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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/29/25 in Risposte

  1. Questa cartolina è uno dei pochi oggetti acquistati da me "ad ogni costo" tradotto in strapagata perchè penso che ogni collezionista (che si rispetti 😅) almeno una volta nella vita!!!gli si sia chiusa "la vena" che porta il sangue al cervello e pagato con la pancia e non la razionalità. Squadra italiana ai giochi olimpici 1924 che arrivò solo ai quarti di finale,eliminata 2-1 dalla Svizzera.
    4 punti
  2. Oggi ciotola abbastanza ricca, comincio con questi tre pezzi in ottima conservazione da 2, 5 e 10 centesimi del Congo Belga
    4 punti
  3. I vetri di Roma imperiale. Gli straordinari reperti dagli scavi di Adria Vetri dal I secolo a.C. al I d.C. dagli scavi archeologici di Adria. Una straordinaria quantità di reperti di altissima qualità, per lo più integri, al museo nazionale. Alcuni dalle collezioni più antiche, valorizzati da una spettacolare parete espositiva, altri scavati nel loro contesto e mostrati scientificamente con il resto del corredo
    3 punti
  4. Amici Filatelisti, Buona giornata. Oggi condivido il penultimo francobollo stati preunitari, del Ducato di Parma-Piacenza. Nota storica introduttiva : con la morte di Maria Luigia d'Asburgo-Lorena nel Dicembre del 1847 il ducato che comprendeva le province di Parma, Piacenza e della Lunigiana parmense, torna ai Borbone Parma. Carlo II° di Borbone governa fino alla prima guerra d'Indipendenza del 1848 quando abdica in favore del figlio Carlo III° che morirà a Parma in un attentato nel 1854. Tornando su Maria Luigia d'Asburgo-Lorena, credo che meriti di essere menzionata per : essere stata imperatrice consorte dei francesi dal 1810 al 1814 in quanto moglie di Napoleone I° e duchessa regnante di Parma-Piacenza e Guastalla dal 1814 al 1847 per decisione del congresso di Vienna. Cenno numismatico : nel 1819 Maria Luigia introduce nel ducato la monetazione decimale e sono le prime monete decimali coniate in Italia ( belle e tutte nella zecca di Milano ), dopo il periodo napoleonico. Il francobollo : emesso nel 1852 esemplare rosa da 15 centesimi con annullo ( il colore rosa con l'ingrandimento fotografico si schiarisce verso il bianco ). Al centro giglio borbonico sormontato dalla corona ducale, stampa tipografica in nero su carta a macchina colorata, fogli da 80 esemplari. Sassone 3, sul retro sigla perito filatelico Paolo Vaccari. Grazie per l'attenzione. SEGUIRA' ULTIMO STATO PREUNITARIO, IL REGNO DI SARDEGNA ...
    3 punti
  5. Per il collezionismo bisogna mettere via ogni mese un piccolo budget che verrà poi usato quando se ne presenta l' occasione. Se non si hanno velleità di pizzerie e ristoranti ogni fine settimana e non si spendono denari inutili per concerti musicali o biglietti dello stadio, generalmente chi ha uno stipendio puo' avere un giusto budget ogni mese. Qualsiasi collezionista avra' strapagato qualcosa e avra' sottopagato altro.. e' nella natura delle cose.. le spese devono essere ragionate e controllate e non deve essere o diventare una malattia altrimenti non si gode poi appieno di quello che si acquista. Almeno per me funziona così. La cartolina è comunque bella, complimenti.
    3 punti
  6. Annoiare? Chi non vuole acculturarsi può passare oltre...non è il mio caso che adoro leggere la storia raccontata attraverso questi ritrovamenti. Grazie
    3 punti
  7. La Divisione San Marco finisce l' addestramento in Germania nel luglio del 1944 e sempre nel luglio 1944 inizia il trasferimento in Italia. Inizio attività nel 4.8.1944 in Liguria, .. e l' 1.10.1944 in Garfagnana.. quindi alla data della nostra cartolina il milite scriveva si da una zona di operazioni. Confermo quanto correttamente detto da fapetri che la 3° Divisione San Marco ebbe la posta da campo A. Sperando di non annoiare metto una piccola cronistoria della Divisione San Marco: La Divisione venne inizialmente denominata "3^ divisione di fanteria". Nel gennaio 1944 si trasforma in "3^ divisione granatieri" e infine nel marzo 1944 diventa la "3^ divisione di fanteria di marina "San Marco"". E' la prima unità a avere i ranghi al completo e la prima a iniziare l'addestramento. Alcuni reparti vengono addestrati nel campo di Heuberg. In Aprile la Divisione schierava 12.000 uomini, nelle seguenti formazioni: 5° Reggimento Granatieri su tre Battaglioni e 16 Compagnie; 6° Reggimento Granatieri su tre Battaglioni e 16 Compagnie; 3° Reggimento Artiglieria su 4 Gruppi e 12 Batterie; 3° Gruppo Esploratori su tre Squadroni Pesanti; 3^ Compagnia contro carri; 3° Battaglione Pionieri su tre Compagnie; 3° Battaglione Collegamenti su due Compagnie; 3° Battaglione complementi su 5 Compagnie. IMPIEGO IN ITALIA (dall'agosto 1944 all'aprile 1945) A cominciare dalla terza decade di Luglio 1944 l'unità viene trasferita in Italia. E' la seconda unità a rientrare in Italia. Le viene assegnato il fronte della riviera di Ponente di circa 90 Km Il 7 Agosto entra in linea tra Palazzo Fabiani, Arenzano, fino a S.Remo. Dal 4 Agosto 44 al 30 Marzo 1945 impegnata in operazioni antipartigiane anche se il suo compito principale rimase quello di "tutelare le posizioni nel litorale ligure per difenderlo da un possibile sbarco alleato". Nell'Ottobre 44 due battaglioni vengono inviati sulla linea gotica a rafforzare lo schieramento italo-germanico. Si tratta del II Battaglione del 6° Reggimento e il III Battaglione del 5° Reggimento. Questa formazione, per il periodo dal 16 ottobre 44 al 27 aprile 45, seguì le sorti dei reparti della Monterosa in Garfagnana. Il mattino del 25 Aprile la Divisione ripiega verso il Ticino-Po. Il 30 Aprile 1945 si arrende nella zona Mortara-Vigevano-Pavia. Durante l'impiego in Italia i reparti divisionali continuarono a utilizzare gli annulli con la dicitura "Posta da Campo A". Talvolta si riscontrano lettere con annulli della Feldpost tedesca o con annulli della posta civile italiana. Cartolina importante anche economicamente, in quanto il periodo postale molto particolare fu molto breve, RARA.
    3 punti
  8. Buon pomeriggio passeggiatina al Serafico, in cerca di ciotole. Solo pochi banchi ne avevano. Da uno ci stava la ciotola a 1 euro per tre monete, pescato queste:
    3 punti
  9. Periodo estivo, periodo relativamente "moscio" per la Numismatica e per lamoneta.it. Oggi si celebrano i SS. Pietro e Paolo, Principi degli Apostoli, giornata da sempre di festa per Roma in onore dei suoi due Patroni. Sarebbe bello vivacizzare la sezione con immagini monetarie di questi giganti della Cristianità, e sono molte. Oltre che i 2 busti giugati nello scudino del mio avatar, mostro di seguito un raro Giulio di Giulio II, in ottima conservazione (tra i migliori apparsi) che li presenta come pastore (S. Pietro) e dottore (S. Paolo): Dr. IVLIVS II – PONT MAX Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate. Rv. PASTOR – DOCTOR S. Pietro e S. Paolo stanti di fronte; in basso, tra i due Santi, segno del Banco Fugger e, all'esergo, ROMA. Muntoni 25, Berman 571, MIR 559/1. ... e auguri a tutti i Piero o Paolo che frequentano il forum!
    2 punti
  10. Ciao Federico, come giustamente osservi, ognuno colleziona come meglio crede. Quindi devi essere tu a scegliere se collezionare per tipologia o per anno di emissione. Ma per capirlo ti ci vorrà un po’ di tempo… quindi, non avere mai fretta! La prima modalità ti permette di raccogliere monete tutte diverse, spaziando così nelle varie tipologie; la seconda modalità invece punta ad avere tutte le emissioni per quella stessa tipologia. A parte il maggior dispendio risorse di questo metodo, io mi sono allontanato presto dal Regno proprio per la ripetitiva iconografia che, a mio personalissimo parere, alla fine diventa monotona (tranne che per VEIII dove ho conservato le tipologie di grande modulo, davvero molto gratificanti iconograficamente). Qualsiasi strada intraprenderai, ti consiglio caldamente di iniziare ad acquistare dimestichezza con la qualità conservativa prima di procedere agli acquisti (imparando prima a conoscere le monete vedendole, possibilmente, in mano) e i relativi prezzi di mercato, cose queste assolutamente fondamentali visto che il percorso del collezionista non è esente da difficoltà. Segui e studia le aste, sia quelle passate che quelle correnti (nell’apposita sezione troverai i vari topic; se per i primi mesi osserverai solamente senza acquistare nulla avrai il tempo di iniziare a crearti un tuo archivio fotografico con le monete di tuo interesse e segnarti i relativi realizzi; il tutto senza la “pressione” dell’acquisto). Con calma, studio e passione, vedrai che sarà il tuo gusto (che crescerà di pari passo con la tua esperienza) a indicarti cosa e come collezionare Fabrizio
    2 punti
  11. In quel 1838 a Dahlonega furono coniate solo half eagles. La produzione delle stesse continuò ininterrottamente fino al 1861, con quantitativi interessanti fino a metà degli anni '50. Il record fu toccato nel 1843, con 98.452 esemplari coniati, ma un paio di volte si superarono, sia pur di poco, i 90.000, e in altrettante occasioni ci si andò vicino, con più di 80.00 pezzi annui. Poi, nel 1856, la produzione scese sotto i 20.000 esemplari, e continuò a scendere, fino a toccare il fondo nel 1861, con appena 1.597 half eagles. Ma su quell'anno, importante per molti versi, ci torneremo. Oltre alle half eagles, a Dahlonega furono coniate le quarter eagles, dal 1839 al 1859 (con l'eccezione del 1858), e i dollari d'oro. Ma anche qui, come a Charlotte, mancarono le monete più prestigiose, eagles e double eagles. Non mancò, invece, quella da 3 dollari, sia pure coniata per un solo anno, il 1854, e con appena 1.120 esemplari. Il che fa di essa una moneta indubbiamente rara, ma non la più rara e ricercata tra quelle della zecca della Georgia, un primato che spetta, ancora una volta, al minuscolo dollaro... ne parleremo La moneta da 3 dollari è quella disegnata da James B. Longacre, che ha al dritto la Lady Liberty nota come Indian Princess Head, probabilmente a causa del suo copricapo di piume, che però non è riconducibile ad alcuno di quelli in uso presso le tribú indiane. L'ispirazione, come per altre monete (e come detto in altra discussione ), va ricercata piuttosto nella statuaria classica (forse un ritratto di Venere), ma anche nell'arte popolare degli anni '50 del XIX secolo. Nel giro compare la scritta UNITED STATES OF AMERICA. Al rovescio, una corona di foglie di cotone, mais, tabacco e frumento, prodotti tipici del Nord e del Sud degli stati Uniti, a simboleggiare l'intreccio tra le due anime della nazione. Al centro compare il valore, e in basso, sotto il fiocco che lega la corona, la D di Dahlonega. (foto da Ira & Larry GoldBerg Auctions) petronius
    2 punti
  12. Non posso che ringraziare l’Autore per aver reso giustizia al maestro delle prove Giuseppe Mannara, caduto nell’oblio per sessant’anni. L’ultimo a far cenno di tale ufficiale di zecca fu Michele Pannuti nel lontano 1964 e grazie a delle ricerche d’archivio ne è stata confermata la sua presenza nell’officina monetaria partenopea. Inoltre, nel Manuale sono state pubblicate per la prima volta i disegni dei progetti dei 5 e 2,5 grana del 1796 descritti – ma non pubblicati – da Carlo Prota su un numero del BCNN. Allego la prima pagina di un documento (ma ve ne sono molti altri) dove è indicato chiaramente il nostro maestro delle prove. Archivio di Stato di Napoli, Ministero delle finanze, fascio 2141.
    2 punti
  13. Ottima idea @PostOffice, sacrificio su ristoranti e svaghi d'accordissimo, ma l'importante che non manchi però sempre una buona bottiglia di vino a tavola ed un ottimo after dinner e finché c'è Prosecco c'è speranza 🤣 !
    2 punti
  14. Il materiale che posto al 95% l'ho acquistato a mercatini e di quelli stile riuso senza avere aspettative alte ma raramente qualcosa è saltato fuori...A dirla tutta è successo ben più di una volta di arrivare a casa e dover confessare alla moglie di aver esagerato mettendo mano al portafogli...ma sono sopravvissuto anche a lei e non è poco 😅
    2 punti
  15. Si il francobollo mancante era proprio li, ho dimenticato di dirti che i modelli 179 essendo di fattura privata, ma logicamente ammessi al posto del Mod. 23I , hanno delle tirature molto interessanti, in quanto venivano stampati anno per anno e in tirature limitate, questa tua in 10.000 esemplari, che sono un numero molto basso, considera che la gran parte andavano spillate con i documenti e messe in archivio e che gli archivi cartacei negli anni sono pressoché spariti, ( quasi tutti digitalizzati) pertanto in circolazione potremmo pensare possano essercene 1.000? ( sono solo delle presupposizioni) ma personalmente penso ancora meno, il bello della storia postale è questo, saluti
    2 punti
  16. Ciao,bronzo greco di Hierocaesareia in Lidia. https://www.acsearch.info/search.html?id=10495178
    2 punti
  17. Alessandro VIII amava particolarmente i rovesci con i due apostoli patroni di Roma
    2 punti
  18. Qualche “ Padovanino” viene tuttora messo all’asta senza che nessuno abbia nulla da ridire perché ancora non viene riconosciuto come tale….
    2 punti
  19. Buongiorno, rispondo intanto a Caravelle 82, una è un modello 179 usato come modello 23 I per interno, era un pre stampato dell'POspedale di Firenze, purtrippo manca di francobollo, il secondo è un Modello 23 L x Atti Giudiziari e queso modello di norma è senza affrancatura, in quanto già conteggiata nella busta, altri due pezzi da mettere in collezione, poi quando troverai un 179 con francobollo, allora lo sostituisci. ora parliamo dell'A/R di Bruzio, la scritta come ben detto da Carlo, è Direzione Provinciale Poste, è un Modello 23 I edizione 1961-62 e peccato sia mal concio, perchè è un modulo non comune, tirato in 380.200 esemplari proveniente da blocchetto di 50
    2 punti
  20. Ciao, non c'è due senza tre...🙂. Io ci aggiungo anche il tedesco Becker. Tutti fortunatamente conosciuti e studiati percui molti dei loro falsi sono noti ( anche se c'è chi sostiene che alcune loro opere sono talmente realistiche che probabilmente giacciono beatamente in Musei e collezioni private). Falsari bravissimi che operavano con i mezzi limitati dei loro tempi e per i quali devo ammettere provo una certa "ammirazione". C'era comunque molto studio, buona conoscenza Numismatica e talento incisorio dietro le loro falsificazioni. Approntare e realizzare conii ( molte delle monete prodotte sono coniate) uguali a quelli originali non era certamente per tutti. ANTONIO
    2 punti
  21. Salve, posto la moneta in mio possesso Diam 26,49 mm peso 4,83 gr
    2 punti
  22. Bravo, questo è lo spirito. A tua parziale discolpa non è un falso così palese, poteva anche sembrare che fosse originale ma messa in qualche acido per pulirla. E per ogni dubbio, gli utenti del forum son sempre gentili e disponibili. Per chi si appresta ad iniziare un percorso nelle antiche è pressoché impossibile riconoscere un falso, soprattutto se un pelino migliore dei soliti gadget delle merendine. Ci vuole molta esperienza e aver visto molte monete, ma vedrai che col tempo sarà tutto più facile. Anche più avanti però la fiducia nel venditore è un elemento fondamentale, lui ha in mano la moneta, tu solo una foto.
    2 punti
  23. Buongiorno, sicuramente l'argomento sarà già stato trattato ma non sono riuscito a trovare i topic di riferimento e quindi chiedo scusa. Vorrei dedicarmi alla collezione delle monete del Regno e della Repubblica e necessiterei di qualche suggerimento in merito. Partendo dal presupposto che ognuno colleziona a proprio gusto e possibilità, mi domandavo quale fosse un buon criterio per iniziare a ricercare le monete: Escludendo quelle d'oro che sarebbero per me fuori budget, è meglio acquistare tutte le monete coniate nei vari anni o solo la prima coniata per ogni tipologia? Personalmente propenderei per la seconda ed eventualmente, una volta terminata, passare alla ricerca della stessa moneta coniata negli altri anni. Voi come avete fatto? Avete seguito altri criteri? Grazie per i suggerimenti Federico
    1 punto
  24. Credo appunto che i ponderali comunicati dal venditore siano errati. Le immagini sono quelle di 1/4 di tallero.
    1 punto
  25. Filippo II Tornese con Cornucopia... intorno: PVBLICE COMMODITATI
    1 punto
  26. Filippo IV Grano 1647
    1 punto
  27. Per iniziare. il Gigante è un ottimo catalogo, poi ci sono anche dei libri specifici soprattutto sulle monete del Regno. Nel Forum c'è anche questa discussione di anni fa ( ma sicuramente anche altre ) :
    1 punto
  28. Con quella lingua coronata scartando l'aquila rimane il grifone, ma propendo per l'orso, azzeccare il nominale sarà però difficile, tento con questo due terzi di tallero ⅔ Thaler - Alexius Frederick Christian - Anhalt-Bernburg – Numista
    1 punto
  29. Da Costantinopoli un particolare esemplare di miliarense in AG al nome di Niceforo II Foca, condottiero ed imperatore, con al diritto croce con al centro medaglione con busto dell' imperatore ed al rovescio leggenda . Sarà a giorni, l' 8 Luglio, in vendita Rex Privatus 25 al n. 389 . Valgono un cenno, alcune parole sull' attività monetaria aurea di Niceforo .
    1 punto
  30. Bravissimo, parole sante. E ancora complimenti per la stupenda cartolina.
    1 punto
  31. Ciao @amerigo Bella moneta!!! Come ti hanno già scritto @Ale75 e @favaldar è un grossetto del I tipo del 1625 di CE I. Il peso ed il diametro sono più o meno coerenti, una moneta poteva risultare più leggera rispetto ad un'altra più pesante, faceva testo i pezzi al marco, quindi dipendeva da come venivano preparati i tondelli, in questo caso mi sembra che li producessero principalmente da barra, per questo sono normalmente parecchio quadrati (non tosati!). Il tuo presenta una bella conservazione e si legge praticamente tutta la legenda, specie nel diritto, e bene la data, cosa non sempre facile da vedere! Bella moneta! Complimenti! Posso aiutarti in altro? Sposto la discussione nella sezione adeguata....
    1 punto
  32. Buongiorno. Premesso che ognuno può fare quello che vuole, faccio notare che le cosiddette monete commemorative (argenti, ori, 2€ commemorativi dei microstati, molte divisionali, etc.) in natura non esistono senza la loro confezione. Cioè nascono e sono reperibili solo in confezione. Quindi c'è un collegamento molto stretto tra oggetto contenuto e sua confezione, un legame, almeno alla nascita, indissolubile. Quindi, credo, sia più che comprensibile che un acquirente voglia anche la confezione, tenuta in condizioni possibilmente impeccabili. Personalmente penso che la migliore collocazione rimanga la confezione originale. Altrimenti sarebbe un po' come vedere un pinguino lungo il Po: un animale strano, in un posto per lui alieno 😊
    1 punto
  33. @Nicholas04, in allegato una guida basica elaborata dall'Amico @caravelle82 per postare le foto.
    1 punto
  34. Buonasera. Debolezze varie sul "volatile", corona di Umberto con rigatura a cavolo, perlinatura cussi cussi, croce sul petto del volatile con l'asse verticale troppo largo...il tutto ottimamente conservato...non ha circolato e quindi opterei per il falso moderno. Cordialmente.
    1 punto
  35. Io di primo acchito avrei detto Claudio II, sul rovescio aeqvitas anche per me
    1 punto
  36. Buongiorno, vorrei un giudizio circa questa moneta, grazie
    1 punto
  37. È vero.... grazie.
    1 punto
  38. Ciao,guarda se fosse questo bronzo di Smyrna in Ionia. La seconda foto va ruotata di 180°. https://it.numista.com/catalogue/pieces328721.html
    1 punto
  39. Buongiorno a tutti. Sono anche io in possesso di un esemplare sostanzialmente identico. Si tratta sempre di un marengo del 1878 di Vittorio Emanuele II. Il caso è il medesimo: la R di Regno presenta una chiara ribattitura su altra lettera sottostante (oltre a diverse ribattiture dei numeri della data). A mio parere potrebbe trattarsi di una R. Trovo molto interessante che sia emerso un altro esemplare perché in questo modo non si può più parlare di un caso isolato (la posizione è la stessa). Ritenete si possa parlare di una variante? Saluti Regium
    1 punto
  40. Per me è un falso moderno e troppo evidente.
    1 punto
  41. io so dire solo che sono invidioso delle ferie!
    1 punto
  42. Buonasera Genny, @gennydbmoney certamente che si, anche se non credo che servirà a molto. Approfitto del post per citare pure i due curatori della Sezione @sandokan e @borghobaffo e naturalmente tutti coloro i quali possono aiutarmi. Grazie sempre in anticipo, Sergio.
    1 punto
  43. Stamattina in una ciotola di monete a 0,33€ l'una sono riuscito a trovare questa moneta molto interessante... 1 Kyat 1975 della Repubblica Socialista dell'Unione della Birmania 1974-1988
    1 punto
  44. Non è una bandiera ufficiale storicamente attestata, potrebbe trattarsi di una rappresentazione araldica personale o di una bandiera creata per un contesto specifico anche militare. Forse bandiera regimentale.
    1 punto
  45. Buonasera a tutti, ci troviamo a Napoli nel 1835 sono ormai 4 anni che il ritratto di Ferdinando II di Borbone ci sorride con un luccichio dalle argentee Piastre da 120 Grana o 12Carlini come più ci aggrada chiamarle. È una fresca Serata dove dopo il tramonto è piacevole passeggiare e salutare (con un inchino e togliere per un attimo il cappello) le Dame che passeggiano accompagnate. Le voci in piazza parlano del Colera, che ormai ha raggiunto la penisola ma che sembra ancora così lontano. Si parla del più e del meno, ma Raffaele ha un pensiero, non il solo ma quello che in quel momento è il più forte, quello che non lo lascia dormire la notte. L'amore per una Donna. Ottico di professione ma frequentatore dei salotti Partenopei e proprio in occasione di una visita una sera di Settembre del 1835 compone la canzone "Te vojo bene assaje". Nemmeno il tempo di scriverla che viene cantata alla presenza della Signora da un Tenore accompagnato da un coro, la serata andava sempre più riscaldano gli animi e alle due di notte all'ultima strofa ecco che si unisce un secondo coro, sono i popolani che da sotto le finestre intonano le strofe. Inutile dirvi che fu molto commovente per Raffaele una simile partecipazione. La canzone divenne da lì a poco proprietà di tutti i partenopei che la canticchiavano ad ogni angolo di strada. Riporto in aggiunta un contributo web della sempre più presente IA. "Te voglio bene assaje" è una celebre canzone napoletana, scritta da Raffaele Sacco nel 1835. La melodia è attribuita a Gaetano Donizetti, anche se alcuni fonti la attribuiscono a Filippo Campanella o Giuseppe Torrenti. La canzone divenne famosa dopo la sua esibizione alla festa di Piedigrotta nel 1839. Autore e contesto: • Raffaele Sacco, un ottico napoletano, scrisse il testo della canzone, ispirato da una relazione con una donna. • La canzone fu pubblicata nel volume "Cetra Partenopea" con il titolo "Intercalare improvvisato". • Viene considerata la prima canzone napoletana ad essere stata presentata alla festa di Piedigrotta, una celebrazione popolare. Melodia: • L'attribuzione della musica a Gaetano Donizetti è dibattuta, con alcune fonti che suggeriscono Filippo Campanella o Giuseppe Torrenti come possibili autori. • Donizetti si trovava a Napoli nel 1835, in concomitanza con la composizione della canzone, ma nel 1839 era già a Parigi, rendendo incerta la sua paternità. Successo e influenza: • "Te voglio bene assaje" ebbe un grande successo, vendendo più di 180.000 copie e ispirando numerose versioni. • La canzone divenne popolare tra la gente e fu cantata in vari contesti, dai salotti alle strade, e si diffuse rapidamente a Napoli. • Esiste anche una versione modificata della canzone, con un testo sacro, richiesta dal cardinale Riario Sforza. • La canzone è considerata un classico della canzone napoletana e ha ispirato diverse interpretazioni nel corso degli anni. "Te voglio bene assaje" è un esempio significativo della canzone napoletana dell'Ottocento, con una storia affascinante e un'attribuzione musicale ancora oggetto di discussione. Ho trovato citazioni anche in un bel libro digitalizzato disponibile in rete. "Luci e Ombre di Napoli" di Salvatore Di Giacomo. E altre info nel sito web del Prof. Angelo Martino. Saluti Alberto
    1 punto
  46. Bah! La conversazione va verso uno stallo.. il venditore è professionista? Se è professionista rilascia fattura con descrizione di quel che vende. In caso di problemi, potrebbe passare dei guai. Più che la perizia guarderei chi glielo vende. Se non è un professionista che le garantisce quel che vende, io non lo prenderei! Poi per carità! Se lo vuole prendere non è che deve sentire i miei consigli, se le piace libero di comprarlo
    1 punto
  47. Settimana prossima potrò recuperare i volumi di Buzzetti suggeriti da @PostOfficee cercherò di dare una mano
    1 punto
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