonia1 punto
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Tutti i paesi che sono entrati per primi nell'euro hanno iniziato la produzione nel 1999, alcuni, come noi, li hanno però datati 2002, l'anno in cui si sapeva sarebbero entrati in circolazione, altri, come la Francia, hanno scelto di datarli nell'anno in cui sono stati effettivamente prodotti, ma questo non aggiunge alcun plusvalore, anche perché, trattandosi della prima emissione, la quantità coniata per ogni paese è stata enorme, poiché si doveva sostituire tutto il circolante delle precedenti valute. Se a questo aggiungiamo le pessime condizioni della tua moneta, l'unico valore è quello facciale. Non dar retta, il 99,99% degli euro trovati in circolazione valgono esclusivamente il facciale. petronius1 punto
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Ciao @latino, come già detto da @nikita_ confermo l'anno di coniazione al 1894 vorrei aggiungere alcune informazioni e curiosità particolari che non si trovano spesso in giro in occidente. La versione che hai proposto ha delle varianti particolari : - in primis la forma del carattere JU 十,come descritto nel [JNDA 01-10], è chiamata Kokata 小型 (Forma Ristretta) variante che possiamo trovare nelle monete coniate tra il 1887 e il 1896 - La forma del globo spirale presente in una zampa del Drago sul rovescio ,come descritto dal [JNDA 01-10-1] è chiamata Hoshu Ko Uzumaki 宝珠小渦巻 presenta una spirale piccola - come ultima caratteristica la parte superiore del drago , come descritto dal [JNDA 01-10-1] presenta 4 corni con il primo molto piccolo1 punto
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RUSSIA, NOVGOROD REGION, STARAYA RUSSA CITY COAT OF ARMS BEARS PIN Vecchia Russia 3x2 cm apollonia1 punto
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Lida. Stemma della città. Bielorussia. Araldica n. 3536-CP57 3x2,2 cm apollonia1 punto
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Salve condivido immagini di una cartolina di inizio 900 ritrovata in un accumulo e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Trovata a Mira la bottega dei vasai di 2200 anni fa. Scavi. Ceramiche. Operazione in corso ora nel Veneto A Mira sono riprese le indagini archeologiche nel sito dell’Età del Bronzo individuato all’interno del cantiere di sistemazione idraulica, rinaturalizzazione e riqualificazione paesaggistica curato dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive nel contesto del Parco delle Giare. Lo ha annunciato, poco fa, la Soprintendenza ABAP per il Comune di Venezia e Laguna “Le evidenze archeologiche sono riferibili a un’area di tipo verosimilmente produttivo ubicato con ogni probabilità anche in antico in prossimità del margine lagunare e databile in via preliminare al periodo compreso tra la fine dell’Età del Bronzo Recente e i primi inizi dell’Età del Bronzo Finale, cioè tra la metà del XIII e la fine del XII sec. a.C. circa. – afferma la Soprintendenza – Lo scorso autunno, nel corso dell’assistenza archeologica alle operazioni di scavo, erano emerse le prime testimonianze, poi approfondite con l’esecuzione di alcuni saggi stratigrafici, ora in corso di completamento. Le indagini sono condotte sul campo dal personale della società Se.Arch. srl, seguiti da Cecilia Rossi, funzionario archeologo di zona. Il sito è caratterizzato da consistenti scarichi di concotti – ceramiche – pertinenti in larga misura a grandi contenitori che, prelevati in scavo, sono stati oggetto di pulitura, ricerca attacchi e riconoscimento delle forme nell’ambito di un laboratorio didattico organizzato da Michele Cupitò, docente di Protostoria europea e mediterranea presso il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, con la collaborazione di Giovanni Tasca, Vanessa Baratella, Gaia Garosi. Conclusa questa attività, i reperti saranno studiati in modo sistematico nell’ambito della collaborazione già in essere tra la Soprintendenza ABAP per il Comune di Venezia e Laguna e l’Università di Padova. Nei prossimi giorni la conoscenza del contesto verrà ampliata con l’esecuzione di una campagna di prospezioni geofisiche, finanziata direttamente dal MiC e tesa a individuare l’estensione del sito archeologico. https://stilearte.it/trovata-a-mira-la-bottega-dei-vasai-di-2200-anni-fa-scavi-ceramiche-operazione-in-corso-ora-nel-veneto/1 punto
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Nomos AG > Auction 32 Auction date: 8 June 2024 Lot number: 494 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Greek PHOENICIA. Arados. Uncertain king, circa 440-420 BC. Tetradrachm (Silver, 25 mm, 17.16 g, 3 h), Attic standard. MA (in Phoenician script) Ba'al Arwad swimming to right, bearded and with long hair in Archaic style, a human torso and the tail of a ketos, holding, in each hand, a dolphin by the tail; cable border. Rev. Phoenician war-galley sailing to right with a prominent eye above the ram; below, sea-griffin swimming to right; all within dotted square frame. Unpublished save for the auction appearance of a second known piece, but from different dies, Roma XVI, 2018, 339. But for the type, see Elayi & Elayi, Phoenician Coinages, p. 592, 1.2.3 and pl. LXXXIV, C110 (1/6 Shekel). Extremely rare. Toned and with fascinating and quintessentially Phoenician types of great interest. Light marks and with a small scrape on the reverse, otherwise, nearly extremely fine. From a collection in North America, acquired in the mid 1990s. For the extraordinary importance of this coin, and the reason for it having been struck on the Attic standard, do see the effusive note in Roma XVI. What does not seem to have been noticed, however, is the fact that some coins of this basic type show a hippocamp (a seahorse) on the reverse, as E&E C110 cited above, while others, as this piece and the Roma coin, bear a sea-griffin. This is quite clear since, as can clearly be seen here, our creature has a sharp beak for its mouth, which is completely unlike any horses, living or extinct, known to this writer. Starting price: 15000 CHF1 punto
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Trovato negli scarichi delle terme romane un blocco di preziosissima porpora. A cosa serviva. E come finì per essere perduto Un raro oggetto archeologico, ritenuto l’unico del suo genere nell’ex impero romano, è stato scoperto a Carlisle, tra i resti di una città romana nel Regno Unito. Si tratta di un blocco di porpora o viola imperiale romano – Viola di Tiro -. Il pigmento pittorico è stato trovato come parte del progetto Uncovering Roman Carlisle. Il pezzo della morbida e misteriosa sostanza viola è stato scoperto negli scarichi di uno stabilimento balneare romano, all’interno del terreno del Carlisle Cricket Club. La parte delle fognature rinvenuta si riferisce ad un edificio monumentale con terme costruito nel III secolo, al tempo dell’imperatore Settimio Severo. Il porpora è stato testato con il supporto della British Geological Society e ulteriori analisi sono in corso con l’Università di Newcastle. Gli esperti dell’Università di Newcastle hanno dimostrato che si tratta di materiale organico e che contiene bromo e cera d’api: questo quasi certamente indica che si tratta di porpora, il colore associato alla corte imperiale nell’impero romano. Ora si tratta di capirne, nel caso specifico, l’uso. La presenza di cera potrebbe costituire un involucro protettivo isolante per il trasporto del prezioso materiale, ma , al tempo stesso, potrebbe indicare il fatto che il blocco potesse appartenere a un pittore chiamato ad affrescare o a decorare l’area termale. I Romani utilizzavano la tecnica dell’encausto, una pittura che utilizza la cera come additivo da surriscaldare per ottenere un effetto serico dei colori stessi e al tempo stesso un potenziamento cromatico e una protezione dall’umidità, nell’opera finita. Si può pensare che il prezioso colore, a Carisle,, potesse essere utilizzato nell’ambito della pittura. E che il grumo fosse caduto nell’acqua della piscina o di una fontana e che fosse finito nello scarico. Il progetto archeologico in corso – realizzato da una partnership tra Cumberland Council, Carlisle Cricket Club, Tullie e Wardell Armstrong LLP – ha permesso di trovare i resti di un grande edificio e – negli scarichi delle terme – numerosissimi sigilli di pietre dure incisi e grani di collane, probabilmente perduti dalle donne che frequentavano le terme stesse. Sono i soggetti delle incisioni a indurre a pensare che questi oggetti smarriti appartenessero al genere femminile. E’ probabile che Settimio Severo avesse incentivato la presenza Frank Giecco, direttore tecnico di Wardell Armstrong, ha dichiarato: “Per millenni il Tyrian Purple è stato il colore più costoso e ricercato al mondo. La sua presenza a Carlisle, insieme ad altre prove provenienti dagli scavi, rafforza l’ipotesi che l’edificio fosse in qualche modo associato alla corte imperiale dell’imperatore Settimio Severo che si trovava a York e forse si riferisce ad una visita imperiale a Carlisle”. Secondo altre ipotesi, l’imperatore e la moglie avrebbero qui soggiornato. Palazzo e terme potrebbero essere stati costruiti proprio con fondi imperiali per dare agli ufficiali, alle famiglie, ai coloni romani e ai vertici degli abitanti celti luoghi di incontro e di svago, simili a quelli della capitale o delle principali città dell’impero. “Altre prove – prosegue l’archeologo Giecco – sono un’iscrizione in pietra dedicata all’imperatrice Giulia Domna. La data dell’edificio monumentale – tra i più grandi del Vallo di Adriano – coincide con le campagne dell’imperatore Settimio Severo in Scozia e un’antica fonte attesta che Settimio Severo era a Carloforte. Altro indizio è l’alta qualità degli oggetti scoperti nello stabilimento balneare, come la concessione dello status civico alla capitale tribale celtica; che in effetti è l’inizio della città di Carlisle”. “È l’unico esempio che conosciamo nel Nord Europa, forse l’unico esempio di un campione solido di pigmento nel forte di pigmenti pittorici inutilizzati in qualsiasi parte dell’Impero Romano. Ne sono stati trovati esempi in dipinti murali (come a Pompei) e anche in alcuni sarcofagi dipinti, di alto rango, provenienti dalla provincia romana dell’Egitto. Tyrian Purple è composto da migliaia di conchiglie frantumate provenienti dal Mediterraneo orientale, dal Nord Africa o dal Marocco. Era incredibilmente difficile da produrre ed era costoso e valeva più dell’oro. È stato prodotto soprattutto intorno alla città di Tiro, nel Mediterraneo orientale, da cui prende il nome. Tiro si trova nel Libano moderno. Veniva prodotto anche in Nord Africa e anche al largo delle coste del Marocco. L’imperatore Settimio Severo era originario della Libia, nel Nord Africa, e sua moglie Giulia Domna era siriana. Re e imperatori vestiti di porpora di Tiro dall’età del bronzo, ai persiani, ad Alessandro Magno, a Cleopatra VII, ai romani e poi Carlo Magno e i bizantini. A volte la tintura veniva usata sui vestiti, ma veniva anche usata per dipingere le pareti dei grandi edifici pubblici e delle case e delle proprietà dell’élite (comprese le pareti degli stabilimenti balneari). La consigliera Anne Quilter, membro esecutivo del Cumberland Council per i luoghi vivaci e sani, ha dichiarato: “Questa è una notizia entusiasmante per Carlisle e per la nostra area più ampia. Dopo il ritrovamento delle due teste monumentali romane e degli altri oggetti preziosi, il progetto sta portando alla luce alcuni reperti affascinanti e significativi a livello globale. Sono previsti ulteriori scavi, nonché l’opportunità di visitare il sito e vedere i lavori innovativi in corso”. Il pluripremiato scavo archeologico comunitario, Uncovering Roman Carlisle (URC), tornerà alle terme romane di Carlisle per scoprire altri misteri rimasti del sito. La porpora è un pigmento antico di origine animale, noto sin dai tempi antichi. Questo pigmento, estratto dal murice comune, un tipo di mollusco gasteropode, è stato utilizzato per tingere stoffe e tessuti, rappresentando un simbolo di status e prestigio. Le varie tonalità di porpora, che vanno dal rosso al blu-viola, erano ottenute attraverso differenti processi di preparazione. Il colore più ambito era il rosso porpora, simile al colore del sangue e del fuoco, che richiedeva un gran numero di molluschi per tingere anche solo un capo di abbigliamento. Questo pigmento era particolarmente resistente ai lavaggi, rendendolo estremamente prezioso e accessibile solo a pochi privilegiati. Inizialmente riservato all’uso sacro e regale, la porpora divenne popolare anche tra gli aristocratici romani, che la utilizzavano per abbellire i propri indumenti. I Fenici furono i precursori nella produzione di questo pigmento, che portò prosperità alle città di Tiro e Sidone, oltre che ad altre città mediterranee. Tuttavia, la tecnica per la produzione della porpora andò perduta in Europa fino al suo riscoperta nel 1833. Nell’antichità, il concetto di colore era associato alla sostanza che lo produceva, e quindi il termine “porpora” poteva indicare una vasta gamma di sfumature, dal rosso al viola, a seconda del processo di estrazione e preparazione. Questo rende il termine “porpora” ambiguo, poiché può corrispondere a varie tonalità di colore. In italiano e in altre lingue, come l’inglese e lo spagnolo, il termine “porpora” può essere associato a colori molto diversi tra loro. Ad esempio, in inglese, “purple” può indicare sia il colore porpora che il viola, mentre “violet” si riferisce specificamente al colore spettrale violetto. Infine, per antonomasia, il termine “porporato” è utilizzato per indicare un cardinale o un prelato della Chiesa cattolica. https://stilearte.it/trovato-negli-scarichi-delle-terme-romane-un-blocco-di-preziosissima-porpora-a-cosa-serviva-e-come-fini-per-essere-perduto/1 punto
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Leggermente OT ma si parlava di ritrovamenti datati 2023 quindi mi riallaccio. Sono stato a Lubiana una mattinata e ho fatto appositamente molti acquisti in contati per avere resti. Circolano più monete italiane e spagnole che slovene . Ho ricevuto 50 e 20 cent sloveni 2007 praticamente FdC e 2 cent 2020 e 1 cent 2023 . Invece a settembre 5 giorni a Malta, anche qui poche maltesi e nessuna rilevante. In 5 giorni non ho ricevuto neanche una moneta da 1 euro maltese.1 punto
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Esatto dipende dal luogo in cui ci troviamo ho ricevuto come resto 2 euro 2023 tedesco,io abito a Paestum da noi ad aprile iniziano le visite straniere del parco archeologico.1 punto
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L’abbiamo fatto con enorme piacere e ritengo che sia uno studio importante e tutto da leggere, in autunno quindi col numero 11 del Gazzettino di Quelli del Cordusio1 punto
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Grazie a tutti per i complimenti! Allego le foto del mio 5 sols del Giuramento, secondo tipo. 🙂1 punto
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Ecco a voi una Piastra che non si vede tanto in giro.....ne' la troverete sui cataloghi: Ferdinando IV Piastra 1793 Gigli invertiti. Secondo esemplare conosciuto, vero @Ledzeppelin81?1 punto
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Ciao Danielucci, voglio premiare il tuo entusiasmo postando la Piastra del 1805 variante HSIP.......moneta che raramente si vede dal vivo....... Ecco, da questa moneta io non mi separerei mai. Saluti, Rocco.1 punto
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