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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/20/25 in Risposte
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la tua l’hai pagata il suo prezzo onesto (considerando il colpetto al dritto). Ma paragonarla con un esemplare chiuso in slab in ms66 non ha alcun senso ed è anche un errore. Piaccia o non piaccia, lo slab è ormai un dato di fatto, ben rodato e avviato che ha rilevanza internazionale, con tutto quello che ne consegue. Ci si può sgolare quanto si vuole sulle pecche di questo sistema, ma tutto si riduce a sterili polemiche. Il risultato concreto lo si vede puntualmente, anche nel caso citato. Punto. Inoltre le monete vanno viste in mano; l’impressione che si può avere da una foto è sempre riduttiva. E non dimenticare che la tua ha un colpetto, che influisce sulla valutazione commerciale. Hai preso una bella moneta. Goditela e non pensare ad altro.4 punti
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Buonasera, contribuisco anche io a questa discussione di 2 anni esatti fa, con il mio esemplare. Come vi sembra?3 punti
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🎉 Un immenso GRAZIE di cuore a tutti i soci, espositori e visitatori che hanno reso il Memorial Correale un evento indimenticabile! 😊🙏 L'atmosfera familiare e accogliente è stata speciale, con una grande partecipazione da tutta Italia! Un caloroso ringraziamento a tutti, nonostante le ostilità di una città bella ma difficile da gestire come Castellammare di Stabia. 💖 Un ringraziamento speciale agli amici dell'Associazione Culturale Collezionare Rende e al fraterno amico Marco Mele, che hanno scelto il nostro evento per annunciare la loro prossima grande manifestazione, Calabria Colleziona, in collaborazione con noi, il 13 e 14 settembre 2025 presso il magnifico Hotel San Francesco di Rende! Non vediamo l'ora! 🤝✨ Un abbraccio al caro Nicolò Giaquinta, esperto di nummi cartacei e falsi d'epoca per la sua graditissima presenza insieme alla sua compagna, e grazie al dottor Umberto Moruzzi Presidente dei NIP, presente sabato mattina, per il patrocinio, riconoscimento al nostro impegno, sacrificio, serietà e professionalità ottenuti con merito sul campo. 🏅👏 Un grazie infinito a Leopoldo Massa di Massa Catering e Banqueting e allo staff dell’Hotel "Le Palme", per il grande supporto e totale ospitalità familiare! 🥂 🎉 Grazie agli amici Marco Di Prizito, Michele La Manna, Fabrizio Troiani, Antonella e Alessandro Chiglien, Maria e Dante Natrella, Mimma e Natale Zappalà per i doni, pieni di significato affettivo. 💞🎁 Grazie ai tutti i siti online, alle testate giornalistiche, alla Gazzetta dell'Antiquariato di Sabina Rattini, Panorama Numismatico, Cronaca Numismatica, Lina Correale di Artès Tv, per la visibilità e disponibilità concessa. Grazie alla Police Security per l’ottimo servizio di vigilanza, permettendo a tutti ma proprio tutti, dentro e fuori dalla struttura di sentirsi a casa propria! Infine ma non da ultimo, vorremmo ringraziare il grande Mario Limido, supporter da sempre del Memorial Correale, che quanto prima, sarà la punta di diamante di un evento culturale di grande impatto nazionale. E un ringraziamento speciale a: Sergio Aiello, Alberto Annino, Gaetano Scuotto, Domenico De Rosa, Lucio Raponi, Fabrizio Troiani, Giuseppe Gravino, Domenico Marino, Vincenzo Chiarelli, Domenica Anfuso, Natale Zappalà, Antonio Cava, Raffaele Trocciola, Luca Patricelli, Francesco Di Rauso, Pierpaolo Irpino, Alessandro Chiglien, Rino Del Grosso, Gaetano Russo, Ruggiero e Nicola Lupo, Rosario Greco, Luciano Sica, Eugenio De Angelis, Giuseppe Furio e papà, Matteo Gullisano, Emanuele e Ignazio Gerace, Saverio Cerchiara, Salvatore D'Errico, Raffaele Roccatani, Paolo Scacchetti, Corrado Fonseca, Luciano Esposito, Giuseppe Andaloro, Gerardo Esposito, Stefano Balsamo, Salvatore Faro, Natrella Dante, Hyseni Dino, Sarcinelli Michele, Alessia Mele e a tutti gli amici e alle amiche che vi accompagnano con grande sacrificio e a tutti i collezionisti presenti 🤗 Grazie a tutti voi per aver reso questo evento ancora una volta così speciale! Vi aspettiamo alla prossima edizione, venerdì 27 e sabato 28 giugno, carichi di entusiasmo, per onorare la memoria del Presidente Salvatore Correale in modo adeguato, sempre e comunque Castellammare di Stabia! 👋🌟 "Vieni a Castellammare nel nome di Correale...condividiamo ricordi tra amici e stelle rare..." Un ritornello che racconta 31 anni di passione!3 punti
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Un articolo brene (post) sulle sceatta scritto da uno specialista su numis forum. Presentate le principali tipologie, bibliografia, tesoretti. https://www.numisforums.com/topic/3898-early-medieval-coinage-a-brief-overview-of-sceattas-and-of-my-collection/3 punti
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Ciao grazie molte per la grande considerazione, ma il vero grande esperto su questi Scudi è un utente che non scrive più qui (purtroppo). Comunque per me non è buona. Bordo, colore del metallo, stile dei dettagli e incusi non mi sembrano congrui2 punti
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In pratica ci sono stati due ritrovamenti: il primo da parte di un agricoltore in un campo, per 61 monete; il secondo di 7 monete durante la realizzazione (o rifacimento) di un campo da calcio. Poi c'è tutto l'elenco del materiale trovato, monete romane e galliche. Chi ha scritto il documento dichiara di aver visionato (aver avuto per le mani) le monete2 punti
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Ciao, le monete son tutte buone, in conservazione bassina, con colpi al bordo. Mi sembrano tutte pulite. Gli incusi del taglio sono così, dipende dallo stato della ghiera che imprimeva le incisioni, che possono essere anche debolmente impresse.2 punti
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Altra immagine dell'Arsenale. L'immagine e il testo sono di Carlo Raso. L'Arsenale, particolare della Veduta del golfo di Napoli e dei Campi Flegrei, olio su tela del 1623 circa di Didier Barra (Metz 1590-Napoli 1652). Sul retro, il Palazzo Reale. L'Arsenale fu demolito in epoca fascista: al suo posto, i Giardini del Molosiglio.2 punti
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È stata cancellata per errore. Per fortuna era ancora recuperabile e dovremmo esserci riusciti (verificate)2 punti
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si tratta di un gettone prodotto a Norimberga da Johann Jakob Lauer, vedi collegamento https://it.numista.com/catalogue/exonumia151785.html Mario2 punti
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Buon giorno. Sto osservando l'attuale asta catawiki monete italiane 15-23 marzo 2025. Ho visto offerta in asta una moneta da 5 centesimi 1913 con provenienza (dicesi) asta Bolaffi 35. Per chi non se ne fosse accorto e fosse intenzionato a concorrere faccio osservare che si tratta di un cinque centesimi 1918 manipolato. Cordiali saluti. Gabriella2 punti
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buon giorno,da una vecchia discussione su questo sito del 2009,potrebbe essere costantino VII per constantinopoli.se era siciliana avrei potuto aiutarti.può essere un suggerimento per qualcun altro.nino2 punti
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Ciao, contrariamente da quello che pensi, un solo giudizio “secco” non è il modo più completo per poter esprimere al meglio la qualità di una moneta. Principalmente questo è causato: 1) dall’essenzialità della scala valutativa nostrana, che diventa ancora più inadatta mano mano che ci si allontana dalla valutazione di monete moderne (ad esempio monete coniate a martello o monete antiche). 2) dall’assenza di un’iter peritale più analitico che offra maggiore chiarezza riguardo tutti gli aspetti che influiscono sulla qualità finale di una moneta (non aggiungo altro dato che queste sono tematiche che sto affrontando per sviluppare un nuovo sistema di grading) Tradotto in parole povere, prendo a spunto proprio il caso dell’esemplare FDC citato in questa discussione che, venduto a una cifra molto conveniente. Sorvoliamo sul fatto che questa monetazione non si trova, commercialmente parlando, in un buon momento. Per la tipologia in questione, la sola definizione di FDC non basta, dato che parliamo di monete praticamente sempre afflitte da difetti di conio riconducibili, nella maggior parte dei casi, a debolezze di conio e imprecisioni del bordo. Già solo da questo aspetto capiamo che c’è fdc e fdc… senza contare eventuali aspetti che potrebbero valorizzare ancora di più l’esemplare, come ad esempio un’attraente patina di vecchia collezione (allego foto per illustrare cosa intendo) oppure, al contrario, il solito lavaggio che rende l’esemplare “anonimo e senza carattere” (senza addentrarci su eventuali danni che potrebbe arrecare se fatto impropriamente) o eventuali segni di contatto insidiosi che potrebbero deturparne la godibilità. Sono tutti aspetti che andrebbero esplicitati ai fini di una completezza valutativa che oggi, di fatto, non esiste. In sostanza, il solo grado “FDC” dice poco; le monete hanno da dire molto più di quanto una fredda e sintetica sigla potrebbe comunicare.2 punti
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Questa moneta in asta in questi giorni, mostra un rarissimo caso di rinoplastica documentata dalla numismatica vediamo in questa immagine Costantino I, appena uscito dalla sala operatoria dopo che qualcuno, come documentato da quest'altra moneta, gli aveva rotto il naso con un bel pugno. ah, che piacere quando la numismatica scrive la storia Qualche anno più tardi, abbiamo documentazione numismatica di quando un'ape punse sul naso il buon Giustiniano.... l'occhio di Giustiniano ne conferma il dolore2 punti
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mah guarda.... così un po' al volo ti do qualche impressione. la prima per me è stata ritoccata per migliorarla, ma a qualcuno è sfuggita la mano...forse guardando bene, non solo sul naso... tanti particolari sembrano innaturali la seconda forse è un difetto di conio più che una cattiva incisione? la terza per me è dubbia, non garantirei che sia originale.... saluti Alain2 punti
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non è lo stato di conservazione a fare la differenza.. ma la qualità di conio2 punti
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La moneta a mio parere è autentica e coniata su tondello non conforme. Probabilmente creata ad hoc oppure sfuggita al controllo di qualità. Di una cosa sono certo. Non è uscita dalla zecca con..le sue gambe...perchè la macchina impacchettatrice non l'avrebbe chiusa in un rotolino da cent.50. La data poi taglia la testa al toro..è l'anno, il 2002, in cui in zecca svolsi le indagini che portarono alla luce molti trucchetti per creare rarità...2 punti
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Buongiorno a tutti, si segnala la recente pubblicazione di un contributo in cui vengono presentate delle maglie di bianchetto (oggi denari imperiali) emesse dai marchesi Giangiacomo Paleologo e da suo figlio Giovanni IV in un periodo storico particolarmente tormentato per il marchesato di Monferrato, conteso tra Savoia e Visconti. Dopo aver perso la capitale del marchesato, Chivasso (1432), e prima di avviare un nuovo periodo fortunato a Casale (1465), si ipotizza che i marchesi possano aver emesso monete a Trino Vercellese e a Morano sul Po. Questo almeno è quello che appare agli autori dalla lettura delle legende di queste piccole monetine, estremamente difficili da trovare in conservazione tale da poter essere lette e interpretate almeno parzialmente. Questo e molto altro nel testo disponibile sul sito del Museo Civico d'Arte Antica - Palazzo Madama di Torino.1 punto
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Salve È un duit della VOC la compagnia olandese delle Indie orientali. https://en.numista.com/catalogue/pieces7593.html Il suo è il tipo con lo stemma della Zelandia1 punto
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Che poi, a parte aver studiato un minimo di francese ai tempi, lo ho rispolverato solo per capire i siti francesi di monete..1 punto
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Aggiungono poi che lo studio è diviso in 4 cataloghi e che hanno complessivamente analizzato 100 monete rinvenute negli ultimi 150 anni. Il ritrovamento dell'agricoltore risale all'85 Per tornare all'oggetto, nell'elenco vedo due monete di Alexandre (alla francese) Severo, ma non di settimo, ai numeri 11 e 121 punto
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https://www.persee.fr/doc/pica_0752-5656_1987_num_1_1_1510 il mio francese è scarso prova a vedere questo documento1 punto
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Come sempre rispondo io, anche perché ho novità da quando ci eravamo sentiti in privato... Ribadisco che la data non può essere 1628 o senza data con la scritta VERCEL perché quegli esemplari presentano una rosetta ad inizio legenda del rovescio e il tuo ha una stella. Poi ho avuto il tempo di cercare qualche notizia e casualmente ho trovato sul Biaggi un esemplare che presenta una sola P in legenda come ha il tuo, aggiungo foto Non ci avevo mai fatto caso, mi sfuggono molte volte questi particolari, anzi ne ho trovato anche uno senza le P, aggiungo immagine1 punto
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Si, possono essere deboli, e per quanto riguarda le rosette anche male impresse, in cui l’esagono interno risulta a malapena distinguibile1 punto
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"I came into the office early and switched as many M and N keys on keyboards as I could. Some might say I'm a monster but others will say nomster." 😁1 punto
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Carissimo Attilio, sempre gentilissimo come sempre, il merito di tutto va a te e a tutti i tuoi collaboratori, un grande abbraccio !1 punto
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sembrano due foto differenti, ma se è la stessa moneta, ed è la stessa moneta, inutile parlare di monete da foto, tocca solo vederle in mano.1 punto
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Credo che non avrebbe la stessa valenza commerciale di cui godono NGC e PCGS. Inoltre, il sistema della scala sheldon, se da una parte ha il pregio di esplicitare il livello qualitativo del “non circolato”, dall’altra rimane comunque inadatto per la maggior parte delle nostre monete pre-decimali (incluse quelle a martello; in pratica la maggior parte della nostra monetazione). Non ti dico cosa insolita sé affermo che i graders dovrebbero studiare forte per capire la nostra monetazione pre-decimale (oltre ai costi molto sostenuti, questo è stato il motivo per cui ho deciso di non far chiudere le mie monete da loro quando ho venduto la collezione)1 punto
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Puoi criticare quanto vuoi, ma come ti ho già detto, questo è, ormai, un dato di fatto consolidato. Gli slab hanno questo surplus, ecco perché, ribadisco, chiamare anche solo in ballo una moneta della stessa tipologia chiusa in slab, non serve a niente. Appartengono a due mercati completamente differenti. Se non si capisce questo punto, ci troveremo sempre a fare gli stessi discorsi.1 punto
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Buongiorno! Mi fa davvero piacere leggere tutti questi commenti. Aspettando speranzoso un intervento di @teofrasto mi unisco agli sforzi di attirare la sua attenzione cercando di compilare tutte le osservazioni fatte finora, con qualche aggiunta qua e là. Metallo Il tondello presenta una colorazione argentea e, dubitando che si possa trattare del metallo nobile, sarei propenso a considerarlo biglione/mistura. Le note verde chiaro non sembrano derivare dall'ossidazione di rame (avrebbero toni più bluastri) o bronzo (avrebbero toni più scuri) ma piuttosto dal residuo di alghe seguente l'immersione prolungata in acqua. Da notare che basta muovere lievemente il tondello su un foglio per causare il rilascio di tracce verdi, cosa che probabilmente non accadrebbe se si trattasse di ossidazione. Mentre le superfici sono caratterizzate da questa patina verde chiaro (soprattutto il fondo dell'immagine incusa al R/), non pare ve ne sia alcuna traccia lungo il bordo. Mentre la la corona di bisanti che delimita il campo al D/ sembra riflettere una forma circolare del tondello, quest'ultimo presenta delle chiare e piuttosto regolari spigolature che farebbero propendere invece per una forma ennagonale o decagonale. Rappresentazione Al D/, al primo sguardo, rappresentazione di un Cristo o San Marco (busto con testa con nimbo crucifero) benedicente con la mano sinistra e tenente un libro con la destra. L'analisi del busto ha sollevato l'ipotesi di @chievolan che vi sia al centro una figura più piccola, col capo circondato da un nimbo punteggiato, con le mani sollevate in atteggiamento orante. Il semicerchio (inferiore) formato dalle braccia , sarebbe complementare al semicerchio di perline superiore, rappresentante il nimbo. Questo potrebbe sostenere l'ipotesi di @AndreaPD che si possa trattare di una Madonna orante di tipo bizantino. D'istinto, io avevo considerato il semicerchio perlato e le lineette sopra la testa della figura più piccola come i tratti che formavano l'insieme di barba e baffi del Cristo, e che il resto della figura fosse un ornamento della veste. Più guardo l'immagine però più si fa strada in me la convinzione che si tratti in effetti di una seconda figura nimbata. Ai lati della figura principale le scritte SAN e MARC, senza alcuna punteggiatura. Contorno di bisanti che, come faceva notare @417sonia, sono tipici delle tessere in genere. Al R/, possibile contromarca incusa piuttosto profondamente, che richiama la forma di una croce patriarcale (o di Lorena), o comunque una croce a quattro bracci o doppia croce. Le forme trapezoidali (piuttosto che rettangolari) dei vari segmenti che la formano, ma soprattutto quella quasi triangolare dell'asse principale/verticale, sosterrebbero l'ipotesi della croce patriarcale, che così viene spesso rappresentata. La croce patriarcale è stata adottata da molte casate e paesi dell'Europa nord orientale, a simboleggiare la conversione al cristianesimo, il che non aiuta nell'identificazione della possibile provenienza. @chievolan faceva anche notare che, invece di una croce patriarcale, si potrebbe trattare di un timone di carro. Letteratura Partendo dalle considerazioni che lo stile raffazzonato del disegno e la percezione che la tessa possa essere stata ripescata da un rio potrebbero far pensare all'opera del Meneghetti, provo "avvocatodeldiavolamente" a compilare i punti che andrebbero contro tale ipotesi, in base a quanto ho potuto desumere dagli articoli di G. Gorini, I. Mirnik, E. Chino (I falsi del Meneghetti, estratto dal Bollettino del Museo Civico di Padova, Annata XXX-1991, Società Cooperativa Tipografica, Padova, 1993, pp 321-357) e A. Saccocci (I falsi medievali della collezione della Società Numismatica Italiana, in Comunicazione n. 46, Società Numismatica Italiana, 15-17 ottobre 2004, pp 8-11). Se si trattasse effettivamente di biglione/mistura, non sarebbe uno dei materiali tipicamente usati (piombo, rame, cuoio) Non ho trovato riscontri della produzione di tessere mercantili di fantasia, ma solo di monete di fantasia Non ho trovato riscontri di lavori del Meneghetti che riportassero contromarche Solitamente le raffigurazioni si riferiscono a personaggi o eventi del passato di notevole importanza per la storia di Venezia. In questo caso si tratterebbe di ua raffigurazione piuttosto "tipica" nella monetazione veneziana, con nessun evidente riferimento ad un personaggio o a un evento particolare. Le legende e scritte nei campi solitamente sono estese, spiegano l'evento ritratto e presentano errori grammaticali in latino. In questo caso la scritta, su un lato solo, e' molto semplice SAN MARC Considerando le evidenti conoscenze paleografiche del Meneghetti, resterebbe da spiegare l'uso di caratteri tutto sommato semplici e apparentemente non riconducibili a uno specifico periodo storico Come suggerito da Luciano, proverò a fare un tuffo nel "mare magnum" di Exonumia... sperando di saper nuotare 🙂 Spero che nuove idee continuino ad arrivare! Grazie e cari saluti, Marco1 punto
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buon giorno,potrebbe essere un asse di restituzione da parte di tiberio o caligola per Agrippa con Nettuno stante con tridente.nino1 punto
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Su un ulteriore mio esemplare, evidenzio la “curiosità” dei cinque globetti: Altra “curiosità”:1 punto
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Chuck Norris il fenomeno! Di cosa è capace? di questo per esempio: Ma andiamo a noi e per finire......1 punto
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Il mio pensiero. Anche io propenderei per una imitativa di una FEL TEMP REPARATIO tipo "cavaliere disarcionato" con il braccio sinistro proteso verso il soldato che lo trafigge e lo scudo a terra (si nota meglio ruotando un po' l'immagine a sinistra). Interessanti, in tale senso, anche i valori molto ridotti di diametro e peso. Ciao. Stilicho1 punto
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Ho trovato una discussione interessante ma non supportata da foto ..... quindi risulta incomprensibile e non coincide con quella di Ramossen Ecco l'analisi di Picchio " Per gli anni 1805 ci conoscono 6 conii, un conio solo per il 1806 e 1807 e 6 conii per il 1808. Le varianti sono nelle dimensioni dei fiocchi, dei busti, nei rami di alloro con bacche e nell’acconciatura della Principessa."1 punto
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mi avete talmente impaurito con queste discussioni che ieri sera mi sono sentito in dovere di mettere in chiaro un paio di cose circa le mie monetine con la mia signora.. 😱1 punto
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salve atexano,e quella macchia centrale la testa del cavallo.come imperatore sembra la caricatura di costantius secondo.mia opinione confutabile,nino1 punto
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Le lettere e la fattura raffazzonata me la fanno ricondurre più facilmente alle monete inventate dal Meneghetti.1 punto
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Ciao, si e forse l'usura e la probabile pulizia oltre ad una incisione debole non rendono più possibile la loro visione. Ho modificato il colore della moneta ma non riesco ad intravederne le tracce. Per me una moneta da esaminare attentamente dal vivo 🙂. ANTONIO1 punto
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Giusto per non perdere il vizio moneta di buon argento fratturata Altra Enriciana con buon stile e comprensibile1 punto
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Difficile comparare l’estensione delle varie collezioni ma riporto, per farsi un’idea la consistenza delle raccolte del Museo Paolo Orsi di Siracusa che oltre alla favolosa Pennisi custodisce la coll. dei Marchesi Gagliardi di monete siciliane e incuse della magna grecia, la collezione Pugliatti di monete enee e infine numerosissimi tesoretti tra cui spiccano quelli, ricchissimi, di Ognina e di Gela che insieme alle collezioni fanno del medagliere il nucleo piu’ prezioso di monete siciliane antiche presente in Italia. riporto di seguito l’elenco dei ripostigli confluiti nel tempo nel Medagliere: 1891 tesoro di Avola, 1893 tesoro di Palazzolo, 1894 tesoro di Cibali (Catania), 1895 tesoro di Licodia, 1897 tesoro di Siracusa contrada Canalicchio, 1899 tesoro di Licata e tesoro di Siracusa, 1900 tesoro di Gela, 1901 tesoro di Agrigento, 1902 tesori di Burgio (Ragusa) e di Grammichele, 1903 tesoro di Palazzolo, 1906 tesoro di Agrigento, 1905- 06 tesoro di Mineo, 1906 tesori di Adernò, Bronte, Lentini e Buccheri, 1907 tesori di Gela, Canicattini, Cibali (Catania), Carancino (Siracusa), 1908 tesori di Canicattini e Barrafranca, 1909 tesoro di Aidone, 1910 tesori di Caltagirone e di Adernò, 1911 tesori di Carlentini, Pachino, Gela e Agrigento, 1912 tesori di Siracusa e di Vizzini, 1913 tesoro di Licata, 1914 tesoro di Avola, 1915 tesori di Grammichele, Canicattini, Avola e Paternò, 1916 tesoro di Cesarò (Catania), 1917 tesoro di Canicattini, 1918 tesoro di Agrigento, 1921 tesori di Campobello di Licata e di Lentini, 1922 tesori di Pachino e di Siracusa (Teracati), 1923 tesoro di Ognina (Catania), 1924 tesoro di Pachino, 1926 tesori di Siracusa, di Cittadella (Noto), di Licata, 1927 tesoro di Siracusa, 1928 tesori di Gibil Gabib (Caltanissetta) e di Camarina17. 1933 tesoro di Casulla (Lentini), 1934 tesoro di Gela, 1935 tesoro di Vizzini, nel 1938 tesoro di Scoglitti. Negli anni dal 1947 al 1964, 20 ripostigli di epoca greca, il patrimonio di monete auree di età tardoromana e bizantina, quello rinvenuto a Comiso nel 1936, e nel 1950, il tesoretto di Capo Schisò, il tesoro di Siracusa negli anni ’60 del secolo scorso di 1.107 denari e frammenti di età repubblicana, nel 1963 il tesoro di via Tevere, 1964 in Corso Gelone, monete auree bizantine del VII secolo.1 punto
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Ma chi li dice? i piu’ grandi collezionisti erano tutti dei privati che hanno poi venduto le loro collezioni sul mercato o le hanno lasciate a qualche museo. c’e’ una bella differenza tra collezioni fatte da privati r finite in musei come la coll. Pennisi o la Gagliardi al museo Orsi di Siracusa che hanno un loro preciso impianto, un ambito collezionistico definito e dove si riconosce la ‘mano’ di chi le ha costruite e le collezioni museali dove i musei non raccolgono monete come farebbe un privato. A volte comprano per colmare delle lacune, a volte ricevono dei ripostigli interi che vanno ad integrare le loro collezioni ( e quindi magari hanno 100 es di una stessa emissione mentre mancano esemplari di altre emissioni adiacenti - in questo il collezionista privato e’ invece probabilmente piu’ sistematici e ha un approccio piu’ organico al settore che ha prescelto). ogni collezione privata ha un suo carattere preciso, piu’ o meno spiccato, che connota le preferenze e conoscenze di chi l’ha messa insieme. Le collezioni pubbliche nascono e si sviluppano con intenti diversi , piu’ didascalici e di comprensivita’ rispetto alla specializzazione e ai criteri artistici, estetici, storici, applicati da un privato.1 punto
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avevo in archivio un paio di foto trovate sul web dell'arsenale1 punto
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