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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/25/25 in Risposte
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Buona giornata e buon 25 Aprile Come ogni anno arriva questa ricorrenza ed è una diatriba tra le varie componenti politiche per intestarsela: è più mia; no è più mia .... Io sono figlio di un partigiano; mio papà allora diciassettenne, accompagnava suo padre che portava gli antifascisti da Cremona nella Val di Susa, per transitare poi in Francia. Mio papà c'è ancora, ha compiuto il gennaio scorso 99 anni e mi domando quanti altri partigiani "veri" ci sono ancora. Mah, forse lo saprà l'ANPI, 10, 20, 100? Considerato che mio papà non è iscritto a questa associazione. In ogni caso dico: viva la festa della liberazione e viva la festa di San Marco che, oggi, gli amici veneziani festeggiano. Durante la Serenissima, questo era un giorno di gran festa; piazza San Marco era tutta addobbata ed il popolo poteva accompagnare il doge che presenziava ad una processione, una delle sue tipiche e ricorrenti "andate", alla quale partecipavano tutte le maggiori figure istituzionali, gli ambasciatori, i rappresentanti delle arti e dei mestieri, nonchè quelli delle scuole di carità insieme al patriarca ed al clero. Sempre in questo giorno, c'era l'usanza (che si rispetta anche oggi) per gli uomini, di regalare un bocciolo di rosa rossa alla propria madre o moglie, o fidanzata. E' il bocciolo di San Marco (bòcolo de San Marco). Auguri con la musica San Marco del Rondò Veneziano! luciano5 punti
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Le motivazioni per comprare e collezionare monete sono molteplici. Di solito si parte perchè una moneta ci colpisce in modo particolare. E non deve essere per forza un capolavoro o una rarità esimia. A me è successo con un 10 centesimi di Umberto I e anche bruttino. E tutte le motivazioni vanno bene. Poi c'è chi, oltre all'aspetto esteriore della moneta si incuriosisce e vuole sapere di più. Magari si dedica a una piccola zecca poco studiata e scopre cose nuove. Sinceramente non mi dispiace la difesa ad oltranza di @Scudo1901 dello slab, perchè dietro vedo passione e motivazioni che comunque possono essere giuste. Personalmente ho trovato interessante ed istuttivo il confronto. E ognuno di noi potrà trarre le proprie conclusioni. Arka # slow numismatics4 punti
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Salve. Condivido il mio Z.N. Mi sembra stesso conio degli altri già pubblicati.4 punti
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Per quanto conosco il mercato numismatico a volte queste piccole differenze aggiungono qualcosina se è raro trovarne (di questo difetto intendo) ma sempre se a qualcuno interessi questo tipo di errore o curiosità che si voglia chiamare. Chi collezione queste tipologie uno spostamento di asse interessa poco, guarda più se manca il segno di zecca o se la punteggiatura è diversa, qualche lettera in legenda in più o in meno ecc. ecc. Lo spostamento d'asse va più nelle Lire della Repubblica Italiana. In quella tipologia è molto apprezzato. Diminuire assolutamente no,per quanto ho potuto vedere.2 punti
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Evidentemente si ha paura della “invasione di campo”; eppure siamo in un mercato libero. Mi stavo domandando se verosimilmente anche questo proliferare di aste online non possa configurarsi come una forma di “invasione di campo”. E chissà quali possano essere le ragioni di questa nuova “moda” online…. forse mi sfugge (sic!!). E chissà poi se queste tipologie di aste (anche le più blasonate) effettivamente sono dalla parte del collezionista inteso, come mi sembra di aver inteso, come colui che “è veramente interessato alla moneta da un punto di vista storico, numismatico, artistico e collezionistico.” La “spinta speculativa e di investimento” è ad appannaggio solo della “moda” slab? Qui ci azzecca la frase di Totò:2 punti
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Pure io c'è l ho in bronzo, all asta di novembre della nac 2024 vi era un esemplare in argento, molto rara.. Complimenti per la medaglia. Continuando su Cosimo III per Firenze 1/2 piastra 1676..2 punti
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complimenti @Oppiano! Un omaggio a @fofo… data la bellezza della pezza della rosa (che però non riporta nessun busto o volto), ho trovato un’alternativa in questa medaglia del Travani.2 punti
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Il problema e‘ l‘invasione di campo da parte della ‚moda‘ slab spinta soprattutto dagli Yankee per ragioni puramente di mercato il collezionismo non c‘entra, c‘entra invece una spinta speculativa e di investimento. Il collezionista storico e‘ abituato a tenere in manl le monete, riguardarle, soppesarle, confrontarle, tutte cose che lo slab impedisce. l‘investitore/speculatore e‘ interessato all‘aumento di valore che il suo investimento in monete puo‘ rendere nel tempo. E‘ molto meno interessato invece sll‘aspetto numismatico del pezzo. lo slab e‘ rilevante per l‘investitore/speculatore non aiuta invece il collezionista - chi e‘ veramente interessato slla moneta da un punto di vista storico, numismatico, artistico e collezionistico. nessuna polemica - ci mancherebbe - e soprattutto che ognuno sia libero di perseguire gli interessi che meglio crede. Ma per favore diciamo come stanno le cose nella realta‘.2 punti
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Sci a' L: a C, quando immise R I, sci presto' = scialacquando immiserisci presto.2 punti
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È lo slab che non ha nulla a vedere con la Numismatica. È un mezzo per rassicurare chi le monete non le conosce. Invece, secondo me, la Numismatica è conoscenza, studio, passione... Anzi lo slab impedisce in parte questo, perchè non si può tenere la moneta in mano, pesarla, tastarla... No, lo slab con la Numismatica non ci azzecca... Arka # liberate le monete 😡2 punti
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Vedi @arnold, ... io sono dell' idea che l'uso del metal detector dovrebbe essere accettate regolamentato come in altri Paesi, tipo Inghilterra; potrebbero così venire a conoscenza monete e manufatti importanti che altrimenti resterebbero sottoterra oppure, se trovati da "appassionati" , dimenticati in un cassetto o entrati in un circuito clandestino. Casi come il tuo mi fa dubitare che in Italia si potrebbe arrivare ad un sistema ottimale e legale di ricerca. Troppi stupidi si dotano di metal detector e vanno alla ricerca. Dev'essere bello ... Nella natura, all' aria aperta, cercare e trovare qualcosa di "nascosto", di antico ... Ma se uno trova qualcosa di interessante, di importante, ... per la cultura intendo, per la conoscenza storica e numismatica, ... che fa? Segnala? Fa intervenire chi di competenza? O si porta a casa ciò che ha trovato? Magari senza avere il minimo di conoscenza di cosa sia o possa essere l' oggetto metallico che ha trovato. Magari lo lima ... pensando possa essere un meteorite ( stupidamente, permettimi di dirtelo, visto l'aspetto dell'oggetto) ... e poi magari pensa possa essere un aes rude ( "o cacchio ormai l'ho limato" spero pensi e ti rammarichi di averlo fatto) ... Cosa sono quegli oggetti? Aes rude? Aes signatum? Pezzi di una fucina dell' età del rame? Possono indicare un insediamento preistorico non ancora conosciuto? Una persona cosciente ed intelligente avrebbe segnalato il ritrovamento? Forse si forse no; sarebbe giusto e bello se fosse si. Se li trova un'altro tipo di persona, cercatore di tesori, che fa? Se li porta a casa come fossero suoi. E magari li lima ...2 punti
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Buona Sera, curiosando tra i Fiorini in offerta nelle prossime aste, sono molto limitato negli interessi numismatici, ho notato, non sarà sfuggita a nessuno, una impennata dei prezzi per le conservazioni a partire da meglio di BB dovuta in parte alle quotazioni dell’oro, una serie di classificazioni creative oltre a una moneta che con tutti i limiti legati alla conservazione e a probabili manomissioni genera molte domande alle quali presumo sia difficile rispondere. La moneta offerta da Heritage nell’asta 61501 del prossimo 07-05-25, in bassa conservazione, è ovviamente inscatolata, non so se in atmosfera modificata come le insalate, correttamente ne viene indicata la provenienza da montatura, non viene indicato invece come la stessa sia stata “pasticciata” (alterata ha una valenza più alta, prevede un intervento consapevole). La visione del rovescio mi ha lasciato perplesso, il diritto mi ha fatto rizzare i residui capelli in testa. L’esperto che ha chiuso pietosamente i resti del Fiorino nella bara, forse si dovrebbe aggiornare. Tutto ciò premesso, talvolta, raramente, da situazioni di questo tipo scaturiscono cose interessanti. Nello specifico il diritto dovrebbe essere di un Fiorino 3-2 (S. Jacopo al Serchio), il rovescio di un Fiorino 3-1 (con tre punti tra i piedi). Allego le immagini del Fiorino Heritage, del Fiorino 3-2 col medesimo diritto e del Fiorino 3-1 con lo stesso rovescio. Se qualcuno si vuole cimentare, apro la caccia alle alterazioni (non si vince niente, solo per capire). Asta Hess Divo 325 del 23-10-2013 lotto 480 Asta NAC 57 del 18-12-2010 lotto 30 Cordialità mi scuso, si era "persa " la prima immagine di nuovo Cordialità1 punto
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Ciao a tutti, vi mostro queste 20 lire del 1818 del Regno di Sardegna di Vittorio Emanuele I (Zecca di Torino) che presenta l'asse ruotato tra dritto e rovescio. Ho scansionato la moneta in modo che, mentre una faccia era sul vetro, potessi vedere l'altra per posizionarla dritta. Aprendo le immagini con un software, ho potuto stimare l'angolo in circa 25°. Cosa ne pensate?1 punto
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Buonasera. Moneta sempre affascinate, con l'ultimo sovrano sabaudo ritratto con la parrucca e con quello che a mio avviso è il più bello e significativo stemma del Regno di Sardegna. Per me, questo errore di conio, non aggiunge valore alla moneta, direi che non cambia niente, al più lo diminuisce leggermente. Chi colleziona tali monete apprezza, come è normale che sia, le monete più possibili perfette, nel senso che usura e difetti non vengono ben visti, o meglio, ne diminuiscono l'appeal. Quindi, un difetto come questo, può allontanare qualche potenziale acquirente, di sicuro non ne avvicina di ulteriori, per questo dico che il valore non cambia o al più diminuisce leggermente.1 punto
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Può valere per monete reperibili. Voglio vedere se a qualcuno manca magari da anni un unico millesimo rarissimo per terminare una serie importante e si ferma davanti a uno slab.1 punto
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Non ho nulla contro chi fa chiudere le proprie monete nel cofanetto, soltanto come già detto da qualcuno, così si toglie il gusto di toccare le proprie monete, di rigirarle tra le mani per ammirarle e gustarle. Poi per certe monete (come ad esempio le antiche) bisogna vedere se chi chiude le monete le conosce veramente, ho visto chiuse in slab monete antiche romane che erano veramente molto dubbie.1 punto
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Sono veramente molto dispiaciuto @Alan Sinclair, purtroppo in questo mondo accade di tutto. Oltre al fatto della spesa che magari riesci a recuperare e la rabbia che uno prova quando dopo tanto tempo finalmente riesce a trovare le monete che da tanto cerca, le compre e ormai le considera già sue, ma poi non te li godi. Comunque io una denuncia la farei, specialmente se sono monete di un certo valore e hai anche le foto.., non si sa mai forse si riesce a trovarle. Adesso anche a me mi viene da pensare bene prima di fare acquisti (per fortuna ieri pomeriggio mi è arrivata la moneta, tramite DHL, che avevo comprato all’ ultima asta di NOMISMA se no mi sarei fatto qualche nottata sveglio dopo il tuo post).1 punto
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Per essere precisi la frase risolutiva va scritta come indicato nel titolo 13, 11 6: scialacquando, immiserisci presto. Una volta i numeri della frase di un rebus erano separati da una virgola. In seguito la virgola è stata tolta e così, quando c’è nella frase, vuol dire che ci vuole. Complimenti per aver risolto questo rebus e buon Venticinque Aprile. apollonia1 punto
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Buonasera . Scusate se mi permetto ma direi la seconda. La moneta è proprio lei. Ed è capitato anche a me di trovare pubblicate monete dopo l'acquisto. Quella di @Gallienus era un invenduto Nomisma Giugno 2016 dove il sottoscritto è arrivato dopo rispetto a Gallienus...complimenti ancora.1 punto
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Ragazzi, alla fine è solo una piccola parte, certe persone non masticano di monete hanno bisogno delle scatole! Ci sará sempre chi cerca un 2€ slabbrato che crede sia fdc e chi ne ha diversi non slabbati ma che lo sono...lasciamo perdere..1 punto
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Francamente non capisco quale sia il problema e perché tutto questo astio verso lo slab. Nessuno impone l’acquisto di una moneta in slab. Semplice!1 punto
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@gioal@Il Sabaudo Il 1982 è una annata molto rara da trovare, infatti rispetto alle tirature degli altri anni che si aggirano intorno al milione di pezzi, l’ ultima annata, cioè proprio il 1982, fu coniata in soli 60.000 pezzi dalla zecca di Mosca e 20.000 dalla zecca di Leningrado, ovvero questa riportata nell’ asta segnalata. Ecco spiegato l’ arcano1 punto
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Perché non slabbano i francobolli allora? O qualsiasi altro oggetto da collezione che non siano i pupazzi o i fumetti americani che, privati della loro custodia, perdono molto di valore? E se ho una moneta slabbata come faccio a vedere il bordo? E il peso? Mettono la tara della plastica? E le foto fatte allo slab (per chi non è professionista)? E continuerei così. Mai comprato slab, ma non vedo l'ora di farlo per poterlo rimuovere.1 punto
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Buongiorno, con tutto il rispetto, le chiedo di inserire frasi di senso compiuto e non creare discussioni senza senso al fine di non far perdere tempo a persone che con una pazienza ammirevole si mettono a disposizione delle persone cercando nel migliore dei modi di aiutarle. Perciò, oltre che riempire il forum di discussioni inutili e senza senso, sta mancando di rispetto ad una comunità di professionisti e appassionati. Saluti Lorenzo1 punto
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A me riesce francamente incomprensibile questa dicotomia, che sta diventando acerrima rivalità, almeno in questo nostro contesto, tra il profilo commerciale della Numismatica e quello culturale, di scienza o di passione. I due piani hanno, e da molto tempo, da secoli, convissuto. Una moneta inscatolata rovinerebbe la Numismatica? Ne snaturerebbe l'aspetto collezionistico, di conoscenza o di approfondimento? A mio modesto parere (pochi qui stanno usando questa locuzione, ma deve essere un mio limite) un "business" come è stato definito quello degli slab può sì portare forse a delle forzature di mercato, ma perché mai una scatoletta dovrebbe mettere a repentaglio un bagaglio inestimabile di conoscenze, di storia, di arte e di cultura? Forse impedisce a un potenziale acquirente di approfondire, studiare, documentarsi, condividere con altri il proprio acquisto, così tante volte frutto di sacrifici? Confesso con modestia la mia incapacità a capirlo e mi incupisco se penso che a volte il radicalismo più spinto viene proprio da coloro che dovrebbero stemperarlo. Senza alcuna polemica né personalizzazione naturalmente (aspetti che onestamente non mi interessano), è solo una mia modesta opinione che ha il valore che ha.1 punto
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Un vecchio manifesto proveniente dall' ufficio postale di Greenock Scozia del 1891, ci elenca il personale postale all'epoca in suddetto ufficio e gli orari (i tempi ) suggeriti per la posta in transito verso destinazioni nel mondo (DA LONDRA). **Riporto all'attenzione si parla di destinazioni nel mondo**. Sicuramente c'è da rimanere sorpresi dall'efficienza dell'epoca, argomento di cui abbiamo parlato molte volte.1 punto
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Buongiorno. Come fa ad essere autentico un oggetto del genere? Il retro con il nome in Italiano e la data di morte dell'imperatore sono evidenze che rendono impossibile anche solo pensare che sia autentica 🙂. È un gadget, un giocattolo, nulla più1 punto
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Dopo il padre Olof III, Anund é il secondo re cristiano di Svezia : al suo nome dalla zecca di Sigtuna é battuto uno pfenning, valutato RRR, con al diritto busto del re ed al rovescio croce contornata da leggenda . Sarà a giorni il 26 Aprile, in vendita Myntauktioner-Sverige 46 al n. 2 .1 punto
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Un profilo di Carlo di Borbone in un 6 Tarì 1735 per Palermo (ex Nomisma 2019): “…il 2 gennaio 1735 assunse il titolo di Re senza numerazione specifica: in luglio fu incoronato a Palermo Re di Sicilia …” https://realcasadiborbone.it/monarchia/sua-maesta-carlo-di-borbone-restauratore-del-regno-di-napoli/1 punto
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Eccomi, sperando che questa volta non mi succedano pasticci e frattanto auguro a tutti buona Pasqua. Di seguito: Lira da 20 soldi, in argento, titolo 0,948 – mm. 28-29 – gr. 5,74-6,52 D/: NICOLAVS TRONVS DVX foglia d'edera, busto del doge barbuto volto a sinistra con corno ducale; sotto il busto un ramo con tre foglie d'edera R/: SANCTVS MARCVSleone in soldo che regge il libro con le zampe anteriori, il tutto in una corona legata da nastri E' la prima Lira monetata, fino alla sua coniazione la Lira era semplicemente una moneta di conto, virtuale, che rappresentava un multiplo di 20 Soldi. Guardando la faccia del Doge non si può non notare quanto fosse brutto il Tron; non era colpa dell'incisore dei conii, certamente quell'Antonello detto "della Moneta", che operava in zecca in questo periodo e che abbiamo già incontrato. Era proprio brutto il Doge e ce lo conferma un suo contemporaneo che così ce lo descrive: "de grave natura, grosso, bruto de faza; (con la barba ispida lasciatasi crescere per lutto, dopo la morte del figlio a Negroponte - Eubea) avea brutta pronunzia in tanto che parlava spumava pé labbri"; ce lo conferma anche la statua che lo raffigura nel suo monumento funebre nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari di Venezia. (Vedasi sotto)1 punto
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Un "ci metto la faccia" in maniera abusiva... Napoli. Filippo III, mezzo scudo 1617. Ex asta NAC 85, lotto 151. All'apparenza tutto normale... ma ruotando il D/. Ecco apparire nel taglio del busto del sovrano quello che alcuni studiosi indicano come il profilo del duca di Osuna Pedro Téllez-Girón y Guzmán, vicerè a Napoli che sembra non abbia resistito a farsi immortalare su di una moneta. Realtà o pareidolia?1 punto
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Continuando con il Cosimo III, qui imbruttito e appesantito, gotta, bigotto e fissato con la religione tanto da ottenere a fine 600 ill trattAmento regio, che consisteva a non doversi piú inchinare alla presenza del papa.1 punto
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1.000.000 dollari Australia 2012. E vediamo chi pecca di più in superbia.1 punto
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Buongiorno Condivido con voi il mio ZN per confronto Secondo voi arriva a BB O siamo su MB1 punto
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Salve condivido foto di una cartolina Albania e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Era inserita in una raccolta ‘militare’ anche se credo che sia una cartolina uso civile come affrancatura e tutto. Ringrazio in anticipo1 punto
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Salve, condivido con voi il fronte della moneta in oggetto. Ho notato che si è creata una macchia rossa sulla moneta. Volevo capire se qualcuno ha avuto esperienza simile e mi sa dare spiegazioni e suggerimenti per evitare peggioramenti della situazione. La moneta è conservata in album master Phil. Ringrazio in anticipo.1 punto
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Se può interessare posto quanto da me scritto qualche tempo fa. I 3 carlini 1647 di Filippo IV, anzi il 15 grana 1647 di Filippo IV, scusate il carlino 1647 di Filippo IV Come si evince dal titolo non è tanto chiara l’attribuzione del nominale a questa moneta del regno di Napoli, ma procediamo con ordine. Siamo a Napoli, il Regno è sotto il dominio di Filippo IV, nella città partenope comanda Rodrigo Ponce de Leon Duca d’Arcos e siamo in un periodo abbastanza complicato e delicato. Il popolo è insoddisfatto, tasse, gabelle e povertà lo sfiancano, la tosatura delle monete ha raggiunto livelli esagerati e spesso è la stessa zecca partecipe delle frodi monetarie. Insomma ci sono tutti i presupposti perché qualche tempo dopo, un pescivendolo di nome Tommaso Aniello, detto Masaniello, si prenda la premura di guidare una rivolta (ma fu proprio lui???) che spodestò il viceré e che portò alla proclamazione della Repubblica Napoletana. Torniamo un po’ indietro, come detto siamo nel 1647, nella zecca si decide di coniare una nuova moneta che porterà la “firma” del Mastro di zecca provvisorio Giuseppe Maffei e del Mastro di prova Geronimo Pontecorvo (non vi è comunque la certezza che le sigle apposte sulla moneta siano le loro); Questa moneta riporterà al D/, come si è solito fare, il busto del re volto a destra con corona radiata con la legenda PHILLIPP∙IIII∙DEI∙GRA (o similare) ed al R/ la croce potenziata cantonata da fiamme con la legenda *IN HOC SIGNO VINCES 1647 . A mio avviso è proprio questo rovescio, simile ad altri nominali di Filippo IV a causare un po’ di confusione. In pratica, il Cagiati nella sua opera “Le monete del reame delle due Sicilie” riporta questa moneta indicandone un valore nominale di 15 grana, escludendo o più probabilmente non conoscendo, il 3 carlini che verrà poi riportato dal CNI. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza. Partiamo dal 3 carlini, il CNI ne riporta tre esemplari entrambi appartenenti alla collezione reale: N°1103 (30 mm – 8,98 g) D/ …HILIPP•IIII•DEI•GR• ; Busto con corona radiata volta a d. con dietro le sigle GM/P e davanti N. R/ *IN HOC•SIG…O•VINCES•; Croce potenziata cantonata da fiamme. N°1104 (22 mm – 4,90 g) D/ PHILIPP•IIII•D•GRA• ; Busto con corona radiata volta a d. con dietro le sigle GM/P e davanti N. R/ *IN HOC•…..O•VINCES•; Croce potenziata cantonata da fiamme. Come si potrà notare in entrambi le descrizioni non viene indicata la data, in quanto si tratta di monete tosate e che quindi essa non è visibile, ma nonostante ciò vengono riportati come datati 1647 questo forse anche a causa del terzo esemplare riportato ed indicato come appartenente alla collezione Catemario. N° 1105 (19 mm – 2,97) D/PHILIPP•IIII•D•GRA ; Busto con corona radiata volta a d. con dietro le sigle GM/P e davanti N. R/ +IN HOC SIGNO VINCES 1647; Croce potenziata cantonata da fiamme. La prima cosa che salta all’occhio, nonostante che anche quest’ultimo esemplare sia definito tosato (peso e diametro ne sono un riscontro oggettivo), è come mai esso sia perfettamente leggibile? Non sarà per caso che invece ci troviamo di fronte al carlino del 1647 riportato dal P/R al n°44 (19 mm – 2,96 g) e catalogato dal dott. Giovanni Bovi nel Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano 1965-66 n°122. Infatti questo carlino, anch’esso rarissimo, ha tutte le carte in regola per essere il tipo riportato nel CNI al n°1105. Visionando la Raccolta degli studi del dott. Giovanni Bovi, scorrendo la monetazione di Filippo IV, troviamo la seguente descrizione: N°122 (19 mm – 2,98 g) D/ PHILIPP•IIII•D•G•REX; Busto con corona radiata volta a d. con dietro le sigle GM/P e davanti N. R/ *IN….CES • 1647; Croce potenziata cantonata da fiamme. Ma la cosa più intrigante è che anche questo esemplare è indicato come appartenente alla collezione Catemario e se non fosse per la legenda verrebbe da dire che sia lo stesso esemplare, infatti diametro e peso sembrano corrispondere. Possibile che non si tratti di un qualche errore di trascrizione degli autori del CNI? Per me siamo di fronte alla stessa moneta. Tra l’altro questo carlino è identificabile anche per la differenza di disegno delle fiamme che si trovano nei quarti della croce al R/ che assomigliano in questa moneta a delle foglie. Ora facciamo un piccolo passo indietro, ricordate i numeri 1103 e 1104 del CNI, e che in entrambi la data non era visibile? Ebbene il P/R al n° 21 riporta un’esemplare da 3 carlini appartenente ad una collezione privata datato 1648, ed in questo caso la data è ben leggibile al R/ al termine della legenda, quindi è da supporre che il 3 carlini 1647 non sia mai stato coniato, ma esisterebbe solo quello datato 1648. Quindi ricapitolando, i nominali con la croce potenziata al R/, con le sigle GM/P dietro il busto sono due, il 3 carlini 1648 ed il carlino 1647 e che entrambe queste coniazioni sono di estrema rarità. Ma avevamo parlato anche di un 15 grana riportato dal Cagiati se non erro. Ebbene anche questa moneta, indicata come appartenente alla collezione dell’Erba è invece il carlino di cui sopra che l’autore all’epoca confuse per una variante della tipologia dal nominale di 15 grana . Con questo breve “sunto” voglio chiarire che non ho scoperto nulla di nuovo, in quanto, sia il Bovi prima che il Pannuti e Riccio dopo, avevano già compreso l’errore e nelle loro rispettive opere hanno riportato le giuste indicazioni. Io nel mio piccolo mi sono limitato a chiarire cosa c’era dietro questa piccola confusione di tipologie, dovuta probabilmente ad errori di trascrizioni e di fraintendimenti giustificabili dal fatto che chi ha scritto l’opera del CNI e lo stesso Memmo Cagiati, considerata l’epoca delle pubblicazioni (inizio del 1900) e la mole delle stesse senza avere la disponibilità di foto chiare, facili comunicazioni con i collaboratori, non hanno avuto certo il “lavoro facile” che noi possiamo avere oggi nell’era della tecnologia e di internet.1 punto
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