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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/17/25 in Risposte
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Per rimanere su Milano, cambiamo il periodo Giuseppe II d’Asburgo Lorena sovrano 17895 punti
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Qui non ho il cartellino, ma si può vedere il numero dello slab come riportato sul sito dell' asta.4 punti
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Salve Michele, io mi chiamo Rodolfo ed è un piacere parlare di monete e di passioni come queste. I testoni della Famiglia Medici Sono molto belli e non li avevo mai visti.. Complimenti per la sua notevole collezione! Allego foto di un Tollero di Cosimo III del 1700 monetazione per Livorno ma sempre coniati in Firenze. Ritratto fine e fluente di capelli. Un saluto Rodolfo4 punti
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Buongiorno dopo tanti anni che la cercavo, finalmente ho trovato una bella ape del 1929, per sostituire quella che avevo già nella raccolta. Pur essendo data comune, non è stato facile trovarla. Eccola qui: questa è quella vecchia3 punti
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Le monete d'oro disegnate da Kneass, non si discostano molto da quelle precedenti di John Reich. Al dritto c'è ancora la testa di Lady Liberty volta a sinistra, che ha perso il cappello e ha ora i capelli fermati da un nastro con la scritta LIBERTY. Nel giro ci sono sempre le 13 stelle, e in basso la data. La cosa che più salta all'occhio è il dimagrimento di Lady Liberty , si ritiene infatti che Reich avesse usato come modella per le monete la sua amante, un po' sovrappeso Questa tipologia è conosciuta come Classic Head, per il chiaro riferimento all'antichità classica e, anche, alle sculture del Canova. Il rovescio delle monete di Kneass replica, con leggere modifiche, quello di Reich, l'aquila araldica ad ali spiegate con lo scudo sul petto, frecce e ramo d'ulivo tra gli artigli. La modifica più vistosa è l'eliminazione del motto E PLURIBUS UNUM, probabilmente per mancanza di spazio. Nel giro rimane la scritta UNITED STATES OF AMERICA, e in basso il valore. (foto da Heritage Auctions) La vita di questa tipologia di quarter e half eagles, fu assai breve: iniziata per entrambe nel 1834 terminò, per le quarter eagles, nel 1839, l'anno di emissione della moneta mostrata sopra. petronius3 punti
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Gentilissimi tutti. Rileggendo credo che alla base delle incomprensioni ci sia la mancanza della comunicazione non verbale da cui passa, perdonate il bisticcio, oltre l'80% della comunicazione stessa. Non mi pare ci sia stato nulla di particolarmente grave. Ma cerchiamo di tenere pacati i toni che davvero non è il caso. Siamo di fronte alla bellezza ed alla meraviglia e non è il caso di inalberarsi ed alzare i toni su questo. Il litigio, almeno su questo, penso non sia la via. Mai. La mia mente vaga alle immagini delle guerre e dei massacri quotidiani che si svolgono a poche centinaia di Km da noi. Amici: qui stiamo condividendo bellezza e passione.3 punti
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Questi francobolli furono emessi dal 1858 al 1870, quindi i diversi piatti furono creati in quel lasso di tempo. Il venditore ha dato una notizia superficiale non completa. Sai quanti venditori vendono cose che non conoscono. Quello del numero di plates sulla cornice è un piccolo segreto che il collezionista esperto non rivela mai al neofita per puro individualismo, io li chiamo i segreti di pulcinella, infatti queste informazioni vanno rivelate a chi inizia questo hobby perché sono il pepe di questo collezionismo, altrimenti non ci dovremmo lamentare che la filatelia sta morendo. Bisogna dare a chi inizia gli strumenti per capire, credo che in questo l'amico @fapetri2001 sia d'accordo con me. Quando ero giovane studente lavoratore a Londra, dei vecchi collezionisti che incontravo ogni sabato mattina in un negozietto di filatelia, non fecero mai segreto con me di questi piccoli ma interessanti particolari, .. ed io oggi non ne voglio fare segreto con altri.. divulgare fa capire e apprezzare, scusate la rima.3 punti
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Bellissimi i due testoni medicei @fofo della sua collezione! Li apprezzo molto, raccogliendo esclusivamente questa tipologia monetale, anche se "limitata" alla monetazione papale. Per rispondere alla sua domanda, mi permetto di andare "off topic", nel senso che i papi della famiglia Medici sono tutti del '500, per cui dovremmo inserire i loro ritratti nella prima discussione analoga a questa. Ad ogni modo, andando in ordine cronologico abbiamo: - Leone X (Giovanni de Medici) 1513-1521. Quarto di ducato. Questa moneta non ce l'ho ancora il collezione, perché per ora è un filino fuori budget😅. L'esemplare che allego è proveniente dalla recentissima Nomisma 73, dove è rimasto invenduto (proveniente dalla collezione Benatti, ex Nomisma VR). I coni sono attribuiti a Piermaria Serbaldi da Pescia, detto il Tagliacarne. -Clemente VII (Giulio de Medici) 1523-1534. È stato il papa del celeberrimo Sacco di Roma del 1527, quando orde di Lanzichenecchi invasero l'Urbe, mettendo a ferro e fuoco la città, costringendo il papa a fuggire attraverso il "Passetto" travestito da mendicante per mettersi in salvo. È stato anche il papa che commemorò il Giubileo del 1525. Questo quarto di ducato della mia raccolta (moneta R5) lo ricorda. -Pio IV (Giovan Angelo de Medici) 1559-1565. Nacque a Milano. Il padre, Bernardino Medici di Nosigia, apparteneva alla famiglia dei Medici milanesi che si riteneva imparentata alla lontana con i Medici di Firenze, pur senza prove effettive di discendenza comune, ma comunque sufficienti per far si che potesse anche lui fregiarsi dello stemma araldico di famiglia con le sei palle. Questo testone della mia collezione, coniato ad Avignone (moneta R5), costituisce uno dei pochissimi ritratti in moneta di questo papa, che viene raffigurato oltre che qui, solo sul bianco coniato a Bologna. Michele3 punti
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Ciao, premetto che il mio non è assolutamente un intervento autorevole ma di semplice appassionato 🙂. Si tratta di un antoniniano celebrativo e di propaganda. Molto probabilmente, secondo me, coniato nel primo anno di regno di Filippo l'Arabo ( 244-245) per celebrare la salita al potere dopo aver fatto uccidere dall'esercito il suo predecessore Gordiano lll durante la campagna militare contro i Persiani ed averne preso il posto. Siamo durante il periodo storico dell'anarchia militare. Non da escludere anche la celebrazione della sua vittoria sui Carpi nel 247 che sembra essere stata l'unica dei suoi anni di regno. Le altre sue campagne furono improntate solo a salvaguardare e proteggere i confini dell'impero dalle mire di alcuni popoli lungo il Danubio. Il RIC 50 è corretto e riporta la personificazione della Vittoria andante a sinistra. Sempre della stessa tipologia furono coniati anche esemplari con la Vittoria andante a destra (RIC 49b) e stante (RIC 51) 🙂 ANTONIO2 punti
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Salve, segnalo : Il rapporto della Classe di Scienze Matematiche e Fisiche all’Istituto Nazionale di Francia La produzione di assegnati e monete fiduciarie nella Francia rivoluzionaria Alain Borghini Alberto D’Andrea L’opera ha come tema centrale il rapporto che la Classe di Scienze Matematiche e Fisiche tenne all’Institut Nationale de France, e che verteva sull’operato di Droz e sulle sue innovazioni tecniche nel campo della produzione di monete e di medaglie. Allo stesso Droz fu affidato anche il compito di realizzare l’assegnato da 25 sols. Nel libro, oltre alla ristampa anastatica ed alla traduzione del rapporto, viene tracciato un quadro storico generale per meglio comprendere il periodo in cui Dorz visse ed operò. Infine il testo è corredato da un breve catalogo sugli assegnati e sui monneron. Con il patrocinio dell’Accademia Numismatica Italiana A.N.IT. e del Museo Medagliere dell'Europa Napoleonica. 184 pagine a colori, formato foglio A4, € 50,00 https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.edizionidandrea.com/&ved=2ahUKEwiivMXWu9-MAxUkSP4FHRonLzMQFnoECCcQAQ&usg=AOvVaw1rZx26Hvtxi2vmuYN3LTiz2 punti
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Ciao! La prima impressione è che sia il risultato di un divertimento stubido; hanno preso un Soldo da 12 Bagattini e l'hanno usato come un conio su una lamina di piombo. Oppure hanno messo il Soldo tra due lamine, data una bella martellata e poi sono state unite le due parti saluti luciano2 punti
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Carissimo. Gli utenti in questione @LOBU e @mactonio hanno già chiarito le loro posizioni con estrema gentilezza ed educazione come si conviene al tema ed all'ambiente. E sono stati in grado di farlo in autonomia senza bisogno di alcuna reprimenda da terze parti. Passiamo oltre, grazie.2 punti
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C a valle rialeggera' = cavalleria leggera. Buona giornata!2 punti
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Il Kosovo presenta una situazione anomala che il governo tenta ancora oggi di sistemare. Vale la pena di ripercorrere brevemente la storia valutaria del paese, uno di quelli che utilizzano unilateralmente l'euro come propria valuta. Durante la disintegrazione della Jugoslavia il Kosovo tentò invano di ottenere l'indipendenza e nel 1998 la situazione degenerò nella cosiddetta Guerra del Kosovo. Il paese dichiarò l'indipendenza il 17 febbraio 2008 e ad oggi è ufficialmente riconosciuto da poco più di 100 paesi del mondo, di cui 22 stati dell'UE su 27 (eccezioni: Spagna, Slovacchia, Romania, Grecia e Cipro). Prima del 1999 il Kosovo in quanto regione autonoma della Serbia era vincolato alla politica monetaria jugoslava e al dinaro jugoslavo, ma l'alta inflazione dovuta alla guerra e le tensioni politiche finirono per screditare la valuta jugoslava, di conseguenza molti preferirono usare e accumulare divise estere: la più diffusa era il marco tedesco, sebbene anche il dollaro USA e il franco svizzero fossero ampiamente utilizzati. Non essendoci restrizioni all'importazione e all'esportazione di euro/ex-marchi e vista anche l'alta quantità di rimesse degli immigrati in UE, nel dopoguerra fu possibile rifornire il Kosovo di contante a sufficienza, anche se il dinaro jugoslavo e successivamente il dinaro serbo continuò a essere ampiamente utilizzato nel Kosovo settentrionale e nelle enclavi a maggioranza serba. Nel giugno 1999 il Kosovo adottò unilateralmente l'euro (in forma di marco tedesco) come valuta ufficiale, la misura considerata più ragionevole per un paese senza nessuna precedente esperienza di una moneta e una banca centrale proprie, che cercava la completa indipendenza dalla Jugoslavia - all'epoca ridotta alle sole Serbia e Montenegro - e la cerca ancora oggi nei confronti della Serbia. La situazione attuale è che il dinaro serbo ha continuato a circolare nelle province del Kosovo a maggioranza serba (in azzurro sulla mappa), che godono di una forte autonomia di fatto ma dal febbraio 2024 la Banca Centrale della Repubblica del Kosovo ha adottato un regolamento che stabilisce che l'euro è l'unica valuta legalmente utilizzabile per le transazioni pubbliche, fermo restando il diritto di ognuno a regolare quelle private nella valuta che preferisce. Questa misura ha provocato proteste nelle zone a maggioranza serba, dove anche nelle istituzioni locali (*) e nelle banche si continuavano ad effettuare pagamenti in dinari. Come provvedimenti per far rispettare la legge la polizia kosovara ha chiuso sei filiali della cassa di risparmio locale che aveva rifiutato di adattarsi alla nuova normativa, e la banca centrale kosovara ha offerto la possibilità di convertire i dinari in euro versandoli in conti bancari gratuiti in euro. (*) La Serbia spende il corrispondente di circa 120 milioni di euro all'anno per finanziare un sistema di istituzioni parallele in Kosovo per la minoranza serba. Una curiosità sull'euro in Kosovo: https://www.cronacanumismatica.com/che-valuta-circola-in-kosovo-monete-false-da-2-euro/2 punti
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Cari amici Carlo Emanuele IV di Savoia, detto l'Esiliato (Torino, 24 maggio 1751 – Roma, 6 ottobre 1819), fu re di Sardegna, duca di Savoia e sovrano dello Stato sabaudo dal 1796 al 1802. Nacque a Torino il 24 maggio 1751. Era il figlio maggiore del Re di Sardegna Vittorio Amedeo III e dell'infanta di Spagna Maria Antonietta, figlia di Filippo V di Spagna. Tra le sue sorelle vi furono Maria Giuseppina, moglie di Luigi XVIII di Francia (all'epoca conte di Provenza); Maria Teresa, moglie di Carlo X di Francia (all'epoca conte d'Artois); Carolina, moglie di Antonio I di Sassonia (all'epoca principe ereditario). Malaticcio, epilettico, psicologicamente fragile, Carlo Emanuele fu profondamente provato dagli effetti della rivoluzione francese: nel 1793 fu condannato a morte il cognato Luigi XVI, nel 1793 subì la stessa sorte la cognata Maria Antonietta, l'anno seguente toccò all'altra cognata, Madame Elisabeth, e le truppe della repubblica francese fecero irruzione nei domini del padre. Devotissimo, come Amedeo IX, Carlo Emanuele trovò sollievo nella sua fede: nel 1794 divenne membro del terz'ordine di San Domenico, prendendo il nome di Carlo Emanuele di San Giacinto. Sfuggì anche a due congiure finché, sfinito, nel 1802 abdicò a favore del fratello Vittorio Emanuele I entrando poi quale novizio nei Gesuiti. Mori nel 1819 a 68 anni. La sua monetazione non è particolarmente vasta ma è sempre stata molto ricercata perché non è mai stata comune sul mercato numismatico, se si eccettuano i 2,6 soldi in mistura e i 2 denari in rame. Particolarmente negli ultimi anni le sue doppie e mezze doppie d'oro, se in ottimo stato di conservazione, raggiungono quotazioni di tutto rispetto. Il massimale in argento è rappresentato dal mezzo scudo, con due millesimi di grande rarità (1797 e 1800) e due assai più reperibili (1798 e 1799). I pezzi datati 1799 e 1800 sono stati coniati dalla Repubblica Cisalpina nell'ultima parte del 1800. L'esemplare che qui vi presento, da molto tempo in collezione, è di buona qualità; presenta i consueti graffietti di conio al D (neanche tanti) e minimi colpetti al bordo al R. Si tratta di monete di conio basso per cui l'usura è facilmente riscontrabile; da qui le quotazioni non indifferenti per gli esemplari sopra lo SPL.1 punto
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Ottimo esemplare per la tipologia Fabio, complimenti. Anche io in 200 anni di vita non ho mai visto un FDC. 🤣🤣🤣1 punto
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@Ptr79, suggestiva bella moneta, senza se e senza ma, lodi, lodi.1 punto
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Ciao, grazie ma preferisco solo appassionato 🙂. ANTONIO1 punto
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Salve. Condivido una mezza piastra da 60 grana 1850 di Ferdinando II. Peso gr.13,70. Magliocca pagina 352 n.586 del suo manuale delle monete di Napoli 1674/1680. E' ribattuta su una mezza piastra del 1847? Grazie. Saluti.1 punto
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Benissimo, sono contento. Dai, dai... poi piano piano cerchiamo quello con il timbro nero 😅1 punto
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Buon Pomeriggio @Antonino1951, se può servire in allegato piccolo schema di base ( fornito da @caravelle82 ), altrimenti cliccando in attività in alto + cerca e digitando quanto serve ci dovrebbero essere dei posts di riferimento.1 punto
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Non so cosa sia successo nel frammezzo dei nostri messaggi. Grazie per le precisazioni, sono felicissimo di poter parlare di numismatica senza alcun contorno estraneo.1 punto
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salve ilSear riporta questa classificazione1 punto
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Recentemente stavo ristrutturando la casa di mia nonna (deceduta da prima del covid) e volevo cambiare i mobili, solo che prima di metterli in cantina ho deciso di controllarli da cima a fondo e queste banconote le ho tirate fuori dal retro di un cassetto di una credenza dopo averlo rimosso1 punto
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Ciao @giovanni0770 sì, esatto, esiste anche questo conio... immagini di Inasta 1111 punto
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Grazie @mactonio, probabilmente la tua premessa cozzava con l'interesse per le varianti che hai manifesto in altre discussioni... Sinceramente, non mi spiegavo il perché non rispondessi a delle semplici domande: "cosa non ti soddisfa della moneta in FDC che ti sei aggiudicato all'asta Nomisma del 24 marzo 2024? E poi, perché il mese scorso te ne sei aggiudicata un'altra all'asta San Martino? " E poi, non mi spiegavo il perché, avendo avuto la possibilità di fotografare il taglio - quindi avendo la moneta in mano - poi latitavi alla richiesta di altre foto... Tutto qui. Il discorso del troll scaturiva proprio da questo, tant'è che ho scritto "Spero tanto di sbagliarmi e che non sia questo il caso, mi auguro di essere smentito quanto prima dalle nuove foto di queste due splendide monetine". Grazie ancora per le foto.1 punto
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Nell'identificazione del plate Number con questi esemplari e' molto piu' semplice perché veniva stampato ai lati dove contrassegnato, se la vista non mi inganna il tuo esemplare appartiene al plates 13, numero ben visibile anche dalla foto. Per il plates 13 i libri ci dicono che l' esemplare ha linee sottili sotto postale e sopra two pence, ha filigrana large crown del tipo II (2) e perforazione 14 e fu messo in stampa il 13.4.1869. La decentratura di queste emissioni è molto comune, infatti ben centrati valgono anche il 200% in piu' del valore di catalogo. Non amo dare un valore venale a queste meraviglie, ma mi piace dare informazioni a collezionisti che da neofiti si approcciano a questo hobby, affinché la filatelia venga amata e collezionata come un'opera d' arte. Complimenti e' un bel Francobollo. PS. Sopra ho chiesto se il Francobollo era stato capovolto perché in queste emissioni ci possono essere esemplari con filigrana capovolta, creando in questo caso una variante importante e ricercata dai collezionisti anche di valore.1 punto
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Ciao, bellissimo, la Vittoria al rovescio è spettacolare 😃 Per la classificazione attendiamo qualche parere autorevole 😃1 punto
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@Rocco68 ho scritto in altro commento le mie motivazioni, non era mia intenzione che la discussione andasse sprecata1 punto
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@LOBU @CdC @Rocco68 a tutti. Buongiorno Lorenzo, non ho risposto per due motivi: 1) impegni 2) non ho molto gradito il tono inquisitorio del tuo commento e volevo evitare polemiche inutili. Cosa non mi soddisfi di una moneta e se, perché ne ho comprate due uguali, da dove e a che prezzo, esula assolutamente dal topic ed ho trovato alquanto direi “strane” le tue richieste. In merito alla richiesta di foto, ho riconosciuto una ulteriore provocazione, perché di solito si chiedono le foto quando si pensa che la persona non abbia realmente tra le mani la moneta. La conferma che quanto pensavo fosse corretto, l’ ho avuta dal fatto di essere stato definito TROLL e di aver preso la foto del bordo chissà da dove e le foto delle monete da internet. Innanzitutto, perché avrei dovuto farlo? Per concludere, se mi garantisci delle pubbliche scuse, sarò ben lieto di postare le foto da te richieste1 punto
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Sì, ma al contrario della Danimarca (altro cambio praticamente fisso) vogliono anche avere voce in capitolo nel gestirlo e proteggersi dalla speculazione.1 punto
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Grazie, portata al compro oro venduta a 635 euro Grazie a tutti comunque1 punto
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Segnaliamo! Grande novità per tutti gli appassionati di numismatica! Il CNI - Circolo Culturale Numismatica Italiana organizza il 1° Convegno Numismatico a San Severo (Foggia). Presso il CONAD SHOPPING CENTER di San Severo (Foggia). Dal 24 aprile al 4 maggio 2025. Orari apertura (giorni festivi): Mattina: 10:00 - 13:00. Pomeriggio: 17:00 - 20:00. Ingresso gratuito! Ampio parcheggio esterno disponibile! Per info o prenotazioni: Roberto Fratello (+39) 320 28 97 546 Email: [email protected] Non mancate a questo imperdibile evento dedicato al mondo della numismatica!1 punto
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Ci siamooooooooooooooooo!!!! 💘💪1 punto
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Le oncine siciliane sono molto molto comuni come tipologia e se ne trovano praticamente sempre in asta. Un anno poi particolarmente comune è il 1750. L'esemplare in foto si distingue però perché si vede chiaramente la ribattitura su un oncia del 1750 con la fenice entro cartella ornata, quest'ultima tipologia risulta R5. Oncia con fenice entro cartella ornata (foto dell'asta Nomisma 51)1 punto
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20 lire 1846 Torino, Carlo Alberto, rara R2, periziata in BB da Ernesto Memoli nel 2009.1 punto
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Riproduzione moderna secondo me. Fondi troppo perfetti oltre che peso assolutamente fuori standard.1 punto
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Ottimo suggerimento, i testi di Filippo Carlà sulla monetazione imperiale tardo-antica sono davvero illuminanti e preziosi, soprattutto per chi è interessato al periodo, in particolare il volume sulla monetazione aurea tardo-antica è un vero e proprio trattato di storia monetaria con discussioni e analisi molto approfondite e anche di carattere filologico sulle diverse fonti esistenti, sia di carattere letterario che epigrafico e documentario come i papiri ritrovati in diverse località egiziane, per questa e altre ragioni si tratta di una lettura di notevole valore scientifico ma non facile e che richiede una buona e resistente mascella cranica, magari almeno un po' assuefatta all'analisi filologica delle fonti antiche... Potrebbe essere utile a mio avviso partire dalla lettura di suoi saggi più brevi a carattere introduttivo: https://www.academia.edu/1529122/Regionalizzazione_e_frammentazione_dellarea_monetaria_romana_in_età_tardoantica_il_caso_delloro https://www.academia.edu/197009/Il_sistema_monetario_in_età_tardoantica_spunti_per_una_revisione Molto utile per un approfondimento più estensivo anche alla storia economica romana con riferimenti alla storia monetaria è il volume in formato cartaceo di cui posto di seguito l'immagine...1 punto
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Bella e interessante discussione. Attendo le prossime puntate 😄1 punto
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Buonasera a tutti, in attesa del 47, posto il mio comunissimo 1852. Punteggiatura incompleta in leggenda. Magliocca 740 Saluti Alberto1 punto
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Ciao! Non necessariamente, perché i dubbi sono tanti; mi spiego meglio: @gigetto13 ha ipotizzato che potrebbe trattarsi di un peso relativo a 10 ducati veneziani, ipotesi che anch'io condivido; Se ciò fosse corretto, non sappiamo però dove e quando è stato creato questo peso. Prima ipotesi Se fosse una creazione veneziana, il termine "Ducato" aveva un significato preciso e si riferiva al Ducato d'oro che ha mantenuto questa denominazione fino al dogato di Pietro Lando (1539-1545); sotto il dogato successivo di Francesco Donato (1545-1553), già la moneta cominciò ad assumere il nome di Zecchino; considero difficile che a Venezia avrebbero usato sul peso il termine Ducato, quando ormai era correntemente usato il termine Zecchino; quindi il peso dovrebbero averlo creato antecedentemente all'uso del termine Zecchino. In questo periodo il Ducato/Zecchino ha avuto pesi oscillanti tra i gr 3,53 e 3,49; dando per corretto il peso che @Ilketto ha riferito di gr 34,5, possiamo ritenere ammissibile che ci si riferisca al peso di 10 Ducati (è accettabile che il peso monetale possa essersi perso qualche centesimo a causa della consunzione). Il problema è che in questo periodo la zecca di Venezia non coniava multipli da 10 Ducati (e nemmeno da 10 Zecchini); il primo multiplo da 10 Zecchini noto, è stato coniato sotto il dogato di Nicolò Contarini (1630-1631). Seconda ipotesi Se il peso monetale fosse una creazione fatta in altro Stato, potrebbero benissimo aver usato il termine Ducato per qualche tempo ancora (forse qualche anno), anche se a Venezia era già desueto; in ogni caso multipli di Ducati/Zecchini ancora non ne circolavano. Terza ipotesi Il peso monetale, pur riferendosi ad una precisa valuta veneziana (Ducato/Zecchino), non serviva per pesare monete, ma lingotti in oro del valore di 10 Ducati/Zecchini; sapendo che queste monete erano di oro puro, avevano una equivalenza al peso di un lingotto di gr 34,90/35,30. Rientra anche - in ogni caso - l'eventualità che servisse per pesare 10 monete singole da 1 Ducato/Zecchino. saluti luciano1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
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