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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/22/24 in Risposte

  1. Buonasera, spiace dare una brutta notizia a @gennydbmoney ma le notizie su questo esemplare non sono buone. Purtroppo questa interessante serie anepigrafe (che colpisce appunto per questa sua caratteristica intrinseca) è contraddistinta dalla presenza di una serie di copie fraudolente che si rinvengono abbastanza comunemente su Ebay; in questo periodo casualmente non ce ne sono ma mi è tornata alla mente la discussione e nel dettaglio faccio riferimento in particolare ai pezzi nel post # 2. I dubbi espressi da @Pxacaesar sono dunque pienamente legittimi. Tra l'altro il venditore (tipica la foto su sfondo rosso similpelle) ha anche un secondo negozio anch'esso con prodotti dall'aspetto fuso e risulta esser stato inserito nei Coin Fake seller del FAC. Buona serata Illyricum PS: notate oltre alla similitudine del ritratti la legenda a rovescio con gli stessi dettagli, la medesima carenza (in un caso va girata idealmente di 180°), in un caso una forma di tondello pressochè uguale (senza la lacuna).
    3 punti
  2. Buonasera a tutti, passato recentemente in Asta Artemide LXI. Lotto 906 Un interessante Grano Neapolis Rex doppia data che secondo me starà a pieno titolo nella discussione ad hoc. Riporto quanto dichiarato dalla casa d'Aste e le foto della stessa. Cosa ne pensate? Complimenti al possessore. Saluti Alberto
    3 punti
  3. Piacevole ed interessante serata, l'esposizione di Songa del periodo di monetazione imperiale da Augusto ad Arcadio passando dalle tre riforme monetarie; di Augusto, Diocleziano e Costantino dove abbiamo visto nelle varie fasi i cambi di nominale per chi come me era scarso di nozioni su questa monetazione si sono potute imparare molte cose. Il tutto coadiuvato da due brochure ricche di informazioni ed immagini fornite ai soci dal relatore ed alla fantastica serie di monete della serie Legionarie, e molte monete dei vari imperatori. Delle immagini della serata Grazie al Socio Mascher i presenti sono stati omaggiati con delle pubblicazioni inerenti alla monetazione imperiale, come ripostigli monetali scoperti in Lombardia e volumi della serie Glaux.
    3 punti
  4. Carissimo @Prosit spero di non offenderti e mi auguro che prendi questo suggerimento come un consiglio: PRIMA, DURANTE e DOPO, bisogna sempre tenersi informati sulla monetazione che si sta seguendo, per non incorrere in incauti acquisti prendendo delle cantonate, esempio acquistando falsi per originali. Il motivo di questo mio post è nel fatto che eri all'oscuro che il '36 fosse in nichelio. Compra un catalogo Gigante, Montenegro, anche datato che ti aiuta in questo percorso.
    3 punti
  5. DITEMI QUANTO VALE QUESTA MONETA CHE O TROVATO NEL PORTAFOGLIO E LETTO SU INTERNET CHE VALE UNA FORTUNA E SBRIGATEVI XCHE DEVO ANDARLA A VENDERE NON ASPETTATEVI RINGRAZIAMENTI ANZI SIETE VOI CHE DOVETE RINGRAZIARMI A ME CHE VI HO FATTO LONORE CHE SONO VENUTO QUA A CHIEDERE ECCO LA FOTO:
    2 punti
  6. No, il titolo non è un refuso, ma la segnalazione di una possibile nuova scoperta che, se confermata, rivoluzionerebbe la storia numismatica (e non solo) del nostro paese. Ne sono venuto a conoscenza stamattina, grazie a uno di quegli articoli che arrivano in automatico sullo smartphone, e che, come tutti sanno, sono scritti da persone estremamente competenti nel ramo e degne della massima fede L'articolo, in verità, sarebbe dedicato all'enorme valore delle 500 lire bimetalliche, il titolo infatti strilla: SE TROVI LE 500 LIRE BIMETALLICHE SEI RICCO!!! Ma prima di arrivare a questo viene ripercorsa la storia di tutte le monete di questo taglio, e così fin dalle prime righe apprendiamo che: "Le prime 500 Lire risalgono al 1861 con la nascita del Regno d’Italia; le prime vengono coniate in oro, con un peso di 16,56 grammi e un titolo di 900 millesimi" Ho provato a cercare nel web foto di questa moneta, ma senza risultato. E anche i vari cataloghi consultati, nomi prestigiosi quali Gigante e Montenegro, non ne parlano. Saremmo quindi di fronte a una scoperta straordinaria Ma non la sola. Infatti si prosegue affermando che: "Nel 1897 vengono introdotte le 500 Lire in argento, con un peso di 24 grammi e un titolo di 835 millesimi. Queste monete saranno prodotte fino al 1967." Sembrerebbe di trovarsi in presenza di un ibrido, una commistione tra lo scudo d'argento da 5 lire, del peso di 25 grammi (un grammo di differenza, che vuoi che sia ), ma un titolo di .900, e le 500 lire Caravelle, che hanno sì un titolo di .835, ma pesano solamente 11 grammi. E che effettivamente sono state coniate per la circolazione fino al 1967, mentre ci si perde in congetture per quanto riguarda la data di inizio della produzione, 1897 Anche di queste, naturalmente, nessuna traccia nei cataloghi, sebbene debba essersi trattato di monete di grande fortuna, visto che sono state coniate per ben 70 anni. E non solo per la circolazione, ma anche per commemorare eventi di particolare rilevanza. Infatti: "Come accade con alcune tipologie di monete per qualunque valuta, le 500 Lire vengono destinate allo scopo commemorativo. Già nel 1951, si parla della prima tiratura, in occasione del Centenario della Repubblica Romana, quando viene coniata una 500 Lire in argento commemorativa." Signori, qui si riscrive non solo la storia della numismatica, ma "la Storia", con la maiuscola. Fino a oggi tutti noi credevamo che la Repubblica Romana, costituita nel 1848, avesse cessato la sua breve esistenza l'anno successivo, 1849. Invece, grazie a questa moneta, scopriamo che ha continuato per due anni ancora. Le monete, si sa, raccontano la storia, e se nel 1951 è stata coniata una moneta commemorante il Centenario della Repubblica Romana, questo vuol dire che cento anni prima, nel 1851, la Repubblica Romana c'era ancora Sconvolto da tante, incredibili notizie, quasi non ho fatto caso all'ultima, che invece, nelle intenzioni di chi ha scritto l'articolo, è probabilmente la più importante, essendo quella che gli dà il titolo. Pare che alcuni esemplari di monete bimetalliche da 500 lire, possano arrivare a valere anche 100 euro... e io che ho sempre pensato si vendessero a chili Una, in particolare: "Nel 1995, per esempio, in occasione del 50° anniversario della FAO, viene coniata una 500 Lire bimetallica commemorativa con il logo dell’organizzazione." E a questo punto, è quasi superfluo precisare che neanche questa compare nei cataloghi https://cefaluweb.com/2024/05/20/se-trovi-le-500-lire-bimetalliche-sei-ricco-ecco-quanto-valgono/ petronius
    2 punti
  7. Dopo qualche giorno di attesa è arrivato anche il Coronato battuto da Varesi. Sovrano rappresentato con busto in là con l'età. Nessun segno zecchiere Zecca: Napoli Peso: 3,90 grammi
    2 punti
  8. Questa marca da bollo assomiglia molto all' aquilino o aquila sabauda dell' emissione floreale Vittorio Emanuele III del 1901, ma il cliché non e' lo stesso, le due aquile sono differenti, fu utilizzata sicuramente la stessa carta valori, in quanto entrambe le emissioni hanno filigrana Corona. Comunque, ..la marca e' del 1914, soprastampata "Cinema" in nero su marche a tassa fissa del 1905. Due piccoli gioielli. Non so dire se ne e' stato fatto un uso improprio nel caso del frammento in questione, d'altronde se non abbiamo altro sul cartaceo che ci aiuti a capire quale tassa fu pagata possiamo supporre di tutto. (Ecco perché i documenti non andrebbero mai tagliati, purtroppo molto materiale arriva su frammento perché tagliato per la privacy) Queste carte valori venivano apposte su qualsiasi cosa quando bisognava usarle per l' esaurimento scorte o per mancanza di altri valori appropriati allo scopo. Abbiamo avuto marche da bollo usate come francobolli e francobolli come marche da bollo. L'uso di queste marche per il cinema inizio' nel 1914 e termino' nel 1918.., dopo questa data credo che per questo tipo di tassazione furono usate marche per cambiali ed altri effetti di commercio.
    2 punti
  9. oltre agli hobby vi è anche un mutuo da pagare
    2 punti
  10. Da una rapida carrellata, credo che oltre queste due banconote dagli anni '80 in poi non ce ne siano più così tettagliate.
    2 punti
  11. Buongiorno. Cerco informazioni (zecca, data...) a proposito di questo antoniniano di Gallieno. Grazie a voi in anticipo. Metallo= mistura. Diametro=mm.22 Peso=g.3,06.
    1 punto
  12. Scavi per un condominio. Fermate la pala. C’è qualcosa. Trovati i resti di un “capofamiglia” di 6800 anni fa, con ricco corredo Il saggio della tribù. L’uomo celebrato per le sua conoscenza. Il padre, forse il nonno. A questa figura arcaica di pater familias, secondo gli archeologi tedeschi, sembra riferirsi la persona sepolta con un importante corredo e con particolare devozione rituale. La tomba è stata trovata durante recenti lavori in un’area di Exing (comune di Eichendorf) per la costruzione di una nuova zona residenziale. La parte iniziale dell’intervento edilizio si è svolta durante il sopralluogo di un archeologo. E ciò ha permesso di recuperare importanti materiali di un’epoca compresa tra il Neolitico e l’Età del ferro. Tra i materiali recuperati, negli strati superiori, anche oggetti d’oro, come un pendaglio. Il controllo degli scavi ha consentito di scoprire e studiare anche questa antica sepoltura. La tomba risale al Neolitico medio, periodo nel quale le stratificazioni sociali – secondo le ricostruzioni storiche compiute attraverso i corredi tombali – erano appena abbozzate. Pur in un quadro che oggi leggiamo – forse sbagliando – socialmente paritario, quest’uomo doveva essersi ritagliato uno spazio nella comunità familiare e nel gruppo tribale, forse proprio per la saggezza. La differenziazione notevole tra classi sarebbe avvenuta a partire dalla scoperta del rame, del bronzo e del ferro, in coincidenza con nuove migrazioni, associata con l’uso del cavallo e caratterizzata da una più marcata divisione dei compiti, con la nascita di una classe di guerrieri, che avrebbe chiaramente assunto il potere nelle comunità. L’archeologo distrettuale Dott. Florian Eibl data la sepoltura intorno al 4800 a.C. “Per il ricco corredo del corredo si suppone che si tratti della tomba di un anziano del villaggio, forse paragonabile ad un sindaco dell’epoca. – dice una nota distrettuale – Le aggiunte includono contenitori per liquidi e alimenti come cibo per l’aldilà, nonché coloranti per le decorazioni del corpo. Particolarmente insolita è la combinazione di due diverse asce di pietra, che di solito non venivano deposte insieme, nelle sepolture. Il dente di un cinghiale diviso in due indica anche l’elevato status del defunto. Già nel Neolitico l’area intorno a Exing era una regione importante con ricchi insediamenti, come Kothingeichendorf, un’ importante “stazione archeologica”, di importanza europea”. Del corredo faceva parte una borsa decorata con due metà di dente di cinghiale, che probabilmente conteneva una lama e utensili per accendere il fuoco. Il dente del cinghiale dovrebbe essere visto come una sorta di status-symbol, spiega Eibl. La caccia agli animali era molto pericolosa con le armi dell’epoca. Davanti al volto dello scheletro è stato trovato un recipiente per bere – forse la tazza personale dell’uomo di Exinger – e lame di pietra davanti e dietro il corpo. La lama dietro la schiena è particolarmente insolita, ha detto Eibl. Ma era così lontana che era chiaro che non si trovava nel corpo della persona sepolta, ha chiarito. Ciò che dice l’archeologo e che la lama non aveva colpito l’uomo. Ma era stata deposta prima che il corpo fosse composto nella tomba. Evidentemente un rituale. O forse la lama stessa era infilata in una sorta di tasca dell’abito, che si è poi consumato. L’amministratore del distretto Werner Bumeder: “Questa scoperta sensazionale ci mostra che nel distretto c’era terreno fertile. Questa scoperta ci permette di esplorare il passato un po’ più a fondo”. Il sindaco Josef Beham ha detto al PNP che in realtà non si sospettava alcun ritrovamento. Ma poi è avvenuta una scoperta fortunata. Quando un escavatore ha iniziato a scavare, aveva già sollevato parti di un contenitore. I lavori sono stati, così, bloccati. Lo scheletro verrà ora esaminato sul posto da un antropologo e verranno scattate delle foto speciali per una visione 3D. Il distretto e la città vogliono quindi lavorare per garantire che questo raro ritrovamento rimanga nella regione. https://stilearte.it/scavi-per-un-condominio-fermate-la-pala-ce-qualcosa-trovati-i-resti-di-un-capofamiglia-di-6800-anni-fa-con-ricco-corredo/
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  13. Per chi vorrà condividere con voi e con i membri di Accademia, a Verona venerdì ore 14,30 allo stand di D’Andrea per la cerimonia di consegna della targa e qualche foto ricordo, complimenti a voi !
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  14. Condivido le tue (sagge) parole e confermo: "maturando" si impara.
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  15. Perché in identificazioni ? Comunque visto che ci siamo vorrei dire la mia : riguardo al manufatto aureo ,vi ravviso la rappresentazione di un peperoncino piccante.. e qui mi sorge un dubbio .. che ci fa un peperoncino in Germania in un contesto di più di seimila anni fa? Sospetto un.. GOMBLOTTO !! 🤣🤣🤤
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  16. A San Marino in effetti non avevo pensato, ma come ho detto ero sconvolto
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  17. Io penso che come queste nel mondo ce ne siano ben poche..che c.... anch'io conosco tanta gente che la comprerebbe..ma le mie conoscenze sono tutte miliardarie..🤣
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  18. @Argodan Indipendentemente da quale moneta possa trattarsi, per un qualunque tentativo dii identificazione e' indispensabile associare foto di entrambe la facce della moneta, dati di peso e diametro, informazioni sul possibile tipo di metallo. Ciao. Stilicho
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  19. Sbaglio o al dritto c’è una doppia battitura? Mi sembra si veda sul profilo dell’imperatore
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  20. Ciao, siccome devo acquistare anche io un antoniniano di Gallieno ( coniato a Roma) ho visionato tantissimi esemplari della tipologia con la Virtus personificata sul rovescio molti dei quali come quello che hai postato. La legenda riportata ed il ritratto dicono che la moneta è stata coniata sicuramente nelle officine della Zecca di Roma. L'anno di coniazione preciso, secondo me non è facile determinarlo, ma sicuramente è da restringere ai primi anni del suo regno insieme al padre Valeriano (253/256 d.C.). Vista la legenda del dritto, il busto dell'imperatore corazzato è la Virtus sul rovescio raffigurata con lancia retta con il braccio destro e scudo in basso a sinistra ( generalmente è il contrario) penso possa essere classificato con il RIC 182. Attendiamo ulteriori interventi a riguardo 🙂 ANTONIO
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  21. Mi sembra che ci sia un ERRORE DI CONIO. Così vale molto di più. Conosco un sacco di gente che impazzisce per gli errori di conio e sono tutti milionari. Arka Diligite iustitiam
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  22. Un 5% più dello spot del momento
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  23. 1 punto
  24. Ciao, bene 🙂. Il mio intervento era perché nel caso tu volevi acquistarla mi sembrava giusto esprimere un parere sulla sua autenticità. ANTONIO
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  25. Si, ovviamente. Io mi riferivo a quelle chiuse. Presenti sulle monete riprodotte per fusione. Quando si prende l'impronta per fare lo stampo da esemplari autentici spesso ,soprattutto quando la frattura si addentra all'interno del tondello ed è poco aperta, si riporta solo la parte superficiale che è visibile sia al dritto che al rovescio ma è comunque piena. Posto foto di esemplare di denario non autentico riprodotto per fusione con frattura visibile ma piena. ANTONIO
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  26. Buongiorno a tutti. E' sempre difficile dare un giudizio sulla conservazione sulla base di una foto e, pertanto, da tempo ho imparato ad astenermi....☺️ Discorso diverso è invece una valutazione sulla rarità. La moneta in discussione, considerando la conservazione un parametro di giudizio irrilevante, NON è rara giacché si può trovare presso qualsiasi commerciante, presso qualsiasi convegno e, alla domenica al Cordusio, due o tre pezzi ci sono sempre. A mio parere, invece, potrebbe essere sostenibile l'affermazione che un 2 lire 1936 in conservazione q.FDC o FDC debba essere classificato come "raro" (R1). In sostanza, almeno per la monetazione decimale, ritengo che il concetto di rarità per essere declinato correttamente debba essere correlato alla conservazione. Un saluto cordiale e a presto.
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  27. 6,56 G. 30,00 MM
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  28. Buon Giorno, Apollonia : risolto l'arcano ! si tratta della spilla emessa in occasione del "25° Anniversario dell'Istituto Statale Bielorusso di Progettazione della Edilizia Rurale [la cui denominazione è stata modificata varie volte con il verificarsi dei mutamenti politici]. Un saluto cordiale, alla prossima !
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  29. Per mostrarti che non dico cose a caso... Comunque a schermo i colori cambiano e sono da prendere con le pinze. Consiglio perizia.
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  30. Nella prima foto, il piumaggio e le ginocchia mi sembrano molto più usurate, mentre nella seconda appaiono definite. è difficile giudicare dalle foto, la seconda con luce di taglio evidenzia di più i rilievi a mio parere
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  31. Buon giorno. Mi sembra di vedere un minimo d'usura al verso sugli artigli, sui legacci del fascio, e sulla corona sopra lo scudo. Trattandosi però di una fotografia sotto plastica forse non vedo bene. A parte la condizione del lustro che non è possibile valutare da queste immagini, direi, appunto per i rilievi, se le foto non ingannano che non si possa parlare di fdc e fermarsi alla zona spl. Non dimenticando che i giudizi sulle conservazioni rimangono soggettivi e che esaminando solo le fotografie si può incorrere in errore esiste sempre la "parola" di chi ha compilato il cartellino e visionato la moneta. Cordiali saluti Gabriella
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  32. ma certo, mica volevo farti i conti in tasca, figurati. Era che da come avevi aperto la discussione sembrava imminente il tuo acquisto.. poi vedi tu...
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  33. 14 anni fa.. ero uno studente squattrinato ,meno preoccupazioni e responsabilità, bei tempi 😂
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  34. per confronto posto foto di esemplare riportato nel catalogo Gigante. comunque bella moneta . Io direi zona spl Saluti
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  35. Se me la vendi ad 1€ compresa spedizione ,la compro io
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  36. Il 36 è in nichelio,più morbido e quindi con i rilievi meglio impressi dal conio.
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  37. Ciao, il tuo dovrebbe essere muntoni 128 a, sul catalogo accoppiamento 11 18
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  38. Poiché sono stato tirato in ballo, brutto pataccone moderno privo di interesse numismatico o medaglistico.
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  39. 1 punto
  40. Però in compenso hanno reso visibile una caviglia! considerata molto sexi a quel tempo! Di moderno degli anni '80/'90 ci sarebbe ancora qualcosina in Africa, della stessa serie della banconota di Guinea-Bissau già postata un mesetto fa. Qui altri nominali: In questa banconota è visibile qualcosa di atroce, la tratta degli schiavi. Questa banconota ha circolato dal 1983 al 1997.
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  41. Guarda cosa ti combinano quei mascalzoni degli ungheresi su altri prototipi della banconota del 1919 citata da numys al post #184 ! Prima mettono la donna allegorica di turno con metà del corpo ben in mostra... ...poi vanno a pensare che ci sia troppa roba scoperta e la censurano facendo avanzare un po' il maschione... Consoliamoci con un paio di sensuali scollacciature.
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  42. Buonasera. Se si possono riscontrare così tante incongrueze io starei ancora tranquillo (pur non essendo un esperto) e fiducioso nel fatto che qualcuno sia in grado di trovarle o meno assicurandosi di comprare o proporre ad un potenziale acquirente un pezzo originale... Ci si potrebbe preoccupare per il futuro nel caso in cui le tecniche di falsificazione vengano perfezionate ma credo che a quel punto i costi di produzione dei falsi salirebbero così tanto che non converrebbe più produrli... (credo) Il contributo di professionisti così bravi sono sicuramente fondamentali per la nostra comunità di collezionisti, in particolare per il ramo Regno in questo caso, e ti ringrazio molto per la condivisione @Oppiano di questo articolo🙏 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-VE3/49-0 Saluti... Ronak
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  43. Essendo ancora in vendita, credo non sia proprio amore …
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  44. Peccato : forse, per un mercatino, non varrà prendere un treno, come per i vecchi convegni all' Ambasciatori .
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  45. No, non è una “ semplice( e innocente) richiesta ” , questa discussione è la fotocopia di tante altre fatte per la soddisfazione di fare i conti in tasca agli altri , che siano case d’asta, commercianti, o altro, in cui ho visto troppe volte scrivere delle castronerie immense e attribuire colpe inesistenti ( tipo il fatto che le dogane applichino i diritti doganali sulle monete provenienti extra ue in percentuali a volte così alte da rendere economicamente inutili certi acquisti, o che le spedizioni assicurate incidano per cifre notevoli sugli acquisti, e darne la colpa alla casa d’asta stessa !..che ovviamente non ha voce in capitolo , specialmente sui diritti doganali. Ma a quel punto la si accusa di non farsi da fare ad aprire una filiale in ue per far pagare meno l’acquirente. Mi pare un concetto di customer care un po’ eccessivo… ovviamente lo avranno valutato e, altrettanto ovviamente, chi poteva l’ha fatto e ci non poteva no…. ultimamente ho visto “ maledire” le aste inglesi perché con l’uscita dalla ue del loro paese sono stati ripristinati i diritti doganali verso la stessa ue, il tutto come se la brexit fosse colpa delle case d’asta stesse… ma stiamo scherzando? Ma vi leggete quando scrivete e soprattutto : lo accendete il cervello prima di scrivere certe cretinate? Prima ancora delle aste, gli ospiti d’onore della gogna mediatica, sono stati i vituperati commercianti , accusati di guadagnare sulle monete che vi vendono… ma guarda che comportamento strano …. Vogliono guadagnare anche loro dal loro lavoro ( si, perché è un lavoro come vendere patate) per mantenerci la famiglia…e con le tasse che si pagano c’è poco da stare allegri , però se lo stesso comportamento c’è l’ha un concessionario auto allora va bene, un commerciante numismatico no. se comprate una moneta oggi e tra un anno la volete rivendere a chi ve l’ha venduta, il fatto che vi offra molto meno di quanto l’avete pagata, vi scandalizza, mentre basterebbe ragionare in termini commerciali per capire che è quanto gli impone la normativa fiscale italiana, non proprio favorevole, e che ogni volta che l’offerta è più alta di quanto dovrebbe è un favore che vi fa il negoziante e non un atto dovuto. E potrei continuare o a lungo, ma sono tutti argomenti già discussi e spiegati “ numericamente” a chi invece non vuol capire o non ha meglio da fare che” invidiare” chi , a suo sentire, sembra star meglio di lui o guadagnare sulla sua pelle ( leggi “passione”). Quindi , il forum va mantenuto su uno piano civile soprattutto da parte di chi scrive certi interventi rabbiosi e pregiudiziali nei confronti della parte commerciale della questione, perché qui nessuno si è svegliato la mattina aspettando il pollo da fregare e tutti sottostiamo ai regimi fiscali e economici che ci vengono imposti dai vari stati , e non sono molto vantaggiosi ….. altrimenti, se siete così furbi e bravi, apritevelo voi uno shop di monete antiche, ma non di quelli clandestini come lo hanno “ de facto” tanti di quelli che ho letto protestare più veementemente , ma di quelli in cui alla fine dell’anno paghi tasse, iva , spese per la sede( che detto per inciso non può essere l’abitazione ma deve essere una unità con ben precise specifiche catastali ) e quanto altro e poi mi saprete dire come sarete riusciti a non fare quello che criticate in mano agli altri ….. Piu che ipocritamente e formalmente rispettosi nello scrivere, vediamo di essere meno ipocriti e meno avvelenati oltre che prevenuti, probabilmente si risparmierebbero molte risposte brusche.
    1 punto
  46. Io sto ancora aspettando di acquistare l'edizione più recente del Bedoukian. Ho il Nercessian, ma non basta a mio avviso per approfondire questa monetazione come si deve. Vi presento il mio Smpad (1296-1298). Kardez, Peso: 1,91 gr. Bed.1707 Ex Elsen 133, lotto 730. Saluti e complimenti per gli esemplari.
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  47. opss l'immagine... <_< ... ;)
    1 punto
  48. La scala di conservazione dei titoli è la stessa che per le banconote, si va da MB a FDS e naturalmente più il titolo è ben conservato più ha valore, anche se non è questo l'unico parametro per determinarlo, nè il più importante. Nel catalogo "Titoli azionari antichi" tra i fattori che influenzano il valore, la conservazione viene al 5° posto dopo: -l'importanza storica: sono maggiormente ricercati i titoli emessi durante particolari eventi storici, ad es. la guerra di secessione americana; -il valore artistico, ovvero la grafica particolarmente decorativa o le opere di famosi incisori; -l'anno di emissione: un titolo, più è vecchio, più ha valore; in particolare, per quanto riguarda l'Italia, i titoli pre-unitari (ante 1861) hanno, in genere, più valore di quelli successivi; -la rarità, ovvero il numero dei certificati emessi. Seguono, come detto, lo stato di conservazione e le firme autografe di personaggi famosi. E naturalmente non bisogna dimenticare la prima legge del mercato, quella della domanda e dell'offerta: un titolo può essere rarissimo, bellissimo, conservato al meglio, ma se nessuno lo vuole.....:( Ne consegue che, come per monete e banconote, non esiste "il pezzo più ambito", ma questo è determinato dall'interesse del singolo collezionista. Ad esempio, io colleziono titoli ferroviari, in prevalenza italiani ed americani, e in questo campo, tra i pezzi più ricercati ci sono i certificati della "Ferrovia Tornavento a Sesto Calende" anni 1854-1858 valutati un miglialio di euro. Per ora restano nel libro dei sogni :rolleyes: ciao. petronius :)
    1 punto
  49. Sposto qui la discussione iniziata in "Cartamoneta" per inaugurare la nuova sezione Grazie ancora a tutto lo Staff petronius B)
    1 punto
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