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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/04/25 in Risposte
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Scusate se mi intrometto, ... ma ci tengo a far notare nel caso non si avesse piena consapevolezza.. .. che il modo in cui posta immagini e spiegazioni l' amico fapetri, sono segno di grande conoscenza e studio approfondito di questa materia. Sono grato in primis a Fabio per la sua amicizia che mi onora e alla sorte che lo ha condotto qui.5 punti
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Personalmente preferirei il tema della discussione Ma ditemi voi5 punti
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Ahimé queste due sono entrambe musealizzate... ho omesso di dirvi (spero mi perdonerete) che sto scrivendo un volume monografico sulle "Monete della zecca di Acqui Terme". All'interno sarà presente anche un catalogo dei pezzi noti, inevitabilmente incompleto, ma per la data di stampa spero il più ricco possibile! Ad oggi sono a 70 esemplari, tra collezioni private, musei italiani ed esteri, e ritrovamenti archeologici, tra monete comunali e vescovili. Spero per fine 2025 di arrivare alla pubblicazione! 🤩3 punti
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Buongiorno, se parliamo del solo valore dell'argento senza alcun valore numismatico direi che non è un grande affare... Considerando che credo che i 90 grammi non siano di fino bisognerebbe considerarne il titolo (850?) quindi 90*0,85 = 76,5 moltiplicato per la quotazione di oggi (1€ circa al grammo) arriviamo a 80 €... Ribadisco che se non son monete che piacerebbe avere... conviene andare a comprare un lingottino in un banco metalli... Massimo.3 punti
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Buonasera a Tutti, oggi mi è saltata all'occhio questa monetina di rame del Regno di Sardegna - 1842 ( scusate la qualità delle foto ) . Secondo il Gigante dovrebbe essere rara ed il catalogo la valuta in BB euro 150 e, se SPL euro 300 Secondo voi come si potrebbe classificare la sua conservazione ? Grazie2 punti
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Mi piacerebbe sapere cosa ci trovi di così orribile nel riuscire, qualche rara volta e con molta fortuna, a trovare il modo di limitare le ingenti spese di una collezione di monete. Se non si vuole avere a che fare con la compravendita e con gli speculatori, basta limitarsi a collezionare cose senza valore economico. Avevo molti anni fa un professore di filosofia, peraltro molto bravo, che collezionava biglietti del tram/autobus usati con numeri di serie palindromi. Certamente a nessuno sarebbe venuto in mente di speculare su una collezione di quel genere e lui era contento nel farla ed arricchirla quando riusciva. A mio modo di vedere sarebbe il caso di finirla di stigmatizzare i collezionisti che, per fortuna o per bravura, riescono ogni tanto a recuperare una piccola parte di ciò che spendono rivendendo qualche moneta. E' solo il mio parere, comunque.2 punti
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Materiali n. 77 - 2019 La collezione di Vittorio Emanuele IIIN. 77-2019 Le emissioni longobarde. Parte I. I primi decenni, il Regno e il Ducato della Tuscia di E.A. Arslan e G. FusconiRoma 2024 https://www.bollettinodinumismatica.it/#/rivista/materiali?idPrimoPiano=c998ee30-f608-4e63-97e0-d7d21cf1e418 Complimenti agli autori a cui segnalo (nella speranza si possa modificare)2 punti
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Buonasera Jager, visto che hai preso dimestichezza con l'odontometro a linee, passa in studio da me, ho tre scatole come questa da controllare...... Bei tempi quando i collezionisti si divertivano davvero con i francobolli, queste mazzette erano di un mio socio che oggi non cè più, considera che una scatola intera era tutta di regno e una tutta di ordinari, in due anni ne avrò controllate 300 mazzette, ma il tempo non cè mai e poi è molto stancante, quindi si accettano aiuti in sede, grazie la foto è scura non so se li riuscite a vedere bene Buonasera Jager, visto che hai preso dimestichezza con l'odontometro a linee, passa in studio da me, ho tre scatole come questa da controllare...... Bei tempi quando i collezionisti si divertivano davvero con i francobolli, queste mazzette erano di un mio socio che oggi non cè più, considera che una scatola intera era tutta di regno e una tutta di ordinari, in due anni ne avrò controllate 300 mazzette, ma il tempo non cè mai e poi è molto stancante, quindi si accettano aiuti in sede, grazie la foto è scura non so se li riuscite a vedere bene Buonasera Jager, visto che hai preso dimestichezza con l'odontometro a linee, passa in studio da me, ho tre scatole come questa da controllare...... Bei tempi quando i collezionisti si divertivano davvero con i francobolli, queste mazzette erano di un mio socio che oggi non cè più, considera che una scatola intera era tutta di regno e una tutta di ordinari, in due anni ne avrò controllate 300 mazzette, ma il tempo non cè mai e poi è molto stancante, quindi si accettano aiuti in sede, grazie la foto è scura non so se li riuscite a vedere bene questa sera cambierò la foto, la passo dal telefonino al pc, scusate2 punti
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da quello che leggo , mi sento di dirti: 1- SA III 2 - non leggibile 3 - 4 - DB III 5 - stelle da fare in seguito, per darti un aiuto che ti faccia divertire a individuare le filigrane, allego riporto catalogo specializzato Carraro, saluti PS: la tipo I è stretta e alta, la tipo III è più corta , tipo II è panciuta Rispondo a Raimondo10, di questa serie senza filigrana esistono solamente il 50 cent. il 15 e 25 lire, ti consiglio anche a te il medtodo benzina rettificata se non hai molto materiale da controllare, se invece hai tanta roba, un filigranoscopio elettonico, le filigrane in alcuni impasti di carte sono difficili da vedere2 punti
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Savoca Numismatik GmbH & Co. KG > Herakles Auction 2 Auction date: 3 March 2025 Lot number: 63 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction - Lot description: Roman Provincial Phrygia. Sebaste. Caracalla AD 198-217. Lucilius Antonius, archon Bronze Æ 36 mm, 21,86 g AYT KAI M AY ANTΩNЄINOC, draped, cuirassed and laureate bust of Caracalla to right / ЄΠΙ ΛΟΥΚЄΙΛΛΙΟΥ ΑΝΤΩΝΙΟΥ ΑΡΧ CЄΒACΤΗΝΩΝ, Perseus standing right, head left, cutting of the head of Medusa with harpa, who kneels before; to left stands Athena holding spear and shield. Very Fine BMC 34; SNG Copenhagen –; SNG von Aulock –. Starting price: 3000 EUR ILLUSTRAZIONE: PERSEO, ASSISTITO DA ATENA, CHE DECAPITA MEDUSA DORMIENTE, PELIKE DEL 450-440 A.C. ATTRIBUITO A POLYGNOTOS CONSERVATO AL METROPOLITAN MUSEUM DI NEW YORK2 punti
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Grazie Raimondo10 io mi limito a un 10 mp , io uso il telefono solo come telefono, invece uso uno scanner ad alta deginizione , scannerizza a 64.000 ma le filigrane sono una cosa particolare , vedo che quelle che posto io sono poco leggibili, ma basta poco per capire che posizione hanno, dovrei lavorarci sopra , ma il tempo è sempre poco, spero riusciate a capirle, ringrazio PostOffice per le sue sempre gentilissime parole, devo dire che mi ci dedico da qualche annetto e sopratutto mi ci diverto e questo è quello che conta, saluti2 punti
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Ciao. Mi pare che se ne parlasse già in occasione del precedente rinnovo del MOU, nel giugno del 2020: https://coinweek.com/renewal-of-italian-mou-threatens-ability-to-collect-ancient-roman-imperial-coins/ Adesso, in occasione del rinnovo (il MOU viene rinnovato ogni 5 anni) ci riprovano. Premesso che già ora le monete de quibus sono soggette al vaglio del SUE in occasione del rilascio della licenza di esportazione verso gli U.S.A. e quindi per arrivare negli U.S.A. la verifica è già stata effettuata ex ante in Italia, la sensazione è che non cambierà nulla rispetto a quanto già accade oggi, se non - forse - un incremento delle "triangolazioni", ovvero spedizioni di quelle monete negli U.S.A. da Paesi "terzi" meno severi e non dall'Italia, posto che il MOU è un Memorandum che intercorre tra U.S.A. e Repubblica Italiana. ("The MoU, which was originally agreed to in 2001 and augmented every five years since, establishes restrictions on imports of certain artifacts of cultural importance from Italy to the United States."). M.2 punti
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...a seguire COMMEMORATIVA PER VENEZIA D. OGNI VILTA' CONVIEN CHE SIA MORTA. Figura allegorica della Repubblica Veneta seduta di prospetto; tiene la bandiera nella sinistra e la spada sguinata nella destra. Presso la bandiera il Leone alato di S. Marco poggiante sul Vangelo chiuso. In basso in piccolo: FABRIS 1849 - RIPRODUZ. JOHNSON - MILANO. R. Entro corona di alloro : 1848 - 1915. E' la riproduzione del recto della medaglia coniata nel 1849, sui conii del Fabris, dalla Zecca di Venezia per ricordare il decreto 2 aprile 1849 dell'Assemblea Veneta dichiarante: " Venezia resisterà all'austriaco ad ogni costo". Rif. Le rivendicazioni del Trentino... n.1462 punti
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Oggi ultima soprastampa e decisamente una delle più difficili "GENOVA" si trova poco allo stato di nuovo e anche di usato, sono sempre 5 valori ordinari + 2 espressi, i valori molto più rari della serie sono il 75 cent. e l'espresso 2,50 Espressi2 punti
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Qui la mappa generale interattiva con tutte le schede dei ritrovamenti con riportati tesoretti e ritrovamenti https://chre.ashmus.ox.ac.uk/2 punti
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A prima "svista" mi pareva avesse una canna da pesca.. per attrarre gli investimenti1 punto
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Non lo conoscevo.. l' emissione di questo francobollo mi ha insegnato una cosa nuova. 🙂 Grazie a Baylon per tenerci puntualmente sempre informati.1 punto
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Non si sa ancora niente, comunque per maggiori informazioni sull'evento ne stiamo parlando qui:1 punto
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https://stilearte.it/alzano-le-assi-del-pavimento-antico-e-sotto-scoprono-un-tesoro-di-679-monete-e-la-scultura-rinascimentale-di-una-scimmia-perche-li-che-significato-aveva-la-simpatica-bestiola-che-suona-il-corno/ Alzano le assi del pavimento antico e sotto scoprono un “tesoro” di 679 monete e la scultura rinascimentale di una scimmia. Perché lì? Che significato aveva la simpatica bestiola con il corno? Rispondono gli esperti Redazione 4 Febbraio 2025 Archeologia - Ultime notizie ed approfondimenti, News I ricercatori hanno consegnato la prima relazione dello studio, in queste ore. Che ci facevano tutti quei soldi e quei minuscoli oggetti, sparsi tra il terreno e l’assito di legno del pavimento? Chi li aveva depositati? Con che fini? Erano stati persi, nei secoli, o erano stati messi lì, appositamente? Nel corso dei lavori di ristrutturazione nella chiesa gotica di Santa Maria a Gardelegen, in Sassonia-Anhalt, è emerso un tesoro archeologico sorprendente durante i lavori intrapresi per dotare l’edificio sacro di riscaldamento a pavimento. Il rapporto sulla scoperta e i reperti della chiesa di Santa Maria sono stati consegnati in queste ore all’Ufficio statale per la conservazione dei monumenti e l’archeologia della Sassonia-Anhalt. Tra gli oltre 1.000 reperti risalenti a un arco di tempo che si estende fino a sette secoli fa, gli archeologi hanno rinvenuto 679 monete di diverse epoche, frammenti di monete fortemente corrosi e un oggetto davvero singolare: una scultura in bronzo al piombo – una lega metallica composta principalmente da rame e stagno, a cui viene aggiunto piombo per migliorarne la duttilità -, alta 8 centimetri, raffigurante una scimmia. Questa scimmia è stata trovata sotto il pavimento nella navata centrale. Il pavimento in legno è stato rimosso, e il terreno sottostante è stato scavato fino a una profondità di 40 centimetri su una superficie di 145 metri quadrati. Grazie alla meticolosa supervisione di volontari dell’Ufficio statale per la conservazione dei monumenti e l’archeologia, tra cui Jürgen Bajerski, Reinhard Heller e Ralf Schulze, è stato possibile documentare una vasta gamma di reperti significativi. Monete, gioielli e strumenti del passato Tra i numerosi reperti, le 679 monete rappresentano una testimonianza importante della vita economica e sociale del passato. Il numismatico Horst Konietzko ha effettuato l’identificazione e la datazione sul posto, mentre una prima parte dei reperti è stata digitalizzata nell’ambito del progetto S.E.S.A.M (Registrazione sistematica delle monete della Sassonia-Anhalt). Queste monete, spesso frammentate e corrose, raccontano di periodi di prosperità, commercio e forse di donazioni o offerte ecclesiastiche. Le indagini nella chiesa di Santa Maria hanno portato alla luce monete di secoli diversi. © Ufficio statale per la conservazione dei monumenti e l’archeologia della Sassonia-Anhalt, Anika Tauschensky. Oltre alle monete, sono stati rinvenuti perle, spille, accessori per abiti, fermagli per libri, frammenti di ceramica, vetri decorati, chiodi e persino tre dadi, un ritrovamento piuttosto insolito per un contesto religioso. Alcuni oggetti personali, come pinzette e strumenti per la cura del corpo, offrono uno spaccato intimo della vita quotidiana delle persone che frequentavano o vivevano intorno alla chiesa. Non è facile spiegare la presenza di tanti oggetti, sotto il pavimento. Alcuni potrebbero essere stati persi, durante le funzioni, come le monete, e potrebbero essersi infilati nell’assito. Si può pensare che, con il tempo, le assi si siano ristrette, a causa della stagionatura, e siano rimaste grosse fessure. Ma il caso sembra troppo generoso. Forse qualche sacerdote, durante attività di insegnamento, aveva chiesto ai propri allievi un “fioretto”, invitando i ragazzini a infilare i loro orpelli in una cavità del pavimento, per consegnare il peccato nella mani di Cristo? La scimmia di bronzo: simbolo di vanità e monito morale Il ritrovamento più curioso resta però quello della scultura in bronzo rifinita al piombo raffigurante una scimmia, restaurata nel laboratorio dell’Ufficio statale per la tutela dei monumenti. La figura – che pare di derivazione rinascimentale, forse poggiante su un modello archetipale romano – si presenta con un corno. Pare, al tempo stesso, bere dalla cornucopia e suonare. L’atteggiamento è festoso. A un primo livello sembra evocare l’abbondanza. Ma l’attimo – se osservato sotto il profilo morale – è ricco di piacere (vano). Gola e vanità? Sono forse i peccati in cui può incorrere più facilmente un sacerdote? Questa è la scultura in bronzo al piombo, alta circa 8 centimetri, provienente dalla Marienkirche di Gardelegen © Ufficio statale per la conservazione dei monumenti e l’archeologia della Sassonia-Anhalt, Friederike Hertel. Le raffigurazioni di scimmie non sono rare nell’arte medievale e rinascimentale. Gli animali spesso appaiono intenti a suonare strumenti musicali, giocare o imitare comportamenti umani, rappresentando così una caricatura delle debolezze e dei vizi umani. Nel contesto religioso, la scimmia veniva spesso associata al peccato, ai sensi primitivi, alla vanità e all’inganno. Simbolicamente, rappresentava la natura umana primitiva, incline alle tentazioni. In alcuni casi essa rappresentava anche il peccato di adulazione e l’inclinazione all’imitazione – scimmiottare, si dice – poiché le scimmie tendono ad imitare i movimenti umani. Durante il tardo Medioevo, era consuetudine che le scimmie venissero raffigurate legate o in situazioni ridicole, come monito morale. Ma un significato ulteriore, legato all’infanzia, emerge nella cultura materiale: le piccole sculture o figure di scimmie – in spille, spilloni e gioielli – erano talvolta donate alle bambine come simboli educativi. L’intento era quello di ricordare loro, allegramente, di evitare la vanità e l’autoindulgenza, invitando, in proiezione, alle virtù fondamentali per una giovane donna. In alcuni casi – come in quello della spilla dipinta da Rubens nel Ritratto di Eleonora Gonzaga all’età di tre anni, -1601 ca., olio su tela, cm. 76 × 49,5, Vienna, Kunsthistorisches Museum – la scimmietta impugna uno specchio, ricordando, in modo allegro, alla bambina, la “vanità femminile” dell’eleganza e dell’auto-contemplazione. Dobbiamo peraltro ricordare che l’attuale figura dell’orsacchiotto come compagno di giochi – presente tra i giocattoli, a partire dall’Ottocento – nel passato non era diffusa. Il ruolo dell’orso era svolto, in modo anche più insolente, dalle scimmiette. Esse si addicevano all’infanzia perché vivaci e divertenti, in quanto “ometti in miniatura”, proprio come i bambini. Se in un incisione di Durer possiamo osservare la Madonna che tiene a guinzaglio una scimmia – cioè imbriglia i lati più primitivi dell’umanità, eliminando qualcosa di concettualmente vicino al peccato originale – in altre raffigurazioni cinquecentesche il ruolo dell’animale è spesso associato alla vanità, al narcisismo e alla vanagloria. Un reperto carico di significati Il ritrovamento di questa scimmia in bronzo nella chiesa di Santa Maria solleva molte domande. Era forse un dono simbolico, un’offerta votiva o un oggetto didattico utilizzato per trasmettere insegnamenti morali? Oppure rappresentava semplicemente un elemento decorativo o ludico? E’ probabile che fosse un oggetto smarrito, oppure offerto da un bambino o una bambina, come fioretto? Questa scoperta offre un affascinante spaccato della vita religiosa, sociale e culturale dell’epoca, invitando a riflettere sulla funzione degli oggetti materiali come veicoli di messaggi simbolici e morali. La scimmia di Gardelegen, con il suo enigmatico corno o strumento musicale, resta un prezioso testimone di un passato ricco di storie ancora da raccontare.1 punto
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Hai ragione,ci ho riguardato adesso ed è come dici tu, quando ci ho guardato stamattina mi sono apparsi valori diversi,non so perché, effettivamente mi è sembrato strano ma non ci ho dato peso perché non seguo l' andamento del costo del metallo...1 punto
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Moneta in ottone di Claudio (Nicea, Bitinia) che raffigura al rovescio la vista frontale dell'edificio, con le pareti laterali in evidenza (British Museum, London (UK); https://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coin/299248). Legenda al dritto ΤΙ ΚΛΑΥΔΙΟΣ ΚΑΙΣΑΡ ΣΕΒΑΣΤΟΣ ΓΕΡΜΑΝΙΚΟΣ Τι(βέριος) Κλαύδιος Καῖσαρ Σεβαστὸς Γερμανικός Tiberius Claudius Caesar Augustus Germanicus Legenda al rovescio ΤΙ ΚΛΑΥΔΙΟΣ ΚΑΙΣΑΡ ΣΕΒΑΣΤΟΣ ΓΕΡΜΑΝΙΚΟΣ Τι(βέριος) Κλαύδιος Καῖσαρ Σεβαστὸς Γερμανικός Tiberius Claudius Caesar Augustus Germanicus apollonia1 punto
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😅😅😅 per quanto mi riguarda puoi stare tranquillo. Io colleziono solo ed esclusivamente monete romane di tipologie più che comuni 🙂. ANTONIO1 punto
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Come già detto si tratta di un sesterzio di Tito coniato all'inizio dell'anno 80, classificato come RIC 134. Moneta molto rara: @Ragnar85 da che asta proviene?1 punto
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Ciao, come anche tu hai notato dal ritratto effettivamente si tratta dell'imperatore Tito e non di Vespasiano. A conferma di ciò sembra esserci anche la T visibile ad inizio legenda tra IMP e CAES (vedi foto). La legenda in senso antiorario è presente nella monetazione dei Flavii per diverse tipologie, non è proprio un sesterzio comune 🙂. Attendiamo ulteriori interventi.1 punto
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buon giorno,probabilmente trattato con acidi per tentare una pulizia,ma la consunzione nei rilievi è compatibile con la circolazione1 punto
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Di quella vendita, il lotto n°1 venne riacquistato dal Gnecchi, mentre il n° 2 (lotto non fotografato) dal Ratto. Il lotto 3 invece non si sa, forse andò invenduto.1 punto
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Complimenti @giollo2!!!!! leggerò con immenso piacere, e ovviamente complimenti anche a Ermanno1 punto
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Dalla zecca di Canterbury, un notevole ed attraente esemplare di penny, al nome del re anglosassone di Inghilterra, Atelredo II " lo Sconsigliato ", con al diritto busto del re con elmo radiato e corazza ed al rovescio croce . Sarà il 13 Marzo in vendita Stack's Zurich Sale al n. 12148 .1 punto
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Da Filippopoli di Tracia, un attraente esemplare di grande bronzo, al nome di Lucio Elio Cesare, erede designato di Adriano ma a questi premorto, con al diritto bel ritratto di Elio ed al rovescio figura di Apollo stante con patera e frecce . Sarà il 3 Marzo in vendita Savoca Herakles 2 al n. 61 .1 punto
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Sempre difficile da una foto, ma mi sbilancerei sul fatto che è autentica1 punto
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MEDAGLIE COMMEMORATIVE DELLA PROCLAMAZIONE DELLA GUERRA: MILANO D. ITALIA LIBERA DIO LO VUOLE - L'Italia stante con un'asta nella destra; in alto una stella, all'esergo M. In piccolo RIPRODUZ. IOHNSON. R. In corona d'alloro: 1848 -1915. La medaglia riproduce sul diritto il tipo di moneta del Governo Provvisorio di Lombardia del 1848. Le due date segnate nel rovescio raccordano l'inizio della riscossa degli italiani contro il dominio austriaco con l'attuale guerra di redenzione. Stessa medaglia fu coniata con apposito verso e dedicata al Comune di S. Maria del Monte sopra Varese dal Prof. LODOVICO POGLIAGHI per essere distribuita ai soldati combattenti del Comune stesso. Argento Rif. Le rivendicazioni del Trentino... n.144 e 1451 punto
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L'intestazione delle schede 11 e 12 è stata corretta mentre il FLAVIA LVCA dello stellato di Pombia è stato un refuso da parte del Poligrafico in fase di stampa. Sulla banca dati Ivno moneta verrà corretto mentre il PDF purtroppo rimarrà così.1 punto
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I tubi sono per l'estero. A piazza Verdi non li vendono. Il noto sito di S. Marino vende le monete, senza confezione, a 54€ l'una.1 punto
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Ciao e complimenti per la nuova acquisizione. Moneta impegnativa sotto vari aspetti (oltre che quello economico): tecnico/artistico su tutti, come questa zecca ben si distingue. Si vede poco sul Forum, ed è quindi doppiamente piacevole ammirarla Vedo che ha le S retrograde su entrambe le facce e le sigle I - P al R/ del Maestro di Zecca (Giovanni Del Pozzo) quindi è catalogata nello Spahr al n. 16A (Buceti 32, MIR 344/3). Il flan è ampio (mi piacerebbe conoscerne il peso), di buon metallo e di forma abbastanza regolare per la tipologia. Decentrato il R/, meglio il D/, anche se quest'ultimo soffre di un ritratto un po debolmente impresso e (mi sembra) un leggerissimo salto di conio (difetti che costituiscono ampiamente la regola). La brillantezza del metallo sembrerebbe essere abbastanza accentuata (peccato per l'assenza di patina), così come i rilievi in generale specie del R/ sembrano buoni, e ciò potrebbe portare la moneta fino al range dello Spl o dintorni. L'appeal generale è gradevole, con un R/ migliore del D/ appunto per le debolezze nel ritratto che lo fanno perdere di espressività (magari è la luce, ma da queste foto mi sembra che il D/ presenti un ritratto con un viso debolmente impresso tra l'occhio e la bocca). Per concludere direi che dalle foto mi assesterei prudentemente su un buon BB+ o BB/qSpl. La valutazione economica la vedo più complessa, per via della forbice valutativa sopra espressa. Rimane sicuramente una tipologia impegnativa, e se ne hai piacere di parlarne con me, anche in privato, sarei curioso di conoscere il prezzo d'acquisto e la stima qualitativa del venditore. Un cordiale saluto, F.1 punto
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È un bel falso d'epoca realizzato in rame e poi successivamente argentata, probabilmente realizzata per coniatura e non per fusione...1 punto
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Io per anni ho collezionato i 2€ commemorativi in fdc, ma solo quelli destinati alla circolazione. Questo fino al Covid. La trovavo e la trovo una collezione bella, interessante, varia, tutto sommato economica, facile da fare. Il problema (dopo aver faticato non poco a capire come conservarle in modo ottimale) era ed è che tali monete sono più orientate ai collezionisti che al popolo. Mi sentivo un po' preso in giro: io voglio collezionare monete, non voglio essere un consumatore di monete. Molte sono fatte senza criterio, fatte tanto per fare. Come qualcuno ha detto prima, è un po' come collezionare figurine. Quindi, durante il Covid, ho deciso di cambiare ed ora colleziono monete d'oro coniate per la circolazione in buona conservazione. Delle monete Euro porto avanti solo più le 2€ commemorative italiane (che prendo in Banca d'Italia) ed i 50 Centesimi del Vaticano. Non nascondo che però ogni tanto mi sorge la tentazione di riprenderla la collezione dei 2€. Alcune monete sono indubbiamente testimonianze storiche della nostra era, come quelle emesse per ringraziare gli operatori sanitari dopo il Covid, o quelle dei Paesi Baltici a favore dell'Ucraina, quelle delle Olimpiadi o del Giubileo1 punto
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La passione per la numismatica è un tarlo che abbiamo dentro dalla nascita. Sopito fino ad un certo punto, per poi uscire fuori più o meno intenso. Anche se la tralasci, per tanti motivi, prima o poi ritorna.1 punto
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Di ritorno da Piacenza ecco le pescate migliori di oggi, tutte a 1€ l'una! Cominciamo con questo penny della West Africa britannica, anno 1952 (giusto al pelo rientra nella mia collezione!) Un bel penny del Sud Africa, anno 1936 a nome di Giorgio V Uno scellino dell'East Africa Giorgio VI 1946, l'ultimo anno con ancora un po' d'argento, bellissima sia per conservazione che per patina A questo cent della Malesia britannica 1941 le foto non rendono giustizia, è una moneta in alta conservazione con ancora un bel lustro e una patina bellissima1 punto
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Buongiorno, ho questa moneta che suppongo sia un semisse repubblicano a giudicare dal volto nel D e dalla nave sul R Tuttavia sul rovescio si vede un uomo sulla nave, coda che non ho MAI visto su una moneta come questa, chiedo aiuto ai più esperti. Grazie mille Lorenzo1 punto
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In tutta sincerità l'equazione patina uguale storia mi pare esasperata. Certo che una moneta circolata tale rimane con o senza patina. È una semplice questione di gusti. Ad alcuni piacciono più o meno ossidate ad altri come escono dalla zecca. D'altronde col tempo molte monete diverrebbero completamente nere. Non vedo perché non si possa almeno bloccare il processo utilizzando una capsula; non credo che si "fermi" la storia. Altra cosa è la pulizia meccanica che, quando necessaria, va delegata a professionisti o perlomeno a persone competenti. Concludo osservando che la maggior parte delle monete esitate nelle aste negli ultimi tempi, in alta o altissima conservazione, vengono sistematicamente spatinate. Chi compra preferisce capire che tipo di brillantezza si nasconda sotto la coltre del tempo, soprattutto se l'investimento è importante. Insomma per me è solo questione di gusti, inutile criticare quelli altrui e dannoso per le proprie tasche pensare che possa dare al tondello un valore aggiunto economico.1 punto
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