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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/04/24 in Risposte
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Buongiorno a tutti, Oggi voglio portare alla conoscenza di tutti gli appassionati una nuova variante ad oggi conosciuta solo in questo esemplare,una moneta che dopo anni riapre quello che era considerato un filone esaurito per le borboniche... Un saluto. Raffaele.8 punti
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Recupero questa vecchia discussione perché qualche giorno fa ho acquistato il libro "Recent discoveries of Tetrarchic hoards from Roman Britain and their wider context" dove, tra i vari ripostigli, c'è lo studio e il catalogo del Rauceby Hoard. Sorpresa delle sorprese, ho potuto raffrontare il prima e il dopo pulizia/restauro di uno dei miei esemplari: Per chi fosse interessato al cartaceo, il libro si trova su Amazon il, oppure in download gratuito qui: https://britishmuseum.iro.bl.uk/concern/books/c640c432-9184-49eb-9676-28f95b671655?locale=en&4 punti
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@Raff82 Secondo te questa variante potrebbe essere associata alla piastra del 1805 con la stessa variante?... Certo, è una moneta diversa e coniata 14 anni prima,però mi stuzzica pensare che ci sia un nesso tra le due monete...3 punti
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Vi presento l'ennesimo Morgan preso ieri. Anno 1878, coniato nella zecca di S. Francisco in 9.744.000 esemplari. Nel cartellino era indicata la conservazione di Spl.3 punti
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Saluti a tutti, posto due Piastre HEER: la prima l'ho venduta e la seconda è quella che ho attualmente in collezione.2 punti
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Esatto, poi: -non era una pratica utilizzata ai tempi -non sono evidenti i segni di asportazione di metallo -La forma del tondello è in linea con monete del tempo. Se ii riferimento è alle mancanze del flan, se ne era già parlato, probabilmente erano colpi di scalpello pre- coniatura che avevano lo scopo di alleggerire un tondello troppo pesante (e quindi non regalare argento …).2 punti
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Nomos AG > Auction 32 Auction date: 8 June 2024 Lot number: 456 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: Greek CARIA. Kaunos. Circa 430-410 BC. Stater (Silver, 23.5 mm, 11.55 g, 12 h). Winged female goddess moving to left, her head turned back to right, holding a wreath in left hand and a kerykeion in her right. Rev. Δ (K in Carian) Triangular baetyl flanked by two bunches of grapes hanging from tendrils. BMC 8 (same dies). Konuk 99 (O41/R40). Traité II, 1386, pl., CXXXVII, 13. Troxell, Winged 27 (same dies). Well struck and beautifully toned. Light scratches, otherwise, nearly extremely fine. From the Jonathan P. Rosen Collection, Triton XXIII, 14 January 2020, 428 ex Roma XIII, 23 March 2017, 330. Starting price: 5000 CHF ILLUSTRAZIONE: divinità femminile con caduceo (Iride?), lato A di uno skyphos attico a figure rosse del V secolo a,C., opera del Pittore di Pentasilea (Museo della Bibliothèque Nationale de France)2 punti
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@Andy66devo dire che sei grandioso, mi ha veramente stupito la tua grande competenza e cultura orientale, queste 2 monete erano assieme ad altre dinastia Song settentrionale. Ho fatto fatica anche perché zeno.ru mi sembra un po' confusionario. Ambedue le monete hanno il retro senza nessun simbolo. Appena possibile aggiungo le foto. Ringrazio molto anche @ART @Xenon97 e @caravelle82. P.s. oltre a zeno.ru ho usato questo blog privato e mi ha aiutato abbastanza a capire le dinastie, i reali e soprattutto i vari tempi http://www.sportstune.com/chinese/coins/index.html Avete qualche altro sito oppure blog che possono aiutarmi ad ampliare la mia conoscenza? Grazie mille ancora di tutto Tiziano2 punti
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Buongiorno a tutti, complimenti @Raff82, una variante evidente e netta che non lascia dubbi. Grazie per avercela fatta conoscere. Saluti Alberto Anche qui tanto di cappello, vedo che vi state dando da fare mentre sono distratto in scuderia... Saluti Alberto2 punti
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Gran bella scoperta, complimenti!!! Penso che l'incisore poco prima di punzonare il conio si sia scolato una qualche bottiglia di BEER.. Saluti2 punti
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Dai tombaroli al Getty Museum: storia della “papera” di Pitagora venduta per 10 milioni di lire e una mucca Rinvenuto negli anni ’80 a Strongoli e finito nel mercato illegale, l’unguentario è tornato a Crotone. Premiato il documentario sulla Sirena Nella Calabria dei tombaroli, giacimento infinito di reperti archeologici, non c’è solo la scure di San Sosti. O meglio ci sono vicende simili, ma a lieto fine: è il caso dell’askòs di Strongoli, l’otre in bronzo a forma di sirena che appena dopo il ritrovamento, negli anni Ottanta, nell’antica Petelia fu ribattezzata «la papera» per la sua forma particolare. Il reperto funerario magno-greco risalente al V-IV secolo a. C. era in realtà uno dei simboli del pitagorismo la cui culla fu come noto la vicina Kroton: nella filosofia pitagorica la sirena (arpia) è legata al canto che accompagna i morti nell’aldilà, e dall’aldilà questo reperto unico in un certo senso riemerse durante dei lavori agricoli: un trattore trovò sulla sua strada – ma come spesso accade in questi casi le ricostruzioni sono poco chiare – tegole e reperti funerari, poi spuntò quello strano unguentario in bronzo verde, che non era come gli altri tanto che nei presenti suscitò un certo senso di paura. L’oggetto fu venduto illegalmente a un ricettatore di Bari per 10 milioni di lire e una mucca: come in un film di Totò si muove sulla scena un macellaio coinvolto nella trattativa, mentre i tombaroli non ne capiscono il vero valore tranne qualche amatore come il compianto Elio Malena che già ai tempi parlava di mezzo miliardo di lire («come: l’avete venduta?» sbottò). Subito dopo viene portata in Svizzera e acquistata da un gruppo di multinazionali del farmaco per 400 milioni di lire. La “papera” che papera non era finisce dunque nei meandri del mercato clandestino e infine riappare anni dopo nel catalogo di uno dei musei più famosi al mondo, il Getty di Malibù, in California: acquistato per 600mila dollari, ma dal valore inestimabile. Questa storia è raccontata in “Askòs – Il canto della sirena”, documentario prodotto da Alessandro Gordano per Lago Film in collaborazione con Solaria Film e finanziato nel 2021 dalla Calabria Film Commission (il regista Antonio Martino ne firma il soggetto con Francesco Mollo): qualche giorno fa il documentario ha ricevuto una menzione speciale per la sceneggiatura durante la XII edizione dell’Agon Festival di Atene («for the passion of the amateur archaeologist of Calabria»). Anni 60: un sesterzio ripagato con un gelato Orfano a 13 anni, non ha potuto studiare archeologia per come gli sarebbe piaciuto: Luigi Mazza trova i primi sesterzi romani giocando a pallone, gli vengono ripagati con qualche spicciolo per il gelato. Oggi ha un fiuto infallibile e un occhio allenato a leggere strutture murarie ipogee. Più che passione è una «febbre» confessa nel documentario, raccontando di quella volta che nei pressi di uno smottamento sotto le pendici del castello s’imbatté in una tomba a volta stuccata di rosso porpora, senza scassare fece un tunnel di lato per entrare nelle viscere del suo stesso passato: «Questo territorio è una scatola chiusa, possiamo trovare qualcosa di più maestoso dell’askòs». Luigi Mazza durante una campagna di scavi negli anni Novanta La zona del Crotonese fu interessato dai lavori del consorzio di bonifica e fu quella una delle attività che restituirono reperti e statuine che la gente portava a casa e poi magari gettava, non capendone il valore storico oltre che economico. Altro momento di cancellazione e rimozione furono la speculazione edilizia e i lavori pubblici nel dopo-boom, lo scempio dell’industrializzazione selvaggia, il sogno (tradito) del riscatto nella “Milano del Sud”. Per decenni l’archeologia era vista come un impedimento alla modernità. Nel frattempo – queste le testimonianze raccolte nel documentario – già dagli anni Trenta centinaia di reperti sono finiti in scatole di legno o nel mercato clandestino. Tre fattori per la mancata tutela del tesoro archeologico Eppure c’è un terzo “agente” che non ha permesso di tutelare e valorizzare un tesoro archeologico che forse oggi avrebbe potuto rappresentare un’occasione di sviluppo per una provincia tra le più depresse del territorio nazionale, interessata com’è da disoccupazione giovanile, ‘ndrangheta e spopolamento: la politica. Nel documentario, Armando Taliano Grasso (docente Unical che nel 1996 aveva scavato a Strongoli) senza mezzi termini paragona proprio al disinteresse istituzionale la spoliazione di Strongoli tra anni 70 e 80 legata agli scavi clandestini: basti pensare che nell’area del presunto Foro romano di Petelia sono stati costruiti il palazzo comunale e la scuola… Tra le notizie raccolte durante la sua campagna di scavi, Taliano Grasso apprende che uno dei mancati acquirenti dell’Askòs aveva delle fotografie pur non essendo coinvolto direttamente nello scavo clandestino, così lo mette in contatto con Raffaele Giovinazzo – allora al comando dei carabinieri Nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza – per consegnare quella documentazione iconografica ma anche scientifica. Fu un passaggio importante, anzi decisivo. «Dopo tanti anni si capì il valore di quell’oggetto indebitamente portato all’estero e il danno arrecato alla comunità. Un danno da riparare». Raffaele Giovinazzo ha guidato per anni il nucleo Tutela patrimonio patrimonio culturale di Cosenza Giovinazzo, che era passato dalla cattura dei latitanti in Sicilia in forza al Ros alla caccia ai tombaroli che lo porterà negli anni a continui successi investigativi, nel doc parla di «curiosità quasi morbosa dei tombaroli calabresi, alla ricerca del metal detector più potente per il recupero di qualcosa di unico e irripetibile da portare come trofeo nel proprio palmares criminale, una curiosità quasi scientifica pur senza le basi: i calabresi a differenza dei tombaroli pugliesi e campani sono meno interessati al lato economico. Fanno sacrifici incredibili, sono figure dal valore quasi mitologico». Il recupero dei carabinieri e il ritorno in Calabria Secondo Giovinazzo proprio dopo il caso dell’Askòs delle Murgie di Strongoli «è aumentata nei calabresi la consapevolezza e la voglia di riscatto attraverso la tutela del patrimonio culturale». Il documentario raccoglie anche la testimonianza del colonnello Giacomo Geloso (comandante del nucleo TPC Cosenza) e racconta, attraverso la storia dell’askòs, la parabola di un intero distretto: dall’industrializzazione all’inquinamento e al compromesso in nome del benessere, agli anni Settanta coi primi interventi della Sovrintendenza, dagli Ottanta con una grande campagna di scavi ai Novanta, quando finisce il sogno dell’industria a Crotone. E la “paperella” di Pitagora? Dopo l’interessamento del Getty Museum di Malibu (che nel 1992 lo acquista per 600mila dollari) il nucleo TPC di Cosenza è incaricato di fare le verifiche: fino al 2000 si susseguono richieste di rogatorie internazionali senza effetto, mentre si lavora anche all’identificazione dei tombaroli di fine anni 80. Poi, tra 2007 e 2009, arriva la svolta grazie ai documenti che dimostrano la genesi del ritrovamento: acquisita quella documentazione i carabinieri vanno in California e possono rivendicare l’askòs: «È nostro». Il rientro in Italia risale al novembre del 2007, poi l’unguentario viene esposto nelle scuderie del Quirinale e in Grecia. Oggi si trova nel museo di Crotone. Il produttore Alessandro Gordano (Lago Film) durante la premiazione ad Atene a fine maggio La divulgazione e il documentario premiato Il documentario diretto da Martino aveva già incassato un’ottima accoglienza da parte del pubblico del festival di Atene che aveva assistito alla proiezione del documentario giovedì 23 maggio, nel Greek Film Archive della capitale greca. Dopo questo premio, Askòs è tornato a Cosenza come parte della rassegna Primavera Mediterranea, nella sua seconda edizione organizzata dall’associazione culturale Meraki e dal Museo dei Brettii e degli Enotri. Ieri pomeriggio la proiezione preceduta da alcuni interventi degli ospiti: ad aprire l’incontro il presidente dell’associazione culturale “Meraki” Giulio Rizzuto, seguito poi da Maria Cerzoso, direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri, dal capitano Geloso e dal regista Antonio Martino. Il documentario nel 2023 aveva già vinto il premio “ArcheoVisiva” per miglior film alla XIII edizione del Festival della comunicazione e del cinema Archeologico, nel 2024 il premio “Università di Firenze” alla VI edizione del Firenze Archeofilm, infine la menzione speciale alla sceneggiatura alla XII edizione dell’Agon Festival di Atene. La locandina del documentario di Antonio Martino Tutte le foto sono tratte dal documentario “Askòs – Il canto della sirena”, prodotto da Alessandro Gordano per Lago Film in collaborazione con Solaria Film (regista Antonio Martino) https://www.corrieredellacalabria.it/2024/06/02/dai-tombaroli-al-getty-museum-storia-della-papera-di-pitagora-venduta-per-10-milioni-di-lire-e-una-mucca/2 punti
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Martedì 04 giugno dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza sulla Zecca di Monza tenuta da Loris Alessandro Gentili. Il relatore presenterà la storia di Monza, le sue monete e i risultati degli studi per la possibile ubicazione della Zecca. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati prossimamente.1 punto
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dove si trovano queste collezioni? Ho solo trovato il libro qui, con l'esemplare 3013 ma senza foto https://archive.org/details/cu31924022701951/page/252/mode/2up?q=30131 punto
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Di Solito S. Gennaro e rappresentato con le due ampolline che contengono il suo sangue, e dalla foto mi pare di non vederle? Comunque e possibile che possa essere anche S. Gennaro! Ciao Borgho1 punto
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Medaglietta devozionale (Agostiniana?), bronzo/ottone, della seconda metà del XVII sec. (dopo il 1658).- D/ Busto di Vescovo rivolto a Sx , L'iconografia è tipica di S. Tommaso da Villanova vescovo di Valencia.- R/ Fanciullo rivolto a Sx (Gesù?), potrebbe essere anche S. Giuseppe con Gesù Bambino?- Ciao Borgho1 punto
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Da Himera di Sicilia, due esemplari di attraenti, piccole litre "guerriere" : la prima con al diritto testa elmata di guerriero ed al rovescio coppia di schinieri, la seconda con al diritto testa maschile ed al rovescio elmo corinzio . Entrambi gli esemplari saranno il prossimo 25 Giugno in vendita Rauch 118 ai nn. 149 e 151 .1 punto
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10 esemplari solo censiti da BALLAURI su un database privato e comunque limitato, R3 mi sembra un pò azzardato visto che già ha numeri alti in singola ricerca. La variante del 5T 1819 la classificazione, oggi discreta, sarebbe R4...poi se nel tempo ne spuntano fuori e quanti... beh allora si ridimensiona a R3. La corretta procedura sarebbe questa e non al contrario solo su "possibili" decine di pezzi che spunterebbero nel tempo. Questo dovrebbe valere per tutte le monete, se oggi si trova un pezzo inedito, e che viene definito autentico da esperti del settore sconosciuto e non riportato in nessun catalogo si definisce il pezzo come massima rarità...poi se nel tempo ne spuntano fuori altri allora si ridimensiona a R4 o giù. Prima la camicia e poi la cravatta e non al contrario...nella numismatica contano i dati in mano di oggi e non la fantasia/presunzione del forse domani ne escono...1 punto
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CI calo' N (e' di S) in volto = cicalone disinvolto Buon pomeriggio1 punto
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British Carribean 2 cent 1962, appena arrivato dal convegno di Roma. Bellissima patina color cuoio. Cipro, 5 mils 19551 punto
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Bravo, Raffaele. Vedo che incominci ad essere appassionato anche di Tornesi…Più tardi pubblicherò il mio SICILIARV, ma non in questo topic, riservato al tuo inedito. Complimenti.1 punto
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Lettera per l' interno, affrancata con 25 lire VI Congresso Internazionale di Microbiologia di Roma del 5.9.1953 soprastampato AMG-FTT... .. annullo di partenza doppio cerchio con svolazzo del ??.??.53... .. annullo di arrivo di Sava del 17.?.53 Pezzi rari, quotata.1 punto
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Ma infatti come diamine lo spieghi? Ammazza della svista? 59 con 39......fantastico, tipo ERRORE DI CONIO per la moneta? Haahaha1 punto
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Ciao Genny, Grazie mille,è una nuova variante che si va ad aggiungere alla SICILIARV.1 punto
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Buongiorno Raff,ti faccio i miei più sinceri complimenti per aver scovato questa variante,tra l'altro neanche cosa scontata visto che negli ultimi anni molti collezionisti sono più attenti e orientati proprio nella ricerca delle varianti...1 punto
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Lettera primo porto per l'interno, in perfetta tariffa con 25 lire, Mostra Internazionale del francobollo sportivo emissione del 26.3.1952 soprastampato AMG-FTT... .. annullo di partenza meccanico di Trieste, doppio cerchio con svolazzo o linee ondulate del 23 IV 1952.. annullo di arrivo di Sava non nitidissimo. Storica, di valore, il francobollo su busta e' quotato.1 punto
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Certo, ti do molto volentieri del tu! Continuo ad essere piacevolmente sorpreso per essere stato preso in considerazione ( tra l'altro sei stato l'unico! ) per una monetina, a quanto mi risulta, modesto obolo per i poveri. Parliamo di Papa Lambertini, se non vado errato. Ti invio cordiali saluti e tutta la mia gratitudine. Antonio1 punto
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Magnifico!! Grazie davvero di cuore! Avevo intravisto il numero 1 e forse il 7, ma per il resto... niente! Secondo lei, è ossidata o proprio cancellata la data? Sono davvero grato per la velocità ed efficacia della risposta. Davvero gentilissimo! Antonio1 punto
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Territorio libero di Trieste zona A. ..tanta roba bella ci sarebbe tanto da dire.. iniziamo dai francobolli.. 25 lire bruno, bicentenario della nascita di Arcangelo Corelli emissione 1953 + 25 lire lilla + 20 lire bruno + 10 lire vermiglio + 5 lire grigio, serie Italia Turrita, emissione del 1953, tutti soprastampati AMG-FTT (Allied Military Government - Free Territory Trieste), affrancano questa bellissima raccomandata (doppio porto perché affrancata per 85 lire) con etichetta dell' ufficio postale Trieste Succursale 12 S. Giacomo. Annullo di partenza grande cerchio lunette barrate di Trieste 12 San Giacomo bellissimo del 25.6.1953, ... annullo di transito di Taranto Ferr. (Racc.) Capoturno del 26.6.53 + altro annullo di transito sulla dx non completo .. .. annullo di arrivo di Sava (Taranto) del 27.6.53. Il viaggio postale c' è tutto, l' insieme e' un capolavoro storico postale di un periodo e di una parte d'Italia che duro' dal 1947 al 1954. DI VALORE !!!1 punto
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Vero vero, la riporta solo R. Sono rimasto ai miei tempi, 🤷🏽♂️😁 non raccogliendo il rame, quando era R2. Sono d’accordo nel downgrade della rarità.1 punto
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Hai fatto bene, per alcune monete penso sia giusto così.1 punto
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Forse un quattrino del 1750, Benedetto XIV,zecca di Bologna... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-BE14BO/111 punto
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Buonasera, moneta di grande fascino e, almeno per me, tra le migliori di Vittorio Emanuele III. Il rovescio di Renato Brozzi con l'ape che sugge dal papavero possiede, oltre a una dinamicità notevole, un fortissimo valore simbolico: laboriosità, semplicità, costanza di fronte alle difficoltà (il papavero è un fiore con poco nutrimento). @Prosit Le consiglio di recuperare su Cronaca Numismatica on line un interessante articolo su questa moneta, ricco di particolari e di spiegazioni senz'altro interessanti. Troverà spunti di approfondimento che La inviteranno anche a completare la serie 1919-1937. Un saluto cordiale e a presto.1 punto
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Niente da fare, non la trovo. Ma mentre cercavo ho scoperto qualcosina d'interessante:1 punto
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Vi allego questo interessante quanto utile link. L'autore ha catalogato, ma soprattutto descritto e spiegato, i buoni fruttiferi sin dalla loro prima emissione. http://www.banknoteworld.it/Buoni_Fruttiferi.htm Saluti1 punto
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Sono le parole, di non univoca lettura ed interpretazione, che compaiono su rare monete di Poseidonia : la prima su una dracma incusa e la seconda su uno statere a doppio rilievo . Due di questi rari esemplari saranno il 25 Giugno in vendita Rauch 118 ai nn. 32 e 33 .1 punto
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Guarda non saprei dove cominciare, e' un lavoro immane. Vediamo di fare una cosa semplificata. Vignetta Colori Dentellatura Filigrana Fluorescenza e fosforescenza se ne ha Carta Tipo di stampa Sicuramente dimentico qualcosa..!??🤔 ..su tutta questa robina qui bisogna studiarci un pochino. Credo che anche nella numismatica se non c'è uno studio non si va lontano.1 punto
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Ecco una nuova sensazionale immagine della copertina n. 11, ed una nuova data da appuntare sul calendario. Sicuramente anche questa volta sarà una giornata indimenticabile, come del resto tutte le precedenti. Ormai sono anni che per mia fortuna riesco a partecipare a questi eventi, ed ogni volta rimango sempre affascinato dal loro spessore culturale ed innovativo, e dal fatto di riuscire a coinvolgere tutti i partecipanti alle attività che vengono svolte nel corso giornata. 👏👏👏1 punto
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E’ indubbiamente una grande soddisfazione di cui essere orgogliosi vedere nascere e ora chiudersi anche il numero 11. Un grande lavoro di Gruppo, anche più importante del precedente numero 10 che già mi sembrava insuperabile. Ora si passerà alla fase di revisione dei vari articoli che trovo tutti di spessore e di grande varietà. E’ bello raccontarlo e in futuro sarà bello vederlo in mano, ma sarà ancora più bello, come da tradizione, sentirlo raccontare dagli autori. Posso solo anticipare una data che sarà il 9 novembre a Milano, dove oltre alla presentazione ci saranno altri eventi per gli appassionati, di più non posso dire …a presto!1 punto
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Ecco, ora abbiamo chiuso la ricezione di nuovi articoli: quelli che dovessero ancora pervenire verranno accantonati per il #12. E mi sa che stavolta abbiamo esagerato sfondando il numero di 200 pagine fino ad arrivare a 214. Il buon Mario credo dovrà lasciare a casa i trolley e si doterà di un muletto per portare tutte le copie necessarie del #11. Per il momento la bozza subirà la totale rilettura alla ricerca dell'ennesima correzione da apporre prima della stampa. A quando il prossimo "Milano Numismatica"? In attesa: Estote parati.1 punto
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La tua cartolina appartiene all'emissione del 20.6.1940. Cartolina di franchigia militare (quindi non venivano aggiunti francobolli) grande tassello con esagoni laterali..del 2° tipo stampata in rotocalco. La cartolina anche allo stato di viaggiato e' quotata.. quelle di "Posta Regia Marina" sono piu' rare. Annullo di partenza di Monasterace (Reggio Calabria) del 9.4.1941. Si erano destinate solo ai militari. Sono collezionate anche da collezionisti di militaria, d'altronde la posta era anche militare. Molto bella con annullo nitido.1 punto
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Altra moneta di MONZA Sesino R/3, tipicamente consumata1 punto
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Buonasera @tiziano.goffi,partiamo dalla seconda poichè la prima è davvero messa molto male. A parer mio non si tratta di una moneta cinese ma di una moneta di Nagasaki. Il clan Tokugawa, per commerciare con la Cina, la Compagnia delle Indie Orientali e tutta la regione del sud-est asiatico, creò una base logistica nella città di Nagasaki. Dato che tutti gli altri porti erano praticamente chiusi al commercio estero, Nagasaki divenne rapidamente un hub importantissimo per i commerci con Asia e Europa durante tutto il periodo Tokugawa. In questi commerci un grande ruolo lo ebbe il traffico di argento e rame (estratto dalle miniere giapponesi) e dal 1659 al 1685, proprio a Nagasaki, furono prodotte (per fusione) una grande quantità di monete di rame destinate all'esportazione. La produzione di queste monete era basata sulle monete cinesi della dinastia Song... ma differivano per la tipologia di scrittura: mentre le monete Song cinesi usavano la scrittura "sigillare" e "semicorsiva", quelle di Nagasaki usavano quella formale ( kaishou ) . Posto due esempi. Da notare che le monete di Nagasaki, pur avendo la medesima leggenda e lo stesso sito produttivo, sono state prodotte con una enorme varietà di forme e dimensioni dei caratteri. La scritta recita: Genpou Tsuuhou (giapponese) o Yuan Feng Tong Bao (cinese) Come sempre ci tengo a precisare che, data la mia enorme ignoranza, posso aver preso una colossale cantonata... quindi mi scuso in anticipo per eventuali errori e chiedo cortesemente a @caravelle82, @Kojiki e @Xenon97, di correggermi.1 punto
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Mi allaccio a questa discussione per presentare il mio "nummo" proveniente da questo interessantissimo ripostiglio: D\ IMP DIOCLETIANVS AVG R\ GENIO POPV-LI ROMANI, S|F//IITR RIC VI 524a - Treviri Ex Rob Jones, Ex Rauceby hoard La moneta ha una tale freschezza in mano che sembra davvero coniata l'altro ieri, credo che per gli scopritori sia stata un'emozione unica rinvenire questo tesoretto.1 punto
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