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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/13/25 in Risposte
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Amici della Filatelia, Buon Pomeriggio ! Dopo aver discusso giorni fa del francobollo del Lombardo-Veneto assieme a @PostOffice, @fapetri2001 unitamente a tutti gli altri appassionati che ringrazio, oggi proseguo con gli stati preunitari. In particolare con uno dei francobolli antichi facente parte della serie emessa nel 1851 - l'anno di inizio - nel Gran Ducato di Toscana; in onore a Firenze che fu secoli prima, " la culla del Rinascimento ". Si tratta di un esemplare color ardesia su grigio annullato da 6 crazie, raffigurante il Marzocco, ovvero il leone araldico di Firenze, coronato e seduto con zampa appoggiata su scudo gigliato. Il leone Marzocco era il simbolo del potere popolare e protettore della città sin dal Medioevo ed adottato come stemma anche dai Medici. Il francobollo è siglato a rovescio dal perito filatelico Paolo Vaccari, tracce di linguella. Grazie per l'attenzione.3 punti
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Voglio creare dei "mostri" in filatelia, un élite culturale, menti che riescano a godere di questo hobby ed a parlare filatelicamente.. come si fa in tutto il mondo essendo un hobby mondiale. 🧐3 punti
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@Nit97, buon giorno. Leggo con una certa sorpresa il tuo messaggio, capisco che tu possa essere deluso dal sentire da parte di una comunità di esperti che i biglietti mostrati sono frutto di alterazione truffaldina. Credimi, su questo forum ci sono praticamente tutti i massimi esperti numismatici italiani e il signor Nikita è sicuramente uno di loro! Se ti diciamo queste cose è perché crediamo che attraverso la conoscenza e la comunicazione reciproca sia possibile, se non debellare, per lo meno limitare il fenomeno delle creazioni di presunte varianti a scopo di truffa. Un fenomeno che negli ultimi anni sta crescendo in maniera esponenziale rischiando di guastare la passione di tanti che, come te, si avvicinano a questo mondo e ne restano delusi per questo. Nel caso della collezione di tuo zio, ho visto (per quanto abbia potuto vedere perché nel secondo video, che riguarda probabilmente l'album più "ricco" e interessante, non si vede niente purtroppo) tanto bel materiale, molte sostitutive e prime serie in fds, ma anche molti artefatti. Mi sembra evidente che tuo zio abbia collezionato quel materiale in buona fede, insieme al materiale invece pregiato. Se abbiamo affermato la falsità delle varianti di colore che hai mostrato non è AFFATTO per mettere in dubbio la buona fede tua e di tuo zio ma per mettere in guardia la comunità dei collezionisti dallo spendere soldi per cose che non hanno valore, se non per i truffatori che le creano. Spero che tu voglia considerare sotto questa luce le osservazioni, ben motivate e spiegate per altro pure con mezzi scientifici e prove empiriche, che abbiamo esposto. Diversamente, pazienza. Ognuno in fin dei conti crede sempre a quello a cui vuole credere. Un caro saluto3 punti
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Buongiorno ragazzi, mi stanno piacendo le monete "Prussiane" in questo periodo. Vi chiedo una valutazione dello stato di conservazione della moneta che posto. Sperando si capisca dalle foto. Grazie in anticipo a chi risponderà.2 punti
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Buongiorno Amici Filatelici, oggi ho ricevuto il mio primo catalogo. Ho seguito il consiglio di @PostOffice, prendendo anche ( tra quelli che arriveranno ) qualche vecchio libro che potrebbe avere nozioni non più reperibili nei nuovi cataloghi. Il libro è in bianco-nero ed ha 1585 pagine. Aprendo il libro ho trovato al suo interno anche dei francobolli italiani, peccato che non c'era un Gronchi Rosa 🤣2 punti
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Buongiorno a tutti! Vorrei chiedervi un parere su questo denario della gens Neria, il tema legionario mi interessa molto per cui vorrei mettere in collezione un esemplare. Dalla prossima asta Antivm. Grazie mille! https://www.deamoneta.com/auctions/view/1049/222 punti
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Salve,commento preso da un altro post: Per la cronaca quando l' oggetto , medaglie comprese , è realizzato in altri metalli ( bronzo. ottone), magari rivestiti in metallo prezioso ( oro e argento ) , lo stesso deve riportare bel visibile il bollo MET oltre a quello eventuale del costruttore .2 punti
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La Zecca di Charlotte continuò a coniare i dollari d'oro del primo tipo, il cosiddetto Liberty Head, fino al 1853: naturalmente, a partire dal 1850 tutti i rovesci furono close wreath. Il record di produzione venne toccato nel 1851, con 41.267 esemplari. Ma, quello stesso anno, a Philadelphia se ne coniarono più di 3 milioni, e 290.000 a New Orleans. Anche per queste monete la produzione di Charlotte fu sempre piuttosto limitata, non raggiungendo, in più di un'occasione, i 10.000 pezzi annui. Il minimo arrivò proprio alla fine, nel 1859, ultimo anno di Charlotte per la tipologia, quando le monete coniate furono appena 5.235. A quel punto i dollari erano quelli del secondo tipo, gli Indian Princess Head, che, come abbiamo visto nella precedente discussione, di "indiano" avevano ben poco. A Charlotte si incominciò a coniarli nel 1855, poi ancora nel 1857, e infine nel 1859. (foto da Heritage Auctions) I dollari d'oro continuarono a essere coniati nelle altre Zecche anche durante gli anni della guerra civile, ma per Charlotte la loro storia finiva lì... la nostra, invece, no petronius2 punti
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Buonasera a tutti. Sull'argomento meglio ripetere le solite cose che tacere. Concordo comunque con @Elleffe e aggiungo che chi di competenza non ha ritenuto opportuno rispondere neppure a una Interrogazione parlamentare. Pagina "nera" della Numismatica anche per la diffusa ignoranza (voluta o meno non lo so) sul tema. Ma il tempo dicono sia galantuomo... Un saluto e a presto.2 punti
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Un articolo che non rivela nulla di nuovo rispetto a quanto già si sapeva. Sarebbe interessante invece conoscere il risultato del lavoro di inventario e di catalogazione del contenuto dei 2 barili e delle bisacce; in particolare: 1. quanto è durata e quanto è costata ai contribuenti italiani tale inventario 2. l'elenco preciso delle monete inventariate, per tipo, e per anno di coniazione 3. A chi sono state affidate, oppure cosa è stato disposto in merito Visti i precedenti, niente affatto onorevoli, circa la custodia, la responsabilità e la conservazione dei beni patrimonio dello Stato, la risposta ai 3 punti indicati, sarebbero il minimo, in epoca tecnologica avanzata, per dare un po' di trasparenza e fiducia alle nostre istituzioni che si occupano del patrimonio storico statale, senza per questo rivelare pericolosi segreti di stato.2 punti
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Ciao Pino,se non vedo male dovrebbe essere questo bronzo di Joel re di Axum. https://www.acsearch.info/search.html?id=33326322 punti
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Fra l'altro erano gli stessi personaggi anche delle banconote bulgare da 1 lev e 2 leva.2 punti
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Confermo. E' un 5 soldi di Ranuccio, al dritto si dovrebbe vedere la scritta RAN2 punti
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Concordo. Infatti monete di nuova emissione non ne compro. Certo se mi capita di resto un bel 2 Euro lo tengo. Per il resto mi dedico a monete che abbiano una storia e che raccontino la storia.2 punti
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Non so da cosa tu possa aver tratto queste conclusioni. Si sapeva che le banconote in questione erano un'eredità e quindi il discorso si sarebbe concluso qui. Che alcune delle banconote che hai postato e che si intravedono nel video possano sembrare artefatti non va ad infangare la tua reputazione nè quella di chi ha racccolto tutte queste banconote. Detto questo: complimenti per quanto hai mostrato nei video (per quel poco che si riesce ad intravedere ci sono dei bei pezzi). Stai attento agli avvoltoi ("1000 euro e ti prendo tutto..."). Allo stesso tempo: non dare per scontato che quanto è stato raccolto in BUONA FEDE sia tutto originale e non artefatto. Se leggi i post di questo topic vedrai come siamo riusciti a riprodurre molte "rarità" (il che non significa che le tue siano per forza artefatti ma un dubbio dovrebbe insinuartelo). Per la questione di Nikita è palese il fraintendimento: sia rileggendo quanto scritto e sia conoscendo quello che posta da ormai 20 anni posso assicurarti che non era sua intenzione prenderti in giro.2 punti
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Stessi miei pensieri Giovanni. Potrebbe non essere lo stesso esemplare ma sicuramente presenta tutti quegli elementi propri della "famiglia" che hai portato alla nostra attenzione. Ad ogni modo va a confermare la pericolosità di questi falsi se non si ha la possibilità di fare gli studi del caso. Non si tratta di oggetti nuovi, freschi di produzione. La provenienza può anche essere datata.2 punti
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Relativamente alla “Transenna in marmo” raffigurata dalla cartolina: ”Luigi Ricci (1823-1896) opera nella seconda metà dell’ottocento, in un contesto storico molto ricco di stimoli, quando in epoca post unitaria comincia a farsi strada l’idea di censimento del patrimonio artistico e della sua tutela. I monumenti ravennati vengono sottoposti a primi interventi manutentivi diretti dal Genio Civile affiancato dall’Accademia di Belle Arti come organo di controllo. Il complesso di San Vitale con la sua ricca articolazione, era stato fortemente modificato dagli edifici addossati al suo perimetro esterno: numerose cappelle si erano innestate sulla struttura a pianta centrale impedendo la visibilità della costruzione originaria. L’ingresso dei monaci benedettini nella struttura aveva inoltre comportato trasformazioni dovute ad esigenze di culto con l’aggiunta di nuovi ambienti e una dislocazione diversa dello schema di utilizzo interno dei locali. Luigi Ricci inserisce San Vitale già nel suo primo catalogo a stampa (1869) che conteneva solo 256 fotografie con cinque soggetti proposti tra i “monumenti antichi” di Ravenna: lo descrive in 44 riprese di cui alcuni esterni e interni e molti dettagli dei mosaici, capitelli, trafori e rilievi. Questa immagine raffigura una delle transenne in marmo traforato presenti nella chiesa e porta in basso a sinistra il numero progressivo 43. Il numero viene utilizzato nei primi due cataloghi per soggetti differenti ma nel 1877 i quattro “trafori”sono già presenti e individuati dai numeri 37-40. Solo nel 1882, con la pubblicazione del terzo catalogo e la rinumerazione e riorganizzazione delle lastre, al numero 43 corrisponde il soggetto in esame ovvero “Opera a giorno a destra della cappella del Sacramento”. Sono transenne marmoree a traforo, utilizzate come paliotti d’altare in alcune cappelle della chiesa, reimpiegate nel restauro condotto da Corrado Ricci dopo il suo insediamento a Ravenna come direttore della Regia Soprintendenza per i Monumenti (1897-1898). Le modifiche apportate alla zona absidale, nel tentativo di ricreare le forme originali con la rimozione di ogni elemento successivo e incongruo, contemplavano infatti l’utilizzo di tre transenne marmoree a traforo, poste alle spalle del ricomposto altare (con mensa di alabastro, proveniente dal Mausoleo di Galla Placidia), come descrive nel dettaglio lo stesso Corrado Ricci nel suo contributo su Emporium (1898): “nel fronte di tre altari della Cappella del Sacramento [...] sono rimaste fino a tre mesi indietro tre belle e fine transenne” sulla cui ubicazione originaria non c’era accordo tra gli studiosi. Attraverso le fonti scritte Ricci ricostruisce “l’antico complesso di marmi e d’ornamenti” così come doveva essere prima dell’intervento di Toschini con la costruzione dell’altare barocco. Pubblica proprio queste immagini di Luigi Ricci con la didascalia “transenna dell’altare” descrivendo l’armonia dell’architettura “perché mentre la transenna di mezzo, maggiore, occulta il tergo dell’altare, le due minori s’allargano lateralmente segnando la linea del santuario”. Questi elementi scultorei saranno presenti in tutti i successivi cataloghi della ditta Ricci fino al 1914, sempre con la stessa numerazione (da 43 a 46). La lastra appartiene al fondo convenzionalmente denominato “Fondo Santa Teresa” poiché proveniente dall’omonimo Ospizio ravennate. Costituito da una parte di negativi su lastra di vetro provenienti dallo studio fotografico di Luigi Ricci, è stato acquisito nel 1979 dall’allora Soprintendente Gino Pavan su indicazione del cardinale Ersilio Tonini.” https://catalogo.beniculturali.it/detail/PhotographicHeritage/08006491981 punto
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Confermo la correttezza e serietà dei Vaccari. E visto che parliamo di Toscana vi posto quelli acquistati da loro.1 punto
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Salve, OK, grazie per la tua ricerca e il tuo tempo. Cordiali saluti, rimidi Belgio1 punto
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Salve,dico la mia,moneta non comune ed unica di questa famiglia con legendaNerius quaestor urbanus.bella per iconografia con bei riflessi dorati,peccato per quei graffiti,credo d'epoca che ne abbassano un pò il grading.per me quasiBB/BB.mia opinione soggettiva.Nino1 punto
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Bella moneta, personalmente ho solo un 3 marchi del 1912 non commemorativo. Guglielmo II° di Prussia, di fronte alle persecuzioni agli ebrei del 1938 Guglielmo affermò: «Per la prima volta mi vergogno di essere tedesco».1 punto
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Eh sì il 5 marchi di questa tipologia certamente costa di più, e poi dipende dalla conservazione.1 punto
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@aussiestefano1977 quindi esattamente quanto ti ha detto il notaio.. e quanto avevo riportato al #20.. prossima vita faccio il notaio, che campo meglio!1 punto
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Incominciamo col mettere anche la data di Milano Numismatica dove verrà presentato e consegnato in modo gratuito ai presenti il Gazzettino di Quelli del Cordusio n.12.1 punto
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Hai scelto i libri giusti per iniziare, bene e bello anche il Sassone vintage del 1969 fanne tesoro, ottimo il Sassone specializzato del 2024 ne avrai bisogno e' un pozzo di informazioni, personalmente mi piacciono molto anche le edizioni Vaccari e' un editoria specializzata importante, gli Unificato sono gli unici per i francobolli esteri in italiano e hanno una loro specializzazione, lo Stanley Gibbons per la G.B. e' un semplificato ma indispensabile per iniziare lo studio degli inglesi, lo specializzato verrà poi in futuro, anche nella bibliografia serve una base che poi porta ad espandere ..all' approfondimento e alla specializzazione. Hai fatto oltremodo bene a prendere un catalogo d'asta, vanno studiati e anch'essi sono fonti di informazioni anche visive importanti. Quando iniziai da ragazzino confrontavo le informazioni dei cataloghi d'asta con i cataloghi filatelici. I soldi dei libri sono denari sempre spesi bene. .... ..hai la mia approvazione e benedizione. 👍1 punto
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Esatto ! Anche a questo mi riferivo per il lato mercato. Oggi si trovano presso librai antiquari o sulla rete o anche presso case d’asta oasonu veramente ghiotte a volte che non bisogna lasciarsi sfuggire.1 punto
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Buongiorno @Dorothy, oltre a quello che ha consigliato @Carlo., aggiungo che se non hai la fattura di acquisto della sterlina d'oro, saresti soggetta al pagamento della tassa del 26% sul totale che ti verrà corrisposto. Altrimenti con la fattura sarebbe il 26% sulla differenza, cioè ricavato totale meno prezzo d'acquisto indicato nella fattura.1 punto
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Buon giorno. A dire il vero la moneta da 5 centesimi del 1913 considerata rara è quella senza il punto tra D ed ITALIA. Forse per ottenere risultati migliori nella pulizia potrebbe prolungare la permanenza nell'olio (anche giorni) e poi lavare con sapone neutro usando semplicemente i polpastrelli. Se si trattasse di incrostazioni o sporco particolarmente resistenti potrebbe ripetere l'operazione più volte anche perché queste sostanze usate non sono aggressive . Cordiali saluti. Gabriella1 punto
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Che bella discussione librosa 🤓 Io sono un estimatore e collezionista del libro tradizionale ma al contempo mi appassiona moltissimo la rivoluzione bibliografica digitale che come ha ben evidenziato Numa Numa apporta indubbi vantaggi alla circolazione e diffusione del sapere, e rende anche possibile la creazione di biblioteche tematiche potenzialmente complete con facili aggiornamenti in tempo quasi reale, da alcuni anni ormai sto creando una biblioteca numismatica digitale incentrata su alcuni ambiti, in primis le zecche dell'Italia Meridionale, ma anche la numismatica bizantina e quella pontificia, che mi consente di mettere assieme un insieme di testi che sarebbe a dir poco arduo organizzare in forme tradizionali cartacee, si pensi ai tanti contributi sparsi in innumerevoli periodici e libri miscellanei come gli atti dei convegni, se si volesse raccogliere tutto il pubblicato anche di un solo argomento, tipo una sola zecca di una certa importanza o più zecche di un determinato periodo storico o dominazione, ci vorrebbe la disponibilità di uno spazio complicato da gestire per un semplice privato per non parlare dei costi da sostenere, anche l'alternativa della consultazione in biblioteca è tutt'altro che facile, bisognerebbe vivere nei pressi di una biblioteca omnicompresiva e iperspecializzata che possieda tutti i numeri dei periodici e tutte le miscellanee che interessano, il che è abbastanza utopico, ma ecco che adesso con le nuove tecnologie digitali e i vari programmi di storaggio e metadatazione di files testo come i pdf, tutto questo è diventato possibile, aggiungendo all'enorme risparmio di soldi e spazio anche l'altro indubbio vantaggio della portabilità di simili biblioteche, comodamente inseribili in un portatile o visualizzabili in ogni luogo possibile su un qualunque tablet o altro dispositivo attraverso cloud, fare colazione al bar potendo consultare sul tablet in visione sinottica un volume del Corpus in pdf insieme ad altri saggi specialistici sia recentissimi che più risalenti nel tempo, è uno di quei godimenti intellettuali che ogni studioso e appassionato di numismatica dovrebbe provare nella vita...1 punto
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DE GREGE EPICURI Sicuramente non è un radiato imitativo "comune", cioè di quelli di area gallica e riferiti di solito al Regno delle Gallie (Vittorino, Tetrici...), sia per il peso abnorme, sia per la stranezza dell'immagine del diritto. Io penserei ad una origine orientale, ad esempio danubiana.1 punto
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Quella da 25€ non è SPL... troppo basso per quella conservazione, fidati di me.1 punto
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Salve, credo come già espresso da molti sia difficoltoso valutare i particolari salienti della moneta. Io mi sono soffermato su un dettaglio in particolare: il conio di questa moneta sembra essere un conio fresco visti i dettagli ben definiti, la perlinatura (anche se quella sul fronte è sicuramente particolare), la proboscide, l'orecchio ecc. Non capisco come possa non essere definito allo stesso modo l'occhio dell'elefante. Ho visto moltissimi esemplari anche molto più consuntivi di questo ma nei quali l'occhio era sempre ben idenficabile. Ci sarà sicuramente una spiegazione ma questa è sicuramente una cosa curiosa.1 punto
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Ottima modalità anche per "sanare" acquisti di monete d'oro che erano state comprate senza fatture/ricevute. E rivenderle senza pagare plusvalenze. La buonanima si meriterà almeno una messa in suffragio.😎 M.1 punto
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anch'io dopo il 2006, anno in cui mi iscrissi a questo forum, iniziai a pensare di acquistare gran parte dei libri che hai citato e soprattutto ai bei libroni del Corpus Nummorum Italicorum (edizione Forni)stampati su carta ottima. Per quanto concerne Cronaca Numismatica(le riviste stampate, di cui tantissimi in questo forum non ne conoscono l'esistenza nemmeno del nome,ecco perchè ne faccio divulgazione postandola online in questa sezione)ho da raccontare un aneddoto: una ventina di anni fa, essendo abbonato a Cronaca Numismatica ma non dai primi tempi, seppi che la Italphil ,casa d'aste che si trovava in centro a Roma, la quale trattava la vendita di filatelia ma anche di Numismatica, in un'asta di Numismatica mise in vendita un lotto di svariate annate di Cronaca Numismatica in cui vi erano anche le prime annate che a me mancavano, vi partecipai(allora non era come oggi che si poteva partecipare in diretta online, ma bisognava o andare all'asta fisicamente o inviare offerte tramite email o per fax), me le aggiudicai, trattavasi di molte annate,alcune delle quali già avevo, erano pesanti e la spedizione sarebbe venuta a costarmi un botto. Avevo un amico della mia città che faceva il militare effettivo alla Cecchignola, lo pregai di andarmi a prendere il lotto aggiudicato e poi, quando sarebbe venuto in licenza, me lo avrebbe consegnato. Non avevo considerato che in centro a Roma vi era la ZTL, il mio amico era sprovvisto di permessi per transitare in centro a Roma, tuttavia con un sacco di improperi rivolti alla mia persona(solo pensati), si fece aiutare da un commilitone per il ritiro e, se non ricordo male, anche da un carrellino per il carico. Così ebbi tutte le annate della fantasmagorica rivista Cronaca Numismatica alla quale partecipai fattivamente dal momento che mi vennero pubblicati alcuni miei articoli e ne fui onorato. Oggi Cronaca Numismatica è online ed i suoi articoli sono gratuiti, basta iscriversi alla newsletter di CN. Pertanto la mia passione verso la Numismatica non si esaurì dal momento che iniziai a leggere e poi anche a scrivere di Numismatica(del resto se non si fa così, si colleziona per 4/5 anni e poi si smette)1 punto
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Prestata? Quale stato estero ha visitato ultimamente il tuo amico?1 punto
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Falsi sono creati ex-novo dal nulla, falsificati si può intendere, per fare un esempio, un 1000 lire che diventa un 10000 lire...1 punto
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Sembrerebbe una pseudo patina desertica ( o anche spagnola ) , che va tanto di moda oggi.. comunque, non saprei dirti con certezza se la moneta sia autentica , a me lo sembra , ma se così fosse è una moneta da sogno , altro che bruttarella , parliamo di un denario di Caligola , che manca alla maggioranza delle collezioni ! Io ad esempio ho messo in collezione una dracma di Cappadocia con legenda in latino, in condizioni pessime tra l'altro, per rassegnazione al mio budget limitato 😂1 punto
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La cordonatrice qui descritta era in uso a metà Ottocento nella zecca di Parigi ed era in grado di contornare cento monete in tre minuti. La macchina è sorretta dalla piastra di metallo NN dove è appoggiata la piastra AB - sulla quale è fissato il conio fisso E - e PD con il conio mobile D. Fissati con due viti, E e D sono curvi e realizzati in acciaio temperato con impressa la legenda che andrà ad imprimersi sul contorno della moneta: ogni guancialetto presenta metà iscrizione al rovescio e la distanza tra essi è la medesima del diametro della moneta. La macchina è azionata a mano spingendo la leva P che, con il braccio E (che presenta un piccolo scavo circolare) raccoglie la moneta nel tubo a (fissato con la vite m alla piastra AB) per farla scorrere in K, ovvero tra i coni, sino a raggiungere l'apertura b cadendo in un cassettino sottostante. La molla fissata al centro di C e appoggiata in E contro una cavicchia, riconduce PD nella posizione iniziale. Il movimento di PD è regolato dai quattro spuntoni indicati dalla F. Fonte: Nuovo dizionario universale tecnologico o di arti e mestieri e della economia industriale e commerciante, tomo V, Venezia, 1834, pp. 57-59 e tomo II, tavola XIV, fig. 8.1 punto
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La patina del “medaglione “ è artificiale, perché per arrivare da un giano, a due teste imperiali, di lavoro ce n’è parecchio , per cui la patina è stata asportata insieme ad una bella quantità di metallo , il che ha reso necessario ripatinare il tutto…. in quella di heritage, il disegno è molto leggero, senza volumetrie , per cui è ricavabile sfruttando lo spessore della patina originale che negli aes grave è di forte spessore1 punto
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Salve, vi chiedo cortesemente vostro parere di conservazione della moneta in oggetto. Peso 9,09 g. Vi ringrazio in anticipo1 punto
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