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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/21/24 in Risposte

  1. Il racconto di @marchiomadone mi porta a segnalare un interessante libro scritto da Maria Pia Pedani, venuta a mancare nel 2019, già professoressa associata del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dal titolo “Venezia porta d’Oriente”: “In arabo Venezia si dice al-bunduqiyya. Venezia è l'unica città europea ad avere un nome arabo e questo semplice fatto dice quanto la Serenissima sia stata per lunghi secoli la principale cerniera di raccordo fra l'Europa e l'Oriente, fra la Cristianità e il vasto mondo musulmano affacciato sul Mediterraneo. Quella raccontata in questo libro è una storia millenaria di rapporti e scambi tra mondi antagonisti, ma comunque in contatto e solo ogni tanto in guerra. Dal Mille alla fine dello Stato veneziano (1797), l'autrice racconta l'evoluzione del rapporto fra Venezia e il mondo arabo e turco, sul filo dei commerci della Serenissima, dei pellegrinaggi e delle crociate, degli scontri ma anche delle alleanze, delle peripezie degli schiavi e dei convertiti. Tracciata dalle più lontane origini l'evoluzione complessiva di questo rapporto, l'autrice racconta poi dettagliatamente chi e come, da una parte e dall'altra, lo tesseva: gli ambasciatori con i loro cerimoniali, i dragomanni e i consoli, i mercanti con i loro fondachi, i marinai e gli schiavi, i pirati e le spie. Un viavai di persone e merci che disegna, un secolo dopo l'altro, un quadro vivido di contiguità, di familiarità, di relazioni tra mondi diversi ma non necessariamente ostili.”
    4 punti
  2. Bellissima moneta, chi non ci vede il lustro non so cosa stia guardando 😂
    3 punti
  3. Cari amici è appena arrivato...il figliol prodigo ritrovato. L'inafferrabile ultimo millesimo che va a completar la serie. Un'emozione incredibile oggi aprire la raccomandata di Bolaffi. E una volta venuta alla luce ancor maggiore la soddisfazione di averla in mano anche perché dal vivo è migliore che in foto, almeno il rovescio. Il D tutto sommato è come me lo aspettavo, con i capelli che soffrono come al solito di ampia usura per gli esemplari che hanno circolato (che sono il 95-98% dei pochi esemplari sul mercato con questa data/zecca), ma il R presenta al contrario una usura omogenea, non accentuata ed entrambi i versi offrono alla vista una patina regolare, dal colore gradevole riposato da vecchia raccolta e caratterizzato da bei riflessi ambrati, specie al R. E non presenta graffi rilevanti o colpi, neanche lievi. Io la giudicherei complessivamente un qBB/BB+. Questo esemplare perciò mi soddisfa pienamente anche perché...provate a trovare uno SPL di questo R3 e poi mi dite. E finire la serie significa d'ora in poi puntare solo a migliorare i pezzi di conservazione inferiore. Ma questa sono quasi certo che rimarrà a lungo in raccolta vista la fatica improba fatta per trovarla Grazie e buona serata
    2 punti
  4. Cari tutti, di recente, sono venuto in possesso dell’esemplare in oggetto che presenta al R/ lo stemma coronato entro un cerchio perlinato. E’ proprio la presenza del cerchio perlinato che renderebbe l’esemplare non solo molto raro ma forse anche inedito. L’occasione è quindi di condividere con voi questo nuovo ingresso e magari leggere qualche vostra osservazione e/o informazione al riguardo. Grazie e saluti. Ringrazio @anto R
    2 punti
  5. 2 punti
  6. Ciao @EmilianoPaolozzi, bella moneta, Nerone sempre affascinante. Questo asse lo vedo in vendita poco frequentemente, tuttavia non è indicato come raro o mi sbaglio? Allego foto della mia moneta della stessa tipologia. Buona serata.
    2 punti
  7. Nello stesso albumino una pagina di studio dei Wilding della regina E. II Qualcuno penserà..che strano colleziona lo stesso francobollo..?!
    2 punti
  8. Vi mostro qualche foto di alcune pagine di raccoglitore per lo studio dei definitivi ordinari di Giorgio V,
    2 punti
  9. Fa molto questo: https://disney-comics.fandom.com/it/wiki/Zio_Paperone_pesca_lo_Skirillione (sembra scritto da un bambino delle elementari ma si capisce lo stesso). Seriamente, secondo me sarebbe pericoloso se diventasse la nuova frontiera della speculazione in numismatica e fosse portato agli estremi. Un po' come quelli che timbrano i francobolli nuovi nel casi in cui sul mercato le stesse serie valgono di più usate.
    2 punti
  10. In una asta Ratto del 1961 a proposito di una serie di esemplari è scritto quanto segue: ”Con riferimento a tutti i progetti eseguiti nello Stabilimento Stefano Johnson di Milano che seguono, è opportuno dire che, avendo lo Stabilimento Johnson ottenuto l'autorizzazione del Ministero del Tesoro di preparare progetti di monete, si deve considerare lo stesso Stabilimento, nei soli riguardi dei progetti e delle prove, come una officina ausiliaria della Zecca del Regno.” Ricordiamo anche che la Johnson acquistò’ già gli stampi della Zecca di Milano (cessata nel 1878).
    2 punti
  11. Ciao @Releo, come vedi la “particolarità” investe anche altre monetazioni:
    2 punti
  12. Francamente non vedo nessun accanimento nella risposta che ti hanno dato. Nibbi ha espresso un parere più che lecito , d’altra parte, sei tu che posti monete per richiedere pareri . Ci sta che a volte vada male quando si compra , altre possa andare bene quando si vende una moneta. Devi in questo caso ringraziare L acquirente che ha speso quella cifra.
    2 punti
  13. Come si può notare anche nei moderni il nome della nazione non viene messo... Viene invece messo nei possedimenti
    2 punti
  14. @Pirima numismatica Buongiorno Riccardo .Alla morte dell' incisore capo della Regia Zecca Filippo Speranza avvenuta nel 1903 vi fu una sospensione dell' attività della Zecca di Roma dal 1904 al 1906.In questo periodo storico si inserisce nel 1905 l' attività dello Stabilimento Johnson di Milano che disponendo di attrezzature all' avanguardia si sostituì al lavoro della Zecca eseguendo nuovi studi e progetti monetari per il rinnovamento della monetazione italiana. Numerosi furono quindi in questo periodo emissioni di progetti in metalli diversi più o meno rari. Essi però, in gran parte, non furono seguiti da coniazioni ufficiali e rimasero tali anche per la nascita in quegli anni della nuova sede della Zecca di Roma che divenne produttrice ufficiale, come doveva essere, di prove e coniazioni ufficiali del Regno .Naturalmente quest' ultime hanno sicuramente un valore collezionistico maggiore, parlo soprattutto per le PROVE, rispetto ai progetti in quanto furono precursori di coniazioni ufficiali. Posso dirti comunque rispetto alla rarità ed al valore economico dei progetti che oltre a quelli meno rari in metalli meno nobili, ne esistono anche molti di estremamente rari che fanno anche dei notevoli realizzi in asta .Quindi a mio parere risulta troppo generico fare un distinguo tra progetti Johnson e Prove zecca viste anche le numerose emissioni di progetti da parte dello stabilimento milanese. Spero di esserti stato d' aiuto Andrea.
    2 punti
  15. Salve. Condivido un 10 tornesi 1858 in cui la V di FERDINANDVS e la V di VTR sono delle A capovolte. Grazie per l'attenzione. Saluti.
    1 punto
  16. Archeologia a colpo d’occhio. Trova in un campo questo oggetto medievale. Cos’è e a cosa serviva. La”sgraffigna” Un interessante reperto è stato scoperto nei giorni scorsi in un campo inglese e consegnato, per le verifiche e la registrazione – avvenuta in queste ore – all’Autorità archeologica britannica. Si tratta di un peso monetale in lega di rame, prodotto e usato tra il 1350 e il 1380. Un peso monetario (o peso monetale) è un oggetto metallico, generalmente realizzato in bronzo o ottone – entrambe sono leghe di rame – utilizzato per controllare il peso delle monete metalliche d’oro o d’argento. Il peso veniva posto su un piatto del bilancino, mentre sull’altro veniva collocata la moneta da controllare. I pesi dovevano coincidere. Le verifiche venivano compiute sia dai cambiavalute che dai commercianti che ricevevano un pagamento in valuta materialmente pregiata. Questo strumento serviva a contrastare la tosatura, un’attività illegale che consisteva nel rimuovere una parte della moneta – con una piccola lima, con un coltello ecc – per ottenere del metallo prezioso e rimettere in circolazione la moneta come se avesse il valore originario. E’ probabilmente da questa attività di limatura del metallo prezioso che deriva il termine “sgraffignare”, cioè grattar via qualcosa di prezioso, sottraendone polvere di metallo e piccole parti attraverso il graffio. Una forma di furto “superficiale” e di gravità limitata sotto il profilo del valore sottratto. Il peso monetale, di forma quadrata e uniface, trovato in Inghilterra in questi giorni, presenta un motivo stampato raffigurante un cavallo con un cavaliere con le braccia in fuori, rivolto verso sinistra, all’interno di un pannello circolare. Le dimensioni dell’oggetto sono 14,6 mm di lunghezza, 15,2 mm di larghezza e 1,8 mm di spessore. Ha un peso di 2,82 grammi. Rights Holder: North Lincolnshire Museum Analoghi pesi monetali furono censiti da Withers e Withers (2011, pagina 39), i quali ritengono che questi oggetti di verifica siano stati fabbricati in Francia o, data la scarsa definizione dell’immagine, siano copie derivate da originali francesi per verificare la moneta di Franc a cheval di Giovanni II (1350-1364) o di Carlo V (1364-1380). La sua produzione è stata realizzata mediante fusione, ed è completamente integro. Il trattamento superficiale dell’oggetto include una stampigliatura ben visibile, nonostante la definizione non ottimale del motivo. Dopo la registrazione, l’oggetto è stato restituito al suo scopritore, mantenendo così il ciclo di scoperta e documentazione aperto per ulteriori studi e verifiche future. Roxby cum Risby, il Comune in cui l’oggetto è stato trovato, è una parrocchia civile nel distretto del North Lincolnshire, in Inghilterra, con una popolazione di circa 500 abitanti. La frazione di Dragonby era un insediamento dei Corieltauvi nella tarda età del ferro preromana. I villaggi di Roxby e Risby esistevano autonomamente dal Medioevo e sono menzionati nel Domesday Book del 1086. Roxby apparteneva a Gilbert de Gant, mentre Risby era di proprietà dell’abate di Peterborough. Risby fu in seguito annessa a Roxby per formare una parrocchia unica. Durante il regno di Enrico VIII, Risby fu tolta dalla Corona all’abate durante lo scioglimento dei monasteri e donata a Sir William Herbert sotto Edoardo VI. https://stilearte.it/archeologia-a-colpo-docchio-trova-in-un-campo-questo-oggetto-medievale-cose-e-a-cosa-serviva-lasgraffigna/
    1 punto
  17. A Taranto mercoledì 26 giugno presentazione dell’importante e interessante libro edizioni D’Andrea, con relatori illustri !
    1 punto
  18. Ciao, Chi ti ha confermato che è una bufala? Sono il proprietario dello scudo 1845 Torino. La bufala l'avete in quella zuccaccia che vi fa sempre parlare per dare aria alla bocca. Buona serata Ah, la moneta è in vendita, portatemi un milione di euro ed è vostra.
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  19. Ciao, Nerone è sempre Nerone, grazie per aver condiviso la tua moneta, tra l'altro nel ritratto lo trovo un po' più in forma del solito 😃
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  20. Grazie mille @Nibbi è importantissimo per me avere pareri di persone competenti che amano la numismatica e che lo fanno per il solo piacere di aiutarmi. Grazie ancora e scusami, non volevo...c'è un modo di cancellare quei stupidi commenti che ho fatto?
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  21. Il nostro marzocco incoronato di Toscana si presenta con qualche danno, ..ma cosa vogliamo da un' emissione che ha 170 anni. Granducato di Toscana 1851, 2 crazie che originariamente potevano essere di tre tonalità di colore, azzurro su grigio o azzurro su azzurro o azzurro verdastro, ... i delicati colori dell' epoca hanno virato verso tutt'altro ed oggi l' azzurro ci sembra piu' che altro verdastro. Questi francobolli benché antesignani erano addirittura filigranati, cosa che dieci anni prima non lo era neanche il penny black. Queste meraviglie furono stampate presso la tipografia granducale di F. Cambiagi & Co a Firenze. Il francobollo purtroppo non permette di controllare nessuna varietà, ma non ha importanza va tenuto in collezione comunque e custodito. Anche esemplari in queste condizioni sono ricercati da periti o collezionisti di antichi stati italiani, .. infatti vengono usati per fare i confronti.. e sono utili anche se fossero dei falsi. In filatelia non si butta mai nulla.
    1 punto
  22. Grazie per la comunicazione sull'invenduto di Sima, ci faccio un pensiero. Il 1831 Genova con F al posto di Ferraris ce l'ho: ne ho incrociato un esemplare un paio d'anni fa e non me lo son fatto scappare, dato che non ne avevo mai visti in vita mia. Quella del 1845 Torino mi è stato confermato da fonte affidabile essere una bufala: di prove dell'esistenza non se ne sono mai viste, quindi personalmente mi astengo dal giudizio. Lo stesso vale per il 1849 Torino: @simonesrt è persona serissima e non dubito certo della sua testimonianza, ma finché non si hanno dei video che dimostrino incontestabilmente l'esistenza del pezzo resta difficile che questa venga accolta dalla comunità scientifica. E per chiudere con una battuta, spero che queste prove continuino a latitare, se no avremmo nuovi irraggiungibili pezzi da aggiungere alla collezione per completare la serie
    1 punto
  23. @Gallienusil 1831 Genova croce larga è passato nella scorsa asta di Barbieri, e andato invenduto a 400€. Bellino, dalla foto forse leggermente lucidato al D/ (https://sima.bidinside.com/it/lot/2097/regno-di-sardegna-carlo-alberto-/) Magari se chiami è ancora disponibile. Oltre al 1838 Torino è veramente raro anche il 1831 Genova croce larga e con F. sotto al collo (non Ferraris come normalmente c'è nei pezzi con croce larga). Il Gigante da questa versione ibrida di passaggio dalla croce stretta e F. e la croce larga con Ferraris come R5. I passaggi sono veramente pochi Andando nelle vere rarità c'è anche il fantomatico 1845 Torino, di cui è noto un unico esemplare, pescato sulla baia dal buon Eros (@Furia78) , di cui si parlava, con foto, in questo thread Nello stesso thread @simonesrt (Numismatica Felsinea) dice di aver visto di persona un 1849 Torino in una collezione
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  24. Ciao,non capisco il senso di questo passaggio,cosa ti aspettavi?... Tra l'altro non mi sembra che tu abbia chiesto dei pareri su questa variante in particolare,tra l'altro straconosciuta,hai scritto: Da queste parole deduco che volevi farci vedere la tua moneta,bene,ma poi cosa ti aspettavi?... Scusami,ma a volte ho come l'impressione di dovermi sentire (parlo per me)in colpa se non rispondo a questo tipo di post... Poi magari uno ha anche altro da fare che stare sempre attaccato al forum,non ti sembra?...
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  25. il Vaticano potrebbe far di meglio. Innanzi tutto dovrebbe iniziare, secondo me, una serie di monete commemorative dedicate alle Battaglie medievali e rinascimentali della Chiesa, in modo da omaggiare il Potere Temporale e la sua storia
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  26. Certo. I buoni negozi di filatelia possono offrire diverse scelte di qualità per lo stesso francobollo e rilasciare una ricevuta di cosa esattamente si sta acquistando.
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  27. Sinceramente non capisco perché vi lamentate. Aggiungo anche che per fortuna che c'è Monaco che mantiene alta l'attenzione sugli euro altrimenti si farebbe la fine di tante Zecche, come IPZS, che mettono sul mercato tante diverse tipologie di monete che poi nessuno vuole anche se le tirature sono basse. Monaco fa quasi esclusivamente i 2 euro proof, sono poche e tutti le vogliono perché sanno che quei soldi non sono buttati, non corri il rischio di trovare la tua moneta su una bancarella a un prezzo inferiore all'emissione. La speculazione che ne deriva fa anch'essa parte del gioco e non mi dà fastidio che molti provino a prenderle con il solo scopo di rivenderle per guadagnarci. Non bisogna neanche fare "strani magheggi informatici" ma semplicemente aprire più account a nome di parenti e amici. Il giorno della vendita si sta collegati sulla pagina di MTM con differenti browser per computer, quindi con un pc è un gioco avere 4 o 5 diversi browser aperti. Se poi ci aggiungiamo qualche altro computer, tablet, telefonino le probabilità di prendere le monete aumenta esponenzialmente. L'unico neo nella gestione della vendita è la possibilità di prendere più monete nell'ora che viene concessa per portare a termine l'operazione. In pratica, durante quell'ora puoi portare a termine più acquisti con account diversi. Questo non lo ritengo giusto.
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  28. Chili messi C à? No = “Chili” messicano Altrettanto e, se ti piace il piccante, buon appetito. apollonia
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  29. Se è originale, e a me sembra che lo sia, io la terrei. È una moneta che non si trova tutti i giorni.
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  30. E qui qualche definitivo di Giorgio VI..
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  31. La moneta fu emessa a Vienne, nella Gallia Narbonese, su piede romano. Anche queste furono coniate nella Gallia Narbonese, precisamente nella capitale, Narbo, su piede romano: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G168/1 https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G37/1 E allora? Perché la prima dovrebbe essere "comunque considerata provinciale", e le altre invece sarebbero repubblicane ufficiali? Ora, confronta i tre argenti nell'illustrazione allegata. Tutti e tre sono denarii. Per tutti e tre, il peso medio si addensa attorno a 3,80 g. Tutti e tre sono stati emessi a Bolskan, nome latino Osca, nome attuale Huesca. Sono datati, rispettivamente, circa 150 a.C. (il primo, SNG BM Spain 695-742); circa 80 a.C. (il secondo, SNG BM Spain 743-753); 39 a.C. (il terzo, SNG BM Spain 754-757). La città iberica di Bolskan entrò in orbita romana già dal 205 a.C. e fu definitivamente assoggettata nel 179 a.C. dal pretore Aulo Terenzio Varrone, che le impose il nome latino di Osca. Fu capitale dell'effimero regno di Sertorio (generale romano secessionista), dal 77 al 72 a.C. Una città "romana" a tutti gli effetti, quindi, e giuridicamente ricadente nel più completo imperium esercitato dalla repubblica, e tutte e tre le monete furono battute nel periodo in cui era sotto completo dominio romano. Unica differenza? la legenda, che su tutte e tre porta il nome della città, ma è scritta a caratteri iberici sulle prime due, caratteri latini sulla terza. Ebbene, la terza, e solo la terza, è censita da Crawford come moneta repubblicana: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G223/1 Conclusione: la differenza fra repubblicana e provinciale in certi casi è, a mio modesto avviso, del tutto formale, per non dire aleatoria.
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  32. DE GREGE EPICURI Buona moneta con un bel ritratto; il rovescio è lievemente più liso.
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  33. 1 punto
  34. Altrettanto e complimenti: personalmente ho impiegato una giornata per trovare l'opera lirica. apollonia
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  35. Complimenti @Scudo1901, bell'esemplare e traguardo notevolissimo. Non è un'impresa da poco quella di "radunare la mandria" degli scudi di Carlo Alberto... ci sto provando anch'io, ma al momento sono ancora a -6. Curiosamente però per me il '31 Torino croce stretta è stata una delle prime acquisizioni.
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  36. Ma che ho detto di male per scatenare l’esibizionismo di monete da migliaia di euro e di ricche vendite? Se ti do fastidio, eviterò di commentare i tuoi post, mi spiacerebbe però perché io invece li adoro! Hai sempre monete interessanti da farci vedere.
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  37. Lucia di Lammermoor (Donizzetti) Buona serata...Ronak
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  38. Russia: mazzo di 56 carte (5,8 x 9 cm), di cui 52 dei 4 semi x 13, 2 jolly, 1 carta di controllo e 1 carta vuota. apollonia
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  39. Buonasera, se vuole un giudizio sull’autenticità della sua moneta, è buona a mio modesto parere.
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  40. Giorgio V, emesso nel 1924, three half pence = 1 penny e 1/2 red Brown. Ti invito a guardare i due esemplari che posti, sono differenti anche nei colori, guardali bene con una lente, solitamente hanno una chiara e bella filigrana. Gran bei francobolli, differenti nel colore, stampa e filigrana, ne posseggo raccoglitori interi solo per lo studio delle filigrane iniziato trent'anni or sono. Sono emissioni fantastiche.
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  41. Come non condividere questa immagine con i Gazzettini vecchi e nuovi in fase di stampa per il prossimo Memorial Correale, complimenti a tutti ! Ascoltare il video fino alla fine 😏!
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  42. Allora ti può interessare questo articolo : Unione Monetaria Latina La Convention monetaire di Parigi del 23 dicembre 1865 tra la Francia di Napoleone III, il Belgio di Leopoldo II, l'Italia di Vittorio Emanuele II e la Confederazione Svizzera da vita all'Unione Monetaria Latina, alla quale aderì la Grecia di Giorgio I il 26 settembre 1868. L’obiettivo era quello di permettere la libera circolazione delle valute tra gli stati membri, al tempo in cui il valore delle monete era dato dalla quantità di metallo prezioso in esse contenute. I sistemi monetari dei paesi membri dell’unione erano basati sul bimetallismo tra oro ed argento. Il bimetallismo è uno standard nel quale si garantisce la convertibilità della moneta sia in oro che in argento, con un rapporto fisso tra le quantità dei due metalli. Per franco, lira e dracma si stabiliva un valore intrinseco delle monete pari a 4.5g di argento o 0.29g di oro, con un rapporto 1:15,5 tra i oro ed argento (già utilizzato per il franco). Con un titolo di 900 millesimi in oro vennero coniate monete da 100, 50, 20, 10 e 5 franchi (ed equivalenti negli altri paesi), in argento con un titolo di 900 millesimi le monete da 5 franchi, mentre in argento con un titolo di 835 millesimi le monete da 2 e 1 franco, oltre a monete da 50 e 20 centesimi. Le monete d’oro e quelle d’argento da 5 franchi ebbero corso legale in tutti e quattro i paesi e potevano essere ricevute senza limite nelle casse governative, mentre per le monete divisionarie d’argento vennero stabiliti dei limiti di emissione e limiti di quantità nei pagamenti, con l’obbligo del paese emittente di effettuarne il ritiro contro valute d’oro o pezzi d’argento da 5 lire. Il bimetallismo è uno standard molto instabile, dato che le fluttuazioni del valore commerciale dei metalli, fa sì che quello con valore superiore al valore della valuta, tende ad essere utilizzato come metallo, sparendo dalla circolazione come moneta (legge di Gresham). In particolare, la scoperta di nuovi giacimenti d'oro in California e Australia ridusse il valore intrinseco delle monete realizzate in oro. Sfruttando il rapporto fisso tra oro e argento, questo favoriva il cambio delle monete di valore inferiore con quelle di valore maggiore, causando fughe all'estero di monete di materiale prezioso (es.: l'argento in questo caso). Nel 1868 anche la Spagna adottò un sistema monetario analogo a quello dell'Unione, pur non aderendo mai formalmente alla stessa, per le difficoltà a garantire un adeguato livello di denaro circolante in funzione delle riserve di metallo prezioso disponibile. Analogamente, anche Serbia, Montenegro e Stato Pontificio adottarono la struttura del sistema dell'Unione. L'unione venne dapprima messa in crisi alla fine degli anni settanta, dalla scoperta di giacimenti di argento in Nevada, con la svalutazione di questo metallo. Altra causa scatenante di instabilità fu la fine della guerra franco-prussiana nel 1870: il risarcimento di guerra pagato in argento dalla Francia alla Germania portò ad un'eccedenza di questo metallo tale che la svalutazione che ne seguì fu irrecuperabile. Il risultato fu lo spostamento dei sistemi monetari verso una convertibilità del denaro esclusivamente in oro (gold standard), sulla falsariga del modello adottato per la sterlina nel 1816. Dopo la crisi del bimetallismo nel 1871, il gold standard venne progressivamente adottato da Germania (1871), Belgio (1873), Italia (1873), Svizzera (1873), Scandinavia (1874), Danimarca (1875), Norvegia (1875), Svezia (1875), Olanda (1875), Francia (1876), Spagna (1876), Austria (1879), Russia (1893), India (1898) e USA (1900). L'Unione Monetaria Latina fu formalmente sciolta nel 1926, ma già nel 1914 la piena convertibilità del denaro in oro venne abbandonata a seguito della svalutazione causata dalla crisi economica dovuta all'inizio della Prima Guerra Mondiale, con le riserve in grado di coprire solo una frazione del circolante. Nel 1928 la convertibilità era ristabilita, ma rientrò in crisi con la depressione del 1930, tanto che nel 1937 nessuna nazione garantiva la convertibilità in oro delle monete Questo sistema monetario basato su due metalli, l'oro e l'argento, creò di fatto un cambio fisso anche con quei paesi che, pur adottando standard diversi, avevano comunque collegato le loro monete all'oro. Il tasso di cambio veniva a coincidere quindi con il rapporto tra le diverse parità auree. Per esempio, la sterlina inglese equivaleva a 7,322 gr. d'oro, mentre l'unità monetaria dell'Unione era pari a 0,29032 gr d'oro. Una sterlina inglese era quindi pari a 25,22 lire (o franchi o pesetas ecc...), mentre il tasso di cambio con il dollaro era fissato a 5,18. Il c.d. "Gold standard" fu tra le vittime della Prima Guerra Mondiale, mentre l'oro come moneta rimase fino al 1971, qunando Nixon pose fine alla convertibilità del dollaro.
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  43. Esatto; porto avanti la raccolta di monete e banconote della DDR; cominciai nel 1990, all'indomani della caduta del Muro. Non é una raccolta facile e, come si vede, non ho ancora finito ( e forse non finirò mai...) un saluto
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  44. Bella moneta in alta conservazione: rilievi ben presenti. Unica nota stonata (ma è una questione solamente di gusto personale) per me, la patina così irregolare "sporca" la moneta (almeno così appare nelle prime due foto, le uniche che rendono giustizia all'esemplare). Per condivisione e confronto allego la mia:
    1 punto
  45. 1 punto
  46. Saranno presenti periti ed esperti operatori del settore provenienti da ogni zona d'Italia che acquisteranno e forniranno stima, valutazione, perizia e consulenza gratuita su ogni genere di collezionismo. Venite a scoprire tesori nascosti e lasciatevi affascinare dalle meraviglie del passato! Non mancate a questo appuntamento imperdibile! Per ulteriori informazioni visitate la pagina Facebook Associazione Circolo “Tempo Libero”. Siamo presenti sui maggiori social media marketing‍. Gazzettini pronti in fase finale di stampa!!!
    1 punto
  47. Buonasera alla Sezione. Riporto un pò più su questa discussione postando un'altra medaglia, sempre come esempio, della consegna della bandiera di combattimento alla Fregata Alpino. Con la speranza di trovare la medaglia giusta, della Corazzata Vittorio Emanuele, auguro a tutti un felice week end. Sergio.
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  48. 1 punto
  49. Tutto esatto, nessun surplus. È solo un segno deturpante e non come scrivono su pseudo annunci sul web 😉. Quando vedi queste strisciate in quella posizione lungo tutta la circonferenza è per quel motivo.
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  50. Io onestamente la gambina la vedevo prima e la vedo ora 😬
    1 punto
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