Vai al contenuto

Classifica

  1. Ptr79

    Ptr79

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      1843


  2. PostOffice

    PostOffice

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      3732


  3. nikita_

    nikita_

    Guru


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      23814


  4. Jagher

    Jagher

    Utente Senior


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      946


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/07/25 in Risposte

  1. Io tra quei 50 che ce l'hanno. Ma sinceramente mi danno più soddisfazione,altri francobolli ..e Ancor di più gli usati su posta.
    4 punti
  2. Buona sera, ricevo quest'oggi e riporto di seguito la risposta della Casa d'asta (che ringrazio per la consueta disponibilità) al mio contatto mail. Buongiorno, purtroppo c’è stato un errore di descrizione, le monete sono autentiche cordiali saluti Pertanto fortunatamente l'allarme della realizzazione di falsi di altissima qualità (pressochè indistinguibili) rientra. Buona serata Illyricum
    3 punti
  3. 3 punti
  4. DE GREGE EPICURI Vi mostro questo asse di Lucio Vero (8,52 g e 23,5 mm) benchè sia in uno stato di conservazione miserevole, perchè trovo molto interessante il rovescio. In effetti, i trofei greci e romani sono una mia passione, come ho detto in una vecchia discussione: http://lamoneta.it/topic/68595-trofei/#comment-723032 del 15.11.2010. Al D la legenda (che qui non si legge) è: L Verus Aug Arm Parth Max, attorno al busto laureato. Al R: TRP VII IMP IIII COS III -SC attorno a tre trofei delle armi tolte agli armeni. E' il RIC 1464 e Cohen 300, ed è considerato "scarce".
    2 punti
  5. Buongiorno, anni fa apro la cassetta delle lettere e trovo una lettere dell'amministratore del condominio.
    2 punti
  6. Ecco la scansione dell'articolo. Monete Veneziane del Secolo XIII scoperte nell'Ucraina..pdf
    2 punti
  7. la persona interessata, che vive in Crimea, sta scrivendo un articolo su questa cosa e ci sarà una conferenza in maggio/giugno a Sudak (Crimea) il relativo articolo in russo / inglese, ve lo posterò qua grazie a tutti
    2 punti
  8. Buongiorno,trovata. Bronzo di Giulia Mesa (sotto il regno di Elagabalo) per Laodicea ad Lycum in Frigia. https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/6/5516
    2 punti
  9. Oggi è la volta di due marche dedicate al Sommergibile BARBARIGO rispettivamente da 5 e 15 lire, questa la sua storia: Il regio sommergibile Barbarigo (2°), classe “Marcello”, dislocava 1060/1313 tonnellate (emersione/immersione). Fu impostato il 6 febbraio 1937 nei Cantieri “C.R.D.A.” di Monfalcone e varato il 12 giugno 1938. Fu consegnato ed entrò in servizio nella Regia Marina il 19 settembre dello stesso anno con la sigla BO. Inizialmente, destinato al 2° Gruppo Sommergibili con base a Napoli, svolse attività addestrativa fino allo scoppio delle ostilità. Tra giugno e la fine di luglio 1940 svolse, senza risultati, due missioni nel Mediterraneo, quando se ne decise l’invio in Atlantico. Il 14 agosto passò, in immersione lo Stretto di Gibilterra. L’attraversamento venne effettuato con notevole difficoltà a causa delle forti correnti sottomarine che caratterizzano quel tratto di mare. Raggiunto l’Atlantico iniziò immediatamente la sua attività bellica attaccando, nella zona di Madera, alcuni mercantili nemici. Diresse quindi per il porto francese di Bordeaux, sede della base italiana di Betasom. La sua attività bellica in Atlantico riportò notevoli risultati con l’affondamento di ben sette mercantili per 33.827 tsl., il danneggiamento di altri tre piroscafi per circa altre 14.000 tsl. e di un cacciatorpediniere nemico di 1500 tonnellate. Tuttavia la notorietà del “Barbarigo” è legata al nome del Comandante Enzo Grossi (1), che ne assunse il comando nell’agosto 1941, e alla controversa vicenda del presunto affondamento di due corazzate statunitensi, evento creato e malamente gestito dalla propaganda di regime. Infatti, nel maggio e nell’ottobre 1942, il “Barbarigo” attaccò di notte rispettivamente al largo di Capo San Rocco in Brasile e nelle acque di Freetown, l’incrociatore americano “Milwaukee” scortato da un cacciatorpediniere e la corvetta britannica “Petunia”. Gli attacchi, benché condotti con audacia e decisione, non furono coronati da successo ma furono sfruttati dai comandi supremi italiani, bisognosi di dare notizie di grandi vittorie. Nel dopoguerra, il comandante Grossi divenne la “vittima sacrificale” di questa incresciosa e dolorosa vicenda e venne privato delle decorazioni ricevute e della promozione al grado superiore. Nella primavera del 1943 il “Barbarigo” venne trasformato in unità da trasporto ed il 16 giugno, al comando del T.V. Umberto De Julio, partì da Bordeaux per Singapore con un carico di materiali strategici. Dopo la partenza, non diede più sue notizie. Si ritiene che sia affondato tra il 16 ed in 24 giugno in un punto sconosciuto dell’Atlantico per cause ignote, ma verosimilmente per attacco aereo. Nell’affondamento scomparve l’intero equipaggio, composto da 59 uomini tra ufficiali, sottufficiali e marinai. Nella foto, il battello è stato ripreso nel giorno del varo. Il suo motto fu: “Par animo gloria” (Pari all’animo la gloria). ONORE AI CADUTI
    2 punti
  10. Le monete ritrovate sono di una bellezza e conservazione notevole.
    2 punti
  11. RRC162/2 denarius con leggenda debole.
    2 punti
  12. Ciao sono sempre piaciuti anche a me, e guarda caso ho la stessa moneta e presa nello stesso periodo della tua discussione e la sua compagna, presi anche i denari sia suoi che di M Aurelio con la scritta Armen e senza. Gli assi non sono in condizioni eccelse come alcuni vorrebbero, ma a me non interessa, guardo cosa hanno rappresentato e cosa rappresentano. Silvio
    1 punto
  13. Buona sera, concordo con favaldar quando consiglia di fare affidamento solo su sé stesso. I miei consigli sono questi. All'inizio compra materiale di poco valore e comincia a familiarizzare con gli altri valori della serie, magari appoggiandoti a siti come https://www.banknote.ws/ dove trovi un bel catalogo di banconote mondiali. Per i prezzi, fai pure riferimento a ebay ma ricordati di mettere il flag su "oggetti venduti" per vedere i prezzi delle aste effettivamente concluse con una compravendita, altrimenti rischi di navigare in mezzo ai prezzi più disparati. Infatti il venditore può chiedere il prezzo che vuole ma non è detto che qualcuno sia disposto a pagarlo. Infine considera sempre che se un affare è troppo bello per essere vero significa che non lo è. Il tempo e l'esperienza faranno il resto. Benvenuto nel magico mondo! Altro consiglio importante: leggi i post delle sezioni che ti interessano qui sul forum e confrontati con gli altri utenti senza timore di sembrare ignorante e imparerai un sacco di cose, come è successo a tutti noi!
    1 punto
  14. C’e’ sicuramente differenza ma la vera discriminante e’ un documento che attesti la provenienza selle monete. Se fossero state acquisite da un commerciante o una vendita all’asta non vi dovrebbero essere problemi salvi che nel processo d’importazione si ravvisasse un particolare interesse da parte dei funzionari preposti ( che potrebbe scattare in caso di particolare rarità ma che non dovrebbe essere questo il caso trattandosi di monete medioevali meno rilevanti in genere). diverso il caso invece in cui non si disponga di un documento di acquisto o cessione a titolo gratuito o di scambio che implica una valutazione da parte del funzionario sia della legittimità del possesso dei beni sia del loro valore ai fini dell’applicazione di eventuali dazi o balzelli. un’altra possibilità potrebbe essere quella di vendere direttamente le monete nel Paese ove si trovano attualmente conferendole come titolare ad una casa d’aste ( o ditta numismatica) per la vendita. Naturalmente ammesso che non si intenda detenerle per proprio interesse in qual caso occorrerebbe procedere, come menzionato sopra, con una regolare importazione definitiva.
    1 punto
  15. Pagare cammello, vedere moneta
    1 punto
  16. Ritratto di Adriano di notevole bellezza
    1 punto
  17. Ritorniamo alla Jawa con un modello che a suo tempo ha avuto successo nell'est Europa. Panelka 250 prodotta dal 1962 al 1974. Una delle sue prime pubblicità del 1963 E l'ultima del 1974
    1 punto
  18. Antonino Giuffrida, "Il sistema monetario siciliano e la zecca di Messina"
    1 punto
  19. Già il fatto che nessuno spenderebbe una moneta pagata molto di più dimostra che la storia del valore legale ha poco senso. E poi se qualcuno decidesse di accettare un 50€ d'oro come pagamento è perché intuirebbe l'affare in ottica di baratto: anche qui, il discorso del valore legale viene meno. Un 5€ di Raffaella Carrà, che non è in materiale nobile, unto, consumato e rigato, qualcuno lo accetterebbe come resto da un commerciante? Ben sapendo che nessuno lo riaccetterebbe come pagamento e che le probabilità di trovare un collezionista interessato sono minime e non ripagherebbero il tempo perso? Questo esempio ci dice che anche noi collezionisti, forse forse, più di tanto non ci crediamo al discorso del valore legale. È una vecchia storia dove ognuno difende le proprie posizioni e in pochi cambiano trincea 😊. Speriamo, tra tutti, di aver fornito a @GronchiRosa degli spunti di riflessione. Poi lui, se ha voglia, ci ragionerà su e trarrà le sue conclusioni. O farà altre domande
    1 punto
  20. Pagata 18 Euro. Ciao Ed io sono nei 50 che non ce l'hanno. Per come è messo il mercato aspetto che cali ancora un po' e poi ci penserò. Ciao
    1 punto
  21. In teoria sì, perché hanno corso legale, in pratica no, perché nessuno le accetterà mai e quindi è solo una illusione da mondo delle favole per poter definire "moneta" anche un portacenere (qui non ci siamo ancora arrivati, ma in altri Paesi creano oggetti di qualsiasi forma, anche belli, non è questo il punto, e poi li vendono come monete). È un escamotage commerciale, tutto qui, anche riuscitissimo
    1 punto
  22. Gentilissimo. La ringrazio
    1 punto
  23. Vedo di postarlo entro la serata.
    1 punto
  24. Si si ho visto che nel 24 già è saltata......sinceramente la politica di emissioni mi sta deludendo molto.......Faranno la fine delle schede telefoniche........per fortuna Vendetti la collezione (quasi completa) 2 mesi prima che la bolla speculativa scoppiasse, in Piazza cordusio ad un commerciante 🙂 Grazie comunque
    1 punto
  25. Ahahah, comprendo che la domanda sia stata posta in modo molto generico. Mi riferivo proprio alla difficoltà di trovare venditori professionisti: oltre ai vari catawiki e katz (di cui tra l'altro non ho letto recensioni stellari) ho trovato solo il sito di cartamoneta, che però ha principalmente banconote storiche italiane. Tra i venditori professionisti online, quali sono quelli da cui generalmente ci si può aspettare di non comprare pezzi di fogli a4 (al netto delle preghiere e del fattore fortuna)? Quanto a Delcampe invece, è mediamente affidabile o girano tanti pacchi? Grazie per la pazienza
    1 punto
  26. Facciamo chiarezza ... C'è un monogramma al retro e si legge "MA" Se il monogramma effettivamente fosse solo "MA", ciò implicherebbe che si trattasse di un denario RRC 172/1 ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A1/60 ). Lo stile tuttavia mi sembra abbastanza differente, come puoi verificare anche tu confrontando con la scheda del nostro catalogo. Anche la serie RRC 64, da te proposta, porta effettivamente "MA" ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A2/6 ), ma non mi risulta che sia noto il denario. Il tuo sarebbe un unicum: non ci sperare 😉 Se invece il monogramma fosse MAT, con la stanghetta superiore della "T" poco leggibile a causa dell'usura, sarebbe un denario RRC 162/2 ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G85/2 ). Lo stile mi sembra molto più coerente; probabilmente per questo RWS2012, che - a differenza mia - è un vero esperto, propone questa classificazione. Delle tre serie citate, sono di probabile origine sarda la 64 e la 172; quindi, se il tuo denario è della serie 162, esso probabilmente non è sardo. La serie 64 per Crawford è attribuibile a P. Manlius Vulso, pretore in Sardegna nel 210; per Sollai invece ("Le monete della Sardegna romana") ad Aulo Cornelio Mammula, propretore in Sardegna nel 216. La serie 172 è attribuita da Crawford e S. a P. Manlius Vulso, già propretore in Sardegna nel 210; egli la data al 199-170. Una serie di circostanze tuttavia (il denario si inquadra in una serie che comprende nominali in bronzo, spesso sono stati ribattuti su monete sardo-puniche del tipo Tanit/toro; l'area di rinvenimento di queste monete, sia argenti sia bronzi, è prevalentemente la Sardegna); ha fatto ritenere a Laura Breglia (vedi RAN 1949-50, edito nel 1950) che la serie sia attribuibile a una zecca itinerante al seguito di Aulo Cornelio Mammula, propretore in Sardegna proprio nel 217-216, nel contesto della cronica scarsità di circolante in Sardegna (riferita dalle fonti), accentuata nel periodo critico seguente alla battaglia di Canne. Crawford è a conoscenza della teoria della Breglia, ma la rigetta senza argomentazioni; è probabile che la rifiuti solo perché incompatibile colla datazione ribassista: infatti un Denario appartenente a una serie onciale (i bronzi della serie 172 fanno riferimento, appunto, allo standard ponderale onciale) non può essere cronologicamente vicino al primo denario anonimo coniato; attribuire questo denario al 217 significa quindi anticipare l'introduzione del denario almeno al 230-250. Sia come sia, l'origine sarda della serie 172 è confermata anche da Grueber. La datazione proposta sul cartellino manoscritto (chiaramente vecchio) mi fa pensare che l'autore concordasse con l'ipotesi della Breglia e classificasse la tua moneta come quella che più tardi Crawford avrebbe chiamato RRC 172/1.
    1 punto
  27. Sempre da sx verso dx. 1. Effigie dell'imperatore Pietro II del brasile detto il magnanimo, 1881, 10 reis Orange, peccato che sia difettoso ma è stato emesso nel 1881 e come un mobile antico mostra i suoi anni, MERITA comunque di essere messo in collezione. 2. Head of Liberty, 1891, 100 reis Red and blu. Peccato sia danneggiato. 3. 1897, 10 reis blu and Red, l' immagine rappresenta la baia di Rio de Janeiro e precisamente la montagna di Sugar Loaf, il tuo esemplare è la variante 165a con iscrizione REIS REIS invece che DEZ REIS, anche se non una prima scelta vale £1,50 (sterline UK).
    1 punto
  28. Davvero molto interessante, mi fara' piacere leggere l'articolo quando sara' disponibile. Ho un breve articolo degli anni Cinquanta sui ritrovamenti di monete veneziane in Ucraina. Non ricordo se viene menzionata la Crimea tra i vari siti, ma posso condividere se d'interesse.
    1 punto
  29. Pronto!? .. uei Ciccio ! Sei iscritto da pochi minuti ,ti poni con arrogante sufficienza con foto sciatte e inutili e ti lamenti pure? Ci racconti la balla del nonno morto .. Ti rammento che sei tu ad avere bisogno ,io so perfettamente che cos'è e di quando è. Comunque per quanto mi riguarda puoi affogare nella tua grassa ignoranza.
    1 punto
  30. Se la datazione proposta dal Crawford è corretta (e sottolineo quel "se", perché la data si basa su congetture, seppur scientificamente rilevanti), egli ha battuto moneta nel 42 a.C. e non come comandante militare munito di imperium, bensì come normale quadrumviro monetale. Ciò implicherebbe che fosse quantomeno persona gradita alla fazione in auge a Roma, che quell'anno era quella dei "cesariani"; proprio in quei mesi, infatti, gli eserciti di Marco Antonio e Ottaviano si apprestavano ad attaccare quelli dei cesaricidi Bruto e Cassio a Filippi. Infatti, Clodio coniò monete con il ritratto di Lepido ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I18/5 ), Marco Antonio ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I10/39 ), Ottaviano ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I17/27 ) e addirittura dello stesso Cesare ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I2/30 ) chiare dimostrazioni della sua profonda fede cesariana. Per quanto riguarda le emissioni di Clodio con il ritratto del sole e il crescente lunare ( https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G195/1 , https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G195/4 ), Crawford sottolinea come il 42 a.C. sia caratterizzato, a livello monetale, da diversi richiami al Sole ed alla Luna e lo spiega come allusione ad un "nuovo ciclo". Va precisato che il Sole va inteso con tutta probabilità come Sol Indiges e, visto il periodo di emissione, il tutto va ad inquadrarsi nell'ambito dell'innalzamento e sfruttamento della figura di Cesare (ad esempio, dal 45, nel giorno dedicato a Sol Indiges avviene la commemorazione, presso il tempio di Sol e Luna sul Quirinale, della battaglia di Farsalo); esiste tuttavia un legame ancor più profondo, che associa questo particolare culto alla monarchia, sia in ambito romano che, più ampiamente, laziale. Anche questa emissione, dunque, si inserisce nel contesto della propaganda cesariana (per l’interpretazione delle stelle esistono diverse teorie: le Pleiadi, la costellazione di Cassiopea, la rappresentazione di un'eclissi di tipo anulare o una particolare congiunzione lunare). A margine, mi accorgo ora che le emissioni di Clodio Turrino sono un po' di più di quelle che ti ho scritto nel mio post precedente. Se ti serve, te le elenco tutte.
    1 punto
  31. Repubblica popolare cinese, 1956, famose vedute dell' impero di Pechino, viaggiate sono quotate 0,50 p ognuna.
    1 punto
  32. In effetti.. grazie mistero svelato!! Questo dovrebbe essere il suo foglietto E per contro, questa dovrebbe essere la moneta di Traiano di cui all'altro foglietto
    1 punto
  33. Benvenuto. E' una domanda troppo generica, i venditori sono tanti. In ogni caso almeno all'inizio è buona norma rivolgersi a quelli professionisti (che di solito fanno anche i resi), poi ci sono dei buoni siti dove compravende chiunque, come Delcampe. P.S. Specifichiamo anche una cosa: chiunque sia il venditore è solo con LA LUCE GUIDA DI DIO DENARO ONNIPOTENTE, GENERATA DAL PIU' SFEGATATO AMORE E DEVOZIONE PER LUI, che si evitano problemi. Lo dico sempre e non mi stancherò mai di ripeterlo: pregarLo e lodarLo, questa è l'unica vera via.
    1 punto
  34. Medaglia devozionale domenicana, bronzo/ottone della seconda metà del XVII sec.- D/ Madonna del Rosario, seduta con Gesù Bambino, raggiati, ambedue reggono la corona del rosario- R/ San Domenico di Guzman in piedi con l'abito domenicano. Ciao Borgho
    1 punto
  35. Ecco l’elenco del Massari all’Argento presente nel Papadopoli, Appendice II:
    1 punto
  36. Scaricate V. Padovan, "Zecca veneta. Serie dei massari all'oro e all'argento", in «Archivio veneto» XIV (1877), pp. 341-369. Archivio veneto massari.pdf
    1 punto
  37. L'Austria ha introdotto nuove facce di valore sulle monete da 10 e 50 centesimi con la data 2025. La moneta da 50 centesimi ha dei micropunti sopra la cartina europea, una caratteristica di sicurezza precedentemente utilizzata solo sulle monete da 1 e 2 euro.
    1 punto
  38. Per quanto riguarda alcuni cenni su questa monetazione è una moneta argentea coniata al tempo della repubblica di Roma che pur essendo stata coniata in zecche diverse ha sempre mantenuto la stessa impostazione stilistica. La moneta non ha segno di valore, al dritto compare il busto di Giove laureato e al rovescio la personificazione della Vittoria che incorona un trofeo. Al rovescio possono essere presenti diversi simboli, lettere oppure nulla, in esergo del rovescio della moneta appare la legenda ROMA. Il più antico riferimento a tale tipologia di moneta risale a Porcio Catone il censore console nel 95 AC, poi la moneta è ricordata nel 177 AC da Claudio Pulcro a seguito della sua vittoria sulle popolazioni liguri ed ancora nel 117 se ne parla su una tavola bronzea detta di Polcevera a seguito di una mediazione romana e di un tributo di 400 vittoriati relativo a una controversia tra le popolazioni celtiche dei Genuati e Veturii : “…..pro eo agro vectigal Langenses Veituris in poplicum Genuam denti in anos singulos vic [ctoriatos] n [ummos] CCCC………”. La scelta di un tributo da pagare in una moneta straniera, potrebbe essere stata determinata dal fatto che considerato il basso contenuto di argento del vittoriato, ci fosse l’intendimento, da parte di Roma , che una successiva circolazione della moneta in territorio celtico avrebbe portato un beneficio in termini economici e politici ai Romani che utilizzavano invece al loro interno il più forte denario. Sulle origini temporali del vittoriato, che con il denario si sostituì al sistema delle monete romano campane ed alla moneta argentea ormai svalutata del sistema didramma/quadrigato, ci sono diverse teorie che hanno tentato di individuare una data certa, ma nessuna è arrivata a conclusioni definitive. Oggi si tende a considerare maggiormente la cosiddetta teoria “di mezzo” o intermedia proposta da Crawford e altri studiosi, uno per tutti Thomsen, che ipotizzano la data di inizio delle produzioni nel 211 AC di poco successiva all’inizio delle coniazioni del denario. I sostenitori di tale teoria troverebbero conferma dalla datazione dei ritrovamenti di Morgantina – oggi Serra d’Orlando - che lascerebbero presuppore l’introduzione dei due nominali d’argento nel periodo 214-211 AC. Personalmente ritengo che l’inizio delle coniazioni del vittoriato sia antecedente di almeno 6/7 anni (221 – 220 AC) rispetto all’ipotizzato 214/211 AC, questo perché la moneta ha subito il comprovato deprezzamento ponderale avvenuto nel 217 AC dopo la sconfitta del Trasimeno. Qualche fonte asserisce che la promulgazione della lege Flaminia che operò tale svalutazione fu prima della battaglia e poi attuata dopo in relazione alla grave situazione politica economica in cui Roma si era venuta a trovare. L’ipotesi di una datazione più alta potrebbe trovare conforto dal ripostiglio di Pisa, dove sono stati rinvenuti diversi vittoriati: un occultamento in quel territorio in data successiva al 214 AC non avrebbe avuto giustificazione considerando che le truppe cartaginesi erano già passate e il conflitto bellico si era spostato nel sud dell’Italia e perciò la zona godeva di una certa tranquillità. Al tempo stesso invece ci sono vari eventi a cavallo del 225-220 relativi a conflitti con le popolazioni liguri che avrebbero giustificato tale nascondiglio. Le altre maggiori ipotesi che sono state avanzate nel tempo riguardo alle origini temporali del vittoriato-denario: Borghesi fissa la data al 229-228 AC associandola alla spedizione contro i pirati illirici. Cavedoni la fissa al 223 AC riferendola alla vittoria contro i celti Insubri. Mommsen ipotizza l’inizio delle coniazioni in linea con Borghesi al 229-228 AC. Milne e Bahrfeldt alzano la data di produzione al 269-268 AC (teoria tradizionale). Sydenham abbassa invece la data al 205 AC Giesecke che come altri studiosi non ritiene che per il denario e il vittoriato le coniazioni siano iniziate nel medesimo periodo data il vittoriato al 215 AC successivamente al denario. Grueber individua il periodo di inizio produzione al 223 AC. Lippi espone quattro ipotesi : a) 235 AC a seguito della chiusura del tempio di Giano, dopo la sconfitta dei Cartaginesi nella I guerra punica. b) 229 AC a seguito della vittoria sulla regina Teuta e sui pirati illirici da parte di Cneo Fulvio Centumalo. c) 225 AC a seguito della vittoria militare sui Celti a Talamone. d) 222 AC a seguito della vittoria militare sui Celti a Casteggio. Secondo lo studioso quest’ultima ipotesi potrebbe essere la più accreditata poiché la tipologia della Vittoria presente sul rovescio della moneta assomigliava alla “spolia optima” trasportata in Roma. Tutte le teorie sopra menzionate nascono da studi che possono avere un loro fondamento, così come è da approfondire una recente analisi che sostiene che il vittoriato fosse utilizzato in genere come “stipendium” per le truppe ausiliare dell’esercito romano e che quindi di fatto gli ausiliari sarebbero stati pagati meno delle truppe legionarie romane o addirittura erano gli auxilia stessi che preferivano tale forma di pagamento perché conforme al sistema di pagamento della dracma che conoscevano maggiormente. Sembrerebbe una supposizione alquanto azzardata considerando che i soldati non romani si sarebbero accorti presto di tale discriminazione e si sarebbero di fatto accontentati di una paga inferiore, è pur vero che i ritrovamenti più cospicui della moneta sono nel Sud Italia ed in particolare nei territori più interessati dalla II Guerra Punica e quindi come già evidenziato un collegamento con le campagne militari è indubbio. E’ forse giustificato ipotizzare l’utilizzo come effettivo nominale di occupazione da utilizzare in territorio di guerra al seguito delle legioni romane ed in particolar modo in relazione alla guerra annibalica? Dall’analisi dei dati disponibili emerge una maggiore concentrazione dei ritrovamenti nell’area meridionale della penisola italica, dove effettivamente vigeva un sistema monetario basato sulla dracma e quindi questo confermerebbe la tesi di una moneta che intendeva adeguarsi al sistema preesistente. Guardando visivamente la mappa è innegabile che i ritrovamenti si concentrano laddove la guerra annibalica ebbe maggiormente a concentrarsi. Si noti la totale assenza di ritrovamenti importanti in quella che è la zona dell’odierna Calabria e della Sicilia dove è presente un solo ritrovamento degno di nota per quantità di vittoriati presenti. Un’altra particolarità che emerge è la maggior presenza nei ritrovamenti meridionali di vittoriati con simboli e lettere rispetto ai vittoriati senza simboli, questo quindi confermerebbe la presenza di zecche ausiliarie in supporto a Roma, forse anche itineranti con l’esercito, operanti in loco: in questo modo si evitava il pericolo di spostamenti di denaro in un territorio altamente insicuro. Poiché i vittoriati con simboli sono mediamente più leggeri dei vittoriati senza simboli è ipotizzabile che tali zecche operarono maggiormente in un periodo successivo al 217 AC e quindi coerentemente con la presenza cartaginese nella zona. Quindi da quanto evidenziato emerge che il vittoriato è una moneta enigmatica sia come origini temporali e di “significato”, è probabile che il rovescio volesse in effetti ricordare una importante vittoria militare, in linea con l’orientamento degli studiosi, ma la moneta poteva in realtà essere genericamente portatrice di un messaggio di auspicata vittoria nei confronti dei nemici. Ritengo che la moneta argentea romana abbia avuto in questo periodo una forte funzione di messaggio ideologico politico legato ad una politica espansionistica di carattere militare. Il vittoriato in particolare, che rinveniamo in maniera preponderante nei territori di guerra, accoppiando la divinità massima di Giove alla personificazione della Vittoria che incorona un trofeo, associa il tema religioso (la protezione del dio supremo) a quello di potenza militare vincente.
    1 punto
  39. @torpedo, in realtà il gruppo delle monete ritrovate era diviso...uno era composto dagli esemplari più belli e ben conservati di ogni Imperatore presente, e poi un Gruppo di tutti i rimanenti pezzi.
    1 punto
  40. Classica accoppiata S. Antonio da Padova e S. Francesco d'Assisi, fine '600 - inizio '700 secondo me.
    1 punto
  41. Buongiorno, Altra bella aggiunta per il 2024 è stata questa imponente Medaglia borbonica di Ferdinando II del 1853 per la Mostra Industriale del XXX Maggio. La Medaglia è nominativa , per la Nobildonna Emilia Vittoria e " Per Ricami"
    1 punto
  42. Grazie per aver postato le fotografie di queste monete, personalmente reputo quelle pubblicate ( insieme ad altre 5/6 sempre siciliane) tra le più belle monete prodotte dall’uomo. In particolare la prima, era un grande azzardo per l’epoca, e Kimon ebbe anche la presunzione di firmarsi due volte….un genio
    1 punto
  43. Ciao, avrai certamente fatto un giro su Internet. Gli esemplari della nota casa Andamiro, fondata nel 1992, sono tutti gettoni “classici” senza il foro centrale sostituito dal disco in plastica. Certamente è molto interessante. Salvo errori, non è citato dal Pitotto “Gettoni nei secoli”. Andamiro Co. Ltd., a global amusement machine maker based in South Korea. Formed in 1992, originally under the name Oksan Co. Ltd., it became Andamiro in 1998 and opened its U.S. subsidiary, Andamiro USA Corp., in 2000 in Southern California. Today, Andamiro offers premium arcade attractions in most amusement machine categories as it gains market share in the competitive U.S. market. https://www.replaymag.com/andamiro-1222/
    1 punto
  44. Buonasera a Tutti, durante una recente asta ho notato questo peso cubano (commemorativo) del 2007 in cupronichel CuNi che ho acquistato per motivo di studio a pochi euro. Pesa gr. 26,03 D 37,97 contorno liscio, presentato in condizione qFDC. Pur non essendo collezionista di monete cubane e centro America, mi hanno incuriosito due cose : che abbia l'effige di Garibaldi anche se lui non combatté mai a Cuba e che Cuba sia forse l'unico paese al mondo tra quelli che hanno avuto la rivoluzione socialista, a non aver cambiato lo stemma araldico. Credevo che la moneta fosse magnetica, invece non lo è. E' normale ? Posto due diverse foto della moneta da ambo i lati. Se qualcuno volesse commentare è il Benvenuto. Grazie.
    1 punto
  45. Ciao, molto particolare e bella, anche se non è destinata alla comune circolazione, hai detto che l'hai acquistata per pochi euro, pochi nel senso che ti è costata solo quanto l'argento contenuto? Non conoscendola sono andato a controllare, giusto perchè della Mongolia ne posseggo solo alcune destinate ad essere effettivamente spese, ed ho visto che ne esiste un tipo identico, con la stessa data ma con i treni. Urge cercare di prendere pure questa per fare la coppia non ti pare?
    1 punto
  46. Vero! l’assenza del timbro del battaglione potrebbe essere la causa della tassazione?
    1 punto
  47. Giuseppe Ruotolo, "Monete, medaglie e fedi di credito del Regno di Napoli -Dalla Repubblica Napoletana al Decennio Francese (1799-1815)", in Gioacchino Murat - Innovatore della storia. 2018. Corposo contributo di quasi duecento pagine.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.