Vai al contenuto

Classifica

  1. nikita_

    nikita_

    Guru


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      24041


  2. gennydbmoney

    gennydbmoney

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      12491


  3. gpittini

    gpittini

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      14378


  4. odjob

    odjob

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      10359


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/28/25 in Risposte

  1. DE GREGE EPICURI Stamattina, grazie alla prof.ssa Monica Baldassarri ed alla dott.ssa Giulia Valli (conservatore del medagliere del Castello Sforzesco) poco meno di dieci studenti ed ex-studenti del corso di Numismatica Medievale hanno potuto accedere al..."sancta sanctorum". E' stata una esercitazione davvero straordinaria. Dopo alcune notizie introduttive, abbiamo potuto esaminare tre maxi-plateaux di monete: il primo di monete genericamente "barbariche", il secondo di ostrogote, il terzo di longobarde. Racconto quel che ricordo, forse con imprecisioni. Il primo gruppo conteneva prevalentemente bronzi imitativi del III e IV secolo: quindi, radiati imitativi e imitative costantiniane; alcune particolarmente ben fatte e di peso insolito. Il secondo plateau conteneva molte monete d'oro e d'argento, a partire da numerosi solidi di Focas, altri solidi a nome di Anastasio (Vittorie di produzione romana), silique e rarissimi quarti di siliqua (alcuni milanesi, con monogramma, n° 35 del primo testo di Arslan). Le monete longobarde riguardavano zecche dell'Italia Settentrionale e Centrale: qui si sono visti soprattutto i vari tremissi con Vittoria frontale (diritto con ritratto stilizzato di Anastasio), monete in Ag molto rare (con stella e altri rovesci), monete in oro "a stella" fra cui una straordinaria di Novate a nome di Desiderio, piccole monete in Ag a nome di Pertarito (scritta PER). Insomma, una mattinata numismatica indimenticabile!
    5 punti
  2. Salute Il n°414 di Panorama Numismatico del marzo 2025 ha, nel suo interno, pubblicati i segg.articoli: Per le curiosità numismatiche: Giulio Cesare Croce (1550-1609), scrittore e cantastorie, diede voce scherzosa alle classi inferiori della società e alla difficile esistenza del popolo. Gianni Graziosi, attraverso le opere di Croce, fornisce cenni sull’attività della zecca bolognese e sulle monete di che circolavano al tempo, in Alcune note su opere di Croce e sulla monetazione bolognese del tempo. Per la monetazione antica: Soldato e ufficiale esperto, Vetranio servì sotto Costantino I e divenne magister militum sotto Costante I, come racconta Roberto Diegi, in Vetranio, un usurpatore che se la cavò molto bene, ovverosia come l’attaccamento alla vita può prevalere sull’amor proprio. Alberto Castellotti parla di Un sesterzio di Druso Maggiore che più bello non si può, un insolito esemplare appartenente al monetiere del Museo Archeologico di Firenze. Per la monetazione medievale e moderna: Jacopo Feola ha individuato un particolarissimo coronato con sigle sovrapposte, caso riscontrato per la prima volta su un esemplare del primo tipo, come illustra in Un inedito coronato napoletano dell’incoronazione di Ferdinando I d’Aragona. Maurice Cammarano racconta la storia di un raro 5 soldi francese del 1643 che lascia Parigi, va nell’Oriente Latino e viene contromarcato, garantendone la buona qualità dell’argento, ma ritornato in Francia viene bucato come una moneta falsa, in La triste fine di un raro 5 soldi francese del 1643. L’arte fiamminga del XVI secolo rappresentò spesso l’attaccamento al denaro e la condanna delle attività lucrose e capitalistiche, come racconta Paolo Cammisuli in Il denaro nell’arte pittorica fiamminga e olandese tra Rinascimento e Barocco. Benedetto Mura propone un Aggiornamento e nuove valutazioni sulle monete della Zecca di Sassari coniate dal Giudice Guglielmo I d’Arborea, a partire da una moneta inedita coniata a Sassari. Recensioni: Le molte facce di una moneta. Denaro e materialità nella Storia: saggi in onore di Lucia Travaini, a cura di Monica Baldassarri, Barrie Cook, Stefano Locatelli, Milano University Press 2025. Stefano Poddi, Operation Bernhard. The Counterfeits of block 19. History’s biggest counterfeiting swindle, Edizioni D’Andrea, Roseto degli Abruzzi 2025. Per le Notizie dal mondo numismatico: Donato al Museo della Banconota il progetto della prima “banconota” italiana, consegnato alla Banca d’Italia dall’Ing. Gerardo Vendemia. Accademia Numismatica Italiana: sotto il segno del Giano per unire passato e futuro: a Grottaferrata, in provincia di Roma, un gruppo di noti studiosi, cultori, collezionisti e professionisti ha fondato l’Accademia Numismatica Italiana, ANit. Il nuovo numero di «Panorama Numismatico» è disponibile al prezzo di 6,00 euro presso la Redazione o sullo shop online. Salutoni odjob
    3 punti
  3. Avendo iniziato ha seguire il corso della Prof.ssa Baldassarri devo dire che la lezione di oggi è stata veramente impagabile. L'opportunità che gli studenti oggi hanno avuto, quella di potersi esercitare su monete che è difficilissimo vedere, lo si deve alla Professoressa che è riuscita a coinvolgere la Dottoressa Valli che ha messo a disposizione una sala del Castello e i tre vassoi contenti monete tremendamente interessanti.
    3 punti
  4. Si , e il volume è completato dalle vetrine virtuali, presenti sul sito numismaticadellostato.it, che presentano le schede di catalogo e le fotografie di tutte le monete e i reperti del Tesoro. Dallo stesso sito può essere scaricato liberamente il libro in formato Pdf. https://www.medaglieri.numismaticadellostato.it/static/notiziario/flip/Notiziario_16_2022/index.html Oppure: https://www.archeomedia.net/wp-content/uploads/2022/05/Il-Tesoro-di-Como.pdf Saluti MB
    3 punti
  5. Ciao @Alan Sinclair, si tratta di una variante di conio, non è semplice usura, ci sono due conii differenti che definirei "BASTONE NODOSO" e "BASTONE LISCIO" 😄 Probabilmente nell'approntare i conii, per quanto nel periodo esistesse una meccanizzazione abbastanza avanzata, c'era ancora spazio per le rifiniture e gli aggiustamenti manuali da cui nascono queste piccole differenze. Dal confronto di questi due rovesci di esemplari passati in asta Aureo&Calicò (SPA) nel 2022, si possono notare altri particolari che variano oltre al bastone; piccole differenze per i ciuffi d'erba tra le rocce e una diversa "definizione" delle foglie del ramo sulla sinistra del tondello: Già il Pagani aveva classificato le due varianti (Pagani 158 e 158a), poi di recente riprese dal MIR (3094/2 e 3094/3). Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  6. Esimi, forse non vi siete resi conto dell’estrema rarità di queste 10000 lire. Qua non stiamo parlando di una comune Capranesi, ma di una rarissima “Capraresi”! Ricoperta d’oro per giunta! 🙃😇
    2 punti
  7. Salve,moneta... 1 kreuzer della città libera di Costanza in Germania https://en.numista.com/catalogue/pieces72125.html
    2 punti
  8. Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung > Auction 310 Auction date: 3 March 2025 Lot number: 260 Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction Lot description: NÖRDLICHE LEVANTE. SELEUKIDEN. Antiochos VI. Epiphanes Dionysos, 144 - 142 v. Chr. Tetradrachme ø 31mm (16.71g). 144 - 143 v. Chr. Mzst.Antiocheia am Orontes. Vs.: Kopf mit Strahlenkrone u. Diadem n. r., dahinter Stern. Rs.: ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΑΝΤΙΟΧΟΥ / ΕΠΙΦΑΝΟΥΣ ΔΙΟΝΥΣΟΥ, Dioskuren mit Lanzen u. wehenden Mänteln n. l. reitend, r. im Feld ΤΡΥ, darunter Monogramm u. ΣΤΑ, l. unten ΘΞΡ (= 169. Jahr der Seleukidenära), alles im Kranz. SC II, 2000.1f; HGC 9, 1032. Herrliches Porträt! vz. Provenienz: Ex Fritz Rudolf Künker Auktion 397, 2023, Los 2360; ex Sammlung Dr. Kurt Conzen (1925-1997), erworben am 20. März 1976 bei Kroha, Kölner Münzkabinett für 9500,- DM. Estimate: 2500 EUR
    2 punti
  9. Ho trovato questa interessante nota della Soprintendenza competente, in merito al tesoro di Como, dalla quale sembra che non si tratti propriamente di un ritrovamento fortuito. https://sabapcolc.cultura.gov.it/precisazioni-sul-tesoro-di-como/
    2 punti
  10. Grazie demonetis per questa segnalazione,non ho ancora visionato la prossima asta Nomisma,sono contento perché sono in possesso di almeno due di queste ciof....ehm,prove... Almeno potrò fargli un cartellino annotando addirittura un passaggio in una vecchia asta Santamaria... Dimenticavo,una delle due è in metallo colore argento,devo dedurre che sia ancora più raro di questo in ottone,sono ancora più contento... Adesso che ci penso,sulla baia sono in vendita diversi esemplari di questa grande rarità,vado a comprarli subito...
    2 punti
  11. Buongiorno, Tutto regolare, le monete cadevano random nella macchina che imprimeva il motto nel taglio. Un saluto Raffaele.
    2 punti
  12. Per me quello che hai scritto è turcomanno primordiale dialettale antico, l'unica cosa che ho capito è l'alluminio da cucina Ad ogni modo credo che non avrebbero sorvolato così a cuor leggero sul peso dell'oro contenuto in quella cosa limitandosi ad un semplice 'laminato in oro' , ripeto, buon per loro se è come dici, se fossi il possessore me ne libererei per monetizzare domani stesso.
    2 punti
  13. Gli ultimi arrivi Tallero senza data. Esemplare splendido al dritto, al rovescio il conio è stanco Tallero del 1607, condizione non eccelsa, ma millesimo rarissimo: 5 esemplari noti, di cui uno nella Collezione Reale, più altri 2 con data corrotta di difficile lettura. un bell'R4 Tallero del 1613. Un R5. In tutto sono noti 2 esemplari
    1 punto
  14. Salve ho ritenuto opportuno aprire questa discussione per rendere un servizio agli utenti. ho ritenuto opportuno aprire questa discussione in questa sezione poichè i cataloghi d'aste cartacei vanno ad arricchire le nostre biblioteche di Numismatica. C'è chi se ne disfa per ragioni di spazio e c'è chi è in grado di accoglierli c/o i propri domicili. I cataloghi d'aste sono importanti per imparare le conservazioni, le rarità e le classificazioni. è un peccato darli al macero o gettarli nella differenziata. Logicamente i cataloghi saranno gratuiti ma le spese di spedizione si dovranno pagare al cedente Le spedizioni andranno effettuate mediante Raccomandata in "Pieghi di Libro" fino a 2 kg.di peso per un costo di € 4,70 Se i cataloghi sono molti da spedire si comprerà la spedizione attraverso i portali che si occupano di logistica.Ciò sarà comodo per il cedente poichè il Corriere ritirerà le spedizioni dove il cedente riterrà opportuno e sarà comodo al destinatario perchè potrà avere contezza della reale spesa di spedizione. Grazie odjob
    1 punto
  15. Salve, vi comunico che anche quest' anno si terrà il Convegno Filatelico, Numismatico e varie presso lo Spazio Espositivo. " La Cattedrale" di Pistoia. Venerdì 28 dalle ore 15 alle 19 e il Sabato 29 dalle ore 9 alle 18 Vi aspettiamo numerosi Adriano
    1 punto
  16. Caro Matteo Credo puoi richiederlo direttamente al museo che organizzato l’esposizione: museo delle Culture villa Malpensata riva Antonio Caccia 5 6900 Lugano mail: [email protected] puoi richiederlo al Dr.Paolo Maiullari vice direttore del Musec, resp per l’organizzazione della mostra
    1 punto
  17. Martedì 11 marzo dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza su "Il ripostiglio di Volterra" tenuta dal Prof. Alessandro Cavagna. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati nei primi giorni di marzo.
    1 punto
  18. Si aggiungono: gruppo di francobolli: 100-30-15-lire serie michela-80 lire italia turrita POSTE MILANO VIA ARQUA 115 lire serie michelan-frammento 20 lire: VENINI ( vedi primi invii)-timbro MILANO VIA GIULIO CORRADI
    1 punto
  19. Coincard 2 euro colorati Lussemburgo 2025
    1 punto
  20. Bronzo di Antiochia (Pisidia) con Ermes rivolto a sinistra che riporta nella didascalia il riferimento RPC Online, 7350 (numero temporaneo) (Numismad, Auction 6, lot 1191, 28.01.2023). Stima 25 EUR. Risultato 22 EUR. Roman Provincial Pisidia. Antioch. Pseudo-autonomous: Reign of Antoninus Pius. AE. (Bronze, 1.04 g. 12 mm.) 138-161 AD. Obv: ANTIOCH. Draped bust of Hermes (head assimilated to portrait of Marcus Aurelius as Caesar), l.; to r., caduceus. Rev: COLONI. Cock walking, r. Ref: Krzyżanowska 140–1, VII.7–9; BMC 1; RPC Online, 7350 (temporary). Year: 138-161 AD Diameter: 12 mm - Weight: 1.04 g - Material: Bronze apollonia
    1 punto
  21. Questa volta ne ho trovata una che manca veramente!
    1 punto
  22. Buongiorno. Comunico che domenica 2 marzo sarà presentato il testo : 222 a.C. Clastidium i romani in oltrepo'. https://www.museocasteggio.it/
    1 punto
  23. Vi avvenne una delle battaglie piu' famose dell' antichita' romana , ma in certo senso meno conosciute , si potrebbe anche dire "dimenticate" , se non forse per queste importanti e lodevoli manifestazioni e pubblicazioni museali , regionali . Grazie . Un amplio compendio su questa battaglia : https://www.bing.com/ck/a?!&&p=f2abfd03f9e4624498bd581592cdf16ab25ffe21fae57456de65f029a24c672dJmltdHM9MTc0MDcwMDgwMA&ptn=3&ver=2&hsh=4&fclid=17e35ba6-783e-6284-10c7-4e3b7917631b&u=a1aHR0cHM6Ly9pdC53aWtpcGVkaWEub3JnL3dpa2kvQmF0dGFnbGlhX2RpX0NsYXN0aWRpdW0&ntb=1
    1 punto
  24. Grazie mille @Ale75, intuivo l'area tedesca, ma non essendoci scritte od altro sono impazzito nella ricerca ma senza alcun frutto. Buona giornata. Sergio
    1 punto
  25. Il fatto è che non ci siamo proprio con questi oggetti accalappia "investitori", sappiamo i danni delle televendite ecc. sul tema, in quanti ci sono cascati strapagandoli? Se pensiamo al valore quasi nullo di quelle proposte come opere d'arte da fantomatiche aziende numismatiche..... in tanti nel corso del tempo sono venuti anche in questo sito per chiedere lumi sul loro valore, per poi scoprire che è stato un incauto acquisto ben inculcato. A questo punto mi vien da pensare, quel che c'è scritto sui certificati e oro colato?
    1 punto
  26. A proposito della pseudo prova della mezza piastra del 57...
    1 punto
  27. Numismatica Ars Classica NAC AG Auction 114 date 06.05.2019, lot: 43. Gela. Didrachm circa 420-415, AR 8.76 g. Rider galloping r., wearing Phrygian helmet, short chiton and chlamys, hurling javelin from upraised r. hand. Rev. ΓΕΛΑΣ Forepart of man-headed bull (the river-god Gelas) l. Giacosa pl. 26 obv (this coin). Rizzo pl. 18, 10 (these dies). SNG Copenhagen 271. AMB 289 (this coin). Jameson 191 (this obverse die). SNG Ashmolean 1740 (this obverse die). SNG Lockett 777 (this obverse die). Jenkins 479.12 (this coin). Very rare, according to Jenkins only five specimens of this issue in private hands. Lovely old cabinet tone and good very fine Ex NAC sale 13, 1998, AMB, 289. From the A.D.M. and Harald Salvesen collections.
    1 punto
  28. Guardando bene il certificato tra oro 24 kt e 22 micron peso 65g c'è un trattino, non dice oro 24 kt a 22 micron. E con 12,75 grammi d'oro 24k non sarebbe proposta a questo prezzo esiguo. Un certificato di un altro tipo di banconota proposta a circa 3.000 euro. E' ben specificato quanto oro contiene, ecco perchè mi sembra stranissimo che non hanno valorizzato il contenuto d'oro nel certificato di quella cosa, credo quindi che ce ne sia veramente pochissimo.
    1 punto
  29. Buongiorno a tutti. Penso che lo spessore di 22µ si riferisca all'intera stampa e quindi argento più oro.
    1 punto
  30. Moneta coniata a Patrasso. Per quanto riguarda i Flavii questo rovescio esiste solo per Domiziano e con testa rivolta a destra. Con ritratto a sinistra potrebbe essere: Claudio RPC I 1256 LINK o penso più probabilmente Galba RPC I 1282 link
    1 punto
  31. Ciao! E' un esemplare stupendo; se ne vedono pochi così belli e senza consunzioni o ammaccatute. I dati di diametro e peso coincidono? In ogni caso i tre anellini alla destra del redentore, in basso vicino alla gamba, è l'unico. C'è solo un tipo che, oltre al segno che ha il tuo, ne ha uno uguale tra le gambe del redentore. Non è il tuo caso. saluti luciano
    1 punto
  32. Consideriamo che venivano usati maggiormente tornesi di Filippo II. Se 1 tornese vale 6 cavalli e di conseguenza 1 grano ne vale 12, concludiamo che già solo coniando 1 grano si è raddoppiato il "capitale" immesso. Capisci che il gioco vale la candela, soprattutto se come circolante non c'è molto e che gli anni 1621-1622 sono anni di forte carestia e mancanza di cibo
    1 punto
  33. Il mio pensiero di appassionato. La zecca di Siscia e' nota per la innumerevole serie di lettere e simboli che compaiono sia in esergo sia nei campi e che identificherebbero (ma il condizionale e' d'obbligo) sia le officine (esergo) che le emissioni (campi). Che io sappia, infatti, non vi e' ancora una chiara e sicura interpretazione di ciò. In riferimento alla moneta oggetto della discussione, in esergo leggo SISCE e nei campi F/A su R (?) Leggendo un po' ho trovato che quella R strana secondo alcuni sarebbe una sorta di C su R, per altri tipo un monogramma KR, per altri ancora un simbolo a se stante (ma penso che cercando si potrebbero trovare altre ipotesi): Ae3 Gratien Comunque, credo che si tratti del tipo XXXIII: Non cambia tuttavia la classificazione. Interessante poi che questa moneta, che rappresenta la superiorità dei Romani sui barbari, sia stata coniata pochi anni prima della disastrosa sconfitta di Adrianopoli del 378 d.C. che segnerà una vera cesura. Ciao. Stilicho
    1 punto
  34. Ma è di Samoa? Io ho trovato solo questa
    1 punto
  35. Sono sicuro che se veramente ci fossero 12,75 grammi d'oro 24k l'avrebbero indicato nel certificato a caratteri cubitali! hanno menzionato invece solo il peso dell'argento. Sinceramente non so fare quei calcoli, ma credo a pelle che siano veramente troppi. Penso al prezzo contenuto dell'oro commestibile 24k per esempio: 10 pezzi cm. 4,3 x cm. 4,30 Quanto ce ne può essere su di un foglio delle dimensione di un 10.000 lire marinare? Vanno da un orafo e si tolgono il dubbio, se fosse come dici me la toglierei alla velocità della luce.
    1 punto
  36. Se la tiri fuori dalla plastica e fai nuove foto ci aiuti 🫡.
    1 punto
  37. Ritrae baccanti rappresentate come danzatrici ma anche cacciatrici e satiri che suonano il doppio flauto. Gli archeologi l'hanno battezzata la «casa del Tiaso». La megalografia ritrovata a Pompei A più di 100 anni dalla scoperta della Villa dei Misteri un nuovo grande affresco getta luce sul mistero di Dioniso nel mondo classico. In una grande sala per banchetti, scavata nelle ultime settimane nell’area centrale di Pompei, nell’insula 10 della Regione IX, in una domus è emerso un fregio di dimensioni quasi reali, ovvero una megalografia, cioè dipinto a grandi figure, che gira intorno a tre lati dell’ambiente. Il quarto era aperto sul giardino. Il fregio mostra il corteo per Dioniso, il dio del vino: ci sono baccanti rappresentate come danzatrici. Ma anche come cacciatrici feroci, con un capretto sgozzato sulle spalle o con una spada e le interiora di animali nelle mani. E poi giovani satiri con le orecchie appuntite che suonano un doppio flauto, mentre un altro compie un sacrificio di vino in stile acrobatico. Gli archeologi hanno battezzato la domus con il fregio «casa del Tiaso», proprio in riferimento al corteo di Dioniso. Al centro della composizione c'è una giovane donna con un vecchio sileno che impugna una torcia una torcia: si tratta di una inizianda, ovvero una donna mortale che tramite un rituale notturno sta per essere iniziata nei misteri di Dioniso, il dio che muore e rinasce promettendo lo stesso ai suoi seguaci. Un dettaglio curioso consiste nel fatto che tutte le figure del fregio sono rappresentate su piedistalli. Come fossero statue, mentre al tempo stesso movimenti, carnagione e vestiti le fanno apparire come fossero vive. «Siamo nel cosiddetto secondo stile pompeiano - rivela il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel - il fregio può essere datato agli anni 40 e 30 avanti Cristo. Questo significa che nel momento dell’eruzione del Vesuvio che seppellì Pompei, il fregio dionisiaco era già presente da un secolo sulla parete. La megalografia è in una sala banchetti e apre un nuovo dibattito sui rituali per Dioniso. Al centro non c'è il dio come nella Villa dei Misteri, ma c'è una donna. Che si ritrova al centro di questo corteo. Ed è l'unica che guarda al centro verso la sala. Abbiamo di fronte una iconografia di iniziazione». Per il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, questa megalografia rappresenta una novità assoluta «sul più contemporaneo dei dei», appunto Dioniso. «Zuchtriegel è un fuoriclasse circondato da fuoriclasse - ha detto il ministro - immaginate come sarà questo posto tra un secolo. Noi non ci saremo, ma ci sarà qualcuno che parlerà del ritrovamento di questo ciclo di affreschi. Questo è uno squarcio di luce su un aspetto importante. Tengo a sottolineare l’importanza di una novità, sul più contemporaneo degli Dei, Dioniso». Scoperta a Pompei una «nuova villa dei Misteri»: riemerge lo spettacolare affresco gigante dedicato a Dioniso. Risale al 40 a.C. | Corriere.it
    1 punto
  38. Buongiorno a tutti,dopo diverso tempo che cercavo un tarì come quello postato dall' amico Doppiopunto al post 6 sono riuscito ad entrare in possesso di questo esemplare che allego... Al dritto il punto dopo la P del Perger si presenta vistosamente distante,al rovescio mancano i punti dopo le sigle del Planelli mentre c'è il punto sia dopo INFANS che dopo la M del Mannara...
    1 punto
  39. Buongiorno, visto che sono stato citato dall'amico(se posso permettermi) @caravelle82, esprimo il mio personalissimo parere, posso parlare per esperienze vissute e che vivo tuttora, sono presidente di un Associazione Filatelica e Numismatica da 30 anni e vi sono iscritto da 47 in questi lunghi anni di militanza tra francobolli e moneti ho visto tutti i cambiamenti possibili, la moda delle schede telefoniche, i miniassegni, praticamente spariti e chi le collezionava non erano ragazzini..., le cartoline sono sempre state seguite e sempre lo saranno, di tutti i generi, paesaggistiche, militari, XX ennio, ecc. gli interi postali hanno avuto una grande impennata, i francobolli, dolente nota, purtroppo oggi chiamarli francobolli è un eufemismo, sono delle figurine adesive e quasi tutte brutte, come ha detto bene caravelle 82 le aste filateliche ancora fra vendita in asta e dopo asta vendono il 40/50 % del catalogo, con circa 2000/3000 lotti, pertanto chi compera cè, è l'età di chi compera che deve fare capire, parliamo dai 55 anni a salire, i giovani sono spariti, e la numismatica? parliamo di materiale normale o bello, non dell'eccezionale che avrà sempre un seguito, il Regno è praticamente in coma, la Repubblica escluso il 46/47 e a dire il vero poco anche quelle, non ha richieste, la moda ora è l'Euro soprattutto i 2€ e le fantomatiche varianti di conio o errori che in monete coniate in milioni di esemplari, sono all'ordine del giorno, in questo caso qualche giovane viene attratto da questa collezione, ma per quanto? visto i prezzi che stanno chiedendo per le confezionate in card ecc. la mia Associazione ha 70 iscritti i più giovani esclusi due ragazzi, sono da 63 anni a salire fino 95 anni, il problema non è perchè cala il collezionismo, il problema è sempre sarà il cambio generazionale. potrei parlare anche di quadri, mio secondo amore, ma qui la storia è molto lunga, per altre forme di collezionismo non posso esprimermi, saluti
    1 punto
  40. Grazie Aland per l'intervento. Ben vedo che non ci sono stati interventi quindi forse i frequentatori attuali del forum allora ritengono i click day un buon metodo.... Personmente sono abbastanza convinto che uno che colleziona varie tipologie di monete tra cui le italiane, e lo sta facendo (o lo vorrebbe fare) in modo integrale, non può non preferire un abbonamento piuttosto che i click day... che ahinoi è la dimostrazione che ad Ipzs interessa solo far soldi nell immediato e non interessa invece fidelizzare nel tempo il collezionista Meglio forse tornare molto indietro negli anni a collezionare, lasciare un po perdere il discorso di collezionare in modo integrale le monete italiane emesse ogni anno, e prendere quelle che ci piacciono e basta ad un prezzo adeguato.
    1 punto
  41. Sono d'accordissimo per l'abbonamento sullo stile dell'Lussemburgo o Vaticano. Poi in aggiunta, bene i click day. Ma non dobbiamo essere dipendenti da quelli! Ricordo che già una volta [6 o 7 anni fa] c'erano i moduli per prenotare ed acquistare le monete, e non avevo mai perso un emissione... ora è un delirio da curare con gli ansiolitici il click day.... ancora prima dell'anno 2000 c'era un efficiente servizio cortesia dove a prenotazione e pagamemto avvenuta della monetazione annuale, veniva offerta agli abbonati una medaglia in argento celebrante l'ipzs...... roba ormai impensabile che accada... ma non è che 25 anni fa l'ipzs a fare così fosse in perdita... solo aveva cura degli abbonati... e gli interessi dei depositi si trasformavano in medaglie d'argento pubblicitarie dell'azienda stessa.... Pertanto ben vengano forme di abbonamento che tutelino i collezionisti seriali e stabili.... poi in aggiunta ok al mercato libero....
    1 punto
  42. Da Metaponto di Lucania, un vistoso esemplare di statere nella tipologia con al diritto testa di divinità maschile, forse Pan . sarà a giorni, il 25 Gennaio, in vendita Burgan Num. 25-1 al n. 10 . Unisco, dalla rete, per similitudine, un esemplare classificato Noe 460 .
    1 punto
  43. Si può dire che sia così. Ma (nel caso della componente portoghese dello stemma Borbone) il diverso numero delle torri conseguiva al fatto che nessun re del Portogallo vigilava sull'operato della zecca di Napoli... ...al contrario di quel che accadeva sulle monete della zecca di Lisbona (o di dove coniassero i portoghesi)! E poi c'era re e re, chi più e chi meno attento ai particolari del proprio stemma, non importa se complesso o meno.
    1 punto
  44. ...abbondandis in abbondandum, diceva Qualcuno... (da: https://it.wikiquote.org/wiki/Totò,_Peppino_e_la..._malafemmina)
    1 punto
  45. Concordo, diciamo che quando potevano abbondavano...
    1 punto
  46. Le sette torri, o castelli, rappresentano il Regno di Castiglia, a cui il Portogallo è appartenuto per qualche anno, e che era appunto composto da sette regni e contee https://it.wikipedia.org/wiki/Regno_di_Castiglia petronius
    1 punto
  47. Buonasera a tutti. Riprendo questa discussione di qualche mese fa con la citazione di un aneddoto (monetario) riguardo uno dei grandi personaggi della storia napoletana: il Dottor Domenico Cotugno (1736-1822), di origine pugliese, si trasferì a Napoli durante l'adolescenza, coltivando la sua passione per le scienze naturali e la medicina, divenendo titolare di cattedra all'Università di Napoli a soli 30 anni e, successivamente Decano e Rettore della stessa. Dumas, nella sua "Storia dei Borbone di Napoli", citandone i pregi, racconta che egli fosse solito fare consulti gratuiti a tutti coloro che si recassero a casa sua e che la sua tariffa fosse di tre piastre per ogni visita effettuata, con un guadagno di 80000 franchi l'anno (più avanti, l'Autore ci informa che 1000 piastre equivalevano a 5000 franchi, quindi il suo guadagno annuo ammontava a circa 16000 piastre, ovvero circa 19200 ducati, una discreta sommetta...); tre piastre a visita: l'equivalente di una visita specialistica da un "primario" dell'epoca... Dumas, inoltre, narra che l'ambasciatore di Spagna, visconte D'Errera, fu da lui assistito e guarito in due mesi, onorandolo di una ricompensa di mille piastre e che il Cotugno, gliene restituì 820, scrivendogli: <<Signor ambasciatore, io fo pagar le mie visite tre piastre ognuna - Sessanta visite importano centottanta piastre; vi ritorno la differenza, non avendo due prezzi.>>.... Diceva una canzone napoletana: "Tiempi bell' 'e 'na vota....". Nella speranza di non avervi tediato, vi auguro buona serata. P.S. Ho appena scoperto che il brano che ho tratto dal libro di Dumas è presente anche su internet: http://www.repubblicanapoletana.it/L1fc2.htm.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.