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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/05/25 in Risposte
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Cari Lamonetiani, anche il #12 di Quelli del Cordusio è stato completato. Ora non resta che controllare i testi affinché vengano eliminati errori, sviste ed ogni altra cosa che possa fuorviare la lettura prima della stampa definitiva. Si tratta di un numero corposo che ha superato in pagine il precedente #11: contiene 25 articoli, 13 briciole per 250 pagine circa. Dovrebbe andare in stampa a settembre ed essere distribuito gratuitamente l'8 nomembre al consueto incontro di Milano Numismatica. Per ora vi lascio con una visione d'insieme dello stesso:6 punti
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Mi raccomando se avete preso un appunto correggetelo, l'evento MILANO NUMISMATICA dell'8 novembre è stato anticipato, per ragioni di concordia fra eventi numismatici, a SABATO 25 OTTOBRE 2025 (Milano all’Hotel Sina De la Ville, Via Hoepli 6).4 punti
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In ambito di una collaborazione tra organizzazione di eventi si comunica che Milano Numismatica si terrà in data sabato 25 ottobre 2025 a Milano all’Hotel Sina De la Ville, Via Hoepli 6. Consegne dei nuovi Gazzettini 12 del Cordusio, relazioni degli autori, premi per i giovani, conferenze e tanto altro che nei tempi vi comunicheremo in una giornata di condivisione tra vari ambiti numismatici.4 punti
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Buon Giorno, nei giorni scorsi, per ovviare a una sbadataggine, ho “perso” una immagine di Fiorino della collezione ANS, mi sono ricollegato al loro sito per procedere a recuperarne una copia. Sono rimasto favorevolmente sorpreso dal fatto che il numero di immagini di monete in generale e di Fiorini in particolare è molto aumentato, dimostrando la volontà e l’impegno di questa istituzione per la diffusione della numismatica. Vi risparmio considerazioni sulla situazione nazionale. Entrando nei particolari, le immagini sono in buona o alta definizione, hanno “pesi” variabili tra i 2 e i 4 Mb, consentono studi approfonditi, anche per altre monetazioni il loro data base è particolarmente interessante. Tra le varie immagini aggiunte mi ha colpito quella di una imitazione (?), almeno a mio parere, particolare in quanto pur ricordandone una della quale si era in passato ragionato sul Forum, la discussione che per la mia incapacità non so collegare si trova in fondo a pagina undici delle medievali e si intitola “Curioso segno di zecca su imitazione di Fiorino” (se qualcuno potesse per favore creare il collegamento, potrebbe aiutare la comprensione), non dovrebbe avere vincoli di parentela che vadano oltre la strana natura del “segno”. La particolarità è nel ”segno di zecca”, sostituito come nel Fiorino della discussione richiamata da tre lettere/cifre/numeri. Lo stile imitato, al rovescio, rimanderebbe alla metà del 1300 così come il diritto che però a causa di una doppia battitura è meno nitido e interpretabile. La realizzazione dei coni è di qualità notevole. Per completezza va ricordato che anche il Bernocchi, nel Volume II, richiama al numero 508 un Fiorino che assegna alla XX serie, nella raccolta del Museo S Matteo di Pisa al numero 72, che presenta le lettere zqz in luogo del segno. La collocazione nella serie XX e l’impossibilità di vedere la moneta, non consentono ipotesi. Allego due immagini, entrambe dalla raccolta ANS, la seconda, MIR 10-15 consente di inquadrare temporalmente la prima. Le monete, almeno a vedere il numero di inventario, sono nelle collezioni ANS dal 1937 per MIR 10-15 “sudario” (provenienza Scoville, Herbert), dal 1954 quella in questione (provenienza Ives, Herbert E.), Herbert Eugene Ives era morto nel novembre 1953 e le sue monete sono probabilmente entrate nella collezione ANS. Ritengo estremamente improbabile possa trattarsi di un falso moderno. Invito chi lo vorrà ad analizzare i particolari del Fiorino “ZZ7”, (sempre che la sigla non sottenda altro) rilevando eventuali particolarità. Cordialità PS ci sono altri Fiorini e imitazioni di Fiorini interessanti nella collezione ANS3 punti
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Buongiorno Amici della Filatelia, oggi condivido con voi un altro francobollo antiquario del 1850. Si tratta di un 2 kreuzer nero tipo IIIa e dovrebbe essere uno dei primi emessi nell'Impero austro-ungarico ( serie di 5 valori del 1850 ). E' corredato da perizia in tedesco la quale riporta ben tre timbri d'annullo, uno piccolo ed un più grosso in nero destinazioni sconosciute ed un terzo timbro di transito in rosso, qui viene specificato che la città di provenienza è Aquisgrana città tedesca ( Aachen in tedesco ). Residui di sottofondo a rovescio. Chiedo a @PostOffice ed a @fapetri2001, ed altri appassionati, cosa ne pensano. Grazie.3 punti
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Ecco quale era la discussione! Abbiamo avuto una richiesta su di un pezzo attualmente in vendita conosciuto in soli 3 esemplari e non lo sapevamo!3 punti
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Si continua! L'Ehrenkreuz , la "Croce d'onore" del conflitto mondiale (nel mio caso: "per i combattenti al fronte" - esistono anche varianti senza le spade per vedove e familiari dei caduti e per chi non ha combattuto direttamente) fu istituita nel 1934 da una vecchia conoscenza, il presidente del Reich Paul von Hindenburg (vedi sopra), per commemorare il 20º anniversario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale. Questa medaglia può essere considerata un'onorificenza nazista, anche se presenta alcune particolarità: fu istituita nel luglio 1934, prima della piena instaurazione della dittatura nazista, ma dopo l’ascesa al potere di Hitler nel gennaio 1933. Dopo la morte di Hindenburg, nell’agosto 1934, la croce venne conferita “in nome del Führer”, ormai divenuto capo di Stato. È quindi ufficialmente classificata come onorificenza del Terzo Reich, pur non portando simboli nazisti e mantiene comunque un carattere commemorativo, privo di connotazioni ideologiche esplicite. =========== Aneddoto divertente: in casa ne avevo già una, pure un pelino più brutta e senza nastrino (Tiè!) , ma la dolce despote conugale, non mi ha lasciato metterci le mani: non voleva che i suoi sacri cimeli di famiglia si mescolassero con gli “impuri oggetti alieni” della mia collezione. E, a ben vedere, forse non ha tutti i torti... le mie cose hanno una storia, ma non è la nostra storia.3 punti
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È un passaggio che il nostro atleta Angelo, scrive a Olga e Ludovico. Questa cartolina raccoglie uno spaccato tipico del periodo fascista. Le gare, il Duce che passa in rassegna, i saluti da Italia e oserei dire anche l'indirizzo "Pensione sfollati". Per un euro l'ho portata a casa. Mi fa piacere sentire i vostri commenti. Grazie e buona giornata a tutti. Palazzo di giustizia detto "Palazzaccio"3 punti
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Grazie per chiedere e per gli auguri,..sto meglio e sono a casa ... grazie anche per la gentilezza di aver postato il retro.3 punti
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L'inchiostro e la tecnica di stampa del disegno e della medusa sono diversi. Un agente chimico che scioglie il rosso del contrassegno non agisce necessariamente anche sugli inchiostri della stampa. Al post #22 si vede un esperimento "casalingo" che ha agito bene sulla medusa mentre ha virato poco i colori del disegno. Con la giusta ricetta chimica si può agire in maniera molto selettiva.3 punti
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Bellissima immagine e non vediamo l'ora di partecipare! Grazie come sempre per il grande lavoro di divulgazione, e non solo, che fate e continuate a fare!3 punti
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....... Ecco qua.. hanno preso un'altra foto e ci hanno fatto un francobollo.. un'opera facile facile che non costa nulla neanche alla fantasia. Qualcuno dovrebbe ricordare a questi geni che si tratta di filatelia non fotografia. Se voglio vedere una mostra fotografica non compro un Francobollo. (Stamattina mi sono svegliato polemico).. Scusate.3 punti
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Porta avanti una seconda raccolta cercando di pagarla al meno possibile così nella prima le monete le tieni nelle confezioni di zecca mentre nella seconda le denudi e le passi da un vassoio all’altro3 punti
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La prima emissione slovena, o meglio le prime emissioni, perchè in quanto entità politica la Slovenia ha avuto almeno due esordi filatelici. Quando diventò parte del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni furono emessi inizialmente francobolli specifici per la Slovenia, di cui i primi furono la serie Verigar, detta anche "spezzacatena", che rimasero validi fino all'emissione dei primi francobolli per l'uso in tutto il regno nel gennaio 1921. Il primo francobollo della Slovenia indipendente fu emesso il 26 giugno 1991 e rappresenta la mai realizzata "Cattedrale della Libertà" di Jože Plečnik, oggi sulle monete slovene da 10 cent. E aggiungiamo anche due esemplari della prima serie definitiva slovena, emessa il 12 febbraio 1992 e valida fino al 31 dicembre 1997.2 punti
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Fuoco alla Zecca! Sabato mattina, 27 luglio 1844, sul presto. Un piccolo incendio, limitato a una sola stanza, fu scoperto mentre il Sovrintendente della Zecca, Green W. Caldwell, era a casa malato. Sarebbe stato abbastanza facile spegnerlo usando la riserva d'acqua per alimentare le caldaie, ma in assenza del "capo" nessuno prese l'iniziativa di farlo. E così, quasi l'intera struttura venne distrutta, la gran parte dei macchinari danneggiati Seguirono molte recriminazioni, ma non venne trovata nessuna spiegazione soddisfacente sulle cause dell'incendio. Il sovrintendente Caldwell sostenne che i suoi alloggi erano stati rapinati, e che il ladro aveva appiccato il fuoco per cancellare le sue tracce. Un inserviente di colore di nome Calvin venne trattenuto come sospetto, ma presto dovettero rilasciarlo per mancanza di prove. Quanto alla ricostruzione della Zecca, fu una cosa tutt'altro che scontata. C'erano stati molti oppositori alla sua creazione nel 1835, e la questione divenne ancora una volta politica. I minatori della regione incominciarono a perdere la pazienza quando videro che, ancora mesi dopo l'incendio, nessuna azione era stata intrapresa. Un'assemblea di minatori si riunì a Charlotte l'8 ottobre 1844 per presentare una richiesta unitaria di ricostruzione della Zecca, ma fu soltanto dopo le elezioni presidenziali di novembre, che portarono alla Casa Bianca James Polk, che il clima politico si rasserenò e si potè finalmente mettere mano al progetto. Ma la spesa non fu autorizzata fino al marzo 1845, e l'appalto assegnato il 16 aprile. Ed ecco spiegato perché, come abbiamo scritto in precedenza, nel 1845 a Charlotte non furono coniate monete E questo potrebbe spiegare anche il fatto che non esistono (o almeno non ne ho trovate) immagini della prima Zecca di Charlotte, se non fosse che è difficile trovarne anche della seconda. Non ne ho trovata nessuna contemporanea all'attività della Zecca, la più vecchia è questa, risalente al 1920, quando ormai a Charlotte le monete non si coniavano più da 60 anni Continua...2 punti
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Amici Filatelici Buon Pomeriggio, condivido un francobollo svizzero del 1851 che non è un numero uno ma è storico. Si tratta di un Rayon I da 5 Rp azzurro chiaro annullato, emesso nel 1851 in sostituzione di quello blu del 1850. La Svizzera ( con i soli cantoni di Zurigo, Ginevra e Basilea ) iniziò ad emettere francobolli nel 1843, ma, importante, a livello cantonale ( praticamente valevano solo nel proprio cantone ), perché all'epoca la Svizzera non era ancora unificata nella Confederazione; cosa che avvenne solo nel 1848. L'esemplare annullato che propongo ha uno stemma croce bianca ed in alto il mitico corno postale della Svizzera ed era valido in tutti i cantoni elvetici . Chiedo per cortesia il solito parere agli Esperti @PostOffice e @fapetri2001. Grazie per l'attenzione.2 punti
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per controbilanciare, con italico campanilismo, ho creato un francobollo ad Hoc.2 punti
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Ciao Genny, questa 18 sicuramente mi è sfuggita. Ho trovato la discussione della piastra a cui mi riferivo io. https://www.lamoneta.it/topic/226962-12-carlini-1810-testa-a-destra-di-murat-ribattuto-su-un-120-grana-di-ferdinando-iv/ Un saluto Raffaele.2 punti
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Scusa, hai ragione...non avevo notato che, nonostante la segnalazione, l'asta NON è stata rimossa. In genere avveniva il contrario, ovvero bastava segnalare un'asta per farla chiudere (vedi i casi di inserzioni di monete e medaglie recanti simboli fascisti o nazisti che, per questo solo motivo, venivano chiuse se segnalate). A questo punto non saprei come abbia ragionato "l'intelligenza artificiale" dinanzi alla segnalazione di falso. La risposta di eBay è talmente stringata da non permettere di capire quale sia stato l'iter logico seguito per NON dare corso alla segnalazione di un falso in asta. Personalmente rifuggo da tutto ciò che è artificiale, a partire dall'intelligenza, ma a quanto pare tutto ciò che ci circonda si sta uniformando ad algoritmi e schemi che non prevedono controlli umani diretti. L'unica possibilità che rimane all'Utente dubbioso è quella di evitare la frequentazione di queste piattaforme. M.2 punti
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Nella seconda, vedo il francobollo che l'Unione Sovietica dedicò a Samanta Smith (non l'attrice). In tempi di guerra come questi, vorrei condividere la sua (breve) storia: https://it.wikipedia.org/wiki/Samantha_Smith2 punti
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Ringrazio l'amico e collega Curatore @Illyricum65 che, sapientemente, ha allegato questa sua discussione di qualche hanno fa. E' una sorta di breve trattato che tocca l'argomento di cui si discute (ma non solo) con una particolare attenzione alle riforme monetarie, alle loro finalità ed alle loro conseguenze (non solo economiche) anche nei nominali non argentei. Un vero approfondimento. Infine, come dico io, il forum e' una vera miniera: c'e' tutto, basta cercare. Buona notte. Stilicho2 punti
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Da questo link li scarichi tutti https://independent.academia.edu/QuellidelcordusioGazzettini2 punti
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Qualche immagine di cartoline affrancate unione sovietica ritrovate in un accumulo per commenti e approfondimenti Seconda1 punto
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... per l'ennesima volta ti invitiamo ad aprire una nuova discussione dove potrai inserire tutti gli approfondimenti che desideri, con link di reindirizzamento a questa/quelle precedenti. Buona sera Illyricum1 punto
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Complimenti Alberto, mi piace. Non sono un esperto, però ritengo che sia una interessante particolarità l’inizio del nome; una E e una R in nesso (o quasi-nesso), o altro?1 punto
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25 articoli 13 briciole 250 pagine circa Un mix di contenuti, periodi storici, zecche varie tra autori giovani e più esperti con gli autori, che se vorranno, potranno raccontarci a Milano Numismatica il loro articolo.1 punto
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Il 20 centesimi azzurro con il Re Vittorio Emanuele II° l'ho già acquistato, aspetto che arrivi a casa. No, credo che prenderò un solo esemplare per paese, cercando di prendere però un esemplare del primo anno di emissione filatelica.1 punto
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Rileggendo la discussione mi sono accorto che manca un riferimento su di una dicitura completa rispetto la classica: Il testo che inserisco di seguito è presente su alcuni biglietti di Stato, tra i più famosi il 25 lire di Umberto I° del 1895 e il 25 lire con Vittorio Emanuele III del 1902. Si trovava anche su alcuni piccoli tagli utilizzati durante la seconda guerra mondiale, tra questi la lira del 1939 (con Cesare Augusto al verso tanto per intenderci) e sino al 1944 sul 10 lire Vittorio Emanuele III fascio, nonchè su altri piccoli nominali più datati. Di seguito la dicitura sul recto del 25 lire del 1902 Questo messaggio al pubblico aggiunto alla classica dicitura *E CHI AVENDOLI RICEVUTI PER VERI LI RIMETTE IN CIRCOLAZIONE DOPO CONOSCIUTANE LA FALSITA'*, probabilmente scontato per la Banca d'Italia che l'ha utilizzato sulle sue banconote dagli inizi sino all'avvento dell'euro solamente sul recto del 50 lire buoi e sul recto della 500 lire mietitrice.1 punto
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Almeno questa è bella (parere personale), per il resto sono d'accordo con te. petronius1 punto
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Ciao Pino,è un Ae3 Virtvs Exerciti di Arcadio o Onorio,non riesco a capire. Ti metto una lista così vedi tu 🙂 https://www.acsearch.info/search.html?term=Virtvs+exerciti+crowning&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1¤cy=usd&order=01 punto
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Credo che non sia tra i 16 esemplari filigranati, in effetti il perito non lo menziona. Hai provato su sfondo nero...?? Per vedere queste filigrane con certezza ci vuole un filigranoscopio che Babor avra' usato sicuramente, e' comunque una rarità la filigrana in quanto il foglio se non erro era composto da 306 francobolli (9 file di 34 ..? credo). Ovviamente questo particolare avrebbe avuto un effetto sul prezzo e sarebbe stato menzionato. Bravo..e grazie che usi la pinzetta, .. mi mettono ansia quelli che li toccano con le mani.1 punto
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Buona sera a tutti. :hi: In occasione del recente Convegno di Parma, una franca chiacchierata intrattenuta con un un giovane e preparato “medaglista”, membro di un'importante Associazione di Numismatici professionisti, mi ha indotto a proporVi questo modesto contributo, che tocca un argomento forse (anzi...sicuramente) già trattato a suo tempo ma che, a quanto pare, stenta ad essere compreso nella sua essenza, forse perchè trattasi di “essenza giuridica”, che alcuni – e lo posso capire – proprio per questo motivo trovano un poco indigesta. L'argomento è quello concernente la natura giuridica delle cosiddette “perizie”, ovvero quelle attestazioni di autenticità e, spesso, anche di conservazione, che si riportano a penna o con altri strumenti di scrittura su cartellini descrittivi della moneta e che vengono poi “sigillati” con essa all'interno di bustine di plastica (ma sarebbe lo stesso se la moneta venisse sigillata in una “slab” di stile nordamericano con l'applicazione di un “bollino” non rimovibile sovr'applicato) oppure mediante il rilascio di cartoncini contenenti la riproduzione fotografica della moneta e delle altre indicazioni descrittive, di autenticità e di stato conservativo. Vorrei affrontare il discorso utilizzando un linguaggio chiaro a tutti, cercando di ridurre al minimo i “tecnicismi”, anche se talora, dato l'argomento, non potrò fare a meno di farne uso. I punti che vorrei chiarire sono essenzialmente tre: 1. che cos'è esattamente quella cosa che, nell'ambiente numismatico, siamo soliti chiamare “perizia” (impropriamente...e vedremo fra poco perchè)? 2. Vi sono differenze giuridiche fra “periziare” una moneta utilizzando locuzioni preventive quali “a mio parere...”oppure “ritengo la moneta ecc.” piuttosto che ometterle del tutto e scrivere direttamente: “autentica”? 3. Chi è legittimato a redigere? La possono redigere solo i “Periti” (cioè coloro che hanno ottenuto l'iscrizione alla C.C.I.A.A e/o all'Albo dei periti ed Esperti del Tribunale? Oppure bisogna essere iscritti ad un'Associazione di professionisti numismatici? Dal colloquio intercorso a Parma, qualcosa mi dice che, sull'argomento, esista ancora (ed anche fra alcuni Professionisti) non poca confusione. :nea: (fine prima parte)1 punto
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nel merito, invece, se capisco bene dovrebbe essere la moneta di cui al Gigante 175a (stellette incuse), mentre la 175 è stellette in rilievo. la 175 è R3, la 175a è R4. per quanto riguarda la conservazione, non sono particolarmente preparato e non è la mia monetazione, seppure sia di 3° classe il BB+ mi pare eccessivo, anche considerati i diversi colpetti..1 punto
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Ciao Raff,era una 18,ma purtroppo non ho immagini e quindi non posso dimostrarlo...1 punto
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Sono già pronte le monete euro-bulgare: https://numistoria.altervista.org/blog/?p=345761 punto
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Per capire se una moneta è falsa @AretusaAretusa serve un pò d'esperienza e bisogna vedere ed osservare attentamente tante monete, questa moneta in discussione è un falso abbastanza grossolano, come detto bordo sottile ed altri dettagli. Non devi avere fretta, vedrai che col tempo e con una attenta osservazione, imparerai anche te a distinguere i falsi. Poi comunque è chiaro che ci sono dei falsi molto insidiosi, che mettono in difficoltà anche i massimi esperti.1 punto
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Buonasera a tutti, @Raff82sai riflettevo sul fatto che dopo il 48 non ci sono state più monete reimpresse, noi sappiamo che ciò che ci comunica che una moneta è reimpressa è quella R che si presenta a inizio leggenda e sotto il Busto in un caso (1832). Ma se invece per un attimo pensassimo che dopo il 48 non abbiano più ritenuto segnalarle con la R? Troppo fantasioso😁 Saluti Alberto1 punto
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Dopo il successo del numero 11 e della Milano numismatica 3, non vediamo l’ora di essere presenti anche alla prossima edizione e di poter sfogliare questo gazzettino (termine ormai improprio dato che possiamo definirlo tranquillamente gazzettone! 😃) Grazie sempre per tutto il lavoro che fate per noi giovani, ci aiutate tanto a crescere, motivandoci a fare sempre meglio !1 punto
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Buonasera, Sarebbe da ipotizzare una “vendita fantasma”, che ridarebbe (?) credibilità ad una moneta che non solo Nomos ha ritirato giudicandola falsa (presso-fusione), ma che proviene da una falsificazione pubblicata già nel 1988 sul Bulletin on Counterfeits volume 13..1 punto
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