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  1. Scudo1901

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/16/25 in Risposte

  1. Cari amici Carlo Emanuele IV di Savoia, detto l'Esiliato (Torino, 24 maggio 1751 – Roma, 6 ottobre 1819), fu re di Sardegna, duca di Savoia e sovrano dello Stato sabaudo dal 1796 al 1802. Nacque a Torino il 24 maggio 1751. Era il figlio maggiore del Re di Sardegna Vittorio Amedeo III e dell'infanta di Spagna Maria Antonietta, figlia di Filippo V di Spagna. Tra le sue sorelle vi furono Maria Giuseppina, moglie di Luigi XVIII di Francia (all'epoca conte di Provenza); Maria Teresa, moglie di Carlo X di Francia (all'epoca conte d'Artois); Carolina, moglie di Antonio I di Sassonia (all'epoca principe ereditario). Malaticcio, epilettico, psicologicamente fragile, Carlo Emanuele fu profondamente provato dagli effetti della rivoluzione francese: nel 1793 fu condannato a morte il cognato Luigi XVI, nel 1793 subì la stessa sorte la cognata Maria Antonietta, l'anno seguente toccò all'altra cognata, Madame Elisabeth, e le truppe della repubblica francese fecero irruzione nei domini del padre. Devotissimo, come Amedeo IX, Carlo Emanuele trovò sollievo nella sua fede: nel 1794 divenne membro del terz'ordine di San Domenico, prendendo il nome di Carlo Emanuele di San Giacinto. Sfuggì anche a due congiure finché, sfinito, nel 1802 abdicò a favore del fratello Vittorio Emanuele I entrando poi quale novizio nei Gesuiti. Mori nel 1819 a 68 anni. La sua monetazione non è particolarmente vasta ma è sempre stata molto ricercata perché non è mai stata comune sul mercato numismatico, se si eccettuano i 2,6 soldi in mistura e i 2 denari in rame. Particolarmente negli ultimi anni le sue doppie e mezze doppie d'oro, se in ottimo stato di conservazione, raggiungono quotazioni di tutto rispetto. Il massimale in argento è rappresentato dal mezzo scudo, con due millesimi di grande rarità (1797 e 1800) e due assai più reperibili (1798 e 1799). I pezzi datati 1799 e 1800 sono stati coniati dalla Repubblica Cisalpina nell'ultima parte del 1800. L'esemplare che qui vi presento, da molto tempo in collezione, è di buona qualità; presenta i consueti graffietti di conio al D (neanche tanti) e minimi colpetti al bordo al R. Si tratta di monete di conio basso per cui l'usura è facilmente riscontrabile; da qui le quotazioni non indifferenti per gli esemplari sopra lo SPL.
    7 punti
  2. Massimo modulo della monetazione Aurea Toscana, 10 scudi o 5 doppie di Francesco dei Medici, moneta di "ostentazione" considerato il potere di acquisto che aveva all'epoca non era decisamente necessaria per il commercio...... Daniele
    6 punti
  3. Ciao a tutti, per la mia raccolta tipologica del Regno delle due Sicilie ho migliorato, anche se solo di poco, le condizioni della precedente moneta che possedevo, ho dato questa + 15 euro Per questa E' pur sempre in bassa conservazione, come del resto tutte le altre mie monete di questo periodo storico, ma per me è molto bella. Ho fatto bene? ho fatto male? vi ringrazio sin d'ora per un vostro parere.
    5 punti
  4. Le oncine siciliane sono molto molto comuni come tipologia e se ne trovano praticamente sempre in asta. Un anno poi particolarmente comune è il 1750. L'esemplare in foto si distingue però perché si vede chiaramente la ribattitura su un oncia del 1750 con la fenice entro cartella ornata, quest'ultima tipologia risulta R5. Oncia con fenice entro cartella ornata (foto dell'asta Nomisma 51)
    4 punti
  5. Ciao! e mettiamocelo un ducato veneziano di Francesco Foscari saluti luciano
    4 punti
  6. E adesso si torna a parlare di monete William Kneass Nel 1834, dopo che erano già state coniate un po' di quarter e half eagles, le due monete furono sottoposte a un importante restyling. Non solo estetico, con nuovi disegni, ma soprattutto pratico, con un necessario aggiustamento di peso, diametro e titolo dell'oro. Ci si era accorti, già da un pezzo a dire il vero, che Alexander Hamilton quarant'anni prima (vedi post #6), nello stimare il rapporto tra oro e argento in 15 a 1, aveva commesso un piccolo errore di calcolo. Ad accorgersene era stato in realtà fin da subito, Thomas Jefferson, che glielo aveva fatto notare, ma poiché tra i due non correva buon sangue Hamilton aveva tirato dritto per la sua strada. La cosa divenne sempre più evidente quando il valore dell'argento rispetto all'oro iniziò a calare sui mercati internazionali. Alla fine, il rapporto tra i due metalli era diventato di 16 a 1, il che significava che le monete d'oro americane, che continuavano a essere prodotte seguendo il vecchio rapporto, contenevano una quantità d'oro superiore al loro nominale. Di conseguenza, sparirono dalla circolazione (già se ne vedevano poche), poiché era più conveniente fonderle e vendere il metallo. Bisognava porre rimedio, e lo si fece riducendo diametro, peso e titolo dell'oro. Le quarter eagles mantennero il diametro, già ridotto nel 1829, di 18,2 mm., ma il loro peso passò da 4,37 a 4,18 grammi, e il titolo dell'oro scese da .9167 a .8992, per risalire a .900 nel 1837. Le half eagles ridussero anche il diametro, da 23,8 a 22,5 mm., il peso scese da 8,75 a 8,36 gr., e il titolo dell'oro seguì le stesse fluttuazioni dei quarters. A seguito di ciò, il valore dell'oro contenuto nelle monete scese, di poco, al disotto del facciale Queste modifiche furono anche l'occasione per aggiornare i vecchi disegni Capped Head di John Reich. A realizzare i nuovi venne chiamato William Kneass, che nel 1824 era subentrato a Robert Scot nella carica di Chief-engraver. Nato il 25 settembre 1780 a Lancaster, Pennsylvania, aveva prestato servizio nella guerra del 1812 come volontario associato degli ingegneri di campo, contribuendo a costruire fortificazioni sul fronte occidentale di Philadelphia. Gestiva un ufficio di incisione a Philadelphia, che era un popolare luogo di incontro per "ingegni e uomini di cultura". Il 29 gennaio 1824, fu nominato incisore-capo della Zecca degli Stati Uniti. Nel 1835, il direttore della Zecca Samuel Moore scrisse di lui: "Il signor Kneass, il nostro attuale incisore... è un funzionario accettabile, popolare e molto utile, forse uno dei più rapidi nell'esecuzione negli Stati Uniti. Non so se si sarebbe potuto trovare un altro la cui celerità nella professione sarebbe stata sufficiente a fornire tutti i conii che abbiamo impiegato negli ultimi cinque anni." Purtroppo, il 27 agosto 1835 Kneass subì un ictus debilitante che lo lasciò paralizzato sul lato destro. Da allora in poi, gran parte del lavoro di incisione sarà svolto da Christian Gobrecht, assunto come suo aiutante, ma Kneass manterrrà la carica di incisore-capo fino alla morte, nel 1840. Una prassi, quella di rimanere fino alla fine, inaugurata già da Robert Scot, e che sarà seguita da tutti i suoi successori fino a John R. Sinnock (autore del Roosevelt dime), morto in carica nel 1947. petronius
    3 punti
  7. Ciao. Se i fatti risalgono al 2021, non possono contestarti i reati previsti dagli artt. 518 quater C.P. e 518 undecies C.P., in quanto tali reati sono stati introdotti solo a partire dal 23.3.2022 e cioè a seguito della Legge 9.3.2022, n. 22. Tuttavia, mentre l'ipotesi di reato di cui all'art. 518 quater C.P. in precedenza non era prevista, quella di cui all'art. 518 undecies C.P. rientra nel previgente art. 174 del "Codice Urbani ("Uscita o esportazioni illecite") e quindi dovranno riformulare il capo di imputazione facendo riferimento a tale articolo. L'art. 61 comma 1 e comma C.P. contempla invece delle aggravanti comuni del reato/i : il comma 1 aggrava la pena prevista per il reato/i base se la condotta dell'agente è caratterizzata da motivi "abietti o futili" mentre il comma seconda aggrava la pena prevista per il reato/i base se l'agente "ha commesso il reato per eseguirne od occultarne un altro ovvero per conseguire o assicurare a sè o ad altri il prodotto o il profitto o il prezzo ovvero la impunità per un altro reato". Del tutto incomprensibile appare, sulla scorta della vicenda che hai raccontato, la contestazione del reato di cui all'art. 482 C.P. ("Falsità materiale commessa da privato") che non si capisce cosa c'entri. Non è che c'è qualche cos'altro che non hai esposto? Saluti. M.
    3 punti
  8. Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!! 😢
    3 punti
  9. Povera Italia dove vanno a perdere tempo e rompere le scatole a comuni cittadini,andassero fermare le borseggiatrici in stazione se vogliono fare del bene al paese ,ti fanno passare la voglia di collezionare .
    3 punti
  10. Forse ha data fastidio a qualcuno o c'è qualche moneta sospetta o ancora da dove sono state acquistate è già sotto accertamenti e si porta dietro tutti quelli che hanno acquistato da lui. Per questo ho rinunciato a collezionare o a studiare le monete antiche Romane,Bizantine,PreRomane ecc. In Italia portano o possono portare molti problemi e questo è un esempio 6 monete che non valgano quasi nulla sul mercato Numismatico ti fanno diventare un delinquente o quasi.
    3 punti
  11. Per contribuire, Cosimo II granduca di Toscana dal 1609-1621, Firenze, doppia in oro dal peso di oltre 6,7 grammi. Colui che concesse protezione a Galileo Galilei dalle persecuzioni dei Gesuiti. Un saluto Fofo
    3 punti
  12. 3 ducati 1854 La foto Non le rende tanta giustizia, ha i rilievi integri e metallo fresco e lucente
    3 punti
  13. Cari amici, È stato finalmente pubblicato il volumone (542 pp, 427 medaglie descritte ed illustrate, peso 2,5 kg!) "Venezia attraverso le medaglie. l'Ottocento" di Leonardo Mezzaroba, con il contributo dell'indimenticato Piero Voltolina e di Meri Beni Voltolina, una amica che con grande passione porta avanti la conoscenza e la valorizzazione della collezione e della mole di informazioni che ci ha lasciato Piero. Opera imperdibile non solo per i collezionisti appassionati di Venezia, rappresenta in un certo senso la naturale continuazione della monumentale opera del Voltolina sulle medaglie veneziane pre-1797. Allego copertina e due brevi estratti dall'introduzione, gentilmente concessi dalla signora Meri Beni. Su sua esplicita richiesta, chi fosse interessato all'acquisto (ad un prezzo davvero conveniente per l'importanza dell' opera) può scrivermi in privato e volentieri farò da tramite.
    2 punti
  14. Vuoi fare cambio con la mia? 😁
    2 punti
  15. Debora Barbagli e Massimo De Benetti, La collezione di monete etrusche del Museo Archeologico Nazionale di Siena, All'insegna del Giglio, 2024. Maggiori informazioni: https://www.insegnadelgiglio.it/prodotto/la-collezione-di-monete-etrusche/
    2 punti
  16. Questa già l'avevo postata nella sezione di Napoli Carlo III di Borbone
    2 punti
  17. Sicuramente la Puglia merita, come la Sicilia e prossimamente la Calabria, il Sud si fa sentire!
    2 punti
  18. Grazie Michele per il tuo professionale intervento. @Gianlucamilano ti consiglierei di fissando con @bizerba62 un appuntamento telefonico. Vista la serietà e la riservatezza della questione, parlandone a voce puoi spiegare meglio i dettagli con maggiore privacy e decidere con calma se avvalerti della Sua assistenza legale.
    2 punti
  19. Buongiorno a tutti, come volevasi dimostrare... anche Rocco immagina che @mactonio non risponderà mai più. Comunque sia, credo che l'unica variante catalogata per il 2 tornesi 1852 fu censita dal Pannuti come "stella più grande" - vedi catalogo Montenegro - che a mio parere, non sarebbe da considerarsi tale, visto che risulta comunque di difficile individuazione. Per il resto, possiamo anche riscontrare delle mere differenze di conio, come le diverse lunghezze della legenda al dritto, differenze dovute dalla diversa distanza tra la legenda ed il bordo: più è distante la legenda dal bordo e più estesa risulterà la legenda; più è vicina la legenda al bordo e più corta risulterà la legenda. Anche perché, nello specifico, non si potrebbe sintetizzare semplicemente con le definizioni "legenda corta" e "legenda lunga", considerando che, esiste anche un altro conio che presenta una lunghezza della legenda "intermedia". Provo a riassumere quanto ho scritto con un'immagine GIF. Un saluto, Lorenzo
    2 punti
  20. Federico II, Zecca di Napoli, tarì d'oro.
    2 punti
  21. Torniamo a parlare di exclavi con un caso particolare, quello di Madha e Nahwa. Come si capisce più facilmente guardando le mappe, Madha è un'exclave dell'Oman negli Emirati Arabi Uniti mentre Nahwa è un'exclave emiratina all'interno di Mahda. Fra i due territori e gli Emirati Arabi Uniti c'è libera circolazione. - Nahwa è l'unico caso di "exclave di secondo grado" all'infuori di quelle europee di Baarle Nassau / Barle Hertog, con un villaggio di una quarantina di edifici in cui si trovano anche una stazione della polizia emiratina e un ambulatorio medico. Fa parte dell'Emirato di Sharja e naturalmente vi circola il dirham degli Emirati Arabi Uniti. - Madha ha un territorio in gran parte disabitato. L'unica località è New Madha, un centro di 2200 abitanti con una scuola, un ufficio postale e una banca con un ATM che eroga solo rial dell'Oman. Ma da informazioni turistiche sappiamo che qui è utilizzato anche il dirham degli Emirati Arabi Uniti.
    2 punti
  22. Piccole donne Ma, indiani (e schiavi neri) a parte, com'era strutturata la società americana ai tempi di Andrew Jackson? Era davvero quella nazione di liberi e uguali vagheggiata dai Padri Fondatori? Per Alexis de Toqueville autore del classico La democrazia in America, pubblicato nel 1835, la caratteristica che distingueva gli americani era "l'uguaglianza di condizioni". L'intera società americana si era "fusa nel ceto medio", per cui pochi erano molto ricchi o molto poveri. Un'opinione condivisa da altri viaggiatori e cronisti europei dell'epoca, come Charles Dickens. Essi notarono la mancanza di barriere sociali e di distinzioni di rango, l'inesistenza di titoli, tranne alcuni blandamente onorifici come "giudice" o "colonnello", un comportamento generale assai meno formale di quello europeo, al quale gli immigrati dal vecchio continente si conformavano rapidamente, assumendo atteggiamenti egalitari. I politici vantavano le loro umili origini, o si scusavano per non averle, parole come "servitore" erano considerate avvilenti, "padrone" un termine troppo servile, raramente usato (tranne che negli stati del Sud). Perfino i bambini rifiutavano il principio dell'autorità. Gli europei, attenti alle divisioni di classe, trovavano questo spesso sgradevole, ma tutto ciò non faceva altro che rafforzare la convinzione che nell'America di Jackson ogni uomo valesse quanto qualsiasi altro La realtà era, naturalmente, diversa, soprattutto nelle grandi città del Nordest. All'epoca della visita di Toqueville (1831-1832), nella sola New York c'erano almeno un centinaio di persone che possedevano centomila dollari, e 75 a Boston. All'estremo opposto, l'immigrazione stava creando una massa crescente di poveri. E nonostante la presunta mancanza di classi, la società americana era tutt'altro che priva di stratificazioni: dovunque c'erano differenze di istruzione e posizione sociale, e in città come New York, Boston, Philadelphia esisteva, se non un'aristocrazia formale, un'élite di ricchi che viveva con pretese di signorilità e, soprattutto tra le donne, dimostrava un forte esclusivismo. Tuttavia, la tesi egalitaria non mancava di validità. Il fattore ricchezza non bastava da solo a conferire potere e prestigio, anche i ricchi dovevano lavorare per vivere, e in una società che premiava l'industriosità, il lavoro finiva per essere un elemento livellante. Inoltre, in una dimensione sconosciuta agli europei, gli americani parlavano e si vestivano tutti allo stesso modo: tipiche espressioni americane erano comuni a tutte le classi e in tutte le località. Altrettanto strana per gli europei, era quella che uno storico ha definito "la democraziadell'abbigliamento". Anche gli operai portavano i guanti, e il console britannico a Boston, osservando nel 1840 che le ragazze della servitù "erano gravemente affette dal cattivo gusto nazionale di essere troppo eleganti", si lagnava che fosse difficile "distinguerle dalle loro padrone" Anche il fattore demografico ebbe la sua influenza, gli Stati Uniti erano una nazione giovane non solo come storia: nel 1830 il 45% della popolazione non aveva ancora 15 anni, il 32% era sotto i 10. Questa straordinaria giovinezza contribuiva a spiegare la libertà di cui godevano i ragazzi americani, e che tanto sfavorevolmente colpiva gli osservatori europei. Dato che la manodopera era relativamente scarsa, gli adulti erano necessariamente occupati nel lavoro e i ragazzi dovevano diventare autosufficienti. La conseguenza fu, come osservava ancora Toqueville, che in America l'adolescenza era sconosciuta: come si espresse un altro osservatore, gli Stati Uniti erano una nazione senza ragazzi, con solo "piccoli uomini e piccole donne che stavano diventando grandi" petronius
    2 punti
  23. Secondo me hai fatto benissimo! 👌
    1 punto
  24. Eccola! Federico II, Augustale. Moneta di assoluto fascino.
    1 punto
  25. Ciao,bronzo seleucide di Antioco III. https://www.acsearch.info/search.html?id=3297599
    1 punto
  26. Ciao, grazie a tutti, in particolar modo ad Ale! Saluti, Gianfranco
    1 punto
  27. https://www.dirittoconsenso.it/2023/09/04/irretroattivita-della-legge-penale/
    1 punto
  28. Ciao,bronzo di Sigeion nella regione della Troade. https://www.acsearch.info/search.html?id=7731623
    1 punto
  29. Ciao, per l'ennesima volta: GRAZIE! Saluti, Gianfranco
    1 punto
  30. Buon Pomeriggio a Tutti, condivido con voi queste due mie mezze sovrane d'oro : 1/2 sovrana 1° tipo del 1831 Milano, rara, Francesco I° d'Asburgo Lorena (1815 - 1835) Regno Lombardo Veneto + 1/2 sovrana 2° tipo del 1835 Milano, comune, gr. 5,67 D mm. 21 contorno in incuso. Grazie per l'attenzione.
    1 punto
  31. Salve cari Amici. Oggi per Voi un denario di una delle mogli dell'imperatore più stravagante di tutti tempi . Aquilia Severa, una delle mogli di Elagabalo. Il denario ha un diametro di 20mm ed un peso di 2,67 grammi ; sul rovescio la Concordia. Non credo sia proprio tanto comune, in ogni caso a me piace tantissimo, spero anche a Voi !!! In mano è molto più bello: non sono esperto a fare foto. Ciauzzz Mario
    1 punto
  32. Ciao, molto bello davvero, è uno di quelli che manca alla mia lista, molto affascinante per la storia dell'augusta in questione ma anche, come osservò qualcuno sul forum tempo fa, uno dei pochi, se non l'unico forse, ritratto "reale" di una vestale 😄
    1 punto
  33. Secondo me hai fatto bene...
    1 punto
  34. Buongiorno,dovrebbe essere un semisse di Paestum. Le metto una lista cosi moneta in mano può identificarla. https://www.acsearch.info/search.html?term=+PAESTUM+HANDS&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&currency=usd&order=0
    1 punto
  35. Caro Ale75, desideriamo ringraziarla molto perché senza il suo studio e la sua generosità noi non avremo mai potuto identificarla. Veramente la ammiriamo tanto. Mille Grazie
    1 punto
  36. Buonasera,è di area tedesca. Dovrebbe essere questo 1/2 batzen del duca Ottone Enrico del ducato del Palatinato-Neuburg. https://www.acsearch.info/search.html?id=623825
    1 punto
  37. Per mettere un testone per @ZuoloNomisma che forse li apprezzerá, secondo me, sono assaí piú rari in bella conservazione delle piastre a mio modesto parere, che di queste ultime ne ho quasi per data. Ritratto sempre bel Nasuto, Ferdinando II dei Medici, testone Firenze 1636 e testone 1634 Ferdinando II collare alla Spagnola ,variante di conio con ritratto piú fine, collo e naso diversi dal conio conosciuto, ex coll Cosimo Rodolfi.
    1 punto
  38. Ciao, si tratta di un denario coniato per ricordare ed enfatizzare le sue battaglie vittoriose contro alcune popolazioni germaniche ( i Catti e gli Alamanni) la quale fu più frutto di mediazione e compromessi che vittoria vera e propria sul campo. Sul rovescio vi è rappresentato il dio della guerra Marte Propugnatore (cioè difensore, a salvaguardia dell'impero) con lancia e trofeo ( RIC 307) . Posto foto denario stessa tipologia per catalogazione. Di questa tipologia furono coniate monete anche per ricordare la campagna in Britannia ( posto foto di mio esemplare) 🙂. ANTONIO RIC 223
    1 punto
  39. Nel frattempo, per capire un po' meglio chi fosse l'uomo, ho avuto modo di trovare e leggere la bellissima memoria (e panegirico) che scrisse il Prof. D. Gio. Prosdocimo Zabeo proprio sul "Veneto artista Alvise Meneghetti, detto l'antiquario, perché d'ogni maniera d'anticaglie era conoscitore e mercante" e di come "Egli volle, che i suoi ingegnosi inganni traessero in errore anche l'età future". Sperando di fare cosa gradita, pubblico il frontespizio di un bel volume del nipote Bonaventura sulla rarità delle medaglie antiche, che ho recentemente acquisito e che, alla luce di questa nostra discussione, mi era sembrata un'affascinante ironia 🙂 Cari saluti, Marco
    1 punto
  40. Da amante della Repubblica Serenissima di Venezia questo zecchino mi dà i brividi. Lo stle ''moderno'', il globo crucigero al posto del Vangelo, la freddezza del conio sono tutti particolari che non hanno nulla a che vedere con i veri zecchini. Ma il particolare che mi dà maggiore fastidio è la rappresentazione di Francesco II nelle vesti del Doge. Arka # slow numismatics
    1 punto
  41. Ciao Domenico, In realtà non mi sono mai occupato della presenza e della posizione dei trisceli. Non per disattenzione ma solo perché erano dei punzoni, a mio avviso, inseribili sul conio con molta più libertà di quelli delle lettere, pertanto non "fondamentali" per il mio studio. Peraltro sul Papadopoli, e quindi sul Corpus che ne deriva, sono elencate numerose varianti proprio sulla presenza e posizione degli stessi. Varianti che non sono assolutamente definitive e (lo so per esperienza) pubblicate.
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  42. Doppio Marengo di Napoleone, moneta molto comune
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  43. Chiediti perché…🤣🤣🤣
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  44. Bel Matapan....ho anche offerto sul lotto ma ha preso il razzo x lo spazio....come del resto anche quelli che ho visto in una prossima asta molto gettonata anche se di Dogi diversi.
    1 punto
  45. Complimenti, bellissima collezione
    1 punto
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