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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/04/25 in Risposte

  1. Cari Lamonetiani, anche il #12 di Quelli del Cordusio è stato completato. Ora non resta che controllare i testi affinché vengano eliminati errori, sviste ed ogni altra cosa che possa fuorviare la lettura prima della stampa definitiva. Si tratta di un numero corposo che ha superato in pagine il precedente #11: contiene 25 articoli, 13 briciole per 250 pagine circa. Dovrebbe andare in stampa a settembre ed essere distribuito gratuitamente l'8 nomembre al consueto incontro di Milano Numismatica. Per ora vi lascio con una visione d'insieme dello stesso:
    9 punti
  2. Ciao, sappiamo che la quasi totalità delle monete classiche venivano prodotte tramite coniazione a braccio. Per come veniva prodotta io lo intendo in senso più lato partendo dall'oggetto "tondello" riportando tutte le notizie che lo riguardano. Per esempio i sesterzi di barra dalla forma particolare che scaturiva proprio dalla produzione del tondello, i suberati ( in collezione ne ho tre sicuri e due quasi 🙂) falsi d'epoca ( a mio modesto parere) e come venivano prodotti, il quantitativo di fino presente nella lega del metallo....insomma tutto quello che riguarda l'oggetto moneta. Colleziono esclusivamente monete dal modestissimo valore economico ( le rarità e le monete intonse le lascio molto volentieri agli altri 🙂) ma come mi preme specificare sempre ( almeno per me) dal grandissimo valore storico ed ognuna di esse ci parla e ci dice moltissimo se abbiamo voglia di ascoltarla. Io si, da molto prima che iniziassi ad acquistarle, con grande gratificazione. Per me il fascino delle classiche, che non riscontro in nessun altro tipo di monete ( è una cosa personale senza nulla togliere a tutte le altre, meglio specificarlo). Speriamo che duri sempre anche in futuro ( dopo più di cinque anni e praticamente immutato, anzi...) 🙂. ANTONIO
    5 punti
  3. Cultura numismatica gratuita per tutti !!
    4 punti
  4. Dopo il successo del numero 11 e della Milano numismatica 3, non vediamo l’ora di essere presenti anche alla prossima edizione e di poter sfogliare questo gazzettino (termine ormai improprio dato che possiamo definirlo tranquillamente gazzettone! 😃) Grazie sempre per tutto il lavoro che fate per noi giovani, ci aiutate tanto a crescere, motivandoci a fare sempre meglio !
    4 punti
  5. Tanti autori, giovani, meno giovani, esperti, agli inizi, tanti spunti vari in un numero secondo me sempre più ricco e che vede la partecipazione collegiale di tanti autori, e’ sicuramente motivo di soddisfazione dare la luce a questo nuovo ennesimo numero ! Grazie a tutti i numerosi partecipanti !
    4 punti
  6. Provo a dire qualcosa, semplificando al massimo e coi miei limiti di appassionato. Limitandoci alla età imperiale, la percentuale di fino nelle leghe d'argento e' variata molto nel tempo, sia in rapporto alle varie riforme monetarie che si sono susseguite, sia in rapporto agli eventi storici (pensiamo, ad esempio, all'impero secessionista delle Gallie). Non dimentichiamo poi che anche i nominali d'argento sono cambiati nel tempo. Lo stesso denario, prima cardine del sistema monetario imperiale, e' progressivamente scomparso nel corso del III secolo divenendo in pratica solo una unità di conto. Comunque, esistono tabelle che ci possono servire giusto per orientarci un po'. Quelle che allegherò sono quelle che uso io e che ho trovato nelle mie letture (sicuramente ne esistono altre e anche più precise e dettagliate). Questa e' la prima, tratta dal "Monete romane" di Savio, un testo semplice quanto utile soprattutto per i semplici appassionati come me. Arriva a Settimio Severo e si riferisce al denario: Qui passiamo all'antoniniano, con un interessante raffronto anche con la monetazione argentea dell'Impero delle Gallie. La tabella e' tratta dal sito https://ric.mom.fr/ : Poi, con la riforma di Diocleziano (ma anche qui.....usurpatori....Carausio...) gran ritorno di fiamma dell'argento. Ma questa e' una altra storia. Ciao. Stilicho
    4 punti
  7. Non finirò mai di congratularmi con l' Amico fapetri per la sua collezione di materiale di qualità, ogni pezzo è spiegato per il proprio uso e tariffa ogni esemplare è di rara bellezza e ci insegna come guardare e ricercare questi oggetti. Questi post vanno visti come didattica e insegnamento pertanto non possiamo che ringraziare questo nostro Amico per il tempo e la passione che ci dedica.
    3 punti
  8. Anche le half eagles furono coniate a Charlotte quasi tutti gli anni, con l'unica eccezione del 1845, anno in cui, come abbiamo visto sopra, non vennero coniate nemmeno le quarter eagles: c'è un motivo, e ne parliamo nel prossimo post La maggiore utilità delle half eagles e la loro più diffusa popolarità tra i depositanti dell'oro fecero sì che il numero di esemplari coniati fosse decisamente superiore a quello delle quarter eagles. Il record di produzione venne toccato nel 1847, con 84.151 esemplari, e in generale raramente si scese sotto i 20.000 pezzi annui, con il record negativo raggiunto solamente nel 1861, ultimo anno di attività della Zecca, con appena 6.879 esemplari. Nella foto (da Ira & Larry GoldBerg Auction), una half eagle modello Liberty Head del 1841. Come potete notare, il marchio di Zecca si trova ora al rovescio. Venne mantenuto al dritto solo per il 1839 nelle monete disegnate da Gobrecht, per poi passare nel 1840, e fino al 1908 (ultimo anno di produzione per la tipologia) al rovescio, nella stessa posizione già vista per le quarter eagles. A Charlotte non furono mai coniate le monete d'oro più prestigiose, eagles e double eagles, e nemmeno la strana moneta da 3 dollari. Diede invece un importante contributo alla produzione delle minuscole monete da 1 dollaro. E proprio tra queste va ricercato il "santo Graal" della Zecca del North Carolina, la moneta più rara e, tanto per cambiare, misteriosa petronius
    3 punti
  9. Ciao @caravelle82, innanzitutto complimenti per il reperto! anche io propendo per collocarlo negli anni post 1848/49, da quel che si può leggere, ma non sono di certo esperto in materia... @Carlo. Sicuramente i dati che hai riportato provengono da fonti verificate ed affidabili, però ti faccio notare che anche i "volantini" dell'armata francese che invase l'Italia, con a capo Andrea Massena e Napoleone, erano scritti in italiano (a volte anche francese, bilingue), ed erano destinati ad essere letti dalla popolazione generale... Questo per dire che l'uso del volgare fiorentino non colloca necessariamente un documento negli anni post-risorgimentali, a mio parere.
    2 punti
  10. Fonte non ufficiale
    2 punti
  11. Ragazzi intanto io vi ringrazio di vero cuore perché ho letto pareri frutto di ottimi ragionamenti. Vi leggo sempre interessato ed appassionato @Alan Sinclair @Carlo. @chievolan @417sonia 🔝😄
    2 punti
  12. 2 punti
  13. Ciao, si dalla quale a mio modesto parere, tutti quelli che collezionano monete coniate a martello, non dovrebbero prescindere. Non è facile, bisogna avere testi di riferimento da cui apprendere ed osservare e studiare sopratutto dal vivo le monete,ma con passione ed interesse e col tempo i risultati arriveranno. Tutto ciò per non dipendere solo ed esclusivamente dal giudizio degli altri ma riuscire a farsi personalmente un'idea dell'oggetto moneta che si osserva, cosa secondo me importantissima che sta alla base di tutto 🙂. ANTONIO
    2 punti
  14. Beh, non c’è molto da dire…. La moneta direi che è originale, magari un po’ strapazzata al dritto, ma dalla foto non si può dire con certezza. Bello netto il rovescio, non facile a vedersi così, Il census penso si riferisca solo a quelle musealizzate , perché ne sono passate altre in asta, quindi non ce n’è un solo esemplare in mani private
    2 punti
  15. Dopo l'attesa, ecco la locandina del CERRO Talks - Chiacchere nel Parco! Per questa edizione avremo l'onore di avere come nostro ospite il Sig. FRANCO SPAGGIARI. Proprietario del Castello di San Pietro in Cerro e grande collezionista d'arte, Franco Spaggiari si è reso disponibile per una bellissima "chiaccherata" informale sul collezionismo a 360° e delle sue collezioni! Non vediamo l'ora!
    2 punti
  16. I paesi della CEDEAO / ECOWAS sembrano determinati a lanciare la nuova valuta Eco nel 2027. Dopo il ritiro dei tre paesi dell'Alleanza degli Stati del Sahel i componenti della comunità sono Benin, Capo Verde, Costa d'Avorio, Gambia, Ghana, Guinea (sospesa dal 2021), Guinea-Bissau, Liberia, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Togo. A gennaio 2025 i paesi dell'Allenza degli Stati del Sahel (Mali, Niger e Burkina Faso), guidati dalle rispettive giunte militari golpiste, si sono ritirati dall'ECOWAS e hanno fondato la Confederazione degli Stati del Sahel, organizzazione internazionale che intende strutturarsi come una comunità simile all'ECOWAS e all'East African Community, con tanto di istituzioni e politiche comuni. Ci sono anche discussioni in corso sulla possibilità d'istituire una valuta unica.
    2 punti
  17. Da Leontini di Sicilia, un esemplare dei piuttosto rari tetradrammi di alta epoca, con al diritto quadriga al passo e Nike in volo ed al rovescio la notevole testa di Apollo . Sarà a giorni, il 10 Giugno, in vendita Astarte 24 al n. 60 .
    1 punto
  18. Facendo seguito alla discussione “ci metto la faccia”, che ne dite di aprire anche agli altri secoli? Qualcuno, un po’ più timidamente, ha inserito i volti dei secoli successivi… Ma perché non raggrupparli qui? XVII, XVIII… fino all’Ottocento è tutto valido. Comincio io, vi lascio un busto di Ferdinando Gonzaga, dapprima cardinale e poi VI duca di Mantova e IV del Monferrato. Siamo agli inizi del XVII secolo, con un ducatone per Casale datato 1617. N.
    1 punto
  19. @Ale75 grazie molte ✌️ @mimmo77 Grazie per la spiegazione
    1 punto
  20. 1 punto
  21. Ricordo che nel 1975/76 mio Papà mi diede 1.000 lire per mettere 500 lire di miscela nel mio Gilera 50 che era rimasto a secco. Mi rigirai quel biglietto tra le mani molte volte, era strano, notai l'arpa verde anzichè marrone, saltava veramente all'occhio, avrei voluto tenermelo ma spingere il motorino sino all'Agip fu faticoso, l'ho usato per la benzina. Pensai che prima o poi l'avrei rivisto, non lo stesso biglietto naturalmente, credevo che ce ne dovevano esseri in giro altri una volta che comunque me ne era capitato uno, da allora non ne ho più visto uno (a parte qualcosa in vendita su ebay chiaramente artefatto), quello che ho usato per comprare la miscela era molto usato, stropicciato ed un pò rattoppato, come si usava un tempo. Sicuramente quel biglietto sfinito è stato dimenticato in un indumento da lavare, non credo ad un biglietto appositamente artefatto già allora. Molto probabilmente il processo di lavaggio con il detersivo aggressivo in uso negli anni '70 su quel biglietto logoro e sfibrato ha preso il sopravvento sui colori del biglietto già smorti di suo snaturandoli ulteriormente.
    1 punto
  22. 1 punto
  23. Ciao,trachy bizantino dell'imperatore Isacco II Angelo con Vergine seduta sul trono e Isacco che indossa la lorica. https://www.acsearch.info/search.html?id=12488098
    1 punto
  24. anche a me affascina molto l'iter produttivo delle monete, di tutte le epoche e ai segni che questi gesti unici manuali potevano portare (slittamenti, fratture, schiacciamenti...) è la parte della numismatica che più apprezzo
    1 punto
  25. P rose C copre giá, T odia sol O = prosecco pregiato di Asolo Buon pomeriggio!
    1 punto
  26. Mi viene ora in mente un dettaglio importante e dirimente. Nel volantino si cita "la Piave". Il fiume ha nome femminile, ad uso veneto e friulano. E i nomi dei fiumi erano femminili fino alla seconda metà dell'ottocento. Solo con l'unità d'Italia i nomi sono diventati maschili. Per me questo toglie ogni dubbio sulla datazione del volantino.
    1 punto
  27. Buongiorno a tutti, spero di poter venire a Milano per averne una copia. Non nascondo che mi piacerebbe dare anche un mio piccolo contributo in futuro con un articolo che ho nei miei programmi. Saluti Alberto
    1 punto
  28. Peso 20,35 g, diametro 2,95 cm
    1 punto
  29. Ad maiora semper
    1 punto
  30. Dovrebbe essere fine 1500 Il catalogo indica 1589-1590 Molto bello ed interessante!
    1 punto
  31. Riporto quello che mi dice google: I trachy bizantini sono monete concave coniate in rame (o più propriamente in una miscela di metalli) durante l'Impero Bizantino, principalmente tra l'XI e il XII secolo. Sono così chiamate perché erano spesso di forma irregolare e quindi "trachei" (dal greco τραχύς, "irregolare"). Più specificamente, i trachy bizantini includono: Aspron Trachy: Queste monete, introdotte da Alessio I Comneno, erano di due tipi: uno in elettro (lega di oro e argento) con il valore di 1/3 di hyperpyron e un altro in billone (lega di rame e argento) con il valore di 1/48 di hyperpyron secondo Wikipedia. Trachy di Mistura: Queste monete, più comuni, erano in rame (o leghe a base di rame) e presentavano una forma concava caratteristica secondo PANORAMA NUMISMATICO. La forma concava e la difficoltà di classificazione rendono i trachy bizantini un oggetto di interesse per i collezionisti e gli studiosi di numismatica.
    1 punto
  32. https://www.herdenkingsmunten.be/fr/blog/les-rsultats-du-tirage-au-sort--2-euros-loterie-nationale-2025.html qui le monete lotteria Belgio vincitrici del concorso
    1 punto
  33. Hai già detto tutto tu… purtroppo oggi Facebook è diventato una sorta di “far west” dove, tra mille annunci, si trovano sia persone corrette che furbetti pronti ad approfittare dell’ingenuità o della scarsa esperienza degli altri. Non c’è alcun tipo di controllo né di garanzia: chiunque può scrivere quello che vuole, pubblicare foto poco veritiere e sparare prezzi a caso. Comprare monete nei gruppi Facebook ormai è una vera e propria lotteria: o ti capita l’occasione giusta, oppure rischi di prendere un falso, un pezzo difettoso o qualcosa venduto a un prezzo del tutto fuori mercato. E inutile parlare di garanzie o possibilità di restituzione: se qualcosa va storto, te la devi cavare da solo. Personalmente mi sono dato una regola: compro solo da venditori che conosco di persona o di cui ho feedback affidabili da altri collezionisti di fiducia. Preferisco spendere qualche euro in più ma essere tranquillo, piuttosto che risparmiare e poi pentirmene. In questo hobby non contano solo i prezzi, ma anche la reputazione, la serietà e la fiducia reciproca. E queste cose, purtroppo, su Facebook non sono sempre garantite.
    1 punto
  34. In giornata saranno presentati i rapporti di convergenza della Commissione europea e della Banca Centrale Europea sull'adozione dell'euro in Bulgaria, che salvo imprevisti dovrebbero essere positivi. Poi resterà solo il via libera ufficiale: alla fine di giugno si terrà una riunione dei ministri delle finanze UE e del Consiglio europeo, mentre una riunione dell'Eurogruppo è prevista per l'8 luglio. Come si vede anche dall'Eurobarometro l'opinione pubblica bulgara è spaccata in due, anche perchè ai legittimi timori per le speculazioni sui prezzi si aggiunge l'azione di guerra psicologica russa e del partito nazionalista filo-russo bulgaro, con diffusione di disinformazione contro l'euro su appositi media e organizzazione di manifestazioni. Ci sono anche opposte manifestazioni di sostegno all'euro. In ogni caso dall'8 agosto sarà obbligatoria la doppia prezzatura dei prodotti e delle ricevute, cosa che molti già fanno.
    1 punto
  35. sarebbe interessante conoscere il parere di @Tinia Numismatica su questa moneta.
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  36. Se non te ne intendi ti direi proprio invece di NON andare da negozi numismatica subito Senza prima catalogare le monete. Se c'è molto di san marino considera che non è molto collezionata Se ci sono ori ti direi di vedere bene quali sono perché come si sa l oro ora è molto alto al grammo. Compra ad esempio il catalogo gigante per farti una idea generale perché tratta tutta l area italiana. Poi fai elenco monete e guarda su ebay i realizzi di vendita attuali del mercato. Ovviamente tutto dipende dal tempo du rivendita come hanno già detto. Se al.dettaglio incassi 100, un grossista che ti compra un blocco ti darà forse... 30?
    1 punto
  37. È un peso monetale probabilmente della lira sabauda, ma dovrebbe essere sui 12 grammi, quindi penso si tratti di una mezza lira.
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  38. Ciao, per ogni mia moneta redigo un'accurata scheda storica riguardante il personaggio rappresentato su di essa e sulle divinità o le scene rappresentate sui rovesci. Parimenti anche per tutto quello che riguarda l'aspetto tecnico dell'oggetto moneta (es. tipo di metallo, come è stata prodotta, se ha circolato poco o molto, aspetto del metallo ecc... I classici gradi di classificazione bellissime,splendide, fior di conio personalmente non li uso). Per me molto importante è trovare monete che condividono identità di conio con le mie perché le riporto insieme a tutta la documentazione di acquisto nel mio archivio, un surplus che ritengo importante anche per quanto concerne la conferma di autenticità della stessa. Quando riesco in questo ( fino ad ora per circa l'80% dei miei esemplari) li archivio dal punto di vista documentale definitivamente, per gli altri la finestra resta sempre aperta 🙂. ANTONIO
    1 punto
  39. Ringrazio tutti per le cortesi risposte, su quella che era una curiosità (la moneta non è mia). Il prof. Savio ha risposto confermando i dubbi... di tutti noi. Pare sia un "falso" realizzato partendo da un tetradramma alessandrino di Diocleziano.
    1 punto
  40. Ciao, è sicuramente un lapsus calami, penso tu volessi scrivere "rovescio" 😉. Buona giornata. Stilicho
    1 punto
  41. Buonasera a tutti! Per vari motivi, incluso lo studio, mi sono assentato dal forum per vari anni. Nonostante ciò la collezione ha continuato ad espandersi, e ha virato in qualche direzione inaspettata come monete coloniali inglesi 😅 Oggi ho acquistato un mezzo baiocco di Urbano VIII del 1625 - Muntoni 174. Sono riuscito a censire solamente il passaggio in asta della Negrini 44, la cui immagine è stata usata pure nel MIR. Ero curioso di sentire qualche opinione sulla rarità di questo pezzo, o di eventuali passaggi in asta (la negrini la ha valutata come R2). Martin
    1 punto
  42. Negli stessi giorni furono consegnati i macchinari: presse per il conio, fresatrici, caldaie, forni e laminatoi, arrivati via mare nei porti di Charleston e Camden, nel South Carolina. Franklin Peale, fonditore e raffinatore della Zecca di Philadelphia, di ritorno da un viaggio di studio e ricerca presso le principali Zecche europee, assicurò che le monete degli Stati Uniti non sarebbero state seconde a nessuna quanto a tecnologia. Fu Peale a sovrintendere all'installazione di tutti i macchinari, operazione che terminò il 13 novembre 1837. A quel punto, la Zecca di Charlotte era pronta ad operare Il costo finale dell'edificio era stato di 56.412,20 dollari, un surplus rispetto alle previsioni iniziali dovuto alle modifiche del progetto originale che dovettero essere attuate in corso d'opera... succede sempre così Tutti erano comunque soddisfatti del risultato ottenuto, ad eccezione di Samuel McComb, che ricevette appena 668,87 dollari per più di due anni di lavoro . Fu presentata una proposta al Congresso per concedergli un compenso aggiuntivo per il suo eccellente lavoro, ma venne respinta. Con tutte le installazioni completate a metà novembre, c'era da aspettarsi che la produzione monetaria iniziasse prima della fine dell'anno: il primo sovrintendente della Zecca, John H. Wheeler, in un'intervista alla stampa locale del 4 dicembre 1837 annunciò che la Zecca era pronta a ricevere i depositi di lingotti d'oro. Ma quasi tre mesi dopo, nemmeno una moneta era stata coniata Quella che vedete sopra, è una targa storico-celebrativa (historical marker) dedicata a William H. Wheeler, primo sovrintendente della Zecca di Charlotte. Si trova a Murfreesboro, North Carolina, nella Hertford County, a "300 yarde dalla casa di mattoni" in cui Wheeler era nato nel 1806. La provincia americana è piena di targhe come questa, le abbiamo viste anche in altre discussioni, e le trovo particolarmente suggestive (molto old America ), così ho pensato di metterla al posto del solito ritratto del personaggio. Che comunque, chi fosse curioso, potrà facilmente vedere semplicemente digitando "John H. Wheeler" in un motore di ricerca petronius
    1 punto
  43. Mi allaccio a questo post che condivido al 100%. La sovrapposizione dei convegni è un danno PER TUTTI. Un minimo di collaborazione ci vorrebbe, ma spesso si preferisce curare il proprio orticello senza guardare al di là del proprio naso. Ed è un vero peccato perchè così ci sono date vuote ed altre con 2 o 3 eventi in contemporanea. Da parte mia ci metto tutto l'impegno possibile per evitare sovrapposizioni, ma a volte devo constatare la poca volontà a non sovrapporsi, creando così un danno a tutti.
    1 punto
  44. Mi fa davvero piacere leggerti @albatroz Luca, e condivido pienamente il tuo punto di vista, la mancanza di coordinamento non fa bene a nessuno, né agli organizzatori né ai collezionisti. Voi del Cerrofil siete un bellissimo esempio di realtà che è nata con lo spirito giusto: giovanissimi, pieni di entusiasmo, serietà, passione, cuore, accoglienza e innovazione. Terza edizione, date fisse, impegno costante…e anche quel tocco di ironia che non guasta mai con la vostra “prenotazione del sole”! 😄 L’accordo tra eventi distanti geograficamente, come il vostro con quello di Castellammare, è una dimostrazione concreta di quanto si possa collaborare nel rispetto reciproco. Il vero problema nasce, come dici giustamente, quando a fare da “cerniera” sono realtà che rischiano di creare sovrapposizioni poco sensate, spesso solo per il gusto di generare dissapori o per tentare di emergere a tutti i costi. Sommessamente, vorrei ricordare che quest’anno, a giugno, si sono aggiunti diversi eventi per la prima volta, oltre a numerose iniziative in Campania dedicate al baratto e all’usato, anche in settembre e novembre, proprio in concomitanza con le date dei prossimi Memorial Correale. Tutti hanno la libertà e il pieno diritto di farlo, e noi non saremo mai critici o lamentosi verso chi lavora, si impegna e si prende l’onere e l’onore di organizzare qualcosa. Ci si impegna tutti, si affrontano oneri, si accettano onori ma anche critiche, è parte del gioco. Se ci sono delle problematiche, si ascolta e si cerca di trovare soluzioni, con spirito costruttivo e per il bene di tutti. Ma se c’è un malessere evidente, l’unico rimedio responsabile è fermarsi, riflettere, e non organizzare a tutti i costi. Chiedere scusa quando necessario, riconoscere i propri limiti, essere onesti e trasparenti invece di essere sfuggenti o evasivi, aiuta a ristabilire la fiducia e a trovare soluzioni più autentiche e durature. Tuttavia, tra manie di grandezza e un pizzico di superbia, esiste sempre una via di mezzo, quella del buon senso e della collaborazione, che solo chi ha spessore, una certa sensibilità e un intelletto più ampio può cogliere fino in fondo. Un po’ di autocritica non guasterebbe, umiltà e professionalità, in questo ambito, purtroppo non sempre regnano sovrane. La nostra Associazione ha fatto della comunicazione il suo cavallo di battaglia, ma nulla nasce per caso, c’è dietro una conoscenza approfondita del sapersi rapportare con il pubblico, dell’ascolto e della capacità di trovare soluzioni concrete, anche nelle situazioni più complesse. Mi auguro che per il prossimo anno la struttura che ci ospita possa offrirci una data disponibile che eviti sovrapposizioni. Qui da noi a Castellammare, in piena alta stagione, è sempre una sfida, sia per trovare sale che per garantire i pernottamenti, considerando che ci troviamo tra tre mete turistiche internazionali come Pompei, Sorrento e la Costiera Amalfitana. Ma siamo felici di farlo, con amore, dedizione e cuore, per offrire a tutti i presenti delle giornate rilassanti, accoglienti, in cui sentirsi davvero in famiglia. Se tutti adottassimo lo stesso spirito di dialogo e pianificazione, il nostro mondo del collezionismo sarebbe ancora più vivo, armonioso e partecipato. Un caro saluto e ancora complimenti per il vostro lavoro! W il Cerrofil!!!
    1 punto
  45. Cari Lamonetiani, come di consueto a distanza di qualche mese dalla distribuzione della copia cartacea, è stato messo on-line il Gazzettino #11 del settembre 2024. Per chi fosse interessato lo trova qui: https://independent.academia.edu/QuellidelcordusioGazzettini
    1 punto
  46. Allora, le monete preziose sono ben altre. Detto ciò io ho visto in tanti anni di carriera numismatica esemplari ben più rari di questo distrutti da pulizie che definire crimini è usare un eufemismo. Questa moneta è stata pulita molti anni fa, lo scempio non è recente, in modo violento e appunto criminoso e nessuno di noi può sapere se ciò fu fatto scientemente o meno. Io so che probabilmente avrei pensato a lungo prima di spendere 4-4,5 mila euro per un FDC non spatinato piuttosto che la metà per questo esemplare che tutto sommato i suoi bravi rilievi li ha mantenuti.
    1 punto
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