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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/13/25 in Risposte
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Amici della Filatelia, Buon Pomeriggio ! Dopo aver discusso giorni fa del francobollo del Lombardo-Veneto assieme a @PostOffice, @fapetri2001 unitamente a tutti gli altri appassionati che ringrazio, oggi proseguo con gli stati preunitari. In particolare con uno dei francobolli antichi facente parte della serie emessa nel 1851 - l'anno di inizio - nel Gran Ducato di Toscana; in onore a Firenze che fu secoli prima, " la culla del Rinascimento ". Si tratta di un esemplare color ardesia su grigio annullato da 6 crazie, raffigurante il Marzocco, ovvero il leone araldico di Firenze, coronato e seduto con zampa appoggiata su scudo gigliato. Il leone Marzocco era il simbolo del potere popolare e protettore della città sin dal Medioevo ed adottato come stemma anche dai Medici. Il francobollo è siglato a rovescio dal perito filatelico Paolo Vaccari, tracce di linguella. Grazie per l'attenzione.3 punti
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Voglio creare dei "mostri" in filatelia, un élite culturale, menti che riescano a godere di questo hobby ed a parlare filatelicamente.. come si fa in tutto il mondo essendo un hobby mondiale. 🧐3 punti
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@Nit97, buon giorno. Leggo con una certa sorpresa il tuo messaggio, capisco che tu possa essere deluso dal sentire da parte di una comunità di esperti che i biglietti mostrati sono frutto di alterazione truffaldina. Credimi, su questo forum ci sono praticamente tutti i massimi esperti numismatici italiani e il signor Nikita è sicuramente uno di loro! Se ti diciamo queste cose è perché crediamo che attraverso la conoscenza e la comunicazione reciproca sia possibile, se non debellare, per lo meno limitare il fenomeno delle creazioni di presunte varianti a scopo di truffa. Un fenomeno che negli ultimi anni sta crescendo in maniera esponenziale rischiando di guastare la passione di tanti che, come te, si avvicinano a questo mondo e ne restano delusi per questo. Nel caso della collezione di tuo zio, ho visto (per quanto abbia potuto vedere perché nel secondo video, che riguarda probabilmente l'album più "ricco" e interessante, non si vede niente purtroppo) tanto bel materiale, molte sostitutive e prime serie in fds, ma anche molti artefatti. Mi sembra evidente che tuo zio abbia collezionato quel materiale in buona fede, insieme al materiale invece pregiato. Se abbiamo affermato la falsità delle varianti di colore che hai mostrato non è AFFATTO per mettere in dubbio la buona fede tua e di tuo zio ma per mettere in guardia la comunità dei collezionisti dallo spendere soldi per cose che non hanno valore, se non per i truffatori che le creano. Spero che tu voglia considerare sotto questa luce le osservazioni, ben motivate e spiegate per altro pure con mezzi scientifici e prove empiriche, che abbiamo esposto. Diversamente, pazienza. Ognuno in fin dei conti crede sempre a quello a cui vuole credere. Un caro saluto3 punti
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Buongiorno ragazzi, mi stanno piacendo le monete "Prussiane" in questo periodo. Vi chiedo una valutazione dello stato di conservazione della moneta che posto. Sperando si capisca dalle foto. Grazie in anticipo a chi risponderà.2 punti
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Buongiorno Amici Filatelici, oggi ho ricevuto il mio primo catalogo. Ho seguito il consiglio di @PostOffice, prendendo anche ( tra quelli che arriveranno ) qualche vecchio libro che potrebbe avere nozioni non più reperibili nei nuovi cataloghi. Il libro è in bianco-nero ed ha 1585 pagine. Aprendo il libro ho trovato al suo interno anche dei francobolli italiani, peccato che non c'era un Gronchi Rosa 🤣2 punti
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Buongiorno a tutti! Vorrei chiedervi un parere su questo denario della gens Neria, il tema legionario mi interessa molto per cui vorrei mettere in collezione un esemplare. Dalla prossima asta Antivm. Grazie mille! https://www.deamoneta.com/auctions/view/1049/222 punti
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Salve,commento preso da un altro post: Per la cronaca quando l' oggetto , medaglie comprese , è realizzato in altri metalli ( bronzo. ottone), magari rivestiti in metallo prezioso ( oro e argento ) , lo stesso deve riportare bel visibile il bollo MET oltre a quello eventuale del costruttore .2 punti
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La Zecca di Charlotte continuò a coniare i dollari d'oro del primo tipo, il cosiddetto Liberty Head, fino al 1853: naturalmente, a partire dal 1850 tutti i rovesci furono close wreath. Il record di produzione venne toccato nel 1851, con 41.267 esemplari. Ma, quello stesso anno, a Philadelphia se ne coniarono più di 3 milioni, e 290.000 a New Orleans. Anche per queste monete la produzione di Charlotte fu sempre piuttosto limitata, non raggiungendo, in più di un'occasione, i 10.000 pezzi annui. Il minimo arrivò proprio alla fine, nel 1859, ultimo anno di Charlotte per la tipologia, quando le monete coniate furono appena 5.235. A quel punto i dollari erano quelli del secondo tipo, gli Indian Princess Head, che, come abbiamo visto nella precedente discussione, di "indiano" avevano ben poco. A Charlotte si incominciò a coniarli nel 1855, poi ancora nel 1857, e infine nel 1859. (foto da Heritage Auctions) I dollari d'oro continuarono a essere coniati nelle altre Zecche anche durante gli anni della guerra civile, ma per Charlotte la loro storia finiva lì... la nostra, invece, no petronius2 punti
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Buonasera a tutti. Sull'argomento meglio ripetere le solite cose che tacere. Concordo comunque con @Elleffe e aggiungo che chi di competenza non ha ritenuto opportuno rispondere neppure a una Interrogazione parlamentare. Pagina "nera" della Numismatica anche per la diffusa ignoranza (voluta o meno non lo so) sul tema. Ma il tempo dicono sia galantuomo... Un saluto e a presto.2 punti
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Un articolo che non rivela nulla di nuovo rispetto a quanto già si sapeva. Sarebbe interessante invece conoscere il risultato del lavoro di inventario e di catalogazione del contenuto dei 2 barili e delle bisacce; in particolare: 1. quanto è durata e quanto è costata ai contribuenti italiani tale inventario 2. l'elenco preciso delle monete inventariate, per tipo, e per anno di coniazione 3. A chi sono state affidate, oppure cosa è stato disposto in merito Visti i precedenti, niente affatto onorevoli, circa la custodia, la responsabilità e la conservazione dei beni patrimonio dello Stato, la risposta ai 3 punti indicati, sarebbero il minimo, in epoca tecnologica avanzata, per dare un po' di trasparenza e fiducia alle nostre istituzioni che si occupano del patrimonio storico statale, senza per questo rivelare pericolosi segreti di stato.2 punti
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Ciao Pino,se non vedo male dovrebbe essere questo bronzo di Joel re di Axum. https://www.acsearch.info/search.html?id=33326322 punti
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Fra l'altro erano gli stessi personaggi anche delle banconote bulgare da 1 lev e 2 leva.2 punti
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Confermo. E' un 5 soldi di Ranuccio, al dritto si dovrebbe vedere la scritta RAN2 punti
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Concordo. Infatti monete di nuova emissione non ne compro. Certo se mi capita di resto un bel 2 Euro lo tengo. Per il resto mi dedico a monete che abbiano una storia e che raccontino la storia.2 punti
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Non so da cosa tu possa aver tratto queste conclusioni. Si sapeva che le banconote in questione erano un'eredità e quindi il discorso si sarebbe concluso qui. Che alcune delle banconote che hai postato e che si intravedono nel video possano sembrare artefatti non va ad infangare la tua reputazione nè quella di chi ha racccolto tutte queste banconote. Detto questo: complimenti per quanto hai mostrato nei video (per quel poco che si riesce ad intravedere ci sono dei bei pezzi). Stai attento agli avvoltoi ("1000 euro e ti prendo tutto..."). Allo stesso tempo: non dare per scontato che quanto è stato raccolto in BUONA FEDE sia tutto originale e non artefatto. Se leggi i post di questo topic vedrai come siamo riusciti a riprodurre molte "rarità" (il che non significa che le tue siano per forza artefatti ma un dubbio dovrebbe insinuartelo). Per la questione di Nikita è palese il fraintendimento: sia rileggendo quanto scritto e sia conoscendo quello che posta da ormai 20 anni posso assicurarti che non era sua intenzione prenderti in giro.2 punti
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Stessi miei pensieri Giovanni. Potrebbe non essere lo stesso esemplare ma sicuramente presenta tutti quegli elementi propri della "famiglia" che hai portato alla nostra attenzione. Ad ogni modo va a confermare la pericolosità di questi falsi se non si ha la possibilità di fare gli studi del caso. Non si tratta di oggetti nuovi, freschi di produzione. La provenienza può anche essere datata.2 punti
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E’ uscito su Cronaca Numismatica un breve articoli che riprende la storia di questi famosi ‘barili’ ( che non credo assomiglino a quelli del vino) e la plurimenzionata “nota 56” qualcuno sara’ contento…😁 https://www.cronacanumismatica.com/top-contents-lultimo-oro-del-regno-e-i-leggendari-barili-di-monete/1 punto
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Salve , segnalo: Medaglieri di Puglia - Museo Archeologico di Santa Scolastica - Bari Volume 1: Le monete della Puglia antica A cura di Giuseppe Sarcinelli e Adriana Travaglini Questo libro è dedicato alle monete emesse dalle zecche della Puglia antica dalla fine del VI fino al II secolo a.C., custodite nel medagliere del Museo Archeologico di Santa Scolastica a Bari. Il volume è il primo della collana “Medaglieri di Puglia”, che si prefigge l’obiettivo di offrire al pubblico degli studiosi e a quello degli appassionati l’edizione completa del medagliere barese, con i suoi oltre 12.000 esemplari che coprono l’intera storia della moneta dalla sua nascita sino all’età contemporanea. 208 pagine a colori, formato foglio A4 € 80,001 punto
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Ho appreso ( oggi mi è arrivato Panorama Numismatico di maggio) della scomparsa di Roberto Diegi avvenuta il 16 aprile 2025, come comunica Panorama Numismatico di maggio.. Roberto Diegi è stato una grande figura di Storico e Numismatico ed i suoi scritti pubblicati sulle riviste di Numismatica mi e ci hanno accompagnato per anni e sono stati sempre interessanti. Su Panorama Numismatico, dal 2007 sono state pubblicate le Schede sugli Imperatori Romani e tutti noi abbiamo imparato qualcosa di Numismatica e Storia leggendole. Ha scritto tanto, non solo le Schede, precedentemente menzionate. Non lo conoscevo di persona ma la sua morte mi sconforta tantissimo. Condoglianze al figlio Francesco, che collaborava con lui per la parte informatica nel redigere i suoi scritti, ed a tutta la famiglia. Mi ha insospettito una crocetta accanto al nome dell'autore dell'articolo e, purtroppo, a fine articolo ho appreso la triste notizia . R.I.P. Roberto Diegi odjob1 punto
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Ciao,bronzo seleucide di Antioco VII Evergete ,zecca di Antiochia ad Orontem in Siria. https://www.acsearch.info/search.html?term=Seleukid+antiochos+18mm+ae+grain&category=1-2&lot=&date_from=&date_to=&thesaurus=1&images=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1¤cy=usd&order=01 punto
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Buonasera, It was fascinating to see how you went about identifying this coin . Thanks a lot ! Regards from The Netherlands, Ajax1 punto
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Salve,cercando in Wildwins ho trovato qualcosa di simile Constans Arles RIC VIII81.spero di essere d'aiuto un'altra quasi uguale Constantius 2 RIC VIII 76 var Arles ,sempre su W.W1 punto
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Emissione pseudo-autonoma del Koinon della Macedonia, tempo di Alessandro Severo, zecca di Beroea, che raffigura al dritto la testa diademata di Alessandro Magno e al rovescio l’allegoria della Macedonia seduta sul trono, con il Kabeiros sulla mano destra estesa (Nomos, Obolos Web Auction 9, lot 669, 25.03.2018). Lot 669. Startpreis: 65 CHF. Ergebnis: 70 CHF Roman Provincial MACEDON. Koinon of Macedon. Pseudo-autonomous issue, temp Severus Alexander, AD 222-235. (Bronze, 27 mm, 12.27 g, 7 h), Beroea. ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ Diademed head of Alexander the Great to right. Rev. ΚΟΙΝΟΝ ΜΑΚΕΔΟΝΩΝ ΟΜΟΝΟΙ-Α Macedonia seated on throne with a back holding Kabeiros with her extended right hand. AMNG III 333 var. (this reverse type but helmeted head on obverse). Rare variation, unpublished in Gaebler. Well stuck, clear example with a fine green patina. Nearly very fine. apollonia1 punto
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Quello era solo un racconto/ricordo di come personalmente ho visto, ed ho avuto in mano, un'arpa verde su di un 1.000 lire Verdi II° tipo, ed era per quel specifico biglietto che ho scritto che probabilmente è stato dimenticato in un indumento e che probabilmente proveniva da un lavaggio aggressivo, cerchiamo di leggere bene: Sicuramente quel biglietto sfinito è stato dimenticato in un indumento da lavare, non credo ad un biglietto appositamente artefatto già allora. Molto probabilmente il processo di lavaggio con il detersivo aggressivo in uso negli anni '70 su quel biglietto logoro e sfibrato ha preso il sopravvento sui colori del biglietto già smorti di suo snaturandoli ulteriormente. Le banconote che avevi presentato non sono sfinite, ne logore e ne sfibrate, e quindi non c'è stato nessun paragone e/o riferimento su quelle due banconote, e non ho mai scritto che le tue banconote sono state lavate in lavatrice!1 punto
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Direi che si tratta di un rechenpfennig, un gettone da conto, battuto a Norimberga come si legge nell' esergo al rovescio. Questi gettoni, solitamente in ottone venivano usati per contare spostandoli su diversi valori come in un abaco. Furono in uso specialmente dal XV secolo fino al XVIII/XIX secolo anche se se gli ultimi furono coniati più come gettoni da gioco che da conto. Norimberga ne era il centro di maggior produzione in Europa.1 punto
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È inutile prendersela se qualcuno la pensa in modo diverso,lo si rispetta e si và avanti! Sono semplici opinioni,poi errori di colore su un mille lire stampato in 2 miliardi di copie è chiaro che possano esistere(affermare il contrario è come dire che su questa galassia esistiamo solo noi)...coi tempi che corrono e soprattutto sulla cartamoneta è onesto giudicare un'oggetto solo se la si trova di fronte e il resto sono solo opinioni o pregiudizi. PS i video non si vedono ☺️1 punto
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si ho trovato in letteratura varie citazioni a IB imitative di peso bassissimo prodotte nella zona di Cesarea1 punto
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ERRATA CORRIGE: Ho sbagliato a scrivere la data.. in quanto non puo' essere 1901 essendo la serie Leoni emessa nel 1906, controllando la tariffa e l' annullo credo sia del 1908.1 punto
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Buongiorno @apollonia Il numero deve essere multiplo di 7 (le monete di argento sono 1/7) e multiplo di 5 (le monete d'oro sono il 20% - 1/5). Il minimo comune multiplo tra 5 e 7 è 35, ma è richiesto che il numero di monete sia compreso tra 50 e 100: la risposta è 70. Buona giornata Saluti Carlo.1 punto
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Le discussioni ‘librose’ danno grande soddisfazione anche a me 🤓 caro Talpa hai toccato esattamente il punto centrale: la maggiore disponibilità ( enorme maggiore disponibilità) del dato e dell’informazione attraverso la circolazione digitale dei testi - una volta appannaggio solo di biblioteche specializzate ben fornite - pubbliche o private. Tale disponibilità ha permesso la moltiplicazione di studi e ricerche prima certamente inferiori come numero 30-40 anni fa rispetto a quanto viene pubblicato oggi. quindi abbiamo assistito ancora una volta ad una democratizzazione dell’informazione e del dato scientifico ( pensiamo a TUTTI gli ambiti della ricerca di cui la numismatica rappresenta una frazione) grazie ad un’evoluzione della tecnologia: - dalla parola alla scrittura - dal codice scritto a mano all’invenzione della stampa - dall’edizione a stampa a quella digitale vi sono - come in tutti i passaggi tecnologici importanti - dei miglioramenti o degli ambiti dove si peggiora. La scomparsa delle stenografe in pochissimi anni o ia diversa qualità delle riviste digitali rispetto a quelle a stampa sono state gia’ evidenziate ( un melomane potrebbe aggiungere la indiscussa superiorità del vinile rispetto alla campionatura digitale del suono). Se come ricercatore posso gioire degli innegabili vantaggi dei testi digitali come tu hai ben evidenziato - come bibliofilo da un lato constato un forte declino d’interesse verso i libri d’antiquariato che hanno letteralmente perso valore sul mercato, dall’altro - per chi compra - non puo’ non gioire per le valutazioni piu’ contenute dei volumi classici . All in all : Anche se i miei libri antiquariali hanno oerso un po’ di valore negli ultimi 10-15 anni tuttavia non me ne dispiaccio troppo perche’ i vantaggi sotto gli altri aspetti sono cosi tanti e importanti che non mi rincresce - senza contare che oggi aggiungere un’opera pre-1800 in originale alla propria raccolta costa una frazione ( eccezioni escluse) rispetto ad un tempo. il vs casciaball. 🙂↕️😆1 punto
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Ma difatti credo occorra comprendere che una delle sfide dei tempi moderni è quella di rendere complementare il lascito del passato con i vantaggi delle nuove tecnologie, in fruttuosa sinergia e senza sterili contrapposizioni. Internet non ha ucciso la carta stampata, "quantità" e "qualità" dell'informazione devono andare a braccetto.1 punto
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La mia ipotesi è che il conio sia stato approntato per calco, sulla base di un pezzo autentico, per poter fondere il conio, infine rifinito a mano, cambiando così diversi particolari, tipo la direzione del rametto del Daimon che non erano ben visibili etc. La rottura in tal modo è rimasta in quanto ripresa da un originale. Vi sono numerosi pezzi così prodotti, almeno una decina, tutti diversi e ragionevolmente prodotti per conio, ma tutti conservano una certa aria di molle e non netto.... probabilmente l'effetto della ripresa e fusione del conio, pur rifinito, con cui poi sono stati prodotti.1 punto
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Direi un denaro enriciano di Venezia1 punto
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Vista l'esperienza in una altra discussione recente su un denario di Galba non vorrei pentirmi di questo mio intervento e spero che Tinia/Alessandro a sua volta voglia esprimersi ( non lo facesse lo potrei capire) Comunque sia, le foto che vedo, anche quelle parziali in cui si intravede un po' del bordo, mi lasciano perplesso. Al momento non entro in dettagli tecnici, che pure ci sono ma non chiari. Per avere qualche vaga certezza come minimo ci vorrebbero foto dettagliate e ingrandibili, e l'intero bordo a fuoco e in luce, magari anche ortogonalmente oltre che di lato.... E' una moneta che dal vivo in 5 secondi si capirebbe cosa è.... così e con queste foto si possono solo fare ipotesi. Una domanda al proprietario, per caso la provenienza del pezzo è spagnola e datata a parecchi anni fa, diciamo una 15/20ina? Cordialmente, Enrico. P.S. sembra ovvio, ma tra una moneta buona e una moneta bella c'è una enorme differenza !😂1 punto
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ringrazio per i vostri interventi ritengo che la vostra ritrosia verso questa rivista online sia proprio il fatto che è online e che non si possa più acquistare in edicola e sfogliarla. Per quanto concerne la venuta meno di alcune rubriche rispetto al cartaceo ,secondo me, ciò può essere dovuto al fatto di dare una linea editoriale più "svelta"da leggere. Quelli di Cronaca Numismatica online sono comunque argomenti interessanti da leggere per trarre spunti per discussioni ed approfondire studi personali. Come per il cartaceo, il buon Ganganelli, si da da fare anche per la rivista online ed a lui va tutto il nostro ringraziamento, come a tutti coloro che impiegano tempo, pazienza e passione per farci leggere le nostre amate riviste. Leggete,leggete,leggete, perchè chi non legge è un Bertoldino!!1 punto
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mi Questa busta fu prodotta nello stabilimento di Perm di Goznak disegnata dall' artista L. Kruzhkova, per conto del Ministero della Difesa dell'URSS. il 3 III 1976. Prezzo 5c. Il 6 copechi commemora le conquiste spaziali sovietiche emesso nel 1974. A sx l' ordinario da 4 copechi del 1966. I due di soto , .... Il primo a sx commemora il pittore Rembrandt. ma e' un'etichetta attaccata al Francobollo di dx, Il francobollo raffigura "I lavoratori nella vigna" di Rembrandt e fa parte di una serie commemorativa emessa dall'URSS nel 1976 del valore facciale di 4 copechi. Non so cosa pensare una cosa non c'entra niente con l'altra.1 punto
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Secondo me è un tipo di patina che s volte si può vedere nell argento. Non riuscirei a legare questa patina con nessun luogo di provenienza, ad essere sinceri.1 punto
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Considerando che questa patina è presente su entrambe le facce (anche se soprattutto al rovescio) potrebbero essere incrostrazione di terra? E ti capisco anch'io cerco un denario di Caligola e soprattutto uno di Claudio ma sono davvero troppo costosi! Sinceramente questo denario non mi sembrava male e proprio per questo cercavo di aggiudicarmelo. Ma comunque mi chiedevo come mai nella descrizione di questo denario non c'è scritto magari se proviene da qualche asta precedente o collezione privata? Essendo un denario di Caligola immagino che fosse già passato in aste precedenti...1 punto
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emette l’8 giugno 2025 un francobollo commemorativo di Giovanni Domenico Cassini, nel IV centenario della nascita. Caratteristiche del francobollo La vignetta raffigura, a sinistra, un ritratto di Giovanni Domenico Cassini, affiancato dal pianeta Saturno, i quattro satelliti da lui scoperti e i suoi anelli con la divisione a lui dedicata. In alto, sovrapposto a una sezione della Basilica di San Petronio in Bologna, lo schema della grande meridiana solare per studi astronomici realizzata dallo scienziato italiano nel 1655. Completano il francobollo le legende “GIOVANNI DOMENICO CASSINI” e “PERINALDO 1625 - PARIGI 1712”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”. Bozzettista: Giustina Milite. Tiratura: duecentomila quattro esemplari. Indicazione tariffaria: tariffa B. Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia; colori: cinque; carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, con imbiancante ottico; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft mono-siliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta e formato stampa: 48 x 40 mm.; formato tracciatura: 54 x 47 mm.; dentellatura: 9, effettuata con fustellatura. Caratteristiche del foglio Il foglio contiene ventotto esemplari. Sulla cimosa è riprodotto il logo MIMIT monocromatico.1 punto
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Salve,dovrebbe essere un 5 soldi per Piacenza con santa Giustina o di Odoardo o Ranuccio II Farnese. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-OFC/3 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RN2PC/31 punto
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https://www.lafilatelia.it/archive/giandri/giandri_0220_Michetti.html Il divertimento è nello scoprire.. I libri e i siti sono importanti. Credo sia quello del 1906.1 punto
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A quanto pare hanno trovato il consulente riporto da loro newsletter Leu welcomes John C. Lavender as Numismatic Consultant –– We are very pleased to introduce to you our new numismatic consultant, John C. Lavender. As with many professional numismatists, John C. Lavender developed his passion for coins during childhood, although it was not until his studies in Ancient History at the University of Georgia in the late 1980s that he would acquire his first ancient coin. While he initially worked in the financial services sector, John continued to study and collect ancient coins, until his passion drove him to accept a position as a numismatist at Classical Numismatic Group (CNG) in 1996. There, he was responsible for cataloguing coins for both the Mail Bid and Triton sales, and he assisted the company in its move online and in the running of its website. After leaving CNG in 2002, John shortly worked for David Herman at Atlantis, Ltd. and David Vagi at R.M Smythe and Co. He then moved on to start his own company, providing numismatic services to such firms as CNG, Dimitry Markov, Goldberg, Heritage, NAC, and Stack’s Bowers, on top of a private partnership formed with Wayne G. Sayles, known as Sayles & Lavender. In addition to his work as a numismatic consultant, he ran the online auction house Triskeles together with Barry Murphy for several years. The next step was to join the ranks of Nomos, where he catalogued coins for the Obolos auctions for several years. Continuing his numismatic journey, John has finally decided to work exclusively as a consultant for Leu, where he will use his vast experience and deep knowledge to catalogue coins for both the web and floor auctions. Furthermore, John, who is well-connected and well-known in American collector and dealer circles, also reflects the deepening of our relationship with the American market, where the establishment of Leu Numismatics USA in 2023 has already made its first marks. Although he no longer collects coins himself, John still loves researching and learning about them. For the past several years, he has built up databases for Macedonian royal bronze coinage and its varieties and for the coinage of Roman Tyre in Phoenicia, which he one day hopes to publish as corpora.1 punto
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La penso come Te. La ricerca ossessiva del FDC sta creando dei notevoli scompensi nella numismatica. Se una moneta in SPL vale 1000 potrei pensare che in FDC possa valere 1500 o al massimo 2000. Invece vale 5000. Questo perchè chi colleziona questo tipo di monete è un investitore, non un numismatico. Quest'ultimo apprezza la storia, la patina, anche le piccole imperfezioni della moneta, Le monete in FDC non hanno storia, non sono mai circolate, sono sempre state conservate senza toccarle magari in un caveau di una Banca. Per quanto riguarda la domanda di Mr. Coin, in effetti farebbe piacere a tutti poter tenere in mano quelle monete che sono precluse al collezionista "medio". Però il discorso è complesso. Ho molte riproduzioni, qualche falso d'epoca ( per ingannare il venditore/compratore durante una transazione economica), qualche falso moderno ( per ingannare il collezionista). Con la tecnologia attuale si riproducono molto bene le monete al punto da ingannare anche gli esperti. Ho un L.5 del 1956 qFDC che ha subito diverse perizie o meglio peripezie: comperata chiusa ed autenticata, aperta e considerata falsa dal 2° perito, richiusa e sigillata con tanto di garanzia dal 3° perito ( tutti esperti di notevole livello) non comperata da un professionista perchè considerata "dubbia"... mamma mia ! Quindi la tua è una proposta "pericolosa". Ammesso che qualcuno potesse riprodurre quasi fedelmente una certa Tipologia di moneta ( diciamo il 5 L. 1901 ) con lo stesso titolo di argento etc. per motivi di studio o per essere la classica moneta "tappabuchi", certamente la stessa entrerebbe nel circuito delle monete originali e potrebbe ingannare sia gli esperti, sia i compratori. Anche se fosse inciso "copia" sulla moneta, a fronte di un guadagno di decine di migliaia di Euro, non pensi che ci sarebbe qualche "artista" che riuscirebbe ad asportare la parola "copia" senza farsi scoprire ? No, per me è meglio lasciare la taschina vuota. Ciao1 punto
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É un ipotesi assurda quella di @Mr.Coin, come già detto la Numismatica è un´altra cosa, altro che storcere solo il naso. L´obbiettivo da perseguire a tutti i costi, non è l´avere la serie completa, ma sapersi anche accontentare di monete comuni, che rappresentano comunque un preciso momento storico. Il fatto di riconiare dei falsi per chiudere i buchi è un´idea alquanto bislacca, non bastano già tutte le patacche che vi sono già in giro? Ne aggiungereste altre nuove? Sicuramente un favore in più a truffatori, ai danni dei soliti sprovveduti. Saluti TIBERIVS1 punto
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