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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/24/25 in Risposte
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Altre due mie 56. 13 torrette nello scudo del Portogallo. Lettere grosse al diritto, sottili al rovescio e scudetto vuoto. Un saluto Raffaele.5 punti
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Buonasera, sono tornato da qualche ora da Verona. Sono d'accordo con chi preferisce questa nuova sistemazione rispetto alla precedente. In effetti le corsie più larghe rendono una sensazione diversa. C'era molta gente, parlando con qualche commerciante che conosco mi è stato confermato che la presenza maggiore è stata nella giornata di giovedì, con un vero e proprio assalto all'apertura. Questo significa che c'era attesa e voglia di vedere ed acquistare le "primizie" e le monete ritenute più convenienti rispetto al rapporto qualità e prezzo. Personalmente, cerco monete di mio gradimento ai prezzi che ritengo compatibili con le mie tasche e, negli ultimi anni ho sempre trovato qualcosa che è andato ad incrementare la mia collezione. Poi è sempre bello passare il tempo ad osservare delle belle monete ed anche frugare in qualche vaschetta, non tanto alla ricerca di rarità a buon prezzo quanto per trovare delle curiosità e delle monete inconsuete. Una giornata gradevole e divertente, conclusa con l'acquisto di qualche moneta di mio gradimento. Alla fine, nessuno ti regala niente, i commercianti fanno il loro lavoro e gli acquirenti si comportano secondo i loro gusti e le loro tasche. I prezzi li fa il mercato, se la moneta è cara non trova acquirenti, se è ritenuta conveniente si vende subito. Forse la prossima volta mi prenderò le ferie per il giovedì. Buona e bella numismatica a tutti Federico5 punti
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Ciao a tutti, Aggiungo a questa bella discussione di Alberto una mia 54. Un saluto Raffaele.4 punti
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Il tipo con ghirlanda risulta coniato solo per Roma. Dovrebbe essere il tipo B1 dell'immagine sottostante.4 punti
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Ciao a tutti, pur nella mia modesta esperienza con Veronafil, sono alla seconda, sempre a maggio, senza avere toccato con mano l'era dei fasti di questa fiera come molti dite, per me è stata, come lo scorso anno, una bellissima giornata (sono andato ieri di venerdì) che ho passato con mio padre circondato da cose che amo (menzione speciale al ritratto del cane Fifì e includo pure le sorpresine degli ovetti kinder e le barbie, voglio esagerare!) e lontano almeno per un pò da tutti i problemi quotidiani. Come lo scorso anno ho avuto il piacere di poter conversare con i miei venditori di fiducia (le occasioni sono poche quindi per me preziose!) e ho pure trovato il coraggio di salutare il Dott. Moruzzi, persona squisitissima e per me una delle tre figure di riferimento più importanti per la mia passione numismatica, che lo scorso anno non avevo avuto il coraggio di avvicinare, sono di base molto timido per natura anche se poi mi sciolgo 😃 Mi spiace non aver riconosciuto (per forza di cose...) nessuno del forum, almeno coloro con i quali abbiamo di solito scambi di opinioni frequenti, magari in futuro capiterà😃 Sulle varie rimostranze che vedo sul prezzo dei biglietti non mi hanno dato particolarmente fastidio (tranne la cosa del non poter rientrare ma non ho mai avuto motivo di uscire visto che c'è tutto all'interno del padiglione quindi mi ha toccato poco son sincero...) considerando che sono abituato a Lucca Comics dove nel corso degli anni siamo passati da un biglietto di circa 5 euro a ben quasi 24 credo quest'anno 😅 Confermo il fenomeno dei venditori nel parcheggio visto che ci ho pure parcheggiato vicino e li ho visti bene, ma anche questa cosa è "normale" pure a Lucca Comics quindi ci ho fatto talmente l'abitudine che ormai è tutto appunto "normale" per me 🙂 Quanto ai tipi loschi bo...non ho notato niente di particolarmente negativo nelle ore che ci sono stato, senz'altro come dicevate anche lo scorso anno, il fatto di dover entrare con biglietto è un buon deterrente almeno per scremare la massa. Mi fermo qui, mi son dilungato anche troppo, spero che comunque ci sarà di nuovo occasione, se posso almeno a maggio mi faccio vedere 😁4 punti
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Ho ritirato oggi la mia copia del nuovo manuale, ero un po' scettico sul prezzo ma quando ho iniziato a sfogliarlo ho percepito tutta la conoscenza,la passione e la meticolosità che l'autore ha investito per realizzare quest' opera che reputo riduttivo chiamare "manuale",oltre all' impatto visivo dato dalla copertina rigida e la carta di qualità è da sottolineare la qualità delle immagini e l' inserimento di monete inedite e in conservazione che non pensavo neanche che potessero esistere,il tutto condito da nozioni storiche e descrizioni dettagliate di tutte le varianti al momento conosciute... Ammetto che anche questa volta l'autore è riuscito a sorprendermi e quindi faccio i miei più sinceri complimenti all' amico Pietro per la sua ennesima ed eccellente opera,e consiglio a tutti gli appassionati di monete napoletane di acquistare una moneta in meno e di investire in questo testo che reputo essenziale per gli appassionati di monete napoletane,io ne acquisterò un' altra copia da studiare mentre la copia che ho ritirato oggi andrà in libreria con tutti i testi dell' autore rigorosamente firmati...3 punti
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Domani al mercatino mi raccomando! Vi piacerebbe tuffarvi in un tavolo simile eh?2 punti
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Grazie e logicamente in questo post posso partecipare tutti con il proprio materiale, come potrai capire il problema più copioso è quello di scartabellare tra le proprie collezioni e trovare il materiale inerente al mese, poi quotidianamente le inseriamo, finchè ne abbiamo ci proviamo, saluti2 punti
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Ciao Raffaele buon pomeriggio, piastra da 120 grana 1855 doppio orecchio in vendita asta e-live 10 ( nomisma aste Verona) scadenza 09.06.2025 lotto 259 . credo a mio modesto parere tra quelle più belle apparse in vendita ad oggi. saluti Michele2 punti
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Buonasera @fapetri2001, non mi sono mai permesso di intervenire per non interrompere questa galleria delle meraviglie.. Vi faccio i complimenti per il materiale magnifico con cui ci allietate ogni giorno, in particolare tu e @PostOffice: francobolli e storia postale degni di almeno 2 o 3 musei, in uno non ci starebbero! Grazie per questo regalo quotidiano che condividete!2 punti
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Domani con più calma posto la 55 nella discussione sulle varianti e te la mostro.2 punti
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Ciao Realino, sono ribattuti, ma di recente ne è passata una su ebay con 4 gigli e non ribattuti. Io ho una 55 con 4 gigli.2 punti
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Lo stavo per scrivere anch'io. O sdoppiati o diversi sicuro. Già notati anche in altre piastre. La prima in alto ha i 7 Puntini in linea anche.2 punti
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Corretto quanto scritto da @Antonino1951 La moneta con Core (o Tanit)-protome equina la cui produzione iniziò sicuramente in Sicilia, fu proseguita in Sardegna e divenne la prima serie ad essere catalogata cronologicamente tra le emisisoni sardo puniche. La studiosa Suzanne Frey-Kupper distingue le coniazioni siciliane da quelle sarde in base alle caratteristiche di Core. a) Core siciliana taglio del collo convesso e presenza di collana con pendenti. Stile più raffinato, ellenistico. b)Core sarda taglio del collo concavo e presenza di collana a filo di perle o nastro o a foggia di denti di “sega” spesso posta fuori conio e non visibile. Stile meno raffinato con scarto ponderale più ampio. Considerato il notevole numero di monete di tipo a), rinvenuto in suolo sardo, è verosimile che i cartaginesi si portarono al seguito maestranze siciliane o nord africane e conii pronti per l’uso. Questi entrarono in opera all’inizio per lasciare poi la produzione alle maestranze locali che probabilmente non erano stilisticamente all’altezza ed erano meno efficienti anche sul controllo del peso unitario delle monete. Lo stesso fenomeno che si era già verificato nell’isola con le stele: di produzione più raffinata ed ellenistica nei centri costieri e di produzione ad opera di maestranze locali sempre più grezza e stilizzata man mano che gli insediamenti si irradiavano nell’interno del territorio. la moneta indicata che viene anche denominata protome-minore per differenziarla da quella di poco successiva e di produzione esclusivamente sarda di perso oltre i 10 gr. come descritto da Antonino ha diverse varianti contraddistinte da lettere, simboli, globi e globetti i varie posizioni del tondello personalmente nel mio db personale ne ho catalogate da aste, cataloghi museali ecc.ecc. oltre un centinaio alcune in un solo esemplare altre compaiono con maggior frequenza per esempio la moneta senza simboli o con la lettera Ayin. La tua non riesco a distinguere i simboli che se ci sono (di norma stanno sul dritto dietro al collo di Core e sul rovescio davanti al collo della protome). Per quanto riguarda i soggetti rappresentati, la divinità rappresentata al dritto per divesro tempo è stata associata con certezza alla suprema dea cartaginese Tanit, oggi ci sono diverse opinioni sull’identità della divinità rappresentata, anche se la maggior parte la identificano in Core, strettamente collegata a Demetra divinità agraria della quale è figlia. Protettrice dell’agricoltura, ebbe culto specialmente nelle regioni tipicamente agricole della Grecia e anche in Occidente, in Magna Grecia e Sicilia. L'altro tema tipico è la protome di cavallo o del cavallo, con o senza palma, che può riferirsi al mito-fondamento di Cartagine raccontato da Virgilio, o in alternativa possa essere, secondo Jenkins, l'emblema della divinità solare Ba’al Hammon.2 punti
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Looks like Laodicea ad Lycum, time of Tiberius, bust of Apollo and cista mystica: either RPC I 2903 or 2909 link2 punti
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Salve, oggi ho acquistato al VeronaFil questo Asse repubblicano tipologia Giano, Crawford 110/2 Peso 31.6g Diametro 38mm Chiedo pareri sulla conservazione poiché non indicata sul cartellino. Secondo me potrebbe essere un BB/BB+ Soprattutto al Diritto mi sembra molto ben conservato il volto di giano con una patina che trovo stupefacente2 punti
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La medaglia è stata prodotta nel 1906, dalla ditta Bertarelli di Milano, il D/ Rappresenta la Prima apparizione, nel R/ la seconda apparizione a Benedetto Pareto, è citata da Rodolfo Martini, nell'opera omonima al N°1824. Ciao Borgho2 punti
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Di poche parole chi scrive a mademoiselle Paulette, anzi non capisco nemmeno se c'è un vero e proprio messaggio. Simpatico però il quadretto che offrono le 5 figure femminili, sembra quasi che stiano facendo un "trenino". Che ne pensate di tutto l'insieme? Un saluto a tutti.1 punto
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Ci sto pensando ma non mi viene niente, mi date pl per favore?1 punto
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Ciao, oggi ricondivido un antoniniano dell'imperatore Caracalla (198-217d.C.) con la personificazione sul rovescio di Serapide (divinità di origine egizia che trovo' adepti anche nella società greco-romana fino al IV secolo d.C.) raffigurato stante, barbuto come Zeus e con scettro retto con braccio sinistro , coniato a Roma nel 216 d.C. L'introduzione di questo nuovo nominale in argento nella monetazione romana si deve proprio a Caracalla che nel 215 ,causa problemi economici e scarsità di argento per battere moneta, fece una riforma monetaria che stabiliva che questa nuova moneta ( a cui gli studiosi moderni hanno dato il nome di antoniniano o antoniano legandolo al suo ideatore ma che in realtà non sappiamo realmente come veniva chiamato) aveva un peso di circa 5 g. ed era un radiato (cioè l'imperatore era raffigurato non con corona d'alloro ma radiata). Ciò significava che la moneta aveva un valore che doveva essere il doppio, in questo caso del denario in argento, come il dupondio lo era per l'asse (nominali non in argento ma rispettivamente in oricalco e rame). In realtà sappiamo che gli antoniniani di Caracalla non corrispondevano esattamente (come quantitativo di fino presente in esso che era del 50% del peso totale) a due denari ma a circa 1,6 . Ritornando alla mia moneta ed al motivo di questo mio post, sul dritto è presente un difetto sulla legenda abbastanza anomalo e volevo chiedere un parere sulla probabile causa che lo ha generato. Grazie a quanti interverranno ed alla prossima 🙂 ANTONIO 24 mm. 4,84 g. RIC 349b1 punto
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In questa sembra sdoppiata anche l'aquiletta di sinistra il quarto giglio è capovolto1 punto
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Questa è una moneta che ho sempre sognato ma in queste conservazioni o simile sono cifre che per un tondello non le spendo e preferisco accontentarmi di altro o la trovi a 200/300 euro (raramente) ma in conservazioni troppo usurate o martoriate ed evito l'acquisto. Forse un giorno troverò la via di mezzo! Per il momento complimenti con molto invidia, invidia buona naturalmente. 🙏🏼😇🤩1 punto
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@Carlo., mi spiace ma non lo so, anche perché non vorrei darti qualche consiglio sbagliato. Aspettiamo pareri da qualcuno nel Forum che ha avuto la medesima situazione.1 punto
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Ciao @PostOffice, questa viaggiata riporta richieste rivolte direttamente agli operatori postali, che ne pensi? Gordon1 punto
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Credo che la valutazione effettuata da @fofo sia in linea per l’esemplare. Ovviamente potrebbe fare di più come potrebbe fare di meno, e se la vendi in asta devi toglierci gli eventuali diritti da versare alla casa d’aste venditrice1 punto
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Diciamo che il peso, per le monete, è un dato importante… elemento solitamente dichiarato “a priori” nei documenti istituzionali che predispongono un’emissione monetaria, per cui può costituire una delle informazioni su cui valutare e distinguere un falso da una moneta originale… ovviamente per le monetazioni medioevali la questione si complica e si arricchisce ulteriormente: di molte emissioni non abbiamo documenti istituzionali ed il peso “standard” lo ricaviamo dall’analisi degli esemplari giunti fino a noi… talora nelle monetazioni immobilizzate (denari di Genova e di Lucca, ad esempio, ma penso anche - su scale temporali minori - ad emissioni successive di alcuni grossi toscani, ad esempio) aggregazioni degli esemplari intorno a pesi diversi possono associarsi ad emissioni cronologicamente distinte… la produzione di pezzi “per unità di peso” (“per libbra”, o “al marco”) e le metodiche di produzione di emissioni magari prodotte in grandi quantità in poco tempo introducevano poi una certa variabilità nei pesi dei singoli esemplari, per cui venivano definiti già dalle autorità emittenti dei “limiti di tolleranza” per considerare “buone” le monete prodotte… anch’io sono un po’ “fissato” con il peso ed attribuisco una discreta importanza a quello delle monete che raccolgo… dirò una castroneria, ma se sono troppo sottopeso mi dà come l’impressione che siano state “meno integre” e meno adatte a svolgere il loro lavoro… ovviamente, se sono pesantemente usurate, paradossalmente sarebbero circolate di più ed avrebbero ancora maggior valore storico, ma così si perde in leggibilità e questo ovviamente mi dà un po’ fastidio 😬 (lo so, in questo sono incoerente)… diciamo che tra due monete di cui una splendida ma nettamente sottopeso ed una di buon peso ma di qualità peggiore, se comunque ben leggibile preferisco la seconda…😅1 punto
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Ciao @Ictinonessun problema, anzi. Porre domande e discutere su tutto, portando le nostre opinioni ( sempre degne di considerazione ed ovviamente di rispetto 🙂) sta alla base della crescita nel nostro caso Numismatica. Quello che ti posso dire è che l'antoniniano, senza nessun ombra di dubbio è coniato. Ed è già una buona cosa. Si potrebbe sempre discutere sul quando, e come mi piace dire sempre spero ai tempi di Caracalla 🙂. Ma in materia di falsi tutto può essere. Per quanto concerne la tua domanda ho aperto un post specifico tempo fa su questo difetto di coniazione. Puoi trovarlo ricercando in sezione "Antoniniano di Caracalla Serapide, parere tecnico " dove ci sono diversi interventi a tal proposito. Fammi sapere. ANTONIO1 punto
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Non è così. Sempre più commercianti hanno la loro pagina o gruppo, e propongono regolarmente le loro offerte e il loro materiale. Ad esempio questa settimana un commerciante ha proposto tutta la serie impero completa del 1936. Qualche settimana fa ha venduto lo Scudo 1866 Napoli. Ovviamente non mancano offerte per le zecche italiane e le estere.1 punto
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Carissimo @Pxacaesar premesso che questo mio intervento non ha come scopo mettere in dubbio l’autenticità della tua moneta, volevo chiederti a cosa potrebbe essere dovuta la mancanza dei tre caratteri in quella porzione localizzata della moneta?1 punto
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Una bella moneta di un Imperatore purtroppo per lui famoso soprattutto per la sua sconfitta e prigionia. Non ho al momento esemplari in collezione, per l'anarchia militare ho solo Filippo I, Aureliano e Probo, quindi intanto apprezzo il tuo Valeriano 😃1 punto
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Questa tipologia non ha una quotazione come l’oro. In numismatica le monete vengono influenzate dalla rarità e dalla conservazione. Quindi relativamente a questa tipologia vanno considerati la qualità di conio, di conservazione (con eventuale patina che costituisce un surplus) e rarità (in base al millesimo). Mediamente si parte da circa 1000€ per un buon Bb fino ai 4000€ e oltre per le alte conservazioni. È una tipologia che va studiata e seguita nel mercato, e non “improvvisata” per l’acquisto.1 punto
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Le monete possedute da Giovanni sono 72 1/6x +12 = 1/3x 12=1/6x X=72 Saluti @apollonia e buon fine settimana Carlo.1 punto
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Elizabeth II Gibraltar 1999. The Labours of Hercules: The Cretan Bull. Moneta bimetallica (parte centrale in rame-nichel, anello in nichel-ottone): 11,97 g, 28,4 mm. Moneta commemorativa circolante della serie “Le Fatiche di Ercole”, valore 2 sterline. Le lettere IRB sotto il ritratto della Regina sono le iniziali dell’incisore Ian Rank-Broadley. Il Toro di Creta era un mostro taurino della mitologia greca dall'aspetto di un toro di grandi dimensioni capace di soffiare fuoco. Da lui e da Pasife nacque il Minotauro nella reggia di Minosse. La cattura del Toro di Creta fu la settima delle dodici fatiche di Eracle (https://it.wikipedia.org/wiki/Toro_di_Creta). (segue)1 punto
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Salve,punica che circolava sia in Sardegna che in Sicilia e che differiscono per la crudità del conio.Quelle siciliane addirittura si avvicinano ad uno stile di maestro.sono state oggetto di riconiazione,data la grande quantità,da parte di greci e romani repubblicani.3 sec Testa di Tanit e protome di cavallo.le serie sono contraddistinte da pallini o lettere puniche1 punto
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Posso essere dubbioso che veramente qualcuno si sia lasciato andare a commenti del genere, visto anche l’autore del post , verificatamente per niente astioso verso i commercianti in genere?!1 punto
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Anche io, nei primi anni '90, frequentavo il banchetto del signor Nobili, persona un po' burbera ma preparata e affidabile. Anch'io ho acquistato da lui diverse monete (per lo più assi, denari e antoniniani imperiali). Anch'io non torno più a Porta Portese da diversi anni perché quel piacevole clima di una volta è sparito. Volevo però informarvi che, non molto tempo fa, ho portato a periziare dal Dott. Moruzzi alcune di quelle monete acquistate trenta anni fa e, con piacere, posso dire ufficialmente di non avere ricevuto nessuna fregatura dal Sig. Nobili. Le sue monete sono tutte "buone"! 🙂1 punto
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Si è alzato improvvisamente lo scirocco; di notte sembra fare più rumore. Speriamo porti un po' di pioggia oltre che sabbia.1 punto
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Da Sibari, un " Rare " esemplare di dracma ( 1/3 di statere ) incusa, con a diritto e rovescio il toro retrospiciente . Sarà a giorni, il 31ggio, in vendita LeuNum. 17 al n. 24 .1 punto
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Da monete di zecche orientali (sicuramente la seconda) , i 2 archi di Augusto , 'aziaco' e 'partico', in Roma ed oggi scomparsi1 punto
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DE GREGE EPICURI Quasi sempre monumenti religiosi, salvo rare eccezioni. Mi viene a mente il Faro di Alessandria, su una dracma di Antonino Pio. Per il resto, i monumenti civili rappresentati sono di epoca romana.1 punto
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Alla luce, in particolare, di quanto detto nel post precedente e del regolamento d'uso del forum, si ricorda a tutta l'utenza che è possibile (e doveroso) segnalare alla moderazione i messaggi e le discussioni che contravvengono alla disciplina legale vigente ed al nostro regolamento, tramite l'utilizzo dell'apposito strumento, il pulsante "SEGNALA", presente in basso a sinistra per ogni messaggio. L'uso della segnalazione da parte vostra permette una superiore efficacia della moderazione delle discussioni non consone. Grazie per la collaborazione.1 punto
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So che il nostro amico Lorenzo il Magnifico ha già avuto modo di leggere questo articolo comparso nel 1836 sul vol1 della revue numismatique ma, per chi non avesse avuto modo di leggerlo, allego il link; da pag 348 a pag 354 il Promis (che non conosceva il ripostiglio di Paladru rinvenuto, se non erro, nel 1865) presenta le sue deduzioni su questa tipologia di monete (e simili), giungendo alla conclusione che siano da attribuire alla città di Marsanne. http://books.google.com/books?id=2osaAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false da allora molta acqua è corsa sotto i ponti ma il mistero rimane insoluto.... Ciao Mario1 punto
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