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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/02/24 in Risposte
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Provo un po' a semplificare una questione che meriterebbe sicuramente un maggior approfondimento (e che esula in parte da questa discussione volta essenzialmente alla identificazione della moneta). La moneta in questione e' un antoniniano, identificato dalla corona radiata presente sul dritto (valore nominale di doppio denario). Formalmente, l'antoniniano era una moneta d'argento. Solo che, dal momento della sua comparsa nella monetazione romana con Caracalla, il tenore di argento si era progressivamente ridotto, fino ad arrivare a valori molto bassi (argentatura superficiale su tondello di bronzo) proprio negli ultimi anni del regno di Gallieno (pur con alcune differenze in base alle zecche). Allego questa utile tabella che e' presente sul sito Home - MER-RIC: RIC V.1/2 Online (mom.fr): Con il tempo l'argentatura superficiale in molti casi e' sparita e ciò spiega come mai questi antoniniani sembrino, a tutti gli effetti, monete di bronzo. Ciao. Stilicho4 punti
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Moneta arrivata. Bonjour, je suis rentré en Italie après un long voyage qui a duré plus d'un siècle en France. M'aimes-tu encore ? Merci3 punti
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Buongiorno e buona domenica a tutti. Ultimo arrivo in raccolta: Mezzo Tornese del 1838, mi mancava il simbolo stella a 5 punte abbinato al rovescio con cifre grandi della data.3 punti
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Buonasera a tutti i Medaglisti. La Regia Nave Corazzata Vittorio Emanuele fu varata nel 1904 dai cantieri navali di Castellammare di Stabia e aveva un dislocamento di circa 13000 tonnellate e aveva 2 motori alternativi a vapore con 28 caldaie che sviluppavano circa 20000 CV. Nel 1923 fu radiata e messa in disarmo per poi essere demolita nel 1925. Il 15 settembre 1909 nelle acque del golfo di Gaeta il Re in persona, durante una solenne cerimonia, consegnò al Comandante della Corazzata la bandiera di combattimento. Per commemorare quest'ultimo evento furono coniate delle medaglie, credo dal ministero della Marina Militare, che appunto furono consegnate alle autorità presenti e parte dell'equipaggio. Per i miei studi sono alla ricerca delle foto di questa rara medaglia. Se qualche collezionista di buon cuore avesse foto o disegni della medaglia della consegna della bandiera di combattimento della Regia Nave Corazzata Vittorio Emanuele e le volesse postare qui gliene sarei grato. Grazie e mi scuso per la lungaggine del post.2 punti
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Quelli del Cordusio sarà al Memorial Correale del 28 e 29 giugno 2024 a Castellammare di Stabia col suo Gazzettino di Quelli del Cordusio n.10 cartaceo. Un grazie per la grande collaborazione a Libero Tempo Attilio Lo Maglio che ci consente di dare, a chi interessato, il lavoro di tanti per tanti per la divulgazione numismatica. Il Gazzettino di Quelli del Cordusio sarà con copie di numeri precedenti al numero 10 anche presente nei prossimi Convegni in Sicilia grazie a Salvatore Roccaro. Il Gazzettino si estende quindi per bacini geografici e mani raggiunte e, ricordiamolo, e’ sempre su accademia.edu con i primi 10 numeri a disposizione di tutti. In fondo quello che volevamo anni fa con la fondazione di questo Gruppo e’ stato raggiunto e il cartaceo raggiunge veramente tanti nella nostra Penisola, in modo gratuito e fatto da tanti bravi volontari numismatici con una operazione collettiva di numismatica per tutti. E ora barra diritta per il futuro numero 11 !2 punti
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Per confronto, un esemplare in alta conservazione. Stesso conio del tuo esemplare2 punti
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Ciao, purtroppo è una copia di un groat di Eduardo I. A lato della testa del re c'è stampato WRL (Westair Reproductior Limited). Qui un altra copia2 punti
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Buonasera a tutti, penso anche io sia ribattuto su altro. La leggenda al diritto soprattutto nella parte finale mi lascia pensare, non tanto per la A capovolta che si ritrova spesso sia al dritto che al rovescio. Ma per la lettera che precede la V (A) sembra essere una U ma è chiaramente un effetto dovuto alla moneta ospitante. Saluti Alberto2 punti
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Su tutti i libri di Storia leggiamo che le prime civiltà che hanno eretto degli edifici si situano alla metà del IV Millennio a.C. Ma ormai è stato definitivamente acclarato che alcuni complessi dell'Anatolia sud-orientale (ai confini con la Siria) risalgono addirittura all' XI Millennio a.C. I primi archeologici tedeschi che procedettero agli scavi all'inizio erano scettici ma poi dovettero arrendersi alla scientificità della prova al radio carbonio. Quindi Gobekli Tepe e Karahan Tepe sono state edificate 6000 anni prima delle ziqqurat sumere e 7000 prima delle piramidi di Giza. Io credo che si tratti di un vero shock culturale che ci costringe a rivedere molte certezze sul Neolitico. Questi siti sono stati costruiti alla fine dell'ultima glaciazione e prima che l'uomo scoprisse l'agricoltura! Nei giorni scorsi a fare il punto su questa scoperta sensazionale c'è stata un'interessante puntata (mi sembra il 18 maggio) di Sapiens, curata da Mario Tozzi. Chi vuole può rivederla su Rai Play.1 punto
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Si quello si. No la mia è solo un'impressione come ho scritto aspetta chi ne sa qualcosa.1 punto
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Va bene Ale, appena finisco di postare quelle "diciamo migliori ", farò delle foto d'insieme e vediamo se sarà possibile classificarne qualche altra. Sei molto gentile e disponibile, ti ringrazio molto. Grazie a te e a Nikita, guardarle così è tutta un'altra storia.1 punto
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Ciao, volevo sottolineare l'importanza che riveste la condivisione delle nostre monete. Il denario di @AtexanoA e quello da me trovato sono stati coniati sicuramente dagli stessi conii. Hanno delle imperfezioni ( tra cui i famosi canali che spesso si vedono intorno alle lettere delle legende, vedi foto) che sono identiche e che ci possono dire molto per quanto concerne il perché si generano. Sicuramente, visto questo esempio, la tesi del rinfresco delle lettere con punzoni sembra la più plausibile. Non voglio andare OT, approfondirò questo argomento e prossimamente aprirò un post dedicato a questo.🙂 ANTONIO1 punto
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Ciao,frazione di dirham mamelucco del sultano al-Ashraf Khalil zecca di Al-Qahira (Il Cairo)1 punto
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Purtroppo nulla che possa fare capire se quel timbro è stampato o meno, ho solo notato che tra i tantissimi biglietti similari raffigurati in quel sito: PORTUGAL - IMPERIAL TREASURY (banknote.ws) l'unico biglietto che riporta quel timbro è questo del link sotto, lineare e senza sbavature come se fosse stampato. P-28 (banknote.ws)1 punto
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Ottimo prezzo per questa conservazione e metallo.1 punto
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Grazie @gennydbmoney allora l’ho proprio pagata il giusto, infatti mi è costata 15 euro, sono contento 🙂.1 punto
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Ciao, eh no 😊 Fals zengida del Atabeg di Damasco Nur al-din Mahmud, zecca di Dimashq (Damasco)1 punto
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Le foto sono poco chiare, sembrerebbe in conservazione BB,moneta comune,il valore si aggira più o meno sui 20 euro...1 punto
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Ciao,questo è un fals abbaside o omayyade, difficile da decifrare per il consumo eccessivo. Ti posto un esempio1 punto
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Cosa mi dite di questo mio acquisto, vi piace?1 punto
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S'intende che va riscritta la storia delle origini della civiltà: la datazione di questo sito comprova che è più vecchia di quella dei sumeri (e quindi anche degli egizi e dei romani), che finora era considerata la prima. E' già da qualche anno che se ne discute ma finora è stato difficile da accettare.1 punto
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Ciao, serena Festa della Repubblica Italiana a tutti noi 🙂. @Atexanola personificazione sul rovescio del tuo denario è quella della Vittoria stante con la classica foglia di Palma che quasi sempre accompagna questa divinità. Posto foto di esemplare stessa tipologia per catalogazione. ANTONIO1 punto
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Meo bon segnore, degno de omnibus benedictione et honore voi siete ma, credo sia junta l'hora del lo ajornamento poikè nello scholàstico loco gypsa non ve ne son da tempo... Eo la vostra etatem scognioscio ma, penso che lei, bon signore, non frequenti la schola da lontano tempo, altrimenti iam gnoscierebbe nos uti nova lavagna, quae moves per electrones, per le quali facilius est fallare😉... pe' ceci un se pò fa niente me sà (volgare novus(scusate non sono romano))🫘🫘🧎♂️1 punto
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Ripeto: ammesso e non concesso che qualcuno di loro sia mai esistito, tuttavia nessuno di loro coniò monete, semmai utilizzarono pezzi di metallo (bronzo soprattutto, aes rude) per gli scambi. Anche perché nel diritto romano privato relativo alla contrattualistica degli albori tutto era incentrato sulla pesatura del bronzo, perché ? Ma naturalmente perché utilizzavano dei pezzi informi. Lascerei perdere quindi questa idea chimerica di volere una moneta di uno dei re di Roma perché è come cercare un unicorno ma che sia addirittura colore arcobaleno.... Allego immagine di alcuni pezzetti di aes rude Se sei interessato alle premonete dovresti studiare in ordine di evoluzione - aes rude - aes signatum - aes grave Per iniziare basta fare una ricerca qui sul forum e troverai molte discussioni in merito.1 punto
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miss ILE contestata a' tomi CA MISSILE CON TESTATA ATOMICA Buona notte. Stilicho1 punto
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S coll'omaggio R a' TO SCOLLO MAGGIORATO Buona serata. Stilicho1 punto
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Se preferisci visto che sono magnanimo ti concedo una pena alternativa: dovrai chiedere perdono a Dio Denaro in ginocchio sui ceci, poi dovrai scrivere 100 volte alla lavagna: "Non si rovinano le monete con sostanze malefiche".1 punto
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Facciamo un parallelismo con la storia della moneta in Cina. Fin dai tempi remoti della cultura di Yangshao (5000-3000 a.C.) in alcune zone della Cina nord-orientale si sviluppò un uso esteso delle conchiglie cauri, che s'indicavano con l'ideogramma 貝 (bei), uso che poi si allargò rapidamente a quasi tutto il resto della Cina. Va detto che non è ben chiaro da dove provenissero: secondo alcuni erano pescate nel Mar Cinese Meridionale, per altri venivano importate via terra dai paesi che si affacciavano sull'Oceano Indiano. Altra ipotesi è che arrivassero dal Mar Rosso attraverso rapporti commerciali tra i popoli mediorientali e quelli dell’Asia centrale, dov'è comprovato che fossero conosciute almeno dal 7000 a.C. Le cauri a loro modo erano "monete" molto pratiche: avevano un valore ben definito (ognuna era 1), erano leggere ed erano impossibili da falsificare. In occasione della loro scarsità se ne produssero copie in bronzo o in osso. Poi, fra il 1200 e l'800 a.C. comparvero le prime monete-vanga, tutte in bronzo, inizialmente poco più piccole della vanghe vere e senza iscrizioni. A partire dal 650 a.C. circa le dimensioni andarono calando e comparvero scritte, alcune identificate come i nomi delle città in cui venivano emesse e/o il valore nominale in "Jin". che corrispondeva a un peso di 14 grammi. Vanghe e cauri (queste ultime non smisero mai di circolare completamente) furono messe fuori legge da Qin Shi Huangdi, primo imperatore della Cina unificata (nel 221 a.C.), che le soppiantò intorno al 210 a.C. con le famose monete rotonde col buco quadrato, le Ban Liang (mezzo liang) in bronzo, che divennero la valuta unica cinese. Questo tipo di moneta fu coniato per la prima volta nel 378 a.C. nello stato preunitario di Qin, quello da cui l'imperator Qin Shi Huangdi partì alla conquista di tutti gli altri.1 punto
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Caro Fabrizio, molto interessanti le tue osservazioni. Non ho il testo di Villoresi ma solo il Dubbini-Macinelli (in cui non figura tale ducato) e non sono cultore della zecca di Ancona (come invece è @miroita, che pubblica al riguardo). Però, pur a fronte di fotografie non ottimali (immagino per non rovinare il volume), i dubbi sono tanti. Il ritratto è semplificato e si "ispira" a quello del Cellini per Roma, senza neppure avvicinarsi a quella resa stilistica; il lettering sembrerebbe imbarazzante, simile a quello del mezzo grosso (dello stesso diametro) ma senza le caratteristiche di originalità che in quello si trovano (es. le lettere non si approfondano nei piani ma sorgono da un fondo apparentemente piatto, vi è sporadica traccia di non coerente ribattitura, non sembrano impresse con punzoncini ma presentare diversità tra le stesse [incise], ...). Ora, se assommiamo il fatto dell'inedito e della mancanza di traccia storica e di un'occasione per coniare tale nominale atipico, come dicevo sopra i dubbi sull'originalità ... si moltiplicano ...1 punto
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Estratto sarcofago di 16 tonnellate. Contiene un corpo, 6mila monete, utensili, armi. Ha 2000 anni. Verso la completa apertura Il recupero del sarcofago. Le operazioni saranno trasmesse da Netflix. Foto. Courtesy di Netflix © 2024 // for Jack Blackburn story: X. New tomb could solve a mystery of the Terracotta Army, says new Netflix doc Una massiccia tomba di 16 tonnellate è stata estratta da una fossa profonda nel complesso del mausoleo di Qin Shi Huang, il primo imperatore della Cina, famoso per il suo esercito di 6.000 guerrieri di terracotta a grandezza naturale. La bara conteneva ricchi depositi funerari, tra cui armi, armature, giada, una coppia di cammelli d’oro e d’argento, un set di utensili da cucina e 6.000 monete di bronzo. Questa sepoltura così sontuosa suggerisce che il defunto fosse un guerriero di alto rango, forse uno dei figli dell’imperatore Qin. Il mausoleo di Qin Shi Huang Il mausoleo di Qin Shi Huang, che copre un’area di 22 miglia quadrate, è il più grande del mondo. Tuttavia, gran parte di esso rimane inesplorato per timore di danni causati da terremoti, agenti atmosferici e saccheggiatori. Uno scavo del 2010 ha rivelato le fondamenta di un enorme palazzo con 18 case in stile cortile attorno a un edificio centrale. Questo palazzo, grande un quarto della Città Proibita di Pechino, è considerato il suo antenato concettuale, destinato all’imperatore dopo la sua morte. Nel 2011 sono state scoperte nove tombe, ma le loro grandi bare sono rimaste in situ in conformità con la politica di non intervento del governo cinese. Gli archeologi sono tornati quest’anno per recuperare una bara minacciata dalle forti piogge. La bara è stata quindi scavata e rimossa per ulteriori studi in un ambiente controllato. Gli studiosi sperano di ottenere indizi sull’identità del proprietario della tomba. L’ipotesi corrente è che possa trattarsi del principe Gao, uno dei 50 figli di Qin Shi Huang, la cui sepoltura nel mausoleo è documentata nei Registri del Grande Storico (Shiji), un’epica storia della Cina iniziata da Sima Tan e completata da suo figlio Sima Qian nel 91 a.C. La leggenda del principe Gao Secondo lo Shiji, dopo la morte di Qin Shi Huang, il suo figlio più giovane, Hu Hai, salì al trono uccidendo tutti i suoi rivali. Il principe Gao, rammaricandosi di non aver seguito il padre nell’aldilà, chiese di essere ucciso e sepolto nel grande mausoleo, desiderio che Hu Hai accolse con piacere. La storia del principe Gao potrebbe essere interamente leggendaria. Lo Shiji, pur essendo una cronaca storica, mescola spesso leggenda e tradizione con i fatti. Ad esempio, afferma che il mausoleo era attraversato da “100 fiumi di mercurio”. Test del suolo hanno effettivamente rilevato livelli di mercurio 100 volte superiori al normale, suggerendo che, sebbene esagerata, l’affermazione non fosse completamente infondata. “Dopo la morte del primo imperatore, tutti i suoi figli hanno avuto una brutta fine. Per questo sono incline a credere che questa tomba appartenga a un nobile di alto rango o a un capo dell’esercito,” ha dichiarato Jiang Wenxiao, capo degli scavi. Wenxiao ha aggiunto: “La tomba è stata costruita con una precisione incredibile. Così profonda, così grande. La maggior parte delle tombe antiche sono state derubate, quindi non avevamo molte speranze per la camera della bara. Ma non è stata derubata. Siamo rimasti stupefatti.” La scoperta è stata documentata da una coproduzione britannico-cinese, che ha avuto accesso senza precedenti al sito del mausoleo e agli scavi in corso. I reperti saranno protagonisti del documentario “I Misteri dei Guerrieri di Terracotta”, che debutterà su Netflix il 12 giugno. https://stilearte.it/estratto-sarcofago-di-16-tonnellate-contiene-un-corpo-6mila-monete-utensili-armi-ha-2000-anni-verso-la-completa-apertura/1 punto
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Atena con civetta e scettro sul rovescio di un bronzo di Caracalla (DEMOS, Auction 2, lot 410, 05.06.2021). Roman Provincial Galatia. Ankyra. Caracalla AD 198-217AE. ANTΩNINOC AYΓOYCTOC. / Laureate, draped and cuirassed bust left, holding spear and a shield decorated with an aegis. Rev: ΜΗΤΡΟΠΟΛ Α-ΝΚΥΡΑC/ Athena standing left, holding owl and sceptre. Apparantly Unpublished. SNG von Aulock -; BMC -; 15.54 gr 30 mm. Startpreis 1 EUR. Ergebnis 149 EUR. La città di Ankyra, “situata nella provincia della Galazia”, ha sempre avuto l'attenzione degli imperatori romani. Per Augusto fu costruito un grande e complesso tempio. I discendenti di Augusto, in epoche diverse, hanno aiutato o costruito vari edifici. Uno di questi è Caracalla. Caracalla ordinò che i cittadini della città avessero un bagno romano. A quei tempi, ad Ankyra vivevano ragionevolmente “colonialisti” romani. Uno dei ricchi cittadini, Tiberio Iulius Iustinianus, ha investito denaro su richiesta dell'imperatore. Le terme romane sono state costruite per il “dio della medicina” Asclepio. È possibile che questa moneta sia stata realizzata dopo una vittoria di Caracalla in guerra. Caracalla è uno dei primi personaggi severiani che si vedono nelle monete come combattenti. Si trattava, infatti, di un modo di propaganda e di messaggio per i cittadini romani. Quando Caracalla lasciò Roma nel 213 non fece più ritorno. Era molto ispirato da Alessandro Magno. A Troia corse intorno alla tomba di Achille proprio come Alessandro Magno. Montò a cavallo finché non morì durante la guerra. apollonia1 punto
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In questo pdf la storia e le varie vicissitudini di questi biglietti che perdurarono per quasi 40 anni, c'è pure qualche raffigurazione. Da usare il traduttore naturalmente Apolices-Real-Erario.pdf1 punto
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Buongiorno. Tondello molto bello, peccato manchino i nomi degli sposi e il luogo del ricevimento....🤣 E' una battuta e come tale va letta (così nessuno si stizzisce) ma non ho resistito... Un saluto e a presto.1 punto
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All'epoca, forse, utilizzavano il bronzo non coniato o panetti in argento o pezzetti d'oro. Quindi non esistevano vere e proprie monete.1 punto
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https://www.moneteromane.info/corrisp/c772/c772.html Bologna, baiocco, Stato della Chiesa, Benedetto XIV Un saluto cordiale Giulio De Florio1 punto
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E' stimato " rare " un esemplare di alta epoca arcaica, di obolo da Metaponto, con al diritto spiga ed al rovescio cerchio entro cornice puntinata . Sarà il 21 Giugno in vendita Elsen 159 al n. 10 .1 punto
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Grazie molte, le trovo interessanti, mi erano anche sconosciute😊1 punto
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Le cartoline postali commerciali erano cartoline prodotte privatamente per ordini di commercio.. quindi non prodotte dall' amministrazione postale. Venivano distribuite ai loro clienti appunto per ordinare i loro prodotti, avevano l' indirizzo del destinatario gia' prestampato e all' altro lato gli spazi per l'indirizzo del mittente e per l'ordine del prodotto/materiale. Ovviamente venivano affrancate dal mittente. Il nostro esemplare e' in perfetta tariffa per l'interno con 10c Umberto I emissione del 1891, con annullo di partenza grande cerchio di Alezio del 22 aprile 1900. La cartolina fu ricevuta dal destinatario il 23 aprile, lo vediamo dal timbro privato in rosso su una riga. Le cartoline di questo tipo non vennero prodotte per lungo tempo, credo non sia comune.. in piu' ha un bel francobollo.1 punto
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Da un po di tempo seguo la trasmissione Cash or Trash, i mercanti molto esperti dicono che in questo periodo la ceramica non è tanto richiesta. La tengo da parte per tempi migliori nel frattempo cerco di trovare qualcuno esperto per una valutazione.1 punto
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Non colleziono queste particolarità ma per un euro (sempre però se me ne accorgevo della mancanza del punto ) l'avrei presa pure io.1 punto
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