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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/05/25 in Risposte
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Quelli del Cordusio terra’ un intervento/ iniziativa a favore dei giovani numismatici denominata “ Un libro di numismatica per i giovani “ il 29 marzo 2025, sabato, ore 14.30 nell’ambito del programma culturale del convegno Collexpo25 a Pistoia, a breve anche le specifiche dell’iniziativa. Allego anche il programma completo della parte culturale con relatori importanti e realtà Associative della nostra numismatica di rilievo.3 punti
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Cosa sarà “ Un libro di numismatica per i giovani “ ? Innanzitutto ripercorrerò nell’intervento la storia, le tappe, le iniziative e le mission del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, poi faremo partire l’iniziativa che si tratta di donare un segno culturale come e’ un libro numismatico ai giovani presenti entro i 26 anni di età. Saranno libri divulgativi vari e di riferimento per chi approccia ma anche per chi conosce già la numismatica. Sui libri e quali libri che saranno donati quel giorno ai giovani presenti mi soffermerò più avanti.3 punti
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AE 4 con SPES REIPVBLICE di Costanzo II (credo che la testa sia diademata) e officina terza di Roma probabilmente (R stella T). Arka # slow numismatics2 punti
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Buonasera a tutti,ho fatto un paio di foto al volo,peso 4,17 grammi, diametro 22,11 millimetri... Nella E di REGNI e HIER manca l' astina centrale... Nella partizione del Portogallo i 3 gigli in alto sono separati dagli altri da una linea orizzontale... Particolare del sottocorona rigato...2 punti
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Sarò presente per il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio con un intervento/ iniziativa a favore dei giovani numismatici denominata “ Un libro di numismatica per i giovani “ il 29 marzo 2025, sabato, ore 14.30 nell’ambito del programma culturale del convegno Collexpo25 a Pistoia, a breve anche le specifiche dell’iniziativa.2 punti
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Se mi sarà permesso di illustrare man mano l’iniziativa anche qui sarà un piacere… Cosa sarà “ Un libro di numismatica per i giovani “ ? Innanzitutto ripercorrerò nell’intervento la storia, le tappe, le iniziative e le mission del Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, poi faremo partire l’iniziativa che si tratta di donare un segno culturale come e’ un libro numismatico ai giovani presenti entro i 26 anni di età. Saranno libri divulgativi vari e di riferimento per chi approccia ma anche per chi conosce già la numismatica. Sui libri e quali libri che saranno donati quel giorno ai giovani presenti mi soffermerò più avanti.2 punti
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Incominciamo con la locandina dell’iniziativa di Quelli del Cordusio all’interno dell’intervento “ Un libro di numismatica per i giovani “ che ci terrà’ a Pistoia in Collexpo 25 del 29 marzo 2025. A breve i dettagli del contest.2 punti
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Ecco i miei ultimi acquisti al mercatino domenicale (che ho avuto tempo solo stasera di fotografare😄) Ma eccoci qua Due monetine per 50 cent in totale: Un 50 reichpfennig 1935 A che mi mancava ancora E questo bel centesimo di Vittorio Emanuele mi ha permesso di migliorare l'esemplare in collezione che già era gradevole ma per 25 cent non potevo lasciarlo lì Approfitto intanto (come promesso a @nikita_) per aggiungere anche la monetina nepalese (2 paisa 1935) scovata a Veronafil per 50 cent e protagonista del quiz2 punti
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nel 2025 la Germania dedica il suo 2 euro commemorativo proprio alla SAAR Sulla faccia nazionale si trova una rappresentazione simbolica dell’ansa della Saar, uno degli scorci più suggestivi lungo il corso del fiume che attraversa la regione e che si snoda fra boscose colline punteggiate da piccoli centri abitati. Il nome SAARLAND, la lettera D che identifica il paese emittente e la data completano questi 2 euro di Germania 2025 disegnati dall’arista Carsten Wolff (iniziale W).2 punti
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Salve,dovrebbe essere un trachy bizantino di Giovanni II con busto del Cristo Pantocratore https://www.acsearch.info/search.html?id=89109342 punti
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INDAGINE STORICA sulle 20 LIRE 1908 AQUILA SABAUDA Buonasera a tutti. Un plauso alla redazione di Cronaca Numismatica per questo approfondimento, pubblicato in data odierna sul sito della rivista on line. Da leggere con attenzione. saluti.1 punto
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Salve. La medaglia è stata coniata in Austria nel 1936. I tre simboli ovali sul rovescio sono gli “stemmi” di: 1) Abbazia e/o monastero di Klosterneuburg; 2) Braccio con spada su scudo che indica la giurisdizione, il comando, ecc. (anche “Freyung” è un antico simbolo giuridico per il diritto di organizzare fiere (consiste in un braccio con spada e scudo)); 3) Klosternburg (città di). Rame: 7,63 g, 30x25,5 mm D/ Profilo di San Leopoldo HARTIG/HL. LEOPOLD/1136 Incisore: Arnold Hartig R/ Mitra e pastorale incrociati sotto tre “stemmi” ovali, con legenda 1136/WEIHE DER STIFTSKIRCHE/1936/KLOSTERNEUBURG (1136/CONSACRAZIONE DELLA CHIESA UNIVERSITARIA/1936/KLOSTERNEUBURG) Contorno liscio apollonia1 punto
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@dareios it non potrebbe essere, è 🙂 : " L'altro figlio di Luigi, Luigi Ajroldi (1868-1937) fu generale di cavalleria dell'esercito italiano. Fondò la FISE (Federazione Italian Sport Equestri). Fu presidente dell'UNIRE (Unione Nazionale Incremento Razze Equine). Fu Senatore del Regno per nomina reale. Sposò Olga Giacomelli da cui ebbe tre figli Luigi, Eugenio e Maria. " Da wikipedi tutta la storia del casato Ajroldi, Olga aveva sposato il generale di cavalleria Luigi Ajroldi : https://it.wikipedia.org/wiki/Ajroldi_di_Robbiate1 punto
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Rispondo almeno faccio 100 messaggi......... 🙂 si era notato che scrivevo per farli??? 🙂 🙂1 punto
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Più che d'accordo. Campari a mio gusto è strepitosa e la Norma moneta di classe con immagine vintage di Giuditta Pasta ed i rilievi intorno. Avremo modo di parlarne1 punto
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certo, devo andare allora per esclusione. velare è l'unica parola non anagramma delle altre 4.1 punto
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Ad asta conclusa sarebbe interessante conoscere le motivazioni che portarono al dissequestro e alla restituzione del pezzo. Anche perchè, espresso il fatto in questi termini, non è facile capire (almeno per me) come mai allora il pezzo venne dissequestrato. M.1 punto
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Mi permetto di chiedere all'amico @caravelle82 di postare le istruzioni per allegare le foto, grazie.1 punto
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Al di là delle Wikipediate questo è Mario Tozzi:1 punto
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nessuna,polemica anche io compro alle aste e il ragionamento era riferito a me stesso.per fortuna ho avuto solo due brutte sorprese,una estera e per la difficoltà di contestazione ho fatto buon viso a cattivo gioco,e una nostrana su un suberato non dichiarato sicuramente in buona fede.ho fatto presente sollecitando maggiore attenzione e sono stato rassicurato.mi sono iscritto non per cercare polemiche e mi fa piacere di averti dato l assist per esplicare il tuo pensiero che è anche il mio.saluti nino1 punto
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Al solito, grande iniziativa. Ti dai sempre da fare 😄 @dabbene1 punto
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Pòta me spiàss. Opiniuone basata su? che magari hai un'esperienza differente dalla mia... Io ci ebbi a che fare per motivi di ricerca e... tanta roba.1 punto
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@ggpp The Top Scusami, ho scritto da cellulare e per una svista mi ero convinto che tu fossi curatore di questa sezione e avessi la facoltà di apportare modifiche. Ho modificato ora il titolo. La mia curiosità riguarda il periodo in cui il tarì fu calato di peso. Sotto Ferdinando il cattolico il peso è leggermente superiore, intorno ai 3- 3.1 g. durante la primissima parte del regno di Carlo V fu probabilmente mantenuto questo peso, come evidenziano queste monete. In una data incerta (per me) fu calato di peso. Nella seconda parte del regno di Carlo V il tarì ha un peso legale di circa 2.9 g. Sono variazioni piccole ma interessanti per seguire la storia della svalutazione del tarì in Sicilia. Probabilmente qualcosa è già stato pubblicato ed io non ne sono a conoscenza. Il decreto che riformò i pesi fu certamente seguente all'emissione di queste monete, e precedente all'emissione del due tarì con busto barbuto a sinistra (https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-C5C/12), datati 1538. Comunque al momento la mia bibliografia sull'argomento si limita allo Spahr, che per quanto importante è oramai datato e soprattutto totalmente mancante degli aspetti legislativi. Se qualcuno riuscisse ad arricchire la discussione con qualche aspetto legislativo sarebbe certamente interessante.1 punto
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Collexpo25 ha una parte culturale con importanti relatori e con diverse autorevoli Associazioni che hanno collaborato come I Numismatici Italiani Professionisti, la neonata ANit, Accademia Numismatica Italiana e il Gruppo Numismatico Quelli del Cordusio, insomma un parterre importante per un convegno commerciale. Il Circolo di Pistoia, che e’ nella Federazione Circoli Numismatici Italiani, organizza il Convegno sia per la parte commerciale che culturale e devo dire che come sempre sono stati bravissimi in questo mix di varie proposte.1 punto
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Ciao! Riprendo questa vecchia discussione ( a proposito, vi dico che il blog del quale avevo postato l'indirizzo, non è più attivo in quanto rimosso) perché questa discussione fa il paio con il lavoro scritto da @ak72 su Panorama Numismatico del febbraio scorso. Complimenti ad Andrea! saluti luciano1 punto
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Buongiorno, oggi inserisco la 4° serie Emissione del francobollo tipo della serie "Imperiale" filigrana Corona , soprastampati £.1,20 sucent.20 rosa e £.2 su 0,25 cent. verde emessi il 2 Maggio 1945 inoltre inserisco didascalia del catalogo Sassone per quanto riguarsa il £.2 su cent. 0,25 recante soprastampa rosso bruno (Sassone 525A) varietà molto rara, di cui non dispondo originale inoltre inserisco anche didascalia del catalogo Sassone per quanto riguarsa il £.2 su cent. 0,25 FALSO D'EPOCA ( francobollo autentico e soprasrtampa falsa) il comunemente chiamato "FALSO DI AMANTEA" chre venne realizzato dal famoso falsario Francesco Percivalle che realizzò anche i famosi falsi di Buenos Ayres i 100 lire Democratica di questo francobollo poi inserirò un documento. alcuni esempi di Storia postale1 punto
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Intanto ecco un po' in ritardo la moneta nepalese protagonista dello scorso quiz: 2 paisa 1935!😄1 punto
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Le quarter eagle di Reich ripropongono, ovviamente, il disegno delle half eagles, ma a differenza di queste furono coniate con molta meno regolarità. In particolare, il modello Capped Bust, venne coniato solo nel 1808, dopodiché la produzione subì un lungo stop, e venne ripresa solo nel 1821. Anche sui quarti di aquila compare per la prima volta il valore al rovescio, 2-1/2 D. (foto da Heritage Auctions) Ma la ripresa del 1821, naturalmente con il modello Capped Head, fu ancora una volta breve, per una maggiore regolarità nelle coniazioni si dovette attendere il 1824. (foto da Ira&Larry GoldberG Auctions) Un'altra importante modifica riguardò il diametro della moneta, ridotto, a partire dal 1821, da 20 a 18,5 mm, e che subí un'ulteriore riduzione, portandosi a 18,2 mm., nel 1829, quando furono ridotte anche le dimensioni di lettere, data e stelle. Peso e composizione non subirono variazioni rispetto alle emissioni precedenti, e la moneta con queste caratteristiche fu coniata fino al 1834 (ad eccezione del 1828). petronius1 punto
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Quelli del Cordusio sarà presente con un intervento e con una iniziativa a favore dei giovani numismatici sotto il segno del libro come strumento di conoscenza ; piano piano sveleremo anche qui l’operatività di questo service a favore della divulgazione della numismatica.1 punto
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Camerun 2025 - 2.000 franchi in ag.925 (gr. 62,20 - lunghezza mm. 160) - -1 punto
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Che meraviglie ragazzi.. abbiamo intere pinacoteche e musei nei nostri album, ... questo meraviglioso hobby copre l' intero scibile umano, ogni volta mi sorprende e mi porta in introspezioni che non avrei mai immaginato. (Citazione: PostOffice) Se la trovate scritta altrove sappiate che me l' hanno copiata. 🧐 .. ostrega. !1 punto
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Per il rovescio delle sue monete Reich disegnò un'aquila (e ti pareva ) vista di fronte, che stringe tra gli artigli tre frecce e un ramoscello d'ulivo, con lo scudo sovrapposto al petto. Le ali dell'aquila sono sollevate sulle monete d'oro, e parzialmente piegate in quelle d'argento. Sopra la testa dell'aquila è sospeso un cartiglio con il motto E PLURIBUS UNUM, nel giro l'iscrizione UNITED STATES OF AMERICA. E per la prima volta sulle monete d'oro compare il valore, in forma abbreviata, ai piedi dell'aquila: 5 D. per la half eagle. (rovescio della moneta del post precedente, da Heritage Auctions) Anche l'aquila non mancò di suscitare critiche. Un funzionario governativo disse che l'animale sfidava sia la natura che l'araldica. Qualcun altro paragonò l'aquila ad ali spiegate con lo scudo sul petto a un sandwich (e il disegno divenne poi noto come sandwich-board). Secondo il noto numismatico e storico dell'arte Cornelius Vermeule, lo scudo somiglierebbe piuttosto alla protezione di un arbitro di baseball Sia come sia, i disegni di John Reich rimasero a lungo sulle monete, sia pure con qualche modifica. La half eagle rimase invariata, come l'abbiamo vista, fino al 1812. Nel 1813 venne cancellato il drappeggio del busto di Lady Liberty, e la moneta passò dall'essere indicata come Capped Bust a Capped Head, mentre le stelle non furono più divise parte a destra e parte a sinistra, ma occuparono interamente il giro. Invariato il rovescio. (foto da Heritage Auctions) Senza ulteriori modifiche ai disegni, ma con una riduzione del diametro (che passò da 25 a 23,8 mm.) e della dimensione delle lettere e delle stelle (più piccole), lasciando invariati peso e titolo, la half eagle di Reich fu coniata fino al 1834, ad eccezione degli anni 1817-1818. petronius1 punto
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@Antonino1951 Ho unito le due discussioni che avevi aperto. Potendo visionare dritto e rovescio insieme dovrebbe trattarsi del tipo Spahr 13 , MIR 272, R5. Moneta da far visionare in mano. Sono monete di rarità estrema, anche se dalla foto io mi ritengo moderatamente ottimista sull'autenticità.1 punto
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Se autentica la moneta è di estrema rarità. Si tratterebbe infatti del primo tipo di 2 tarì, coniati nella primissima parte del regno di Carlo. Nel nostro catalogo sono monete da R3 ad R5 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-C5C/3 Il mio incipit "se la moneta è autentica" è dovuto al fatto che data la grande rarità di questi pezzi, occorre andarci molto cauti. Comunque è fondamentale inserire i dati ponderali.1 punto
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 24 febbraio 2025 un francobollo celebrativo della Battaglia di Pavia, nel V centenario. Caratteristiche del francobollo La vignetta riproduce un particolare di uno degli arazzi della Battaglia di Pavia, capolavori della produzione tessile fiamminga del Cinquecento, realizzati tra il 1528 e il 1531 a Bruxelles dagli arazzieri Willem e Jan Dermoyen su cartoni del pittore Bernard van Orley e conservati presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, su cui si staglia il logo del 500° anniversario della storica battaglia, evento di grande importanza per l’Europa del XVI secolo. Completano il francobollo la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Tiratura: duecentomila quattro esemplari. Indicazione tariffaria: B. Bozzetto: cura di Univers Srls di Pavia e ottimizzato dal Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: quadricromia; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 48 x 40 mm.; formato stampa: 44 x 36 mm.; formato tracciatura: 54 x 47 mm.; dentellatura: 9, effettuata con fustellatura; Caratteristiche del foglio: Il foglio contiene ventotto esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico. Nota: L’Arazzo della Battaglia di Pavia è riprodotto per gentile concessione del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli.1 punto
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Oggi su di un banchetto una scatola di scarpe piena di biglietti tedeschi logori/molto logori di grandi dimensioni ad un euro, quasi tutti del periodo dell'inflazione della Repubblica di Weimar, praticamente i soliti già visti e molto ripetuti. L'unico biglietto che ha attirato la mia attenzione, che all'inizio avevo scambiato per un depliant pubblicitario dell'epoca , questo dieci milioni di marchi (emissione locale) dell'agosto del 1923 della città di Duisburg (in italiano Duisburgo) storica città attualmente della Renania. Carta consistente filigranata per esteso formata da rombi posti a spina di pesce, avrebbe perso il suo valore il 31 dicembre del 1923. E' raffigurata una delle tante acciaierie, vanto della città, tutte completamente distrutte dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale. (cm. 19 x cm. 11) (cliccarci sopra per ingrandire)1 punto
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Salve @apples62 , sicuramente non e' una moneta emessa da zecca sarda , le monete emesse in Sardegna presentano il monogramma MA , oppure il monogramma AUR , o la lettera C , che forse indica la zecca di Cagliari , due monogrammi e simbolo di zecca posti sempre davanti la prua di nave , nel rovescio . Sono monete note con il termine generico di "monete delle legioni" secondo Mariano Sollai , autore di un libro specifico sulle monete sarde di epoca repubblicana e primo impero epoca di Augusto . La tua bella moneta e' emessa dalla zecca di Roma , con probabile classificazione indicata nella precedente risposta , o forse come Craw. 56/4 , con pesi variabili e come grado di Rarita' : C (comune)1 punto
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