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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/18/25 in Risposte
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Buongiorno. L'ultima newsletter di Cronaca Numismatica a firma di Roberto Ganganelli mi sembra interessante e pertinente a quanto discusso nei giorni scorsi. La riporto qui di seguito. newsletter 277 del 17.01.2025 Non tutto può essere moneta Cari lettori, amici numismatici, quando nel 1982 debuttarono le 500 lire bimetalliche, a quella moneta venne dato il nome di "arlecchino" non senza una punta di ironia. Alla prova dei fatti, le 500 lire rappresentarono un'innovazione di successo e il bimetallo fu adottato in tutto il mondo. Fu il primo, evidente "sconvolgimento" nella forma classica della moneta. Oggi il mercato degli oggetti con valore nominale - non riesco a chiamarli monete, mi spiace - è arrivato all'estremo di trasformare qualunque cosa, dal floppy disk al telefonino (non ancora smartphone) al cubo di Rubik in "prodotto numismatico", o almeno a spacciarlo come tale. Questa tendenza è commercialmente vantaggiosa per alcuni, dal momento che genera clienti occasionali fra gli appassionati di tutt'altri settori, ma deleteria per la numismatica vera e propria: dalla dissoluzione della forma canonica della moneta, infatti, passa anche lo sgretolamento del suo valore storico e simbolico. Per fortuna ci restano le monete di ieri, quelle vere, quelle da regalare ai giovanissimi per consegnare loro un autentico e inalterabile legame, unico ed emozionate, con il passato e la civiltà. Buona tondellistica a tutti.7 punti
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Non è stato specificato il mestiere del professionista. Magari era un geometra... 😉 Arka # slow numismatics5 punti
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Salute è in vendita il seguente libro pubblicato in questi primi giorni d'anno 2025: Ferdinando IV:la collezione numismatica di Paolo GABRIELE sul "Re nasone" formato A4 Brossura editoriale copertina flessibile pag.374 numerose foto di monete nel testo autore : Paolo GABRIELE Prezzo € 38,50 per l'acquisto: [email protected]4 punti
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Salve. Condivido un 12 tarì 1799. Ferdinando III, Regno di Sicilia. Gr. 27,09. Manca del "III" dopo Ferdinan e mi sembra che il secondo 9 della data sia ribattuto su un 8. Variazioni che non incidono sulla rarità della moneta. Ringrazio per l'attenzione. Buon pomeriggio.3 punti
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Ho trovato questa moneta che era da museo degli orrori e mi sono detto vediamo se i rilievi sono ancora decenti sotto quelle incrostazioni, questo è il risultato, una moneta lavata che ancora si presenta benaccio, ma pensando che faceva schifo direi che abbiamo salvato anche questa. Chiaramente nessuna pretesa di dire che è una moneta di chissà che pregio, a me garba, la patina la rifarà col tempo. che ne pensate dei rilievi?2 punti
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Oggi vi voglio presentare il mio ultimissimo acquisto: Cn. Cornelius Lentulus (88 bTesa.C) Zecca di Roma; denario AG; gr 3.92; Crawford 345/1 D\ Busto elmato di Marte a destra con lancia e spada sulle spalle R\ Vittoria su biga andante a destra che tiene le redini in una mano e una corona nell'aaltra; CN·LENTVL in esergo Sono tornato al mio "primo amore" numismatico: i denari d'argento della Roma Repubblicana! ...e no, non sono impazzito a tal punto da perdere di vista la sezione in cui ho postato la moneta! Sono nella sezione imperiale per un motivo: la provenienza del pezzo ovvero dal ripostiglio di Helmingham, nei pressi della cittadina di Stowmarket nel Suffolk. Il 9 settembre del 2019, in uscita con il suo metal detector in un terrego di Helmingham Hall, laddove è noto che nelle vicinanze passava una strada romana che passava per Camulodunum, George Ridgway si imbatte in una serie di fibule romane del I secolo e in un denario di Giulio Cesare. Compreso che una ricerca in quel terreno poteva dare frutti interessanti, con il permesso del proprietario, Ridgway inizia a compiere una ricerca sistematica imbattendosi nel giro di pochissimo tempo in un impressionante ritrovamento di oltre 200 monete in uno spazio ristretto di poco più di 1 metro quadro: diventa subito lampante che si tratta di un ripostiglio, e pure di una certa entità! Avvisate le autorità, viene repentinamente condotta una indagine archeologica con tanto di scavo nell'immediato periodo della scoperta. Successivamente nel 2020 e nel 2021 George si reca nuovamente nella zone e con questi successivi sopralluoghi trova ancora altre monete appartenenti al medesimo deposito. Tutto il materiale viene trasmesso al British Museum per uno studio e una catalogazione sistematica, al termine della quale, dopo aver trattenuto alcuni esemplari destinati al British Museum e ai musei di Colchester e Ipswich, il 18 settembre 2024 i proprietari del ripostiglio (Ridgway e il fattore del terreno) affidano la parte rimanete del ripostigflio alla casa d'aste Noonans e la vendita frutta il doppio della stima prevista: £ 132.865. Ma com'era composto e quando è stato occultato il prezioso gruzzolo? Si tratta di un deposito chiuso durante il regno dell'imperatore Claudio, dopo il 47 d.C. quindi in periodo imperiale quando le legioni del sovrano avevano ormai consolidato l'invasione e la conquista della Britannia con la capitolazione di Camulodunum (Colchester) 28 miglia circa più a sud rispetto il luogo del ritrovamento. La composizione del deposito è molto interessante e comprende sia monete d'oro che d'argento, celtiche, repubblicane, della Numidia e imperiali. Questo il computo definitivo dopo i successivi addenda: Con le monete è stato rinvenuto anche parte del vaso in ceramica grigia (un vassoio o una brocca) per un totale di 35 frammenti per poco più di 70 grammi. Di seguito alcune belle immagini tratte dal PAS delle monete componenti il ripostiglio: La numerazione delle monete corrisponde alla numerazione della catalogazione fatta del ripostglio da parte del BM. Il denaro entrato nella mia collezione appartiene al numero di catalogo 228, al momento ignoro quanti esemplari fossero presenti per questa tipologia, ho fatto richiesta del report al BM e attendo che me lo inviino. Alla fine, la scelta di inserire questo pezzo nella sezione imperiali, trova fondamento sostanzialmente nella data di occultamento del deposito che rientra a pieno titolo nel periodo imperiale e testimonia come, durante il I secolo ancora fossero utilizzate (e quanto meno tesaurizzate) le emissioni argentee repubblicane e, nello specifico caso della Britannia, le emissioni autoctone precedenti o coeve all'arrivo dei romani. Si tratta in definitiva di una moneta con una storia interessante... partita da Roma, dove è stata coniata, e arrivata in Britannia chissà se al seguito di legionari impegnati nelle azioni miltari di conquista o di mercanti intraprendenti approdati in territori "nuovi" per espandere i propri interessi e battere nuove rotte commerciali. Alcune informazioni sul ripostiglio le trovate qui: https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/970233 https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/1015242 https://www.noonans.co.uk/news-and-events/latest-news/1053/ https://www.eadt.co.uk/news/24537437.roman-coins-found-helmingham-hall-sell-75k/2 punti
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Dalla precedente discussione (è solo di dieci giorni fa) non si evince comunque nulla e mancano pure i ponderali.2 punti
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In virtù di quel BES che si intuisce a inizio della legenda del dritto penso possa trattarsi del soldo di Messerano per Besso Ferreri Fieschi... vedi, solo a titolo di esempio, l'esemplare in collegamento. https://montenegro.bidinside.com/it/lot/6024/messerano-besso-ferrero-fieschi-1559-1584-/ Mario2 punti
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Buongiorno, non sbaglia affatto. Questa moneta ha un grande valore storico , in quanto la serie di Umberto per l'Eritrea rappresenta la prima monetazione coloniale del Regno d'Italia. Inoltre, mi risulta personalmente molto gradevole: sia il rovescio ispirato al Carlino da 5 Doppie di Vittorio Amedeo III, sia il dritto che vede eccezionalmente il capo del Sovrano coronato. Da appassionato della monetazione di Vittorio Emanuele III, credo che un "tradimento" sia in questo caso inevitabile.☺️ Un saluto e complimenti per l'acquisto.2 punti
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Davvero singolare. Al primo colpo d'occhio mi ha fatto venire in mente una "rai".2 punti
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Ritrovate le insegne di Lituania e Polonia occultate sotto la cattedrale di Vilnius nel '39. https://www.finestresullarte.info/attualita/ritrovato-tesoro-cappella-sovrani-lituania-e-polonia-cattedrale-di-vilnius2 punti
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Buon Pomeriggio a Tutti, condivido uno dei miei ultimi acquisti, il tallero Eritrea ( 5 lire ) del 1896 Umberto I°. Vi chiedo per cortesia, conferma che sia autentico e quale conservazione assegnereste alla moneta. Grazie.1 punto
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Buongiorno a tutti. Volevo condividere con voi questo simpatico progetto del Regno d’Italia. Coniato in 3 versioni, differendo in un caso per la presenza o meno nel dritto delle iniziali del Re e nell’altro oltre le iniziali il tondello è in ferro. L’esemplare che vi propongo è in nichelio senza le inziali del Sovrano al dritto. Il progetto rimase tale e non ebbe poi seguito in favore del 5 Centesimi Spiga. Il rovescio lo preferisco sia artisticamente che come conservazione1 punto
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Premetto di non avere alcuna idea e per di più non è il mio campo di interesse. Ma ho una curiosità: é forata? Come chiesto su, perché non posti la vecchia discussione? Oltre ad evitare ripetizioni, magari può aiutare, non trovi? Ciao Stilicho @g.sidoti1 punto
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DE GREGE EPICURI @joannes carolus Una moneta simile a quella al post 1 (scritta ad arco sopra all'apex, in una sola riga) è riportata già dal Gabrici al n. 532-533 (fig. 16 a-b della Tav. IX), ma senza alcun simbolo dietro alla testa di Apollo.1 punto
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Casa ti hanno detto nel l'altro post? A me non sembra una moneta italiana, più un gettone o simile. Sicuramente ha un bel po d'anni. Mi sembra di vedere una R e una P in mezzo un 8 con sotto un "disegno" particolare. Sopra una corona? Dietro un Aquila. Una moneta straniera?1 punto
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Sei stato veramente bravo, hai fatto un ottimo lavoro. Complimenti🙂.1 punto
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@torpedo e @Bruzio visto che avete apprezzato guardate anche voi com'è rinata questa moneta1 punto
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Posto due screnshot dal sito errori di coniazione di Andrea @andrea78ts. A proposito, quando puoi Andrea, se puoi darmi anche un tuo parere e,se trattasi del" mulo", spiegarci la raritá che ha ora. Grazie Andrea e grazie a tutti1 punto
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Ovviamente ricordati di aggiornare anche noi in merito 🙂, grazie. Dovresti creare un tutorial generale per il trattamento di queste monete di "scarso" valore.1 punto
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La parola "nostalgico" la trovo fuori luogo perché la discussione in oggetto verteva su monete per collezionisti e monete da circolazione. Ed entrambi sono attuali.1 punto
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@claudioc47 @Alan Sinclair @caravelle82 trovata! Guardate com'era.1 punto
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Giusto,non ne vale la pena sono tondelli che si trovano. Se buona magari una 30ina d'euro per studio va bene.1 punto
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Grazie @viganò, sono proprio queste note che mi rendono felice ed invogliato ad investire ancora per queste monete classiche e storiche !1 punto
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Entrambe incancrenite, non so fino a che punto è conveniente restaurarle...1 punto
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In questo caso siamo al cospetto del tipico esempio di cancro del bronzo. Nonostante la non perfetta messa a fuoco i crateri prodotti dalla corrosione (pitting) sono ben visibili e il colore del prodotto derivante da questa reazione non lascia grossi dubbi. Se la moneta merita (per rarità, valore economico e/o affettivo, valore storico) è necessario intervenire in modo chirurgico prima rimuovendo tutti i prodotto della corrosione (sia meccanicamente che chimicamente), poi trattando con benzotriazolo per bloccare il processo corrosivo che, essendo autocatalitico e non necessitando di ossigeno, acqua o altri inneschi, prima o poi si ripresenterà. Per la rimozione meccanica dovrai impegnarti, cratere per cratere, nella rimozione dei prodotti della corrosione, con bisturi o altro idoneo strumento; una volta completata la rimozione meccanica dovrai procedere alla rimozione chimica localizzata applicando impacchi di prodotti complessanti (la più semplice da reperire in commercio è l'ammoniaca) solo sulle superfici intaccate dal processo corrosivo. Quando le superfici intaccate e le porzioni più profonde dei crateri appariranno ben bonificate dai prodotti della corrosione potrai immergere la moneta in una soluzione di benzotriazolo e alcool etilico al 6%; il trattamento potrà durare dalle 6 alle 48 ore, non avrà alcuna conseguenza visiva sulla patina o sull'aspetto della moneta e, in caso di isolate recidive, potrebbe necessitare di un richiamo. Attenzione! il benzotriazolo è un prodotto nocivo per la salute, deve essere maneggiato con cura evitando contatti con occhi e mucose. Non deve essere ingerito o respirato. Il contenitore della soluzione deve essere mantenuto ben chiuso. Una volta terminato il trattamento la moneta va lavata in alcool etilico e, dopo qualche mese di osservazione, potrà essere protetta con cera microcristallina. Mario1 punto
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Buona, ma spazzolata. Complessivamente giudicabile MB Saluti1 punto
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Bella cartolina ! V. E. II° ed il Generale austriaco Josef Radetzky. La battaglia di San Martino ( zona Lago di Garda ), risale al 1859 e le forze del Regno di Sardegna guidate da V. E. II° alleate ai francesi, sconfissero gli austriaci.1 punto
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Grazie @François30 delle nuove informazioni! Ho provveduto a correggere lo zecchiere sul catalogo, ora aggiungo anche una nota per quanto sappiamo adesso. Potresti mettere anche l'immagine della tua moneta sul catalogo? Oppure se mi dai il permesso posso farlo io... Sposterei la discussione sulla categoria Savoia visto che è una moneta riguardante quella monetazione, oramai è stata identificata...1 punto
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Salve segnalo su Artes Liberales, S. Locatelli, The Florentine Florin. The Politics and Culture of Money in the Middle Ages, Manchester. https://manchesteruniversitypress.co.uk1 punto
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Ecco il seguito della conversazione: " Je ne comprends pas effectivement pourquoi le site la Moneta évoque Bernard Capello, qui n’est pas signalé par Simonetti comme ayant été en activité sous le règne d’Emmanuel Philibert mais seulement sous Charles II. Je pense qu’il faudrait effectivement rectifier, mais en mettant Bernardo Castagna au conditionnel, car rien ne prouve indubitablement, excepté les initiales BC, qu’il a eu la maîtrise de l’atelier de Nice en 1571. Mais cela est bien probable au vu des initiales, N.B.C. En outre, il termine sa maîtrise de l’atelier monétaire de Turin en 1570, et on retrouve ses initiales à Nice en 1571. Ça semble quand même bien correspondre."1 punto
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Ciao, serve sempre una foto di fronte e retro, ad ogni modo il tuo biglietto (da quel link) si trova in questa emissione: Non devi guardare la lettera ma il numero, è quello che contraddistingue una serie, nel tuo caso P35-127367 , che si trova tra la serie A26 e la M38. ps: se vuoi pure un parere sulla conservazione inserisci un'immagine nitida del recto e del verso.1 punto
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Mi dispiace molto per questa notizia. Avevo avuto modo tempo fa di dialogare con Renzo; posso solo aggiungere a quanto già detto da altri la sua stupenda memoria storica, con cui inconsapevolmente condiva ogni sua osservazione. Era sempre gustoso leggere le sue osservazioni, tra tecnicismi e aneddoti da collezionista di lungo corso. Condoglianze ai suoi cari, Antonio Rimoldi1 punto
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Quando ho visto il titolo del post avevo immaginato. Mi dispiace moltissimo. Lo avevo conosciuto personalmente e ci sentivamo di frequente sia via mail ma anche per telefono. Dispensatore di consigli e sempre puntuali giudizi sui pezzi proposti. Un vero maestro! Mi ricordo ancora quando si lamentava dell'età che avanzava. Mi scrisse solo un anno fa: "Non sto male, ma l’anagrafe si fa sentire". Lo porto nel cuore e farò celebrare per lui una Messa di suffragio.1 punto
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Non ho avuto il piacere di conoscerlo, ma mando un grande abbraccio e le mie più sentite condoglianze alla famiglia. Fabio1 punto
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Buon caro Renzo, non ti dimenticheremo, sono certo che il Buon Dio non ignorera' la bella passione terrena della numismatica che avevi.1 punto
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Buongiorno, ho avuto modo di conoscere Renzo qui sul Forum, ricordo la sua disponibilità e professionalità, una grande perdita per tutti. Condoglianze alla famiglia Grassi.1 punto
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Noooo che perdita 🙁 Renzo non solo era un profondo conoscitore delle medaglie pontificie e un sicuro riferimento per la materia ma era anche molto disponibile d generoso nel dispensare pareri, opinioni, consigli con grande garbo e soprattutto imparzialità. Una dote rara quest’ultima che applicava non facendo mai prevalere le sue preferenze su una questione - come spesso te diamo a fare - bensi cercando di esporre il lato piu’ possibile oggettivo della stessa in modo che fosse poi il lettore o l’interlocutore a potersi fare la propria idea. sono addoloratissimo 😢1 punto
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Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Non hai citato il baffone che avevi fino a poco tempo fa come foto... Grazie comunque per averlo sostituito, mi faceva impressione, ho letto molte pagine di Acipelago Gulag, che fanno spavento, proprio nulla di diverso dai campi di sterminio nazisti. Continuo a capire con difficolta' perche' Stalin sia cosi' considerato in Russia, d'accordo tutto, ma quelle pagine sono davvero spaventose.1 punto
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Non solo pero', l'antisemitismo ha radici storiche profonde, almeno fin dal IV secolo e dall'affermazione della religione cristiana. L'aspetto religioso ha rappresentato certamente uno dei fattori principali nel corso dei secoli.1 punto
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Altra tipologia monetale assolutamente rara e che non può non mancare in questa discussione è la Piastra del 1804. Conosciuta in 5 varianti, catalogate nel gigante dai numeri 66 a 70, di cui solo la 66, probabilmente, andò oltre la fase progettuale. Quella che allego è la foto fatta a quella fotografata nel catalogo dell'asta NAC-SPINK TAISEI, corrispondente al numero 67 (11° tipo) del gigante. Precedenti passaggio dello stesso esemplare è avvenuto presso l'asta Ratto, collezione Curatolo (1972) Ulteriori notizie in questa importante discussione sul forum:1 punto
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