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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/12/25 in Risposte
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Buonasera, Volevo condividere questo bellissimo denario di Caracalla, battuto per la consacrazione del padre Settimio Severo. Al rovescio il classico disegno dell'aquila imperiale rivolta a destra con legenda Consecratio, mentre al dritto l'imperatore è rappresentato con la testa nuda e rivolto a destra, con la legenda Divo Severo Pio. Peso 2.92 g per 19.8 mm di diametro. Atexano3 punti
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ringrazio per i vostri interventi ritengo che la vostra ritrosia verso questa rivista online sia proprio il fatto che è online e che non si possa più acquistare in edicola e sfogliarla. Per quanto concerne la venuta meno di alcune rubriche rispetto al cartaceo ,secondo me, ciò può essere dovuto al fatto di dare una linea editoriale più "svelta"da leggere. Quelli di Cronaca Numismatica online sono comunque argomenti interessanti da leggere per trarre spunti per discussioni ed approfondire studi personali. Come per il cartaceo, il buon Ganganelli, si da da fare anche per la rivista online ed a lui va tutto il nostro ringraziamento, come a tutti coloro che impiegano tempo, pazienza e passione per farci leggere le nostre amate riviste. Leggete,leggete,leggete, perchè chi non legge è un Bertoldino!!3 punti
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Buongiorno a tutti! Ho preso questa interessante imitativa in un negozio specializzato in antiche, ma non siamo riusciti ad essere troppo precisi sull'identificazione... Mi farebbe molto piacere leggere le vostre opinioni in merito. Grazie mille! Peso 6,7 g - Diametro 23 mm2 punti
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Da Bostra nell' Arabia, un ' rare ' esemplare in AE ai nomi di Settimio Severo e Giulia Domna, con al diritto i due busti sovrapposti ed al rovescio tempio tetrastilo con all' interno Tyche con figure minori . Sarà il 6 Luglio in vendita Num.Naumann 154 al n. 312 .2 punti
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Per moltissimi anni il dollaro d'oro 1849-C Open Wreath rimase sconosciuto al mondo del collezionismo. La prima menzione della varietà si trova nel lotto 1083 della Collezione Belden Roach (B. Max Mehl, 2/1944): "Lettera C della Zecca del 1849 sotto la corona, come tutte le altre. Questo esemplare sembra appartenere a una varietà completamente nuova. È una corona aperta e le stelle sul dritto sono più piccole; i bordi sono in rilievo, il che fa apparire la moneta leggermente più spessa rispetto all'emissione regolare. Non circolata con una brillante lucentezza. Quasi equivalente a una proof. Coniata in oro giallo chiaro. Affermo senza esitazione che questa moneta è di rarità estrema, se non unica. (Non elencata nel nuovo Catalogo Standard del 1944.)" Tre anni dopo, nella prima edizione del Red Book, la moneta veniva presentata come Unique. Non molto tempo dopo, W.W. McReynolds, un gioielliere, trovò una seconda moneta. Qualcuno pensò che la coincidenza era sospetta, e che quella di McReynolds fosse una copia, magari realizzata da lui stesso, ma le ricerche successive hanno provato senza ombra di dubbio la sua genuinità. Comunque, a McReynolds doveva importare poco della rarità del pezzo, poiché molto probabilmente lo montò su un gioiello, come dimostrano oggi i numerosi segni di montatura. In seguito, altri tre esemplari sono venuti alla luce, ma, considerando che la produzione stimata sarebbe stata di circa 125, non si può escludere che ce ne sia ancora qualcuno nascosto in un cassetto del nonno L'esemplare che presentiamo potrebbe essere quello citato da Mehl nel catalogo Balden Roach del 1944, descritto come non circolato, e questa moneta è l'unico esemplare in stato di zecca noto oggi. Le superfici mostrano dei riflessi simili a quelli di una moneta proof nei campi e gli elementi decorativi sono nitidi e dettagliati nella maggior parte delle aree, attributi che suggerirebbero che fosse, come scrisse Mehl, "Almost equal to a proof", quasi uguale a una proof. I bordi alti e le piccole stelle menzionati da Mehl sono immediatamente evidenti anche su questa moneta, ma queste caratteristiche sono comuni a tutti gli esemplari di questa varietà. Sfortunatamente, la bassa risoluzione dell'immagine nel catalogo Roach impedisce una corrispondenza conclusiva con la moneta che, in asta Heritage del 25 gennaio 2025 (dalla quale proviene la foto), stimata da PCGS in conservazione MS62, ha realizzato ben 1.560.000 dollari Le altre quattro monete sono tutte in conservazione inferiore, da Fine 15 a AU58. Anche i valori vanno di conseguenza, sebbene non si possano esattamente definire economici... l'ultimo passaggio noto della moneta più brutta, ha fruttato al proprietario 97.750 dollari petronius2 punti
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riprendo questa discussione per mostrarvi questa.. venduta in asta il mese scorso.. non avevo mai visto un video di questa in eccezionale conservazione...meno male che non l'ho vista in tempo.. altrimenti non potevo lasciarla andare🤣.. a confronto la mia diventa uno spl🤣2 punti
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Oggi sarà l’ultimo giovedì di collegamento, dopodiché diminuiremo gli incontri mensilmente per il periodo estivo. L’incontro si svolgerà ogni primo giovedì del mese, dunque ci vedremo giovedì 3 luglio a partire dalle ore 21:30. Vi aspettiamo stasera!2 punti
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Vista l'esperienza in una altra discussione recente su un denario di Galba non vorrei pentirmi di questo mio intervento e spero che Tinia/Alessandro a sua volta voglia esprimersi ( non lo facesse lo potrei capire) Comunque sia, le foto che vedo, anche quelle parziali in cui si intravede un po' del bordo, mi lasciano perplesso. Al momento non entro in dettagli tecnici, che pure ci sono ma non chiari. Per avere qualche vaga certezza come minimo ci vorrebbero foto dettagliate e ingrandibili, e l'intero bordo a fuoco e in luce, magari anche ortogonalmente oltre che di lato.... E' una moneta che dal vivo in 5 secondi si capirebbe cosa è.... così e con queste foto si possono solo fare ipotesi. Una domanda al proprietario, per caso la provenienza del pezzo è spagnola e datata a parecchi anni fa, diciamo una 15/20ina? Cordialmente, Enrico. P.S. sembra ovvio, ma tra una moneta buona e una moneta bella c'è una enorme differenza !😂2 punti
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si sarà convinto, o continuerà a postare foto in eterno?2 punti
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Ho rimosso alcuni commenti e le relative risposte. Si può essere in disaccordo su quanto scritto da un forista anche senza utilizzare un linguaggio offensivo.2 punti
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Non era mia intenzione creare alcun tipo di polemica ma mi rendo conto che il mio quesito, formulato in fretta, si presta a molteplici interpretazioni. Sentitevi liberi di rispondere. Ogni opinione è ben accetta.2 punti
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Ciao @Carlo. Grazie dell'esperimento ..... ma a me non convince la deduzione della IA! Venezia nella I guerra mondiale non era occupata dagli austriaci e non aveva senso chiamare i suoi figli a raccolta per liberarla, cosa invece che era attuale durante i moti del 48. Il concetto di italiani e la loro chiamata a raccolta per una ITALIA indipendente dagli austriaci era tipico del periodo risorgimentale, come si denota da queste due monete, una veneta e una lombarda. saluti luciano2 punti
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anch'io dopo il 2006, anno in cui mi iscrissi a questo forum, iniziai a pensare di acquistare gran parte dei libri che hai citato e soprattutto ai bei libroni del Corpus Nummorum Italicorum (edizione Forni)stampati su carta ottima. Per quanto concerne Cronaca Numismatica(le riviste stampate, di cui tantissimi in questo forum non ne conoscono l'esistenza nemmeno del nome,ecco perchè ne faccio divulgazione postandola online in questa sezione)ho da raccontare un aneddoto: una ventina di anni fa, essendo abbonato a Cronaca Numismatica ma non dai primi tempi, seppi che la Italphil ,casa d'aste che si trovava in centro a Roma, la quale trattava la vendita di filatelia ma anche di Numismatica, in un'asta di Numismatica mise in vendita un lotto di svariate annate di Cronaca Numismatica in cui vi erano anche le prime annate che a me mancavano, vi partecipai(allora non era come oggi che si poteva partecipare in diretta online, ma bisognava o andare all'asta fisicamente o inviare offerte tramite email o per fax), me le aggiudicai, trattavasi di molte annate,alcune delle quali già avevo, erano pesanti e la spedizione sarebbe venuta a costarmi un botto. Avevo un amico della mia città che faceva il militare effettivo alla Cecchignola, lo pregai di andarmi a prendere il lotto aggiudicato e poi, quando sarebbe venuto in licenza, me lo avrebbe consegnato. Non avevo considerato che in centro a Roma vi era la ZTL, il mio amico era sprovvisto di permessi per transitare in centro a Roma, tuttavia con un sacco di improperi rivolti alla mia persona(solo pensati), si fece aiutare da un commilitone per il ritiro e, se non ricordo male, anche da un carrellino per il carico. Così ebbi tutte le annate della fantasmagorica rivista Cronaca Numismatica alla quale partecipai fattivamente dal momento che mi vennero pubblicati alcuni miei articoli e ne fui onorato. Oggi Cronaca Numismatica è online ed i suoi articoli sono gratuiti, basta iscriversi alla newsletter di CN. Pertanto la mia passione verso la Numismatica non si esaurì dal momento che iniziai a leggere e poi anche a scrivere di Numismatica(del resto se non si fa così, si colleziona per 4/5 anni e poi si smette)2 punti
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Buonasera a tutti, questa sera ho fatto un ulteriore esame visivo diretto alla ricerca di qualche indizio, ho d'apprima provato a piegarla con attenzione senza esagerare, posso confermare di metallo dolce, sensibile alla piegatura, quindi probabilmente piombo. Poi ho osservato per bene i tre segni di rottura alla ricerca di possibili fori per utilizzo come piombo ma devo dire che non ha fori passanti ma non posso escludere totalmente che si tratti di un sigillo di piombo. Ho fotografato meglio il taglio, soprattutto in prossimità delle rotture. Intanto proseguo con le ricerche. Saluti Alberto2 punti
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DE GREGE EPICURI E' una delle ultime arrivate, ed appartiene a questa categoria piuttosto misteriosa. Per prima cosa, non è affatto chiaro che cosa significhino queste due lettere, che campeggiano sul rovescio: Commune Asiae (monetazione comune dell'Asia)? Oppure Caesar Augustus? Oppure Caesaris Auctoritate (per autorità di Cesare)? E ci sono altre ipotesi. In secondo luogo, non è nota la zecca di produzione. L'ipotesi classica parlava di Pergamo, ma successivamente si è pensato invece ad Efeso, oppure ad una zecca di Siria. Non ho controllato la preferenza espressa da RPC. Forse, qualcuno ha addirittura dubitato dell'origine asiatica: ad esempio, non compare nel catalogo della collezione Lindgren (Ancient coins of Asia Minor and the Levant, 1985). Infine, la corona che circonda le lettere CA può essere di fronde vegetali, oppure costituita da una serie di prore, allusione abbastanza trasparente alla vittoria di Azio (ed è questa la tipologia della presente moneta). La datazione è fissata agli anni 27/26 a.C., e quindi coincide col conferimento del titolo di Augusto da parte del Senato; data che per noi rappresenta l'inizio del "periodo imperiale". Tutte le monete che ricordo sono in oricalco; ve ne sono di due misure, una più grande (sostanzialmente un grosso sesterzio) ed una più piccola, sui 12 g., probabilmente un dupondio. Questa che vi mostro è abbastanza lisa, specie al D, e in effetti pesa solo 8, 52 g. ; risulta molto ovalizzata, da 26 a 30 mm. Classificata in RPC/1 come 2234. Compare anche nel RIC, da 499 a 502. La sua area di circolazione sembra sia stata piuttosto ampia, ed anche per questo è difficile individuare la zecca.1 punto
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Tu per andare in Australia ci metti il doppio di me 😁 Aiutino: niente Senegal, Guinea, Gambia, etc.1 punto
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Stessi miei pensieri Giovanni. Potrebbe non essere lo stesso esemplare ma sicuramente presenta tutti quegli elementi propri della "famiglia" che hai portato alla nostra attenzione. Ad ogni modo va a confermare la pericolosità di questi falsi se non si ha la possibilità di fare gli studi del caso. Non si tratta di oggetti nuovi, freschi di produzione. La provenienza può anche essere datata.1 punto
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Forse gli faresti emettere un solo francobollo all'anno, dopo i controlli estetici e di qualità! 😂 Devono produrre.. 😵💫1 punto
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Buonasera @favaldar, devo dire che è anche molto difficile da fotografare, provo ad inserirne di nuove appena fatte. In mano, per quanto possibile, è meglio, ha un color argento che potrebbe aver subito un lavaggio tra 2 e 10 anni fa. Sull'autenticità mi pare tutto in regola, aggiungo anche il bordo. Si @Alan Sinclair, ne stavamo scrivendo proco fa dei prezzi accessibili anche in alta conservazione, anche se, come scrivevo, sono molto variabili. ho visto diversi qFDC nell'intorno di 80-100 euro con belle patine. Quelle a prezzi più bassi sembrano tutte lavate.1 punto
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Buonasera, Ale75 and all others who contribute to the determinations of my posted coins thanks for your help and support. You did a excellent job ! Regards from The Netherlands, Ajax1 punto
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Salve,si,ma mi riferivo a quei denari che a secondo come li muovi danno riflessi aurei.il rame dovrebbe scurire mentre l'oro è incorruttibile.ne ho qualcuno anchio,repubblicano con queste caratteristiche.non mi riferivo alle monete in oggetto1 punto
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e' principalmente una questione di costi - non di mancanza d'impegno o di voglia di approfondire. Oggi TUTTE le riviste soffrono e il panorama di quelle digitali è cambiato drasticamente - basti guardare un'edicola (anzi quelle poche che sono rimaste). L'editoria di giornali e riviste si è necessariamente dovuta evolvere verso il digitale che ha altri spazi, ambiti, regole e e soprattutto un modello di business diverso. Intere professioni sono sparite - pensate a chi vedeva spazi pubblicitari sulle riviste di moda o di settore - che oggi - il digitale ha sublimato (di converso naturalmente per fortuna sono nate nuove figure professionali). E' in corso una profonda riconversione/evoluzione pari o superiore alle tante che abbiamo avuto nella Storia, quando ad esempio si è abbandonato il telegrafo per il telefono, la stenografia per le fotocopiatrici, il telex per il fax, il fax per l'email, il telefono fisso per il telefonino, il telefonino semplice per lo smartphone e a breve avremo l'intelligenza artificiale mainstream su molti device. Tutto questo per dire che non si puo' guardare il mondo con gli stessi occhi di prima, che i sistemi cambiano. Vero che perdiamo qualcosa ma altrettanto vero che normalmente aumenta la potenza e la valenza passando a tecnologie piu' avanzate. Le riviste divulgative hanno forse perso qualcosa come approfondimenti ma nel complesso l'editoria numismatica specialistica e il mero numero di pubblicazioni numismatiche è un multiplo oggi di quello che era negli anni Settanta, Ottanta etc. Possiamo essere nostalgici o - giustamente - rimpiangere qualcosa che ci piaceva in passato, tuttavia dovremmo anche valutare gli enormi vantaggi/facilitazioni che le nuove tecnologie ci permettono. Quaranta anni fa per verificare quanto avessero realizzato monete simili nelle aste passate si poteva ricorrere solo a fornitissime biblioteche di cataloghi dei commercianti piu' esperti. Oggi basta un clic per avere una cascata d'informazioni che un tempo ci sarebbero voluti giorni per mettere insieme..1 punto
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Direi che non si son troppo impegnati coi disegni sulle nuove monete... Sono gli stessi usati su quelle attuali. 😃1 punto
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No, tenderei a escludere che all'epoca si potessero tecnicamente fare riparazioni del conio per rotture di questo genere, quindi semmai sarebbe da ricercare un conio integro dell'inizio, ma come detto potrebbe essere successo anche in fase di incisione. Nei vari pezzi osservati si vede anche un degradarsi della rottura, segno di una non riparazione.1 punto
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette il 12 giugno 2025 due francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica “le eccellenze del sistema produttivo e del made in Italy” dedicati al settore farmaceutico: Bayer Italia, nel 125° anniversario, e Chiesi Farmaceutici, nel 90° anniversario. Caratteristiche del francobollo Le vignette raffigurano rispettivamente: Bayer Italia - una composizione grafica in cui il numero 125 campeggia sui colori della bandiera italiana dove sono riconoscibili, in grafica stilizzata, i tre campi di competenza dell’azienda: agricoltura, farmaci di automedicazione e terapie innovative per la salute, delimitata in alto, dal logo dell’azienda Bayer, con la scritta “125 anni”, ripetuta a tappeto, in pattern sfumato con i colori del logo dal verde al blu. Chiesi Farmaceutici - in grafica stilizzata, una ricercatrice che sorregge alcune provette; sullo sfondo, il complesso architettonico della Cattedrale Santa Maria Assunta di Parma, città dove l’azienda Chiesi Farmaceutici è nata; intorno, strutture molecolari e la doppia elica del DNA. In alto è presente il logo della Chiesi Farmaceutici affiancato dalla legenda “DAL 1935”. Completano i francobolli la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Bozzettisti: Bayer Italia - Matias Hermo; Chiesi Farmaceutici - progetto grafico a cura di The Brand Company. Tiratura: duecentomila venticinque esemplari per ogni francobollo. Indicazione tariffaria: tariffa B. I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: sei per Bayer Italia, quattro per Chiesi Farmaceutici; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta 30 x 40 mm.; formato stampa: 30 x 36 mm.; formato tracciatura: 37 x 46 mm.; dentellatura: 11, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio: Il foglio contiene quarantacinque esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico.1 punto
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Ciao, concordo sullo stesso conio di dritto. Per il resto mi sa che mi sono perso qualcosa, mi sono stupito infatti di trovare il tuo post in questa sezione e non come di consueto nelle imperiali, tuttavia, non essendo informato dei fatti, non mi permetto di dire niente a riguardo della questione. Concludo col dire, moneta molto piacevole e vissuta come piacciono a te 😉1 punto
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Traina era un punto di riferimento, lo conobbi a Vicenza Numismatica proprio agli inizi di Cronaca Numismatica. Non serve dire che oggi CN è un sito che della vecchia rivista ha mantenuto solo il nome.1 punto
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se tutto quanto detto in precedenza corrisponde al vero, si. ma purtroppo non siamo ancora riusciti a leggere un parere di un legale per averne conferma o smentita1 punto
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Seguo, sono curioso, devo dire che mi piace molto, il dritto nella sua stranezza è quasi ipnotico 😅1 punto
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Infatti ho scritto "per quanto può valere". Semplicemente di esperimento si è trattato. Preciso che avrei riportato il "responso" in qualsiasi direzione fosse stato restituito e che non sostengo alcuna tesi: mi diverte "il mistero" e null'altro.1 punto
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Grazie per le risposte, credo non valga la pena rischiare di subire poi contestazioni per cui pagherò il 26% sul totale per quello che riguarda la mia parte1 punto
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Ciao Giovanni, ho avuto modo di visionare l'esemplare dell'ultima NAC e sono stato ben felice di vedere la moneta ritirata. Purtroppo non è l'unica tipologia papale ad essere colpita da brutte falsificazioni (N.B. mi riferisco in generale alla serie papale, non alla vendita NAC) che ultimamente appaiono abbastanza frequentemente e che non hanno nulla da spartire con la raffinatezza degli originali. La produzione è datata, in quanto alcuni esemplari di queste insidiose falsificazioni sono visionabili in cataloghi anni '60 e verosimilmente acquistati nei decenni precedenti dai conferenti. Per quanto ho potuto constatare le emissioni più colpite sono quelle romane del '500, ma anche guardando i ducati di Leone X per Modena si fa qualche scoperta agghiacciante. P.S. Confrontando i diritti dei 3 esemplari... K&M XXI, poi Crippa: il diritto presenta linee in rilievo (riconducibili a graffi sul conio). NAC 104 non presenta tali segni, che invece ricompaiono perfettamente in NAC 157. Quindi NAC 104 non può essere il prototipo di NAC 157. Al massimo un esemplare bis...1 punto
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Arrivano i dollari! Quelli d'oro, naturalmente. E fin dal 1849, primo anno di emissione, tutte le Zecche attive vengono impegnate nella produzione di queste minuscole monete. Compresa la Zecca del North Carolina, che proprio tra essi annovera la sua moneta più iconica e rara, una moneta che per i collezionisti di Charlotte ha assunto proporzioni quasi mitiche... il dollaro "Open Wreath" del 1849 Per il quale debbo fare un passo indietro, e rinviarvi alla lettura di questo post della discussione precedente, che mostra chiaramente la differenza tra dollari "close wreath" e "open wreath" https://www.lamoneta.it/topic/230569-the-eagle-and-i/page/4/#comment-2548413 James Barton Longacre incise i conii per il dollaro d'oro all'inizio del 1849 e il disegno iniziale sul rovescio mostrava le estremità a corona ampiamente distanziate, lontane dal grande 1 della denominazione: lo stile noto come "Open Wreath". Le prove del disegno "open" furono coniate per la prima volta a Philadelphia il 7 maggio 1849, le prime monete per la circolazione il giorno successivo. Ma il direttore della Zecca, Robert Patterson, si oppose al disegno del rovescio, sostenendo che la molatura fosse troppo elevata e che le monete non fossero ben fatte. Longacre lo modificò creando il disegno "Close Wreath" aggiungendo un gruppo di foglie e due bacche a ciascuno dei rami della corona. Conii con il disegno "Open Wreath" erano però già stati inviati a tutte le filiali, e tutti i dollari d'oro coniati nelle Zecche di Dahlonega e New Orleans nel 1849 presentano questo disegno. Invece a Philadelphia e Charlotte furono coniate monete con entrambi i disegni sul rovescio. Due coppie di conii furono spedite dalla Zecca di Philadelphia a Charlotte il 10 e il 13 giugno 1849. Il rovescio di questi conii era apparentemente del tipo open e la coniazione dei dollari d'oro iniziò il 3 luglio 1849. Il direttore Patterson ricevette due monete dalla prima consegna per la sua ispezione ed espresse la sua opposizione al disegno nella sua risposta. Patterson informò il personale di Charlotte che sarebbero stati inviati nuovi conii e incluse due esempi del nuovo disegno, di come avrebbero dovuto apparire le monete. A quanto pare, solo un piccolo numero di monete open wreath era stato coniato prima che il messaggio di Patterson fosse ricevuto e la produzione fu sospesa fino a quando i nuovi conii non fossero stati disponibili. Degli 11.634 dollari d'oro coniati dalla Zecca di Charlotte nel 1849, si stima che non più di 125 esemplari presentassero il rovescio open wreath. La piccola tiratura iniziale subì un forte logoramento nel corso degli anni e oggi si conoscono solo cinque esemplari di dollari di questo tipo. Un omaggio, dovuto, a Robert M. Patterson, quarto direttore della Zecca degli Stati Uniti, dal luglio 1835 al luglio 1851. In fondo si deve a lui, e al suo rifiuto del disegno open, se oggi possiamo annoverare questi dollari di Charlotte tra le assolute rarità della monetazione americana I dollari? Li vediamo nel prossimo post petronius1 punto
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Salve,sperando che sia tornata una certà serenità,vorrei se mi è consentitofare una piccola considerazione.seguo questo forum da quando è nato e nonostante non fossi di primo pelo ho imparatomolte cose anche su monetazione di non mio interesse.finalmente dopo molte esitazioni mi sono iscritto inizialmente per una provinciale che mi faceva impazzire e poi per 1 tari' che non trovavo come ritratto,e qui ringrazioAle75 e altri specialisti di medievali siciliane.poi ho iniziato a confrontarmi in altre tematichesempre con modestia conscio che non è l'età che ti fa imparato.partecipando ad una discussione su un oggetto sono stato bacchettato in malo modo e accusato di dire ca...te perche avrei dovuto dire ROMEI orientali mentre è accezione comune indicare un determinato periodo come bizantino,avevo preso la decisione di non intervenire più ma poi il confronto con persone che apprezzavano i miei,anche se a volte non per tutti convincenti argomenti mi hanno aiutato a restare.questo per dire che non sappiamo con chi interagiamo e potremmo evitare saccenza e giudizi definitivi ed eventualmente motivandoli come invito sempre a fare.scusate lo sfogo,ma è per dire che nessuno ha la verità in tasca e vi assicuro che ci sono monete che ingannerebbero il più scafato di noi ,non per niente ottengono offerte strtosferiche in aste.dopo più di 50 anni di studio sul campo vi assicuro che che le delusioni sono dietro l'angolo.godiamoci serenamente questa passione,chè ci sono problemi più importanti,che questo Forum serva a distrarci e non motivo di scontro o rivalità.questi siamo e dobbiamo essere contenti.con simpatia Nino1 punto
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mah... mi dispiace che si sia sollevato un polverone per una cosa del genere, a saperlo mi sarei astenuto dal dare il mio parere, e dire che mi ero anche premurato di specificare limiti e di evitare diatribe sui pareri precedenti, memore di tante diatribe degli anni passati... Inviterei comunque alla calma e lasciar correre un filo, questo detto a tutti Grazie, Enrico1 punto
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La prima 2€ cc sarà emessa lunedì prossimo, 16 giugno: coda sul sito MTM a partire dalle 10.00; quanto alle eventuali altra 2€ cc e divisionale, non si sa nulla. Per quanto riguarda il prezzo non si sa ugualmente nulla: è lecito pensare che per il 2€ cc sarà lo stesso dello scorso anno1 punto
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Una foto di un accumulo di monete africane. Un tale accumulo sarebbe stato tanta opulenza. Ho visitato oggi con la guida dell’organizzatore, merita una visita1 punto
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Questa è la "Leeds Cross" croce di Leeds (contea dello Yorkshire). La Croce di Malta di Leeds aveva un design unico, essendo stata incisa a mano, la Croce di Malta di Leeds si differenzia da tutte le altre Croci di Malta in uso nel paese. Inizialmente fu applicata in rosso ma in seguito il colore fu cambiato in nero come le altre. Ben marginato, ..non presenta danni né ossidazioni, tutte le informazioni sul dietro, numero di catalogo dello Stanley Gibbons e plate Number. Consiglio di non togliere il pezzetto di linguella, sono francobolli antiquari delicati, da conservare da solo in card dedicata, arieggiare di tanto in tanto. SEGUE .. se riesco..1 punto
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certamente. non è un cambio di direzione, anzi. è un'espansione della viabilità mio padre ed una passione esondante per la storia mi hanno avvicinato al mondo numismatico che, però, ancora conosco piuttosto superficialmente. da qualche settimana, però, ho scoperto questo forum che, a mio modo di vedere, è una fonte di divulgazione "istantanea" eccezionale nel campo e me ne sto fruendo per acquisire qualche nozioncina e per arrivare all'acquisto delle monete che più mi intrigano al momento che, per l'appunto, sono monete "mainstream", le classiche che attraggono la smania dei neofiti della numismatica ma che per forza di cose affascinano gli appassionati di storia, come il sottoscritto spero di aver chiarito e di non aver infastidito per il modo con cui ho posto le richieste.. ho postato nella sezione "monete repubblicane romane" nel tentativo di avviare una collezione personale, un regalo che vorrei farmi.. mentre nella sezione "monete greche" ho chiesto info sulla civetta ateniese, come ho spiegato nella discussione, perchè vorrei fare un bel regalo a mio papà.1 punto
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Qualche tempo fa mi ero imbattuto in qualche riferimento letterario interessante nella letteratura per l'infanzia dell' ottocento. Mi sembra che con un centesimo si potessero comprare un paio di noci se ben ricordo. Probabilmente era una moneta che per quanto di infimo valore poteva comunque avere un minimo potere d'acquisto specialmente per i bambini e in una società molto povera. Una tassa sul pedaggio di un ponte a metà Ottocento ricordo che a piedi era di due centesimi. Ma dovrei recuperare con calma le mie fonti...1 punto
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@Releo Buonasera,anche questa variante è stata catalogata,al numero 757,pagina 266,del manuale Nomisma...1 punto
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Come conio per il diritto è unico, abbinato a due diversi rovesci. Il conio del diritto ha ragione, @giuseppe ballauri, è uguale per tutte e 3 le piastre.1 punto
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Mi avete spesso sentito lamentare il fatto che nelle aste del V e VI sec ci fossero errori di attribuzione, falsi, semplici nummetti di Leone o di Anastasio dati per rari vandali etc etc…. questo post è diverso!!! Oggi parliamo di attribuzioni errate si, ma al ribasso :) Oggi parliamo di monete “svalutate” da un attribuzione troppo soft. Ho aspettato a fare questo post solo perché trattandosi di un’asta attiva fino a pochi giorni fa, non volevo attrarre le maledizioni di chi aveva già colto e sperava in una “vittoria semplice”…se ci siete riusciti, bravi e buon per voi! Ecco qualche illustre sconosciuto, nascosto e frainteso Ps – posto tra le romano-imperiali, perché trattasi di monete tutte riferibili al RIC X1 punto
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Numero 2 Descrizione Vandals(?), c. 5th- 6th century. Æ (10mm, 0.72g, 6h). Diademed, draped and cuirassed bust r. R/ Cross within temple; pellet to r. BMC Vandals -; MEC 1, -. Chipped, VF Se avessero sottolineato che si trattava di una moneta della serie DOMINO NOSTRO attribuita a Bonifacio….quante orecchie si sarebbero sollevate….. è una variante della RIC 3812, con legenda DOMINO ben visibile in foto1 punto
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