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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/23/25 in Risposte

  1. Buonasera, appena arrivato un antoniniano dell’imperatore Marcus Piavonius Victorinus (nelle iscrizioni si trova anche Piavvonius e Piaonius), 271 d.C., Colonia, gr 1,92, mm 19, 12h, RIC 61. Diritto: IMP C VICTORINVS P F AVG. Vittorino, busto verso dx, radiato e corazzato. Rovescio: PROVIDENTIA AUG, la Providentia stante, verso sx, panneggiata, un globo ai piedi, bastone nella mano dx e cornucopia nella sx. Può capitare che un acquisto non sia determinato da un meditato programma di collezione ma dall’incontro casuale con una moneta che sollecita gusti e sensibilità assolutamente personali. In questo caso ho subito apprezzato i lineamenti veloci e chiaroscurati del volto magro e solido, la cui nitidezza contrasta con la stanchezza del rovescio, anch’esso però a modo suo attraente proprio in virtù dei suoi pochi accenni. Sono stato attirato (come sempre) anche dal rilievo di alcune lettere della legenda di diritto, e dalle linee di espansione (poco evidenti in foto) che sembrano far risuonare, ogni volta che le si guarda, il suono metallico del colpo di conio; e ancora dal colore e dall’aspetto della patina...etc... Se poi, a fronte di un costo già modesto, si presenta un’occasione di acquisto ancor più favorevole, ecco spiegato l’imprevisto arrivo di Vittorino, che mi permette naturalmente anche di fissare un primo riferimento collezionistico riguardo le vicende dell’Imperium Galliarum. Da quanto leggo, alcune iniziali emissioni di Vittorino della zecca di Treviri rimandano al volto di Mario, plausibilmente per ignoranza delle reali fattezze del nuovo imperatore, che risultarono invece da subito note agli zecchieri di Colonia. Il volume di aureliani emessi da Vittorino mi sembra di capire sia stato particolarmente notevole e il conio stanco di rovescio una loro caratteristica frequente. Durante il regno di Postumo, Vittorino era stato tribunus praetorianorum, come si ricava dall’epigrafe di un mosaico di Treviri (CIL XIII, 3679): M.Piaonius Victorinus Tribunus Pret[oria]norum (le lettere mancanti si devono ad una riparazione del mosaico). Vittorino risulta poi console con lo stesso Postumo, come testimonia un’epigrafe funeraria (CIL II, 5736): […] do(mino) no/stro) Pos(tumo) / IIII et Vict(rino) co(n)s(ulibus). Secondo l’Historia Augusta, che elenca Vittorino tra i Trenta Tiranni che seguirono alla sconfitta di Valeriano, Postumo lo avrebbe addirittura associato al potere imperiale per fronteggiare Gallieno (HA, I due Gallieni, 7 e I Trenta Tiranni, 6), ma la notizia non appare plausibile per diverse ragioni. Ciò non toglie che Vittorino fosse giunto a svolgere un ruolo di assoluto rilievo al fianco di Postumo. Vittorino salirà al trono con l’appoggio dei reparti di Augusta Trevirorum (Treviri), dopo la breve parabola imperiale dell’ex fabbro Mario, acclamato dalle truppe alle quali aveva concesso il sacco di Magontiatum, il cui divieto era invece costato la vita a Postumo (creatore e per quasi dieci anni efficace guida dell’Imperium Galliarum). Nei suoi due anni scarsi di regno, Vittorino dovette probabilmente subire la riconquista di alcuni territori da parte del generale Giulio Placidiano, inviato di Claudio il Gotico. Riuscì però a concludere vittoriosamente i sette mesi di assedio di Augustodunum Haeduorum (Autun), che si era ribellata in favore di Claudio (il quale però non inviò mai aiuti alla città). Le fonti narrano che Vittorino sarebbe stato infine ucciso da un marito geloso, tale Attitianus. Le stesse fonti, tanto l’Historia Augusta (I Trenta Tiranni, 6) quanto Aurelio Vittore (De Cesaribus, 33,12) ed Eutropio (Breviarium ab Urbe Condita, IX,9,3) insistono sul carattere lussurioso di Vittorino, tale da comprometterne le altrimenti numerose virtù. Contemporaneamente al padre sarebbe stato eliminato anche il figlio, Vittorino il Giovane, da appena un giorno elevato al rango di Cesare. Sarà poi la madre di Vittorino, Vittoria, a guidare l’ascesa di Tetrico (al tempo praeses provinciae della Gallia Aquitania) e del figlio Tetrico II, i quali però, dopo alterne vicende culminanti nella decisiva battaglia apud Catalaunos,nei pressi di Châlons-sur-Marne (274), finiranno prigionieri di Aureliano, ponendo così fine alla secessione delle Gallie. Un saluto e a presto, Lucius LX P.S.Trovo navigando in rete una revisione bibliografica (non so quanto completa) relativa a vari aspetti della monetazione di Vittorino: https://www.forumfw.com/t3634-l-empire-des-gaules-postume-lelien-marius-victorin-tetricus . I contributi presenti sul forum sono come sempre numerosi e preziosi. Tra le molte notizie ricordo la bella serie di aurei con legioni (alcune anche di territori lontani dalle Gallie). C. Oman, in The Legionary Coins of Victorinus, Carausius, and Allectus, 1924, ritiene che si debbano considerare tali serie legionarie più come una forma di propaganda che un’attestazione dell’effettiva presenza nelle Gallie di tutte le legionicitate o di loro vexillationes.
    4 punti
  2. L'aquila torna a volare Beh, non proprio per vedere un'altra aquila in volo come quella sul dollaro bisognerà attendere quasi vent'anni, il già citato centesimo di Longacre. Ma tornano a volare le Eagles, le monete d'oro da 10 dollari, dopo ben 34 anni dalla loro ultima apparizione. Le coniazioni di questo nominale riprendono, con 7.200 pezzi, nel 1838, e continueranno con lo stesso disegno ininterrottamente fino al 1907. Ma il disegno che Gobrecht preparò per questa moneta non ha nulla a che spartire col maestoso uccello in volo sul dollaro. Questa aquila ha i piedi ben piantati in terra, come quella di William Kneass già vista sui suoi sottomultipli, da cui differisce in pratica solo per il fatto che le sue ali si estendono da un bordo all'altro della moneta. Ma ha sempre la testa volta a sinistra, lo scudo sul petto, frecce e ramo d'ulivo stretti tra gli artigli. E nel giro l'iscrizione UNITED STATES OF AMERICA. Ma per la prima volta su questo nominale compare l'indicazione del valore,TEN D., e c'è un'importante differenza con le monete coniate fino al 1804: anche le eagles subiscono una riduzione di diametro, peso e titolo dell'oro. Si passa così da 33 a 27 mm., da 17,5 a 16,718 grammi, e il titolo dell'oro scende da .9167 a .900. Questi parametri rimarranno invariati fino al 1933, ultimo anno di coniazione delle monete d'oro per la circolazione. (foto da Heritage Auctions, conservazione stimata da NGC PR63 Cameo) petronius
    4 punti
  3. Ho avuto il privilegio si poter visionare in anteprima il Manuale e posso testimoniare che la nuova edizione, rispetto alla precedente - oltre ad avere una veste grafica migliore - non si limita ad aggiornare quella del 2018 con l'aggiunta di varianti e l'aggiornamento delle valutazioni, ma costituisce un rinnovamento radicale: un vero passo in avanti. È possibile apprezzare una lunga parte introduttiva dedicata alla zecca e ai suoi lavoranti con la trascrizione dei documenti normativi dell'epoca. Inoltre viene riportato il sistema monetario e pondometrico allora vigente. Una delle tante novità, spesso trascurata dagli studi numismatici, sono le descrizioni dei tagli per ogni singola moneta, nonché numerose notizie storiche e numismatiche. Ci sarebbe molto da scrivere, ma non posso che consigliarne caldamente l'acquisto. Allego alcune pagine
    3 punti
  4. Perdonami se te lo dico ma stai aprendo molte discussioni dai titoli senza senso, cosa che nel regolamento è chiaramente sconsigliato di fare. Magari scusati di meno ma leggi con più attenzione il regolamento: https://www.lamoneta.it/guidelines/
    3 punti
  5. Christian Gobrecht Il terzo Chief-engraver della US Mint è anche quello rimasto in carica meno a lungo, tre anni e sette mesi, dal 21 dicembre 1840 al 23 luglio 1844, giorno della sua morte. Era nato nel 1785, il 23 dicembre, a Hanover, Pennsylvania, dal reverendo John C. Gobrecht, giunto in America dalla Germania trent'anni prima, e da Elizabeth Sands. Dopo aver svolto l'apprendistato presso un orologiaio a Manheim, sempre in Pennsylvania, divenne incisore di meccanismi ornamentali per orologi a Baltimora. Nel 1811 si trasferì a Philadelphia, e nel 1816 entrò a far parte della prestigiosa ditta di incisione di banconote Murray, Draper, Fairman and Company, dove le sue capacità di incisore attirarono l'attenzione del direttore della Zecca Robert Patterson. Esiste documentazione che dimostra che Gobrecht lavorò per la Zecca già nel 1823, subito dopo la morte del primo incisore-capo Robert Scot. Si trattò solo di un incarico temporaneo, nel 1824 invece fu assunto come appaltatore esterno e si occupò della fornitura di punzoni per lettere e numeri. Nel 1825, il direttore della Zecca Samuel Moore cercò di assicurarsi Gobrecht come assistente incisore, ma Gobrecht si candidò invece per la posizione di incisore-capo, rivolgendosi direttamente al presidente James Monroe. Non ebbe successo, gli venne preferito William Kneass, tuttavia, mantenne un ottimo rapporto di lavoro con la Zecca mentre proseguiva la propria carriera di incisore indipendente. Nel 1835, dopo che un ictus aveva menomato gravemente Kneass, Moore cercò nuovamente di coinvolgere Gobrecht, non più come semplice assistente ma "secondo incisore", e Gobrecht accettò. Da allora in poi, anche se Kneass mantenne la carica principale, la maggior parte dei lavori di modellazione e coniazione furono eseguiti da Gobrecht. Che fu incisore davvero prolifico, mettendo mano a tutte le tipologie monetarie, dagli half cents alle eagles. E le sue monete, anche se con alcune modifiche apportate da altri dopo la sua morte, circolarono per buona parte del secolo, quelle d'oro addirittura fino ai primi anni del successivo. E di quest'ultime ci occuperemo nel dettaglio a partire dal prossimo post, mentre qui mostriamo la seconda tipologia di Gobrecht dollar, coniata nel 1838 e 1839. (foto da Heritage Auctions, conservazione stimata da NGC PR64) Le stelle ora compaiono al dritto, e sono le classiche 13, mentre dalla base di Liberty è sparita la firma dell'incisore. Al rovescio il campo della moneta resta vuoto, e la posizione dell'aquila è cambiata, non vola più verso l'alto ma in orizzontale: un disegno che sarà replicato da Longacre per il suo centesimo del 1856 (vedi post #27). petronius
    3 punti
  6. NUOVA EDIZIONE 2025 - NOMISMA SPA Dopo circa sette anni l’autore Pietro Magliocca presenta il nuovo e aggiornato Manuale delle Monete di Napoli (periodo 1674 – 1860), un’opera indispensabile per i collezionisti e gli operatori del settore. Questa seconda edizione porta alcune novità: l’inserimento di monete rarissime e di prova, una completa rivisitazione rispetto all'edizione precedente con l’aggiornamento dei prezzi delle singole monete e l’aggiunta di cenni storici relativi al periodo trattato. È stata, inoltre, migliorata la grafica e sono stati realizzati ingrandimenti specifici dei particolari delle varianti catalogate. Nomisma Edizioni 2025 Autore: Pietro Magliocca Ha collaborato: Giovanni Massa Formato 17 x 24 cm 504 pagine a colori Copertina cartonata 130 euro In spedizione dal 19 maggio 2025 https://nomisma.bidinside.com/it/sitem/28788/pietro-magliocca-manuale-delle-monete-di-/
    2 punti
  7. Buonasera a tutti, Carlino Fidei Defensor Sigle, GR/VP. Maestro di Zecca Germano Ravaschieri Maestro di Prova Vincenzo Porzio D:/PHILIPP°REX°ARAGON°VTR(I). Testa nuda rivolta verso destra, dietro le sigle. R:/Nel campo, in ghirlanda d'alloro annodata, il motto FIDEI/DEFEN/SOR. Sotto marchio. (Non visibile nel mio esemplare). Magliocca 70 pag.125 Grado Rarità R. Come ritratto somiglia di più al Magliocca 73 pag.127 anche se il motto è diversamente frazionato e dovrebbe avere la data sotto al busto. Nel mio esemplare potrebbe esserci stato di tutto visto lo spazio ma a causa della schiacciatura di conio ogni cosa è solo ipotizzabile. Sempre più convinto che le monete bisogna sforzarsi di prenderle leggibili ed integre. Saluti Alberto.
    2 punti
  8. Questo documento ne parla a pagina 5 https://digilander.libero.it/volontari_touring/Duomo-Archivio-5 chicche.pdf
    2 punti
  9. Buongiorno...ogni tanto si scrive di questa moneta...E allora Ne approfitto per mostrare l'esemplare che ho in collezione...come già detto raro trovarle in conservazione vicino allo spl...il Fdc mai visto!
    2 punti
  10. 2 punti
  11. Ciao Alain Sul catalogo c'è.. anche se non chiaro https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AMVI/13 Il mir non classificava questo segno di zecca, adesso sul Cudazzo c'è la spiegazione ... ti mando una foto, è più semplice che spiegarti per iscritto. Moneta rara!
    2 punti
  12. DE GREGE EPICURI A me pare che anche nella prima versione fosse stata un po' "aiutata", e la patina sicuramente lasciava dei dubbi. Nello stato attuale è inguardabile.
    2 punti
  13. https://www.veronafil.it/it/veronafil/prossime-manifestazioni/
    1 punto
  14. Buon pomeriggio, Premetto che la moneta non è la mia, ma essendo affascinato da questo tipo di tondelli, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate anche voi. È un asse di Traiano del peso di 8,40 grammi, con evidenti errori di battitura...
    1 punto
  15. Grazie ancora Ale, al 99% è lei. Le lettere corrispondono. Sei un mago! Saluti, Gianfranco
    1 punto
  16. Ho provato a ordinare ma dopo aver cliccato su vai alla cassa non mi fa perfezionare ordine
    1 punto
  17. Ciao @Meleto , personalmente non ne capisco, ma su tutte queste repliche, per come sono state classificate da Numista, le due date indicano nascita e morte. The tokens of the "IMPERATORE" series bear, at the top along the edge, the emperor's head on the obverse and, on the reverse, the Italian name of the emperor followed by the date of birth and death; Collection WRL replica - Serie Imperatore (Caesar Augustus) - United Kingdom – Numista
    1 punto
  18. Bell'antoniniano. La gibbosità del naso è peculiarità anatomica di Vittorino. Ottimo acquisto Amico LuciusLX. ciao Mario
    1 punto
  19. E ad incerta zecca costiera, forse di Licia o Caria, é attribuito un " extremely rare " esemplare di statere di alta epoca, con al diritto testuggine marina ed al rovescio punzoni quadripartiti incusi Sarà il 14 Maggio in vendita CNG 129 al n. 280 ..
    1 punto
  20. Di manifattura inglese appartiene ad una serie di riproduzioni degli imperatori romani (anni '70). Collection WRL replica - Serie Imperatore (Gallien - antoninien) - United Kingdom – Numista altri tipi della stessa serie
    1 punto
  21. Ufficio delle RR. Poste delle Grotte di Postumia 1931
    1 punto
  22. 1 punto
  23. Bronzo di Julia Domna (Psophis, Arcadia) che raffigura al rovescio Pan, barbuto, in piedi, di fronte, con zampe di capra e la testa rivolta a sinistra, che tiene la siringa nella mano destra e il lagobolon nella sinistra (Savoca Numismatik, 113th Silver Auction, lot 272, 19.09.2021). Prezzo iniziale 50 EUR. Risultato 170 EUR. Roman Provincial Arkadia. Psophis. Julia Domna. Augusta AD 193-217. Assarion Æ 21 mm, 5,15 g IOVΛΙΑ [...], draped bust of Julia Domna right / [ΨΩ]Φ-ΙΔΙΩΝ, Pan, bearded, standing facing on goat legs, head to left, holding syrinx in his right hand and lagobolon with his left. very fine BCD Peloponnesos -; BCD Peloponnesos II -; BMC Peloponnesus -; cf. NCP p. 101, 6 (for Geta). From the Tareq Hani collection. apollonia
    1 punto
  24. Ciao Silvio, sono a casa durante tutto il mese di maggio.
    1 punto
  25. No.. quella è una T finale di SALVT (IARVM) Purtroppo non ho studiato molto della zecca di Carmagnola, potrebbe essere una coniazione successiva alle altre con una svalutazione della moneta, ma sulle Sabaude qualcosina so.. per le Piemontesi qualcuno sa sicuramente più di me...
    1 punto
  26. Buongiorno @Orodicarta Provo a rispondere alla tua domanda con i mezzi a disposizione. Guardando con una lente, non vedo segni di cancellatura o lavaggio. Un trattamento del genere avrebbe sparso il colore in altri punti dell'ovale. Aloni non ne vedo.... Inoltre la perizia che accompagna il biglietto (redatta da notissimo professionista di cartamoneta) scrive NT con nota, "leggera scritta con matita colorata nell'ovale a destra". Mia conclusione: credo che con il tempo si siano scoloriti i pigmenti colorati rendendo il numero 33 appena visibile. saluti saluti
    1 punto
  27. Reciproca cortesia buona giornata
    1 punto
  28. salve,forse un centenionale di Costantius?
    1 punto
  29. Monete in slab vanno bene se si vuol vendere, o se si acquistano per poi rivenderle. Un collezionista non può accettare monete inscatolate. Una moneta inscatolata non è più una moneta che si può studiare; è una moneta già giudicata e classificata. Uno studioso numismatico non può accettare passivamente il giudizio altrui.
    1 punto
  30. Oh Angelo, ma propro svolazzi qua e là senza saper dove ... Prima in Monete Medievali, ora in Repubblica ... ma dove vuoi portare la tua moneta di San Marino?
    1 punto
  31. Se non sbaglio questo rebus è già stato proposto Negre che rubacchiano buona notte, Valerio
    1 punto
  32. Angelo Angelo Angelo ... ma dove ti portano le tue grandi ali? Dove voli? Hai forse perso la rotta?
    1 punto
  33. Ciao, grazie. Penso non ci siano più dubbi 🙂. ANTONIO
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  34. Ciao, è una moneta riconiata. L’accoppiata diritto rovescio è RIC 582, ribattuta poi da entrambe le parti con il rovescio della felicitas forse, o dell’abundantia.
    1 punto
  35. Mi complimento con @califfo64 per l'acquisizione di questo pezzo importante oltre che di indubbia bellezza intrinseca. Sono poi lieto di aver saputo che dietro il nickname @aemilianus253 ci sia, in realtà, Raffaele Benedetti (ecco spiegato perchè "Aemilianus"😅) Ciao. Stilicho
    1 punto
  36. Buonasera a tutti, mi complimento con @Releoper questo ultimo Coronato messo in collezione, non ne faccio mistero mi piace molto. Ho provato ad accostarlo a quello riportato nella scheda del Forum. W-FIAR/18-1 Giusta catalogazione a mio avviso anche se di conio diversi sia al diritto che al rovescio che per frazionamento della leggenda al rovescio. Diversa postura dell'angelo. È un bel esemplare per fattura e conservazione. Busto diverso da quello riportato in scheda. Belli entrambi. Saluti Alberto
    1 punto
  37. Quello sopra e' il catalogo specializzato della Stanley Gibbons a cui io faccio riferimento, facilmente acquisibile anche se non piu' in stampa e' uno dei capisaldi sui francobolli della Regina Vittoria. Questa bibliografia non viene stampata in milioni di esemplari ed alcuni libri sono molto rari e costosi. Il catalogo in immagine qui sopra THE PLATING OF THE PENNY BLACK di Charles Nissen e' un opera quasi introvabile, su eBay raggiunge cifre di 500/600 sterline. La Stanley Gibbons anni fa stampo' delle copie numerate che furono vendute sulle 150 sterline l'una oggi introvabili. Se ne vede qualche copia alle aste filateliche. Altra valida opera forse trovabile su eBay e' il libro qui sotto di P.C. Litchfield e una guida sicuramente ad un prezzo minore. Altro volume sull'argomento molto valido sempre di C. Nissen e' il manuale qui sotto.. ..e un altro questo sopra di F. Wadham. Beninteso tutti questi libri sono in lingua inglese. Forse per chi inizia sarebbe meglio qualcosa in italiano ma non so dire se ci sono pubblicazioni in merito, ..forse qualcosa dell' Unificato..?? Non saprei dire con sicurezza mi spiace.
    1 punto
  38. ed evidente cancro del bronzo anche
    1 punto
  39. Da Tarso di Cilicia, 2 attraenti esemplari : il 1^ un tetradrammo ed il 2^ un tridrammo, rispettivamente ai nomi di Traiano ed Adriano . Saranno a giorni, il 1^ il 28 Aprile in vendita Busso-Peus 442 al n. 232 ed il 2^ il 24 Aprile in vendita CoinCabinet 21 al n. 699 .
    1 punto
  40. Prima Dopo Mio commento. La moneta è stata reincisa, ed a mio avviso ha sostanzialmente perso appeal e probabilmente anche valore.
    1 punto
  41. Questa era periziata BB/SPL con frattura di tondello.
    1 punto
  42. A mio modestissimo parere adesso sembra una moneta delle merendine...
    1 punto
  43. Ciao @Aiolossi tratta molto probabilmente anche per me di un errore nell'incisione della legenda. Rendendo più chiara la foto che hai postato a me sembra che più che una doppia l ci sia in realtà una doppia V. Tu che hai la moneta a disposizione puoi vedere meglio 🙂.Non sembrano esserci scivolamento di conio o doppie battiture che avrebbero potuto giustificare il tutto. Sesterzio interessante . ANTONIO
    1 punto
  44. salve a tutti, ho pensato di disegnare questa per ora. https://www.friziodesign.it/coins24.html
    1 punto
  45. Sotto Paolo VI non credo hanno coniato monete in oro e da 30 grammi (32,25)l'ultimo Papa è stato Pio IX con le 100 Lire 1869. Hanno ripreso solo con l'euro a coniare pezzi grandi in oro con le Lire, al massimo, le 100 Lire 1929/35 da g.8,8. Dovrebbe essere una medaglia di privati o della Zecca di Roma ma non so se ne hanno coniate. Dovrebbe fare foto e ridurle per inserirle nel post. Ma già ha avuto uno risposta........ non cambiano le cose con il passar del tempo. Almeno in questo campo. Magari vale di più perchè l'oro è aumentato.. POST DOPPIO. Tra 5/6 anni sarà sempre uguale.
    1 punto
  46. Come ho scritto dopo 30 anni ancora ne devo vedere una in FDC e non so se ne vedrò mai una, qualcuno l'ha vista? Sono monete dette d'emergenza e difficili, se non impossibili da trovare in conservazione Zecca. Nessun catalogo che ho visto riportava il FDC. Tempo fa i periti mettevano sulle perizie "per il tipo BB o per il tipo SPL " per il tipo FDC no, ne ho solo una migliore di questa. A memoria ricordo su un catalogo d'asta un SPL battuto a 300 euro di partenza....... Adoro questo tipo di monete, d'emergenza, sia per la rarità ed il periodo storico, provate ad immaginare il lavoro in quelle Zecche nel 1799/1800,i macchinari, il recupero del metallo per coniarle, gli stampi ed i progetti.....un film!😇
    1 punto
  47. Ciao a tutti! Concordo in pieno con quanto esposto da Giovanni. Però è pur vero che lo slab ha un ritorno economico non indifferente, e lo si vede anche dai realizzi. Io non acquisterei una moneta chiusa in slab, ma se dovesse capitare, visto l’indiscusso credito di cui godono a livello mondiale, non lo aprirei proprio per “tutelare” il più possibile il capitale investito. Certo, questo approccio è più da investitore che Vero Collezionista, ma con certe cifre in gioco, credo che molto dipenda anche da come si percepiscono i soldi investiti e dalle proprie possibilità. Qui entriamo in un campo personalisssimo, dove il giusto o sbagliato si riduce a considerazioni molto personali di come si pensa di tutelare il capitale investito (poi… se si hanno risorse infinite tutti questi problemi non me li farei: darei giù di mazzetta e via ) un saluto a tutti! fab
    1 punto
  48. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 16 aprile 2025 quattro francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica le eccellenze del patrimonio culturale italiano dedicati alle Basiliche di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le Mura. Caratteristiche dei francobolli Ciascuna vignetta riproduce una una reinterpretazione artistica delle facciate delle quattro Basiliche di Roma: Basilica di San Pietro, Basilica di San Giovanni in Laterano, Basilica di Santa Maria Maggiore, Basilica di San Paolo fuori le Mura. Completano i francobolli le rispettive legende: “BASILICA DI SAN PIETRO”, “BASILICA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO”, “BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE”, “BASILICA DI SAN PAOLO FUORI LE MURA”. Completano i francobolli la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B ZONA 3” per la Basilica di San Pietro; “B ZONA 2” per la Basilica di San Giovanni in Laterano; “B ZONA 1” per la Basilica di Santa Maria Maggiore; “B” per la Basilica di San Paolo fuori le Mura. Bozzettisti: Basilica di San Pietro: Maria Carmela Perrini; Basilica di San Giovanni in Laterano: Matias Hermo; Basilica di Santa Maria Maggiore: Rita Fantini; Basilica di San Paolo fuori le Mura: Claudia Giusto. Tiratura: centomila sedici esemplari per ogni singolo francobollo e centocinquantamila foglietti contenenti quattro francobolli ognuno per un totale complessivo di seicentomila francobolli. Indicazione tariffaria: tariffa B zona 3 per la Basilica di San Pietro, tariffa B zona 2 per la Basilica di San Giovanni in Laterano, tariffa B zona 1 per la Basilica di Santa Maria Maggiore, tariffa B per la Basilica di San Paolo fuori le Mura. I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: cinque; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta: 48 x 40 mm.; formato stampa: 44 x 36 mm.; formato tracciatura: 54 x 47 mm.; dentellatura: 9, effettuata con fustellatura; Caratteristiche dei fogli I fogli contengono ventotto esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico. Caratteristiche del foglietto Ispirandosi a una mappa d’epoca, il foglietto raffigura un particolare di Roma con il Tevere, un acquedotto, caseggiati e le antiche mura, in cui sono visibili pellegrini che si apprestano a partecipare al Giubileo. Racchiude al centro disposti su due colonne i medesimi francobolli. Completano il foglietto la legenda “BASILICHE DI ROMA”. In basso a destra, è presente il codice a barre per la rilevazione automatica dei francobolli, a sinistra il logo MIMIT monocromatico. Bozzettista: Carmela Perrini. Colori: sei. Formato del foglietto: 150 × 132 mm. Nota: le opere architettoniche sono state riprodotte per gentile concessione delle rispettive Basiliche: © Fabbrica di San Pietro in Vaticano, © San Giovanni in Laterano, © Capitolo di Santa Maria Maggiore, © San Paolo fuori le Mura.
    1 punto
  49. Salve condivido immagini di una cartolina inserita in una raccolta militare e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Purtroppo giunta ai nostri giorni un po’ pasticciata.. Ringrazio in anticipo
    1 punto
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