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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/12/24 in Risposte

  1. Non mi ricordavo che tempo fa avevo scritto su come lavare/pulire i francobolli, riporto qui la stessa spiegazione in quanto è utile anche a staccare i francobolli da frammento cartaceo. Da buon Filatelista mi piace ricordare che non andrebbero mai staccati se sono su busta integra e timbrati con annulli interi e nitidi e soprattutto su materiale antico/classico questa è un operazione che non si fa MAI ! Il primo metodo è il classico bagnetto che si fa per staccare i francobolli da supporto cartaceo. In un piccolo contenitore mettere dell'acqua tiepida ed aggiungere un cucchiaino di bicarbonato di soda, mischiare affinché il bicarbonato si sciolga ed immergere con una pinzetta il francobollo/bolli. Lasciare per 10 15 minuti non di piu.. a questo punto vedrete che il francobollo che è fatto di una carta diversa dal frammento cartaceo si staccherà o inizierà a staccarsi da solo. Non forzate l'operazione in quanto il francobollo in questa situazione è molto delicato. .. generalmente si staccano da soli, questo vale per il francobollo in foto, altri francobolli.. alcuni stranieri o i moderni si staccano con molta difficoltà, questa operazione va valutata caso per caso. L' operazione va fatta usando una pinzetta filatelica, mai altri tipi di pinzette tipo per le ciglia . Una volta staccato sempre con la pinzetta immergere il francobollo in altro contenitore dove abbiamo messo dell'acqua fredda senza bicarbonato per il risciacquo. .. dopo qualche secondo in acqua pulita adagiare il francobollo su un tovagliolo di cotone spostandolo e capovolgendolo di tanto in tanto in posizioni del tovagliolo non bagnate per l'asciugatura. Dopodiché lasciarlo sul tovagliolo anche un paio d'ore . Non mettere mai il tutto al calore della luce solare o altra fonte di calore rischierebbero di arricciarsi. Dopodiché prendere un piccolo foglio di carta da forno piegato in due e in mezzo ai due lembi mettiamo il nostro francobollo, .. il tutto verrà messo in mezzo ad un libro che metteremo in orizzontale su un piano con sopra qualche librone pesante. Il nostro eroe sarà pronto il giorno successivo, asciutto , lavato , disinfettato e stirato pronto per l'album.
    8 punti
  2. Salve. Condivido la mia piastra 120 grana del 1767 con il taglio a cerchi e quadrati. Saluti.
    6 punti
  3. Ciao a tutti, oggi condivido con piacere con voi l'ultimo arrivo, un dupondio di Giulia Titi, figlia dell'Imperatore Tito. Non si conosce molto della vita della suddetta fanciulla, cercando sul forum ho trovato un interessantissimo ed esauriente post di @Illyricum65 che mi permetto di utilizzare come riferimento autorevole, trovate il link in fondo al post. Veniamo alla moneta, la conservazione generale non è eccelsa ma la cosa che più risalta e che non mi ha lasciato dubbi sul fatto di aggiungerla alla collezione è il bellissimo ritratto. Roma, 80-81 d.C., RIC 398, 12.22g x 28mm, AE. D/ IVLIA IMP T AVG F AVGVSTA; busto drappeggiato. R/ VESTA; S - C; Vesta con Palladio e scettro. Grazie a tutti per l'attenzione, ogni commento è sempre gradito ovviamente, Matteo
    6 punti
  4. Ciao ragazzi da anni volevo migliorare questa moneta presente in collezione, come si dice delle raccolte prestigiose, 😁, in conservazione “che era solo BB+”. Non è il top certamente ma il qFDC indicato dalla casa d’aste San Martino a mio parere può starci. Mi è piaciuta la patinatura al R. E il rapporto qualità/prezzo, trattandosi di uno dei due esemplari andati invenduti alla base, mi è sembrato decoroso. Per un po’ non cercherò di migliorarla ulteriormente per raggiungere il massimo di conservazione anche perché onestamente tirar fuori i tremila euro che il FDC65 richiede un pochino mi disturba. ☺️ Buona serata a tutti
    6 punti
  5. Moneta non autentica, in tutto, nel senso che hanno fatto una copia da un mocenigo contromarcato aggiungo che fa parte di quel "lotto" di monete false che vennero ritirate da savoca ed altri l'anno scorso
    4 punti
  6. Non ho trovato ancora l'articolo ma mi ero salvato alcuni screen per uno studio, è tradotto male ma qualcosa si comprende, se riesco a trovare il link lo condivido.
    3 punti
  7. Ciao Releo complimenti bella piastra e bel taglio. Io l'ho sempre pensato. Saluti Raffaele.
    3 punti
  8. Buonasera a tutti, complimenti @Releo, una piastra con un bel taglio cerchietti e quadratini (o rettangoli?) mi ricorda i disegni delle civiltà pre-colombiane, magari l'argento usato proviene proprio da quelle parti. Piacerebbe anche a me avere una piastra con un taglio simile. Saluti Alberto
    3 punti
  9. Simón Bolívar, detto "el Libertador", è il più famoso personaggio politico e militare venzuelano e sudamericano, considerato ancora oggi da molti un grande eroe. Il suo sogno era l'unificazione politica del Sud America, con la formazione di un'entità in grado di impedire le rivalità fra i paesi nati dalla fine dominio spagnolo, e garantire la reale indipendenza del continente dalle grandi potenze dell'epoca. Nonostante le differenze d'epoca e contesto geografico è a mio avviso impossibile non fare un parallelismo con l'integrazione europea, che ha gli stessi obiettivi strategici, tanto che si potrebbe definire Simón Bolívar il Jean Monnet del Sud America. Nel 1816 Bolívar preparò la campagna di liberazione del continente con l'aiuto dei generali Urdaneta, Piar, Páez, Mariño, Nariño, Monagas e altri. Nel giro di un anno ottenne una serie di vittorie sulle forze realiste e proclamò la fondazione della República de Colombia ad Angostura il 17 dicembre 1819, come unione fra Venezuela e Nueva Granada (l'attuale Colombia), a cui in seguito si aggiunsero Ecuador e Panama. Al Congresso di Cúcuta del 30 agosto 1821 fu promulgata la costituzione del nuovo Stato e si stabilì la capitale a Bogotà. All'inizio il governo fu fortemente accentrato, per poter mantenere la massima unità nello sforzo indipendentista, e per questo una volta sconfitto il nemico comune affiorarono tensioni insanabili fra chi avrebbe voluto mantenere lo Stato nella forma unitaria (come Bolívar stesso, che lo concepiva quale membro della futura Federación de los Andes) e i federalisti. Sconfortato, Bolívar abbandonò il progetto e rassegnò le dimissioni da presidente della Grande Colombia il 4 maggio 1830. Già di fatto dissolta nel 1830, la repubblica fu sciolta formalmente il 19 novembre 1831 per secessione di Venezuela ed Ecuador. Il sistema monetario era basato su: Peso = 8 Reales (argento) Escudo = 2 Pesos (oro) ma nella realtà non si fece in tempo a completare l'unificazione del contante. La circolazione rimase composta dal peso unitario e da una gran varietà di monete, come i "cuartillos" di rame, i pesos pre-1772 e quelli degli standards del 1772 e 1786, "macuquinas" di diversi tipi e varie altre monete coniate da repubblicani e realisti durante le guerre d'indipendenza. 8 reales Nel 1819 fu proposta anche l'emissione di banconote per finanziare l'esercito bolivariano. Una certa quantità di biglietti di vari tagli fu stampata da Peter Maverick di New York, mossa sostenuta da Antonio Nariño ma osteggiata dal vicepresidente Francisco de Paula Santander. Non si arrivò a un accordo quindi alla fine non vennero mai emesse. https://www.numisubastas.com/IMAGES/ITEMS/149adec3-7a35-4e13-9b20-4203fee568a3_PH1.JPG?upd=20230830064706 Simón Bolívar Inti Illimani - Simón Bolívar (1973)
    3 punti
  10. DE GREGE EPICURI Complimenti ad @Ale75per la notevole bravura, ma anche a @dareios itche ha così messo insieme una bella collezione di islamiche medievali, ed ha avuto la costanza di proporle a tutti noi. Purtroppo, di qui a diventare capaci di riconoscerle e classificarne, per quanto mi riguarda, ce ne corre!
    2 punti
  11. @Releo, una curiosità, la sequenza è per tutto il perimetro Cerchio/Rettangolo/Cerchio/Rettangolo? Nella porzione di foto sembra di intravedere che ad un certo punto diventa Cerchio/Cerchio. Saluti Alberto
    2 punti
  12. Per una catalogazione iniziale, per quanto riguarda l'Area Italiana ( Italia - San Marino - Vaticano - Sovrano Militare Ordine di Malta ) vi è questo ottimo sito: https://www.ibolli.it/index.php
    2 punti
  13. Complimenti per l'acquisto, un ritratto veramente suggestivo e non comune.
    2 punti
  14. Vedrai che nascerà la passione anche in te Antonio 🙂. Per intanto ti faccio i complimenti per il tuo raccoglitore e ti consiglio di comprare un buon catalogo di filatelia, io ho il Sassone, vedrai che ti divertirai.
    2 punti
  15. I simboli, per quanto variegati, non sono infiniti, questa è una croce tra l'altro già vista in altre monete non solo per la repubblica
    2 punti
  16. Numismatica Ars Classica > Auction 146 Auction date: 8 May 2024 Lot number: 2212 Price realized: 400,000 CHF (Approx. 440,480 USD / 409,779 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Troas, Abydos. Stater circa 330, AV 17 mm, 8.60 g. Facing head of Artemis, wearing an ornate stephanos decorated with acanthus leaves, triple pendant earrings and necklace. Rev. Eagle standing l. with closed wing; in l. field, vine-tendril with bunch of grapes. For similar reverse type. cf. Traite II, 2449 and pl. CLXVIII, 2 (eagle standing r.). Apparently unique and unpublished. A portrait of enchanting beauty, in the finest late Classical style work of a very talented master engraver. Virtually as struck and almost Fdc Ex NGSA sale 6, 2010, 84. From the Collection of a Man in Love with Art. The eagle type used for the reverse of this unique stater signals its production at the mint of Abydos on the Hellespont. This city, which faced Sestos in the Thracian Chersonesos, was a popular crossing point from Asia to Europe and vice versa due to is location at the narrowest point on the Hellespont. As such it was a staging area for various invasions, such as those of Xerxes against mainland Greece and of Philip II and Alexander the Great against the Persian Empire, ostensibly in revenge for the earlier campaign of Xerxes. Unlike most Greek cities, Abydos possessed its own gold mines and is known to have struck gold coins in the late fifth and early third centuries BC, probably in support of the fleets used by both the Spartans and Persians to end Athenian domination in the region. The city probably also struck gold coins in the name of Alexander the Great and Philip III Arrhidaeus in the period between 328 and 297 BC. The present coin, however, probably belongs to the 330s BC and the beginning of Alexander's conquest of the Persian Empire. The Mysian city of Pergamon also struck an unexpected civic gold emission at this time, possibly in support of Alexander's fleet before he could release the vast wealth of the Persian treasuries. The obverse type, depicting an exquisite image of Artemis, the patron goddess of the city, is mirrored in the contemporary bronze coinage of Abydos. The goddess is shown facing and wearing a polos on the bronze issues, but only on this remarkable stater is her headdress so masterfully ornamented with palmettes and acanthus decorations. Estimate: 500000 CHF
    2 punti
  17. Salve a tutti! Vorrei continuare la bella discussione sulle contromarche proponendo la foto di questo Mocenigo con contromarche di Cipro. Il venditore non specificava il tipo di moneta, ma chiaramente ha le fattezze di un Mocenigo di L. Loredan, con una contromarca 18 e i classici quattro cerchi disposti a croce. Il tutto molto simile alle monete di cui si fa riferimento nel Montenegro e piu' precisamente nel Gamberini, il quale riporta specificamente il Mocenigo di Loredan contromarcato. I guai arrivano quando si guarda al peso. Contro i 6.52gr tipici della lira, dalla mia bilancia di precisione risultano 7,54gr, che va a confermare piu' o meno i 7,57 gr indicati dal venditore. Con una superficiale (rispetto ai calcoli di @bordinrolandomirko e @fabry61) moltiplicazione basata sul valore di 1 soldo per 0.32 grammi, il peso della moneta non dovrebbe teoricamente superare i 5.76 grammi, o esservi inferiore assumento perdita di peso dopo essere stata contromarcata. Cosa potrebbe spiegare questa discrepanza secondo voi? Potrebbe essere un falso, con contromarca falsa, e se si', perche' mai in eccesso di peso? La porosita' potrebbe forse tradire in livello inferiore di fino? * Visto che si parla di Mocenighi (e di Marcelli), vorrei prendere l'occasione di chiedere lumi in merito all'aumento del valore di conversione della lira da 20 a 21 soldi. All'inizio di questa discussione si parla anche del valore del Marcello, che cambia da 10 soldi a 10 soldi e 1/2. Francamente ho provato a ragionarvici anche leggendo una discussione parallela su questo forum in merito alle monete di conto, ma da profano e non addetto ai lavori, non sono riuscito a venirne a capo. ** Lo stesso vale per le conversioni relative ai valori delle contromarche di Cipro, con il sistema dei resti e includendo i ragionamenti sull'aggio e il "difetto" derivante dall'uso dei grani. Se per caso vi fosse un modo piu' semplice per ri-spiegare i calcoli discussi a pagina 9 di questa discussione, sarei felicissimo se gli esperti del forum riuscissero a trovare ancora un po' di tempo per spiegarlo ad un caprone come me 🙂 Tanta carne al fuoco, scusate, ma la discussione tratta moltissime questioni diverse e questi quesiti erano piu' o meno collegati fra loro. Grazie
    2 punti
  18. Savoca Numismatik GmbH & Co. KG > Online Auction 214 | Silver Auction date: 26 May 2024 Lot number: 111 Price realized: 2,400 EUR (Approx. 2,598 USD) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Claudius AD 41-54. Rome Sestertius Æ 35 mm, 27,83 g TI CLAVDIVS CAESAR AVG P M TR P IMP P P, laureate head right / SPES AVGVSTA, Spes, draped, standing left, holding flower and raising skirt; SC in exergue Beautiful olive green-chestnut colored patina, severe and expressive portrait of Claudius, professionally conserved/gently smoothed, Extremely Fine. RIC I 115; BMCRE 192 Provenance: Ex Pecunem, Numismatik Naumann (formerly Gitbud & Naumann), Gitbud & Naumann Auction 19, lot 500 (July 6th, 2014). Claudius' deliberate choice of Spes, the goddess of hope, to feature prominently on his coinage speaks volumes about her significance in his mind. According to Carson, this particular motif likely debuted in the accession year of 41, coinciding with Claudius' own birthday on August 1st, which was also the day dedicated to making vows to Spes. During this crucial year, Claudius sought Spes' aid for his newborn son, Britannicus, underscoring her importance in moments of transition and anticipation. Spes' role as the goddess of the future endowed her with particular significance in pivotal life events, such as weddings and births, where hope for what lies ahead is paramount, especially for the well-being of children. Against the backdrop of the eventful year of 41, Claudius' selection of Spes resonated deeply. Carson observes that this depiction of Spes later became a customary representation for imperial heirs, with the reverse inscription, "SPES AVGVSTA," suggesting hope not just for the individual but for the entire empire, embodied through the imperial family. Kent further highlights the evolution of this symbolism, noting that as Claudius' reign progressed, the hope for imperial succession shifted from Britannicus to his adopted son, Nero. The prevalence of temples and altars dedicated to Spes in Rome, coupled with the meticulous craftsmanship of Claudius' coinage featuring her, hints at the inspiration drawn from statues, possibly of ancient origin, given their archaic qualities Starting price: 2000 EUR ILLUSTRAZIONE: STATUA ROMANA DELLA DEA SPES
    2 punti
  19. La storia del Sud America dopo l'indipendenza dei suoi paesi presenta molti spunti politici e numismatici interessanti. In particolare ci furono vari progetti o tentativi di unioni che non ebbero successo, di cui il più famoso è senza dubbio la República de Colombia, detta comunemente Gran Colombia, creata dal celebre Simón Bolívar come unione federale fra Colombia, Venezuela ed Equador fra il 1819 e il 1831. Ma per iniziare parlerò sinteticamente di un tentativo meno noto, quello della Confederación Perú-Boliviana. Esistita fra il 1836 e il 1839, era formata da tre membri: Stato Nord peruviano, Stato Sud peruviano e Stato Boliviano, di cui i primi due furono appositamente costituiti nel 1836. Il caos in cui versava il Perù fin dal 1835 a causa del colpo di stato del generale Felipe Santiago Salaverry culminò nel patto fra il presidente legittimo, Luis José de Orbegoso, e il presidente della Bolivia, generale Andrés de Santa Cruz, per unire le due repubbliche seguendo un sentimento diffuso fra molti politici influenti dell'epoca. Il progetto fu spinto anche da Simón Bolívar, che lo vedeva come una tappa verso l'unificazione con la Gran Colombia sulla via della formazione della Federación de los Andes, a sua volta concepita come base per una possibile futura unione politica dell'intero Sud America. Salaverry si scontrò con Santa Cruz, che aveva attraversato il confine peruviano-boliviano col suo esercito su richiesta di Orbegoso. Nella battaglia decisiva di Socabaya vinse Santa Cruz: Salaverry fu processato e condannato a morte per tradimento e insubordinazione. Il 28 ottobre si costituì la Confederazione Perù-Boliviana, di cui Santa Cruz era a capo con ampi poteri, retta con la costituzione del 1837. Stato Nord peruviano Stato Sud peruviano Stato Boliviano Ognuno dei tre aveva una monetazione a sè stante. 8 reales nordperuviano: 8 reales sudperuviano: 8 soles boliviano: Tutto finì per mano del maresciallo peruviano Agustín Gamarra, non ostile all'idea generale di unione ma contrario alla divisione del Perù, che insieme ai peruviani contrari a Santa Cruz e ai governi del Cile e dell'Argentina dichiarò guerra al governo della confederazione. L'Esercito Unito di Restauro, formato dall'esercito cileno e da truppe peruviane al comando di Gamarra e del generale cileno Manuel Bulnes, sconfissero l'armata della confederazione, composta dall'esercito boliviano e dalle truppe confederate peruviane, nella battaglia di Yungay a gennaio del 1839. Il 25 agosto Gamarra proclamò sciolta la confederazione e riunificato il Perù. Lo stesso Gamarra iniziò nel 1841 una guerra d'annessione contro la Bolivia, ma morì in battaglia. Ci fu un secondo tentativo nel 1880, quando i presidenti dell'epoca del Perù e della Bolivia idearono la federazione degli Estados Unidos Perú-Bolivianos fra i due paesi, ma il progetto non fu attuato a causa dei disordini provocati dalla Guerra del Pacifico contro il Cile.
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  20. Anche questa passata all'ultima GMA era giudicata con taglio quadrato/cerchio...
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  21. No no niente troppo zelo, la tua tecnica "è assolutamente corretta", ma non è per un fattore di tempi, ..e' che la carta gialla o rossastra o colorata potrebbe scolorire sui francobolli. La regola dice , bagnetto separato da frammenti di carta bianca da quella colorata. Per la carta colorata il bagnetto si fa con meno francobolli e si cerca di togliere i francobolli via dall' acqua piu' velocemente, ed inoltre per la carta colorata l' acqua sarebbe meglio fredda. Grazie per averlo ricordato, ho proprio dimenticato di scrivere questa cosa importante.
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  22. Tempo fa @Litra68 ho letto un articolo dove spiegavano il fenomeno dell'accavallamento della virola sugli 8 reales aventi lo stesso taglio , purtroppo non trovo il link, devo cercare.
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  23. Complimenti per l'acquisto! Il ritratto è veramente molto bello
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  24. sì, credo sia la variante francese
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  25. Ciao @marchiomadone Avevo seguito l'asta ed ero interessato in quanto evidente falso. Poi ovviamente lasciato andare. Come detto palese falso.
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  26. Sulla somiglianza delle Auguste ai loro coniugi e familiari segnalo questa bella discussione del 2011:
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  27. Complimenti @Litra68 hai un occhio di falco.
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  28. Ciao, alcuni mesi fa mi sono stati regalati da una conoscente ( appartenevano a suo zio) due album con centinaia di Francobolli sia italiani che esteri. In più una cartella con molti francobolli di diversa provenienza tutti su frammenti di lettere e cartoline e non sistemati come nelle foto che posto. Non sono un appassionato purtroppo ma visto i raccoglitori molto vecchi che sono da cambiare ed i tanti pezzi tenuti alla rinfusa ho deciso di risistemarli e perché no ( nei pochi ritagli di tempo che ho a disposizione percui sarà una cosa lunga🙂) anche iniziare a capirne di più. ANTONIO
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  29. Salve, la prima é giapponese, del 1899-1902, da 1 sen ( va capovolta). La seconda è del 1898. La serie col battello è del 1913-19. I tre martiri della libertà sono del 1932-33. Sun-Yat-Sen è del 1931-37
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  30. Quest'ultimo statere è un autentico capolavoro.
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  31. Grazie infinite. L' ipotesi del difetto di conio è sicuramente alla base delle differenze di classificazione. Mi resta la curiosità (e spero che qualcuno, prima o poi, riesca a reperire un' immagine) di vedere anche Cr 450/3c, cioè con la scritta ALBIN al R/ senza "S" e senza "V".
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  32. Salve @maurineg , ho fatto delle ricerche e sono giunto alla conclusione che su questa moneta esista un po' di confusione in quanto la prima moneta in foto di riferimento viene classificata giustamente come Cr.450/3a . Probabilmente non esiste nessuna differenza con il Cr.450/3b-c , tranne un "difetto" di conio che rende visibile , oppure no perche' coperta dalla spiga , la S finale di ALBINVS . Considera che probabilmente si tratta di una moneta itinerante essendo Postumio Albino nel 48 a.C. un Legato di Cesare , quindi "difetti" di conio erano quasi la norma per queste emissioni al seguito degli eserciti . Ti consiglierei di classificare la tua moneta come 450/3b (variante) , perche' la S finale non si legge come nella seconda foto . Sotto in foto le due varianti con S finale e senza S , come nel tuo esemplare .
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  33. Questa è la variante.. purtroppo i libri non aggiungono una foto con il timbro con la variante, quindi dobbiamo immaginare come fosse da queste due righe. Ho anche pensato che potesse essere qualcosa di questo tipo.. e che il numero fosse 15 anziché 16. Ma non credo sia neanche così. Purtroppo non so piu' cosa pensare. E' anche possibile che molti di questi annulli non siano stati mai catalogati come menziona il Marchese, usati per poco tempo e poi distrutti in zone di guerra, molti di questi uffici di posta militare erano sotto ad una tenda quindi immaginiamo l' instabilità della situazione. Mi dispiace non riesco a venirne a capo con sicurezza.
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  34. Salve , secondo il sito online Crawford (5) la differenza tra il Cr. 450/3a e il 450/3b e' nel rovescio , dove ALBINVS e' riportato con le S finale (450/3a) , oppure senza la S (450/3b) , dove pero' in entrambe le monete la spiga copre la S finale ALBINV(S) Osservando bene il rovescio , la tua moneta non dovrebbe essere ne' l' una , ne' l' altra , in quanto sembra scritto ALBINI , quindi dovrebbe essere il Cr. 450/3c , di cui pero' non ho immagini disponibili per confronto . Sentiamo altri pareri .
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  35. 1 punto
  36. Ciao A me sembra buona e non una contraffazione. Il titolo, come già hai ricordato è molto basso da qui per me la colorazione. Il marroncino potrebbe essere dovuto alla migrazione in superficie di qualche componente della lega del metallo che si è ossidato diversamente. sulla legenda, dato l'alto numero di esemplari coniati e di conii, non ci vedo nulla di strano.
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  37. Mi dispiace ma non si riesce ancora a vedere bene. Sulla moneta non si devono creare ombre... nè tantomeno bisogna scattare le foto con il cellulare in mano, poichè, a causa dei tremori, la foto viene sfocata Dovresti provare così...
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  38. E usaleeee 🤣🤣🤣
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  39. Fatto "copia&incolla" dal sito della SNI Volume CXXV (2024) Materiali M. De Benetti, A revision of RRCH 554: a group of Etruscan and Roman coins in the National Archaeological Museum of Siena from the Bargagli Collection. G. Carraro, Ritrovamenti e circolazione di moneta in Emilia-Romagna nel Medioevo, con nuovi dati dagli scavi di Rimini. W.R. Day JR, The Discovery of a Florentine Gold Florin at St Mary in the Marsh, Kent, England. Saggi Critici A. Bernardelli, Shakespeare, un malvagio pescivendolo e la “Legge” di Gresham. L. Sole, G. BAZAN, Il selinon di Selinunte. G. Ciampoltrini, Un aureo al nome di Giulio Cesare e Aulo Irzio (RRC 466/1) e le prime ricerche a Populonia (1740-1742). J. Paiano, La monetazione aurea di Cuniperto: un esempio di “rivalutazione necessaria” sullo sfondo dei rapporti fra Bizantini e Longobardi? A. Rovelli, De pondere et argento de duodecim in decem. Note sulle emissioni monetarie del regno italico nel X secolo: il contributo delle analisi metallografiche. Storiografia Numismatica C. Bombardini, Pietro Gradenigo: collezionismo e passione numismatica a Venezia nel Settecento. L. Scaglione, “Dovrò rallegrarmi che il Museo di Torino possegga per opera mia una moneta appartenente ad un principe famosissimo per aver dato fine all’Impero romano in Occidente”. Insolito solido pseudo-imperiale attribuito in passato ad Odoacre nelle collezioni dei Musei Reali di Torino. Note M. Cardone, M.C. Blázquez Cerrato, Inedita contromarca su un asse di Augusto di Acci (Colonia Iulia Gemella Acci). Contributo allo studio delle contromarche provinciali ibero-romane. A. Stella, Un medaglione inedito di età costantiniana per la zecca di Aquileia rinvenuto a Ceggia (VE). Discussioni, Recensioni e Segnalazioni C. Perassi, Numismatica archivistica. Il recupero della memoria [R. Tomassoni, Cultura antiquaria ed erudizione tra Venezia e Vienna nel Settecento. La collezione numismatica di Apostolo Zeno, Udine 2022]. T.M. Lucchelli, La pubblicazione delle monete greche: storia, metodologie, problemi, prospettive [H.-M. von Kaenel, I.N. Svoronos und E.S.G. Robinson und ihr neues Konzept zur Edition griechischer Münzen aus der Antike, Mainz-Stuttgart 2022]. M. Caccamo Caltabiano, Numismatica e storia: un binomio imprescindibile nello studio delle monete [C. Perassi, A. Bona (a cura di), Numismatica e Storia. Nel centenario della nascita di Gian Guido Belloni (1919-1996). Atti del Convegno Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, 16 dicembre 2019, Mantova 2022]. R. Iula: G. Colucci, Alcune riflessioni sulla monetazione dei re longobardi in Italia (568-774), Bari 2022. M. De Benetti, A. Saccocci: M.G.L. Hermann, L. Königer, K. Richter, Gold und Silber in fremder Münze: Die Schatzfunde des späten Mittelalters aus Stammham, Faustus 2022. L. Passera: Porcelio de’ Pandoni, De sestertio et talento, edizione critica e traduzione italiana a cura di N. Rozza, introduzione, traduzione inglese e commento a cura di A. Burnett, Napoli 2022. T.M. Lucchelli: A. Mayr, Die Medaillen und Schaumünzen der Kaiser und Könige aus dem Haus Habsburg im Münzkabinett des Kunsthistorischen Museums Wien, Band XI: Ferdinand I. (1793-1875, reg. 1835-1848), Wien 2023. Necrologi G. G., Ermanno Winsemann Falghera (1941-2023). R. G., M. P., Giulio Bernardi (1937-2024).
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  40. E per tre euro oggi ho portato a casa un bel farthing del 1865, ne avevo già una del 1862 ma piuttosto liscia. Un 20 para dell'Impero ottomano del e.H. 1255 anno di regno 3 (nostro 1841) in argento 170/1.000 E questo bel 2 centesimi del 1859 che va a sostituire la stessa corrosa presa due settimane fa (post 1452) ancora in ammollo.
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  41. Condivido volentieri: ALBANIA Amet Zogu (1925-1939) 20 Franga 1926 R "Fascetto" - Mont. 28 AU RRRRR Di questa moneta, battuta nella zecca di Roma con un piccolo fascio accanto alla R, furono battuti soltanto 100 esemplari, 90 dei quali subito rifusi. https://marenghi.collectorsonline.org/moneta/M-2/32
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  42. Ciao, oggi condivido un asse molto comune dell'imperatore Nerone (54-68 d.C.) con la personificazione sul rovescio della dea Vittoria coniato a Roma. Fu l'ultimo esponente della dinastia Giulio-Claudia (14-68 d.C.) iniziata con l'imperatore Tiberio a cui seguirono nell'ordine Caligola, Claudio ed appunto Nerone. Tutti imperatori che continuarono l'opera di Augusto salito al potere dopo la sanguinosa guerra civile che segnò ufficialmente il passaggio dalla repubblica all'impero, contribuento al consolidamento definitivo di quest'ultimo e del principato. Nerone e' senza dubbio tra I più noti e controversi imperatori romani il cui operato sarà da me approfondito con tutta l'attenzione che merita. Gli storici dell'epoca ne riportano un ritratto tutt'altro che positivo,forse legato al suo essere spietato nei confronti di chi cercava di contrastarlo. Le fonti storiche dell'epoca, molto probabilmente, non erano del tutto neutrali e forse politicamente legate alla parte avversa percui il tutto va letto con il beneficio dell'inventario. Certamente non fu un santo facendo addirittura assassinare la madre Agrippina Minore nonché due mogli Ottavia e Poppea e fu anche il primo imperatore ad essere colpito ufficialmente dall'istituto della damnatio memoriae per delibera del Senato, la peggiore onta che un defunto augusto poteva ricevere. Da esame diretto l'asse risulta coniato, un po decentrato al dritto, con buon metallo (considerando che si tratta di rame e che ha 2000 anni) ed ha svolto egregiamente la sua funzione di moneta rimanendo pienamente leggibile e ( per me) piacevole . Buono anche il ritratto dell'augusto. Grazie ed alle prossime 🙂 ANTONIO 28 mm 9,72 g RIC 312
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  43. DE GREGE EPICURI La mia non è stata "addentata", comunque il lato femminile è abbastanza liscio, mentre l'altro si difende meglio. Avrete notato che la Francia è in prima fila, inalberando il berretto frigio, mentre la povera Gallia Subalpina (anzi, Gaule Subalpine) è in secondo piano. Questo mi dà lo spunto per una riflessione: in pochi anni si è passati dalla Repubblica Piemontese (1798/99), scritta in italiano, alla Gaule Subalpine scritta in francese (1800/1802), e poi con un balzo (settembre 1802) alla République Française con Napoleone Primo Console e, dal 1804, Empereur. Strana repubblica, dotata di un Empereur...Il Piemonte annesso alla Francia! Voi non lo sapevate, ma anche questa era Gallia, come nel 200 a.C. E poi si meravigliano quando dico che Napoleone mi sta...non proprio simpatico. Per non dire di tutto quello che si è portato in Francia. La Sindone però l'ha lasciata a Torino, con grande sollievo dei Savoia e delle vecchiette piemontesi.
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  44. Per quanto riguarda cosa possa aver utilizzato per il pagamento è difficile da dire. Il tema è più economico (storia dell'economia) che numismatico. Gli spezzati usati dalla popolazione generale erano maggiormente quelli di rame o di mistura (moneta fiduciaria) o i bassi valori d'argento (moneta reale), in particolare grossi e giuli, ma anche testoni. Tenderei a considerare meno probabili pagamenti in natura, perchè meno consoni alla Pubblica amministrazione, ma non si può mai dire (se previsto dal contratto): ad esempio sacchi di farina. Infine il circolante poteva essere dipendente anche dalla tipologia monetaria emessa nei territori circostanti (ben presente anche nello stato Pontificio e regolata da precise tariffe) e dal momento economico (durante i periodi di guerra il contante spariva). Per riassumere è probabile che il pagamento venisse fatto soprattutto in testoni, giuli, grossi, carlini, muraiole e baiocchi.
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  45. Buon pomeriggio a tutti gli amanti di questa sezione. Non ho trovato nulla relativo alla moneta che voglio presentarvi nella varie discussioni del forum. Ero gia' in possesso della lira 1778, che io chiamo "normale" o "standard", in quanto le stesse fattezze sono state riprodotte anche negli esemplari degli anni successivi 1779 e 1780. In questi giorni, ho inserito in raccolta anche questo esemplare, con lo stile del leone al rovescio e soprattutto con la rappresentazione dello scudo papale al diritto, molto diversa. Sia il MIR che il Chimienti danno solo un grado di rarita' a questa moneta. Nella mia esperienza, però, ho visto pochissimi esemplari ed un esemplare passato in asta qualche anno fa era dichiarato rarissimo con un realizzo finale molto interessante. Mi piacerebbe conoscere l'opinione sulla rarità e anche sul grado di conservazione di questo esemplare che io giudico BB/BB+ da chi si interessa a questa monetazione. Grazie mille a tutti
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  46. @italpen Questa Lira deriva dai conii ordinati nel 1777 da Bologna alla Zecca di Firenze (incisore: Siries? Weber?). Quando questi giunsero a Bologna uno di essi presentava una fessura comparsa al momento della tempera (si vede bene nel rovescio qui sopra), mentre l'altro, con le "armi pontificie", fu giudicato poco riuscito nel disegno, e l'incisore bolognese Balugani fu incaricato di porvi rimedio. CHIMIENTI CASSANELLI 2015, p. 219 La moneta è sicuramente almeno molto-rara, direi R2-R3. L'esemplare della collezione reale è MB, molto peggiore di quello sopra riportato che, nonostante le brutte foto, appare forse il più bello dei pochissimi apparsi in commercio (esclusi i 3 esemplari in alta conservazione presenti nella collezione del Museo Archeologico di Bologna). Lo definirei BB+ o BB-SPL. Non fare caso al singolo grado di rarità indicato dal MIR (che riprende quanto riportato da altri) e da Chimienti (che, in mancanza di dati documentali, indica talora così una moneta comunque rara). Proviene da un'asta recente?
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  47. Grazie a Dio sono a casa, ringrazio ancora tutti per il Vostro supporto e amicizia. Non credevo di avere cosi tanti amici qui. Grazie ancora.
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  48. Ho trovato un po'di tempo ed ecco che ho aggiornato il quadro
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