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  1. Antonino1951

    Antonino1951

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/20/25 in Risposte

  1. buona sera,tanto per sorridere,in sicilia diciamo,pa genti cretina nun cè miricina.scusate ma mi è scappata
    3 punti
  2. Stamattina ho avuto le doglie……. Così dopo nove mesi è arrivata la tanto desiderata moneta da 3€ del G7 😅 Devo dire che è davvero ben fatta, linee pulite, bella bella bella. Diciamo che ne è valsa la pena per questo travaglio ☺️
    2 punti
  3. Krause era la casa editrice americana che pubblicava il World Coins già citato, è fallita da qualche anno e non pubblica più, ma online si possono ancora trovare copie delle vecchie edizioni, anche se i prezzi non sono esattamente economici (decisamente più cari di quando veniva pubblicato ogni anno). Ma a cercare bene si potrebbe trovare qualche buona occasione. A mio parere questi volumi sono sempre indispensabili anche se datati, tanto le monete dei secoli passati ci sono tutte, e le valutazioni economiche sia oggi che ieri, vanno intese come indicative (tarate sul mercato USA), poi bisogna comunque aggiornarsi seguendo il mercato e le aste. petronius
    2 punti
  4. Salve. Condivido un cavallo di Federico III D'Aragona ribattuto su un cavallo di Carlo VIII. Al dritto, testa giovanile del re radiata a d. " .FEDERICVS...REX.". Al rovescio, cavallo gradiente verso d.; sopra , stella; in esergo "*L* ". Gr. 1,51. L'ho apprezzato anche perché la ribattitura è molto chiara. Fido in una conferma o meno da parte di Sansone, espertissimo di questa monetazione. Grazie per l'attenzione. Saluti.
    2 punti
  5. Buonasera ,sesino di Castiglione delle Stiviere di Francesco Gonzaga.Variante 1 del catalogo con Cesar Orator. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FRAGM/17
    2 punti
  6. Ciao, oggi condivido un antoniniano comune dell'augusta Cornelia Salonina (253-268 ? d.C.), moglie dell'imperatore Gallieno coniato a Roma recante sul rovescio la personificazione della dea Vesta seduta con patera (coppa sacrificale) e lungo scettro. In exergo vi è impressa la lettera Q che indica l'officina nella quale è stata battuta ( la quarta ). Siamo nel pieno periodo di regno " dell'anarchia militare " dove gli imperatori si susseguivano sul trono di Roma non più per appartenenza dinastica ma perché acclamati ed imposti dall'esercito e dai suoi vertici quasi sempre in maniera cruenta. Un periodo molto interessante che sto approfondendo con calma studiando l'operato dei vari personaggi che ne furono protagonisti man mano che entrano in collezione ( dopo Gallieno mi sembrava doveroso accostargli la consorte Salonina). Questo antoniniano coincide con la mia 130esima moneta ed il 40esimo volto imperiale 🙂. Non mi dilungo sulla dea Vesta perché ci sono numerose discussioni che ne parlano approfonditamente sul Forum. Su Salonina purtroppo sono giunte a noi poche notizie e non sempre concordanti. Probabilmente nacque in Bitinia ed era una donna molto intelligente e con ottima cultura. Qualche studioso sostiene che durante il regno del marito si fosse avvicinata alla religione cristiana. A sostegno di questa tesi c'è una legenda riscontrabile sul rovescio di alcuni suoi antoniniani AUG IN PACE, forse molto poco ma comunque indicativa. Anche sulla sua morte non c'è una data certa. Probabile sia stata uccisa insieme a Gallieno nel 268, data che portò al potere Claudio ll il Gotico ma potrebbe anche essere stata risparmiata da quest'ultimo. Da esame diretto l'antoniniano risulta coniato, con buon metallo ( una lega che di argento ormai aveva pochissimo o si limitava alla semplice argentatura superficiale), centrato ed ha circolato percui ha svolto la sua funzione di moneta. Bello il ritratto dell'Augusta. Come per molte delle mie monete anche per questa ho trovato un esemplare che condivide identico conio di dritto del mio, cosa sempre molto importante. Grazie ed alle prossime 🙂 ANTONIO 22 mm 3,42 g RIC 32 Antoniniano che condivide identico conio di dritto.
    2 punti
  7. Buonasera,dovrebbe essere una cinquina di Carlo V per il Regno di Napoli. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CV/6
    2 punti
  8. Dall'esperienza che ho maturato dedicandomi al restauro monetale, posso dirle che un semplice bagno in acqua demineralizzata ed un successivo lavaggio con sapone, non risolverà nulla. Per tentare un recupero altre al bagno in demineralizzata (almeno un mese con cambio giornaliero dell'acqua), è necessario intervenire meccanicamente con bisturi lavorando al microscopio. Lavoro molto lungo e complesso, che richiede una notevole manualità ed allenamento ad operare in tali condizioni, che, comunque, non può garantire un intero recupero della moneta, che presenta solo tracce di rilievi sotto l'incrostazione. Allego foto di un restauro eseguito qualche anno fa su un sesterzio.
    2 punti
  9. Di cosa parleremo in questa discussione? Stavolta è davvero difficile, al punto che avevo pensato di regalare un esemplare della moneta che sarà l'oggetto principale (ma non certo l'unico) della discussione al primo che avesse indovinato di che moneta si tratta. Ma poi ho fatto due conti, e ho dovuto purtroppo constatare che le mie finanze non lo consentirebbero. Non che mi manchi molto, 4-5 milioni, milione più milione meno, ma insomma Così, dovrete accontentarvi, ancora una volta, delle mie chiacchiere. E vi prometto che non sarà l'ultima... o è una minaccia? Intanto però, potete ugualmente provare a indovinare la moneta, anche se è gratis Vi lascio tutta la notte per pensarci. petronius
    1 punto
  10. Bellissima conservazione per questo ex asta Ranieri, lo avevo notato , confermo la classificazione ; ciao Lorenzo, quello ex InAsta presenta un ritratto diverso e la legenda FEDRICUS, non Ferdinando I
    1 punto
  11. Ribattuto su Carlo VIII zecca di Sulmona. Mi piace molto.
    1 punto
  12. Io penso che il simbolo di Focea creato dalla sovrapposizione della Φ e della Ω ruotata di 180° sia esclusivo della città, una sorta di marchio brevettato ben distinto dal caduceo simbolo di Ermes. Nel caduceo le teste dei due serpenti attorcigliati intorno al bastone tendono ad avvicinarsi alla sommità, come si vede anche nel simbolo stilizzato impresso sulle monete. Per questo motivo non avrei dubbi ad attribuire a Focea il bronzo sottostante anziché a Pale, come risulta da Wildwinds (https://www.wildwinds.com/coins/greece/elis/pale/i.html). apollonia
    1 punto
  13. fai pure, io ricordo solo le ultime due pagine! 🤣
    1 punto
  14. https://www.moneteromane.info/corrisp/c869/c869.html Atene, Æ18, Dioniso e Atena
    1 punto
  15. Ma qui c'è una regola che sicuramente non avrai letto, per i quiz niente monete oltre il 1999 e niente monete in euro, se poi vogliamo fare un favore a @Meleto che è l'autore di questa discussione niente monete oltre il 1952, se intendi proporre qualche quiz ricordalo
    1 punto
  16. Indubbiamente un bel ritratto Antonio @Pxacaesar.
    1 punto
  17. Ciao, si ed è stato il motivo principale che mi ha spinto ad acquistarlo 🙂. La raffigurazione di Salonina sulle sue monete è molto variegata dove solo naso ( aquilino) e fronte ( prominente) sembrano essere sempre presenti e quindi verosimili. Ci si avvicina ai periodi successivi dove i ritratti molto realistici dei primi 2 secoli e mezzo dell'impero faranno spazio a ritratti sempre più stilizzati e meno rispondenti alla realtà 🙂. ANTONIO
    1 punto
  18. la cosa è vera e Mentana ha fatto le corna perché le strade pubbliche , per legge, possono essere intitolate sono a personaggi passati a miglior vita 😁
    1 punto
  19. Il mio professore di liceo di Italiano e Latino diceva: ''Contro l'ignoranza universale nemmeno Dio può nulla.'' Arka # slow numismatics
    1 punto
  20. seguo il filo del tuo post: certamente si, fatto un acquisto si puo' subito fare il secondo quindi una mitigazione potrebbe essere che paghi, ti fanno uscire dal sito e ricominci la coda per accedere alla selezione monete (bisogna pero' che sia garantito l'acquisto di cosa e' nel carrello se no....). per codice fiscale siamo allineati, come ho detto basta usare quello di parenti ed amici, magari loggandosi da postazioni diverse (pc, tablet, telefono) e il gioco e' fatto. abbonamento non piace nemmeno a me: se per assurdo tutti si abbonano siamo da punto a capo... la vendita ai commercianti, di fatto, e' facilitata per legge: acquistando grandi lotti si hanno sconti sul prezzo finale, ed ovviamente solo i commercianti (o qualche collega di forum che si ripropone di comprare tutto dal prossimo anno per lasciare qualcun altro a bocca asciutta) possono arrischiarsi a fare una tale mossa. di seguito un esempio, leggere parte finale articolo 2 in cui si parla di sconto del 5% per acquisti di 50 pezzi o piu': https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getArticoloDetailFromResultList.do?id={0579EAA2-D9D4-418D-AC60-5A51038DF1C6}&codiceOrdinamento=200000200000000&idAttoNormativo={1E9B4DE3-E657-4255-8F50-78F9E9A5D08F} insomma la questione non e' di semplice soluzione. il punto e' che anche con 10mila pezzi si rischia di non avere una moneta semplicemente perche' i collezionisti sono tanti! ora non credo che esista un censimento sulla categoria in italia, ma veramente vogliamo credere che ci siano meno di 10mila collezionisti, solo in Italia!?!?!? E' del tutto evidente che qualcuno e', per forza di cose, destinato a restare senza qualche pezzo... Ad ogni modo, oltre che sulla metodologia di vendita, io mi chiedo come si possa influenzare un ente come IPZS e modificarne le modalita' operative in ordine alla vendita delle monete... idee? c'e' un indirizzo a cui potergli scrivere???
    1 punto
  21. Grazie per la condivisione di questo Antoniniano, concordo il ritratto è piacevole. Periodo interessante al quale ancora non mi sono avvicinato molto, approfitto per imparare 😃
    1 punto
  22. di nulla .saluti
    1 punto
  23. 1 punto
  24. E' stato un piacere, grazie. Ciao Borgho
    1 punto
  25. Visto, legenda FEDRICUS, senza E, ribattuto su Carlo VIII
    1 punto
  26. Confermo,del tipo del 7° periodo dal 1548 al 1554 con al rovescio REX.ARAGO.VT.SI.. le sigle al dritto potrebbero essere IBR/A oppure IBR, purtroppo il dritto è molto usurato e non posso essere più preciso,se fosse IBR/A sarebbe una moneta rarissima...
    1 punto
  27. Ciao, si 🙂 ANTONIO
    1 punto
  28. Verissimo. Le piattaforme di vendita online (cc.dd. market places) devono comunicare alle Agenzie delle Entrate dei vari Paesi che compongono la U.E. i dati degli utenti che superano un determinato volume di vendite o un certo numero di transazioni nell'anno. Detto questo, se il soggetto che ha superato detti parametri agisce come agirebbe "il collezionista" delineato nelle sentenze citate, le sue cessioni continueranno a non essere imponibili ai fini fiscali. Che poi in futuro i Giudici italiani possano utilizzare i parametri indicati dalla DAC-7 come spartiacque per distinguere il collezionista dal commerciante, non lo possiamo sapere in questo momento. Oggi di sicuro possiamo dire che non basta il semplice superamento dei limiti posti dalla DAC-7 per considerare tout court chi li ha superati come un commerciante, con le conseguenze fiscali del caso. Da parte di taluni si è fatto molto (interessato?) allarmismo intorno a quanto stabilisce la DAC 7, non vedendo di buon occhio che i privati collezionisti possano trarre dei ricavi dalla cessione delle loro monete o altri oggetti sui siti di e-commerce. La DAC-7 pone degli obblighi informativi a carico delle piattoforme di vendita in caso di superamento delle note soglie; non stabilisce affatto che chi le supera debba essere considerato per ciò stesso un commerciante. Chiaramente, se sei un vero collezionista privato che cede alcuni pezzi della propria collezione, non puoi comportanti come certi sedicenti "privati", che vivono ormai esclusivamente delle vendite sui marketplaces (magari anche percependo sussidi statali perchè formalmente risultano disoccupati) e che hanno migliaia di transazioni all'anno all'attivo. E, sopratutto, che si sono ormai strutturati come dei veri e propri commercianti senza partita IVA. M.
    1 punto
  29. Chiamarlo pesante restauro mi pare anche troppo generoso. Se sono evidenti i segni di bulino da queste foto immagino che nella realtà siano ancora più evidenti.
    1 punto
  30. Ciao, eccetto la 10 cent ape e le 10 lire che purtroppo non valgono quasi nulla, le rimanenti solitamente si trovano nelle ciotole a 20-50 cent cadauna, tre euro tutte.
    1 punto
  31. Concordo. Possibile che non trovino una nuova sede o non riescano a sistemare la vecchia in una città come Roma?
    1 punto
  32. Credo che sia un problema legato ai diritti di simboli olimpici. Per utilizzare il nome ed i simboli delle olimpiadi (che sono marchi riservati) occorre pagare delle royalties che però variano se l'utilizzo è per il mercato domestico o per quello estero. Un po' lo stesso motivo per cui gli abbonati alle TV a pagamento non possono vedere i programmi se si trovano in alcuni paesi esteri.
    1 punto
  33. Ciao! Complimenti ancora Maurizio; bella storia! Io ci aggiungo quello che è attinente al "mago" Benjamin ed altri due colossi della storia americana che diventeranno presidenti e che, in missione diplomatica a Parigi, incontrarono l'Ambasciatore della Repubblica di Venezia, il cavalier Daniele Dolfin (da loro chiamato Delfino), chiaramente dettaglio per me interessante stanti i miei interessi. E' singolare che la nascente Repubblica degli Stati Uniti d'America si rivolgesse ad un'altra Repubblica, invero ormai vetusta, stanti i quasi mille anni di storia, e quasi al tramonto perché vista come una entità dalla quale trarre insegnamenti e sviluppare dei reciproci accordi di natura politica, finanziaria e commerciale. Purtroppo non so se gli Ambasciatori degli Stati Uniti donarono all'Ambasciatore veneziano Dolfin un cofanetto contenente monete d'oro ..... non ho trovato nulla al riguardo, né ho trovato documenti circa l'eventuale accettazione o meno delle profferte da parte della Serenissima. Certo che Venezia, a quel tempo, aveva delle grosse "gatte da pelare"; una nobiltà ormai "brasata" e incline al lusso decadente, nemmeno capace di gestire una sana politica estera e domestica, si preoccupava solo di sopravvivere a se stessa, cercando di neutralizzare le forze centrifughe e giacobine di gran parte dei nobili delle città suddite. Figurarsi se aveva la mente per concludere accordi con una neonata nazione al di la dell'oceano! Gli americani però gli occhi sulla Serenissima ce li misero bene, tant'è che spesso si legge che una parte delle istituzioni americane si conformarono alla politica veneziana; forse coincidenze o forse no! In ogni caso allego copia della lettera diplomatica trovata in internet e la sua traduzione. saluti luciano «[a] Sua Eccellenza il Cavalier Delfino Ambasciatore della Repubblica di Venezia Passy presso Parigi, Xbr 1784 Signore, gli Stati Uniti d'America riuniti in Congresso, giudicando che un rapporto tra i detti Stati Uniti e la Serenissima Repubblica di Venezia fondato sui principi di eguaglianza, reciprocità e amicizia sarebbe di mutuo vantaggio per entrambe le nazioni, nel giorno dodicesimo dello scorso maggio hanno conferito mandato con sigillo di detti Stati ai Sottoscritti come loro Ministri plenipotenziari, dando loro od alla maggioranza di essi pieni poteri ed autorità, in nome e per conto di essi detti Stati, per conferire, trattare e negoziare con Ambasciatore, Ministro o Commissario della detta Serenissima Repubblica di Venezia investito di pieni e sufficienti poteri, per e con riguardo ad un Trattato di Amicizia e Commercio, per fare e ricevere proposte in materia di un tale Trattato ed infine di concludere e sottoscrivere lo stesso, trasmettendolo ai detti Stati Uniti riuniti in Congresso per la loro ratifica finale. Ci pregiamo di poter informare sua Eccellenza che abbiamo ricevuto mandato in dovuta forma e che siamo pronti ad entrare in negoziato non appena vi sia da parte della detta Serenissima Repubblica di Venezia un pieno potere all'uopo disposto. Abbiamo infine l'onore di richiedere a sua Eccellenza di trasmettere questa informazione alla Corte [al detentore della sovranità; NdT] e di farlo con grande rispetto, Obbedientissimo ed umilissimo servo di sua Eccellenza, John Adams, Benjamin Franklin, Thomas Jefferson»
    1 punto
  34. L'aquila e il serpente O, per meglio dire, l'aquila o il serpente? La vulcanica mente di Franklin, che una ne pensava e cento ne inventava ben prima del tacchino, quando ancora nessuna scelta era stata fatta, anzi, prima ancora che il problema si presentasse agli americani, nel 1775, quando i combattimenti tra coloni e inglesi erano già iniziati ma la Dichiarazione d'Indipendenza doveva ancora essere scritta, aveva proposto di adottare come simbolo nazionale un animale del tutto diverso, a dire il vero assai poco amato dalla maggior parte delle persone, che ne hanno spesso un vero e proprio terrore: il serpente. Ma non uno qualsiasi, bensì il più conosciuto e famoso del Nordamerica, the rattlesnake, il serpente a sonagli Il 27 dicembre 1775, il Pennsylvania Journal pubblicò la seguente lettera a firma di "An American Guesser", un indovino americano, nel quale gli storici riconoscono concordemente Benjamin Franklin. "Ho osservato che su uno dei tamburi appartenenti ai marines che si stavano sollevando era dipinto un serpente a sonagli, con questo modesto motto, 'Non calpestarmi'. Poiché so che è usanza avere un qualche simbolo sulle armi di ogni paese, ho supposto che questo potesse essere adatto per le armi dell'America; e poiché non ho nulla a che fare con gli affari pubblici e il mio tempo è perfettamente mio, per impiegare un'ora oziosa, mi sono seduto a indovinare cosa si volesse intendere con questo insolito simbolo. Ho avuto cura, tuttavia, di consultare in questa occasione una persona che ha familiarità con l'araldica, da cui ho appreso che è una regola tra gli studiosi di quella scienza che le proprietà degne dell'animale debbano essere considerate, ma non, al contrario, quelle vili. Mi informò anche che gli antichi consideravano il serpente un emblema di saggezza, e in qualche modo portatore di un certo atteggiamento di durata infinita: entrambe le circostanze suppongo possano essere tenute in considerazione. Dopo aver acquisito questa informazione, e ricordando che i paesi sono talvolta rappresentati da animali a loro peculiari, mi è venuto in mente che il serpente a sonagli non si trova in nessun'altra parte del mondo oltre all'America, e potrebbe quindi essere scelto, per questo motivo, per rappresentarla. Ma poi 'le proprietà mondane' di un serpente, pensai, sarebbero state difficili da indicare. Ciò sollevò piuttosto che reprimere la mia curiosità, e avendo visto spesso il serpente a sonagli, ripassai nella mia mente ogni proprietà per cui si distingueva, non solo dagli altri animali, ma anche da quelli dello stesso genere o classe di animali, cercando di attribuire a ciascuna un significato, non del tutto incoerente con il buon senso. Ricordai che il suo occhio superava in luminosità quello di qualsiasi altro animale, e che non ha palpebre. Può quindi essere considerato un emblema di vigilanza. Non inizia mai un attacco, né, una volta impegnato, si arrende mai: è quindi un emblema di magnanimità e vero coraggio. Come se fosse ansioso di prevenire ogni pretesa di litigare con lui, nasconde nel palato le armi di cui la natura lo ha fornito, cosicché, a chi che non lo conosce, sembra un animale indifeso; e anche quando quelle armi vengono mostrate e tese per la difesa, sembrano deboli e spregevoli; ma le loro ferite, per quanto piccole, sono decisive e fatali. Consapevole di ciò, non ferisce mai finché non ha generosamente dato avviso, anche al suo nemico, e lo ha messo in guardia contro il pericolo di calpestarlo. Ho sbagliato nel pensare che questa fosse una forte rappresentazione del temperamento e della condotta dell'America? Il veleno dei suoi denti è il mezzo necessario per digerire il suo cibo, e allo stesso tempo una distruzione certa per i suoi nemici. Questo può essere inteso come un'indicazione che quelle cose che sono distruttive per i nostri nemici, possono essere per noi non solo innocue, ma assolutamente necessarie alla nostra esistenza... é curioso e sorprendente osservare quanto siano distinti e indipendenti l'uno dall'altro i sonagli di questo animale, e tuttavia quanto siano saldamente uniti insieme, tanto da non poter essere mai separati se non rompendoli in pezzi. Uno di quei sonagli, singolarmente, è incapace di produrre suono, ma il tintinnio di essi insieme è sufficiente ad allarmare l'uomo più audace del mondo. Il serpente a sonagli è solitario e si associa ai suoi simili solo quando è necessario per la sua conservazione. In inverno, il calore di un certo numero di esemplari insieme preserverà le loro vite, mentre singolarmente probabilmente perirebbero. Può essere inteso nel senso che coloro che amano la libertà e le benedizioni che l'America offre, una volta che si sono avvicinati a lei, non la lasciano mai più, ma trascorrono la loro vita con lei." Bisogna riconoscere che l'idea di Franklin non era senza ragioni, e anche se non ebbe seguito a livello "nazionale", l'immagine del serpente fu adottata in svariati ambiti, non ultimo quello monetario. Sono diverse le banconote emesse dalle colonie, prima e durante la guerra d'indipendenza, che raffigurano il serpente a sonagli, come questi 20 dollari della Georgia del 1778. Il motto latino nel tondo, NEMO ME IMPUNE LACESSET, significa "nessuno mi provocherà impunemente", e ben si adatta a quanto scritto tre anni prima da Franklin nella sua lettera. Viene ripetuto anche al retro del biglietto. Certo, se gli Stati Uniti avessero davvero adottato il serpente a sonagli per il loro Grande Sigillo, poi questo avrebbe dovuto vedersela con il Grande Sigillo del Messico, raffigurante anch'esso un'aquila... ma un'aquila che divora un serpente a sonagli petronius
    1 punto
  35. 1916 MILANO CONCORSO NAZIONALE INDUMENTI PER SOLDATI UFFICIO VI D. Stemma del Comune di Milano con smalti - sotto scritte. R. Contadina che sta tosando una pecora.
    1 punto
  36. Gli unici prodotti chimici che utilizzo sono benzina rettificata ed alcool 95°, quando necessario. Evito prodotti aggressivi perchè una reazione chimica si sa come inizia ma non si sa mai come finisce ed è difficile tenerla sotto controllo, mentre un intervento meccanico è sempre sotto controllo dell'operatore. Questo ce allego è un altro restauro effettuato solo con bisturi e microscopio, lavoro enorme ma di estrema soddisfazione mia del committente.
    1 punto
  37. Buongiorno,i miei 30 lire.
    1 punto
  38. 1916 OSPEDALE ADDOLORATA - MILANO D. PATRIA - DIO - CARITA'. Il busto dell'Addolorata, a sinistra; sovrapposto a croce rossa smaltata. R. In alto la stella a cinque punte; sotto: OSPEDALE - ADDOLORATA - MILANO - 1916. Rifer. STEFANO CARLO JOHNSON Le rivendicazioni Italiane del Trentino e della Venezia Giulia nelle medaglie - n. 338
    1 punto
  39. @500liremietirice1919 hai segnalato la discussione chiedendo che venga cancellata a causa del tuo errore. Se ti riferisci al fatto che hai sbagliato a classificare la banconota, non preoccuparti, se dovessimo cancellare tutte le discussioni in cui ci sono degli errori, non credo ne resterebbero molte La politica del forum è quella di conservare nel tempo tutte le discussioni, è grazie a questo che, negli anni, abbiamo creato un archivio di informazioni numismatiche che credo abbia pochi eguali in Italia, e non solo in Italia. E anche dagli errori tutti possiamo imparare qualcosa Buona permanenza nel forum
    1 punto
  40. Un pesante intervento di restauro ha alterato le caratteristiche originali della moneta: https://www.moneteromane.info/corrisp/c868/c868.html Roma, asse, M. Titinius
    1 punto
  41. Bronzo di Settimio Severo (Nikopolis, Mesia Inferiore, governatore Aurelio Gallo) che raffigura al rovescio la porta della città fortificata con due torri roronde e cancello aparto, attraverso il quale si vede in lontananza la facciata di un tempio a quattro colonne. Dietro la porta si trova un complesso templare con tre archi a tutto sesto e un frontone con lancia e scudo rotondo, affiancato da due colonnati sporgenti a quattro colonne con tetto a capanna (Gorny & Mosch, Auction 273, 19 Nov 2020). Lot 300 Estimate: 350 EUR. Price realized: 400 EUR. MOESIA INFERIOR. NIKOPOLIS. Septimius Severus, 193 - 211 n. Chr. AE ø 26mm (12,12g). 201 - 203 n. Chr. Gouverneur Aurelius Gallus. Vs.: ΑΥΤ Κ ΣΕΠΤ - ΣΕΥΗΡ ΠΕΡ, Kopf mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: ΥΠ ΑΥΡ ΓΑΛΛΟΥ ΝΙΚΟΠΟΛΕΙΤΩΝ / ΠΡΟΣ ΙΣΤ, befestigtes Stadttor mit zwei Rundtürmen u. offenem Tor, durch das man in der Entfernung eine viersäulige Tempelfassade erkennen kann. Hinter dem Tor ein Tempelkomplex mit drei Rundbögen u. einem Giebelfeld mit Lanze u. Rundschild, flankiert von zwei vorspringenden, viersäuligen Kolonnaden mit Giebeldach. AMNG I 1 1331 mit Taf. III 20, Rs. stempelgleich; Varbanov, GIC I, 2733; Hristova-Jelkov, Nicopolis 8.14.46.1; Price-Trell 45, Abb. 26. Tiefgrüne Patina, Reinigungsspuren, fast vz Ex CNG, eAuction 331, 23. Juli 2014, Los 153. apollonia
    1 punto
  42. Buongiorno, .. è sempre utile sogliare per bene il forum prima di postare...cercavo notizie proprio di questa moneta... ed ecco le risposte! Anche io ho lo stesso triente (in condizioni ben peggiori ma mi piace comunque) del quale non mi convinceva l'identificazione RRC 197-198B/3 riportata dal venditore (che paraltro reputo serio e professionale). Ecco la moneta. Vi ringrazio per questo post. Un caro saluto, Flaminius
    1 punto
  43. Il francobollo da 10 centesimi di Leopoldo II è molto bello ed interessante per la centratura e nitidezza dell'annullo. Inoltre l'aspetto curioso di questa serie belga del 1893 e di molti altri dell'epoca che riportavano in basso la cosiddetta "etichetta domenicale". La dicitura riportata su tale targhetta in francese e fiammingo era la seguente: "NE PAS LIVRER LE DIMANCHE" e "NIET BESTELLEN OP ZONDAG", cioè "NON CONSEGNARE LA DOMENICA" In Belgio nel 1893 non esistevano né riposi settimanali né festività retribuite per cui quando fu istituito l'ufficio postale belga i postini dovevano consegnare le lettere sette giorni su sette. Tuttavia, nel 1884 fu eletto il Partito cattolico belga ed il nuovo direttore delle poste cattolico decise che le persone avrebbero dovuto essere autorizzate a scegliere se ricevere la posta la domenica. Quindi i francobolli vennero stampati con tali etichette, che potevano essere strappate. Se la posta non era urgente si poteva semplicemente attaccare l'intero francobollo in caso contrario la striscia veniva rimossa. Anche i valori postali prestampati sulle cartoline avevano una "striscia" di questo tipo. Ovviamente non era possibile strapparlo e, se si voleva che venisse consegnata la cartolina la domenica, il testo doveva essere barrato con una penna. Le ultime etichette domenicali furono emesse nel 1913. Durante la prima guerra mondiale, il Belgio era sotto il controllo tedesco, quindi l'ufficio postale cessò praticamente di funzionare. Dopo la guerra, in gran parte a causa del crescente potere dei sindacati belgi, le consegne la domenica furono abolite e così anche le piccole etichette domenicali.
    1 punto
  44. A me sta bene il click-day ma introdurrei due modifiche: 1) messa una moneta nel carrello deve rimanere lì per un tempo fisso, diciamo 30 minuti; 2) quando è il tuo turno puoi fare un solo ordine. Se vuoi duplicare l'ordine ti fai un'altra fila.
    1 punto
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