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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/01/24 in Risposte
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Questo materiale offre una ricerca molto interessante, diciamo che sono i pilastri filatelici della ricerca e studio. Iniziamo con questo one penny Red Questi francobolli vennero stampati nel 1858, inizialmente usando le matrici del penny black, dove venne cambiato solo il colore. Quindi gia' questo per chi li studia approfonditamente e' un interesse importante. Le quattro lettere G negli angoli ci danno addirittura la posizione del francobollo nel foglio, ..e quindi con questo materiale è possibile non solo il plattaggio del francobollo ma anche la ricostruzione del foglio che era formato da 240 esemplari. Il tuo era esattamente nella posizione 79 del foglio. Passiamo ora all' annullo.. che a me sembrerebbe il numero 1 0 7 , il tipo di annullo si chiama "Barred Numeral Cancellation" ed è l' identificativo della cittadina di Bradford nello Yorkshire, infatti questo tipo di foggia era per l' Inghilterra e Galles. Se l' annullo fosse stato su busta si sarebbe anche potuta identificare attraverso la foggia dell' annullo il periodo d'uso. Qui sotto i tipi di annulli per il 107 di Bradford. SEGUE... Per dare una corretta valutazione a questo esemplare bisogna con esattezza individuare il "plate number" che si trova esattamente nei due lati verticali dove contrassegnato. Potrebbe essere un numero che va dal 71 al 225. Consiglio di usare una buona lente o tumocolo da orologiaio. A volte e' visibile ad occhio nudo. Detto questo auguro buon divertimento con il vero senso del fare Filatelia, non sarai diventato ricco ma avrai trascorso tempo di qualità.4 punti
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Ciotola fortunata , 3 monete 1€ Praticamente regalate 🤝4 punti
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Il momento della premiazione3 punti
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Dovrebbe essere un distintivo della Russia zarista, nello specifico del 62' Reggimento fanteria Suzdal. Per l'originalità invece, dato lo scarso livello di dettaglio della foto, non mi pronuncio3 punti
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Buongiorno, recentemente ho preso in un asta estera a pochi spiccioli un 40 Nummi, per arricchire la piccola collezione di mia Figlia che non è molto esigente per le conservazioni, a lei piace studiarle e contestualizzarle nel periodo storico. A me piace per il flan e per il soggetto al diritto. Riporto la classificazione della casa d'Aste. Anonymous, time of Romanus III (1028-1034). Æ 40 Nummi (31mm, 9.6g). Constantinople. Bust of Christ facing, holding Gospels. R/ Legend in three lines, cross on three steps. Sear 1823. Mi farebbe piacere saperne di più. Saluti Alberto2 punti
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Salve condivido con voi immagini della nuova banconota sterlina, taglio 50 sterline. Son riuscito a cambiare oggi delle vecchie sterline con delle nuove sterline, non mi era mai capitato di toccare banconote plastificate nuove. La banconota è bella ma devo dire che al tatto preferivo le vecchie banconote di carta. Non so se tocco argomenti già dibattuti. Saluti2 punti
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Buongiorno a tutto il gruppo, posto foto di materiale della ditta Microtecnica Torino, esiste ancora ma è stata assorbita. Foto dei 2 lati. Il nominativo sul budge è stato oscurato.Buona visione2 punti
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👍 ...buon viaggio.. guida con prudenza. Hai fatto bene a mostrare una pagina intera ci possiamo aprire piu' discussioni. Io con una pagina così mi ci diverto settimane.2 punti
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In carcere (indagine, Norvegia, Cremona, Armani, Riace, Cirano, Ercole, relatività, Etna)2 punti
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buon giorno vorrei condividere con voi qualche monetina che ho di recente incluso nella mia collezione: un bel 8 tornesi 1797 di Ferdinando IV uno sfizioso mezzo tornese 1849 di Ferdinando II, con la stanghetta dell'uno della data girata all'interno e un tarì 1859 di Francesco II, che mi ha permesso di completare l'emissione "base" delle monete di questo sovrano coniate a Napoli.2 punti
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Ciao, È una piastra da 120 grana di Ferdinando I di Borbone, Re del regno delle due Sicilie. La R davanti la data sta ad indicare che è stata reimpressa su altra moneta di altro Regnante, generalmente venivano reimpresse su monete della Repubblica Napoletana o Napoleonidi. Bella piastra, complimenti.2 punti
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Importante evento con Premio Biblionumis e presentazione libro per Ermanno Winsemann Falghera in Ambrosiana a Milano il 29 giugno 2024.1 punto
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Trovato a Sutton Hoo un altro frammento del secchio di Bromeswell. Il fatto è avvenuto grazie all' impegno dell' équipe di "Team time". https://tech.everyeye.it/notizie/sutton-hoo-straordinario-pezzo-storia-impero-bizantino-726600.html1 punto
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Qui abbiamo questo bel 2 penny verde e rosso emesso nel 1887, quotato a catalogo sulle 20/25 sterline. Il colore verde purtroppo scolorito e' tipico di questo francobollo in particolare. Trovarlo usato con colori piu' freschi puo' valere tre volte tanto. Annullo di Londra 9.30 pomeridiane del 6 di agosto del 1903. Altrettanto bello.1 punto
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Concordo che l'importanza di un'opera sta nel contenuto, assolutamente secondari e giustificabili gli errori di forma, che possono suscitare critiche, ma non deturpano il valore dell'opera. A volte, per esigenze di tempi, di costi, di scadenze, si trascurano particolari che potrebbero essere di migliore qualità; d'altra parte una maggior cura comporterebbe foto, ingrandimenti, descrizioni, note, che porterebbe ad aumentare pagine ed incrementare i costi di produzione. Un po' di sana tolleranza, ci permette di apprezzare meglio la fatica e l'importanza di un lavoro, che porta all'arricchimento storico culturale di tutti.1 punto
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Con le foto che hai postato difficilmente si può stimare un valore,io da queste foto lo valutata MB,ma potrebbe essere migliore quindi valere di più dei 150 dell' MB... Beh,una piastra in MB non reimpressa non vale 120/150 euro,forse la metà... forse...1 punto
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Ciao Prosit e grazie per il tuo incoraggiamento e per i consigli!! Avevo adocchiato anch'io quel pezzo in asta di cui hai allegato il link, ma ho lasciato subito perdere, poichè puntavo a mettere in collezione un pezzo che abbia un minimo di rilievi visibili su baffi e capelli al dritto ed anche lo scudo integro al rovescio... questa, oltre a non possedere queste qualità, ha pure la scena dell'Annunciazione molto appiattita e quasi più non visibile. Il discorso che fai per le monete acquistate dallo stesso negozio lo si potrebbe fare anche con le perizie... se avessi intenzione di prendere un pezzo e di farmi periziare, oltre a quello, anche altre monete che avevo preso precedentemente un minimo di sconto, venendosi magari incontro, ci dovrebbe essere. Comunque credo, grazie all'aiuto di un forumista, di aver trovato un pezzo che faccia al caso mio e che quasi sicuramente prenderò... Saluti (e buona fortuna anche a te con la collezione del Regno)...Ronak1 punto
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Concordo che molto oro in circolazione non ha la documentazione d'acquisto. E concordo che la nuova legge sia profondamente ingiusta. Però, se io oggi devo fare un acquisto, mi conviene farlo con fattura. Poi, se un domani vorrò venderlo, potrò venderlo anche ad un privato. Che vantaggio ho ad acquistare senza fattura? Per me nessuno, infatti io acquisto solo con fattura1 punto
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Buonasera @ro64be, adesso che hai manifestato la tua intenzione a vendere, vedrai quanti ti contatteranno in privato per averla. Ciao e facci sapere il realizzo. Dimenticavo, fai i complimenti al tuo conoscente perché è un pezzo molto raro e anche in ottime condizioni per la tipologia.1 punto
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Le perizie sulle monete d'oro vaticano e divisionali annesse, sono molto richieste da una decina d'anni. Inizialmente pensavo fossero richieste isolate, nel giro di tre anni, sono praticamente divenuti la regola per la vendita di tali tipologie. Attribuisce certezza sul metallo e sullo stato di conservazione assoluto. Nel mercato tedesco praticamente è oramai la prassi, in quello italiano si sta consolidando da poco. Sulle divisionali proof italiane invece mi è stata richiesta da pochi giorni una perizia su divisionale proof 2019 ita con oggetto la specifica moneta 2 euro di Da Vinci.1 punto
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Ciao, Sull'ultima asta di numismatica Ferrarese c'è questa moneta, valutata BB che parte da 1 euro (attualmente con offerta a 3)! https://numismaticaferrarese.bidinside.com/it/lot/70171/50-centesimi-1860-firenze-ag-gigante-15/ Anch'io all'inizio non compravo dalle aste ma mi sono reso conto che mi escludevo tante opportunità. In fondo i metodi di pagamento sono gli stessi dei siti generalisti e, in teoria, dovrebbero essere monete sicure sotto il profilo dell'autenticità. Spesso tante monete in vendita sui siti generalisti, sono roprio aggiudicazioni passate di queste aste ovviamente con prezzo maggiorato. Cmq mi è capitato di acquistare più monete da uno stesso negozio numismatico e pertanto di riuscire ad ottenere un prezzo finale più vantaggioso. Potrebbe pertanto rappresentare un'opportunità da considerare se hai adocchiato più esemplari di interesse. Anch'io sono un amante delle monete del regno, dal re eletto a Umberto ii (per alcuni progetti di monete emesse prima del referendum) e c'è sempre da lavorare per arricchire la propria collezione, magari ti può capitare qualche annata rara, condizioni migliori o monete di prova. In bocca al lupo1 punto
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Andranno allora a caricare forever il peso di quella ciotola 😄.....e te lo dice caravelle (82)😁 Vabbè dai son simpaticoni che ci provano.... Lo fanno pure con me a 42 anni quasi d 'età....1 punto
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Per molti collezionisti certamente, ma non si tratta più di numismatica. Un numismatico è interessato alla moneta, al suo stato di conservazione e tiratura. I gusti sono soggettivi ma la numismatica non fa riferimento certamente alla confezione. In qualunque casa d'aste nel mondo, si fa riferimento alle caratteristiche intrinseche delle monete. Questa cosa delle confezioni è più una cosa recente e maggiormente sentita in italia. In mercato tedesco, anglosassone non ha nessuna rilevanza. Lo dico avendo familiari numismatici a Londra.1 punto
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ancora non hai comprato? dovevi comprare mesi fa quando mi hai scritto, adesso va sempre bene, ma prima avresti fatto un bel guadagno quasi immediato, l'oro correva da pazzi, ora si è assestato, non è detto che non riparta. inoltre con la tassa del 26%, entrata da qualche tempo, compri ad un certo prezzo , ma poi quando rivendi ti decurtano il 26%. Secondo me ti conviene acquistare privatamente, nessuna transazione in mezzo.1 punto
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Non capisco cosa tu voglia dire con questa frase. Su questa moneta sono stati versati fiumi d’inchiostro, e sul Forum c’è tantissimo materiale. Libri, e la funzione “ricerca” del Forum contengono certamente le risposte che cerchi.1 punto
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potrebbe essere ufficiale. a me ricorda una vrbs roma felix RIC 1282 di quelle qualitativamente peggiori1 punto
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Ciao buongiorno, potresti gentilmente in una discussione separata con il titolo magari "francobolli Regina Vittoria" postare foto dettagliate di questi. Grazie PO Al tuo 5 scellini dentellatura a pettine, il difetto per la mancanza dell' angolo superiore sx e' un difetto minore in quanto è avvenuto naturalmente nel distacco del francobollo dal foglio, non incide e non deturpa. È un bel francobollo anche QUOTATO.1 punto
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Ce l' ho.. ho anche quella della posta pneumatica. Sono salvadanai ..edizioni limitate fatte per appendere.1 punto
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Buongiorno ragazzi, cosa ne pensate di questa moneta che verrà battuta oggi in asta? Descrizione Rome Roman Republic (ancient) 46 BC - 45 BC AE As (Cnaeus Pompey Junior; CN·MAG) Bronze Rome Mint 19.4g VF RRC 471/1 CRR 1040 BMC RR 84-85 Condizioni scarse ma ,secondo me, ancora gradevole..1 punto
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Non ho il manuale Magliocca a portata di mano, il catalogo Gigante la da R2...è una moneta rara ma non saprei valutarla,per una valutazione aspetta altri utenti oppure prova a guardare le aste passate. Un saluto Raffaele.1 punto
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Ieri ho assistito nella Veneranda Biblioteca Pinacoteca Ambrosiana alla premiazione del Premio Biblionumis che è’ stato conferito alla memoria di Ermanno Winsemann Falghera. E’ stato consegnata anche una pubblicazione della Società Mediterranea di Metrologia Numismatica contenente gli interventi. Seguono immagini dell’evento.1 punto
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Molto simpatico è pure catalogato su Numista, mini-coin in rame datate 1964 (forse un'unica produzione) con 10 mm. di diametro e 0.82 g. di peso, manca un'indicazione sul suo utilizzo, chi li propone in vendita su ebay.com li classifica come souvenir.1 punto
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Buongiorno a tutti, proveniente anche questa da un'antica raccolta di monete papali, vorrei mostrarvi questa rara variante di una moneta che in generale è molto comune. Il 2 Baiocchi della prima Repubblica Romana, coniata copiosamente nei turbolenti anni 1798-1799 a Roma. Nella sua interessante opera " Le monete della Repubblica Romana e dei Governi Provvisori", Renzo Bruni classifica circa 32-33 varianti di questa moneta. L'esemplare che posto oggi, dovrebbe essere la Bruni 17, che si caratterizza per 3 elementi: a) Legenda al diritto con REPVBBLICA ROMANA in vece di REPVBLICA ROMANA, b) Fascio littorio con due legature incrociate comprese fra due sole legature orizzontali invece di quattro c) in basso al diritto le iniziali dell'incisore T M per Tommaso Mercandetti In quanto al grado di rarità, Bruni la definisce unica, facente parte della collezione Scerni. Chiaramente è sempre un po' azzardato definire unica una moneta, ma sicuramente, Bruni, nella sua dettagliata ricerca non aveva individuato altri esemplari. Anche il catalogo Gigante, che molto probabilmente riprende le rarità dal Bruni, la cataloga R5 nella descrizione del 10° tipo al numero 14d. Scusate come sempre per la qualità delle foto , fatte al cellulare. Sicuramente è una moneta che meriterebbe foto migliori1 punto
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Un riferimento all' "argentum publicum" compare solo sui denarî 322/1b (EX. A. PV), 324/1 (PV), 325/1 (ARG. PVB), 328/1 (P), 344/1c e 344/2c (A. PV), 351/1 (P.A., che però il Mattingly scioglie in pecunia assignata o attibuta), 352/1b (EX. A. P) e 353/2 (EX. A. P.); infine, un monogramma di dubbia interpretazione (sciolto anche in Apollo o Roma) è presente sui denarî 298/1 e 353/1. Sui bronzi della serie 338 compare invece LPDAP, sigla usualmente sciolta in Lege Papiria de assis pondere (ma anche in Lege Papiria de aere publico, da Babelon, o de argento publico, da Pink) Ora, perché alcune monete avevano la menzione della loro provenienza dal metallo pubblico, e altre no? Qui si inserisce un'interessante teoria, di tuo interesse, Infatti, secondo Pedroni (Interrogativi sulla magistratura monetaria in età post-annibalica, 2000), il riferimento all'argento pubblico sarebbe una delle prove del fatto che (ordinariamente) l'argento non veniva prelevato dal tesoro dell'erario, bensì era fornito da privati che avevano preso il relativo servizio in appalto e, per questo, potevano apporre il proprio nome sui conî. Questa pratica sarebbe nata dopo la Seconda Guerra Punica dall'abitudine, maturata già in epoca molto risalente, di apporre sulla monetazione itinerante simboli (e tipi) che testimoniassero la provenienza del metallo da un determinato bottino bellico, poi anche (a partire dalla guerra annibalica) sigle (CROT, L/T, KOP, etc.) che indicassero la piazza militare dove era avvenuta la coniazione (forse per indicare che si era attinto alle risorse locali) e, infine, il nome del condottiero che aveva distribuito il bottino Questa teoria implica che i nomi impressi sulle monete, quindi, NON siano quelle dei tresviri monetales. A sostegno della tesi Pedroni osserva anche che l'unico politico di cui si sappia che è stato monetario, M. Fonteio (pretore, forse nel 75, e questore nell’84), la cui magistratura è stata tramandata da Cicerone (che lo ha difeso nel 69), non compare su alcuna moneta giunta fino a noi (Crawford, per questo motivo, lascia vuota la serie n. 347, datata a prima dell’87, nel caso che venga mai rinvenuta una sua moneta). Ti preciso comunque che la tesi del Pedroni è isolata. Secondo Crawford, la sigla sulle prime quattro emissioni argentee attesta che la moneta fu prodotta con metallo pubblico in un momento di grave scontro socio-politico (gli ultimi anni del II sec.), mentre sulle ultime tre indica la monetazione dell'eredità tolemaica. Tolomeo Alessandro, sovrano d'Egitto che - come riferito da Cicerone - lasciò il suo regno al popolo romano. Secondo Badian tale eredità fu lasciata dal primo Tolomeo Alessandro, morto nel settembre od ottobre dell'anno 88. A seguito del suo lascito un cospicuo quantitativo di metallo prezioso giunse nelle mani dei Romani e fu in parte utilizzato per coniare monete, dando modo al console dell'86, Valerius Flaccus, di ridurre i debiti di tre quarti. Secondo Crawford, che accoglie la proposta cronologica del Badian, la pecunia deposita sarebbe stata monetata tra gli anni 86 ed 85 ed i relativi denarî emessi, con legenda AP (Argentum Publicum), sarebbero appunto i denarî 352/1 e 353/1. La presenza della sigla sulle serie 344, databile alla Guerra Sociale, non trova però motivazioni. Secondo Barlow, la sigla sugli argenti indica la provenienza del metallo dall'Aerarium Sanctius, in momenti di grave difficoltà finanziaria. Secondo altri studiosi, la sigla sugli argenti va sciolta in aeris pondere e fa coppia appunto con LPDAP; entrambe andrebbero riferite alle Leges Papiriae de aere publico e de argento publico (promulgate nel 91 o nell’89 dal tribuno C. Papirius Corbo, proveniente da una nobile gens consolare divisa in ramo patrizio e ramo plebeo) e rinvierebbero a un prelievo dal tesoro pubblico, connesso con la difficile situazione finanziaria conseguente alla Guerra Sociale (attestata anche dai bronzi anonimi rrc 339, ritenuti una serie d'emergenza).1 punto
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Ma noi collezionisti siamo anche un po' volubili... E ci sono cascato di nuovo.... Ecco un nuovo denaro arrivato oggi, certamente non è eccezionale dal punto di vista della conservazione, ma una variante è sempre una variante...1 punto
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Allora ti può interessare questo articolo : Unione Monetaria Latina La Convention monetaire di Parigi del 23 dicembre 1865 tra la Francia di Napoleone III, il Belgio di Leopoldo II, l'Italia di Vittorio Emanuele II e la Confederazione Svizzera da vita all'Unione Monetaria Latina, alla quale aderì la Grecia di Giorgio I il 26 settembre 1868. L’obiettivo era quello di permettere la libera circolazione delle valute tra gli stati membri, al tempo in cui il valore delle monete era dato dalla quantità di metallo prezioso in esse contenute. I sistemi monetari dei paesi membri dell’unione erano basati sul bimetallismo tra oro ed argento. Il bimetallismo è uno standard nel quale si garantisce la convertibilità della moneta sia in oro che in argento, con un rapporto fisso tra le quantità dei due metalli. Per franco, lira e dracma si stabiliva un valore intrinseco delle monete pari a 4.5g di argento o 0.29g di oro, con un rapporto 1:15,5 tra i oro ed argento (già utilizzato per il franco). Con un titolo di 900 millesimi in oro vennero coniate monete da 100, 50, 20, 10 e 5 franchi (ed equivalenti negli altri paesi), in argento con un titolo di 900 millesimi le monete da 5 franchi, mentre in argento con un titolo di 835 millesimi le monete da 2 e 1 franco, oltre a monete da 50 e 20 centesimi. Le monete d’oro e quelle d’argento da 5 franchi ebbero corso legale in tutti e quattro i paesi e potevano essere ricevute senza limite nelle casse governative, mentre per le monete divisionarie d’argento vennero stabiliti dei limiti di emissione e limiti di quantità nei pagamenti, con l’obbligo del paese emittente di effettuarne il ritiro contro valute d’oro o pezzi d’argento da 5 lire. Il bimetallismo è uno standard molto instabile, dato che le fluttuazioni del valore commerciale dei metalli, fa sì che quello con valore superiore al valore della valuta, tende ad essere utilizzato come metallo, sparendo dalla circolazione come moneta (legge di Gresham). In particolare, la scoperta di nuovi giacimenti d'oro in California e Australia ridusse il valore intrinseco delle monete realizzate in oro. Sfruttando il rapporto fisso tra oro e argento, questo favoriva il cambio delle monete di valore inferiore con quelle di valore maggiore, causando fughe all'estero di monete di materiale prezioso (es.: l'argento in questo caso). Nel 1868 anche la Spagna adottò un sistema monetario analogo a quello dell'Unione, pur non aderendo mai formalmente alla stessa, per le difficoltà a garantire un adeguato livello di denaro circolante in funzione delle riserve di metallo prezioso disponibile. Analogamente, anche Serbia, Montenegro e Stato Pontificio adottarono la struttura del sistema dell'Unione. L'unione venne dapprima messa in crisi alla fine degli anni settanta, dalla scoperta di giacimenti di argento in Nevada, con la svalutazione di questo metallo. Altra causa scatenante di instabilità fu la fine della guerra franco-prussiana nel 1870: il risarcimento di guerra pagato in argento dalla Francia alla Germania portò ad un'eccedenza di questo metallo tale che la svalutazione che ne seguì fu irrecuperabile. Il risultato fu lo spostamento dei sistemi monetari verso una convertibilità del denaro esclusivamente in oro (gold standard), sulla falsariga del modello adottato per la sterlina nel 1816. Dopo la crisi del bimetallismo nel 1871, il gold standard venne progressivamente adottato da Germania (1871), Belgio (1873), Italia (1873), Svizzera (1873), Scandinavia (1874), Danimarca (1875), Norvegia (1875), Svezia (1875), Olanda (1875), Francia (1876), Spagna (1876), Austria (1879), Russia (1893), India (1898) e USA (1900). L'Unione Monetaria Latina fu formalmente sciolta nel 1926, ma già nel 1914 la piena convertibilità del denaro in oro venne abbandonata a seguito della svalutazione causata dalla crisi economica dovuta all'inizio della Prima Guerra Mondiale, con le riserve in grado di coprire solo una frazione del circolante. Nel 1928 la convertibilità era ristabilita, ma rientrò in crisi con la depressione del 1930, tanto che nel 1937 nessuna nazione garantiva la convertibilità in oro delle monete Questo sistema monetario basato su due metalli, l'oro e l'argento, creò di fatto un cambio fisso anche con quei paesi che, pur adottando standard diversi, avevano comunque collegato le loro monete all'oro. Il tasso di cambio veniva a coincidere quindi con il rapporto tra le diverse parità auree. Per esempio, la sterlina inglese equivaleva a 7,322 gr. d'oro, mentre l'unità monetaria dell'Unione era pari a 0,29032 gr d'oro. Una sterlina inglese era quindi pari a 25,22 lire (o franchi o pesetas ecc...), mentre il tasso di cambio con il dollaro era fissato a 5,18. Il c.d. "Gold standard" fu tra le vittime della Prima Guerra Mondiale, mentre l'oro come moneta rimase fino al 1971, qunando Nixon pose fine alla convertibilità del dollaro.1 punto
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Quello di bolaffi è ex cambi.... Anche quello NAC 107 fu' ritirato... 2 esemplari diversi ma riconducibili alla stessa famiglia di cloni.... Questo esemplare ex Christie's 2011 ritenuto "buono" da molti esperti mi risulta l'unico esitato conforme.... Il conio del Dritto è lo stesso dei Giuli....i tre 5 sono distanziati tra loro mentre il Rovescio probabilmente fu preparato soltanto per lo scudo Aureo in quanto non ci sono Giuli per la Zecca di Roma con il libro chiuso.... Daniele Scusate le foto, non ne ho di migliori...1 punto
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Piacevole ed interessante serata, l'esposizione di Songa del periodo di monetazione imperiale da Augusto ad Arcadio passando dalle tre riforme monetarie; di Augusto, Diocleziano e Costantino dove abbiamo visto nelle varie fasi i cambi di nominale per chi come me era scarso di nozioni su questa monetazione si sono potute imparare molte cose. Il tutto coadiuvato da due brochure ricche di informazioni ed immagini fornite ai soci dal relatore ed alla fantastica serie di monete della serie Legionarie, e molte monete dei vari imperatori. Delle immagini della serata Grazie al Socio Mascher i presenti sono stati omaggiati con delle pubblicazioni inerenti alla monetazione imperiale, come ripostigli monetali scoperti in Lombardia e volumi della serie Glaux.1 punto
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Oro, BTP, ETC... Ok, ma nulla batte l'investimento in... MIR 😁 (Sembra ironico ma non troppo se si pensa alle quotazioni pazzesche che alcuni volumi hanno raggiunto 😅)1 punto
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In quanto curatore ho il dovere di invitare tutti i partecipanti alle discussione (per quanto stagionata) a cercare di evitare gli spunti polemici e a non reagire alle eventuali provocazioni. Detto ciò... Su questa faccenda non se ne cava un ragno dal buco? Non lo so... può darsi. Fatto sta, é quello che noto, quando si presenta una qualche evidenza cala un silenzio tombale. Può darsi che il ragno non si riesce a cavare perché il buco é vuoto. In ogni caso credo che la maggior parte delle persone un'idea se la sia fatta.1 punto
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