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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/21/24 in Risposte
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Prediligi sempre luce naturale, senza ombre. I miei sono sempre metodi amatoriali e facili, per questo li propongo. Prova😉3 punti
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Buonasera @tiziano.goffi,partiamo dalla seconda poichè la prima è davvero messa molto male. A parer mio non si tratta di una moneta cinese ma di una moneta di Nagasaki. Il clan Tokugawa, per commerciare con la Cina, la Compagnia delle Indie Orientali e tutta la regione del sud-est asiatico, creò una base logistica nella città di Nagasaki. Dato che tutti gli altri porti erano praticamente chiusi al commercio estero, Nagasaki divenne rapidamente un hub importantissimo per i commerci con Asia e Europa durante tutto il periodo Tokugawa. In questi commerci un grande ruolo lo ebbe il traffico di argento e rame (estratto dalle miniere giapponesi) e dal 1659 al 1685, proprio a Nagasaki, furono prodotte (per fusione) una grande quantità di monete di rame destinate all'esportazione. La produzione di queste monete era basata sulle monete cinesi della dinastia Song... ma differivano per la tipologia di scrittura: mentre le monete Song cinesi usavano la scrittura "sigillare" e "semicorsiva", quelle di Nagasaki usavano quella formale ( kaishou ) . Posto due esempi. Da notare che le monete di Nagasaki, pur avendo la medesima leggenda e lo stesso sito produttivo, sono state prodotte con una enorme varietà di forme e dimensioni dei caratteri. La scritta recita: Genpou Tsuuhou (giapponese) o Yuan Feng Tong Bao (cinese) Come sempre ci tengo a precisare che, data la mia enorme ignoranza, posso aver preso una colossale cantonata... quindi mi scuso in anticipo per eventuali errori e chiedo cortesemente a @caravelle82, @Kojiki e @Xenon97, di correggermi.3 punti
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Taglio:20 cent Nazione: Grecia Anno: 2023 Tiratura: 39.000.000 Condizioni: AUNC Città: Atene - GRECIA Taglio: 2 € Commemorativo Nazione: Lituania Anno: 2023 Tiratura: 495.000 Condizioni: AUNC Città: Atene - GRECIA Note: Commemorativo - Fiore dell'Ucraina Taglio: 2 € Commemorativo Nazione: Grecia Anno: 2022 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: AUNC Città: Atene - GRECIA Note: Commemorativo - 200esimo Anniversario Costituzione3 punti
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Questa è l'Italia di "oggi". Una marea di presuntuosi ignoranti che pensano solo al vile denaro dove una cosa del genere dovrebbe essere ritirata dalle vendite......perchè? Se tanto mi da tanto pensate che schifo di vino può essere.........🙏🏼2 punti
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Taglio: 2 € Commemorativo Nazione: Estonia Anno: 2021 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: AUNC Città: Cinisello Balsamo Note: Commemorativo Canis Lupus2 punti
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Buonasera, riprendo l’interessante discussione con un mio esemplare. Edo Period (1603-1868). 100 Mon, Tempo Tsu Ho. Domenico2 punti
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Salve Lo scontro tra l’eroe greco Achille e la regina delle Amazzoni Pentesilea nella guerra di Troia raffigurato su un contorniato di Nerone (v. https://www.lamoneta.it/topic/223291-pentesilea-la-regina-delle-amazzoni/#comment-2454088) Lot description: Gallienus (253-268 AD). AE28 (9.73 g), Samos, island off Ionia. Obv. AYT K ΠO ΛIK ΓAΛΛIHNOC, laureate, draped and and cuirassed bust right, seen from behind. Rev. CAMIΩN, helmeted Achilles standing right, stabbing Penthesilea, queen of the Amazons. SNG Aulock -; SNG München -; SNG Leypold -; SNG Righetti -; SNG Glasgow -; Lindgren I + III -; Imhoof-Blumer KM -; BMC -, acsearch -; cf. Boston Museum of Fine Arts acc. no. 1984.257 (same dies). Extremely rare. Very fine. Penthesilea, queen of the Amazons, rushed to aid the Trojans after Hektor's death, but was herself stabbed by Achilles in battle. When Achilles removed the helmet of the dying queen, he fell in love with her and mourned over her death. Nell’esemplare della Biblioteca nazionale di Parigi la figura maschile non è identificata con Achille e la sua vittima è considerata un’amazzone generica (https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coin/288626). apollonia1 punto
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Il 36 è in nichelio,più morbido e quindi con i rilievi meglio impressi dal conio.1 punto
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Ciao , grazie per il tuo interessamento... Metterò delle foto più dettagliate... Ma l'unica cosa a quanto pare è portarla da un esperto1 punto
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A mio parere il 1833 è al massimo R. In confronto a praticamente tutti gli scudi del II tipo, spesso e volentieri indicati con rarità pari o inferiori, è addirittura comune... basti pensare al 1844, indicato R2, che è passato in asta quattro volte nell'ultimo quarto di secolo, o a 1840 e 1843, entrambi indicati come R, ma che credo di aver visto negli ultimi 10 anni un numero di volte che sta sulle dita di una mano.1 punto
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Ricontrolla il mio post (che ho corretto): per un refuso avevo indicato la tiratura di Roma 1833 III di 10.000 esemplari superiore a quanto effettivo (in realtà è 13.260): è questo il millesimo più raro (anche se non di molto). I cataloghi tradizionali (Montenegro e Gigante) portano le tirature (errate) presenti sul sito di lamoneta.it (che le ha verosimilmente ricavate da lì). Non è nota l'arcana provenienza di queste tirature (forse dal Carboneri, ma non ho controllato, e ti assicuro che gli estensori dei cataloghi non lo ricordano). Le tirature di Roma, che il catalogo Nomisma 2022-23 riporta corrette (ma con l'errore di 10.000 di R 1833-III) sono analiticamente riferite per questa Zecca nel bellissimo volume MONETA PONTIFICIA di Balbi De Caro - Londei del 1984 (è un MUST per chi ama la monetazione Pontificia di epoca Barocca e moderna, fino a Gregorio XVI). Quindi, volendo differenziare al massimo, direi: Roma 1831-I NC, Bologna 1831-I R, Roma 1833-III R2, Roma 1834-IV C. Però, più semplicemente: Roma 1831 e 1834, C; Roma 1833, R; Bologna 1831 NC.1 punto
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Ti allego un estratto di 2 pagine di PN con le tirature per Bologna di Gregorio XVI primo periodo. Per riassumere: Roma 1831 An. I tiratura 33.414 (desunta da Balbi De Caro, pg. 227), Comune; Bologna 1831 An. I tiratura 16.564, Non Comune (ASB Bologna, Vigna 2021). 1833 III Roma, tiratura 13.260; 1834 IV Roma tiratura 46.345 (sempre da Balbi De Caro - Moneta Pontificia, 1984) Qualsiasi numero diverso non è verosimilmente corretto, in particolare quelli indicati nel catalogo di lamoneta.it. Estratto PN Gregorio XVI 1^ parte.pdf1 punto
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Salve. Recentemente mi sono aggiudicato un tarì 1798 "S" speculari. Peso gr. 3,20. E' il secondo che entra nella mia collezione, ma è di conio differente rispetto al primo. Pur esplicitamente dichiarato "falso d'epoca" dalla stessa casa d'aste, l'ho pagato più del precedente, che, invece, veniva ritenuto "buono". A voi le considerazioni del caso. Che si tratti di una moneta quasi sicuramente uscita dalla zecca di Napoli, non sono io ad affermarlo, ma la logica. Statene certi, un falsario, un qualsiasi falsario, anche il più rintronato, non pensa a giocare con i numerali, trasformandoli in lettere, in "A" capovolte. Non si industria a mutare "TUTTE" le "S" presenti in legenda, sia quelle del dritto che del rovescio, in altrettante "S" speculari (peraltro, mai apparse prima!). Non produce intenzionalmente delle variazioni tanto appariscenti, tanto facilmente riconoscibili, anche ad occhi bendati, da rendere, di fatto, inutilizzabile la propria moneta. Mi sembra di aver capito che, a quei tempi, chi spacciava moneta falsa, rischiava, rischiava molto, finanche il carcare... Invece, è plausibile che la zecca di Napoli, in considerazione delle necessità e delle preoccupanti criticità in cui il Regno versava in quell'anno (1798), abbia deciso di procedere a delle coniazioni di emergenza, al risparmio, affrettate e per nulla curate, distinguibili da quelle "regolari" proprio grazie alle modifiche apportate. Certo, si tratta solo di una ipotesi, ma sicuramente meno sgangherata di quella facente capo al falsario pazzo, volontariamente e inspiegabilmente in cerca di rogne, di complicazioni cervellotiche e nocive alla sua stessa causa. Tornando al mio tarì recentemente acquistato, ne pubblico il dritto, mentre il rovescio lo posto ripetuto per tre volte, affiancandolo, di volta in volta, al rovescio di un tarì 20 grana 1798 "normale". Questo perché, nella legenda delle due monete accostate (mio tarì "S" speculari + tarì 1798 "normale"), mi è parso di individuare qualche carattere con delle affinità ( 1 della data, "F"...). Ma è da notare principalmente come, nella legenda di ambedue gli esemplari affiancati, la lettera "P" presenti sempre, alla base, lo stesso identico "gancino". Un caso? Il falsario, sebbene molto pasticcione ed approssimativo, si è poi premurato di riprodurre fedelmente quel millimetrico particolare? O, forse, altra è la spiegazione? Da considerare che quel "gancino" non è sempre presente nei tarì 1798 regolari e che non è presente neanche nell'altro conio dei tarì "S" speculari. Pubblico anche una foto che mette a fuoco solo una parte delle legende osservate. Se ho detto delle fesserie, mi scuso. Chi scrive, lo fa anche per essere corretto. In modo particolare, mi scuso per il testo lungo e ripetitivo in qualche sua parte. Grazie.1 punto
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E' comunque un decadramma di Siracusa interessante e da esaminare bene. Il metallo sembra cristallizzato e quindi antico. Ci vuole un esperto in questo settore1 punto
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Torniamo alla Contea di Gorizia. Fra le prime monete con data ci sono i kreuzer coniati a Lienz dal conte Leonardo con data 1477, 1478 e 1479. Ecco un esemplare con data 1478. D/ + LEONh COM GORICI, stemma di Gorizia R/ MON NOV LVE 1478, doppia croce e rosetta a 4 petali Arka Diligite iustitiam1 punto
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Kiev Kyiv Passeggeri Trasporto a motore Autobus Auto Pasavtotrans 2,5x2 cm apollonia1 punto
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Buonasera,se di tratta di un quandrate potrebbe anche essere Ercole con leonté, e nel retro prora e si intravede il nome di qualche gens1 punto
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La posto solo perchè è in alluminio, per me le monete del Principato di Andorra non hanno mai avuto un vero significato.1 punto
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Da un lato, sicuramente prora di nave a destra. Se sull' altro c' e' Giano bifronte,come e' possibile, puo' essere un asse del periodo sillano, circa 90 a.C. Sono gli ultimi assi coniati prima di Augusto, in esergo 2 possibili scritte, che ora non ricordo.1 punto
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Mi permetto di aggiungere: MINISTERO DELL'EDUCAZIONE NAZIONALE - PAGELLA DELLA CLASSE I ELEMENTARE DELLA SCOLARA CALOZZA VANDA - ROMA - ANNO SCOLASTICO 1942-1943 XXI EF petronius1 punto
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E' un'autentica moneta circolata europea da 2 €, del valore di 2 €, datata 1999 (anno di nascita dell'euro in quanto valuta, in cui hanno iniziato a coniare le monete di tutti gli stati) e messa in circolazione nel 2002 (anno d'inizio della circolazione dell'euro sotto forma dell'attuale contante unitario). Insieme al dollaro USA rappresenta una delle due valute più potenti del globo e le va portato rispetto in quanto si tratta di una delle più pregiate manifestazioni fisiche di DIO DENARO. Chi afferma che "l'euro ci ha rovinati" o "l'euro ha fatto aumentare i prezzi" non sa cosa sta dicendo e si merita un calcio nel culo, a meno che non si penta e chieda perdono a N.S. Denaro onnipotente. A 1,99 euro.1 punto
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Come co-Curatore di Sezione ti ringrazio per la sensibilità di aver cercato di contattare l'amico @gpittini (con il quale mi scuso a mia volta per essermi inserito) ma devo rinnovare una volta di più l'invito ad aprire una nuova discussione con richiamo eventuale a quella pregressa piuttosto che continuare su una pregressa (che può per l'appunto essere linkata in quella nuova al fine di darle visibilità). Grazie Illyricum 😉1 punto
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Mi permetto di risponderti io @Atexano, a mio avviso condividere monete fa sempre bene, alla fine lo scopo del forum è questo, quando si tratta però di conversazioni molto vecchie è meglio aprirne una nuova e poi al suo interno citare quella più vecchia per creare meno confusione possibile. Questo è quanto ho visto consigliare nel tempo anche dai moderatori che nel caso potranno correggermi eh 😀1 punto
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Bella moneta complimenti, in quanto alla conservazione, a mio parere siamo al massimo BB1 punto
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Salve condivido immagini di una cartolina di posta militare di famiglia e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Cosa ne pensi delle date? Sembrerebbero tutte coerenti, poi sotto compare un 28 12 1918 che non mi spiego. Forse scritto successivamente dal ricevente?1 punto
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Vista da vicino con ingrandimento sembra più 65 anzi se esistesse potrebbe essere C 5 da lontano sembra 451 punto
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Proseguendo il filone delle discussioni sulle prime monete, iniziato ormai diversi anni fa con Cina (https://www.lamoneta.it/topic/130632-monete-antiche-della-cina/) e India (https://www.lamoneta.it/topic/142604-le-prime-monete-indiane/), propongo questa volta una discussione, seppur molto introduttiva, sulle prime monete del Giappone. A differenza di Cina e India, il Giappone non ha avuto una tradizione monetaria autonoma, bensì strettamente connessa alla tradizione monetaria cinese: infatti, banliang e wuzhu (risalenti al periodo 206 a.C.– 25 d.C.), nonché monete del periodo di Wang Mang (8 - 23 d.C.), sono state ritrovate in tutto il Giappone, sebbene non in grandi quantità. Vi sono ancora dei dubbi relativi a quale sia stata la prima moneta ufficiale giapponese. Ciò che è certo è che la sua emissione sia stata estremamente tardiva, sul finire del VII secolo d.C.! Per fare un confronto, si tratta di più di 1.000 anni dopo l'introduzione della moneta in Lidia, Cina e India, risalenti indicativamente al VII-VI secolo a.C. Non mi sono note le ragioni di questo ritardo rispetto ad altre culture: francamente, non penso che possa essere riconducibile a una sorta di arretratezza economico/culturale, come sostenuto, per esempio, da Shin’ichi Sakuraki (pp. 23-25), in "Catalogue of the Japanese Coin Collection (pre-Meiji) at the British Museum". Mi parrebbe, piuttosto, più plausibile ricercare tali motivazioni in una certa "avversione" da parte del "governo" giapponese nei confronti di questo strumento (non molto dissimile da quello che, probabilmente, è accaduto anche in Mesopotamia o Egitto, dove la moneta è stata introdotta molto tardivamente sebbene conosciuta da secoli). La cronologia più accreditata sembrerebbe essere la seguente: mumon-ginsen, un lingotto di argento (o una moneta vera e propria?), datato al tardo VII secolo d.C., non recante alcuna iscrizione; Fuhonsen, oggi considerata la prima moneta giapponese. Moneta di rame datata anch'essa al tardo VII secolo d.C ; Wadō kaichin in d'argento, datata al quinto mese dell'anno 708; Wadō kaichin in rame, datata all'ottavo mese dell'anno 708. Nei prossimi giorni aggiungerò foto di queste monete e qualche altra informazione di interesse. Per ora concludo con la bibliografia utile che mi è nota: Catalogue of the Japanese Coin Collection (pre-Meiji) at the British Museum - disponibile integralmente su Academia.edu. In questo volume sono raccolte tutte le monete del British Museum, con un catalogo dettagliato e con molte note storiche; Hartill, D., Early Japanese Coins, opera di riferimento per questa monetazione. L'autore è noto anche per il volume dello stesso stampo sulla monetazione cinese - disponibile su Amazon a circa 20€; Munro, Coins of Japan, libro del 1904, ma opera ancora utile - disponibile in pdf in internet. Fatemi sapere cosa ne pensate e se avete informazioni di qualsiasi genere sull'argomento Un caro augurio di un anno migliore di quello appena trascorso... Matteo1 punto
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Condivido, per me un BB+. Non è un problema di foto o bustina, ci sono dei danni da circolato che non sono compatibili con qSPL1 punto
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Salve condivido immagini di una cartolina di inizio 900 ritrovata in un accumulo e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Approfitto per dire la mia. Uno dei significati di “patacca” è il nome attribuito anticam. a varie monete, per lo più non italiane, e rimasto poi nell’uso pop. per indicare genericam. monete di scarso valore (soprattutto se grosse e pesanti); di qui le locuz.: non vale una p., vale pochissimo; costa appena una p., quasi nulla. Io penso che questo termine, nonostante calzi a pennello per molti esemplari proposti per l’identificazione, sia da evitare nelle risposte dicendo invece che si tratta di una riproduzione o di un esemplare non autentico, in modo da non suscitare quel malcontento creato dal nome “patacca” in chi ha riposto valore affettivo nell’oggetto posto all’attenzione del forum. Inoltre eviterei di rispondere in assenza dei minimi requisiti richiesti: foto di buona qualità di entrambe le facce, diametro e peso (con una bilancia di adeguata precisione). Forse così si può evitare il destino di queste richieste di finire in baruffa. apollonia1 punto
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In molte identificazioni mi fa impazzire l' intenzione più o meno velata o più o meno in buona fede di legittimare delle patacche orrende con fantomatiche genealogie o modalità di rinvenimento.1 punto
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Allora se vuoi un consiglio su una collezione tipologica basata sul Periodo Edo io la strutturerei così: Moneta commerciale di Nagasaki; 1 mon Kan'ei Tsuho "prima versione", "seconda versione" e in ferro; 4 mon Kan'ei Tsuho "prima versione", "seconda versione" e in ferro; 4 mon Bunkyu Eiho; 10 mon Hoei Tsuho; 100 mon Tenpo Tsuho; 1 Shu (Isshu-gin); 1 Bu (Ichibu-gin); Mameita-gin; 2 Shu (Nishu-kin); 2 Bu (Nibu-kin); Una banconota feudale Hansatsu. In totale sono 15 monete più una "banconota". Le monete da 1 mon e 4 mon in ferro le ho aggiunte perché danno un'ottima idea sulla crisi dello Shogunato e della carenza di rame tipica del periodo. La mameita-gin è una particolare moneta in argento; alcune sono costose, ma quelle più comuni e "recenti" si possono prendere anche a un buon prezzo. Le monete da 2 Shu e 2 Bu sono monete "d'oro", ma in realtà contenevano solamente il 20% - 25% di oro (il resto è quasi tutto argento). Si dice che la moneta da 2 Shu sia la moneta "d'oro" più economica che puoi comprare. Infine. visto che ti piacciono anche le banconote, ti consiglio di prendere almeno una banconota feudale Hansatsu. ? Se vuoi implementare questa collezione tipologica con altre monete allora bisogna considerare anche quelle provinciali. Secondo me le migliori sono queste 4: 1 mon quadrato in ferro di Sendai; 1 mon Hakodate Tsuho; 100 mon Ryukyu Tsuho; 1/2 Shu Ryukyu Tsuho. Ovviamente dipende tutto dal tuo budget, ma ti posso assicurare che molte monete che ho elencato sono economiche (in Giappone per dire le monete da 1 mon e 4 mon le vendono rispettivamente anche a 0,50 centesimi e 1,50 euro). Per negozi CE ne conosco solo uno francese, ma se vuoi possiamo fare una ricerca insieme di altri venditori. Inoltre, ti posso anche dare il nome del venditore statunitense perché ho notato che ha ancora qualcosina in vendita. ??1 punto
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Bellissime monete, ma hanno un piccolo problema: sono un po' complicate da identificare. ? Se sei curioso avevo fatto una piccola guida su come identificare la zecca di provenienza. Ecco il link:1 punto
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Grazie. Mondo affascinante e molto lontano… Ecco l’altra. Tempo Tsuho (1835-1870). 100 Mon. AE. mm. 49.001 punto
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Ginza Coins terrà una vendita interessante il prossimo 20/11/2021. I primi due lotti dovrebbero essere dei Wadō kaichin in d'argento; quelli dal terzo al dodicesimo lotto dei Wadō kaichin in rame (o almeno credo). Ecco il link all'asta: https://www.sixbid.com/en/ginza-coins-co/8969/page/1/perPage/100?term&orderCol=lot_number&orderDirection=asc&priceFrom&displayMode=large&auctionSessions=&sidebarIsSticky=false Questa, invece, è una delle due monete "di punta" della vendita (Lotto 1), dal peso di 8,88g. https://www.sixbid.com/en/ginza-coins-co/8969/japan/7576850/708-8-88g-24-09mm?term&orderCol=lot_number&orderDirection=asc&priceFrom&displayMode=large&auctionSessions=&sidebarIsSticky=false La stima è di oltre 11.000€. Il lotto 2, della stessa tipologia, ha un peso più basso, di 5,36g: https://www.sixbid.com/en/ginza-coins-co/8969/japan/7576851/708-5-36g-24-52mm?term&orderCol=lot_number&orderDirection=asc&priceFrom&displayMode=large&auctionSessions=&sidebarIsSticky=false Queste differenze ponderali non mi sono chiarissime...1 punto
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Queste sono alcune delle 30 monete ritrovate nel sito di Asukaikekobo nel 1999.1 punto
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Il catalogo del BM (Catalogue of the Japanese Coin Collection (pre-Meiji) at the British Museum) è comprensivo di immagini, anche se nel file pdf di Academia.edu sono di bassa qualità (forse per invogliare ad acquistare il volume, disponibile a un ottimo prezzo). Comunque, siccome sono riportate i codici di inventariazione del museo, non è difficile trovare le immagini in alta definizione direttamente sul sito del Museo. Il British Museum non ha in collezione esemplari di mumon-ginsen, a testimonianza della loro rarità. In internet si trovano delle immagini, ma pare che al riguardo ci sia stata una frode di portata rilevante, per cui mi prendo un po' di tempo per scovare esemplare sicuramente autentici. Si passa, quindi, direttamente alle altre monete Coerentemente con quanto detto finora, le "monete/amuleti" Fuhonsen sono classificate per prime, sebbene non riportino date ipotetiche di emissione, visto i dubbi sulla data della loro produzione. Il BM è in possesso di 3 esemplari: 1. https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1884-0511-2390 2. https://www.britishmuseum.org/collection/image/815312001 3. https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1884-0511-635 Purtroppo senza immagini disponibili.1 punto
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Tessera monetale fiorentina (immagine1) D/ Giglio fiorentino entro cerchio perlinato, intorno 13 bisanti R/ croce potenziata nei quadranti globetti entro cerchio perlinato, intorno 13 bisanti Vanni 30 (immagine 2-3) Una tessera uguale è stata rinvenuta durante gli scavi effettuati nel castello di Manzano (Udine) Challegher 1989 (immagine 4)1 punto
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