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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/12/25 in Risposte

  1. Buonasera, Volevo condividere questo bellissimo denario di Caracalla, battuto per la consacrazione del padre Settimio Severo. Al rovescio il classico disegno dell'aquila imperiale rivolta a destra con legenda Consecratio, mentre al dritto l'imperatore è rappresentato con la testa nuda e rivolto a destra, con la legenda Divo Severo Pio. Peso 2.92 g per 19.8 mm di diametro. Atexano
    3 punti
  2. ringrazio per i vostri interventi ritengo che la vostra ritrosia verso questa rivista online sia proprio il fatto che è online e che non si possa più acquistare in edicola e sfogliarla. Per quanto concerne la venuta meno di alcune rubriche rispetto al cartaceo ,secondo me, ciò può essere dovuto al fatto di dare una linea editoriale più "svelta"da leggere. Quelli di Cronaca Numismatica online sono comunque argomenti interessanti da leggere per trarre spunti per discussioni ed approfondire studi personali. Come per il cartaceo, il buon Ganganelli, si da da fare anche per la rivista online ed a lui va tutto il nostro ringraziamento, come a tutti coloro che impiegano tempo, pazienza e passione per farci leggere le nostre amate riviste. Leggete,leggete,leggete, perchè chi non legge è un Bertoldino!!
    3 punti
  3. Buongiorno a tutti! Ho preso questa interessante imitativa in un negozio specializzato in antiche, ma non siamo riusciti ad essere troppo precisi sull'identificazione... Mi farebbe molto piacere leggere le vostre opinioni in merito. Grazie mille! Peso 6,7 g - Diametro 23 mm
    2 punti
  4. Da Bostra nell' Arabia, un ' rare ' esemplare in AE ai nomi di Settimio Severo e Giulia Domna, con al diritto i due busti sovrapposti ed al rovescio tempio tetrastilo con all' interno Tyche con figure minori . Sarà il 6 Luglio in vendita Num.Naumann 154 al n. 312 .
    2 punti
  5. Per moltissimi anni il dollaro d'oro 1849-C Open Wreath rimase sconosciuto al mondo del collezionismo. La prima menzione della varietà si trova nel lotto 1083 della Collezione Belden Roach (B. Max Mehl, 2/1944): "Lettera C della Zecca del 1849 sotto la corona, come tutte le altre. Questo esemplare sembra appartenere a una varietà completamente nuova. È una corona aperta e le stelle sul dritto sono più piccole; i bordi sono in rilievo, il che fa apparire la moneta leggermente più spessa rispetto all'emissione regolare. Non circolata con una brillante lucentezza. Quasi equivalente a una proof. Coniata in oro giallo chiaro. Affermo senza esitazione che questa moneta è di rarità estrema, se non unica. (Non elencata nel nuovo Catalogo Standard del 1944.)" Tre anni dopo, nella prima edizione del Red Book, la moneta veniva presentata come Unique. Non molto tempo dopo, W.W. McReynolds, un gioielliere, trovò una seconda moneta. Qualcuno pensò che la coincidenza era sospetta, e che quella di McReynolds fosse una copia, magari realizzata da lui stesso, ma le ricerche successive hanno provato senza ombra di dubbio la sua genuinità. Comunque, a McReynolds doveva importare poco della rarità del pezzo, poiché molto probabilmente lo montò su un gioiello, come dimostrano oggi i numerosi segni di montatura. In seguito, altri tre esemplari sono venuti alla luce, ma, considerando che la produzione stimata sarebbe stata di circa 125, non si può escludere che ce ne sia ancora qualcuno nascosto in un cassetto del nonno L'esemplare che presentiamo potrebbe essere quello citato da Mehl nel catalogo Balden Roach del 1944, descritto come non circolato, e questa moneta è l'unico esemplare in stato di zecca noto oggi. Le superfici mostrano dei riflessi simili a quelli di una moneta proof nei campi e gli elementi decorativi sono nitidi e dettagliati nella maggior parte delle aree, attributi che suggerirebbero che fosse, come scrisse Mehl, "Almost equal to a proof", quasi uguale a una proof. I bordi alti e le piccole stelle menzionati da Mehl sono immediatamente evidenti anche su questa moneta, ma queste caratteristiche sono comuni a tutti gli esemplari di questa varietà. Sfortunatamente, la bassa risoluzione dell'immagine nel catalogo Roach impedisce una corrispondenza conclusiva con la moneta che, in asta Heritage del 25 gennaio 2025 (dalla quale proviene la foto), stimata da PCGS in conservazione MS62, ha realizzato ben 1.560.000 dollari Le altre quattro monete sono tutte in conservazione inferiore, da Fine 15 a AU58. Anche i valori vanno di conseguenza, sebbene non si possano esattamente definire economici... l'ultimo passaggio noto della moneta più brutta, ha fruttato al proprietario 97.750 dollari petronius
    2 punti
  6. riprendo questa discussione per mostrarvi questa.. venduta in asta il mese scorso.. non avevo mai visto un video di questa in eccezionale conservazione...meno male che non l'ho vista in tempo.. altrimenti non potevo lasciarla andare🤣.. a confronto la mia diventa uno spl🤣
    2 punti
  7. Oggi sarà l’ultimo giovedì di collegamento, dopodiché diminuiremo gli incontri mensilmente per il periodo estivo. L’incontro si svolgerà ogni primo giovedì del mese, dunque ci vedremo giovedì 3 luglio a partire dalle ore 21:30. Vi aspettiamo stasera!
    2 punti
  8. Vista l'esperienza in una altra discussione recente su un denario di Galba non vorrei pentirmi di questo mio intervento e spero che Tinia/Alessandro a sua volta voglia esprimersi ( non lo facesse lo potrei capire) Comunque sia, le foto che vedo, anche quelle parziali in cui si intravede un po' del bordo, mi lasciano perplesso. Al momento non entro in dettagli tecnici, che pure ci sono ma non chiari. Per avere qualche vaga certezza come minimo ci vorrebbero foto dettagliate e ingrandibili, e l'intero bordo a fuoco e in luce, magari anche ortogonalmente oltre che di lato.... E' una moneta che dal vivo in 5 secondi si capirebbe cosa è.... così e con queste foto si possono solo fare ipotesi. Una domanda al proprietario, per caso la provenienza del pezzo è spagnola e datata a parecchi anni fa, diciamo una 15/20ina? Cordialmente, Enrico. P.S. sembra ovvio, ma tra una moneta buona e una moneta bella c'è una enorme differenza !😂
    2 punti
  9. si sarà convinto, o continuerà a postare foto in eterno?
    2 punti
  10. Ho rimosso alcuni commenti e le relative risposte. Si può essere in disaccordo su quanto scritto da un forista anche senza utilizzare un linguaggio offensivo.
    2 punti
  11. Dicasi nastro incuso rigato obliquo...
    2 punti
  12. Non era mia intenzione creare alcun tipo di polemica ma mi rendo conto che il mio quesito, formulato in fretta, si presta a molteplici interpretazioni. Sentitevi liberi di rispondere. Ogni opinione è ben accetta.
    2 punti
  13. Ciao @Carlo. Grazie dell'esperimento ..... ma a me non convince la deduzione della IA! Venezia nella I guerra mondiale non era occupata dagli austriaci e non aveva senso chiamare i suoi figli a raccolta per liberarla, cosa invece che era attuale durante i moti del 48. Il concetto di italiani e la loro chiamata a raccolta per una ITALIA indipendente dagli austriaci era tipico del periodo risorgimentale, come si denota da queste due monete, una veneta e una lombarda. saluti luciano
    2 punti
  14. anch'io dopo il 2006, anno in cui mi iscrissi a questo forum, iniziai a pensare di acquistare gran parte dei libri che hai citato e soprattutto ai bei libroni del Corpus Nummorum Italicorum (edizione Forni)stampati su carta ottima. Per quanto concerne Cronaca Numismatica(le riviste stampate, di cui tantissimi in questo forum non ne conoscono l'esistenza nemmeno del nome,ecco perchè ne faccio divulgazione postandola online in questa sezione)ho da raccontare un aneddoto: una ventina di anni fa, essendo abbonato a Cronaca Numismatica ma non dai primi tempi, seppi che la Italphil ,casa d'aste che si trovava in centro a Roma, la quale trattava la vendita di filatelia ma anche di Numismatica, in un'asta di Numismatica mise in vendita un lotto di svariate annate di Cronaca Numismatica in cui vi erano anche le prime annate che a me mancavano, vi partecipai(allora non era come oggi che si poteva partecipare in diretta online, ma bisognava o andare all'asta fisicamente o inviare offerte tramite email o per fax), me le aggiudicai, trattavasi di molte annate,alcune delle quali già avevo, erano pesanti e la spedizione sarebbe venuta a costarmi un botto. Avevo un amico della mia città che faceva il militare effettivo alla Cecchignola, lo pregai di andarmi a prendere il lotto aggiudicato e poi, quando sarebbe venuto in licenza, me lo avrebbe consegnato. Non avevo considerato che in centro a Roma vi era la ZTL, il mio amico era sprovvisto di permessi per transitare in centro a Roma, tuttavia con un sacco di improperi rivolti alla mia persona(solo pensati), si fece aiutare da un commilitone per il ritiro e, se non ricordo male, anche da un carrellino per il carico. Così ebbi tutte le annate della fantasmagorica rivista Cronaca Numismatica alla quale partecipai fattivamente dal momento che mi vennero pubblicati alcuni miei articoli e ne fui onorato. Oggi Cronaca Numismatica è online ed i suoi articoli sono gratuiti, basta iscriversi alla newsletter di CN. Pertanto la mia passione verso la Numismatica non si esaurì dal momento che iniziai a leggere e poi anche a scrivere di Numismatica(del resto se non si fa così, si colleziona per 4/5 anni e poi si smette)
    2 punti
  15. Buonasera a tutti, questa sera ho fatto un ulteriore esame visivo diretto alla ricerca di qualche indizio, ho d'apprima provato a piegarla con attenzione senza esagerare, posso confermare di metallo dolce, sensibile alla piegatura, quindi probabilmente piombo. Poi ho osservato per bene i tre segni di rottura alla ricerca di possibili fori per utilizzo come piombo ma devo dire che non ha fori passanti ma non posso escludere totalmente che si tratti di un sigillo di piombo. Ho fotografato meglio il taglio, soprattutto in prossimità delle rotture. Intanto proseguo con le ricerche. Saluti Alberto
    2 punti
  16. Quella da 25€ non è SPL... troppo basso per quella conservazione, fidati di me.
    1 punto
  17. @MiChiamoPinco, hai avuto modo di sentire Del Pup? Saluti Gordon
    1 punto
  18. E' questa? no eh? Siamo lontani da Cuba?
    1 punto
  19. vero ma non sempre è cosi facile. Prendiamo l'invenzione della stampa ad esempio. L'innovazione tecnologica permise di passare dai codici scritti a mano dagli amanuensi e abbelliti dai miniatori ai primi libri stampati al torchio. E' evidente a tutti che un codice prodotto dopo anni di cura e lavoro era - da un punto di vista artistico - incomparabilmente superiore ad un libro a stampa. Tuttavia il libro a stampa che si diffuse immediatamente ed ebbe un improvviso e grandissimo successo permise una diffusione della cultura impensabile a quando i libri si producevano solo a mano e costavano quanto una casa. Proseguendo nell'esempio i primi libri (a stampa) erano ancora degli esemplari stupendi - perfetti nella loro forma e nei contenuti. Quelli editi prima della fine del Quattrocento sono detti incunaboli e rappresentano - per il libro a stampa - la summa di come un lettore (o un collezionista ) li vorrebbe. Andando avanti, con il Cinquecento la stampa divenne piu' democratica, le stamperie si erano moltiplicate, il volume dei libri prodotti espanso vertiginosamente, il costo per produrre i volumi (è una banale legge economica) si era abbassato di molto. Ovvio che anche la qualità dei prodotti era diversa, non si poteva pretendere di produrre incunaboli in serie ma al contempo le Cinquecentine (volumi pregiati comunque ancora oggi) circolavano di gran lunga piu' ampiamente che i volumi del secolo precedente. Da inizio 2000 in poi si è innestata un'ulteriore evoluzione - quella di internet - che ci sta portando su altri lidi ancora. Cultura meno profonda ma enormemente piu' diffusa - mentre le riviste tradizionali (per tornare all'oggetto dell'intervento) hanno lasciato il posto a quelle digitali - un'evoluzione della specie pari pari a quella Darwiniana - l'alternativa sarebbe stata altrimenti - inevitabilmente - la loro scomparsa. e sappiamo tutti che la specie che si adatta meglio sopravvive e prospera, le altre semplicemente scompaiono 😄 Un lettore critico avrebbe forse storto il naso di fronte alle Cinquecentine rispetto agli incunaboli con la loro stampa perfetta ma ovviamente il trade off era la potenza di diffusione del libro che si andava democratizzando (si fa per dire a quell'epoca :)) e che da li in poi avrebbe conquistato spazi sempre piu' ampi nella cultura dapprima delle classi colte fino ad arrivare ai giorni nostri attraverso ogni censo. con ogni cambio di tecnologia si perde qualcosa ma allo stesso tempo si acquista una maggiore diffusione.
    1 punto
  20. Ciao,bronzo seleucide di Antioco I Soter https://www.acsearch.info/search.html?id=4776321
    1 punto
  21. Sicuramente in passato sarà stata colpita o limata , ma comunque resta sempre una moneta bella e originale La moneta posta è autentica credo che si nota abbastanza bene, io ne ho 2 di questa tipologia, magari per confronto le pubblico.
    1 punto
  22. Tondo riquadrati di Verona ferrovia del 27.12.1901 alle 8 Serali (le 20).
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  23. e' principalmente una questione di costi - non di mancanza d'impegno o di voglia di approfondire. Oggi TUTTE le riviste soffrono e il panorama di quelle digitali è cambiato drasticamente - basti guardare un'edicola (anzi quelle poche che sono rimaste). L'editoria di giornali e riviste si è necessariamente dovuta evolvere verso il digitale che ha altri spazi, ambiti, regole e e soprattutto un modello di business diverso. Intere professioni sono sparite - pensate a chi vedeva spazi pubblicitari sulle riviste di moda o di settore - che oggi - il digitale ha sublimato (di converso naturalmente per fortuna sono nate nuove figure professionali). E' in corso una profonda riconversione/evoluzione pari o superiore alle tante che abbiamo avuto nella Storia, quando ad esempio si è abbandonato il telegrafo per il telefono, la stenografia per le fotocopiatrici, il telex per il fax, il fax per l'email, il telefono fisso per il telefonino, il telefonino semplice per lo smartphone e a breve avremo l'intelligenza artificiale mainstream su molti device. Tutto questo per dire che non si puo' guardare il mondo con gli stessi occhi di prima, che i sistemi cambiano. Vero che perdiamo qualcosa ma altrettanto vero che normalmente aumenta la potenza e la valenza passando a tecnologie piu' avanzate. Le riviste divulgative hanno forse perso qualcosa come approfondimenti ma nel complesso l'editoria numismatica specialistica e il mero numero di pubblicazioni numismatiche è un multiplo oggi di quello che era negli anni Settanta, Ottanta etc. Possiamo essere nostalgici o - giustamente - rimpiangere qualcosa che ci piaceva in passato, tuttavia dovremmo anche valutare gli enormi vantaggi/facilitazioni che le nuove tecnologie ci permettono. Quaranta anni fa per verificare quanto avessero realizzato monete simili nelle aste passate si poteva ricorrere solo a fornitissime biblioteche di cataloghi dei commercianti piu' esperti. Oggi basta un clic per avere una cascata d'informazioni che un tempo ci sarebbero voluti giorni per mettere insieme..
    1 punto
  24. No, tenderei a escludere che all'epoca si potessero tecnicamente fare riparazioni del conio per rotture di questo genere, quindi semmai sarebbe da ricercare un conio integro dell'inizio, ma come detto potrebbe essere successo anche in fase di incisione. Nei vari pezzi osservati si vede anche un degradarsi della rottura, segno di una non riparazione.
    1 punto
  25. Ciao Leop, corretto, il primo è autentico, il secondo è una derivazione falsificata ( non da quello , ma da chissà quale esemplare) che ricalca la morfologia generale della conio ma differisce in molti dettagli . E' molto datata ( secoli... ) come falsificazione. No, non mi risultano esemplari senza la rottura di conio ma non posso però escludere che ce ne sia uno da qualche parte , pertanto la sfaldatura/rottura deve essere avvenuta in un momento molto iniziale, forse addirittura in sede di incisione. Il Noe nella descrizione del 23 di Caulonia dice :" A die fault (?) between the iscripition and the rim." Quindi dubitativo sul cosa fosse veramente quel rilievo. Personalmente ho visti parecchi esemplari e nel dettaglio e ritengo sia assolutamente plausibile una rottura o scheggiature nel punto. Inutile aggiungere che c'è una bella differenza di aspetto e morfologia tra esemplari autentici e falsi anche in questa rottura , piuttosto decisa e frastagliata nei primi e molto "bollosa e informe" nei secondi. Cordialmente, Enrico
    1 punto
  26. Seguo, sono curioso, devo dire che mi piace molto, il dritto nella sua stranezza è quasi ipnotico 😅
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  27. Infatti ho scritto "per quanto può valere". Semplicemente di esperimento si è trattato. Preciso che avrei riportato il "responso" in qualsiasi direzione fosse stato restituito e che non sostengo alcuna tesi: mi diverte "il mistero" e null'altro.
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  28. Buon giorno,per non essere ulteriormente tacciato di analfabetismo,ricordo che la iniziale richiesta era:che ne pensate? e alcuni utenti hanno esplicitato le proprie perplessità chiedendo foto del bordo e ulteriori ingrandimenti,al che è lecito pensare che la discussione stesse vertendo sulla moneta e non sull'estetica,poi per carità ognuno è libero di dire bello/brutto,ma cosi' si intimidisce chi vuole esprimere un parere tecnico,ora capisco perchè qualcuno ha tirato i remi in barca.dove sono i belli interventi sulle identità di conio,le patine,le perlinature.scusate di nuovo ,vi leggerò con interesse ma almeno su questo oggetto non intervverò più
    1 punto
  29. Ho provato a dare in pasto il volantino all'intelligenza artificiale, chiedendo in che periodo storico lo collocherebbe. riporto la risposta, per quel che può valere, ma magari èuno spunto utile (sperando di non aver fatto confusione nel copia incolla da telefono). Ciao e buona giornata ChatGPT Hai detto: In quale periodo storico collochi il volantino nell'immagine? ChatGPT ha detto: Per favore, carica l'immagine del volantino a cui ti riferisci, così posso esaminarla e aiutarti a determinare il periodo storico in cui potrebbe essere stato realizzato. Hai detto: Immagine caricata ChatGPT ha detto: Il volantino nell'immagine è riconducibile con buona probabilità al periodo della Prima Guerra Mondiale, e più precisamente agli anni 1915-1918, quando l’Italia era impegnata nel conflitto contro l’Impero Austro-Ungarico. Ecco alcuni elementi che aiutano a collocarlo storicamente: 🔎 Elementi testuali significativi: "Soldati d’Italia! Soldati della libertà! Soldati della civiltà!" → Tipico tono patriottico e propagandistico usato durante la Grande Guerra. Richiami geografici precisi: → “Alpi Giulie”, “Alpi Tridentine”, “Trieste”, “Istria”, “Dalmazia”, “Piave” → Queste aree erano allora sotto controllo austro-ungarico. L’Italia ambiva ad annetterle, rivendicandole come terre "irredente". Frase centrale: → “Oggi, è la festa di Venezia… attende la sua liberazione…” → È un chiaro appello alla liberazione dei territori sotto dominio straniero, tema centrale nell’irredentismo italiano. Citazione di eroi e luoghi simbolici: → “il glorioso Fortunato Calvi”, “il Cadore indomito” → Questi riferimenti erano frequentemente usati nella retorica patriottica dell’epoca. Frasi con tono solenne e spirituale: → “pregano il Santo”, “giurano i soldati” → Richiami all’epica della guerra, tipici della propaganda bellica del primo conflitto mondiale. 🕰 Collocazione storica probabile: Periodo: 1915–1918 (Prima Guerra Mondiale) Contesto: Propaganda rivolta ai soldati italiani per motivarli nella liberazione dei territori considerati parte della "Grande Italia". Scopo: Incoraggiare lo spirito patriottico e il sacrificio per la patria. Se desideri, posso anche aiutarti a individuare più precisamente da quale anno del conflitto potrebbe provenire in base ad altri dettagli. Hai detto: Potrebbe essere collocato nel periodo 1855-1860? ChatGPT ha detto: No, il volantino non può essere collocato tra il 1855 e il 1860. Ecco perché: ❌ Motivi per cui non può appartenere al periodo 1855–1860: 1. Contesto geografico e politico citato Il volantino menziona territori come: Trieste Istria Dalmazia Alpi Giulie Alpi Tridentine Il Piave 👉 Queste zone erano ancora saldamente parte dell’Impero Austriaco nel 1855-1860 e non facevano parte delle rivendicazioni principali del Regno di Sardegna prima dell’Unità d’Italia (1861). 2. Lessico e stile La retorica usata è quella tipica della propaganda nazionalista e interventista della Prima Guerra Mondiale, non del Risorgimento. Frasi come “Per la liberazione! Per la Vittoria!” e “Soldati della civiltà!” sono estranee al linguaggio patriottico risorgimentale di metà Ottocento, che era più sobrio e incentrato sull’unità e sull’indipendenza dall’Austria, non sulla “civiltà” in senso moderno. 3. Riferimenti simbolici e mitici Viene evocata la battaglia del Piave implicitamente (“dalle Alpi Tridentine alla Piave”), che è un riferimento chiaramente posteriore al 1918. La figura di Fortunato Calvi, uno dei martiri della Repubblica di Venezia del 1848-49, è citata come già celebrata, il che implica un contesto storico successivo e consolidato. 4. Tipografia e formato Il tipo di stampa, l’uso della punzonatura tipografica uniforme e meccanica e la grammatica patriottica compatta corrispondono molto di più agli anni 1910-1920 che alla metà dell’Ottocento, quando i volantini erano spesso scritti a mano, stampati in caratteri meno uniformi, e con un impianto visivo meno moderno. ✅ Conclusione: Il volantino è coerente con la Prima Guerra Mondiale (1915–1918), non con il periodo preunitario (1855–1860). Se vuoi, posso aiutarti a confrontarlo con documenti realmente prodotti nel 1855–1860 per mostrarne le differenze stilistiche e concettuali. Hai detto: Si ChatGPT ha detto: Perfetto! Ecco un rapido confronto tra il volantino mostrato (probabile 1915–1918) e i volantini o proclami autentici del periodo 1855–1860, per evidenziare le differenze: 📜 ESEMPI DI DOCUMENTI RISORGIMENTALI (1855–1860) 🗣 Stile e tono Linguaggio più formale e aulico, spesso con riferimento a “Patria”, “Unità”, “Indipendenza”. Evocazione dei valori monarchici o repubblicani (a seconda del contesto), spesso incentrata su Casa Savoia, Vittorio Emanuele II, Mazzini, Garibaldi. Tono meno “di massa” e più rivolto ai cittadini coscienti, spesso educato, sobrio, moraleggiante. ✍️ Esempio reale (tratto da un proclama di Cavour, 1859): “Italiani! L’ora tanto sospirata è giunta. Le genti della penisola si stringano intorno al loro Re liberatore. La causa della giustizia e della libertà trionferà!” 🗺 Contesto geografico Il focus è su Lombardia, Piemonte, Toscana, Romagna, Regno delle Due Sicilie. Trieste, Istria, Dalmazia, Venezia Giulia NON sono ancora rivendicazioni forti, e la linea del Piave non ha ancora rilevanza simbolica. 📌 Conclusione: Il tuo volantino riflette pienamente il nazionalismo del Primo conflitto mondiale, mirato alla liberazione delle terre irredente (Venezia Giulia, Dalmazia, ecc.), non l’ideale risorgimentale dell’Unità d’Italia. Non avrebbe potuto essere stampato prima del 1915, né avrebbe avuto senso in quel contesto.
    1 punto
  30. Ho chiesto a Chatgpt, la curiosità era troppa! 🤣 Pubblicato ad affisso il proprio da me sott. Cursori nel giorno 5 Settembre 1848" Tradotto in italiano moderno potrebbe significare: "Pubblicato e affisso il presente da me sottoscritto cursore il giorno 5 settembre 1848" Un cursore era un messo comunale o un ufficiale incaricato di affissioni pubbliche e notifiche. Questo tipo di nota era comune nei documenti ufficiali dell’Ottocento. L'interpretazione della AI mi pare anche plausibile. In tutto ciò, a mio avviso, quel che risulta strano è che il messaggio dice che "è stato pubblicato ed affisso in data xx", ma affrancatura di partenza e arrivo sono precedenti. Che abbia prima viaggiato il manifesto e dopo sia stata aggiunta l'annotazione? Sarebbe compatibile con il fatto che le calligrafie dell'intestazione e della nota sono palesemente diverse..?
    1 punto
  31. Ciao Giovanni, ho avuto modo di visionare l'esemplare dell'ultima NAC e sono stato ben felice di vedere la moneta ritirata. Purtroppo non è l'unica tipologia papale ad essere colpita da brutte falsificazioni (N.B. mi riferisco in generale alla serie papale, non alla vendita NAC) che ultimamente appaiono abbastanza frequentemente e che non hanno nulla da spartire con la raffinatezza degli originali. La produzione è datata, in quanto alcuni esemplari di queste insidiose falsificazioni sono visionabili in cataloghi anni '60 e verosimilmente acquistati nei decenni precedenti dai conferenti. Per quanto ho potuto constatare le emissioni più colpite sono quelle romane del '500, ma anche guardando i ducati di Leone X per Modena si fa qualche scoperta agghiacciante. P.S. Confrontando i diritti dei 3 esemplari... K&M XXI, poi Crippa: il diritto presenta linee in rilievo (riconducibili a graffi sul conio). NAC 104 non presenta tali segni, che invece ricompaiono perfettamente in NAC 157. Quindi NAC 104 non può essere il prototipo di NAC 157. Al massimo un esemplare bis...
    1 punto
  32. E' quanto aveva pensato anche Draghi valutando i pro e i contro di un'operazione del genere: creare un precedente di uscita di uno stato dall'euro, per quanto fosse uno di minore importanza, avrebbe buttato addosso all'intera eurozona una montagna di miele per gli orsi speculatori globali, che con premesse del genere sarebbero risultati duri da contrastare anche per la BCE. Per la Bulgaria è un po' come fu per la Grecia, anche se gli ellenici fecero il grosso errore di barare: oltre a tutte le questioni europee geopolitiche ed economiche era anche questione di orgoglio, di trovare l'autostima necessaria per andare avanti e non essere considerati dei rottami da compatire e sostenere con le stampelle. Confido che la Bulgaria abbia imparato la lezione e sfrutti al meglio questa opportunità per arrivare più avanti a migliorare le sue "periferie" e cancellare gradualmente quelle situazioni. Non possiamo che tifare per loro... del resto noi italiani ne sappiamo qualcosa con la nostra eterna questione nord-sud.
    1 punto
  33. La cordonatrice qui descritta era in uso a metà Ottocento nella zecca di Parigi ed era in grado di contornare cento monete in tre minuti. La macchina è sorretta dalla piastra di metallo NN dove è appoggiata la piastra AB - sulla quale è fissato il conio fisso E - e PD con il conio mobile D. Fissati con due viti, E e D sono curvi e realizzati in acciaio temperato con impressa la legenda che andrà ad imprimersi sul contorno della moneta: ogni guancialetto presenta metà iscrizione al rovescio e la distanza tra essi è la medesima del diametro della moneta. La macchina è azionata a mano spingendo la leva P che, con il braccio E (che presenta un piccolo scavo circolare) raccoglie la moneta nel tubo a (fissato con la vite m alla piastra AB) per farla scorrere in K, ovvero tra i coni, sino a raggiungere l'apertura b cadendo in un cassettino sottostante. La molla fissata al centro di C e appoggiata in E contro una cavicchia, riconduce PD nella posizione iniziale. Il movimento di PD è regolato dai quattro spuntoni indicati dalla F. Fonte: Nuovo dizionario universale tecnologico o di arti e mestieri e della economia industriale e commerciante, tomo V, Venezia, 1834, pp. 57-59 e tomo II, tavola XIV, fig. 8.
    1 punto
  34. A me non è capitato, ma se capitasse pazienza.. è anche giusto che il forum possa avere fonti di finanziamento esterne. Un piccolo disagio per poter discutere insieme, si sopravvive!
    1 punto
  35. Salve,sperando che sia tornata una certà serenità,vorrei se mi è consentitofare una piccola considerazione.seguo questo forum da quando è nato e nonostante non fossi di primo pelo ho imparatomolte cose anche su monetazione di non mio interesse.finalmente dopo molte esitazioni mi sono iscritto inizialmente per una provinciale che mi faceva impazzire e poi per 1 tari' che non trovavo come ritratto,e qui ringrazioAle75 e altri specialisti di medievali siciliane.poi ho iniziato a confrontarmi in altre tematichesempre con modestia conscio che non è l'età che ti fa imparato.partecipando ad una discussione su un oggetto sono stato bacchettato in malo modo e accusato di dire ca...te perche avrei dovuto dire ROMEI orientali mentre è accezione comune indicare un determinato periodo come bizantino,avevo preso la decisione di non intervenire più ma poi il confronto con persone che apprezzavano i miei,anche se a volte non per tutti convincenti argomenti mi hanno aiutato a restare.questo per dire che non sappiamo con chi interagiamo e potremmo evitare saccenza e giudizi definitivi ed eventualmente motivandoli come invito sempre a fare.scusate lo sfogo,ma è per dire che nessuno ha la verità in tasca e vi assicuro che ci sono monete che ingannerebbero il più scafato di noi ,non per niente ottengono offerte strtosferiche in aste.dopo più di 50 anni di studio sul campo vi assicuro che che le delusioni sono dietro l'angolo.godiamoci serenamente questa passione,chè ci sono problemi più importanti,che questo Forum serva a distrarci e non motivo di scontro o rivalità.questi siamo e dobbiamo essere contenti.con simpatia Nino
    1 punto
  36. Mi riallaccio per farvi vedere questa bella moneta facente parte di una vecchia collezione, dove a mio giudizio, la patina sul dritto, ha creato un bell'effetto mettendo in risalto i dettagli. Che ne pensate?
    1 punto
  37. Servirebbe anche una foto del retro inoltre il francobollo va fotografato con sfondo neutro
    1 punto
  38. Personalmente la libererei dalla plastica,le monete vanno toccate nude, inoltre non si tratta di una moneta rara o in altissima conservazione (che io libererei comunque) quindi la perizia in bustina non le dona né valore né appeal... Comunque ribadisco che non vedo bulinature nei campi ma bisognerebbe averla in mano...
    1 punto
  39. Dovresti leggere "BENE" cosa si intende per variante di conio e cosa invece sono le occlusioni di conio. Se poi le risposte che ti vengano date non ti soddisfano è un altro paio di maniche.
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  40. Amici della Filatelia, Buon Pomeriggio ! Condivido con Voi questo francobollo appena arrivato. Si tratta di un Two Pence blu del 1841 annullato lettere B J . A rovescio ha un po' di linguella e la seguente scritta : " Leeds Cross " es10 Plate 3 S.G. E 1 ug. Chiedo per cortesia a @PostOffice e a voi esperti un parere a riguardo. Grazie.
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  41. https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2025-05/emissioni-francobolli-poste-vaticane-2025-papa-leone-xiv-maggio.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT Qui si parla di inizio vendite su e-shop nel periodo estivo (luglio).
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  42. La scritta in rosso " prega " il direttore postale di apporre un annullo leggero (sui francobolli), ......l' annullo è stato apposto così leggero che non hanno colpito per niente i francobolli. L' impiegato postale in questo caso non ha timbrato i francobolli sicuramente perché la busta era indirizzata fuori degli Usa, dove sarebbe stato difficile ed improbabile il riuso dei francobolli. Avrebbe dovuto comunque per regolamento annullare i francobolli, magari con un annullo leggero come richiesto. Questa busta non è una FDC una busta primo giorno, ma una normale busta con francobolli degli anni 50, ognuno con una data di emissione differente. Interessante anche la label per la posta aerea. Annullo di partenza grande doppio cerchio di Rockford Illinois del 15 Febbraio 1960 ore 10 del mattino. Annullo di arrivo doppio cerchio di Reggio Emilia corrispondenza del 18 febbraio 1960 alle 11 del mattino. Sul dietro come chiudilettera abbiamo quello che gli americani chiamano Cinderella (Erinnofilo), del 1959, emesso dalla famosa organizzazione di Father Flanagan. La casa dei ragazzi di Padre Flanagan, ora conosciuta come Boys Town, è un complesso residenziale ed educativo storico situato a Boys Town, Nebraska, USA, fondato nel 1917 da Padre Edward J. Flanagan , inizialmente era una casa-scuola per ragazzi senza fissa dimora, abbandonati o trascurati. Il complesso si è ampliato nel corso degli anni, diventando una risorsa per bambini e famiglie bisognose. Bella busta.. se riesco seguirò con i francobolli.
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  43. Buongiorno a tutti, sono d'accordo sul fascino del cartaceo, quando posso acquisto, ma altrettanto sull'enorme capacità di immagazzinare sul digitale. Saluti Alberto
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  44. Buongiorno e Buona Domenica a tutti. Dalla mia Collezione . Piastra 120 Grana Ferdinando II millesimo 1858. Riporto un interessante evento Storico e motivo d'orgoglio per noi del Regno Delle Due Sicilie. 1858 primo tunnel ferroviario italiano a Nocera. La galleria dell'Orco è un traforo ferroviario della ferrovia Cancello-Avellino situato nei pressi di Codola, tra i comuni di Nocera Inferiore e Castel San Giorgio. Inaugurato nel 1858, rappresenta il primo tunnel ferroviario realizzato nel Regno delle due Sicilie. Nell'accezione popolare il termine "orco" si riferirebbe ad Annibale, che sarebbe passato di lì per assediare e conquistare Nuceria nel corso della II guerra punica. La galleria fu realizzata quando l'area era ancora sotto la giurisdizione del Regno delle due Sicilie, durante la reggenza di Ferdinando II. Prende il nome dal cosiddetto Passo dell'Orco, situato lungo la "montagna spaccata". Il passo ha origini romane ed è funzionale al raggiungimento della città di Nuceria Alfaterna, attraverso una diramazione della via Popilia. La denominazione del passo è attribuita alla presenza del campanile dell'orco, un mausoleo di epoca romana (I secolo)presente lungo il tratto viario. Il tunnel fu inaugurato il 31 maggio 1858, dopo circa venti mesi di lavori, alla presenza del vescovo di Nocera Angelo Giuseppe D'Auria, del ministro delle Finanze del Regno e di diverse autorità militari presenti a Nocera. Per l'occasione, la galleria fu rischiarata da cinquemila lumini e alcuni carri furono tirati a mano. L'evento fu in seguito immortalato in una serigrafia del Giornale del Regno delle due Sicilie. Il traforo entrò in funzione il 17 febbraio 1861, dopo la caduta del Regno delle due Sicilie. Servì a collegare la strada ferrata che correva tra Capua e Mercato San Severino. Saluti Alberto
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  45. Notavo che in descrizione c'è la parola "due"che non c'entra nulla...
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  46. Come conio per il diritto è unico, abbinato a due diversi rovesci. Il conio del diritto ha ragione, @giuseppe ballauri, è uguale per tutte e 3 le piastre.
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  47. Mi avete spesso sentito lamentare il fatto che nelle aste del V e VI sec ci fossero errori di attribuzione, falsi, semplici nummetti di Leone o di Anastasio dati per rari vandali etc etc…. questo post è diverso!!! Oggi parliamo di attribuzioni errate si, ma al ribasso :) Oggi parliamo di monete “svalutate” da un attribuzione troppo soft. Ho aspettato a fare questo post solo perché trattandosi di un’asta attiva fino a pochi giorni fa, non volevo attrarre le maledizioni di chi aveva già colto e sperava in una “vittoria semplice”…se ci siete riusciti, bravi e buon per voi! Ecco qualche illustre sconosciuto, nascosto e frainteso Ps – posto tra le romano-imperiali, perché trattasi di monete tutte riferibili al RIC X
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  48. Numero 5 Descrizione Ostrogoths, Baduila (541-552). Æ (11mm, 1.20g, 6h). Rome, in the name of Anastasius. Diademed, draped and cuirassed bust r. R/ Monogram. COI 94; MIBE 87; MEC 1, 163. Brown patina, near VF Baduila è raruccio, è vero….ma ancora una volta la legenda al dritto è DN Z… Zenone… e ancora una volta Odoacre… vedi n.4 sopra…
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  49. Numero 2 Descrizione Vandals(?), c. 5th- 6th century. Æ (10mm, 0.72g, 6h). Diademed, draped and cuirassed bust r. R/ Cross within temple; pellet to r. BMC Vandals -; MEC 1, -. Chipped, VF Se avessero sottolineato che si trattava di una moneta della serie DOMINO NOSTRO attribuita a Bonifacio….quante orecchie si sarebbero sollevate….. è una variante della RIC 3812, con legenda DOMINO ben visibile in foto
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