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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/25/25 in Risposte
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Ogni promessa è debito, da questa mattina presto mi sono messo alla ricerca del bollo XXIII, mi ricordavo di averlo tra le mie collezioni e alla fine dopo tanto l'ho ritrovato, è un Udine Corrisp. e pacchi 10.4.1945 XXIII ore 19, comunque è piuttosto difficile trovarne, guardate il castelletto del datario quanto è largo, sconfina oltre le mezze lune. ok, almeno abbiamo dimostrato che ancora, anche al nord, l'era fascista era conservata integra e non annerita, saluti5 punti
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è in foto su una cartolina ma la scritta è emblematica, "Militari e Combattenti di Terra e di Mare" rispetto ed educazione postale per i nostri militari4 punti
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Carissimi, molte grazie della segnalazione. Sono venuta sul forum giusto per linkare il volume visto che è pubblicato anche open access e liberamente scaricabile (sia per intero dal pulsante che per singoli saggi aprendo l'indice dal pulsante capitoli) e ho visto che avevate già provveduto. Come si può notare già dall'indice si tratta di contributi su monete e/o vari aspetti legati alle monete di diversa area e cronologia e che trattano tanti temi diversi, in linea anche con il titolo del volume, oltre che con la produzione scientifica di Lucia Travani, alla quale il volume è dedicato. Buona lettura! MB4 punti
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E’ un convegno che e’ considerato uno dei più interessanti italiani da sempre anche per la sua favorevole posizione geografica, la vicinanza dall’uscita autostradale e dalla bella location. Ho sentito commenti favorevoli e di buon pubblico da parte di diversi amici anche per questa edizione, la cosa strana e’ che una volta si parlava e si commentavano molto questi convegni quando si effettuavano sul forum ora vedo che non e’ più così, ma Piacenza rimane comunque un ottimo riferimento ancora.3 punti
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Un 2 centesimi 1896 di Umberto I, data R2 da catalogo ma così ridotta è più che altro una soddisfazione averla scovata! E ora probabilmente la mia preferita. Un normale 10 centesimi di Umberto I... ....con una particolarità😄penso si tratti di un incisione d'epoca e rappresenti un Vittorio Emanuele III giovane3 punti
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Di ritorno da Piacenza ecco le pescate migliori di oggi, tutte a 1€ l'una! Cominciamo con questo penny della West Africa britannica, anno 1952 (giusto al pelo rientra nella mia collezione!) Un bel penny del Sud Africa, anno 1936 a nome di Giorgio V Uno scellino dell'East Africa Giorgio VI 1946, l'ultimo anno con ancora un po' d'argento, bellissima sia per conservazione che per patina A questo cent della Malesia britannica 1941 le foto non rendono giustizia, è una moneta in alta conservazione con ancora un bel lustro e una patina bellissima3 punti
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È la nostra realtà. Qui non funziona niente, ma niente. Passiamo da un governo deludente di un certo colore (il ministro dei beni culturali non lo rimpiango) ad un altro di colore opposto, ma che di concreto non fa assolutamente niente. La situazione dei ritrovamenti all'estero e il conseguente progresso di conoscenza e cultura, oltre che delle collezioni statali lo sappiamo. Qui è l'esatto contrario. I ritrovamenti, se ci sono, si imboscano certamente e persino i collezionisti onesti possono essere coinvolti in indagini e vessati per anni. Ve la ricordate la roboante operazione achei, di franceschiniana memoria? Ebbene, a parte i delinquenti che operavano addirittura con le motopale, gli altri pian piano li stanno assolvendo tutti. Nessuno naturalmente ne parla, perché non conviene. I ministri cambiano, ma la politica del ministero la fanno i dirigenti e i funzionari. Il cittadino in Italia è un suddito, succube, e tale deve rimanere.3 punti
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Buonasera a tutti, di recente entrata in collezione Litra68, un Follis di Crispo che mi ha folgorato per le fattezze del minuscolo ritratto al diritto. Riporto note storiche fonte Web Wikipedia e descrizione della casa d'Aste. Crispus (Caesar, 316-326). Æ Follis (19mm, 1.47g). Cyzicus, AD 321. Laureate and draped bust l., holding globe, sceptre and mappa. R/ Jupiter leaning on sceptre, holding Victory on globe, wreath to l.; S//SMK. RIC VII 10. Flavio Giulio Crispo (latino: Flavius Iulius Crispus ; 302 circa – 326) è stato Cesare dell'Impero romano dal 317 fino alla sua morte, e membro della dinastia costantiniana come figlio maggiore dell'imperatore Costantino I. Figlio di Costantino I e della sua prima moglie, Minervina, Crispo nacque nella parte orientale dell'impero, ma crebbe nella sede imperiale di Treviri, in Gallia, ed ebbe come pedagogo Lattanzio. Il 1º marzo 317, a Serdica, ricevette il titolo di Cesare insieme all'appena nato fratellastro Costantino, figlio del nuovo matrimonio del padre con Fausta, e insieme a Liciniano, figlio dell'augusto Licinio, collega del padre per l'Oriente. Nel 318 Crispo tenne il suo primo consolato, e nel 320 gli fu affidato il comando militare in Gallia, affiancato da un prefetto: in quello stesso anno riportò le prime vittorie contro i Franchi e gli Alamanni. L'anno successivo, il 321, lo vide celebrare il matrimonio con una certa Elena, che gli diede un figlio,e il secondo consolato. Crispo si dimostrò un buon comandante militare, sconfiggendo ancora una volta i Franchi e gli Alamanni nel 323, e riportando su Licinio una fondamentale vittoria navale nell'Ellesponto nel 324, anno del suo terzo consolato, che contribuì a fare di Costantino l'unico imperatore. Nel 326 fu fatto giustiziare dal padre a Pola, poco prima della condanna a morte di Fausta; sono ignote le ragioni delle due esecuzioni, anche se viene ampiamente accettata una relazione tra i due fatti. Alcuni storici antichi sostengono che Crispo e Fausta avessero una relazione, o che Fausta avesse accusato ingiustamente Crispo di averla molestata, e che poi Costantino l'avesse punita dopo aver scoperto l'inganno. La sorte della moglie e dei figli di Crispo è ignota.Crispo fu colpito da damnatio memoriae. Questa tragedia familiare ha lasciato anche una traccia archeologica: nel duomo di Treviri sono stati rinvenuti i frammenti di un soffitto a cassettoni i cui riquadri erano stati dipinti con la raffigurazione dei membri della famiglia imperiale, probabilmente eseguito in occasione delle nozze di Crispo nella parte del palazzo a lui destinato. Successivamente il volto del principe fu cancellato, forse volutamente. Poco dopo il palazzo e la sala vennero distrutti ed al suo posto, probabilmente per volontà di Elena, fu edificata una chiesa. Secondo lo storico bizantino Zosimo, fu in seguito ai rimorsi per la morte del figlio innocente che Costantino si avvicinò ancor più al cristianesimo e finì con il farsi battezzare in punto di morte dal vescovo Eusebio di Nicomedia. Questa versione non viene però accettata dagli storici moderni. Sulla stessa linea ma con visione opposta invece l'imperatore Giuliano, nipote di Costantino, sosteneva che lo zio si fosse avvicinato al Cristianesimo perché terrorizzato dalle sue colpe e attratto dalla prospettiva di un perdono completo. La vicenda del presunto incesto di Crispo e Fausta, che richiama il mito di Fedra e di Ippolito, ebbe un certo successo nella letteratura del XVII secolo, a partire dalla tragedia in lingua latina Crispus di Bernardino Stefonio, rappresentata al Collegio Romano nel 1597 e stampata nel 1601. Successivamente il compositore Johann David Heinichen di Dresda (1683-1729) lasciò un'opera musicale incompiuta dal titolo Flavio Crispo (1720). Lo stesso argomento è trattato nell'opera Fausta di Gaetano Donizetti. Saluti Alberto3 punti
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Che se @Dan1567 vuole davvero un giudizio sulla sua moneta è ora che posti il rovescio. La discussione è iniziata ormai da quattro giorni, e ancora non sappiamo di preciso di che moneta si tratta, in compenso abbiamo avuto un mucchio di chiacchiere, e non è esattamente il modo migliore per approcciarsi al forum, dove, ricordo, tutti gli utenti prestano la loro opera in maniera totalmente volontaria e gratuita. E, per cortesia, non scrivere più in maiuscolo, poichè in un forum equivale a URLARE!!! Grazie, e restiamo in attesa delle foto.3 punti
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@Ale75 ha ragione... si tratta di Filippo di Savoia... di seguito un estratto della monografia di Roberto Cecchinato... Mario3 punti
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Salve @mariov60 ,potrebbe essere invece Filippo di Savoia? Mi sembra di leggere un Sab... https://www.acsearch.info/search.html?id=36765213 punti
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Buon giorno. Controllando il mio 5 centesimo, modestissimo a confronto degli ottimi esemplari postati in questa discussione, ho però avuto il piacere di trovare come vicino di vassoio il brokage (purtroppo con buco) che vi ho fotografato. Buona giornata. Gabriella3 punti
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Ripropongo il solo dritto della piastra del 1834 appartenente alla ex collezione reale (CNI XX, p. 648, n. 46). Non si tratta di un inedito dato che è già apparso prima in La moneta dell'Italia unita: dalla lira all'euro e poi in Scritti in memoria di Silvana Balbi De Caro. La particolarità della moneta non sta nella posizione della scritta BOMBA, già conosciuta, bensì nella curvatura del'ingiuria che, dalle mie ricerche, risulta unica.3 punti
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Martedì 11 febbraio dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza sulle "Zecche imperiali e zecche provinciali romane: i casi di Aquileia e Deultum" tenuta da Fabio Songa. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati nei primi giorni di febbraio.2 punti
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Un bel 5 franchi belga del 1939 anche questo in ottima conservazione Spagna 25 centimos 1925, la cercavo da tempo in condizioni accettabili, direi che ci siamo Un 200 reis del Brasile, anno 1895 Veniamo ora ai pezzi "forti"😄 Un bel 5 matonas Etiopia 1931 che mi sembrava una volta @nikita_ avessi detto che non erano facilissimi da vedere Questa per me è tra le cose migliori, un gettone di Gibilterra da due quartos anno 18202 punti
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Buona sera Ronak. Non conosco la tecnologia dello stampaggio a freddo in uso all'epoca della moneta in questione. A grandissime linee presumo che si basasse sulla compressione di molle o di materiali elastici nella fase di discesa del punzone per poi sfruttarne l'espansione nella fase di risalita e provocando così l'uscita del tondello lavorato. Buona serata. Gabriella2 punti
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Il disegno della cartolina è del famoso pittore Guido Tallone. Si vede che prima di essere l'immagine di una cartolina era prima un dipinto, si vedono le pennellate. Incantevole !! Guido Tallone. Nato a Bergamo nel 1894, si accosta alla pittura giovanissimo sotto la guida del padre all'Accademia di Brera. Dopo la parentesi bellica, inizia nel 1919 la sua carriera come ritrattista. Nei primi anni '20, intollerante del lavoro a studio, intraprende numerosi viaggi. In quegli anni stringe amicizia con Ezra Pound e Hemingway. Studia al Louvre e al Prado i grandi del passato, conosce Masson, Mirò, Kokoschka, Dix, chagall, Klee. Nel 1930 intraprende a Milano una fervida attività espositiva seguito dal fratello Ermanno gallerista. Artista personalissimo, dona alla figurazione tutti i fermenti della modernità che la sua sensibilità poetica e irrequieta coglie negli aspetti di affinità profonda con la sua natura. Indro montanelli ne fa uno splendido ritratto in un articolo degli anni '50 che é pubblicato nel catalogo.2 punti
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Non scherziamo! C'è chi colleziona pezzi da 90 (magari ha anche le possibilità) mentre io colleziono pezzi da 9! poi per fortuna le Savoiarde sono tantissime e ce ne saranno sempre che mancano, poi ogni tanto quacosa di nuovo esce sempre e aumenta così la mancolista! il problema è che a volte non si trova nulla... o a rapporto qualità/prezzo non consono, pensa che ho ancora qualche acquisto da postare (persino ancora dell'asta Bolaffi), ma non trovo il tempo per fare le cose! Da quando non lavoro più, sembra impossibile, non riesco più a fare tutto!2 punti
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mi sono permesso di fare esperimenti su queste monete data la loro conservazione non eccelsa in partenza, queste monete difficilmente si trovano in condizioni abbastanza sotto l'alta conservazione, se prendi il prima ed il dopo vedrai che non sono bellissime di partenza, il valore è contenuto ,praticamente all'argento solo, le patine non mi piacevano e la rarità rimane :-)2 punti
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questo il 1915, mi dareste una opinione sui rilievi di entrambe le monete prima e dopo il lavaggio?2 punti
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Visto che non abbiamo ancora parlato delle grandi rarità nei nominali e metallo meno pregiati, vi propongo il Quattrino di Piacenza S.V. 1523 (l'unica data che ha coinvolto questa zecca durante il conclave...) Moneta spesso "scambiata" con il Quattrino di Clemente VII in quanto simile, ma differente per le chiavi decussate con padiglione, si differenzia anche per la posizione della lupa con il muso a ds. anziché sn. NON mi risulta MAI APPARSO in asta....ben vengano segnalazioni di altri esemplari....2 punti
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A mio avviso non è un 28 ma un 29, inoltre il simbolo davanti al busto del Re dei due globetti in verticale è censito proprio per il 29 e non per il 28, certo non si può escludere che possa esistere un 28 con tale simbolo ma al momento è cosi, inoltre ci sono altri particolari che mi portano a credere che non sia un 28... A titolo informativo,è lo stesso esemplare in vendita da diverso tempo su un noto sito di aste online...2 punti
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Buongiorno a tutti, io sono più per i denari delle Auguste, però devo dire che anche quelli esposti in questa discussione mi piacciono molto. Soprattutto la dedizione e lo studio che porta avanti @maridvnvmal quale vanno i miei complimenti. Saluti Alberto2 punti
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Molto interessante, grazie. Mi sembra che il testo sia ben argomentato e scevro da pregiudizi. I tondellisti fanno finta d'ignorarlo ma constato con piacere che le questioni più volte sollevate nel Forum stiano pian piano diventando oggetto di discussione anche in altre sedi. Senz'altro un bene per la Numismatica e per quanti si avvicinano alla disciplina.2 punti
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Gettone per il pagamento della tassa sul vino da introdurre attraverso una delle antiche Porte della città di Genova, emesso dalla Repubblica Ligure nel 1805. Ottone: 12,48 g, 38 mm. Il foro centrale serviva a impilare i gettoni inserendoli in un supporto verticale. La peculiarità del gettone sta nella raffigurazione delle lettere dell’alfabeto in circolo lungo tutto il bordo di una faccia, di cui ignoro lo scopo. Su alcuni gettoni di conto di Norimberga troviamo anche le lettere dell’alfabeto, distribuite però su cinque righe (https://en.numista.com/catalogue/exonumia377386.html). apollonia2 punti
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A me manca ancora, quindi non lamentarti! Due cose... La prima è: tu riesci a capire le sigle? Non sono certo di un TIPG... La seconda: una volta si vedevano di più queste parpaiole, ora non se ne vedono molte in vendita... non capisco come mai...2 punti
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Caro @Dan1567, scusa se intervengo, ma vorrei riportare la discussione su un giusto binario. Se non erro, oggetto della tua domanda è il presumibile valore di una moneta di cui hai postato solo la foto di un lato. Hai indicato un peso di 23 gr e basta. Certamente avrai letto i “Consigli utili” presenti in questa Sezione, laddove si consiglia appunto di “allegare delle foto decenti e se possibile di riempire le caratteristiche principali della moneta.” Sono sicuro che nella tua veste di Professionista converrai che più dati/informazioni si mettono a disposizione e più verosimilmente si possono ottenere dei riscontri più o meno coerenti. Quindi, l’invito che ti rivolgo è quello di postare la foto anche dell’altro lato, magari con foto più nitide e centrate, diametro, etc. Certamente, quale Utente di questo Forum avrai anche letto il Regolamento. In punto, rinvio all’articolo. 3.9. Nella sostanza, il consiglio è di non scrivere mai in maiuscolo, il maiuscolo infatti è sinonimo di urlare e non è apprezzato in nessuna community. (rif. NETIQUETTE). Ad ogni buon conto, se non dovessi essere soddisfatto del Forum rispetto al tuo quesito, il miglior consiglio che ti posso dare è quello di far valutare la tua moneta da un perito esperto della monetazione. Certamente, ne saresti soddisfatto. Magari poi ci fai sapere come è andata. Saluti.2 punti
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E non ci vorremo essere se i pagamenti si effettueranno allo stesso modo, senza le nostre amate monetine!2 punti
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Buongiorno a tutti, questa moneta è un regalo del solito Amico che ringrazio. la conservazione è quello che si vede... ma a me mancava quindi benissimo.1 punto
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Buongiorno, chiedo scusa se apro probabilmente una discussione su argomento già trattato, spero di farlo almeno nella sezione giusta Non sono un esperto in questo settore e neanche un appassionato, la cosa piu' saggia mi sembra chiedere a voi Ho trovato, dopo la scomparsa di mia mamma, alcune monete credo da investimento...regalo dei parenti per qualche anno e vorrei capire se e come venderle Sono venuti periti di Bolaffi a casa per altre cose e per le monete hanno detto "a peso" E' corretto che questo tipo di monete vengano vendute a peso? sul loro sito vedo le stesse monete a prezzo poco più alto di quello che incasserei oggi vendendo a peso...quindi mi pare possa essere corretto ma chiedo a voi un consiglio e tralasciando il discorso collezionismo (che ripeto non mi interessa), a livello puramente economico mi sembrerebbe un momento giusto di vendere oro visto il valore attuale Allego qualche foto per completezza Vi ringrazio se vorrete essermi d'aiuto1 punto
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Ciao, io sono palesemente di parte ( colleziono e studio da circa 5 anni solo monete imperiali dei primi due secoli e mezzo 🙂) percui sono d'accordo sulla bellezza realistica dei ritratti delle auguste, degli imperatori e dei cesari su questa monetazione che dalla fine del lll secolo e andata via via scemando. In quanto a @maridvnvmcosa dire se non grazie per le bellissime monete della sua collezione che ogni tanto ci propone. Personalmente,e come me penso tanti altri che da poco si sono appassionati delle " romane", gli sono grato anche per i tanti falsi che riesce ad individuare proprio grazie alla sua grande competenza. Quindi alle prossime 🙂. ANTONIO1 punto
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Buongiorno. Se non erro si chiama bava di conio. È indice di fdc, poiché con la circolazione sparirebbe in fretta1 punto
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shhh non ti far sentire da Bassiano che potrebbe dar ferale sfogo come in Alessandria1 punto
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Piu’ che tutto dire suona come in contraddizione con la legge che prevede un premio commisurato al valore del bene per i ritrovamenti fortuiti ( vedi ‘tesoro di Como’ ritrovato dalla ditta che stava effettuando una prospezione del terreno da costruzione per il quale e’ tuttora in atto una controversia legale tra la ditta proprietaria del terreno e degli scavi e il Ministero che non so se sia poi stata risolta). all’estero ( leggi UK) non hanno oroblemi a farti tenere quanto rinvenuto a meno che non sua considerato dalle autorità ‘tesoro nazionale ‘ in qual caso ti corrispondono un indennizzo ( elevato) e si tengono la moneta. In auesto modo affiorano ritrovamenti interessanti, esemplari inediti , gli studi fioriscono e la ricerca accademica ha fatto passi da gigante negli ultimi 40 anni grazie a questi ritrovamenti che sono citati spessissimo negli studi e quasi incoraggiati dagli studiosi. ognuno ricava il proprio tornaconto: i detettoristi il valore di mercato delle monete trovate, operando nella piena legalità e quindi non correndo il rischio di essere trattato come un delinquente; lo Stato che aumenta le proprie collezioni se esce fuori qualche indito importante; soprattutto la ricerca che progredisce nelle conoscenze delle monetazioni rinvenute. da noi tutto questo sarebbe fantascienza.1 punto
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Si , anche qualcuna in argento; ma ti dirò la cifra impegnata è molto bassa... 5 € kg. non solo, poi le rivendo facilmente sempre 5 € al chilo quindi costo a peso. ma è solo per passatempo, il mio interesse principale sono Savoia è medioevali, cordiali saluti.1 punto
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SN un professionista in questo campo e non vado a vedere la rarità,anche se ho qualche bel pezzo,per me riportarle allo splendore e un bel traguardo a me interessa il loro valore storico ,perché ogni moneta romana racconta qualcosa,RACCONTA UN EPOCA,E MENTRE IO LAVORO NELLA MIA UMILTÀ VOI RIDETE NON LO FATE Lei che dice malamente spatinato e corroso ,non dice però come trattare una moneta in queste condizioni, evidentemente non lo sa ,io non metto in dubbio la sua conoscenza numismatica, metto in dubbio però in primis la sua umiltà e secondo come trattare monete in queste condizioni1 punto
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Il rovescio mi ricorda un bronzetto commemorativo di età costantiniana con CONSTANTINOPOLIS. Tipo questa: https://www.tesorillo.com/aes/015/015i.htm Mi sembra un po' piccola e leggera, anche se la tua moneta e' in bassa conservazione. Mi viene da pensare anche ad una imitativa. Di più non so dire, Ciao. Stilicho1 punto
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Il mio pensiero di semplice appassionato. La faccia "da cavallo" e le lettere HON.... che mi pare di leggere da ore 9 mi fanno pensare a Onorio. Ma qui il nostro "guru" e @Poemenius Ciao. Stilicho1 punto
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Sede Vacante 1523, Fiorino di camera Roma ex Santamaria del 1939 collezione Butta lotto 176; ex NAC 16 del1999 lotto 134; ex NAC 90 del 2016 lotto 608 ; riapparso in un asta recente straniera della quale non ho tenuto traccia ma ricordo benissimo l'aggiudicazione di €42.000 + diritti......... Sempre lo stesso esemplare che gira da 1 secolo......e in splendida conservazione. Si distingue dal Fiorino di camera S.V. 1521 per il simbolo del banco FUGGER al rovescio1 punto
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Nessuna ignoranza, domanda legittima. Credo nella famosa immagine potrebbe celarsi la risposta. !??!1 punto
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Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Salve condivido immagino di una cartolina viaggiata e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. In particolare mi ha colpito annullo prima volta che lo vedo di questo tipo. Ringrazio in anticipo1 punto
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Buonasera a tutti, ciao Releo e grazie per questo spunto interessante... è vero che la variante 1787 "D.C. anziché D.G." è poco considerata... probabilmente per il fatto che non è una moneta rara... Si tratta di un unico conio al D/ abbinato ad almeno tre diversi conii al R/ - si possono quindi supporre diverse liberate... comunque, resta una variante interessante. Riguardo all'argomento trattato, concordo sul fatto che a volte, s'inciampi in delle varianti "inesistenti", come nel caso della mezza piastra 1794 pseudo INPANS... su alcuni cataloghi ci possono anche essere degli errori di valutazione... così come si può sbagliare, si può anche correggere. Allo stesso tempo, molte altre varianti conosciute da tempo, probabilmente, non sono state mai catalogate perché ritenute di poca importanza... e questo può essere anche comprensibile (per un catalogo generico), considerando le innumerevoli varianti per ogni tipo di moneta della zecca di Napoli... molte varianti sono state considerate "importanti", sono state "riconosciute" e pubblicate dai principali cataloghi. Altre varianti conosciute, quelle che ci aspetteremmo di trovare in uno studio specifico - di un determinato periodo - invece, sono state trattate come "varianti minori" - magari riportate con la dicitura a piè di pagina: "esistono altre varianti". Altre ancora, sono definite delle semplici "differenze di conio" o "errori dell'incisore" - queste ultime sono dovute al metodo artigianale di produzione dei conii. L'importanza di una variante è qualcosa di veramente aleatorio... non è affatto facile stabilire l'importanza (storica - artistica - sociale) di una variante rispetto ad un'altra - per poi dover stabilire anche un valore economico in relazione al grado di conservazione e di rarità della stessa - e rispetto al tipo di riferimento. Per fare un esempio, prendo in esame la piastra 1787 citata da Releo, variante "D.C. anziché D.G." secondo me, la sostituzione di una lettera - con una lettera molto simile - potrebbe anche considerarsi una "variante minore", per il fatto che si dovrebbe mettere in conto la possibilità di un "errore dell'incisore", per quanto io stesso, anche non avendo prove a riguardo, sono convinto che anche in questo caso si tratti di una variante voluta, ma non con l'intento di cambiare il significato della legenda, bensì per applicare un segno anticontraffazione, un modo per riconoscere quel conio come autentico (perché nessun falsario sostituirebbe una lettera della legenda). Viceversa, se analizziamo questa Piastra 1795 variante SIGILIAR questa Piastra a mio avviso, dovrebbe essere considerata come più che "importante" - direi "estremamente interessante" - per il semplice fatto che in questo caso, l'incisore abbia impresso un "punzone ad hoc", NON una G capovolta (a parte il fatto che nessuna G utilizzata all'epoca presenta questa caratteristica biforcazione), ma anche volendo, capovolgendo una G, la C risulterebbe specchiata, speculare, guarderebbe a sinistra. In questo caso invece, si tratta proprio di una C - una C biforcuta in alto... questa variante potrebbe raccontare una storia o potrebbe anche nascondere un simbolo massonico. La C biforcuta compare in alcune antiche incisioni, tra cui su alcuni monogrammi dell'Ottocento - dove spesso la lettera C "rappresenta" il Drago - oppure - "simboleggia" San Giorgio e il Drago... ma questa è un'altra storia.1 punto
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