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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/26/24 in Risposte
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Porto le mie considerazioni a Veronafil concluso: espositori in netto calo nonostante qualcuno dica il contrario (se volete faccio elenco di chi mancava); sicurezza sicuramente aumentata all'interno e all'esterno, soprattutto quando sabato abbiamo caricato per ripartire; biglietto inutile per la sicurezza come già detto 1000 volte,perché in Italia solo le forze dell'ordine posso chiedere i documenti e quindi il biglietto nominativo non serve una cippa ma qualcuno non ci arriva a capirlo, e aggiungo inutile per diminuirei costi degli stand che sono veramente alti; buona affluenza di pubblico nei 3 giorni; molto male i commercianti chi vanno via prima del tempo ma soprattutto chi il sabato proprio non è venuto, e mi piacerebbe sapere l'organizzazione come pensa di comportarsi verso questi, che lasciando gli stand vuoti hanno permesso ai soliti bagarini di allestire gratis i loro tavoli. In conclusione le richieste che il sottoscritto assieme a una ventina di commercianti aveva fatto sono state accolte e messe in pratica per buona parte, ma che si possa fare meglio è fuori di dubbio. Vedremo per il futuro come andrà, e ricordiamoci che più di uno ha interesse che i convegni chiudano definitivamente.9 punti
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Salve a tutti! Di ritorno da Veronafil vi presento questa 100 mon, la mia prima moneta giapponese pre-rivoluzione Meiji che mi ha regalato la mia sempre fantastica ragazza! Ho provato ad identificarne la zecca e l'anno ma mi trovo abbastaza in difficoltà nel riconoscere la forma della marca sul bordo e mi sono un po' perso😄 Qualcuno che conosce meglio questa monetazione riuscirebbe a darmi una mano? Ad esempio il sempre ottimo e che leggo con piacere @Xenon97! Vi ringrazio in anticipo per ogni osservazione e aiuto!4 punti
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@ ARES III Here are the pictures of the findings from the same field Saluti , Ajax4 punti
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Buonasera amici, volevo condividere con voi il regalo di compleanno che mi è stato fatto dalla mia compagna. Ne sono molto soddisfatto, anche perché è il mio primo argenteo. Mi pare che questa tipologia non compaia di frequente nelle nostre discussioni, quindi penso possa essere interessante per tutti. Zecca di Ticinum, anno 300. 3,06 grammi, abbastanza rara.3 punti
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Oggi abbiamo sacrificato per la scienza un comune biglietto di stato da 5 lire degli anni ‘40. Biglietto normalmente comunissimo ma che ultimamente veniva spacciato per rarissimo quando veniva proposto come “variante cromatica”. In realtà anche in questo caso di “variante cromatica” genuina ha ben poco, infatti è bastato un piccolo bagno di pochi minuti nella trielina per far virare completamente il colore originale del biglietto. In alto il biglietto con i colori normali ed in basso lo stesso post trattamento. Da notare come il bagnetto nel solvente ne abbia anche migliorato l’aspetto generale. Nel verso dello stesso c’erano prima del trattamento tracce di scotch che sono quasi del tutto sparite in seguito. Finito il processo ed asciugato il tutto abbiamo potuto constatare anche in questo caso come la trielina non abbia lasciato particolari odori su di esso.3 punti
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Dal mercatino di questa mattina, 3 monete 3 euro. Questo 2 centesimi francese del 1877 l'avevo in pessime condizioni, questa va oltre le mie aspettative 4 annas del 1919 dell'India britannica mancante. e questa 2 centesimi del 1859 su cui debbo lavorarci per il cancro, mi mancava e quindi l'ho presa anche se si trova in questo stato.3 punti
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Ciao a tutti, posto questo falso avuto per poco questa mattina al mercatino, è un 60 grana del 1859 da gr. 11,55 e 30,50 mm. di diametro. Il contorno è piuttosto danneggiato ed irregolare, non so se poteva esserci qualcosa o all'origine era liscio. Non capisco che tipo di metallo hanno utilizzato, somiglia al piombo ma nello stesso tempo penso che non lo sia.3 punti
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Ci ho provato 🤣 Diamo agli Shogun quello che è degli Shogun..... A me l' Impero 🤣3 punti
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Ciao Simone E mi sa che hai chiuso in bellezza con questa frase. Teniamo duro, so che sei uno tosto a riguardo 💪🏼 Mi dispiace non averti salutato, nonostante ti avessi individuato( forse indossavi una polo bianca) ma eri indaffarato e non mi sembrava giusto intromettermi. La prossima volta lo farò (non che non avessi avuto il piacere ora). Anche io come sopra scritto, ho notato più personale in giro, ed anche attivo (da non sottovalutare il numeroso personale sanitario che ogni volta nessuno considera. Se qualcuno sta male? Non ci sono solo i furti). Sì, il biglietto nominale, mi domando anche io a cosa fosse servito, se poi individualmente lo usavamo solo per passare il tornello senza riscontro del documento. Io però il miglioramento l' ho visto. Per i venditori,male andar via prima. Indubbiamente qualcuno in meno si è notato, ma ritengo comunque che la cornice era sempre ben fornita, idem come materiale, quanto materiale! Dal divertimento puro di poco impegno economico, a monetazze d' oro e argento di un certo calibro, dai francobolli, lotto interi album ecc alle mille cartoline di ogni tipo e prezzo! Ciotole, cestoni, nipponiche che sul web costano il doppio all' estero ed il triplo in Italia, monete di ogni genere e tipo ecc ecc ecc ... Io sono comunque soddisfatto, lo dico e lo ripeto. Come dici tu, si può migliorare e si deve, aggiungo io. Tenete duro. Un caro saluto Riccardo3 punti
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Ciao a tutti, sono reduce dal mio primo Veronafil dove ho passato una bellissima giornata e ho potuto finalmente conoscere alcuni dei miei venditori di fiducia, persone che stimo moltissimo e che finalmente anche se per un breve periodo non sono state solamente "digitali" ma reali. So che molti hanno detto che la fiera non è più quella di una volta ma immaginate uno come me che ha sempre preso le monete online e non le ha mai potute vedere dal vivo prima di comprarle, è stato come essere nel paese dei balocchi, ho anche avuto la soddisfazione (ringrazio ancora chi mi ha dato questa l'opportunità) di tenere nel palmo della mano un aureo di Antonia, mamma mia, avevo i brividi e temevo mi cadesse, tenere quella minuscola monetina e sentire il peso della storia oltre che del metallo è stata un'emozione indescrivibile, non avevo mai visto un aureo così da vicino (fino ad ora dal vivo avevo visto solo il rovescio di quello della colonna Traiana che era in mostra al Colosseo ma era nella teca ovviamente...) ed è stato bellissimo 😍 Ne è valsa la pena anche se per me è un bel viaggio in auto di 3 ore e mezza ad andare e idem a tornare (avevo precettato mio padre per farmi compagnia ma alla fine si è divertito anche lui 😁), spero davvero che capiti di nuovo l'occasione 😅 Ma veniamo all'altro motivo del post, l'asse di Lucilla, è una delle due monetine che ho preso alla fiera per avere la soddisfazione di fare un acquisto "dal vivo" (le avrei prese tutte ma ho già degli acquisti preventivati e non potevo prendere altro altrimenti addio budget 😨) , l'altra è un bel denario di Settimio Severo (magari ve lo mostro in un prossimo post) ma quello lo avevo già in mente, questa invece mi ha proprio chiamato, è modesta come conservazione ma il ritratto mi ha colpito molto, in attesa di avere un suo denario sono felice di aver aggiunto questa alla collezione. Ah, ci tengo a precisare che alla fine (ho fregato il cell a mia madre perchè il mio come dissi anche in un altro post ha la messa a fuoco a cazzotti) ho tentato di fare due foto da solo come suggerito da @Pxacaesar, non sono il massimo (specialmente il rovescio) perdonatemi ma dovrebbero andare per vedere la moneta e da qualche parte dovevo pur iniziare: Roma, 164-169 d.C., RIC 1752, pesa 8.78g x 24mm. Al D/ LVCILLA AVGVSTA; busto drappeggiato. Al R/ IVNO REGINA; S - C; Giunone con patera e scettro; a terra, un pavone. Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo2 punti
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Buonasera, Thanks for your reactions ! This is an other interesting find this week by one of the members of our Forum . Roman Phalera with 3 .tritons . Top find !! Saluti , Ajax2 punti
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Quattrino di Recanati della serie emessa dalla repubblica autonoma del XV° sec. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RECAXV/3 Mario2 punti
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@italpen Questa Lira deriva dai conii ordinati nel 1777 da Bologna alla Zecca di Firenze (incisore: Siries? Weber?). Quando questi giunsero a Bologna uno di essi presentava una fessura comparsa al momento della tempera (si vede bene nel rovescio qui sopra), mentre l'altro, con le "armi pontificie", fu giudicato poco riuscito nel disegno, e l'incisore bolognese Balugani fu incaricato di porvi rimedio. CHIMIENTI CASSANELLI 2015, p. 219 La moneta è sicuramente almeno molto-rara, direi R2-R3. L'esemplare della collezione reale è MB, molto peggiore di quello sopra riportato che, nonostante le brutte foto, appare forse il più bello dei pochissimi apparsi in commercio (esclusi i 3 esemplari in alta conservazione presenti nella collezione del Museo Archeologico di Bologna). Lo definirei BB+ o BB-SPL. Non fare caso al singolo grado di rarità indicato dal MIR (che riprende quanto riportato da altri) e da Chimienti (che, in mancanza di dati documentali, indica talora così una moneta comunque rara). Proviene da un'asta recente?2 punti
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Questa "moneta" merita di stare anche dentro al museo, magari vinco il primo premio!2 punti
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Eccomi, confermo quanto detto da @Xenon97 è indubbiamente Zecca di Satsuma periodo Keio (1865-1867) oltre che dallo Shirushi, lo si nota anche dalla forma del carattere Tsu 通 e dalla forma del foro non lineare.2 punti
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Ciao Massimo, sicuramente il proliferare delle aste sottrae interesse ai convegni, ma tutte queste aste mi sembrano quasi una "moda", cioè non so che fare, allora metto su un'asta, che comporta non poche problematiche burocratiche per chi vuole fare tutto in regola. Quanto a chi abbia interesse a far finire i convegni, ho le mie idee e te ne parlerò volentieri alla prima occasione. A presto Che io sappia al momento nulla Purtroppo le forze dell'ordine sono sempre meno e la loro non presenza non so da chi dipenda, ma così è, e quindi fatto così il biglietto nominativo non serve ad una cippa Ciao, anche a me avrebbe fatto piacere salutarti e ne approfitto per dire che ho sempre piacere di conoscere di persona tutti gli utenti del forum, con cui spesso interloquisco senza però conoscerli personalmente. Ecco secondo me i convegni servono anche a questo, perché il rapporto interpersonale per me resta insostituibile.2 punti
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Salve,seguendo l intuizione dell' ottimo @nikita_ è effettivamente un fals mamelucco.La moneta purtroppo è troppo consumata per capire bene il sultano,quello che è certa è la zecca di Al-Qahira (Il Cairo). Posto un esempio del sultano Sha'ban II che mi sembra quella più similare (peso 4.32g e diametro 22-24mm)2 punti
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Buongiorno a tutti, ieri ho fatto un giro da un rigattiere e cercando tondelli mi sono imbattuto in quella che pensavo fosse una medaglia, invece sembrerebbe proprio un gettone come suggerito da @gennydbmoney. Si presenta in una bella scatolina che però non dovrebbe essere la sua originale. Veniamo al gettone, riporta " Arsenale di Costruzione e Torino tra due stelline" . Al rovescio sembra completamente liscia da un primo esame visivo. Diametro 37mm. Ho letto tutte e 26 le pagine di questa discussione ma non ne ho trovato con questa dicitura. Mi piacerebbe saperne di più, anno di emissione, suo utilizzo. Grazie in anticipo chi interverrà. Saluti Alberto grazie2 punti
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buonasera a tutti, vorrei farvi notare questo particolare sistema monetario emesso dalle isole Keeling Cocos per il servizio militare che operò durante il dopoguerra su questi territori. la Moneta/gettone che potete osservare in foto è una mistura di plastica e avorio e potrebbe essere un prezioso pezzo da aggiungere alla propria collezione per coloro che sono interessati a rappresentare questo periodo e questa parte geografica. vorrei inoltre specificare che questo sistema monetario venne addirittura riformato nel 1968 con monete/gettoni fatte completamente in plastica. In foto vedete un 10 centesimi prodotto nel 1910 ed emesso nel 1913. la particolarità di queste "monete" oltre al curioso materiale utilizzato sta nel fatto che ognuna è numerata.2 punti
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Ciao @Daunos il disegno delle medaglie lo realizzo io (sono un architetto), lo invio all'incisore e poi l'incisore mi manda foto del modello fino a quando non ha il mio ok definitivo e quindi procede con la realizzazione del conio, lo tempra e inizia a produrre le medaglie. Di quella dei miei suoceri farò produrre dei pezzi anche in argento. Appena mi arriveranno inserirò le foto.2 punti
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Anche Künker aveva monete classiche, ma dopo un'ora aveva anche i carabinieri Comunque non so se per le classiche o l'oro. Oro effettivamente che non abbondava questa edizione. Stamattina pubblico a mio avviso poco (@gallo83 dove eri? Contavamo su di te per il ristorante). Furti: non ne ho avuta notizia, ma c'erano in giro questi volantini 🤔 Occasione per salutare amici come sempre. A dire il vero è capitato anche un qualche acquisto sicuramente non programmato: Raccogliere materiale per aggiornare il calendario dei convegni: E poi c'è sempre il pranzo sulla via del ritorno2 punti
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Una moneta recentemente in asta (Millon del 3/11/2023, lotto 15, ex collezione Monsieur Tolouse e dichiarata come acquisita dal collezionista l'11 maggio 1936), un 100 litre / decadramma in oro di Siracusa sotto Agatocle, con i tipi di Apollo - biga ed etnico, ha destato la mia attenzione perché mancante della tipica triskeles al rovescio che solitamente caratterizza questa ed altre emissioni di Agatocle. Peraltro, questa moneta apparentemente senza pedigree nel catalogo francese è riconoscibile come Weber 1666 = Chapman (19 febbraio 1885), 359. Segue uno scan fatto male, ma chi ha la possibilità di vedere un'immagine migliore la riconoscerà. Facendo una veloce ricerca, altri esemplari dagli stessi conii sono censiti in alcune collezioni rilevanti: - AMB 514 (NAC 13, 1998) - Hess Divo 307 (8 giugno 2007), 1084 = Monnaies et Médailles 64 (1984), 46 = Rollin & Feuardent (9 maggio 1910), 166 ex coll. Duruflé L’assenza del triskeles su questa moneta mi ha portato a studiare nuovamente la monetazione di Agatocle, notoriamente ricca di emissioni, con nominali in bronzo, argento, elettro ed oro, distribuiti in 3 diverse fasi del suo lungo periodo di regno/tirannia. Solitamente le emissioni di Agatocle sono distinte in 3 periodi: - dal 317 al 310 a.C., dalla conquista del potere all’invasione africana; - dal 310 al 304, durante il periodo della guerra contro Cartagine; - dal 304 al 289 a.C., l’ultimo periodo, che termina alla fine del suo regno. La tipologia monetale oggetto di questo breve articolo è una variante, ritengo rara, dell’altrimenti comune 50 litre / decadramma in oro, pesante 4,30 g. ca, con i tipi di Apollo - biga ed etnico, ma mancante della tipica triskeles al rovescio che solitamente caratterizza l’emissione di Agatocle. (continua) Come ricorda Berend, la serie di 50 litre / decadrammi con Apollo – biga ed etnico con triskeles pesante 4.30 g. è verosimilmente stata emessa nella prima fase (dal 317 al 310 a.C.) delle emissioni in oro, insieme ad un’altra serie di 100 litre / 2 decadrammi in oro, molto rara e dal peso doppio, con i tipi della testa giovanile con copricapo elefantino e Atena guerriera con civetta. È stato commentato da diversi studiosi, ed è opportuno menzionarlo in questa sede, come questa prima emissione in oro da parte di Agatocle sia stata modellata sul famoso statere aureo di Filippo il Macedone (n.b.: tuttavia quest’ultima era pesante 8.60 g.), per associare la nuova moneta ad una tipologia estremamente nota ai mercenari che sarebbero stati assoldati e, al contempo, collegare il prestigio e le vittorie del sovrano macedone a quelli (auspicati) dell’ambizioso Agatocle di Siracusa. Da un punto di vista strettamente metrologico, è facile convenire con Berend circa l’attribuzione di questa tipologia Apollo – biga ed etnico con triskeles pesante 4.30 g. d’oro ad un 50 litre, ovvero ad un decadramma, rapportando questa alle coeve emissioni in argento: a) tetradrammi del tipo Aretusa – quadriga con triskeles ed etnico dal peso di 17.20 g. ca. e b) stateri / didrammi di tipo corinzio del tipo Atena elmata – pegaso ed etnico dal peso di circa 8.60 g. ca.. In sintesi, in questa prima fase, prima che la guerra contro Cartagine mettesse sotto sforzo le finanze del tiranno siracusano, vigeva un rapporto AV : AR = 10 : 1, ovvero i 4.30 g. di AV della serie 50 litre / decadrammi con Apollo – biga ed etnico con triskeles valevano 10 volte una dracma attica in argento da 4.30 g. (pari a ¼ della tetradramma e ½ del didramma). Tralasciando ai fini di questa analisi le altre emissioni auree (o in elettro) di Agatocle, all’emissione in oggetto segue una seconda serie di 50 litre / decadrammi con Apollo – biga, sempre con triskeles, ma questa volta senza etnico e di peso calante pari a 2.85 g. ca. Questa serie “leggera” è solitamente attribuita alla seconda fase, quella della guerra con Cartagine, che richiese a Siracusa di aumentare i volumi di emissioni monetali, anche grazie al nuovo rapporto AV : AR = 15 : 1, per cui in questa fase una dracma da 2.85 g in oro corrispondeva a 10 dracme in argento di complessivi 43 g. Pertanto, se la serie “pesante” 4.30 g di 50 litre di Agatocle, che richiamava gli stateri macedoni quale mezzo di pagamento dei mercenari anche in Sicilia, era contraddistinta dall’etnico e dalla triskeles, e quella successiva “leggera” 2.85 g non necessitava più l’etnico in quanto tipologia ormai nota, la domanda che mi sono posto è: in che fase e perché si coniò un rovescio senza triskeles all’interno della serie “pesante”? In assenza di uno studio della sequenza dei conii di questa interessante serie agatoclea, ipotizzerei che questa serie senza triskeles sia stata emessa nella prima fase della serie “pesante”, prima dell’introduzione della triskeles come simbolo del re siracusano. Voi cosa ne pensate? ES1 punto
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Ciao a tutti, oggi condivido con voi una delle ultime new entry nella collezione, un dupondio di Antonia Minore coniato da Claudio in onore della madre, mi ha colpito particolarmente il bellissimo ritratto di Antonia, ha un fascino quasi ipnotico. Visto che ho quasi concluso la classica "una moneta per Imperatore" (mi mancano ancora due dei Tre Moschettieri, Otone e Vitellio) del periodo della mia collezione, da Augusto fino a Commodo (ma sto includendo anche i Severi piano piano), sto cercando di uscire dalla lista standard dei singoli Imperatori per introdurre nella collezione anche altri personaggi, non certo di poco conto, che sono stati protagonisti assieme a loro della storia romana. Dopo Agrippa e Germanico mi è sembrata una bella cosa aggiungere anche una fanciulla visto che di quel periodo non ne avevo ancora nessuna 🙂 Una breve nota storica scopiazzata qua e là: Antonia Minore, 31/36 a.C. - 37 d.C. (minore per distinguerla dalla sorella maggiore dello stesso nome, che sposò un Lucio Domizio Enobarbo e fu la nonna paterna di Nerone) , figlia di Marco Antonio e Ottavia Minore (sorella di Augusto), nipote di Augusto, moglie di Druso Maggiore, madre di Germanico e Claudio. Muore durante il regno di Caligola, suo nipote. Secondo Svetonio la morte fu causata da una malattia dovuta ai maltrattamenti subiti proprio da Caligola anche se non esclude che il nipote si sia limitato "semplicemente" ad avvelenarla. Secondo Dione Cassio invece Caligola le ordinò di suicidarsi perchè lo rimproverava. Certo è che quando si parla di Caligola non si sa mai dove si va a finire 😵💫 Ma veniamo alla moneta: Antonia (coniato da Claudio), Dupondio, Roma, 41-50, RIC 92 12.48g X 28mm, AE D/ ANTONIA AVGVSTA; busto drappeggiato R/ TI CLAVDIVS CAESAR AVG P M TR P IMP; S - C; Claudio con simpulum Aggiungo anche un busto dell'Augusta esposto al Louvre: Grazie a tutti per l'attenzione, Matteo1 punto
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Buonasera, Chiedo cortesemente i vostri pareri circa le condizioni di questo tremisse di Teodosio II, un Ric X 333 dal peso di 1,52 grammi. Grazie1 punto
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Salve a tutti, non mi sembra d'aver trovato discussioni simili a questa che mi accingo ad aprire. Non ho monete da mostrare anzi il mio intento è avvalermi della vostra conoscenza per soddisfare una mia curiosità emersa a seguito di una ricerca genealogica. Ci troviamo nel 1771, nella marca anconitana per l'esattezza a Castello del piano (attuale Castelplanio) dal libro delle collette risulta che un mio avo (che gestiva un molino a nolo) ha pagato allo Stato pontificio 3 scudi e 92 baiocchi e zero quattrini. Mi chiedevo quali monete possa aver utilizzato per farlo e che cosa si poteva acquistare con quella somma all'epoca (perdonate se quest'ultima domanda esuli un pò dalla numismatica).1 punto
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Per quanto riguarda cosa possa aver utilizzato per il pagamento è difficile da dire. Il tema è più economico (storia dell'economia) che numismatico. Gli spezzati usati dalla popolazione generale erano maggiormente quelli di rame o di mistura (moneta fiduciaria) o i bassi valori d'argento (moneta reale), in particolare grossi e giuli, ma anche testoni. Tenderei a considerare meno probabili pagamenti in natura, perchè meno consoni alla Pubblica amministrazione, ma non si può mai dire (se previsto dal contratto): ad esempio sacchi di farina. Infine il circolante poteva essere dipendente anche dalla tipologia monetaria emessa nei territori circostanti (ben presente anche nello stato Pontificio e regolata da precise tariffe) e dal momento economico (durante i periodi di guerra il contante spariva). Per riassumere è probabile che il pagamento venisse fatto soprattutto in testoni, giuli, grossi, carlini, muraiole e baiocchi.1 punto
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Ciao. Anche io non ne ho mai vista una.. però è rara.. vedi se corrispondono tutti i dati con quella buona, dato che ti allego e poi fai il confronto all americana con una originale.. te ne allego una ma ne troverai meglio in rete. Ciaoo1 punto
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Sicuramente è presente una parte in piombo,le fiorescenze chiare sono tipiche di questo metallo...1 punto
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Queste sono monete di bassa qualità persino per una bancarella che vende gadget . qua, più che “poco preparati”, sembrerebbero totalmente impreparati, il che mi fa molto pensare, soprattutto perché non è una casa d aste alla prime armi che vende monete antiche. Poi, fosse una , può scappare …. Ma quando sono più di una … cmq povero sig Belluscio1 punto
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M odi dama schiaccio' = modi da maschiaccio Buon pomeriggio1 punto
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The Flag & Coat of arms of "Saransk" capital city of Republic Mordovia Russia Diametro 2 cm. La volpe è il simbolo di Saransk, la capitale della Repubblica Mordovia (Russia). apollonia1 punto
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Grazie mille Ale.. prima di chiedere avevo fatto una ricerca anch'io ma purtroppo senza risultato.. sei stato molto bravo. Grazie del tempo che mi hai dedicato. Ciaoo e buona giornata a te1 punto
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Da ricerca online ... Francesco Antonio Foscarini massaro dal 1742.1 punto
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Bello sto 100 mon. A me sembrerebbe zecca Edo (Tokyo) dallo shirushi sul taglio.... Sentiamo il mitico Samurai e amico di Tokugawa @Xenon97 e @Kojiki anche 😎🎌1 punto
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quello che tu chiami "zeppa" o pezzo di legno inserito sul fondo della emina serviva per il equilibrare il peso delle granaglie dalla misura antica a quella decimale1 punto
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Una forgia medievale sorge tra Valenzano e Capurso: l'idea di Stefano La Torre Una vera e propria fucina dedicata all'artigianato medievale made in Puglia: si chiama «La Forgia di Grimoaldo», come il primo principe di Bari che istituì il primo Comune della penisola BARI - Una forgia medievale sorge nel cuore del Barese, per l’esattezza tra Valenzano e Capurso, dove Stefano La Torre ha messo su un laboratorio che è un vero e proprio salto all’indietro nel tempo. Lo ha chiamato La Forgia di Grimoaldo, come il primo principe di Bari che istituì il primo Comune della penisola, tra il 1117 e il 1130. Al mattino customer care per un’azienda di energia elettrica e gas, nel pomeriggio “maestro d’armi” che fabbrica spade, scudi, asce e altri manufatti dopo un attento lavoro di ricerca e studio sulle fonti storiche. E, da poco, ha anche uno shop online dove vendere ad appassionati e rievocatori le sue creazioni. La Torre ha 53 anni, barese, si è laureato nel 2000 in Storia Medievale con una tesi sull’evoluzione dell’armamento tra X e XVI secolo, studiando i pezzi custoditi nel Castello di Barletta. «Ho collaborato con l’Università di Bari, ho fatto alcuni scavi con l’Istituto di Archeologia, ma, ahimè, la nostra Regione non ci gratifica da questo punto di vista. Alla fine, come padre di famiglia, mi sono dato da fare in altro modo. Ma la mia grande passione e i miei studi mi hanno portato a realizzare questo posto. Dopo sei ore al telefono con i clienti questo luogo è il mio rifugio». Forgia, forno per la tempra, levigatrice e altro: nel suo laboratorio c’è proprio tutto il minimo indispensabile per realizzare armi medievali. «Ho iniziato quindici anni fa in maniera amatoriale, ma quello che c’è qui ora l’ho messo su in circa 4 anni, dal Covid. In realtà dovrò ancora ampliare…» Da più di vent’anni Stefano La Torre è anche presidente dell’associazione storica-culturale Historia, che si occupa di studio, divulgazione e reinterpretazione del Medioevo. «Questo luogo è anche un punto di ritrovo per l’associazione, perché costruiamo ciò che serve ai nostri eventi di rievocazione, in particolare le armi. Poi le nostre lame hanno cominciato a girare anche fuori dalla Puglia e all’estero, in Europa, con nostra grande soddisfazione. Questo tipo di artigianato è molto diffuso in Inghilterra: cerchiamo di riprodurre le spade con tecniche quanto più vicine a quelle originali». Le armi, assicura, sono assolutamente innocue. «Il sogno nel cassetto è rendere questa la mia attività principale, anche se è molto difficile. Cinque ore al giorno le trascorro qui».1 punto
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A prescindere dalla colpevolezza, su cui non mi permetto di dire o supporre nulla, uno sul mercato ci deve saper stare e la reputazione se la deve saper costruire. penso che il mercato sia pieno di operatori che seppur non riescano ad attrarre materiale stellare, hanno una reputazione solida e la clientela compra tranquillamente monete per anni e si appassiona alla numismatica.1 punto
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Buonasera a tutti, passato recentemente in Asta Artemide LXI. Lotto 906 Un interessante Grano Neapolis Rex doppia data che secondo me starà a pieno titolo nella discussione ad hoc. Riporto quanto dichiarato dalla casa d'Aste e le foto della stessa. Cosa ne pensate? Complimenti al possessore. Saluti Alberto1 punto
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Ciao Alberto, tecnicamente è copiato, ma l'incisore si è espresso artisticamente. In realtà anche i profili buoni hanno stili sorprendenti... tipo questo1 punto
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Vorrei identificare questa moneta in rame dal diametro di 16/17mm e dal peso di 1 gr. Da una parte di vede uno scudo fasciato contornato di stelle o rosette L'altro lato lo lascio al vostro occhio professionale1 punto
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