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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/20/24 in Risposte
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Buonasera a tutti, non so che dire, ringrazio dal profondo del cuore PostOffice per avere creato questa nuova sezione dedicata a me ma a tutti gli amantoi della marcofilia, in questo caso piuttosto mirata come i bolli tondo riquadrati dell'Umbria, per fortuna non sono della Lombardia, Toscana, Lazio ecc. cito tre regioni a caso molto più grandi dell'Umbria e logicamente con molti più annulli. So da dove a estrapolato questi bolli PostOffice, li conosco bene, e lo ringrazio e so che il primo bollo aveva sotto una descrizione che lui non ha pubblicato, ma sarei lieto eventualmente di pubblicarla io, per fare capire aggli amici che ci seguono, che cosa rappresentano per me. come vi ho accennato colleziono da 45 anni storia postale e da circa 20 anni ho lavorato per realizzare un volume specializzato sui bolli tondo riquadrati dell'Umbria, io ci ho messo il lavoro e la ricerca, ma molti amici mi hanno aiutato mostrandomi il loro materiale, creando così una banca dati che ha permesso fino ad oggi di realizzare un volume di 280 pagine, vi spiego velocemente come è concepito: per chi conosce il Nuovo Gaggero di Daniele Prudenzano edito Vaccari, quel testo elenca tutta Italia con numero progressivo e riporta solamente la prima e ultima data (per anno) il volume che io ho preparato riporta le impronte dei bolli dalla prima data conosciuta , all'ultima con giorno mese e anno e dove il bollo ha avuto una lunga durata, riportando varie foto per costatare la progressiva usura del bollo, nel periodo in uso dei TR l'Umbria aveva una sola Provincia, pertanto troverete sempre e solamente il nome del paese o città e Perugia oggi conta due Province , perugia capoluogo e Terni, per paradosso nei TR troverete Terni in alto e in basso Perugia, ma non di lungo di più , se vorrete in un altro intervento vi spiegherò perchè PostOffice ha iniziato con quel bollo, un abbraccio a tutti3 punti
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Risposta semplice: sono entrato in possesso dei beni per averli comprati all'asta; oppure per averli comprati da privato; oppure per averli comprati da commerciante e buttato le ricevute. Mica tengo tutti gli scontrini, non c'è nessun obbligo. Soddisfatto?3 punti
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La domanda conseguente ad una denuncia di questo tipo è: può fornirci i documenti di acquisto? Se ce li hai, tutto bene….se non ce li hai, essendo beni soggetti ad una legislazione restrittiva, allora la domanda successiva sarà: lei come ha fatto ad entrarne in possesso? E da qui si aprono scenari immensi e nessuno di essi è piacevole per il denunciante… scritta così è più chiara?3 punti
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Non mi pare che nessuno, in questa discussione, abbia finora sostenuto che una perfetta gestione del Convegno sul piano fiscale avrebbe eliminato i furti e le rapine. Mi pare invece che si sia scritto che regolarizzare l'accesso al Convegno ai soli Operatori professionali, da un lato, e dall'altro lato intensificare la presenza di Controllori qualificati all'interno della Fiera e nei parcheggi della stessa, potrebbe diminuire drasticamente le opportunità lasciate ai malintenzionati di compiere le loro scorribande. E' chiaro che in caso di furto o rapina agitare la ricevuta non sgomina, di per sè, la banda dei rapinatori. Ma è altrettanto pacificio che se non hai la ricevuta da agitare non puoi neppure presentare una denuncia. Ti dico questo perchè nonostante all'interno del Convegno si registrano, in tutte le edizioni, i dolorosi lamenti di coloro che hanno subito il furto dello zaino con X mila euro all'interno, del borsone contenente monete del valore di Y mila euro e dei vassoi e degli album anch'essi con monete del valore XY mila euro, quando poi intervieni per segnalare alle Autorità che non se ne può più di questi furti e rapine e chiedi maggiori tutele da parte delle FF.O., salta fuori che a tanti dolorosi lamenti non corrispondono altrettante puntuali denunce. Il motivo per il quale non c'è corrispondenza tra i dolorosi lamenti e le puntuali denunce te lo lascio intuire. Non è richiesta grande immaginazione. Quindi anche la credibilità di chi ha voglia di mandare pec al Prefetto e al Questore per segnalare queste problematiche, viene notevolmente ridimensionata da un contesto che, almeno sul piano formale (non certo su quello sostanziale), appare tutt'altro che preoccupante. Se hai un minuto di tempo, vai a dare un'occhiata al video che trovi al post n. 40 sul dispositivo di sicurezza messo in campo all'ultima Fiera dell'Oro di Vicenza. Per arrivare ad uno scenario del genere è richiesta innanzitutto la credibilità e serietà della Manifestazione nel suo insieme (oltrechè, ovviamente, la sua importanza, ma penso che siamo tutti d'accordo nel dire che il Veronafil, almeno quello di alcuni anni fa, sul piano dell'importanza internazionale e nazionale non avrebbe avuto alcun complesso di inferiorità rispetto alla Fiera dell'Oro). Una volta "settata" la Manifestazione scaligera su questi parametri, non si capisce per quale motivo anche le FF.O. non dovrebbero occuparsi del Veronafil nello stesso modo in cui si occupano della Fiera dell'Oro di Vicenza. M.3 punti
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In questa discussione è stato concesso molto, ma su alcuni post recenti mi sono sentito in dovere di intervenire. Ne ho quindi nascosto uno (e editato un altro che lo citava) per linguaggio volgare. Ne ho poi nascosti altri, in risposta a quelli che citavano il comunismo (anche in questo caso uno in particolare, che ha dato il via a una serie di risposte, nascoste per forza di cose anch'esse), e che lo mettevano a confronto con il fascismo. Confronto che, in questo caso, non c'entra nulla, mentre i riferimenti al sistema comunista così come si è sviluppato in alcuni paesi, può essere ritenuto funzionale al discorso che si stava facendo sui commercianti abusivi. Ferma restando, non ci sarebbe neanche bisogno di dirlo, la dura condanna di entrambi i regimi. Ciò detto, io credo che la discussione, anche se indubbiamente deragliata da quello che doveva essere il tema iniziale (ma credo fosse, in una certa misura, inevitabile) possa ancora continuare.3 punti
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Martedì 21 gennaio alle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU') si terrà da parte del Prof. Adriano Savio la presentazione del suo libro "KASINÓ. FRANCHI, CINEMA, CÉLINE E VICHY". La presentazione potrà anche essere seguita da remoto per mezzo di google meet, i link da utilizzare verranno comunicati a metà del mese di gennaio.2 punti
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E a lei che è indirizzata questa cartolina datata 29 novembre 1902, marchesina Adelina Alimena di San Martino di Finita in provincia di Cosenza. Spulciando sul sito delle famiglie nobili italiane, si scopre che la sua famiglia aveva moltissimi titoli, per esempio, Patrizi di Cosenza e di Amantea, Nobili di Palermo e di Montalto, Baroni di Poligroni e Marri, Baroni di Pietrapaola, Marchesi di San Martino di Episcopia e di Crucoli. La cartolina riporta l'immagine molto delicata di una donna intenta a creare una coroncina di fiori 💐 e una bambina che osserva con molto interesse. I colori del bosco e l'abbigliamento delle protagoniste fanno pensare alla bella stagione primaverile. Tutt'intorno, margherite a non finire. Chissà chi era il mittente che scriveva da Napoli, certamente una persona molto sensibile nella scelta di questa cartolina.2 punti
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Azz peccato 😄 Dai non molliamo ! Grazie 😄 Mi so fatto prendere dalla foga della ricerca della bella Umbria 😂2 punti
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Secondo il mio modesto parere invece questa è una moneta che attualmente detiene il record di minor numero di coniazione e per questo motivo, anche se non bellissima esteticamente, è destinata a raggiungere quotazioni di tutto rispetto. Rocca 10000 esemplari , scambiate oggi a 3000-3500 euro, Grace Kelly 20001 esemplari in fdc a cifre ancora più alte. Secondo me si può tranquillamente assestare almeno a circa 2000 euro quando passerà un pò di tempo e l'offerta scenderà. Un 100 lire VEIII del 1931 coniato in 20000 esemplari vale 1000-1600 fdc. Pur essendo in oro è scambiato a molto meno della Grace Kelly che ha la stessa tiratura. Per questo i paragoni con epoche e materiali differenti a parer mio non sono da fare.2 punti
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Certo - molto piu’ facile perseguire chi si ha davanti e cerca protezione dai delinquenti piuttosto che prendersi l’onere e il disturbo di perseguire chi ha effettivamente rubato2 punti
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Io non l'ho intesa affatto come una provocazione, ma anzi mi è parsa una utilissima precisazione, verso chi diceva che senza lo scontrino fiscale non si poteva fare denuncia.2 punti
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Ma infatti, per fare una denuncia di furto, da un punto di vista formale, non è mica necessario essere in possesso degli scontrini fiscali. Le due cose operano su piani diversi: la ricevuta fiscale è necessaria per essere in regola con il fisco, ma per fare una denuncia penale non è necessario avere lo scontrino fiscale...2 punti
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Buongiorno @m_77. Ti ringrazio innanzitutto per avermi citato. Immagino che la moneta che mostri sia tua e, pertanto, mi complimento con te per questo bell'esemplare. Se dovessi attribuirgli un grado di conservazione, direi che siamo sull'SPL pieno (SPL+ se proprio vogliamo essere generosi). Purtroppo, ciò che la penalizza maggiormente è il dritto, dove si nota che la capigliatura di Napoleone è alquanto piatta nei punti più in rilievo (in particolare, sopra l'orecchio e a livello della tempia). Confrontandolo con l'esemplare passato da Varesi, noterai che questo presenta ancora le singole ciocche ben definite in quei punti. Altro elemento negativo al D/ sono gli hairlines che, nonostante la patina, sono ancora riconoscibili. Molto meglio, invece, il rovescio, che pur mostrando qualche lieve traccia di usura su certi rilievi, si presenta complessivamente in uno stato assai gradevole, corredato da una bella patina. In questo caso, preferisco questo R/ a quello dell'esemplare di Varesi. Da sottolineare, infine, l'assenza di difetti di conio quali graffi, debolezze, schiacciature, esuberi di metallo, ecc. Complessivamente, è un bell'esemplare, non eccezionale ma indubbiamente superiore alla media per questa tipologia. Come valore economico, non credo sia troppo distante da quanto realizzato da quell'esemplare in asta Varesi. Forse un po' meno perché, in linea generale, i collezionisti tendono a prediligere il dritto al rovescio.2 punti
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Io sono italianissimo e questo post lo ha scritto lei non io... Legga bene ciò che ha scritto e tragga le dovute conclusioni. Quando afferma che il Convegno non è serio nel suo insieme, che è richiesta la serietà e credibilità della Manifestazione nel suo insieme, mi sembra che ci sia molto poco da interpretare... Perché in primis la Manifestazione è composta dai commercianti, che a suo dire sono poco credibili.2 punti
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Ho provveduto dopo autorizzazione di dareios it a inviare l'annullo a Daniele Prudenzano, il curatore e archivista del volume del 2016, siamo amici e gli invio spesso novità, inoltre colgo l'occasione che in quresto post parliamo di tondo riquadrati, se ne avete dell'Umbria, vi sarei grato se me lo fate sapere, sono in procinto di stampare il volume che riguarda i TR dell'Umbria, un lavoro di 20 anni e oramasi credo che sia il momento, non per questo spero sempre in qualche inedito, cosa sempre più difficile per l'Umbria, grazie2 punti
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E' una cosa risaputa, compro la 500 lire Marconi del 1974 a 3.500 lire (se non sbaglio sono state distribuite l'anno seguente) e per legge il valore nominale riportato sul tondello mi permette di utilizzarla per acquistare beni e servizi per 500 lire. Chi lo fa è fuori di testa Non le sto disprezzando, anch'io ne ho qualcuna, dico solo che con quel pezzetto di anima che gli manca non le considero vere monete al 100%, vi va bene monete al 99% ? Le 500 lire caravelle hanno una particolarità non comune, non so se unica al mondo o meno, alcune nazioni una volta superata la soglia del rapporto intrinseco/valore hanno dato vita ad altre monete identiche eliminando l'argento, la stragrande maggioranza invece le hanno completamente cambiate (noi siamo passati ai biglietti da 500 lire sino alla bimetallica del 1982), cito solo alcune nazioni che le hanno prodotte identiche: Ci sarebbero pure i franchi francesi, dollari canadesi, bolivar venezuelani ed altri che al momento non ricordo. Naturalmente quelle d'argento continuavano ad essere spese e man mano sostituite una volta introitate dalle banche, nel frattempo la gente ha cominciato a tesaurizzarle. Sporadicamente negli Stati Uniti dime e quarter in argento se ne trovano addirittura ancora in circolazione, ho sentito pure la stessa cosa per qualche mezzo franco ed un franco svizzero. Dalle nazioni sopra citate: per il gulden olandese ed il 5 scellini austriaco hanno previsto uno/due anni di coniazione parallela argento/nickel, per fare abituare la popolazione? probabilmente, ad ogni modo per entrambe la tiratura degli ultimi anni in argento è altissima, quindi ancora per la normale circolazione. Rispetto le altre nazioni la zecca italiana è stata più furba? Ma torniamo alla particolarità non comune delle 500 lire caravelle, circolanti e coniate dal 1958 al 1967, ma voglio includere sbagliando anche gli esemplari inseriti nelle serie annuali 1968-1969-1970 a tiratura ridotta, anche se il peso d'argento del 1.000 lire del 1970 (gr.14,60) non essendo il doppio del 500 lire (gr. 11) ci dice che ormai la proporzione di valore-facciale/intrinseco per le caravelle non c'è più. Dal 1980 comincia l'avventura, il facciale delle 500 lire caravelle diventa solo un numero, sono inserite nelle serie annuali e quindi si possono acquistare con sovrapprezzo insieme agli altri nominali, naturalmente è giusto, essendo argento ne aumentava intrinsecamente il valore. Le accomuna alle precedenti solo il fatto di essere perfettamente identiche, ma la data sul bordo funge da spartiacque, tra circolanti e potenzialmente circolanti, o se si preferisce: tra monete di comune circolazione e monete coniate esclusivamente per i collezionisti.2 punti
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Affatto. Io compro dai regolari e la ricevuta mi serve, come dovrebbe servire a tutti i collezionisti sani. Il nesso fra il nero e la mancanza di sicurezza è stato messo in evidenza dagli altri utenti in maniera esemplare. Legga e ci faccia sapere la sua. Buona giornata.2 punti
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Arrivato oggi… e rinnovato sia Monete Antiche che Panorama Numismatico, mi associo nel dire di dare sostegno a chi pubblica e divulga, pur con molte difficoltà, numismatica e cultura.2 punti
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Buongiorno a tutti, Leggendo questo thread ed interventi di @lorluke e @favaldar mi è sorto il dubbio di chiedervi qualche opinione su questa moneta di Napoleone. (Monetazione che molto mi piace!) Secondo voi che conservazione ottiene? Chiaramente il D/ è messo peggio del R/ come spesso avviene con queste monete? A livello di valore economico a che quotazione pensate si avvicini "visto il periodo"? E sopratutto, è un valore da "periodo di recessione" per questa monetazione (mi rifaccio agli interventi nel thread citato sopra)? L'esemplare più simile e recente che ho trovato è dall'asta Varesi di novembre (lotto 1067) che ha realizzato 850 + commissioni. In quel caso il D/ mi sembra migliore ma il R/ quasi uguale? Anche se la patina è forse più "accattivante" nell'esemplare in discussione. Vi ringrazio per ogni commento e delucidazione!1 punto
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Buonasera a tutti. Vorrei proporre al vostro giudizio, la mia ultima acquisizione come da titolo. In particolare mi farebbe piacere ricevere pareri sulla conservazione ed anche una valutazione economica. So che è una moneta molto rara, difficile da trovare in ottime condizioni. Questa mi è piaciuta perché i rilievi sono leggibili anche se sono presenti molti graffi e qualche ammaccatura. Ho imparato tanto da questo forum e leggo sempre con attenzione i pareri di tutti voi. Ringrazio anticipatamente coloro che interverranno.1 punto
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Buonasera osservando questa moneta al D/ noto uno stile a mio opinabile parere diverso dalle molteplici varianti e coniazioni di questi "Baiocco Romano" a partire semplicemente dalla tiara, chiedo agli esperti se si tratta di una mia impressione oppure siete a conoscenza di una simile moneta, grazie.1 punto
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Secondo me con ragione. Brindisi ha coniato solo quello con le due colonne a mio parere.1 punto
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Molto bello @latino questo tuo esemplare, specie il diritto con tutti i dettagli ben definiti. Io ne ho uno simile ma più debole di conio, e all'apparenza di una lega più "bronzea" del normale rame (la foto ha ormai 15 anni e non rende più di tanto), a questo avevo addebitato la debolezza: Senz'altro lo stile è molto particolare, la mano non è quella di tanti altri baiocchi del periodo, ma non è un caso isolato ci sono anche monete da due baiocchi che richiamano questo stile. L'avevo classificato Muntoni 130 Var.I. Raro direi. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Brindisi / Tagliacozzo Simonluca Perfetto nei sui studi attribuisce queste monete alla zecca di Tagliacozzo.1 punto
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Sul MIR non è riportata esattamente, mi sembra, oppure è il tondello "corona stretta di fiordalisi" al retro e "ovale piccolo" al dritto N°2792/11, potrebbe essere questa ed è la più Rara. Riferimento al Muntoni 130aII , forse lì c'è una foto ma io non l'ho. Chi ha il Muntoni? Grazie Comunque si la tiara è più piccola i fiocchi sono più lunghi e al retro la corona ha foglie strette e senza bacche. Peso e diametro sono al massimo ma è in alta conservazione quindi va bene. Per me un SPL con piccoli difetti di conio e/o forse è una caduta quella mancanza di metallo al bordo. Attenzione al cancro del rame, quel verdino su ROMANO sarebbe meglio toglierlo o farlo togliere.1 punto
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Si, paghi solo l'IVA sull'argento che non è esente. La mail la manda la dogana di Roserio a Milano (ti mando lo screenshot), a volte arriva pure la lettera in raccomandata a casa, trovi i moduli allegati che compili e rispedisci, poi loro evadono la richiesta. Se dovessi pagare qualcosa sarà direttamente con l'arrivo della merce al postino, e ti lascia pacco e ricevuta, se non ci sei lascia ricevuta con ufficio postale della giacenza, vai in ufficio postale paghi e ritiri.1 punto
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credo propio di si, in quel periodo anche il italia si scrivevano spesso indirizzi striminziti, nome , cognome, città o paese e la ricapitacano sicuramente, oggi purtroppo è l'opposto, molte volte la posta torna al mittente con le etichetta, via inesistente oppure destinatario non conosciuto e sono tutte delle cavolate, vie esatte e persone vive e vegete esistenti e conosciute, è non ci si spiega come possa accadere, " voglia di lavorare saltami addosso!!"1 punto
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Di sicuro… anche perché dubito che trovino così tanti mentecatti che invece difendono i “ poveri” delinquenti , se non qui da noi….1 punto
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Hai 🧐 occhio cuore intuito e voglia.. niente scuse . Sei avanti ostrega !!! Chiedi senza esitazioni.. noi risponderemo fino alla noia.1 punto
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Bravo, hai fatto bene a correggere il tiro; comunque ancora vari errori e imprecisioni, ma non voglio aprire in questa discussione l'annoso problema degli attestati.1 punto
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In effetti non c'è alcun obbligo di conservare gli scontrini.1 punto
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Ho appena letto del ritrovamento del tuo... "PG Perugia tipo L 22.03.1913". Sezioni Riunite. Ho intenzione di aprire una discussione sugli annulli TONDO RIQUADRATI dell' Umbria, dove verra postata qualsiasi immagine trovata in rete o da materiale di appartenenza.1 punto
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Grazie per il tuo bel intervento! Essendo neofita l'ho trovato molto interessante! Federico1 punto
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@lorluke ha scritto tutto, io ti posso confermare la descrizione della moneta , per la conservazione qui ci troviamo su un terreno dossoso. SPL c'è in foto, sarebbe da vedere in mano per essere più precisi. La patina questo tipo può piacere o meno è un fattore personale, a me non dispiace. Il valore? All'incirca quello di catalogo in SPL, poi dipende da troppi fattori tipo chi la vende, dove la vendi, chi l'acquista ecc. ecc. ecc. Esemplare in alta conservazione con patina e piccoli difetti d'usura e conservazione. A me piace, da vedere in mano. 🖐🏼️1 punto
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Personalmente la giudico in alta conservazione, peccato per i segni da tentativo di pulizia. Credo che possa superare lo SPL. Per le altre domande non sono competente.1 punto
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Da questo tuo ragionamento sembra che il Convegno di Verona sia un covo di furfanti, pieno zeppo di commercianti disonesti che eludono il fisco e per questo non denunciano. Io non sono un commerciante, ma credo invece che la grande maggioranza dei commercianti presenti siano persone oneste che pagano le tasse e probabilmente chi non denuncia lo fa per i più disparati motivi, non certo per la ricevuta fiscale.1 punto
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DE GREGE EPICURI Moneta romana repubblicana (denario) di Titurio Sabino, Varesi 587, Crawford 344/2b, 89 aC. Al rovescio, Tarpeia tenta di separare due guerrieri; o, secondo altra versione, viene uccisa schiacciata dagli scudi, per tradimento.1 punto
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Fai una cosa, vieni a verona a maggio e chiedi a tutti se hanno la partita iva e, soprattutto, la licenza di vendita per le monete….vedrai che sorprese! La dittatura c’è solo quando la subiscono , altrimenti la invocano…. L’ipocrisia non ha fine per certi schieramenti1 punto
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Scusa, ma se "il Convegno è stata l'occasione di furti e delle rapine" (lo scrivi Tu), come fai a sostenere che le Guardie Giurate servirebbe a poco? Intanto quei furti e quelle rapine che comunque avvengono dentro il Padiglione e al parcheggio interno della Fiera potrebbero non avvenire se ci fossero più Guardie Giurate. E già questa sarebbe una buona cosa. Poi, l'individuazione di "personaggi strani" che girano per il Convegno e che le Guardie Giurate possono comunque segnalare alle FF.O. per l'identificazione, potrà costituire un ulteriore deterrente per tenere lontano dai locali della Fiera i malintenzionati. Sicuramente le Guardie Giurate non elimineranno del tutti i reati, ma quanto meno renderebbero la vita un pò più difficile ai malintenzionati.1 punto
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Potrebbe essere, in base al peso, per monete spagnole (vedasi questo di Carlo III di Borbone, in cui il simbolo direi coincida)1 punto
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@ART, @LaHire andando un po' più nello specifico, qui si nota un paio delle cose sociologicamente più interessanti di questo fenomeno: come gli autori paleoastronautici costruiscano la narrativa su se stessi e la creazione di argomenti fantocci. 1. biglino. ha fatto una 20ina di lezioni di ebraico e ha realizzato la traduzione interlineare dell'ebraico per di 2 volumi di una serie delle edizioni san paolo. Si tratta di volumi pensati come sussidi didattici per i corsi di lingua dei principianti. fine. ha buon gioco a far credere a persone non informate che queste siano credenziali. non lo sono. Alla San Paolo hanno fatto e fanno fare traduzioni interlineari a degli amatori perché si tratta di lavori che può fare chiunque. Non sono così fessi da pagare esperti per traduzioni che fa ogni studente per preparare l'esame di Hebraicum. Le facevo anche io, come tutti i miei commilitoni, appunto. ecco svelato l'arcano. Non ci sarebbe bisogno di spiegare che saper fare traduzioni base di ebraico non dimostra competenze in tutti gli altri settori in cui mette bocca, dalla storia alla genetica, e nemmeno dimostra che dica cose vere quando parla di ebraico, in molti casi si può dimostrare che dice cose che non stanno né in cielo né in terra. 2. argomento fantoccio Che i racconti mitici siano da prendersi alla lettera è l’assunto di partenza dell’approccio paleoastronautico. Tuttavia nulla, se non la semplice volontà degli scrittori paleoastronautici, giustifica la necessità di considerare i racconti mitici delle cronache storiche. Per ovviare all’impossibilità di fornire una motivazione metodologica per il loro approccio, alcuni scrittori paleoastronautici sono arrivati a sostenere che gli autori antichi avrebbero scritto unicamente di cose vere e importanti, giammai di favole, visto che scrivere – così dicono – sarebbe stata un’attività costosa in termini di tempo e denaro. Innanzitutto va ricordato che anche nel mondo antico, per esempio vicino-orientale, esisteva sia una produzione immensa di testi amministrativi di uso quotidiano sia di uso scolastico: la scrittura su tavolette di argilla o su papiro non era affatto un’attività costosa. Inoltre, i testi letterari mesopotamici, compresi i racconti mitici, sono conosciuti attraverso manoscritti su tavolette d’argilla realizzati da giovani scolari per l’apprendimento della scrittura e della lingua, si tratta infatti di testi di uso quotidiano del curriculum scolastico. È dunque evidente la pretestuosità di quest’idea paleoastronautica, che è tesa a far credere da un lato che gli antichi avrebbero considerato importanti solamente eventi realmente accaduti, dall’altro che quanto gli antichi reputavano vero, come i racconti mitici, fosse effettivamente avvenuto così come scritto nei testi. Alcune narrazioni, quelle che noi chiamiamo “miti”, erano certamente ritenute resoconti di eventi accaduti in un passato lontano e che avevano determinato le condizioni attuali del mondo e della vita dell’uomo. Detto in altri termini, i miti fornivano la chiave per interpretare e spiegare non solo il mondo naturale e il suo rapporto con l’uomo, ma anche l’origine di elementi della vita culturale e sociale. Che gli antichi credessero che l’uomo fosse stato creato dagli dei (o da un Dio), non è tuttavia di per sé una prova di un reale intervento divino, e meno che mai alieno, nell’evoluzione umana.1 punto
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Ciao! Il Filippo è arrivato. La foto è qual che è, sto ancor aspettando le luci per una illuminazione corretta sia come inclinazione che come temperatura, però, intanto... vi da un'idea. Rilievi molto altri, in mano è molto godibile. Credo cercherò altri sesterzi SAECVLARES di Filippo e famiglia, magari riesco a farmi la serie! :-) Sapere che sono stati coniati per i primi 1000 anni di Roma mi emoziona non poco! Ciao a tutti. TWF1 punto
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