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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/24/25 in Risposte

  1. Salve. Ho qualche gettone daziario di Genova, di quelli utilizzati in dogana verso la fine del 1700 e i primi del 1800 per pagare il dazio sul tipo e la quantità del prodotto che entrava alle porte della città, impressi sul gettone. Questo serviva al pagamento della tassa su un ettolitro di grano (100 litri), corrispondenti a 72-74 kg. Bronzo: 19,9 g; diametro 40,5 mm. Contromarca 24 applicata nel periodo sabaudo, la stessa di quella sui pesi monetali. Il gettone schedato da Paolo Pitotto ha praticamente le stesse dimensioni del mio, ma essendo d’ottone pesa circa due grammi in meno. apollonia
    3 punti
  2. Ciao a tutti, cosa ve ne pare? Dopo aver ricevuto un paio di pareri vi dirò il grado di conservazione attribuito dal perito. Ho visto farlo in passato sul forum e mi pare sia una buona idea per tenere un pò sulle spine chi legge. Un grazie in anticipo! Saluti...Ronak
    2 punti
  3. Dato che mi sembra non l'abbia fatto ancora nessuno, vi segnalo questo corposo volume da oltre 700 pagine https://libri.unimi.it/index.php/milanoup/catalog/book/193 liberamente scaricabile anche in PDF, buona lettura! INDICE Prefazione / Preface Presentazione / Presentation Bibliografia degli scritti di / Bibliography of Lucia Travaini MONETE TRA TARDA ANTICHITÀ ED ETÀ MODERNA: CLASSIFICAZIONE E CRONOLOGIA Riconoscere e collocare in sequenza tipi e nominali enei ostrogoti - Ermanno A. Arslan Tarì and mancusi in South Italy during the long tenth century - William R. Day Jr «Acciò che più fiorini che si potesse fussero ne la città di Siena per potere meglio satisfare la decta guerra». Indagine sull’origine del fiorino di Siena, detto “sanese”, durante la dominazione viscontea (1390-1404) - Alessio Montagano Nella zecca di Sassari. Mezzo minuto inedito per Carlo V - Gianluca Mandatori, Marco Piga LA PRODUZIONE DI MONETE: PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE, CONTRAFFAZIONE The Money Changer and the Mint: Vielmo Condulmer and the Zecca di Venezia - Alan M. Stahl Una zecca di falsari nel castello di Godano (La Spezia): note sulla tecnica di produzione (e di argentatura) delle monete nel medioevo - Monica Baldassarri, Vincenzo Palleschi, Simona Raneri The Coins of the Irish Free State, 1928: are animals good to think with? - Anna Gannon ICONOGRAFIA MONETALE The Vases Depicted on the Coins of Ancient Italy - Maria Caltabiano Caccamo Pesci come tipi principali o elementi secondari nella monetazione greca antica - Mariangela Puglisi Acheloo nelle monete di Neapolis: un mito moderno? - Benedetto Carroccio Il concetto di Iustitia nell’ideologia di età tiberiana: la documentazione numismatica - Anna Lina Morelli The Salian Crown and its Representation on Coins: an Unknown Hoftagsprägung from Zurich - Christian Weiss Ritratti di sovrane nella monetazione medioevale europea - Fabrizio Rossini Architetture su monete italiane medievali e moderne - Valerio Moneta CIRCOLAZIONE MONETARIA Su due Histamena di Basilio II e Costantino VIII conservati presso il Museo Archeologico “D. Ridola” di Matera - Brunella Gargiulo Italian Coins in Medieval England after the Norman Conquest - Martin Allen The medieval carlino silver currency in Calabria and Basilicata in the light of three Hoards in the Museo Nazionale della Magna Grecia - Julian Baker, Daniele Castrizio Nouveau(x) lot(s) de florins du xive siècle - Marc Bompaire The Circulation of Bohemian Florins in Late Medieval Italy and Germany - Roman Zaoral A twice-found ongaro of Maccagno Inferiore and the Zagórze Śląskie hoard (tpq 1632) - Borys Paszkiewicz USI “NON ECONOMICI” DELLE MONETE Exchanging Values: Coins, Magic, Relics and Reliquaries - Mark A. Hall I reperti numismatici di età tardoantica, medievale e moderna dalle sepolture del santuario di S. Felice a Cimitile - Carlo Ebanista, Alfredo M. Santoro Money and Pilgrimage in Early Medieval Europe (c. 600-1100) - Rory Naismith Monete e peste: strumenti di cura e veicolo di contagio - Claudia Perassi “Contra maleficos et sortilegos”. Superstizioni, monete e medaglie nella diocesi di Milano in età borromaica - Fabrizio Pagani Cellini e il Perseo: le monete come veicolo tra fama e memoria - Angelica Degasperi The “English Custom” in Early Modern Scandinavia? A Folded Gold Ryal from Norway - Murray Andrews IL DENARO NELLE FONTI SCRITTE (E ORALI) Βοηθὸς τῶν Χριστιανῶν. Tra politica, amministrazione e pietà - Vera von Falkenhausen What’s in a Name? The Bezant in Late Medieval and Early Modern England - Barrie Cook Fiorini dell’elmo, della spada e del “dente”: liste monetarie in un manoscritto toscano della fine del Trecento - Federico Pigozzo Don Abbondio! Chi era costui? - Giuseppe Maria Ruotolo Wealth in Words. Vernacular Political Economies in Italian Dialect Proverbs - Stefano Locatelli Collezioni numismatiche e studi antiquariali Il Giulio Cesare di André Thevet: un ritratto pastiche del secolo XVI - Federica Missere Fontana ¿Cómo guardaban sus monedas los coleccionistas de la Cataluña del siglo XIX? - Albert Estrada-Rius
    2 punti
  4. Buona sera. Penso possa essere stata chiusa qFDC o anche FDC. Credo che sia impossibile trovare monete esenti da simili minimi segni di contatto evidenziati da questi ingrandimenti formato pizza. Bella moneta! Cordiali saluti. Gabriella
    2 punti
  5. In questo caso non posso offrirti il doppio, nè tantomeno il triplo, per pizza e mozzarella perchè potresti offenderti.
    2 punti
  6. E' proprio lui. MIR 381 - Muntoni 44 Var I - Moneta molto rara (R2)
    2 punti
  7. È vero ciò che dici. In alcuni casi aprono un vero e proprio spaccato di quel periodo in cui hanno circolato e ci fanno conoscere cose, fatti e persone che altrimenti sarebbero rimasti per sempre nell'oblio. Diciamo che è anche un modo per onorare queste persone, dandogli la possibilità di farle "rivivere" e farle conoscere a tante persone che seguono questa branca del collezionismo.
    2 punti
  8. Gli servono anche la giornata nazionale del non-utilizzo dei social network e la giornata nazionale dell'uso del contante.
    2 punti
  9. Quando è in FDC e con patina coeva sì (ma lo sono anche tutte le monete in argento di VEIII come aquile sabaude, littori , cappelloni, e così via Ad esempio di lirette del 1898 come questa che vi mostro sotto ne ho viste solo un paio nella mia vita... Belle da mozzare il fiato.
    2 punti
  10. Gli piace troppo questa tipologia di pseudo monete per inviargli un anatema!
    2 punti
  11. Caro @Dan1567, scusa se intervengo, ma vorrei riportare la discussione su un giusto binario. Se non erro, oggetto della tua domanda è il presumibile valore di una moneta di cui hai postato solo la foto di un lato. Hai indicato un peso di 23 gr e basta. Certamente avrai letto i “Consigli utili” presenti in questa Sezione, laddove si consiglia appunto di “allegare delle foto decenti e se possibile di riempire le caratteristiche principali della moneta.” Sono sicuro che nella tua veste di Professionista converrai che più dati/informazioni si mettono a disposizione e più verosimilmente si possono ottenere dei riscontri più o meno coerenti. Quindi, l’invito che ti rivolgo è quello di postare la foto anche dell’altro lato, magari con foto più nitide e centrate, diametro, etc. Certamente, quale Utente di questo Forum avrai anche letto il Regolamento. In punto, rinvio all’articolo. 3.9. Nella sostanza, il consiglio è di non scrivere mai in maiuscolo, il maiuscolo infatti è sinonimo di urlare e non è apprezzato in nessuna community. (rif. NETIQUETTE). Ad ogni buon conto, se non dovessi essere soddisfatto del Forum rispetto al tuo quesito, il miglior consiglio che ti posso dare è quello di far valutare la tua moneta da un perito esperto della monetazione. Certamente, ne saresti soddisfatto. Magari poi ci fai sapere come è andata. Saluti.
    1 punto
  12. Ho provveduto a spostare la discussione nella sezione corretta. Ciao Michele
    1 punto
  13. tra P E zii sos c'e' lì TRAPEZI ISOSCELI Buona notte . Stilicho
    1 punto
  14. A questo sigillo con ogni probalita' doveva essere corrisposta una tessera per il ritiro della merce, presumo con gli stessi simboli e scritte. E' una mia supposizione personale..non ho mai letto e sentito che siano state trovate entrambe. Spero di non avere detto una cavolata. Buona serata
    1 punto
  15. Si si vedono bene
    1 punto
  16. Buonasera Jagher, controllare l'autenticità dei GNR è cosa molto difficoltosa anche avendo il francobollo in mano, quelli da te postati hanno una risoluzione che non permette assolutamente di azzardare nessuna ipotesi, se ti è possibile sarebbe utile usare foto da scan a 300 dp. perlomeno del 15-75- 1,25 singolarmente e vediamo se si riesce a identificarli si , questi hanno solo filigrana corona, ma come avevo scritto, ne parleremo post GNR
    1 punto
  17. Buona serata. Difficile dire cosa a quale zona appartengano questi monogrammi con lettere. Qualcosa del genere lo trovi nello studio che hanno fatto Valentina Casarotto e Michele Asolati, in Tessere e gettoni dal Lazzaretto Nuovo ( Venezia ). Lo studio si trova sulla rivista R.I.N Vol. CVI 2005. Non so' se si puo' scaricare da internet..io comunque non ne sarei capace.
    1 punto
  18. L'obbligo di aggiungere, in numero romano, l'anno dell'era fascista accanto a quello dell'era cristiana entrò in vigore a partire dal 29 ottobre 1927, in seguito a una circolare del 25 dicembre 1926. La data della sua cessazione può essere considerata il 25 luglio 1943, quando venne fatto cessare il regime fascista. Tuttavia, dal 15 settembre 1943 alla fine di aprile 1945 fu ancora in vigore nella Repubblica sociale italiana, ossia nell'Italia settentrionale governata dal fascismo. Fonte web. In questo hobby non si finisce mai di imparare, ne verra fuori uno con XXIII. ....??
    1 punto
  19. nessun disturbo. purtroppo ci sono un sacco di annunci truffaldini. la divisionale 1978, peraltro, è privata, non è stata emessa quella ufficiale. Per tua informazione e conoscenza, si trova in vendita anche a 4-5 euro
    1 punto
  20. Buongiorno. È una debolezza di conio. Questi difetti diminuiscono il valore. Il numismatico vuole poter ammirare i dettagli. Se te ti compri una televisione nuova, come la vuoi? In alta definizione o sgranata? Pagheresti di più per una sgranata?
    1 punto
  21. Con i bolli in era fascista non cè da stupirsi, avevamo detto che in RSI era il XXII e lo ha postato l'amico PostOffice, per far capire che non va dato tutto per scontato, posto il XXIII usato in periodo Luogotenenziale 22.12.1945 XXIII usato a Bologna, sicuramente un bollo ferroviario ma di una grande città, poi per capire che nulla è scontato, un 16.1.1946 XXII ore 1 da Farmignana (Ferrara), a questo punto dovremmo avere avuto il XXIV anno fascista, sinceramente mai visto, ma logicamente il daratio arrivava fino al XXII e cos' è rimasto, sicuramente in seguito sarà un bollo che verrà o scalpellato dell'anno fascista, oppure riempito e quindi annerato
    1 punto
  22. Ciao Mario Una discussione che, anche se un po' attempata, ritengo molto interessante. saluti luciano
    1 punto
  23. Non val la pena di spendere 0,50 €,
    1 punto
  24. Onestamente non vedo nessuna differenza, la venderai tu a prezzo di mercato come ha fatto il tuo amico e chi la comprerà non ha nessun interesse a sapere perché la vendi. Devi solo tener presente che il prezzo di mercato è una conseguenza delle compravendite di tutti "gli onesti guadagnatori" che ci hanno speculato su.
    1 punto
  25. Una leggenda racconta che il cavallo alato Pegaso colpendo il terreno sull'acropoli di Corinto abbia fatto sgorgare la sorgente Peirene che rifornì la città di acqua . Bellerofonte, figlio di Poseidone volle domare Pegaso ma non ci riuscì . Gli apparve in sogno Atena che gli donò dellei briglie d’oro con le quali Bellerofonte riuscì a domare Pegaso. Il cavallo alato divenne il simbolo della città e per centinaia di anni apparve sulle monete di Corinto e delle sue colonie. Le colonie che coniarono stateri (didramme) al tipo corinzio (Pegaso / Testa di Atena elmata) furono : nella regione di Acarnania , Leukas, Anactorium, Ambracia, Argos Amphilochicon, Astakos, Koronta, Metropolis, Thyrreion e Echinous, in Illyria: Dyrrhachium.e Korkyra (Corfù) In Sicilia Leontini e Siracusa. Nel Bruttium Rhegium e Lokri Epizefiri. E in quanto colonie di Lokri Hipponion (Vibo Valentia) e Medma (Rosarno Calabro). Spero di non averne dimenticata nessuna. Il tipo databile nel quinto secolo a.C. mostra al R/ la testa di Atena in un quadrato ( NAC ) circa 509-480 ( M & M ) 478-458 (Busso-P ) 450/415 In seguito l'incuso viene abbandonato. (segue)
    1 punto
  26. Purtroppo è proprio questa la dura realtà, si, riguardo le colorazioni sicuramente esistono gli errori di stampa genuini, ma in tanti non li collezioniamo perchè l'artefatto è dietro l'angolo che ci aspetta. Personalmente non li considero più nemmeno delle curiosità, sappiamo bene che le mani (da mozzare) che hanno interferito sui colori con un intervento successivo la stampa originaria lo fanno esclusivamente per aumentarne l'interesse e di conseguenza per gonfiare i prezzi, perchè quindi rischiare di mettere nella propria raccolta queste banconote che hanno perso per strada la loro dignità?
    1 punto
  27. Essendo un ciuccio con questa monetazione, prendilo con le molle Pio II (stemma con lune) zecca di Spoleto (PROVINCE DUCAT) piccolo, con anno del pontificato IIII
    1 punto
  28. Ho preso due banconote che da numero seriale si ipotizza siano state stampate sullo stesso foglio.Scrivo per quanto riguarda la stampa offset,le lastre o matrici(una x singolo colore)che vengono applicate su un cilindro sono umidificate da rulli x evitare che seccandosi creino velature(sbavature di colore) o se c'è un'eccesso d'acqua sulla lastra succede che il colore si può sbiadire e anche di molto. Se i rulli non sono allineati perfettamente o la calza usata si usura può esserci un eccesso d'acqua a sinistra o destra,creando questo sbiancamento.Ricordo anche dopo ogni ripartenza della macchina era pratica bagnare un po' questi rulli e di conseguenza i primi fogli risultavano un po' più chiari. Perché ho scritto ciò? Per provare a capire come poter riconoscere un'artefatto da un'originale.e la cosa non è proprio semplice, soprattutto perché non ho le banconote tra le mani. Cosa inusuale che desta dubbi sono la differenza di tonalità del nero dei numeri di matrice che a prescindere dallo sbiancamento del colore non dovrebbe variare d'intensità essendo una fase di stampa successivo...spero di essermi espresso il più chiaramente possibile.
    1 punto
  29. Molto interessanti da leggere sono i libri di Carlo Maria Cipolla. E' uno che senza fronzoli va subito al punto. odjob
    1 punto
  30. Cercando notizie sul colonnello Ruiz ho trovato che era figlio di Giuseppe Ruiz de Ballesteros, nato in Sicilia e negli anni del Risorgimento Brigadiere del 5° Battaglione Cacciatori dell'esercito borbonico. A quanto pare fu accusato di codardia, e pubblicò nel 1868 un libretto dal titolo "Autodifesa per taluni fatti militari del 1860", libretto ripubblicato poi dal figlio Gaetano nel 1910. Non sono riuscito a leggerlo, troppo prolisso. Certo che le cartoline aprono molte finestre allo sguardo delle persone "curiose".
    1 punto
  31. Per quanto riguarda la data direi che si intravede solo un 3…il che mi fa pensare al 1630.
    1 punto
  32. Io non lo venderei a quella cifra, ovviamente poi bisogna vedere se si tratta di un vero FDC, andrebbe visto con almeno una foto.
    1 punto
  33. Per tutte queste prove di devozione l'imperatore Enrico V concesse, con suo di- ploma del 1116, alla mensa* vescovile d'Acqui tutto il paese situato fra il Tanaro e la Bormida, dall'Appennino al confluente dei due fiumi. E questo non fu certo di vantaggio alla città di Acqui, giacché, aumentando la potenza temporale del vescovo, diminuiva sempre più l'autorità del Comune. Nelle dissensioni fra l'imperatore Federico Barbarossa e i papi, Acqui, tenendo per l'imperatore, non fece parte della Lega Lombarda, ma era alleata di Pavia amica anch'essa dell'imperatore. Perciò Federico, nel suo decreto di pace colle città della Lega confermato poi nel trattato Costanza, nominò ancora Acqui fra le città sue aderenti e fedeli, cui furono confermati i loro privilegi (*J. Molte volte, gli Alessandrini si scontrarono con Acqui, volendo assumere il controllo del territorio attorno ad Acqui. Per questo Acqui non aderì alla Lega Lombarda ma fu quasi alleata alla parte imperiale (come rivela l'aquila nel suo stemma). Una volta cessate queste guerre nel 1234 grazie a Federico II di Svevia, iniziarono le lotte intestine tra le famiglie dei Blesi e dei Bellingeri. Nella sua storia Acqui fu ripetutamente attaccata e derubata da ogni bene da popolazioni ostili In perenne guerra con la vicina Alessandria La guerra con Alessandria , porto' ad Acqui poverta' e distruzione Gli Acquesi si trovarono praticamente alla fame Senza ,una moneta propria per i propri scambi economici interni Era abitudine ,per la popolazione vincente. Sequestrare tutte le monete locali in circolazione Rubando qualsiasi oggetto di uso comune , collane,forchette,bicchieri purche' fatti in argento dalle famiglie benestanti di Acqui L'argento rubato , poi veniva portato nelle Zecche delle popolazioni vincitrici per coniare monete con la propria effige e simboli Acqui ,decretata la pace con Alessandria ,si trovava spogliata di tutto Acqui chiese aiuto a Federico II . Federico II ,in segno di riconoscenza agli Acquesi , per essere stati fedeli a lui , e non essendosi schierati con la Lega Decise di fare un piccolo dono simbolico ad Acqui Questo dono e' puramente simbolico Federico II , voleva spendere meno soldi possibili per questo Federico II decise di dare in dotazione ad Acqui un esiguo numero di Denari per poter effettuare i propri scambi economici. Per sostenere i commerci interni di Acqui Si decise di dare agli Acquesi il denaro I P P (togliendo la gamba della R e trasformandola in P) E rendendola valevole SOLO ENTRO LE MURA DI ACQUI La P di IPR e' stata creata per rendere il piu' economico possibile di conio del Denaro..Si toglieva un particolare ,invece di aggiungere un altro piu' costoso dal punto di vista della modifica dello stampo Poi la modifica I P P la rendeva priva di valore nei commerci fuori Acqui Gli Acquesi,secondo Federico II NON dovevano arricchirsi con questo dono, ma solo sostenere i propri bisogni economici interni Comprarsi il pane necessario per i propri figli e il fieno per mantenere il proprio cavallo E BASTA . Qualche utente ha qualche aggiunta da fare in merito a questa moneta Tengo a precisare che la discussione in essere NON e' a scopo di lucro . NON si chiede una valutazione del valore monetario Si chiede , agli esperti presente ,valutazioni in merito In attesa di eventuali risposte da parte degli esperti presenti Ringrazio in anticipo a chi dara' un proprio contributo Cordiali saluti a tutti coloro che hanno letto
    1 punto
  34. Dunque la “numismatica italiana” sarebbe in crisi perché hai provato a vendere delle monete del Regno di Vittorio Emanuele III a dei privati e ti hanno offerto dal 30% al 50% in meno di quanto tu avessi pagato quelle monete? Basta questo per prospettare che la numismatica (nella sua interezza) è destinata a vivere “tempi duri e grigi” (come hai scritto)? Posso capire l’amarezza ma non sempre si riesce a recuperare i soldi spesi quando si vuole vendere delle monete, magari perché le si era pagate troppo al tempo o magari perché il mercato ha cambiato i propri interessi. Anche a me è capitato di vendere alcune monete e in molti casi ci ho rimesso qualcosa o ci sono andato a malapena in pari. In qualche caso sporadico sono riuscito a guadagnarci ma non è affatto semplice. In questo periodo, la monetazione di Vittorio Emanuele III non gode di ottima salute, fatto salvo per le dovute eccezioni. Prova a vedere, ad esempio, quanto sono scese le quotazioni del 5 lire 1901 negli ultimi 20-30 anni. Per il resto, di speculatori e furbacchioni ne è pieno il mondo e non è solamente la numismatica ad esserne colpita…
    1 punto
  35. Personalmente non ho mai venduto quello che ho acquistato, anche se insoddisfatto, perchè mi ritengo un collezionista e se un pezzo lo prendo è per collezione e non per provarci se va o no e se va ci speculo sopra, quello lo lascio fare agli speculatori di ebay.
    1 punto
  36. oggi vi presento questo libricino mooolto interessante , di economia, che è in mio possesso, con una copertina che ha un riquadro tra il rosso e l'arancione che ricorda un po' l'arte di Piet Mondrian(per il quadrato rosso-arancio) e quella di Mark Rothko(per il colore arancio) odjob
    1 punto
  37. Mi permetto nell' interesse di tutti di postare le immagini di quanto sapientemente detto dall'amico @fapetri2001 . Emissione "imperiale" sovrastampata "G.N.R." - Serie ordinaria - 20 dicembre 1943. Soggetti allegorici sovrastampati "G.N.R." - Tipo POSTA AEREA - 20 dicembre 1943. Effigie di Vittorio Emanuele III sovrastampati "G.N.R." - ESPRESSI - 1943 .
    1 punto
  38. Ho seguito in streaming la appassionante trattazione del prof. Savio. Davvero un interessante spaccato di società e costumi, il tutto arricchito da una esposizione molto diretta e condotta con brio. Piacevolissima!!!! Complimenti ad Adriano Savio ed al CCNM per l'organizzazione.
    1 punto
  39. Mi è piaciuta molto la presentazione del libro, il Prof. Savio nella sua esposizione ha fatto anche una lezione della storia francese post e durante la seconda guerra mondiale con l'invasione nazista, toccando anche aspetti non solo relativi alla guerra come la politica e le figure del tempo, il cinema, il vino...il tutto esposto con sobrietà e leggerezza. Abbiamo potuto vedere le monete oggetto della truffa alla povera zia e ad altre monete del periodo trattato nel libro. Ringraziamo il Prof. Savio per la bella serata.
    1 punto
  40. Da Limoges d' Aquitania e dalla sua Abbazia di S. Marziale, un attraente esemplare di denaro con al diritto busto frontale del santo ed al rovescio croce . Sarà a giorni, il 26 Gennaio, in vendita Savoca 252 al n. 290 .
    1 punto
  41. @ART, cosa ne pensa il Santo Uffizio della libera raffigurazione della Divinità?
    1 punto
  42. Io ancora non ho capito cosa lega questa moneta ad Acqui. È stata ritrovata lì? Oppure esiste un documento che descrive almeno sommariamente questa moneta che Federico II avrebbe “donato” alla città? O l’unico legame è che un acquese appassionato di storia locale si è trovato in possesso di questa moneta e cerca in tutti i modi di collegarla alla propria città?!
    1 punto
  43. Ma a qualcuno sembra verosimile che nel ‘200, quando a saper leggere erano ben pochi, qualcuno avrebbe accettato o meno un denaro in mistura di 16/18 mm di diametro sulla base della presenza o assenza della gambetta della R nel campo? Mah
    1 punto
  44. Prevedere il prezzo dell’oro in un anno e’ come lanciare una moneta e prevedere se esce testa o croce
    1 punto
  45. Adelchi66

    DDX

    In generale ,tra tanta "fuffa", ogni tanto informazioni e nozioni chiare.
    1 punto
  46. Anche se l'argomento sembra interessare a pochi, e ringrazio @VALTERIper l'appoggio morale, continuo ancora perché non mi piace lasciare argomenti in sospeso. Altra città dei Bruzi Locri Epizefiri. Uno o due all'anno in vendita in maggioranza del tipo con la folgore sotto il pegaso più raro il tipo senza folgore e con il R). simile. Rintracciato un solo esemplare con al R/. Λ Ο e il ritratto a destra RNL e4, 58 29/11/2018 aggiudicato a 380 GBP. mentre con Λ Ο sotto il pegaso I&L Goldberg 122, 1505 -15/6/2021 - Agg. 2300 $ . Slabbato NGC come About Unc. Seguono alcune righe di esaltazione della bellezza della moneta , una chiacchierata sui Pegasi e sotto chi forse fu coniata. Si va da Dioniso II esiliato da Siracusa, Alessandro il Molosso, Archidamos III di Sparta e altri per finire a Pirro di cui si esaltano le imprese. E dopo tutto ciò la moneta non poteva essere venduta a qualche centinaio di euro/dollari come le altre sue sorelle di Locri.
    1 punto
  47. Riprendo la chiacchierata : Possiamo aggiungere all'elenco delle colonie corinzie , dalla discussione citata da @VALTERI, Erice, Heraclea Minoa e Terina. Visto che siamo in Sicilia diciamo di Siracusa. La Sicilia era stata invasa dai Cartaginesi, a Siracusa era tiranno Dionisio I e dopo la sua morte (367) i suoi figli si contesero la città, preda fino al 344 di tiranni litigiosi e incapaci. Corinto intervenne e mandò lo stratega Timoleone che vinse i Cartaginesi, liberò le città siciliane e istituì a Siracusa. una democrazia moderata di tipo corinzio. Dopo il suo arrivo vennero coniati a Siracusa stateri corinzi (Pegasi). Timoleone (344/317) CNG 120,74. Agatocle (317/289) G.&M. 280,122 (segue)
    1 punto
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