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  1. Scudo1901

    Scudo1901

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/12/25 in Risposte

  1. Cari savoiardi nell'asta Nomisma 72 di ieri, oltre a confermarsi l'interesse ormai inesistente per le prove e per le coniazioni per numismatici di Vittorio Emanuele III, praticamente tutti invenduti, mi piace rilevare invece il grande realizzo per una moneta straordinaria, della più grande rarità e di eccezionale qualità per la tipologia, con una meravigliosa patina di medagliere. Si tratta di un testone per Torino di Filiberto II, che vanta un R9 sul Cudazzo, nuova edizione, che al numero 342 in SPL la quota 40.000 cucuzze. Il catalogo prende la base dall'ultima vendita in asta pubblica di un altro esemplare, che risale all'asta Nac 81 del 2014, lotto 276, dove, in conservazione SPL, ha realizzato infatti 38.000 euro + diritti. Ero presente all'epoca in sala e la ricordo bene, conservazione tutto sommato paragonabile a questa, e non aveva il brutto taglio sul viso. Certamente i prezzi rispetto ad allora di queste punte di diamante della monetazione sabauda sono sensibilmente scesi (almeno 20-30% in media) ed è un fatto. Ma rimane, a 26.500 più diritti, un bel colpo per chi se l'è aggiudicata. Col tempo avrà grandi soddisfazioni a mio avviso. In giro non ce ne sono ed è una coniazione con incredibile valore anche storico data l'epoca e il contesto. Il ritratto rinascimentale del duca è una meraviglia, peccato il taglio. Da ammirare!
    6 punti
  2. Salve condivido immagini di buste giapponesi per approfondimenti
    4 punti
  3. Per me non è necessario possedere o collezionare monete d'oro per discuterne, e in effetti è un peccato che se ne parli poco, l'argomento può ispirare molti spunti di studio e approfondimento assai interessanti, alcune monete auree hanno segnato epoche intere, si pensi al solido bizantino, al dinar islamico, al fiorino di Firenze o al ducato di Venezia, per limitarsi al solo medioevo, tutte monete che hanno avuto un ruolo enorme nella storia economica e dei commerci, sono inoltre monete che hanno una storia così ricca e complessa che ancora adesso è sempre possibile scoprirne e approfondirne aspetti e situazioni nuove... A tal proposito di seguito posterò non delle monete auree, ma dei libri sulle monete auree che trovo assai illuminanti nell'esplorazione di alcune di queste monete così' ricche di storia... Il primo volume è la raccolta di studi e saggi sul tarì d'oro presentati qualche anno fa nel relativo convegno tenuto al Centro di Cultura e Storia Amalfitana, contiene dei saggi di alcuni dei maggiori specialisti di numismatica medievale dell'Italia Meridionale su una delle monete auree che più di tutte hanno marcato la storia economica di quei territori, alcuni studi approfondiscono la storia e la diffusione in senso diacronico del tarì in Sicilia e Italia Meridionale, altri invece entrano nel dettaglio della sua circolazione e diffusione in zone specifiche... Il secondo volume è la recentissima pubblicazione di uno studio-repertorio, precedentemente disponibile solo in formato digitale, sulle emissioni dei primi fiorini di Firenze, dall'anno di prima coniazione, il 1252, fino alla metà del secolo seguente, si tratta di un repertorio estremamente accurato e il più aggiornato attualmente disponibile, con foto a colori, nitide e molto dettagliate, anche dei particolari inerenti legende, immagini e soprattutto i vari segni degli zecchieri, ogni ipotesi di datazione e di classificazione viene ricostruita e fondata su un'attenta analisi dei ripostigli al momento conosciuti e su accurate e minuziose analisi dello stile iconografico, si affronta anche l'argomento, molto complicato, delle imitazioni cosiddette non firmate, cioè delle monete uguali o molto simili ai fiorini di Firenze coniati in quel periodo ma provenienti da zecche diverse e non ravvisabili come tali da leggende o segni presenti sulle monete in questione... Il terzo volume è in realtà poco più di un opuscolo di una ventina di pagine, ma di estremo interesse in quanto inquadra la storia di una moneta famosissima, il ducato/zecchino di Venezia, all'interno di un contesto poco noto, cioè l'India e l'area dell'Oceano Indiano, si tratta della raccolta di ducati e zecchini conservati al Museo di Madras, nell'India meridionale, con dei saggi che approfondiscono la storia e la circolazione di questa moneta in territorio indiano e nelle aree limitrofe, un argomento decisamente suggestivo e su cui c'è ancora tanto da conoscere e scoprire...
    4 punti
  4. Ciao! Concordo ..... e aggiungo un libro molto interessante sul ducato (poi zecchino) veneziano. saluti luciano
    3 punti
  5. Salve,la seconda foto va ruotata di 180°. Potrebbe essere questo follaro di Ruggero Borsa duca di Puglia. https://www.acsearch.info/search.html?id=1329478
    3 punti
  6. Ciao, come avevo comunicato nel mio ultimo intervento avevo intenzione di aprire nella sezione falsi un'apposita discussione sul mio denario per cercare di capire qualcosa in più ma penso che non sia più necessario. Non avendo stranamente più trovato due falsi simili al mio che erano presenti in un sito specifico ( che ricordo benissimo di aver comparato con il mio circa tre anni fa, ed erano praticamente dei cloni) ho iniziato, avendo un po di tempo a disposizione, a cercare denari stessa tipologia esitati in varie aste per cercare identità di conio. Quindi ho trovato un denario in tutto ( forma del tondello, alcune imperfezioni e stato di usura tranne alcuni piccoli particolari) uguale al mio esitato circa un anno fa da una conosciuta casa d'aste. Senza esprimermi sulla originalità di quest'ultimo ( del quale posto foto comparate con il mio che è falso, le limature recenti del bordo per me non lasciano dubbi) lascio a voi le debite considerazioni. Attenzione perché potrebbero esserci altri cloni in giro. Nella speranza di aver fatto cosa gradita, grazie 🙂. ANTONIO Foto limatura per eliminare codolo di fusione bordo del mio denario.
    3 punti
  7. Salve a tutti amici del forum, non so se questa discussione va contro le regole o ne esiste già una uguale, in questo caso chiedo pure ai moderatori di cancellare, ma credo che sia interessante fare una discussione nella quale vengono postate monete d’oro di ogni epoca e tipologia con magari una breve descrizione, se ritenete la cosa interessante potete pure postare e far crescere quella che credo possa essere una interessante discussione. Inizio io visto che ho creato il post con la mia prima moneta d’oro una “semplice” sterlina della regina Vittoria che ha regnato in Gran Bretagna dal 1837 al 1901.
    2 punti
  8. La prima moneta che pubblico è 1 lira del regno delle 2 Sicilie del 1813 è raffigurato Gioacchino Murat è rara e la conservazione è BB al prossimo step mando la foto del rovescio
    2 punti
  9. Ho capito @nikita_ questo è il mio testo di riferimento... buona lettura 😉 "Storia dei prezzi in Napoli dal 1131 al 1860" Nunzio Federigo Faraglia 1878 https://www.google.it/books/edition/Storia_dei_prezzi_in_Napoli_dal_1131_al/9T4yAQAAMAAJ?hl=it&gbpv=1
    2 punti
  10. Sì @nikita_ si potevano convertire in lire anche le monete di vecchie tipologie. Considera che - nell'anno 1835 - circolava ancora: [moltissima e ben conservata moneta coniata dal 1683 al 1693 (Carlo II) e non poca di quella di Carlo VI e di Filippo V]. Fonte: "Della storia delle finanze del Regno di Napoli" Lodovico Bianchini 1835
    2 punti
  11. Buonasera, ciao @nikita_ questa moneta si è potuta spendere sino alla fine del Regno delle Due Sicilie, proprio come hai già ipotizzato tu. Tuttavia - nello specifico - fino al 1815 valeva 5 tornesi e successivamente, poteva comunque circolare ma con un valore pari a 4 tornesi. Un saluto, Lorenzo
    2 punti
  12. Condivido questa mia moneta. Un 20 Corone danesi del 1873 di Cristiano IX. Nel 1872 fu istituita l'Unione Monetaria Scandinava tra Norvegia, Svezia e Danimarca. Nel 1873 la Danimarca iniziò a coniare le sue prime Corone danesi (18.159 Corone erano pari ad una Sterlina inglese). Sul dritto troviamo Re Cristiano IX, sovrano dal 1863 al 1906, della casata dei Glücksburg, ramo degli Oldenburg. Al rovescio abbiamo l'allegoria di Madre Danimarca, abbigliata come una giovane vichinga (su ispirazione del dipinto del 1851 della pittrice Jerichau-Baumann), che si poggia su uno scudo con raffigirato lo stemma danese (tre leoni azzurri e nove cuori, antico stemma della dinastia degli Estridsen), con sulla destra un covone di grano e sulla sinistra un delfino (spesso si trova indicato che è una focena, però c'è da dire che le focene non hanno il muso appuntito)
    2 punti
  13. Scozia e Irlanda hanno sempre avuto rapporti piuttosto stretti, nel bene (il comune nemico inglese, una certa comunanza culturale gaelica) e nel male (invasioni e guerre varie).
    2 punti
  14. Posto anche la mia. Si tratta di conii molto usurati e che spesso presentano eccedenze di metallo. Di questa tipologia con "borbo" sono molto interessanti anche i moduli in argento da 1, 2 e 4 tarì.
    2 punti
  15. Old Hickory Vecchio noce americano, questo il soprannome dato dai suoi sostenitori a Andrew Jackson, settimo Presidente degli Stati Uniti, il primo per il Partito Democratico, da lui fondato. Lo abbiamo incontrato a proposito della guerra del 1812, dalla quale era uscito come un eroe nazionale, e fu proprio facendo leva su questo che venne candidato una prima volta alla presidenza nel 1824. Ma poichè quell'anno nessuno dei quattro candidati ottenne la maggioranza assoluta dei grandi elettori, come previsto dal XII emendamento, fu la Camera dei Rappresentanti a scegliere il nuovo capo dello Stato. E scelse John Quincy Adams, figlio del secondo presidente John Adams. Jackson ritentò quattro anni dopo, sfidando Adams, con una campagna elettorale nella quale entrambe le parti furono impegnate a superare gli avversari in diffamazione e scurrilità. Quanto a questo, Jackson era presentato dai suoi avversari come un bandito di frontiera, un giocatore d'azzardo, un adultero e un tiranno militare. Ma vinse ugualmente, anche se non in modo schiacciante. I suoi sostenitori esaltarono il successo come la vittoria dell'uomo della strada, e certamente Jackson fu più vicino al popolo di tutti i suoi sei predecessori, venuti da famiglie benestanti dell'Est, istruiti e colti. Invece lui era nato povero, aveva avuto poca istruzione formale e veniva dalla frontiera. Nato nel 1767 da una famiglia di scozzesi d'Irlanda (ma esistono? ) emigrata sulla frontiera della Carolina e rimasto orfano all'età di 14 anni, era stato apprendista sellaio e maestro di scuola, prima di studiare legge e trasferirsi nel Tennessee. Gettatosi nella politica e nella speculazione terriera, divenne presto un avvocato agiato, poi piantatore, proprietario di schiavi e giudice. Pur non essendo così rozzo come i suoi nemici lo dipingevano, era violento e facile ai pregiudizi, famoso per i suoi duelli e patito per i combattimenti dei galli e le corse dei cavalli. Aveva solo un'esperienza limitata di politica nazionale, ma si era guadagnato notorietà in tutto il paese combattendo contro gli indiani e con la vittoria di New Orleans. Ma anche se il popolo lo considerava "uno di loro", in realtà nel Tennessee aveva dimostrato ben poco rispetto per la gente comune, mettendosi dalla parte dei grossi speculatori e facendo dure pressioni nei confronti dei debitori. E prima di diventare presidente non fece alcun tentativo per formulare le idee e la linea politica "democratica" che sarebbero state associate con la sua figura. Ma una volta alla Casa Bianca dimostrò tutte quelle qualità che indussero la gente semplice a vedere in lui la personificazione delle loro aspirazioni democratiche Lo abbiamo già visto ritratto sul biglietto da 20 dollari, tuttora in circolazione, eccolo sull'unica moneta in cui compare, il Presidential dollar del 2008 a lui dedicato. petronius
    2 punti
  16. Scusate l' ignoranza ma questa non la conoscevo : https://service.exibart.com/comunicati-stampa/esposizione-straordinaria-della-statua-longobarda-in_vaso_re/
    1 punto
  17. Salve a tutti. Ho acquistato ieri questo piccolo quarto di Carlo Emanuele I, emesso a Aosta.Ma, tipo II o tipo IV? Grazie per i vostre risposte.
    1 punto
  18. DE GREGE EPICURI @Ale75, ora devi dimostrarci di non essere un robot, che funziona con la IA!
    1 punto
  19. Giusto, ho confuso 4 tornesi come se fossero 4 grana. 1 grano 425 centesimi di lira diviso 100 grana (ducato) = 4,25 centesimi di lira 2 grana (4 tornesi) 8,50 centesimi di lira = Il calcolo che avevo fatto utilizzando la piastra anzichè il ducato. Piastra da 120 grana = 5,10 lire 510 centesimi di lira diviso 120 = 4,25 centesimi di lira 4 grana = 17 centesimi di lira (pensavo 4 tornesi) il conto giusto: 2 grana (4 tornesi) = 8,50 centesimi di lira
    1 punto
  20. Il motivo principale per cui Jackson è oggi considerato un presidente "scomodo" risiede soprattutto nel suo comportamento verso Il popolo di Dio Quando Colombo incontrò per la prima volta i Nativi americani, lo accolsero così bene che egli scrisse nel suo diario: “Questo è il popolo di Dio”. Nella sua lingua aveva scritto “In Dios”. In seguito la “s” sparì e Indio diventò Indiano. Per cui, come abbiamo visto, la parola significa “popolo di Dio". Fummo chiamati Indiani per questo motivo, eppure ancora oggi a scuola viene insegnato che il nostro nome avrebbe a che fare con l’India. Perché, cercando di raggiungerla, Colombo, per sbaglio, finì nelle Americhe. (Bear Heart - Il vento è mia madre) Già da soldato Jackson aveva conquistato la fama di "cacciatore di Indiani", in particolare quando, finita la guerra del 1812, venne spedito in Florida, allora colonia spagnola, a combattere i Seminole, colpevoli di aver aiutato i Creek durante il conflitto contro gli americani. Malgrado l'incessante guerriglia di cui le sue truppe furono oggetto da parte dei guerrieri Seminole, il generale svolse egregiamente il compito affidatogli, distruggendo i loro villaggi, gli utensili e le armi da fuoco insieme alla polvere da sparo, difficile da rimpiazzare. Nel giro di due anni, il nemico capitolò: alcune bande indiane accettarono di trasferirsi in Oklahoma insieme ai propri consanguinei Creek, mentre il resto del popolo Seminole rimase in Florida, ritirandosi sempre più nel profondo della regione paludosa delle Everglades. Ma fu da presidente che potè dare pieno compimento al suo piano di far spostare tutte le tribù indiane su terre a ovest del Mississippi. Il 28 maggio 1830 promulgò l'Indian Removal Act che prevedeva la rimozione e deportazione delle tribù originarie degli Stati orientali verso ovest. Tutto aveva avuto inizio da una controversia tra lo Stato della Georgia e gli indiani Cherokee, che grazie a una serie di trattati risalenti al 1791, erano considerati come una nazione con proprie leggi e usanze. Tuttavia, né questi trattati, né il fatto che si trattasse di indiani colti e molto civilizzati poterono nulla quando, nel 1828, a seguito della scoperta dell'oro nelle terre dei Cherokee, il parlamento della Georgia giudicò nulle e inefficaci le loro leggi, rendendo in pratica privi di valore i titoli di proprietà indiani sulle terre. I Cherokee allora ricorsero alla Corte Suprema, che diede loro ragione, dichiarando incostituzionale la legge della Georgia, perché era il governo federale ad avere giurisdizione esclusiva sui Cherokee. Ma quando la Georgia ricorse contro la sentenza, sembra che il presidente Jackson abbia affermato "John Marshall (presidente della Corte Suprema) ha pronunciato la sua sentenza, adesso vediamo se la fa applicare." Così, incoraggiata dall'appoggio del presidente, la Georgia scacciò i Cherokee dalle loro case con la minaccia delle armi, per trasferirli al di là del Mississippi. E non solo loro. Nell'arco di circa dieci anni, più di 60.000 Nativi americani, provenienti da almeno 18 tribù, furono costretti ad abbandonare le loro terre ancestrali per spostarsi ad ovest del Mississippi in quella che gli storici contemporanei definiscono una vera e propria operazione di pulizia etnica In particolare, la stessa sorte toccò alle cosiddette Cinque Tribù Civilizzate, un termine applicato dal governo degli Stati Uniti a cinque gruppi di Nativi americani, Cherokee, Chickasaw, Choctaw, Creek, e Seminole, considerati "civilizzati" dai coloni bianchi, in quanto avevano adottato molti degli usi e costumi dei colonizzatori, compresa la cristianizzazione, ed erano generalmente in buoni rapporti con essi. Vediamo nella cartina, da Wikipedia, gli spostamenti delle varie tribù. petronius
    1 punto
  21. Bronzo di Gordiano III (Deultum, Tracia) che raffigura al dritto il suo busto laureato, drappeggiato e corazzato a sinistra, visto di fronte, con lancia e scudo decorato con un motivo a pallini, e al rovescio Eros a cavallo di un delfino a destra, con in mano redini e frusta (Eid Mar Auctions GmbH Auction 7). Lot 98 Starting price: 40 EUR. Price realized: 70 EUR. Roman Provincial Thrace, Deultum, Gordian III, 238-244 AD. AE Diassarion (19 mm, 3.73 g.). Struck circa AD 241-3. GORDIANVS IMP AVG Laureate, draped, and cuirassed bust left, seen from the front, holding spear and shield; shield decorated with pellet-in-star motif. Rev. C F P D Eros riding dolphin right, holding reigns and whip. RPC VII.2 1083; Varbanov 2882. Extremely fine. Very attractive specimen with a lovely olive green natural patina. apollonia
    1 punto
  22. Visto che è disponibile gratuitamente, voglio consigliare anch'io un'interessante lettura: https://www.academia.edu/196592/Loro_nella_tarda_antichità_aspetti_economici_e_sociali (se vi iscrivete su academia.edu potete anche scaricare il pdf)
    1 punto
  23. Si si capita. Ci bloccheranno ben altre.l cose😎
    1 punto
  24. Ogni tanto lo fa. O aggiorni la pagina o chiudi e riapri e si riprende. Ci conviviamo dai,almeno,a me succede poco.
    1 punto
  25. Esatto, la cosa diventa affascinante e misteriosa 😃
    1 punto
  26. Buongiorno. La storia del ritrovamento è troppo interessante per non approfondire. Nello specifico, che tipo di palazzo? Era disabitato? Quali scale? Te cosa ci facevi lì? Era in un portafoglio? Raccontaci un po' di più 😊
    1 punto
  27. Bella moneta! Si intravede dalle foto che è in alta conservazione. Anche io avrei detto almeno un SPL
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  28. Un ottimo esemplare sembra. Un bello SPL, non FDC. Ma bisogna vederla in mano.
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  29. Buongiorno a tutti, non entro nel merito perché da foto ho difficoltà a giudicare, faccio solo un osservazione OT, il 10 mi riporta a Maradona. Saluti Alberto
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  30. Mille grazie ! Saluti dai Paesi Bassi , Ajax
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  31. È solamente un elemento deturpante come giustamente già detto.
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  32. Magari glielo chiediamo @Ross14... Arka # slow numismatics
    1 punto
  33. hallo Aiax,this is not my main type of coniage.we must ask to Ale 79 that's very clever.nino
    1 punto
  34. Ciao, con la moneta in mano dico: BRAVISSIMO! E' proprio questa la moneta in questione, corrisponde tutto...
    1 punto
  35. Ciao, peso e diametro indicano che si tratta di un sesterzio. Il ritratto è quello di Gordiano lll (lo confermano alcune lettere della legenda ancora visibili, vedi foto). Per quanto concerne la classificazione è un pò più ardua, viste le condizioni della moneta, ma ci proviamo. Non sono tante le tipologie con SC in exergo. Vista la posizione del braccio ben visibile ( vedi foto) e l'assenza della cornucopia io opterei per la tipologia con Apollo seduto. Posto esemplare di tipologia simile per confronto 🙂 ANTONIO
    1 punto
  36. Ciao se lo ruoti dovrebbe essere questo https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CR2/10
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  37. Com'è ben spiegato in quei link non è un'illusione ma una realtà con cui l'introduzione della valuta euro in sè non c'entra nulla. La causa del problema è la speculazione, che è diverso.
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  38. Ragazzi, questi saranno anche splendidi e con patine ricche, ma mi sa che (ora, finita la parte di asta che li offriva, penso di poter parlare tranquillo) questi siano saliti davvero un tantino…😅
    1 punto
  39. È un AE 3 di Arcadio (395-408) con VIRTVS EXERCITI e la Vittoria che incorona l'imperatore. La zecca è Nicomedia. Arka # slow numismatics
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  40. Niue 2025 - 20 dollari in ag.999 (gr.62,20) La banana appesa al muro con il nastro adesivo intitolata 'Comedian' dell'artista Maurizio Cattelan, opera per co@@@oni milionari. Comedian - Wikipedia
    1 punto
  41. Questo è quasi impossibile, poi ognuno crede ciò che vuole ma la Numismatica non porta a pensare. Altrimenti saresti il primo fra tutti gli Studiosi Numismatici che scrivono cataloghi, libri e altro cercando anche nei documenti delle Zecche dell'epoca a credere questo.👩‍🎓🙏🏼 Mi riferisco sempre al pensiero di Gigan EH!😀
    1 punto
  42. @Gigan, attenzione alla conclusione: rarità, nel senso che non se ne conoscono altre o eventualmente poche, in questo caso non si traduce in valore: si tratta di una moneta comune, in basso livello di conservazione, di fatto deturpata. sarebbe più da dire per fortuna è raro trovarne così
    1 punto
  43. Ciao @PostOffice, mi hai citato sperando per l'amico dareio.it che l'1 centesimi fosse il blù di Prussia, ma purtroppo non è , è il nero su azzurrognolo n.83 Unificato conosco bene il blù di Prussia e se posso dilungarmi 2 minuti vi dico anche il perchè. Essendo come Associazione gemellati con l'Associazione Filatelica di Aix en Provence( Francia) da 27 anni, ebbi la fortuna 25 anni fà di trovare un Blù di Prussia in una collezione che acquistai, tale collezione aveva la specializzazione delle varie tonalità dei singoli valori, essendo un francobollo tirato in alto numero, e tra questi, (descritto eccellentemente) vi era il Prussia, che tra tanti 1 cent. spiccava come un fiore bianco in un campo di papaveri, è veramente tutto un altro colore. lo portai dall'amico Silvavo Sorani e appena lo vide disse" è lui, anche se non lo guardo con la lente" sappiamo bene chi fosse Sorani, mi fece un dettagliato certificato e l'anno dopo recandomi come ogni anno per il gemellaggio ad Aix,in occasione della giornata del francobollo, lo portai con me, il Presidente di Aix dal vivo non lo aveva mai visto e così tanti dei soci, organizzò per il giono dopo una conferenza con le varie scolaresche (che devo dire in Francia seguono molto la Filatelia) e presentò questo francobollo e intervenni pure io spiegando come lo avevo trovato, ad un certo punto si alza un signore e mi dice in Francese, ma ve lo dico in Italiano, grazie Sig. Presidente, ora che ho visto il Prussia, posso morire felice. Rimasi di stucco perchè non mi sarei mai immaginato che effetto potesse fare quel francobollo ( economicamente è paragonabile quasi al nostro Nero N.1) ma questo è veramente tanto difficile da trovare, per finire la storia, vi dico che l'ho donato alla Associazione di Aix , con i ringraziamenti di non so quante persone. scusate se vi ho trattenuto per questa mia avventura, ma questo vi può fare capire che cosa sia la filatelia per chi veramente la ama
    1 punto
  44. Sposto nella sezione Monete medievali, visto l'importanza che questa moneta potrebbe avere e che nella sezione identificazioni sparirebbe in pochi giorni. Arka
    1 punto
  45. Dalle tue foto non si vede quasi niente, prova a confrontarlo con questi: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FM2/5 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F2I/31 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CR2/4 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MNF/10
    1 punto
  46. Il dilemma su quale sia il dritto ed il rovescio di una moneta è ancora lontano da essere risolto. Per la gran maggioranza delle monete ovviamente il problema non si pone ma per altre, come in questo caso il dubbio è più che legittimo. La mia domanda invece è un’altra… ma all’epoca si ponevano il problema tra D e R? Io credo proprio di no. I pochissimi documenti superstiti non fanno mai riferimento al D o al R ma parlano di “banda”, “faccia”, “lato”, etc…, quindi termini generici finalizzati solo ad indicare le facce di una moneta. Quale era quindi la motivazione della scelta di imprimere su un conio una faccia o un’altra? Sicuramente uno dei motivi principali era di carattere economico. In zecca si lavorava per guadagnare e uno dei metodi per alzare le entrate era quello di risparmiare sui costi. Quindi se produrre un conio di un verso della moneta mi costa più (o richiede più tempo) di quello dell’altro verso, quello più caro, o più difficile da realizzare, veniva posto sulla pila (conio di incudine) mentre quello meno costoso o più semplice da realizzare veniva posto sul torsello (conio di martello). Tale scelta era dovuta ad un semplice problema tecnico. Il torsello, ricevendo il colpo diretto del martello, aveva una durata minore della pila. Agli inizi del 1300 il rapporto era di 3 torselli per pila: “Memoria quod in qualibet ducena pilarum necessarii sunt torselli XXXVI et omnes simul redacti sunt ducena una ad rat[ionem] de tursellis tribus pro qualibet pila”. Fatta quindi questa doverosa premessa torniamo sul coronato in oggetto. Quale è il D? Convenzionalmente il D di una moneta è quello che riporta l’autorità emittente ma in questo caso (ed anche in altri) l’autorità emittente si trova in un verso mentre il busto del re (anche lui autorità emittente) sull’altro verso. Per me queste particolari monete, in contrasto fra iconografia e legenda, confermano proprio che all’epoca non vi fosse, in zecca, interesse ad evidenziare il D ed il R di una moneta. Quindi mai più soluzione salomonica migliore di questa. Ognuno segue il proprio pensiero. Io sono tra quelli che ritiene il D quello in cui è riportata l’autorità emittente ma, allo stesso tempo, non ritengo errata la scelta contraria. Se si hanno ancora dubbi si può sempre fare testa o croce…😇 PS Complimenti per il coronato. Sono monete veramente affascinanti e legatissime al periodo storico in cui hanno circolato. PPS se ne era parlato anche qui con utenti sicuramente più prestigiosi del sottoscritto.
    1 punto
  47. Ultimo arrivo nella mia raccolta: Zecca: Napoli. Nessun segno di zecchiere né dietro busto né sotto croce Peso: 3,97 grammi. Per me ritratto molto molto bello!
    1 punto
  48. Confermo, è un 2 cavalli di Filippo II di Spagna per il Regno di Napoli, sotto al collo del Re c'è la sigla GR del mastro di zecca Germano Ravaschieri...
    1 punto
  49. Cito dal sito dell'AdE: "Per quanto riguarda i criteri di determinazione della base imponibile l'art. 68, comma 6, del TUIR, prevede che le plusvalenze sono costituite dalla differenza tra il corrispettivo percepito (ovvero la somma o il valore normale dei beni rimborsati) ed il costo (ovvero il valore d'acquisto), aumentato di ogni onere inerente alla loro produzione, compresa l'imposta di successione e donazione, le spese notarili, le commissioni d'intermediazione, la tassa sui contratti di borsa, ecc., ad eccezione degli interessi passivi." Quindi, nel Tuo caso, il costo della sterlina sarà determinato dall'importo dell'aggiudicazione (300 euro) + le commissioni d'asta (60 euro) + le spese di spedizione se la sterlina è stata spedita e non ritirata a mano. Ergo, da 600 euro (corrispettivo percepito) sottrarrai il costo complessivo come sopra determinato e, sulla differenza (plusvalenza), calcolerai l'imposta (attualmente il 26%). M.
    1 punto
  50. I prezzi sono come la Pasqua.. a volte sono alti a volte sono bassi. Arka
    1 punto
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