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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/01/25 in Risposte
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Il motivo era dovuto a un ritardo combinato tra Charlotte e Philadelphia nel testare i lingotti necessari alla produzione, che potè finalmente iniziare solo il 27 marzo 1838. Quel giorno, le prime monete ad essere coniate furono quelle da 5 dollari, le half eagles. Il disegno era quello di William Kneass conosciuto come Classic Head che abbiamo già visto nella precedente discussione. Al dritto la testa di Lady Liberty volta a sinistra, che ha i capelli fermati da un nastro con la scritta LIBERTY. Nel giro ci sono 13 stelle, e in basso la data. Ma c'era una novità della massima importanza: per la prima volta su una moneta degli Stati Uniti, di qualunque metallo, compariva il marchio di Zecca. La C di Charlotte, tra la troncatura del collo della Lady e la data Al rovescio, l'aquila araldica ad ali spiegate con lo scudo sul petto, frecce e ramo d'ulivo tra gli artigli. Nel giro la scritta UNITED STATES OF AMERICA, in basso il valore, 5 D. (foto da Heritage Auctions). Tutto a posto, finalmente? Non proprio A causa di una curiosa pratica imposta dal nuovo Direttore della Zecca, le monete d'oro di nuova produzione (a maggior ragione, di nuova Zecca) non potevano essere immesse nella circolazione fino a quando due esemplari di ognuna non fossero stati verificati e approvati dalla Zecca di Philadelphia. Alla quale dovevano essere spedite, un processo che richiedeva settimane di tempo, tenendo conto anche di quello necessario per avere la risposta affermativa. E così fu soltanto il 2 maggio 1838 che le prime monete di Charlotte furono finalmente consegnate al Tesoriere per essere pagate ai depositanti dell'oro. petronius4 punti
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La pescata di oggi per 2,50 euro totali. India FAO del 1974, 10 paisa commemorativa circolante. Ed una moneta molto rara ma sfinita, su ebay le propongono ugualmente a svariate decine di euro, giusto per farvi un esempio: ebay 10 grani 1804 (2) ebay 10 grani 1804 molto probabilmente rimangono invendute. 1804 - 10 grani del Regno di Sicilia, purtroppo ottima per il 'Museo degli orrori'. L'aquila è appena accennata il rovescio è visibile Questa è quella che già possedevo3 punti
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Il prossimo convegno al Serafico si terrà sabato 28 nella nuova sede di Via del Serafico 1.2 punti
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Buonasera, com l'amico @PostOffice ci eravamo anticipatamente fatti gli auguri a vicenda e li rinnovo, un minuto di tempo da dedicare a questo post lo ho trovato, la busta in questione è stata affrancata con un 5 soldi del II° tipo (sassone 30) è il francobollo più comune della serie e presenta un notevole decentramento, se interessa il valore di catalogo del francobollo su documento è 40 € ma così decentrato perde notevolmente , però è certamente una bella busta di storia postale, da conservare, saluti2 punti
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Moneta rara ma con una faccia sfinita.... un vero peccato, ma avendola avuta per qualche spicciolo da ora in avanti la conservo io. Giusto per fare vedere di cosa si tratta.2 punti
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Buongiorno, qualche settimana fa ho completato la serie delle 2 lire di Umberto I, del 1° e del 2° tipo: mi fa piacere condividere questo piccolo traguardo, seppure le monete si collochino in bassa conservazione. Non prevedo nell'immediato di sostituirne, ma non si sa mai cosa ci riserva il futuro: a quali anni, secondo voi, dovrei dare la priorità nell'ipotesi di sostituzione? inserisco i due collage delle monete (associate in alto il dritto e sotto il rovescio), separati tra I° e II° tipo. grazie e buon fine settimana Carlo.1 punto
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@leonardo1806 2500€ per una patacca? https://ebay.us/m/H8qxaN1 punto
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Da molti è ritenuta tale, e anche per me. Scena di grande vigore e dinamicità, con rilievi forti e ben nitidi, al contrario, dell’altro Scudo di VEIII per l’emissione del “Cinquantenario” che, seppur anche molto molto bello come raffigurazione, si distingue per dei rilievi molto bassi e scena decisamente più statica. Non mi fa impazzire invece lo Scudo Aquila Sabauda, che seppur molto innovativo stilisticamente, è ancora un prodotto del’800, dove andavano ancora per la maggiore rappresentazioni araldiche e stemmi.1 punto
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Assolutamente contemporanea. Dubito che esistano d’epoca1 punto
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Ciao Ale, gentilissimo come sempre! Grazie. Saluti, Gianfranco1 punto
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Buonasera @leonardo1806, potresti comunque inserire diametro e peso? E possibilmente anche foto del bordo (fert, rosette e nodi)?1 punto
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Ciao,dovrebbe essere un bronzo seleucide di Antioco X Filopatore. Ti metto una lista ma hanno sbagliato tutti mettendo Antioco IX. Ho controllato su Wikipedia e quello giusto è Antioco X. https://www.acsearch.info/search.html?term=Antiochos+IX++thunderbolt+ae&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1¤cy=usd&order=01 punto
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Magari nella sezione filatelia e storia postale si trova qualcuno che se ne intende. Sposto in luogo più appropriato.1 punto
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Ciao Ale,poco fa su Focus la disfatta di Valente da parte dei Goti per la fretta di attaccare senza aspettare il nipote Graziano.Laura Pepe è brava a raccontare .Nino1 punto
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Per ora lascio sono un highlight delle pescatine di oggi.. questa a 1 euro, così @nikita_ non mi costringe a tagliarla! 5 centesimi 1909 NC1 punto
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Oggi anche io mi sono concesso una monetona da museo degli orrori, solo per le macchiette di ossidazione.. altrimenti al D ha una bellissima contromarca con lettera della contromarca pure ribattuta!1 punto
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Sembrerebbe la riproduzione di un ducato d'oro del 1915. 1 Ducat - Francis Joseph I - Austrian Empire – Numista1 punto
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Salve Postoffice,anche se non abbiamo mai interagito accetta i miei auguri,ci sono passato da poco.io nasco filatelico,premiato come miglior tema della provincia per il centenario delle Poste Italiane per cui ogni tanto vi seguo😊1 punto
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Forte o patacco di Carlo Il del secondo tipo sigle TBB https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CA2/371 punto
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Buongiorno Pino, secondo me è un Ae3 Secvritas Reipvblicae di Valentiniano I https://www.acsearch.info/search.html?id=144161301 punto
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Grazie PostOffice, sei sempre prezioso. Pensa a guarire presto e tornare a casa il prima possibile. Ti faccio tanti tanti tanti, cari auguri.1 punto
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Un episodio legato ad Alessandro Magno e a un elmo è riportato da Plutarco in “Vite parallele”. Alessandro e i suoi soldati, dopo aver inseguito Dario da più giorni, stanchi per la fatica, la fame, la sete, si imbattono in alcuni Macedoni che trasportavano in otri, a dorso di mulo, l’acqua che avevano attinto a un fiume. Vedendo Alessandro provato dalla sete del mezzogiorno, riempirono velocemente un elmo e glielo porsero con l’invito a dissetarsi. Egli prese l'elmo nelle sue mani ma, guardando attorno a lui, vide che la sua cavalleria dirigeva lo sguardo bramoso sulla bevanda. Allora la rese senza aver bevuto e, ringraziando, disse a chi l'aveva offerta: «Se bevo solo io, questi uomini perderanno coraggio». Il sole implacabile, il deserto, il corpo stanco, le labbra aride e soprattutto gli sguardi di tanti uomini su quell'elmo colmo di acqua: è da qui che nasce la forza esemplare del gesto di Alessandro Magno, narrato dallo storico greco Plutarco nella celebre Vita di Alessandro, composta agli inizi del II sec. d. C. Due sono gli spunti che possiamo raccogliere da questo notissimo episodio. Innanzitutto la fermezza del famoso sovrano che supera la tentazione dell'insindacabilità del potere e dei privilegi e si pone al livello degli altri, delle persone comuni che però condividono le stesse esigenze umane. È il risultato di un rigore non solo personale, quasi ascetico, ma anche del rispetto delle necessità comuni, è il frutto di una sensibilità e nobiltà d'animo che vince ogni egoismo. C'è, però, un altro profilo nell'atto di Alessandro ed è quello della testimonianza. Se ti preoccupi solo dei tuoi vantaggi, non potrai mai essere un educatore di altri. È per questo che la gente spesso non ha fiducia nelle classi dirigenti in tutti gli ambiti della vita sociale, perché non vede in essi che la corsa all'esito personale, all'interesse privato, al privilegio. È anche per questo che tanti genitori ed educatori non incidono nell'animo dei giovani: quella che manca è la testimonianza, lezione più efficace di ogni discorso. Tratto da https://www.avvenire.it/rubriche/pagine/l-elmo-di-alessandro apollonia1 punto
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Ciao Pino,scusa la confusione...Sopra la testa mi sembra di vedere RI quindi secondo me è Onorio https://www.vcoins.com/it/stores/traianvs_coins/250/product/honorius_folis_401403_ad_nicomedia_mint_smna_helmeted_head_nearly_facing_holding_spear_and_shield__concordia_avgg_scarce/1057142/Default.aspx1 punto
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Bravo. Non è un caso se tra gli scatolettari le argomentazioni ricorrenti siano "garantire investimenti", "guadagnare su miglioramento del grading", "essere al passo con il mercato globale", "raggiungere il maggior numero di clienti" e via dicendo. Lo slab è l'apoteosi della numismatica come investimento (se vogliamo essere buoni) o come speculazione (se vogliamo usare le parole giuste). Si tratta di un contesto che non mi interessa e non mi riguarda (la mia pervicacia nel collezionare monete forate, appiccagnolate e comunque rigorosamente vissute ne é la dimostrazione); ricordo ancora con nostalgia quando catalogando per lavoro le monete antiche di un museo di stato mi ero reso conto con un pizzico di meraviglia che nell'articolatissima scheda di catalogazione del pezzo non era presente alcuna indicazione dello stato di conservazione! Ovviamente per il collezionismo privato è tutto lecito, e assolutamente coerente con analoghe forme di collezionismo oggi sulla cresta dell'onda: un amico qualche settimana fa mi ha stordito per un pomeriggio intero magnificandomi il mondo delle carte Pokemon, con un mercato colossale dietro - paragonabile per dimensioni e diffusione, ancora non per cifre - a quello della numismatica, e con un sistema di inscatolamento e grading ASSOLUTAMENTE IDENTICO a quello di PCG PGCS e compagnia bella. E' quello che l'investitore compra, che il mercato globale cerca: una scatoletta con un numero stampato sopra, che deve essere il più vicino possibile al top: per differenze impercettibili a occhio nudo corrono molte migliaia di euro. Che poi dentro ci sia un Pikachu di cartone stampato nel XXI secolo o un Grosso in argento coniato a martello nel XIII secolo non costituisce una differenza sostanziale.1 punto
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Un'enormità per infilarla in questa discussione! Ne dovevi prendere almeno 5 ad un euro o 10 a 50 cent!1 punto
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Eh niente! Oggi al mercatino niente affaroni, ma ho trovato a 5 euro il 5 centesimi spiga 1937, raro R, in bassa conservazione ma neanche troppo malvagio, che mi consente di completare la serie 5 centesimi spiga. La signora di qualche giorno fa ha provato a rifilarmi un sospettissimo 2 centesimi 1907, ma non ha avuto fortuna. Degno di nota un venditore che ha provato a proporre, neanche a prezzi bassi, grossi moduli del regno (scudi di VEII, 20 lire '27), sostenendo fossero più belli perché li aveva lavati con il sapone ieri sera! A nessuno piacciono con lo sporco sopra! 🤣1 punto
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Buongiorno, io non avrei molti dubbi ma sto guardando una foto. Tu la hai in mano, osserva i bordi e i piccoli particolari come l'orecchio del sovano e fai un confronto. Buon weekend1 punto
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Grazie @Can Cerbero per le belle parole! Davvero, per me è un piacere condividere queste cose con altri appassionati. Da quello che riesco a vedere, il tuo 100 mon sembra proprio una delle emissioni non ufficiali fatte nella provincia di Tosa (土佐), nello stile chiamato Gakurin-sen , conosciuto anche come Kōchihan-sen (高知藩銭). Ci sono diversi indizi che portano a questa conclusione: Lo shirushi (印) non è comune, e indica quasi sicuramente una produzione locale. Il carattere tsu (通) ha quella forma allungata e appuntita che si vede spesso solo nelle coniazioni di Tosa. Anche il carattere hō (寳) è inciso in modo particolare,tipico di queste varianti regionali. Detto questo, ammetto che anche io rimango un po’ perplesso per le dimensioni in altezza e spessore, ma va detto che nelle monetazioni “parallele” del periodo Edo c’è parecchia variabilità, quindi ci può stare. Curiosità nerd (o aneddoto, se preferite🤣): Si racconta che la Gakurin-sen abbia preso il nome da un tempio , il Gakurin-ji, dove un monaco molto colto consigliò al daimyō locale di battere moneta imitando i tempo tsūhō ufficiali, ma con piccoli dettagli modificati (come lo shirushi o la calligrafia dei kanji), in modo da non attirare troppa attenzione da Edo ma comunque far girare moneta per sostenere l’economia locale, soprattutto per il commercio del legname e del riso. @Can Cerbero per caso sei appassionato di monetizzazione giapponese , mi farebbe piacere scambiare due chiacchiere con altri appassioanti1 punto
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ciao @Alan Sinclair, anche se in bassa conservazione dà soddisfazione avere una serie completa, anche delle monete rare e non comuni. certo, sostituire proprio queste ultime è lo sforzo più impegnativo, però bisogna che ne valga proprio la pena: le sostituirò quando almeno da MB o qBB potrò salire almeno a un SPL, o comunque una conservazione che mi consenta di godere di tutti i rilievi e dettagli. @caravelle82 infatti io sono già contento così! anche se tutte uguali, mi piace molto la vista d'insieme, ciascuna con i propri dettagli più o meno visibili, ciascuna con la propria colorazione (in alcuni casi un minimo di patina, in altri forse solo sporco, altre ancora probabilmente lavate) acquisita nel tempo. quella che apprezzo di più è la 1897, sia per i rilievi meglio conservati sia per un minimo di residuo di lustro, dalle altre scomparso.1 punto
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Buongiorno, e mi scuso per il ritardo nella risposta 😁 e ringrazio il collega @caravelle82 per il tag. La moneta presentata è con ogni probabilità una Ko Kan’ei Tsūhō (古寛永通宝), come giustamente identificato da @Can Cerbero. Ciò è riconoscibile soprattutto dalla calligrafia del carattere「寛」(Kan), tipica delle prime emissioni, e dalla patina ramata, caratteristica delle leghe di rame utilizzate in quel periodo. Per quanto riguarda l’identificazione specifica, è noto che classificare con precisione le monete Mon antiche può essere complesso, ma le informazioni fornite sono molto utili. Da un primo esame, sembrerebbe appartenere alla variante “Daikatsu-en” (大濶縁), ovvero con caratteri grandi e il carattere「永」in stile ampio, tipico di alcune emissioni locali. In base a questi elementi, in particolare la colorazione e la tipologia di conio, è plausibile attribuirla alla zecca di Sakamoto (坂本). Tuttavia, ritengo si tratti della versione standard e non della più rara "Fuchō Ei" (不跳永), nella quale il tratto superiore del carattere「永」risulta significativamente più corto o. Effettuerò ulteriori ricerche e confronti iconografici per poter fornire un'identificazione definitiva e più accurata.1 punto
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Stando all'ultimo Eurobarometro del 2025 abbiamo un record di accettazione positiva dell'euro, arrivata all'83% nell'area euro e al 74% nell'UE intera. Esaminando i dati per singolo stato la situazione generale non è cambiata: è ancora in maggioranza contrario all'euro chi non ce l'ha, con le eccezioni della Romania e dell'Ungheria. In quest'ultima l'euro rimane popolare nonostante l'azione tutt'altro che europeista dell'attuale governo.1 punto
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lo slab è solo una forma diversa rispetto alla busta rivettata, che però viene meglio tollerata in Italia... se NGC facesse buste come quelle dei periti italiani siamo sicuri che le tollereremmo ugualmente? credo di no con le aste interattive sul web serve qualcosa che dia garanzia agli utenti dalla Cina agli USA passando per l'Italia, magari che sia internazionalmente riconosciuto (come NGC) ... se la numismatica italiana si fosse svegliata prima associando i maggiori periti sotto un'unica sigla la storia sarebbe stata diversa per le monete italiane... invece, proprio perchè le case d'asta hanno maggiori riscontri economici con la garanzia dello slab, ci tocca comprarle nelle scatolette e poi aprirle... odio le scatolette ma capite che una base di garanzia mondiale serviva visto che le aste sono visionate in tutto il mondo detto ciò, laddove c'è lo slab, credo ci sia molta più partecipazione (soprattutto estera) per questa "garanzia" aggiuntiva, quindi c'è da adeguarsi col portafoglio se si vuole portarla a casa ... ahimè1 punto
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E’ meglio che me ne vada. Qui l’aria è diventata irrespirabile. Adesso abbiamo anche gli avvocati difensori.1 punto
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Complimenti per l’importante moneta, certamente tra le più appaganti dal punto di vista iconografico. Io ne avevo ben quattro, tutte bellissime, ma nessuna Fdc perfetto. Fdc non l’ho nemmeno mai visto, e non posso non citare le parole di Emilio Tevere quando mi diceva che il Fdc di questa tipologia non esiste. Rilievi bassi e conio sempre impreciso in diversi punti la rendono davvero problematica. Poi se la cerchi con una bella patina, diventa ancora più complicato. Preciso che comunque parliamo di dettagli “da veri malati” come lo sono io. Alla fine mi sono tenuto solo l’esemplare che presi da Tevere. Ha le sue debolezze e pecche, ma ha una patina da sogno, che nel corso del tempo è diventata ancora più bella della foto che scattai e che allego sotto1 punto
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Buongiorno a tutti, Volevo far sapere che la moneta mi è stata rimborsata. Grazie ancora a tutti per gli interventi.1 punto
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Ho provato a ordinare ma dopo aver cliccato su vai alla cassa non mi fa perfezionare ordine1 punto
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