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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/21/25 in Risposte
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Alberto, con un po' di ritardo pubblico le foto fatte da me al grano 1637. Grazie. Buona giornata.4 punti
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E' il prezioso testo redatto verso il XII sec, che ci offre la storia delle abbazia di San Clemente a Casauria, abbazia voluta nel 871 dall' imperatore e re di Italia il carolingio Ludovico II, come sorta di ex-voto per la liberazione, sua e della consorte co-imperatrice Angilberga, dalla prigionia in Benevento ad opera del principe longobardo Adelchi .3 punti
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Martedì 23 settembre dalle ore 20:45 al CCNM (via Kramer, 32 Milano. Citofono SEIDIPIU'), conferenza su "Committenza e finalità del riconio della medaglia pontificia nel XVII secolo" tenuta da Antonio Rimoldi. La conferenza che avrà inizio dalle ore 21:00 potrà anche essere seguita da remoto, i link da utilizzare per seguire la conferenza verranno comunicati nei primi giorni di settembre.2 punti
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Ciao @gennydbmoney e grazie per il tuo contributo, sempre prezioso! Ho appena controllato sul CNI e non risultano (salvo errori) sui 42 tipi presenti, neanche uno con millesimo 1637 al R/ dove sono citati i tre globetti appena sotto lo stemma in cartella. E non sono pochi 42 tipi….2 punti
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L'UNICA responsabile della patina verdastra è IL TIPO DI PLASTICA usata per le bustine. Si tratta di PVC (polivinilcloruro) a cui sono aggiunti dei plastificanti (In genere ftalati) per rendere la plastica più morbida. Purtroppo questi prodotti con il tempo migrano in superficie entrando a contatto con il metallo: quando trovano un metallo che contiene rame (argento, bronzo, ottone, nichel-rame) si crea questa patina verdastra. Per questo motivo molti avvolgono preventivamente la moneta con un sottile foglio di cosidetto "cristal" che altro non è che PVC senza aggiunta di plastificante. Lo stesso problema avviene anche con i fogli raccoglitori a taschine o a cursori che si trovano in commercio. Per esperienza poche sono le ditte produttrici che si salvano da questo problema (anche nomi famosi). Mi è capitato di usare fogli che non hanno dato problemi per diverso tempo per poi ripresentarsi il fenomeno: chiaro che bisogna affidarsi a fornitori di film plastico tecnicamente affidabili. Per togliere il verde è corretto quello scritto dagli altri utenti. Per l'argento funzionano bene i liquidi appositi in commercio ma SENZA mai fregare la moneta.2 punti
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Postalmente. La cartolina è in perfetta tariffa per l'interno con un bel 30c seppia dell' Imperiale .. annullato dal guller di CORNIGLIANO LIGURE (GENOVA) del 2.1.1937. L' immagine della cartolina in bianco e nero e' tratta da un dipinto del grande pittore Egisto Ferroni famoso nel dipingere scene contadine.2 punti
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Vaticano: è conto alla rovescia Cari lettori, amici numismatici, mentre vi presentavamo in anteprima le monete da due euro (ben tre) che il Vaticano ha in cantiere con data 2025 ecco apparire nel sito della Commercializzazione filatelica e numismatica - dopo mesi di silenzio - una pagina di "conto alla rovescia". La pubblicazione online del nuovo sito per l'acquisto di monete e francobolli di papa Leone XIV (oltre a quanto rimasto in sospeso, non poco, dal pontificato di Francesco e dalla Sede Vacante) dovrebbe dunque avvenire la prossima settimana salvo ulteriori sorprese. Cosa si potrà acquistare e quando - a patto di essere tra i fortunati clienti che sono riusciti a portare a termine la complessa procedura di registrazione - è tutto da vedere, come sarà interessante capire quale calendario il Governatorato prevede per recuperare i ritardi accumulati da quasi un anno a questa parte. Vi terremo informati, come sempre. Nel frattempo buona lettura da Roberto Ganganelli direttore responsabile QUESTA SETTIMANA PER VOI Ampliamo la nostra fama con le imprese! Un ongaro granducale coniato a Firenze nella seconda metà del '600 la cui bellezza nulla poté contro l'affermato modello monetale tedesco. Continua a leggere Carlo M. Cipolla, economista innamorato delle monete A 25 anni dalla scomparsa, un profilo del grande studioso che ha indagato la storia economica sempre con uno sguardo rivolto alla numismatica. Continua a leggere Una medaglia per la croce del Resegone Un monte reso celebre da Manzoni, un'antica devozione e il papa buono Giovanni XXIII per l'ultima creazione del maestro Luigi Oldani. Continua a leggere Addio al cavaliere Alberto Bolaffi Imprenditore in una dinastia di filatelisti nata nel 1890, nel corso della sua carriera ha saputo aprire le attività aziendali anche alla numismatica. Continua a leggere Assegnato il Premio "Biblionumis" 2025 Il riconoscimento per l'eccezionale contributo agli studi sulle monete è andato alla professoressa Dilyana Boteva-Boyanova. Continua a leggere Esclusivo: ecco le 2 euro 2025 del Vaticano Sono tre (per l'Anno Santo, Michelangelo e la Sede Vacante) le bimetalliche che segnano il passaggio da papa Francesco a Leone XIV. Continua a leggere La Zecca svela le medaglie per Milano-Cortina Presentate a Venezia le coniazioni, modernissime ed essenziali, che saranno assegnate sui podi delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026. Continua a leggere San Marino: si conclude la serie Calendario lunare Con i segni del Cane, del Gallo e del Maiale il Titano completa il set delle dodici monete da 10 euro che ha appassionato i collezionisti. Continua a leggere Costumi tradizionali, Vienna inaugura la serie Sul mercato la prima di quattro monete: è dedicata al dirndl, tipico abbigliamento tradizionale femminile realizzato in lino. Continua a leggere DA APPROFONDIRE Su un rarissimo aureo delle Guerre civili Le rivolte delle legioni, l'ascesa di Galba, il suicidio di Nerone: tra il 68 e il 69 questo è lo scenario in cui viene coniata questa intrigante moneta. Continua a leggere Giulio III e una terribile minaccia in tondello Fu coniata a nome di papa Ciocchi Del Monte una rarissima moneta in argento con al rovescio una legenda legata allo scisma anglicano. Continua a leggere Nuovo catalogo numismatico da Venezia I Musei Civici hanno dato alle stampe un ampio repertorio dedicato alle monete bizantine, ostrogote, longobarde e barbariche del Museo Correr. Continua a leggere Cinque once d'argento per il samurai Dopo il cavaliere medievale, un altra figura di guerriero fra storia e leggenda rivive in altorilievo monetale grazie a Cook Islands. Continua a leggere copyright © 2025 Cronaca Numismatica se vuoi contattarci [email protected] [email protected] impostazioni del tuo profilo aggiorna le tue preferenze cancellati dalla newsletter Buona lettura2 punti
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AE 4 con SALVS REIPVBLICAE e Vittorie con prigioniero coniato da Valentiniano II, Teodosio I, Arcadio e Onorio. Difficile attribuirla a un imperatore specifico. Zecca illeggibile. Arka # slow numismatics2 punti
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Certo che ha valore. Vale sempre la pena comperare monete coeve. Tutte le monete hanno una propria storia. Diciamo che personalmente arriverei ai 30/40 euro. Oltre mi sembra troppo. E' in ogni caso è una bella testimonianza da confrontare con un tornesello normale del Contarini. Il raffronto tra i 2 è molto piacevole. Credo che questo tornesello provenga (per la combinazione delle lettere e dai punzoni utilizzati) dall'area egea più che balcanica.2 punti
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Facile : è un divisionale del disco di Nebra.. Perdonatemi.. Non ho resistito 🫣2 punti
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Ormai avrete intuito che mi piace spaziare e che riesco ad apprezzare molte forme di collezionismo,un po' come nelle donne quando una non è proprio bellissima ma trovi in lei qualcosa di affascinante (forse sono andato un po' fuori tema). Con gli anni ho sviluppato una forma d'istinto,mi capita che lo sguardo sia rapito da un'oggetto ignoto alla mia cultura,riposto su una bancarella o mentre scorro tra oggetti in vendita online...si accende come un sentore che mi impone d'investigare,come se fosse l'oggetto stesso ad impormelo,come se mi stesse dando una chance di scoprire la sua virtù nascosta all'apparenza. Ma ora se non vi siete addormentati dopo questo momento narcisistico passo al tema vero e proprio.Cosa ne pensate di questo timbro pubblicitario/sigillo o comunque se lo mettevano è perché erano orgogliosi di metterlo in bella vista (oggi non só se sarebbero così orgogliosi ma 150 anni orsono SI ) su questo opuscolo viaggiato postalmente? Grazie1 punto
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31, 28, 31, 30, 31, 30, 31, 31, 30, 31, 30, 31 30 giorni a novembre con aprile, giugno e settembre, di 28 ce n'è uno, tutti gli altri ne han 31!1 punto
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E' successo anche a me poco tempo fa con un francobollo che arrivava dal Regno Unito 😀, va preventivato che se acquistiamo qualcosa da là, potremmo aspettare anche mesi prima che ci venga effettuata la consegna.1 punto
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A prescindere dalle 52 opere in mostra è il tema che ci chiama in causa1 punto
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Baffi tutta la vita ! Guardando la questione da un punto di vista non numismatico vorrei citare il quasi coevo elmo di Sutton Hoo.1 punto
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Idem. Anni fa ho avuto un quarto di siliqua di Teodorico, se ben ricordo il tipo con la R sotto il busto al dritto. La conservazione, ottima, mostrava un ritratto dell'imperatore Anastasio indubbiamente coi baffi.1 punto
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Scusate il ritardo! Mi aggrego anch’io. Condividono lo stesso conio del rovescio. Come hanno già scritto gli altri… il ritratto del tuo denario è davvero molto bello.1 punto
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Il simbolo davanti al busto potrebbe essere un 3,ma anche un 8,o addirittura essere una S ed essere il tipo n° 68 con data 36/37... Per i 3 globetti sotto allo stemma al rovescio il Magliocca in nota non specifica se siano presenti solo in alcuni esemplari del 37/37, quindi potrebbero trovarsi anche per gli esemplari 36/37... Bisognerebbe controllare il CNI... Purtroppo le condizioni sono quelle che sono e si possono fare solo supposizioni...1 punto
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Lettera per l'interno perfettamente in tariffa con 50c violetto dell'imperiale.. ... annullato in partenza dal guller con lunette barrate di Bivio Cumiana (TORINO) del 2?.6.43... ....annullo di arrivo di DONAS (AOSTA) del 25.6.43. Interessanti tutti e due gli annulli, entrambi di piccoli paesi. L' annullo di DONAS AOSTA e' con una N sola come si usava in piemontese mentre oggi e con due N Donnas. Semplice ma bella. Se ho dimenticato di rispondere a qualche post riportalo all'attenzione.1 punto
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I rilievi specie al rovescio sarebbero da VF+, al dritto io la valuterei VF, in ogni caso con il bordo così poco integro siamo lontani da XF. Siccome il prezzo mi pare da XF, io non la prenderei se fossi in te, sul mercato c'è altro che possa darti più soddisfazione?1 punto
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da Cornigliano Ligure, se leggo bene. Comune esistente fino al 1926, quando venne annesso alla Grande Genova. lì hanno sede, tuttora, l'Ansaldo e l'ex ILVA. la provenienza ligure della cartolina aggiunge un ulteriore dettaglio a quanto ho ipotizzato sopra: Ferdinando Cocito era sposato con la Marchesa Maria Gritta, di famiglia patrizia genovese. La cugina Clarina potrebbe essere cugina di lato materno, in tal caso.1 punto
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Io la classificherei tranquillamente come Roma , quinta officina..1 punto
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Dimenticavo, a prescindere dal fatto che non ho competenze per aggiungere qualcosa a questa discussione (e anche nelle altre generalmente in verità 😅), ci tenevo a dire che trovo molto bella la tua moneta, alla fine è lei la protagonista 😃1 punto
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Ciao @decio. Purtroppo per tante cose che riguardano la monetazione romana classica non esiste la certezza assoluta semplicemente perché nessuno di noi era presente e non ci sono testimonianze scritte che ci sono giunte. Nello specifico di quanto da te chiesto per me la discussione riportata da @Rufiliusanche per gli interventi autorevoli ( tranne il mio, e non lo dico per retorica ma è la realtà!) di chi vi ha partecipato e i riferimenti agli studiosi del periodo, la ritengo molto esaustiva e che si avvicina molto alla realtà 🙂. ANTONIO1 punto
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Scoperta tomba etrusca intatta dopo 2mila 600 anni, vasi dipinti e oggetti in bronzo nel corredo Il tumulo funerario è venuto alla luce durante gli scavi nella necropoli di San Giuliano a Barbarano Romano. Indagini su chi vi era sepolto Nuova e straordinaria scoperta archeologica nell'area del Caiolo, nella necropoli etrusca di San Giuliano a Barbarano Romano. Durante gli scavi in corso sotto la direzione della Baylor University (Texas), autorizzati dal Ministero della Cultura, è emerso un tumulo funerario eccezionalmente intatto, databile alla fase finale dell'epoca orientalizzante (fine VII secolo avanti Cristo). La tomba, ancora sigillata al momento del ritrovamento, ha rivelato immediatamente la sua importanza. Rimossa con cura la lastra di chiusura della camera funeraria, gli archeologi si sono trovati di fronte a un corredo ricchissimo: numerosi vasi di ceramica fine dipinta, in stile etrusco-geometrico, disposti secondo precisi rituali di deposizione. Particolarmente significativo è un vaso collocato nei pressi dell'accesso, probabilmente parte integrante del rituale funebre. All’interno della camera, sul letto funerario di sinistra, sono ancora visibili un bacile e vari ornamenti in bronzo, probabilmente appartenenti al defunto, perfettamente conservati in posizione originaria. In queste ore il team di archeologi sta procedendo alla documentazione dettagliata della sepoltura, passaggio fondamentale prima dell'avvio dello scavo stratigrafico vero e proprio, che potrà restituire ulteriori informazioni su identità, status sociale e ritualità funeraria del defunto. https://www.viterbotoday.it/attualita/tomba-etrusca-scoperta-barbarano-romano-27-giugno-2025.html1 punto
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Che sia questo il post che dicevi? Non mi intendo del periodo ma mi sono incuriosito 😅 https://www.lamoneta.it/topic/215036-mariniana-e-quindi/#comment-23715801 punto
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Forse sarebbe meglio aprire un post per ogni moneta. Comunque per il 20 lire, la M tagliata di regola è indice di non autenticità, ma come sopra detto servono foto migliori.1 punto
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Contribuisco con un mio esemplare, 1 rupia 1913, ex collezione Vitalini (Nomisma 40), FDC eccezionale Soprattutto al D/ si vedono segni longitudinali in rilievo, solo sul campo: spazzolatura del conio L'idea che mi sono fatto è che in coni erano in acciaio, e non usandoli si arrugginivano. Prima dell'utilizzo gli davano una bella raspata con una spazzola in acciaio1 punto
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Io ho pensato lo stesso per diverso tempo: pare ridicolo mettersi a parlare dei grossi senesi battuti a Napoli in effetti. Il problema nasce quando altri autori non specialisti, fidandosi dei sistemi di referaggio di riviste specialistiche o di collane importanti citano la notizia che le monete senesi sono state battute a Napoli, ad esempio. Questi studiosi possono non avere evidentemente gli strumenti per comprendere che la suddetta teoria non ha alcun riferimento o base scientifica, e possono riportarla in buona fede. Questo è un problema.1 punto
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Quello che avevo già di Tornesi 5, presenta la P senza punto e i rami più lunghi. Diametro sempre 29 mm1 punto
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Passato di recente in Asta su un noto sito, questo "strano" Mezzo Carlino di Filippo III. Strano soprattutto quel simbolo che riporta sotto il Busto , a forma di lettera. Che siano le lettere GF-GI disposte male? Voi cosa ne pensate... Nuove foto del dritto1 punto
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Ciao a tutti, come promesso in questa mia discussione di 4 anni fa, sono ancora e sempre qui a disturbare e ad approfittare di quanti vorranno intervenire per dare un parere in proposito....😅. Ovviamente sto scherzando, meglio specificarlo, non sia mai...Tornando alla Numismatica anche per questo denario ho trovato un esemplare esitato da una nota casa d'aste che per me, dopo attento esame, condivide identico conio di rovescio. @Antonino1951 @Ictino @modulo_largo @Rufilius @Kriegsmarine92 cito voi che sempre siete intervenuti per dare il vostro parere in altre mie richieste (ovviamente saranno benvenuti anche altri interventi), cosa che apprezzo molto e di cui vi ringrazio di nuovo 🙂. Posto nuove foto del mio denario ed il confronto dei due rovesci. ANTONIO1 punto
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Quando fra cent'anni mi chiederanno perchè non le ho fatte patire, risponderò che la patina invecchia e io mi voglio mantenere giovane. 😂1 punto
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A proposito delle conferenze !! va detto che avremo una nuova tv grande, da 50 pollici. Questo grazie (come sempre ) al grande @giancarlone, che ci ha prestato la suo Tv. Acquistarne uno, per il bilancio de CCNM diventerebbe complicato, purtroppo le iscrizioni sono sempre quelle, nonostante gli accessi da remoto stiano lentamente aumentando.1 punto
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il bollo come ben detto non è postale ma è privato e nel post 1 in alto si vede intero, essendo posto al retro e tra le chiusure del foglio poi si scoppia, graficamente bello ovviamente il leone di San Marco non rischia brutte figure, usavano farlo anche altre ditte, molto bello1 punto
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Per me non è necessario possedere o collezionare monete d'oro per discuterne, e in effetti è un peccato che se ne parli poco, l'argomento può ispirare molti spunti di studio e approfondimento assai interessanti, alcune monete auree hanno segnato epoche intere, si pensi al solido bizantino, al dinar islamico, al fiorino di Firenze o al ducato di Venezia, per limitarsi al solo medioevo, tutte monete che hanno avuto un ruolo enorme nella storia economica e dei commerci, sono inoltre monete che hanno una storia così ricca e complessa che ancora adesso è sempre possibile scoprirne e approfondirne aspetti e situazioni nuove... A tal proposito di seguito posterò non delle monete auree, ma dei libri sulle monete auree che trovo assai illuminanti nell'esplorazione di alcune di queste monete così' ricche di storia... Il primo volume è la raccolta di studi e saggi sul tarì d'oro presentati qualche anno fa nel relativo convegno tenuto al Centro di Cultura e Storia Amalfitana, contiene dei saggi di alcuni dei maggiori specialisti di numismatica medievale dell'Italia Meridionale su una delle monete auree che più di tutte hanno marcato la storia economica di quei territori, alcuni studi approfondiscono la storia e la diffusione in senso diacronico del tarì in Sicilia e Italia Meridionale, altri invece entrano nel dettaglio della sua circolazione e diffusione in zone specifiche... Il secondo volume è la recentissima pubblicazione di uno studio-repertorio, precedentemente disponibile solo in formato digitale, sulle emissioni dei primi fiorini di Firenze, dall'anno di prima coniazione, il 1252, fino alla metà del secolo seguente, si tratta di un repertorio estremamente accurato e il più aggiornato attualmente disponibile, con foto a colori, nitide e molto dettagliate, anche dei particolari inerenti legende, immagini e soprattutto i vari segni degli zecchieri, ogni ipotesi di datazione e di classificazione viene ricostruita e fondata su un'attenta analisi dei ripostigli al momento conosciuti e su accurate e minuziose analisi dello stile iconografico, si affronta anche l'argomento, molto complicato, delle imitazioni cosiddette non firmate, cioè delle monete uguali o molto simili ai fiorini di Firenze coniati in quel periodo ma provenienti da zecche diverse e non ravvisabili come tali da leggende o segni presenti sulle monete in questione... Il terzo volume è in realtà poco più di un opuscolo di una ventina di pagine, ma di estremo interesse in quanto inquadra la storia di una moneta famosissima, il ducato/zecchino di Venezia, all'interno di un contesto poco noto, cioè l'India e l'area dell'Oceano Indiano, si tratta della raccolta di ducati e zecchini conservati al Museo di Madras, nell'India meridionale, con dei saggi che approfondiscono la storia e la circolazione di questa moneta in territorio indiano e nelle aree limitrofe, un argomento decisamente suggestivo e su cui c'è ancora tanto da conoscere e scoprire...1 punto
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Gettoni Nuova Gelateria Napoletana (Pepino 1884 ? ) La nostra storia inizia nel 1884 quando, un gelataio di origini napotelane, Domenico Pepino, decise di trasferirsi al nord e più precisamente a Torino, portandosi dietro oltre alla propria famiglia di gelatai, tutti gli strumenti, gli stampi e il materiale per produrre e confezionare gelato. In pochi anni apre così una gelateria ("Vera Gelateria Artigiana" come recitava l'insegna) che in poco tempo diventa il simbolo della grande pasticceria fredda a Torino. Il 17 Giugno del 1916 Domenico Pepino cede, per la somma di Lire 10.000, il marchio e i segreti di produzione al Comm. Giuseppe Feletti, già noto e affermato produttore industriale dolciario, e a suo genero Giuseppe Cavagnino. I due imprenditori rinnovano l'azienda ed inaugurano un nuovo grandioso laboratorio dando maggior impulso commerciale e adottando il "ghiaccio secco" per l'esportazione dei prodotti, all'epoca assai difficile da effettuare anche solo per piccoli tratti. Proprio grazie a questa innovazione venne coniata la frase "il gelato Pepino arriva ovunque". Mantenendo sempre un altissimo standard qualitativo ed innovativo, rinnovando costantemente la linea prodotti, la Pepino Gelati è stata insignita di ben 4 stemmi reali diventando così "Fornitore di Real Casa": il 2 Giugno 1910 ha ricevuto il brevetto di S.A.R il Duca di Genova, il 31 Marzo 1913 da S.A.I. e R. la Principessa Laetitia di Savoia Napoleone Duchessa d'Aosta, il 1 Luglio 1925 da S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia Duca d'Aosta, il 31 Marzo 1932 da S.A.R. il Principe di Piemonte. Il 1939 rappresenta un anno fondamentale per la storia aziendale. Dopo una lunga fase di esperimenti e studi a riguardo, viene finalmente brevettato (brevetto N. 58033) e commercializzato il primo gelato ricoperto su stecco al mondo: il Pinguino®. All'epoca un Pinguino costava 1 Lira, proprio come il cinema "con 2 Lire si comprava gelato e si andava al cinema". Il successo del Pinguino è tutt'oggi incredibile: la ricetta ancora originale dell'epoca e la cura che mettiamo nel produrlo ne fanno un gelato imitatissimo in tutto il mondo. Alla guida dell'azienda, dopo ben 5 generazioni, c'è sempre la Famiglia Cavagnino rappresentata oggi da Edoardo Cavagnino, pro-nipote di Giuseppe Cavagnino.1 punto
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.Lo spumone è un tipico gelato della tradizione di Napoli, del Salento e della Sicilia. L'origine dello spumone è da attribuire ai "monzù" della Napoli Borbonica del primo Ottocento. La diffusione di questo dolce è stata vastissima in tutto il meridione negli anni "60-"70, periodo nel quale era sempre presente sulle tavole domenicali e nei banchetti nunziali. A testimonianza della sua fama è citato anche nella celebre canzone di Midugno e Pazzaglia "Io, mammeta e tu". "Jamm'o bar 'o Chiatamone, vuo' 'o cuppetto o vuo' 'o spumone?". La sua attuale diffusione a Napoli si è notevolmente ridotta mentre continua ad essere in auge in Salento. Lo spumone è un gelato di gusti misti stratificati (di solito nocciola, cioccolato e stracciatella) con all'interno mandorle tritate, cioccolato fondente a pezzi, canditi e caramello in una rivisitazione più contemporanea mentre in origine nasce con un ripieno di pan di spagna affogato con dell'amaro o con del liquore Strega. Una volta preparato viene fatto solidificare in ciotole rotonde che gli conferiscono la forma di una semisfera.1 punto
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