Vai al contenuto

Classifica

  1. PostOffice

    PostOffice

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      4313


  2. Testone68

    Testone68

    Utente Senior


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      454


  3. bizerba62

    bizerba62

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      6188


  4. Atexano

    Atexano

    Utente Senior


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      621


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/17/24 in Risposte

  1. Tutti noi sappiamo quale sia la situazione dei circoli nel nostro paese, più volte è stata affrontata la questione anche in questo forum, cercando di fissarne le cause: età dei soci, difficile interesse dei giovani, difficoltà economiche derivanti dalle scarse partecipazioni, ecc. Spesso, parlando di questi argomenti con persone appartenenti a circoli di altre città ho percepito la loro sorpresa quando capiscono che le difficoltà che si possono avere a Milano spesso sono maggiori di quelle dei circoli di provincia. Milano è una “grande” città e questo è l’elemento che spesso “inganna” facendo credere che appunto perché è grande molte siano le possibilità, molti i soci, maggiore facilità nel realizzare eventi, ecc. Questo invece è l’elemento che spesso condiziona il nostro circolo, Milano è una città grande, MA: Impossibilità di parlare con le istituzioni, anche solo per poter avere una sede ad affitto “concordato”. Dobbiamo invece cercarci la sede ed affittare da privato a privato. Il comune di Milano è completamente assente ed è difficile convincere qualcuno nella PA che un’associazione con circa 30 soci debba avere una sede comunale, anche se solo un gg alla settimana, anche piccola, anche… . Centinaia di associazioni di ogni tipo bussano quotidianamente per queste ed altre motivazioni, e il CCNM non ha una valenza sociale (intesa come una PA la intende) e nemmeno Santi in Paradiso. Pertanto nel nostro bilancio l’affitto ha un peso evidente (ed Elon Musk non si è ancora iscritto..) Distanza : Milano è una città grande e la sede trovata, pur essendo in zona semi centrale non è facilissima da raggiungere e spesso il percorso per un socio che sta dall’altra parte della città costituisce un impiego di tempo non indifferente, magari 1 ora per poterci arrivare. I mezzi ci sono, ma non vicinissimi (metropolitana compresa) e si è obbligati ad una breve camminatina, che in inverno o in caso di maltempo non invoglia la presenza. Parcheggi: purtroppo una volta arrivati, il parcheggio resta un’illusione e quindi il continuo peregrinare in cerca di un posto con il rischio di multe, costituiscono un ulteriore elemento di difficoltà Concorrenza di eventi: Ogni sera a Milano ci sono decine di eventi concorrenti: da quelli sportivi (di qualsiasi tipo: Da San Siro alle boccette) , teatro, eventi culturali e concerti tutti, eventi che si sommano tra loro nella stessa giornata e per ogni giorno della settimana. Giovani: il problema non è milanese ma è comune a tutti i circoli numismatici. Probabilmente è il format sbagliato. Seppur interessati, pochi sono i giovani disposti alla presenza costante, che richiede partecipazione e “sacrifici” di volontariato: praticamente tempo. Non sto parlando di un qualcosa una tantum, dell’evento sporadico, ma garantire interesse e partecipazione sistematica nel tempo, mettendoci anche del proprio: dal pagamento della quota alla partecipazione per l’ organizzazione degli eventi Personalmente credo sia una questione di forma mentis, la prima domanda che viene posta è: l’evento è in streaming? Anche se abitano nel quartiere dietro la sede. Ma così va il mondo e pertanto non credo che non i siano giovani, ma semplicemente non vengono di presenza. E questo farebbe loro un gran bene: tutti noi vecchi Sappiamo tutti quanto valga poter vedere e toccare le monete dal vivo! E al CCNM dopo ogni evento questo è possibile!! Ad Majora!
    4 punti
  2. Salute oggi ho ricevuto la mia copia di Monete Antiche fascicolo 3/2024 da non trascurare nemmeno il NOTIZIARIO che accompagna la rivista Nella spedizione vi è anche una lista di libri a bassissimo prezzo acquistabili insieme al rinnovo della quota d'iscrizione all'Associazione.Una nota dice che i libri acquistati saranno spediti SENZA AGGRAVIO DI SPESE DI SPEDIZIONE,APPENA L'ASSOCIAZIONE RICEVERA' L'ACCREDITO e questo mi sembra molto bello. Vi posso assicurare che stampare un libro, soprattutto se tratta di Numismatica, con foto di monete, tra impaginazione grafica e modifica foto per fare in modo che siano pubblicate il più possibile aderenti alla realtà è un lavoraccio che costa ed i libri proposti a questi prezzi dovrebbero interessare a molti collezionisti di Numismatica al fine di far maturare una certa passione per l'approfondimento di ciò che collezionano. MONETE ANTICHE Anno XXIII – 2024 fascicolo III Associazione Culturale Italia Numismatica. Pagine 120, f.to 21x28cm, illustrazioni a colori. € 20,00 (gratuito Soci ACIN, anno 2024) ISSN 2532-0327 Dall’Indice: Vincenzo Marrazzo, Riconiazioni di Caulonia e Crotone su didrammi di Leontini: tre casi di studio. [pp. 241-252] Luciano Giannoni, Una nuova tipologia monetale populoniese del valore di una unità. [pp. 253-258] Giovanni Santelli, Alberto Campana, Il linguaggio delle immagini. Poseidone (Nettuno) e la sua cerchia. Sesto Pompeo – Anfitrite – Tritone – Gorgone Medusa – Pegaso – Bellerofonte – Scifo (Skypios) – Taras. [pp. 259-276] Giovanni Santelli, Alberto Campana, Riflessioni sulla monetazione tarantina. Taras e Falanto. [pp. 277-300] Luis Amela Valverde, La serie RRC 474: PALIKANVS. [pp. 301-316] Antonio Morello, Una ‘tessera’ di bronzo svela il simbolo della Legio XV Apollinaris. [pp. 317-356] Mario Ladich (a cura di), Alcune precisazioni: [pp. 357-358] 1. Sul ‘piccolo bronzo’ ‘africano’ a nome di Valentiniano III. 2. Una variante inedita dell’aureo RRC 475/1a di L. Munatius Plancus praef urb. odjob
    3 punti
  3. Esperienza e studio da circa cinquant'anni, mi permettono di formulare delle classificazioni e datazioni (approssimative) delle medaglie devozionali, le mie sono interpretazioni personali e lo dico con molta umiltà, sempre pronto a riconoscere eventuali errori ed accettare altri pareri argomentati ! un caro saluto, Borgho
    2 punti
  4. Forse l ho trovata,dracma di Velia in Lucania https://www.acsearch.info/search.html?id=3789548
    2 punti
  5. Ciao Davide, lo sai che la tua ipotesi potrebbe essere valida? Ci potrebbe stare. Comunque in questa sezione ci sono due mostri sacri (PostOffice e fapetri2001), che sicuramente ci faranno sapere qualcosa di più. Un caro saluto.
    2 punti
  6. Grazie Enrico per aver aperto la discussione. Da neo iscritto mi sono potuto godere gli eventi solo da giugno ed ho seguito in streaming solo una volta perché influenzato. Immagino quanto sia difficile organizzare serate come quelle che il circolo ci/mi ha regalato ed è proprio anche il bello di partecipare, guardare splendide monete, sentire pareri esperti dei vari soci che fa la differenza. Scarsità di parcheggio e scomodità mezzi non aiutano certo ed è un peccato vedere pochi giovani (ma qualcuno c'è, dai) comunque non vedo l'ora di vedere il programma per i prossimi incontri. Grazie a tutto il CCNM per l'impegno profuso.
    2 punti
  7. Bellissime monete, complimenti ad entrambi!
    2 punti
  8. Non è una mia moneta, l'ho solo estrapolata dal web e postata per far vedere di cosa si trattava, colleziono solo quelle destinate ad essere effettivamente spese, di monete mongole ne avrò solo sei/sette da ciotola provenienti dalla circolazione.
    2 punti
  9. Comunque ho l'impressione che da contraltare ad un certo declino del veronafil vi sia una certa vitalità di convegni una volta estremamente provinciali. So di essere di parte, ma ad esempio i convegni siciliani, una volta poco più di sagre di paese, stanno pian piano crescendo. A gennaio per la prima volta dovrebbe essere presente persino un espositore straniero. Si fanno conferenze, si vedono volti e nomi importanti da tutta Italia (una volta erano 4 gatti). Ovviamente le dimensioni rimangono microscopiche rispetto al veronafil, ma il trend comunque mi sembra questo: uno sviluppo dei convegni minori a sfavore di quelli più grossi. È così anche altrove?
    2 punti
  10. moltissime iniziative a rileggerle tutte fa specie trovarsi di fronte a tutto il calendario. Vorrei ricordare le dirette in streaming che hanno consentito non solo a chi era a Milano di partecipare. Vorrei ricordare anche il gruppo Facebook Centro Culturale Numismatico Milanese che è nato nell'estate di quest'anno e che sta andando bene. Vorrei ricordare il nuovo presidente Tiziano Caronni che sta andando in continuità con buon vigore. Vorrei ricordare il nuovo sito internet Centro Culturale Numismatico Milanese – Cultura e storia attraverso le monete! che trova sfonda nel sito dei circoli italiani. Il circolo numismatico milanese ha partecipato al 6° Congresso Nazionale dei Circoli Numismatici a Salò (BS)
    2 punti
  11. Novità editoriale per la monetazione romano repubblicana. Dal sito di DeaMoneta: https://www.artemideaste.com/rrsc "Siamo lieti di presentare il primo volume della serie Roman Republican Silver Coins. Scritto da Pierluigi Debernardi, il Volume 1 tratta le prime emissioni in argento della Repubblica Romana, dagli esordi della monetazione repubblicana fino alla fine della Seconda Guerra Punica, intorno al 200 a.C. Debernardi propone una nuova classificazione dei denari anonimi basato sia sullo studio dei conii di tutte le emissioni romane in argento di un repertorio di 26.000 monete sia sulla loro contestualizzazione nei tesoretti, molti dei quali da lui pubblicati o riediti e rivisti. Nuove serie vengono definite e tutte vengono quantificate, giungendo ad un criterio scientifico ed oggettivo della rarità. Le emissioni vengono inoltre collegate in modo originale alle fonti storiche. L’opera offre un’analisi approfondita e una chiave di lettura innovativa per collocare queste emissioni nel loro contesto cronologico e geografico, arricchendo il panorama degli studi numismatici con un approccio rigoroso e ricco di spunti. Questo catalogo rappresenta un punto di riferimento importante sia per collezionisti che per studiosi, unendo precisione scientifica e passione per la storia. Il testo, abbreviato con la sigla RRSC è utilizzato per la classificazione delle monete proposte da Artemide Aste. 320 facciate, a colori, con ogni tipologia di moneta illustrata con foto di altissima qualità, accompagnata da una scheda descrittiva dettagliata. Rilegato in cartone rigido, 17 x 21 cm." Il libro è in lingua inglese. Il prezzo è di 90€ + spese di spedizione.
    1 punto
  12. E' arrivato finalmente Natale, e guardate il caro Babbo Natale che mi ha' portato? E' da molto tempo che gli ho scritto la letterina e finalmente dopo due mesi è arrivato il mio grandissimo regalo, sto ultimando il mio primo monetiere, tutto realizzato artigianalmente con le mie mani. Il monetiere è fatto per la maggior parte di compensato marino detto Okumè , i listelli dove scorrono i cassetti e i frontali dei cassetti in legno massello di Ayous un legno molto morbido facile da lavorare, e molto gradevole pitturato con impregnante sia in ciliegio in noce , mogano ecc. Misure Monetiere L 40 cm H 44 cm P 27 cm, Il monetiere a tredici cassetti per contenere all'interno vassoi in floccato blu Leuchtturm 35 caselle da 39 mm la mia collezione di ben 397 monete della Repubblica Italiana · Monetazione del secondo periodo dal 1951 al 2001, Sono arrivato quasi alla conclusione sto' pitturando il mio monetiere con un impregnante all'acqua color ciliegio, una scartavetratina leggera e poi una bella passata di finitura trasparente lucida incolore sempre all'acqua. Il compensato marino, materiale sia per il mobiletto e sia per la struttura cassetti, é materiale di scarto preso nel mio cantiere dove lavoro, ho comprato solo i masselli in ayous per i frontali cassetti 3x1 da leroymerlin, 13 Vassoi in floccato Leuchtturm, Impregnante all'acqua ciliegio, Finitura all'acqua incolore, e i mini pomelli d'orati testa tonda da montare al centro dei cassetti presi su Amazon, totale spesa circa 100,00 euro, vi allego immagini del monetiere in fase di ultimazione poi prima di Natale spero di farcela posterò immagini del monetiere finito grazie a tutti voi Marco
    1 punto
  13. Ho ritenuto doveroso fare una sintesi / bilancio 2024 degli eventi offerti dal Circolo cultura Numismatico Milanese. Tale sintesi non è (forse) per auto acclamazione ma per portare alla conoscenza di molti che anche in mezzo a molte difficoltà si può concretizzare un’attività COSTANTE di vera divulgazione storico/numismatica GRATUITA a livelli anche elevati. Gli eventi sono stati 13 nel corso dell'anno : Gennaio : Martedì 16 gennaio: Monetazione del Regno Lombardo Veneto. (Mostra dal vivo di monete e documenti dei soci) Febbraio Martedì 6 Febbraio - I simboli genovesi nella moneta, nell'arte, nei palazzi, nell'attualità (M. Sassi) Martedì 20 febbraio: CONSECRATIO, Le monete di deificazione degli imperatori romani. (Fabio Songa) Marzo: Martedì 26 marzo Le contraffazioni di monete milanesi delle zecche lombarde e piemontesi. (T. Caronni) Aprile: Martedì 16 aprile: Pescennio Nigro e le sue monete, ( Prof. A. Savio). Maggio Martedì 07/05/2024: La monetazione milanese nella reggenza di Maria Teresa d'Austria. (G. Mascher) Martedì 21/05/2024: Excursus informativo sull’immensa monetazione romana imperiale. (F. Songa) Giugno Martedì 04/06/2024 La Zecca di Monza (1407-1413), (L. Gentili). Martedì 18/06/2024 Riconoscimento e scambio monete. Settembre Martedì 24/09/2024 Le monete milanesi di Carlo V. (A. Rimoldi) Ottobre Martedì 15/10/2024: La Zecca di Potosí, l’argento che cambiò il mondo (E. Lesino). Martedì 29/10/2024 Una moneta greco-egiziana attribuita a Cleopatra, ( A. Pironti). Novembre Martedì 26/11/2024 Un particolare grosso coniato sotto il dogado di Antonio Venier, (A. Costantini). Dicembre Martedì 10/12/2024: Su i falsi nelle monete di Genova, (M. Sassi).
    1 punto
  14. Buonasera, Un denario di Settimio Severo che presumo debba commemorare il ritorno della pace dopo i travagliati momenti vissuti dopo l'assassinio di Commodo. Come ho potuto notare cercando di catalogarla, ci sono almeno due differenti Dritti: uno che è questo con il classico Severus Pius mentre l'altro con la dicitura Pert che riporta quindi ancora il nome di Pertinace e che dovrebbe essere anteriore a questo denario nella foto. La moneta ha un'eccellente conservazione, e non ho dubbi sulla sua autenticità, ma vorrei saperne qualcosa di più e, come sempre, vorrei avere i vostri gentili pareri. Peso 3.28 g per 19 mm Grazie mille Atexano
    1 punto
  15. @Sergio Gr il grazie va a soprattutto a quelli come te che si sono iscritti e danno il loro contributo, che è essenziale, a quelli che hanno creduto che trovarsi e parlare e vedere monete è bello! é interessante! Il mio non voleva essere uno sfogo ma solamente una costatazione delle difficoltà che, nonostante le difficoltà che dobbiamo superare, cerchiamo di offrire un ricco calendario, con mediamente più di un evento mese (considerando anche la chiusura estiva). E come noi fanno anche moltissimi altri circoli in Italia, con i quali ci troviamo a discutere e a scambiarci opinioni, come quest'autunno nella bellissima Salò, con gli amici dei circoli di mezza Italia. Buona serata
    1 punto
  16. Ciao! purtroppo non dispongo di una bilancia abbastanza precisa.. mi segna ogni volta un valore diverso. Il diametro corrisponde a circa 17-18 mm. Grazie ancora!
    1 punto
  17. Buon pomeriggio, @Curcuas io vivo a Londra quindi non ho di questi problemi, ma li ho viceversa quando compro nel continente. Credo che non convenga comprare dall'Italia qui, come dici tu ci sono altre spese e l'ho visto sulla mia pelle. Avevo comprato un buon pezzo di Pistrucci in Australia, una corona del 1819 e l'avevo pagata £170 in altissima conservazione ma per ritirare il pacco ho dovuto sborsare £63 extra perché il venditore ha dichiarato sulla distinta il prezzo pagato.
    1 punto
  18. Ciao, credo abbiano un plus valore in quanto Duisenberg e fds, soprattutto le consecutive irlandesi. Anche i codici corti tipo J002 potrebbero avere un plus ma x questo aspetterei qualcuno più addentro. Ma non credo ci sia la coda per comprarle, considerando che se va bene le venderai a 15€ l'una mi domanderei se valga la pena di mettersi in movimento per fare foto, scrivere inserzioni, rispondere a eventuali domande, imbustare e fare coda alla posta. Magari valuterei la vendita in blocco unico.
    1 punto
  19. A quanto mi hanno riferito a settembre, il Vaticano ha azzerato tutto ciò che era già stato programmato per il Giubileo a seguito dell'inchiesta interna che ha coinvolto il CFN negli scorsi mesi, quindi ci sarà da rifare tutto: di certo, non poteva accadere in un momento per loro peggiore, proprio alla vigilia dell'evento per eccellenza... Ho detto "Speranza" non miracoli 🤣
    1 punto
  20. Buongiorno @SicilianoMagnoGreco, grazie, sono d'accordo. Ed a dire il vero ne ho già individuata una on line FS e pure abbordabile come prezzo 🙂
    1 punto
  21. Posta immagine di profilo dove sono i segnatasse.. sembrerebbe che ci siano i dentini, sono solo piegati sotto.. ?!?! Rimane comunque una bella cartolina, .. da controllare dal vivo. Ti è stato detto dei dentini per renderti consapevole che se vorrai venderla il futuro acquirente controllerà sicuramente questi particolari.
    1 punto
  22. Se leggi la presente di volevo chiedere se hai notato che alla tua richiesta di informazione i Signori del forum si sono resi subito disponibili. Per quanto sopra (anche se non direttamente interessato) ti volevo ringraziare per la considerazione dimostrata nei confronti altrui, bravo. Sentivo il bisogno di intervenire. Un saluto a tutto il forum.
    1 punto
  23. Grazie al tuo fondamentale e preziosissimo contributo sono riuscito ad identificare la moneta. Dovrebbe essere Onorio VRBS ROMA FELIX zecca di Roma. Grazie al link che mi hai inviato sono andato a verificare i vari simboli e dopo averne scartato diversi, perchè alcune cose non combaciavano, ho trovato molte corrispondenze con questa moneta https://en.numista.com/catalogue/pieces371259.html . Intanto la legenda, che prima non corrispondeva col poco che riuscivo a leggere, mentre ora invece corrisponde, sopratutto nella x finale di felix. Anche con gli altri caratteri meno decisi sono verosimilmente corrispondenti. Saluti e buona giornata
    1 punto
  24. San Marino ha già pubblicato la moneta commemorativa 2 euro dedicata all'Anno Santo. Non è che il CFN del Vaticano ci faccia una bella figura😉
    1 punto
  25. a me sembra un decanummo imitativo sempre che non sia un falso moderno...... difficile dirlo dalla foto
    1 punto
  26. guarda qui : https://en.numista.com/catalogue/pieces103189.html
    1 punto
  27. I valori di catalogo sono per materiale perfetto, fresco, senza mancanze. Il materiale difettoso subisce un forte abbassamento del valore di mercato, anche di molto. La tua cartolina ha francobolli di pregio, purtroppo in questo caso con dei difetti, appartiene a seconde o terze scelte che comunque hanno un loro mercato. A livello storico postale non cambia nulla, rimane un bell'esemplare.
    1 punto
  28. Complimenti per la bellissima moneta. Davvero rara in questa conservazione!
    1 punto
  29. Complimenti per la moneta, @Atexano. Splendida patina e sulla conservazione non posso che accodarmi agli altri. Perdonami se sono indiscreto, ma in euro correnti quanto hai speso? Io ho comprato da TCC quest'estate, ma fra commissioni bancarie e cambio euro/sterlina, ho speso molto di più del previsto, per cui ho deciso di starne alla larga per il futuro. La principale debolezza è che accettano solo bonifici e in sterline. Questo fa notevolmente lievitare il prezzo finale. Se poi si è oltre la franchigia doganale, il salasso aumenta. Da questo punto di vista, che esperienza hai avuto? Grazie mille e complimenti ancora!
    1 punto
  30. Mille anni fa, secondo le saghe vichinghe, intrepidi marinai salparono verso ovest dalla Groenlandia verso una costa che chiamavano Vinland. Lì allestirono accampamenti, raccolsero uva selvatica e si scontrarono con la gente del posto. In un sito archeologico in una città costiera di Terranova chiamata L'Anse aux Meadows, resti di strutture disposte come longhouse vichinghe e manufatti come una spilla da mantello in bronzo e chiodi di ferro registrano la loro presenza, probabilmente i primi europei a mettere piede nel Nord America. Tuttavia, stabilire esattamente quando i vichinghi arrivarono a Vinland era impossibile, finché i ricercatori non scoprirono una specie di marca temporale cosmica che precedeva il loro arrivo. Nel 2021, Margot Kuitems e Michael Dee dell'Università di Groninga hanno ottenuto pezzi di legname da una casa lunga con anelli visibili e corteccia intatta. Kuitems, archeologa, e Dee, esperta di radiocarbonio, speravano di trovare un anello con una quantità insolitamente grande di carbonio-14 ( 14 C): la firma di una raffica di particelle ad alta energia provenienti dallo spazio esterno che si sa essere verificata nel 993-94 d.C. "È stato un po' un tentativo azzardato", dice Kuitems. Ma a 28 anelli dalla corteccia, hanno trovato il picco rivelatore di 14 😄 una prova convincente che i Vichinghi avevano abbattuto gli abeti e i ginepri usati per costruire la casa lunga nel 1021 d.C. La tempistica del punto d'appoggio vichingo a L'Anse aux Meadows annuncia una rivoluzione nell'archeologia: una nuova capacità di ridurre l'età dei manufatti in legno da decenni a singoli anni. La svolta che ha aperto la strada a tale precisione è avvenuta nel 2012, quando il fisico giapponese Fusa Miyake ha rivelato che un massiccio afflusso di raggi cosmici ha causato un forte aumento del 14 C in un anello di un albero datato al 774-75 d.C. Da allora, sono stati finora trovati almeno altri sette picchi confermati, noti come eventi Miyake. Il picco più antico ben supportato risale al 7176 a.C. Questi fari cronologici stanno ora guidando un gruppo crescente di scienziati mentre lavorano per datare antiche rovine, disastri naturali e altri punti di svolta storici. "Se riusciamo a iniziare a fissare le cose all'anno", afferma Dee, "possiamo iniziare ad analizzare la storia antica, forse persino la preistoria, con il tipo di rigore che in precedenza potevamo applicare solo alla storia moderna". La tecnica "è fenomenalmente fantastica", afferma Charlotte Pearson, dendrocronologa e scienziata del radiocarbonio presso il Laboratory of Tree-Ring Research dell'Università dell'Arizona. "Questi sono momenti di eureka e ne avremo molti altri". ANCHE GLI SCRIBI dell'Alto Medioevo notarono l'assalto cosmico che produsse il primo evento di Miyake. Nel 774 d.C., la Cronaca anglosassone, una raccolta di manoscritti che racconta momenti chiave della storia anglosassone, registrò l'apparizione nel cielo, dopo il tramonto, di un "crocifisso rosso". Gli astronomi hanno ipotizzato che l'avvistamento potesse essere dovuto alla polvere atmosferica che diffondeva la luce di una supernova vicina, o a un'aurora boreale particolarmente vivida innescata da un gigantesco brillamento solare. Nello stesso anno, migliaia di chilometri a est, mentre l'imperatore giapponese Konin lottava con una crisi di successione, un cedro giapponese sull'isola di Yaku, al largo della costa meridionale della nazione, stava assorbendo anidride carbonica (CO2 ) attraverso i suoi aghi corti e setolosi. L'albero convertiva parte della CO2 in zucchero e lo depositava nello strato più esterno del suo legno. Mentre gli imperi sorgevano e cadevano, il cedro aggiungeva anello dopo anello di crescita annuale, soccombendo solo nel 1956, alla venerabile età di 1900 anni circa, alle lame dei gestori forestali di Yaku. Mezzo secolo dopo, Miyake, allora studente laureato all'Università di Nagoya, tagliò una sezione trasversale del ceppo del cedro. Ognuno dei suoi anelli conteneva una traccia di 14 C. L'isotopo radioattivo si forma continuamente nell'alta atmosfera quando i raggi cosmici, particelle ad alta energia provenienti dallo spazio, si scontrano con le molecole di gas, generando neutroni. Quando uno di questi neutroni elimina un protone in un atomo di azoto, quell'azoto si trasforma in 14 C. Mentre inalava CO 2 , il cedro aveva incorporato il 14 C nel suo legno. Tutte le piante verdi assorbono 14 C e lo trasmettono agli animali che sostengono; può essere rilevato nei fossili e in altri tessuti conservati risalenti a decine di migliaia di anni fa. Il suo tasso di decadimento per lo più prevedibile è la base della datazione standard al radiocarbonio. Utilizzando metodi come la spettrometria di massa, gli scienziati possono analizzare resti organici per determinare quanto 14 C è decaduto da quando la forma di vita che lo ha assorbito è morta. Quel valore viene quindi confrontato con i valori di 14 C di elementi con un'età nota, solitamente basata sugli anelli degli alberi, dando l'età del campione entro pochi decenni in circostanze ideali. (Poiché l'isotopo ha un'emivita di circa 5700 anni, i campioni risalenti a prima di circa 50.000 anni fa ne contengono troppo poco per la datazione). Ma Miyake non stava cercando di datare l'albero. Stava cercando picchi anomali di 14 C lasciati da violenti eventi meteorologici spaziali (brillamenti solari, altre esplosioni del Sole e stelle in esplosione) che scatenano brevi, eccezionalmente intense piogge di particelle ad alta energia. Utilizzando tecniche sviluppate in parte da Lukas Wacker, un fisico dell'ETH di Zurigo, si è concentrata su un periodo verso la fine dell'VIII secolo d.C., in cui i precedenti scienziati del radiocarbonio avevano rilevato una gobba anomala. Lavorando anello per anello, ha tagliato minuscole schegge di legno dal cedro e le ha passate attraverso uno spettrometro di massa con acceleratore per determinare il rapporto tra 14 C e isotopi stabili del carbonio. Nell'anello corrispondente al 774-75 d.C., ha visto un balzo del 12% in 14 😄 un aumento 20 volte maggiore di quello prodotto dalle normali oscillazioni dei raggi cosmici. Altri team hanno confermato il picco in campioni di una quercia tedesca e di un albero kauri della Nuova Zelanda. Più tardi quell'anno, Miyake e i suoi colleghi pubblicarono un articolo su Nature attribuendo il picco di 14 C a un massiccio bombardamento di raggi cosmici, forse dal Sole o da un lampo di raggi gamma da una stella lontana. Nel 2013, trovarono un secondo picco di 14 C leggermente più piccolo nello stesso cedro Yaku nel 993-94 d.C. Altri scienziati iniziarono a chiamare i fenomeni eventi Miyake. Quando Wacker lesse dei picchi di Miyake del 774-75 d.C. e del 993-94 d.C., riconobbe il potenziale inutilizzato del radiocarbonio. Lo puntò su una cappella a Müstair, in Svizzera, presumibilmente costruita dal primo imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo Magno, in un sito in cui lui e il suo seguito erano sopravvissuti a una terribile tormenta di neve. Un altro team di scienziati aveva datato la cappella al 785 d.C. analizzando meticolosamente la larghezza degli anelli degli alberi in una trave di legno (anelli più larghi indicano spesso anni più umidi), quindi confrontando i modelli con legname più recente della zona fino a ottenere una registrazione ininterrotta che si estendeva dal presente fino alla trave. Wacker sapeva che se il suo team fosse riuscito a trovare il picco di 14 C dall'evento Miyake del 774-75 d.C. nella trave, avrebbero potuto semplicemente contare fino al suo bordo esterno per ottenere una data precisa. Hanno fatto proprio questo, confermando nel 2014 la data del 785 d.C. "Quello è stato un lavoro pionieristico", afferma Miyake. "Sono stato davvero felice di vedere che quel tipo di applicazione è stata resa possibile grazie alle nostre scoperte". Mentre Wacker perseguiva il lavoro della Holy Cross Chapel, Dee e i colleghi iniziarono a esplorare altri modi in cui gli eventi di Miyake avrebbero potuto illuminare le linee temporali storiche confuse o oscurate dal passare del tempo. Documenti scritti affidabili, cronache che elencano gli anni esatti di imperi e guerre e archivi più banali di tasse, ricevute commerciali, nascite e morti, risalgono solo a circa 2500 anni fa, dice Dee, e solo in società che tenevano registri scritti. Le date al radiocarbonio, con i loro decenni o secoli di incertezza, possono aiutare a ricostruire la storia a grandi linee, ma i momenti storici chiave spesso si svolgono su scale temporali più brevi. "Non si potrebbero esaminare gli eventi politici del XX secolo se si avesse solo una risoluzione decennale", dice Dee. "Se la prima e la seconda guerra mondiale fossero state nel 1914 a.C. e nel 1939 a.C., non saremmo in grado di distinguere queste due cose". Nel 2020, Kuitems e Dee hanno utilizzato la tecnica per chiarire un mistero di lunga data che circondava delle rovine rettangolari su un'isola lacustre nella Siberia meridionale. Nonostante decenni di lavoro archeologico, nessuno sapeva con certezza quanto fosse antico il sito di Por-Bazhyn, chi lo avesse costruito o quale fosse il suo scopo. A Por-Bazhyn non c'erano segni di occupazione come cumuli di spazzatura o carbone di legna dai focolari, il che suggerisce che fu abbandonato subito dopo la costruzione. Ma la punta del 774-75 d.C. era presente in un anello esterno di una trave, il che indica che l'albero di origine era stato abbattuto nel 777 d.C. Ciò avvenne durante il regno di Tengri Bögü Qaghan, un monarca uiguro convertito al manicheismo, una religione che vede l'esistenza come una lotta epica tra il bene e il male. Molto probabilmente, afferma Kuitems, Bögü Qaghan costruì Por-Bazhyn come monastero manicheo. L'età precisa di Por-Bazhyn indica l'apparente motivo per cui non fu mai occupata. Nel 779 d.C., i ribelli contrari al manicheismo uccisero Bögü Qaghan. "Quindi, nel momento in cui l'intero edificio fu terminato, divenne immediatamente inutile", afferma Kuitems. Dee ha anche contribuito al lavoro dei colleghi tedeschi che hanno utilizzato la stessa punta Miyake per datare un'altra antica fortezza, su un'isola nel lago Āraiši nella Lettonia centrale. "Queste erano domande a cui le persone non sapevano rispondere per decenni, e ora potremmo farlo con questo metodo", afferma Kuitems. Un evento Miyake nel legname proveniente da strutture vichinghe a Terranova ha fornito loro una data precisa del 1021 d.C. (Si tratta di ricostruzioni moderne.) Sulla scia del loro successo da prima pagina a Vinland, il team di Groningen sta affrontando un altro affascinante insieme di enigmi storici: cronologie "fluttuanti", o antiche linee temporali internamente coerenti che non sono legate a date specifiche. Ad esempio, Dee spera da tempo di ancorare le linee temporali fluttuanti dei faraoni dell'antico Egitto al nostro calendario moderno. La datazione al radiocarbonio ha fissato la cronologia egizia entro un paio di centinaia di anni; gli scienziati hanno cercato di utilizzare antiche osservazioni di eventi astronomici noti, come gli allineamenti di stelle e pianeti, per restringere ulteriormente le date. Ma le linee temporali rimangono sfocate. L'era dell'Antico Regno dell'Egitto, ad esempio, comprende decine di faraoni che hanno regnato da circa il 2700 al 2200 a.C. "Le date del calendario non sono nemmeno realmente note al secolo", afferma Dee. Molte specie di alberi egiziani autoctoni non producono anelli di crescita annuali, complicando la ricerca degli eventi Miyake lì. Ma gli egiziani importarono conifere, che i costruttori spesso preferivano per la loro rettilineità e resistenza, dal Libano e dalla Siria. La pandemia e le leggi che limitano l'esportazione di manufatti egizi hanno rallentato il lavoro del suo team, dice Dee. Ma ha puntato gli occhi sulla scoperta di una data precisa per la costruzione della Grande Piramide, che fu costruita dal faraone Cheope dell'Antico Regno. "C'è un vecchio proverbio arabo che dice: 'L'uomo teme il tempo; il tempo teme le Piramidi'", dice Dee. "Se questa struttura e il suo regno potessero essere datati con precisione, ciò risolverebbe un mistero che dura fin dall'antichità stessa". Un'altra cronologia fluttuante che il team di Dee spera di ancorare è il sistema di cronometraggio del Conto Lungo Mesoamericano. Utilizzato dai Maya, dagli Aztechi e da altre civiltà mesoamericane, il sistema conta i giorni in modo lineare da un presunto giorno della creazione del mondo. Sebbene ci siano stati diversi tentativi di correlare il Conto Lungo con il calendario gregoriano, gli accademici stanno ancora dibattendo sulla data precisa della creazione . Trovare un evento Miyake nel legno di una struttura mesoamericana, come un architrave nel tempio Maya di Tikal in Guatemala, la cui costruzione è registrata nel Conto Lungo, risolverebbe la questione. GLI EVENTI MIYAKE PROMETTONO ANCHE di datare i disastri naturali che hanno alterato il corso della storia umana. "Questa tecnica può aiutare a rispondere a domande sull'ascesa e la caduta delle civiltà", afferma Pearson. Nel 2017, Clive Oppenheimer, vulcanologo dell'Università di Cambridge, ha collaborato con Wacker e altri per usare un evento Miyake per datare un larice sepolto nella cenere dalla cosiddetta eruzione del Millennio del Monte Paektu, un vulcano a cavallo del confine tra Cina e Corea del Nord. Le date al radiocarbonio hanno fissato l'eruzione, una delle più grandi degli ultimi 10.000 anni, a un periodo compreso tra il IX e l'XI secolo. Alcuni storici hanno ipotizzato che l'esplosione abbia portato alla caduta nel 926 d.C. del Regno di Bohai, che comprendeva parti della penisola coreana, della Cina nord-orientale e dell'Estremo Oriente russo. Oppenheimer e colleghi hanno usato l'evento Miyake del 774-75 d.C. per datare la scomparsa del larice al 946 d.C., scagionando l'eruzione dal crollo del regno. "Grazie all'evento Miyake, siamo riusciti davvero a inchiodarlo", afferma Oppenheimer. "Con qualsiasi cosa uccida gli alberi (terremoti, incendi, parassiti biologici), ora c'è la possibilità di datare con estrema precisione". Fissare la cronologia Grazie agli eventi di Miyake incisi nel legno antico, gli scienziati stanno arrivando a date precise per un numero crescente di siti archeologici, da rovine enigmatiche a monumenti di alto profilo come un insediamento vichingo nel Nord America, nonché di disastri naturali come eruzioni vulcaniche e terremoti. Pearson spera di replicare una versione di quel successo in un albero che si trovava sottovento al vulcano Thera quando eruttò circa 3500 anni fa sull'isola di Santorini, contribuendo forse alla caduta della civiltà minoica. La devastazione diffusa avrebbe interrotto il commercio in tutto il Mediterraneo e costretto i rifugiati a cercare nuove case. Un picco di 14 C incentrato sul 1528 a.C., finora non confermato come evento Miyake, conferma che nel 1562 a.C., più o meno 1 anno , un segnale chimico improvviso si manifesta negli anelli dell'albero, forse causato dal solfato dell'eruzione. Gli eventi di Miyake potrebbero persino far luce su potenziali cataclismi futuri. Il dendrocronista Bryan Black, anche lui del laboratorio di analisi degli alberi dell'Arizona, ha recentemente utilizzato l'evento di Miyake del 774-75 d.C. per datare due morti di massa di alberi separate da oltre 80 chilometri nella regione del Puget Sound nel Pacifico nord-occidentale degli Stati Uniti. Le foreste crescevano lungo due distinte faglie poco profonde vicino all'attuale Seattle e le prove geologiche mostrano che sono morte più di 1000 anni fa. I sedimenti registrano lo sconvolgimento, così come le tradizioni orali del popolo indigeno Salish. Gli scienziati della Terra si sono chiesti se entrambe le faglie si siano rotte separatamente o contemporaneamente in un unico terremoto di grandi dimensioni. Black ha scoperto che tutti questi alberi sono morti durante la stessa stagione tra il 923 e il 924 d.C., il che suggerisce che le faglie potrebbero cospirare di nuovo per produrre un terremoto di grandi dimensioni. "Prende l'attuale scenario peggiore di queste faglie poco profonde e lo porta al livello successivo", afferma. GLI SCIENZIATI DEL RADIOCARBONIO stanno scandagliando gli archivi degli anelli degli alberi alla ricerca di altri eventi Miyake. Kuitems spera di confermarne uno nel sesto millennio a.C., il che potrebbe consentirle di datare con precisione un sito neolitico non divulgato in Europa. Altri ricercatori hanno individuato un possibile cluster Miyake nel 1261 d.C., 1268 d.C. e 1279 d.C. Diversi laboratori mirano a verificare questi e altri picchi di 14 C negli alberi di tutto il mondo. "È come una specie di puzzle", dice Dee. "Alla fine, se abbiamo abbastanza picchi, saremo in grado di mettere insieme gran parte di questa storia dell'Olocene in tempo assoluto". I dati delle carote di ghiaccio possono anche confermare gli eventi di Miyake. I raggi cosmici generano altri due radioisotopi, il berillio-10 e il cloro-36, nell'alta atmosfera. Invece di depositarsi nei tessuti viventi, questi isotopi vengono trasportati in superficie dalla pioggia e dalla neve e possono finire negli strati annuali delle calotte polari. Come 14 C negli anelli degli alberi, picchi acuti di berillio-10 e cloro-36 nel ghiaccio sono stati correlati a noti eventi di Miyake. A una conferenza sul radiocarbonio tenutasi a Zurigo l'anno scorso, i fisici Andrew Smith e David Fink dell'Australian Nuclear Science and Technology Organisation hanno segnalato picchi isotopici a 774-75 CE e 993-94 CE nelle carote di ghiaccio dell'Antartide. L'analisi continua delle carote potrebbe rivelare altri eventi di Miyake precedentemente sconosciuti che i dendrocronologi potrebbero approfondire. Anche Miyake sta continuando la sua ricerca per trovare altri eventi che portano il suo nome. Ha unito le forze con il Laboratory of Tree Ring Research dell'Arizona , i cui 700.000 campioni di anelli degli alberi, la più grande collezione al mondo, offrono una registrazione senza pari di eventi climatici e cosmici passati. Lì, Miyake e i suoi colleghi dell'Arizona, insieme a colleghi in tutto il mondo, mirano a mettere insieme da alberi recentemente morti e morti da tempo una registrazione completa del radiocarbonio che risale a 12.000 anni fa. Anche riempire le lacune tra gli eventi di Miyake è importante, afferma Pearson, poiché contengono modelli solari che possono essere abbinati a registrazioni di anelli degli alberi e carote di ghiaccio per migliorare la datazione al radiocarbonio. Pearson e Wacker si stanno preparando a inviare altri 1100 anni di dati dai pini bristlecone della California, che possono vivere per più di 4000 anni, a un deposito internazionale di calibrazione del radiocarbonio. Miyake sta esaminando campioni di altri alberi longevi provenienti da Russia, Finlandia e Giappone e ha già individuato diversi eventi Miyake ancora inediti, afferma. L'analisi pionieristica di Miyake sul cedro continua a ripercuotersi sugli studi del passato, affermano i colleghi. "Si fidava del suo istinto ed era così sicura di ciò che aveva che è riuscita a convincerci tutti che c'era un effetto reale", afferma Dee. "E il resto, come si dice, è storia".
    1 punto
  31. Salve,dovrebbe essere 1/3 di statere (nomos) di Kroton (Bruttium) https://www.acsearch.info/search.html?term=Tripod+kroton+third&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&currency=usd&order=0
    1 punto
  32. il francobollo allo stato di nuovo, parlo dei veri francobolli non di quelli di oggi che non hanno gomma, ha un nvolore di catalogo ipotetico 100, se ha linguella o traccia scende a 50 e questo già fa capire che cosa significa l'integrità, se ricordi abbiamo parlato di antichi stati di 1^ e 2^ scelta e del valore di catalogo che schende in alcuni casi del 90° è lo stesso paragone, al tempo i francobolli non dentellati erano perfetti quando evidenziavano i quattro lati integri, a mamo mano che si riduce con le sforbiciate il francobollo, diminuisce il valore, nei dentellati la cosa è ancora peggio, nei classici si possono trovare francobolli con dentelli corti, dovuti ad uno stacco tra francobolli un pò maldestro , oppure difetti del tempo, e con denti corti il valore diminuisce, ma con denti mancanti il francobollo non è più un francobollo, spero essere stato esaudiente
    1 punto
  33. eh ma a quanto pare i malfattori che devono riciclare denaro o spendere il provento di reato vanno bene, quelli che rubano invece no. quindi per non perdere gli affari, meglio far entrare cani e porci... al denaro non si guarda in faccia (finchè il furto non capita a me)
    1 punto
  34. per adesso grazie a tutti, l'ayous lho usato per le guide dei cassetti per i frontali cassetti e per la cornice frontale del monetiere, tutto il resto struttura monetiere fianchi base cappello e schienale in Okume'
    1 punto
  35. Eh, magari su Marte non si pagano le tasse. Certo che un Carabiniere non può stare accanto a ogni stand; il punto è un altro: ormai è risaputo che i convegni (non solo Verona, anche Piacenza e Bologna per quanto ne so) sono costantemente bersagliati da malfattori; ciò soprattutto negli ultimi anni, nel passato il fenomeno esisteva, ma non in queste drammatiche proporzioni; ebbene, la Questura cosa fa? Niente! I ladri sono conosciuti dai frequentatori del Convegno; credi che la Polizia non sappia chi sono? E ti assicuro che se la volontà di far cessare il fenomeno ci fosse, saprebbero efficacemente come fare, senza bisogno di mettere il Carabiniere in ogni stand. Poi stendiamo un velo pietoso su certa magistratura. E qui mi fermo.
    1 punto
  36. Buongiorno, coin cabinet esprime i giudizi con la scala britannica non con la scala Sheldon. Si erano accorti anche loro fosse superiore al bb.
    1 punto
  37. 1 punto
  38. E' solo un veloce spaccato e riassunto di 20 anni (o forse anche di più) di frequentazione di Convegni di Verona. C'è stato anche un incontro ravvicinato con il ladro, che mi chiese gentilmente di non seguirlo perchè non lo facevo lavorare! (Non mi sono fatto mancare nulla). I metodi per fare le cose in sicurezza ci sarebbero....(la Fiera dell'Oro di Vicenza docet..). Ma siamo proprio sicuri che tutti vogliano fare le cose in sicurezza? Mah.
    1 punto
  39. Probabilmente ora è tardi, perchè il Convegno è divenuto l'ombra di se stesso, ma fino a 4/5 anni fa il giro di denaro e di metalli preziosi al Veronafil non penso avrebbe sfigurato al cospetto del giro d'affari della Fiera dell'oro di Vicenza (solo che in pochi sarebbero propensi ad ammetterlo). Va detto che il frequentatore medio del Veronafil ha (o forse.....aveva) una natura spiccatamente individualista e anarchica, restia ad assoggettarsi a metal detector, controlli di documenti e presenza di FF.OO. o di Vigilanza privata, tanto che ricordo non pochi frequentatori, al comparire di divise, esprimere vivo disappunto e fastidio. Lasciamo poi perdere l'abbandono delle postazioni quando e più faceva comodo, senza minimamente rispettare orari di chiusura del Convegno; l'accesso di amici degli amici degli amici, nella prima giornata riservata ai Commercianti, che non si sa come (o meglio...lo si sa..lo sanno tutti...ma per ipocrisia non lo si ammette), entravano con o senza pass "di comodo". Fra questi si potevano notare alcune "facce" che se si fossero incrociate a tarda ora anche nel proprio abituale quartire di residenza, si sarebbe cambiato marciapiede. Però avevano (e spendevano) le mazzette da 500 euro con gli elastici e facevano molto comodo (anche questo però.. non si può dire). Tutto veniva "digerito" perchè gli affari erano fiorenti e i furti, che ad ogni Convegno si lamentavano dentro e fuori la Fiera, chiaramente disturbavano ma venivano sostanzialmente considerati come degli "incidenti di percorso". Il massimo dell'abbruttimento fu però raggiunto quando, sulle insistenze di molti Operatori e dopo il furto/rapina subito fuori dalla Fiera da un Commerciante che rientrava in albergo e si era fermato in un Tabacchino a comprare le sigarette (gli aprirono il cofano posteriore e gli rubarono alcuni borsoni di monete), ci venne sollecitata come N.I.A. una lettera di riprovazione, che inviammo al Prefetto e al Questore di Verona, per lamentare l'incuria, lo stato di insicurezza e la persistenza di furti durante il Convegno. La replica del Prefetto e del Questore non tardò ad arrivare e scoprimmo così che, ad eccezione del Commerciante che aveva subito il furto al Tabacchino....non risultavano presentate altre denunce, nè per furti commessi dentro la Fiera nè fuori! E queste sono belle cose e sopratutto...belle figure di m. Poi, alla lunga, la delinquenza ha avuto comunque il sopravvento e non si poteva più accettare il fatto che i furti/rapine fossero da considerarsi "incidenti di percorso". Ancora adesso, però, non ci scommetterei neanche una pizza sul fatto che la gran parte dei frequentatori del Convegno si sottoporrebbe di buon grado ai controlli quali quelli messi in campo alla Fiera dell'Oro di Vicenza. Diciamo che, se posso prendere in prestito un modo di dire che riflette (o rifletteva) l'atmosfera del Veronafil, mi viene in mente quello che fa riferimento "alla botte piena e alla moglie ubriaca". Oggi che la botte non è più piena e la moglie è scappata con l'idraulico...forse qualcuno si sta pentendo di certi atteggiamenti lassisti del passato. Ma probabilmente adesso è troppo tardi per recuperare molti Operatori seri (vedi Katz, perchè si è postata qui la sua mail, ma ne potrei indicare anche tanti altri), che a Verona non ci metteranno più piede. Amen.
    1 punto
  40. Si...è stato un anno veramente positivo per il Centro Culturale Numismatico Milanese, siamo riusciti ad organizzare un mix di eventi che hanno coperto tanti aspetti della numismatica, dalla monetazione antica, alla medievale, alla moderna e monetazione straniera. Ringrazio tutti i relatori che hanno permesso questo anno straordinario.
    1 punto
  41. secondo me, vedendo le condizioni dell'erinnofilo, con tutti punti di ruggine che vi sono e che non sono presenti nella cartolina, presumo che non sia neppure della cartolina, credo sia stato applicato a posteriori
    1 punto
  42. Oggi condivido un nuovo arrivo, giunto da numismatica Katane. Si tratta di un grano 1633 in conservazione prossimo allo stato zecca. Evitiamo di usare la parola fior di conio per questa moneta, in quanto la moneta presenta notevoli difetti di coniazione. Tuttavia è assai probabile che la moneta sia sostanzialmente uguale a 391 anni fa, quando venne battuta a Messina. Chi colleziona tali monete sa che la maggior parte si trova in mb, se va bene si legge la data, se va benissimo si trova in BB, trovare un bb con data è già un'esperienza poco comune per un collezionista. Ma nel momento in cui ci troviamo di fronte una moneta in stato zecca o prossima ad esso, con data, la situazione si fa eccezionale. Personalmente si tratta del miglior esemplare che ho mai visto. Qui di seguito il dritto.
    1 punto
  43. Può essere interessante cercare di capire come mai la moneta si trovi in condizioni tanto eccezionali. È noto che tali monete finirono tutte in circolazione come moneta del popolino e vi rimasero probabilmente per un centinaio di anni. La moneta in oggetto presenta un errore in Legenda piuttosto pacchiano (Philp invece di Philip o phili come in altre varianti note). Probabilmente gli incisori si accorsero subito dell'errore e corressero il conio. Le poche monete coniate con questo conio probabilmente non finirono in circolazione o vi finirono in piccola parte. Questa probabilmente non venne messa in circolazione e venne riposta da qualche parte per arrivare dopo 391 anni quasi intonsa nella mia collezione. Ovviamente la mia è una ipotesi, supportata dal fatto che questa variante di legenda non dovrebbe essere nota (Ma non ho testi a disposizione al momento) o comunque non è riportata né nello spahr che nel Mir. Ecco il rovescio.
    1 punto
  44. Esattamente, questa è la sua scheda: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I19/4
    1 punto
  45. Si quinario, Cr. 489/3
    1 punto
  46. Tempo fa mi capitò di arrivare a casa e trovato tutto in soqquadro, sparite tante cose non di valore. Miracolosamente i due disgraziati non han toccato i due vani dove avevo tutte le monete. Da allora non ho più nulla in casa! Mi sento un miracolato! non oso immaginare come ti possa sentire, hai tutta la mia solidarietà! un forte abbraccio
    1 punto
  47. racconti che hai comprato la moneta per 300 euro su internet da un venditore poco affidabile, senza garanzia e certificazione. Se risultava falsa si piangeva per la truffa, tutti i venditori ladri ecc ecc... ti è andata di lusso, risulta autentica e si piange perchè te l'hanno sottostimata ? vanti 25 anni di collezionismo e non si è ancora in grado di valutare una moneta da soli e ci si avventura in importanti quanto pericolosi acquisti ? ma per piacere ...
    1 punto
  48. Pierluigi Debernardi is the current expert on the early denarius coins and the helmets of Roma. He wrote an article in Panorama. Here is a very beautiful denarius in my collection with a nice gryphon:
    1 punto
  49. Un grazie ad Incuso che, come al solito, ha provveduto molto rapidamente. Ecco il pdf: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/prime.pdf
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.