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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/26/25 in Risposte
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Associazione Italiana Cartamoneta Associazione Italiana Cartamoneta AIC MAGAZINE ANNO VIII - N. 15 LUGLIO 2025 È stato recentemente pubblicata la rivista “AIC Magazine” N. 15 - Anno VIII” direttore Stefano Poddi, rivista dell’Associazione Italiana Cartamoneta, associazione no-profit. L’unica rivista italiana cartacea interamente dedicata alla notafilia (dal latino “nota” = biglietto e dal greco philos = amore, passione) branca della numismatica. Il primo articolo della rivista, a firma Alessandro Fiamingo, si intitola “I gradi di conservazione della scala Sheldon”; sempre più spesso si trovano in commercio delle banconote sigillate in custodie di plastica rigida, prodotte da PCGS, PMG, ecc. società americane di grading (gradazione), che oltre ad assicurare l’autenticità della banconota contenuta, ne danno una puntuale valutazione dello stato di conservazione, tramite una numerazione che va da 4 a 70, e che nell’articolo viene illustrata comparandola ai gradi di conservazione (MB, BB, SPL, SUP, FDS) da noi usati nei cataloghi e nei prezziari, facendo chiarezza su questo argomento spesso nebuloso. Segue un articolo di Emanuela Peccatori, che descrive il mondo fantastico de “Le prime banconote tibetane”, biglietti che per la loro grafica colorata e per l’intreccio dei grafismi riportati, ricordano la colorazione e i disegni dei tappeti orientali. Franca Maria Vanni ci propone un articolo molto dettagliato e documentato su “Le prime banconote della Banca d’Italia”, che ci riporta alle vicende della costituzione della Banca d’Italia e delle sue prime banconote. Attraverso una minuziosa ricostruzione storica della progettazione e produzione delle primissime banconote della banca centrale italiana che, novità assoluta, riportavano in evidenza nella parte superiore del fronte della banconota il nome dell’emittente, (e quindi del garante della cartamoneta fiduciaria) “BANCA D’ITALIA”, istituita con legge del 1893, ponendo in evidenza il lavoro e l’impegno di un grande protagonista di questa transizione nummaria, il disegnatore/inventore Rinaldo Barbetti. Chiude questo numero della rivista Davide Oldrati con un articolo intitolato “Utopia e genocidio nella Cambogia dei khmer rossi”, nel quale viene scandagliata la follia idealista-sanguinaria iniziata nell’ aprile del 1975 con l’ingresso dei Khmer Rossi al governo della Cambogia, che in quattro anni annientò oltre un milione di cambogiani morti per fame o per lavori forzati. Nella loro ideologia c’era anche il tentativo di realizzare una economia senza moneta, ma questo non gli impedì di introdurre due serie di banconote, emesse per un breve periodo e poi ritirate, molto suggestive di carattere agricolo-rurale. L’inserto centrale a doppia pagina di questo numero riguarda le 500 lire matrice di Rinaldo Barbetti, un’immagine da contemplare incantati. SOMMARIO AIC N.15 Anno VIII - Luglio 2025 - FIAMMINGO Alessandro “I gradi di conservazione della scala Sheldon” - PECCATORI Emanuela “Le prime banconote tibetane” - VANNI Franca Maria “Le prime banconote della Banca d’Italia” - OLDRATI Davide “Utopia e genocidio nella Cambogia dei khmer rossi” AIC Magazine, rivista cartacea dell’Associazione italiana Cartamoneta no-profit, è pubblicata interamente a colori, priva di pubblicità o sovvenzioni a cadenza semestrale. Viene inviata esclusivamente ai Soci dell’Associazione la cui email e' : [email protected] - Tale indirizzo vale anche per chi volesse contribuire alla rivista con un articolo. Il sito ufficiale dell'Associazione Italiana Cartamoneta e' www.associazioneitalianacartamoneta.it AIC Magazine - Elenco articoli.xlsx3 punti
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Che del Cordusio non s'interessa perché sta diventando un grande mangimificio all'aperto, invasa come è da bar improvvisati di 10 mq che però occupano metri di marciapiede con tavolini e altri ingombri, attività di ogni tipo che chiudono per lasciar spazio sempre e solo a gente che fa da mangiare (peraltro, male e a caro prezzo...). Vabbé, lasciamo perdere sennò divento malinconico: guardate le foto e valutate....3 punti
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Noi ora osserviamo delle monete, vediamo i volti che vi sono raffigurati, e ci chiediamo se su quei volti vi è un labbro insolitamente marcato, per un bizzarro ed inusuale metodo nell' esecuzione del conio degli incisori di una specifica zecca. Ma anche allora, quando quelle monete circolavano, chi le osservava poteva avere quel dubbio, se effettivamente non ci fosse un baffo ma uno strano labbrone. Istintivamente dico no, l' incisore del conio, artista o comunque valido artigiano, non poteva lasciare quel dubbio; se avesse fatto un labbrone, si sarebbe limitato, non avrebbe voluto che qualcuno avesse quel dubbio. Labbrone magari si, ma limitato. Se quel labbrone è così lungo da sembrare un baffo, quello è un baffo.3 punti
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Oggi finalmente ne ho capito un pò di più, finalmente sono riuscito a trovare un laboratorio orafo attrezzato con uno spettrometro XRF molto disponibile, e davanti a me hanno messo la moneta all'interno dello strumento e in 2 secondi ho avuto risposta al mio dubbio, la moneta è 22,35K, oltre l'oro i metalli presenti sono per la quasi totalità rame, e per una percentuale sotto 1% ciascuno da argento e nickel, di questi metalli solo il nickel è magnetico e adesso si spiega il perchè la calamita veniva leggermente attratta. Onestamente mi stupisco che con una percentuale così minima di nickel, io sia riuscito a rilevare con strumenti "casarecci" il leggerissimo magnetismo. Ora io non ho idea se il conio del 50 lire "cinquantenario" 1911 è nomale che contenga anche del nickel, considerando che nessun'altra moneta del regno in mio possesso ha questa caratteristica, sta di fatto che la mia è così, e mene renderò conto se alle prossime aste avrò l'occasione di aggiudicarmene un'altro pezzo. A questo punto sarei propenso a pensare che la moneta sia buona e tenermela, considerando ora che ne ho la certezza, che il costo che l'ho pagata è coperto circa al 75% dal valore dell'oro presente nella moneta. Adesso posso dirvi anche la casa d'aste, è Sartor numismatica, e il titolare è il Sig.Nicola Sartor, una persona seria e disponibile, che da subito mi ha detto che non ci stava nessun problema, che avrei potuto rispedirgliela per ricontrollarla e se mi rimanevano dei dubbi avremmo trovato assieme una soluzione, adesso lo avviserò che dopo un'analisi con lo spettrometro preferisco tenerla. Grazie a tutti per i consigli, a presto.3 punti
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amici volevo farvi valutare una collezione di francobolli che possiedo. Sono tanti. Ho fotografato le pagine generali e anche ogni singola linea per capire se in mezzo alla massa ci può essere qualcosa di interessante. Forse l'approccio non è quello giusto, ditemi voi; meglio estrarli uno per uno? Intanto parto per darvi un'idea di massima. Saluti Gordon2 punti
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Non avrebbero mai dovuto "liberarli", sarebbero valsi molto di più, il loro posto era la busta su cui erano attaccati, ..ma un tempo non c'era questa sensibilità per la storia postale e venivano staccati attraverso il classico bagnetto. C'è un mio tutorial all' inizio della sezione Filatelia e storia postale. I francobolli vanno staccati per guadagnare spazio solo se sono su frammento cartaceo e l' annullo non è nitido o visibile.. altrimenti vanno lasciati dove sono, gli antichi non vanno MAI staccati.. per antichi intendo anche i classici anni 50/60/70 ecc.., per quanto riguarda staccare i moderni lo sconsiglio in quanto sono autoadesivi e il bagnetto li rovina, al massimo se la busta non e' in buone condizioni vanno lasciati su frammento cartaceo. Se avete domande ragazzi chiedete senza indugio.2 punti
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Frammento di un diploma militare proveniente dalla Sardegna. Il modello AI Aeneas è in grado di ricostruire il testo mancante da un’iscrizione danneggiata (testo in grigio) senza bisogno di conoscere la lunghezza della sezione mancante IA e archeologia: Enea legge le iscrizioni antiche e ricostruisce le parti perdute «Aeneas» è il primo modello di Intelligenza Artificiale al mondo in grado di contestualizzare le epigrafi I ricercatori stanno utilizzando l'Intelligenza Artificiale (IA) per ricostruire le parti mancanti delle antiche iscrizioni romane. Un nuovo strumento di Intelligenza Artificiale, chiamato «Aeneas» (Enea) dal nome dell’eroe della mitologia greca e romana, analizza migliaia di iscrizioni latine per prevedere il testo perduto e può persino suggerire quando e dove un’iscrizione è stata scritta. «Aeneas è il primo modello di IA progettato per contestualizzare le iscrizioni antiche, afferma Thea Sommerschield dell’Università di Nottingham nel Regno Unito, che ha collaborato al progetto con la società tecnologica Google DeepMind e in partnership con ricercatori delle Università di Warwick, Oxford e dell’Università di Economia e Commercio di Atene (Aueb). Aiuta gli storici a interpretare, attribuire e ripristinare testi latini frammentari». Ogni anno vengono scoperte circa 1.500 iscrizioni latine su edifici, manufatti antichi e altro ancora, sovente però incomplete a causa di danni, come rotture o erosione. Gli esperti utilizzano le loro conoscenze specialistiche per cercare iscrizioni simili e ricostruire le parole e le frasi perdute, ma questo può richiedere molto tempo e l’analisi di centinaia di testi «spesso danneggiati, prosegue Sommerschield. Di solito non sappiamo dove e quando sono stati scritti. Studiare la storia attraverso le iscrizioni è come risolvere un gigantesco puzzle, solo che in questo caso si tratta di decine di migliaia di pezzi in più del normale e il 90% di essi manca, perché è tutto ciò che è sopravvissuto per noi nel corso dei secoli». Aeneas, invece, è in grado di prevedere il testo mancante di un’iscrizione, anche quando non si conosce la lunghezza della sezione perduta. Può anche suggerire un probabile luogo di origine, identificare iscrizioni simili e assegnare al testo una datazione, a volte entro un arco di tempo di 13 anni. Il sistema crea queste connessioni cercando esempi simili in un insieme di 176.861 iscrizioni latine, prodotte dal VII secolo a.C. all’VIII secolo d.C. in luoghi che vanno dalla Britannia romana fino alla Mesopotamia. Per testare lo strumento basato sull’IA, il team di ricercatori ha esaminato le «Res Gestae Divi Augusti», una lunga iscrizione latina dell’epoca dell’imperatore romano Augusto, incisa sulle pareti del Tempio di Roma e Augusto ad Ankara, in Turchia. L’esatta data di composizione di questo testo durante il regno di Augusto è stata a lungo dibattuta, creando una discussione, ma Aeneas è riuscito ad assegnare datazioni in linea con quelle proposte dagli storici e con iscrizioni analoghe. Quando lo strumento ha esaminato l’iscrizione su un’ara votiva proveniente da Magonza, in Germania, ha stimato correttamente la sua datazione intorno al 214 d.C., l’ha identificata come prodotta nella provincia romana della Germania Superior e ha proposto restauri per il testo danneggiato. Sommerschield descrive questi risultati come «momenti di euforia» per il team. Ulteriori informazioni sul nuovo strumento sono state pubblicate sulla rivista «Nature». «Avere a disposizione [Aeneas] non significa che tutto il lavoro che gli storici fanno attualmente debba essere messo da parte, puntualizza Sommerschield. Ma avere Aeneas al proprio fianco mentre si è al museo, per esempio, o nel sito archeologico dove è appena stata trovata una nuova iscrizione, è il nostro sogno». Le pareti del Tempio di Roma e di Augusto ad Ankara, in Turchia, recano incisa la Res Gestae Divi Augusti, una lunga iscrizione latina che è stata esaminata da Aeneas. Foto efesenko https://www.ilgiornaledellarte.com/Articolo/IA-e-archeologia-Enea-legge-le-iscrizioni-antiche-e-ricostruisce-le-parti-perdute-2 punti
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Molto belli. Spaziano da Vittorio Emanuele 2 alla Repubblica. Se cerchi il francobollo di particolare valore, così a prima vista non ne vedo. Sono comunque un bellissimo accumulo che spazia in circa 100 anni di storia Italiana. Se ti interessa, con calma, si possono analizzare i singoli pezzi. Non aspettarti però un elevato valore commerciale. Il valore storico è invece tantissimo2 punti
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Cosi e’ un po’ generico: va fatto un confronto emissione per emissione, zecca per zecca. Nel post 1 il ritratto di Zenone nella siliqua aveva indubitabilmente i baffi. Nel grande e splendido follis Teodato per la zecca di Roma e’ acclarato ( vedi Metlich) avesse i baffi. Il confronto con altre emissioni va fatto pero’ con ritratto fisionomici non con i ritratti standard, convenzionali, degli imperatori come erano in uso per l’oro e in parte per l’argento.2 punti
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Buongiorno a tutti, “ Con la scomparsa dei segni di zecca prima, delle varietà e delle sigle poi, aumentarono in modo incredibile le varianti. Se ne trovano tante, e talune molto singolari, da lasciare perplessi e dubbiosi anche alcuni autori moderni, i quali spesso più che considerarle vere e proprie varianti, le considerano degli errori volontariamente o involontariamente commessi da incisori e coniatori” De Sopo 1971. Il 1856 è un’annata, dove le varianti, errori o semplici curiosità non mancano di certo, nella mia piccola collezione ne ho raccolto qualcuna che ho reputato più interessante rispetto ad altre piastre della stessa data. Le piastre che condivido con voi servono a far meglio comprendere l’infinita possibilità di analisi e l’interesse che ne deriva studiando accuratamente ogni particolare impresso e scoprendone l’impressione. 120 Grana scudo del Portogallo vuoto.1 punto
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Salve a tutti, appena arrivato, vi presento il mio primo pezzo . Vista e piaciuta.1 punto
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Presumo che parli per quanto riguarda il fondo di sicurezza, come ben descritto nel post 25 posto da Gapox, il fondo si può vedere anche con la lampada di Wood, dipende sempre dal tipo di francobollo, logicamente sono francobolli stampati in numero elevato e pertanto in varie volte e quindi basta una partita di carta differente una dall'altra e spesso il fondo risulta più o meno evidente, una prova piuttosto evidente lo si ha sul 30 cent. De La Rue, il francobollo di colore marrone, fa esaltare dal fronte i filamenti del fondo di sicurezza che si presentano in un colore giallo chiarissimo, questo per quanto riguarda i fondi, comunque specialmente nei francobolli nuovi la differenza di colore delle due tirature fa riuscire anche se non matematico, la differenza, avendo sotto mano una certo numero di pezzi, e messi a confronto, si nota bene , ma ce ne vogliono, un caro saluto1 punto
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Concordo. Pesetas e bolivares mi hanno dato un pochino di dependienza 🤣1 punto
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Da Alia nella Frigia Pacanziana, un esemplare di diassarion battuto per Gordiano III, con al diritto suo busto laureato ed al rovescio figura a cavallo con bipenne alla spalla. Una esangue didascalia nulla altro aggiunge . Sarà il 15 Agosto in vendita Demos 53 al n. 629 .1 punto
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Grazie mille @fatantony per il riferimento! Me lo studio! Così evito decisioni ed acquisti affrettati1 punto
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Mi sorge un dubbio: 22,35 carati corrispondono ad un titolo dell'oro di 931,2463 millesimi (l'oro 900 corrisponde infatti, a 21,6 K, mentre le Sterline sono a 22 K corrispondenti ad un titolo di 916,666/1000) ed è, effettivamente eccessivo e la moneta dovrebbe avere un peso ben oltre la tolleranza se fosse tutta con questo titolo, invece appare nella norma. A questo punto bisogna capire come è stato fatta la spettrometria di fluorescenza ai raggi X (l'esame XRF) e a quale "profondità" nella moneta è arrivata (maggiore è la profodità da raggiungere e maggiore è l'energia impiegata). Se (e dico "se", sto ipotizzando) fosse stata a pochi atomi dalla superficie, il maggior titolo dell'oro potrebbe nascondere un'anima in nichel per eguagliare il peso "standard" e questo aprirebbe scenari diversi dall'autenticità o comunque, dalla regolarità del conio.1 punto
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Bustoni 37 x 28 centimetri (messi male) Provenienza Brasile Destinatario il mio babbo all'interno diplomi della Panair do Brasil certificante l'attraversamento della immaginaria "linea do sur" ovvero il passaggio dell'equatore. (A/R) Al tempo si trasvolava l'Atlantico ancora con quadrimotori ad elica.1 punto
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@nuvola_rossa vai tranquillo che arriverà qualcuno a dare manforte. Il problema di questa monetazione è che gli esemplari centrati sono parecchio atipici, di conseguenza si fatica a intravedere le immagini visto lo spostamento sul tondello. Aggiungiamo anche che la tua è bella bagattata e si fatica parecchio. Me la sto rigirando ma ti dico che è dura!!🙃1 punto
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Fiuuu!!, bene, ottimo salvataggio. Ti sei risparmiato oltre ai denari, parti del fegato e numerose imprecazioni. Saluti Gordon1 punto
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Grazie della segnalazione @Alan Sinclair vai tranquillo con me non si perde nulla!!! Così maniacale e patologico da tenere pure le carte delle caramelle🤣1 punto
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Mi sono accorto di aver scritto sinistra ma ovviamente volevo scrivere destra… ho corretto l’errore. Purtroppo neanche sul Battista sono riportate le due tipologie che cerchi. Saluti1 punto
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grazie caro ti avevo detto che prima o poi li avrei buttati fuori. Beh Post intendo interessanti per rarità e per "importanza storica" (ormai mi conosci, il valore meramente venale lo lasciamo ai commercianti e ai bottegai senza offesa per nessuno ovviamente). Sono tanti, tante pagine come questa (che presenta quelli più vecchi come mi avevi detto di proporre) quindi nel caso dimmi come procedere. Li estraggo? Nelle taschine ne vedo molti dello stesso tipo ammucchiati uno dietro l'altro. Attendo vostre indicazioni. Ancora grazie. Gordon1 punto
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BELLI ..... questi mix così mi piacciono molto.. non ne postare altri per il momento.. con calma andiamo attraverso tutte le pagine Per me sono tutti interessanti.. se poi per interessanti intendi di valore con calma approfondiremo anche quello, in quanto e' giusto averne consapevolezza nel caso ci fossero diamanti tra le perle... ... se non hai fretta questa discussione animerà la sezione filatelia per un po'. BELLI BELLI BELLI.. ,!!! li guardiamo tutti.1 punto
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Sono contentissimo per te e grazie per averci insegnato qualcosa di interessante poi hai fatto bene menzionare il signor Sartor ,chi lavora seriamente merita di essere citato.1 punto
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Si @Claudio59, impossibile esprimersi su queste foto.. già normalmente tramite foto fatte bene e senza ponderali si può sbagliare..1 punto
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Forse possono sembrare tanti 5000 euro ma, per clienti già conosciuti, la media del credito concesso è sui 10/20000 euro.1 punto
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DE GREGE EPICURI Oggi voglio mostrarvi questo bronzo di Salonina, uno degli ultimi arrivati. E' per la zecca di Saitta in Lidia, che non era rappresentata nella mia collezione; pesa 5,70 g. e misura 22 mm. Al D, busto a destra; si legge solo: ..NEINAC C... Al R, tempio tetrastilo, con figura al centro. Leggo solo: (E)AC...X e in esergo: ...ITTH... E' descritta nella collezione Winsemann al n.2643; BMC 74; GRPC Lydia 172. In parte simile anche alla Sear 4665, ma con scritte diverse.1 punto
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Buonasera a tutti, ho aggiunto un altro 9 Cavalli Ferdinando IV in Collezione Litra68. È il mio terzo esemplare anno 1789. Magliocca 323. Sono diversi tra loro per alcuni particolari, il primo è Busto Corto lettera C ribattuta , il secondo Busto normale C normale , il terzo è Busto normale ma C piccola. Cosa possiamo aggiungere? Saluti Alberto1 punto
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Sono molto contento per te Alberto, la desideravi da tanto questa variante! ...chi trova due Amici trova due tesori.1 punto
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Buon Pomeriggio a tutti, in Francia fino all'Agosto del 1848 era ancora in vigore la complicata tariffa a scalare, che prevedeva diversi importi per le lettere a seconda del peso e della distanza. Il letterato Etienne Arago aveva compreso l'efficacia del nuovo sistema - il francobollo - che dopo l'Inghilterra era stato adottato in Svizzera, Brasile e Stati Uniti. La sua riforma, che doveva entrare in vigore il 1° Gennaio 1849, prevedeva una tassa uniforme di 20 centesimi entro i 7 grammi e mezzo di peso ( poi 40 centesimi sino a 15 grammi e 1 franco fino ad un etto ) per le lettere dirette ovunque in Francia, compresa l'Algeria, che era stata conquistata nel 1830. Per soddisfare le nuove tariffe si dovevano utilizzare i francobolli e le lettere affrancate avrebbero avuto la precedenza su quelle che non lo fossero state. Come quasi tutte le riforme, anche questa venne accolta all'inizio con diffidenza, ma in un paio d'anni s'impose per la praticità ed il bilancio delle poste transalpine migliorò nettamente. La nuova Francia repubblicana volle utilizzare un simbolo che ricordasse la nuova libertà riconquistata ed Arago decretò quindi la raffigurazione della "testa della liberta" Per raffigurare tale idea di libertà, fu prescelta dall'incisore capo della zecca di Parigi Jean Jacques Barre, Cerere - Demetra in greco - dea tutelare dell'agricoltura, come evidente riferimento alla base popolare e contadina della Francia repubblicana. Il volto realizzato da Barre riprendeva un'iconografia classica, con la testa cinta da un serto di spighe di grano ed un grappolo d'uva. Il 1° Gennaio 1849 vennero realizzati due valori : il 20 centesimi nero e l' 1 franco vermiglio. Cerere in francese si dice Cérès ed è con questo nome che i collezionisti d'oltralpe chiamano l'emissione. Il francobollo di ultimo acquisto ed oggi condiviso, è un valore di 1 franco - carminio scuro -, emissione di fine 1849 con annullo. Catalogo Unificato 6. Grazie.1 punto
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Ci sta la contestazione , anzi è l altra parte di una bilancia … ma portando argomenti oggettivi che la facciano pendere più da un parte, piuttosto che dall altra.1 punto
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Ho provato a fare degli ingrandimenti e anche se le immagini sono quelle che sono si vede abbastanza chiaramente una parte della / che prosegue dopo essersi incrociata con \... Quindi,per me, nessun dubbio che sia una normale X...1 punto
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Bronzo di Massimino Trace (Deultum, Tracia) che raffigura al dritto il busto dell’imperatore con corona d’alloro e al rovescio il frontone del tempio a quattro colonne con statua di culto della Tyche cittadina con cornucopia e patera (Gorny & Mosch Auction 241). Lot 1781 Estimate: 200 EUR. Price realized: 160 EUR. RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN THRAKIEN DEULTUM Maximinus Thrax, 235 - 238 n. Chr. AE (9,38g). Vs.: IMP MAXIMINVS PIVS AVG, Büste mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: COL FL PA C / DEVLT, viersäulige Tempelfront, darin Kultstatue der Stadttyche mit Füllhorn und Patera. Yurukova, Deultum 192; Varbanov GIC II 2418. Dunkelgrüne Patina, fast vz apollonia1 punto
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Buon inizio settimana a tutti, oggi é arrivato questo francobollo dentellato antiquario emesso nel 1862 del Regno d'Italia ( mi mancava in collezione ). Si tratta di un 40 centesimi rosso carminio da 40 centesimi con effigie di Vittorio Emanuele II° in rilievo, senza annullo. a rovescio si notano sulla sinistra due piccole righe/piegature ? Sigla Alberto Diena. Chiamo in causa gli esperti @PostOffice e @fapetri2001 ma anche altri collezionisti, per avere un loro commento in merito. La prima foto è quella della filatelia, la seconda e la terza ( rovescio ) le ho scattate io. Grazie.1 punto
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Bronzo di Gordiano III (Nikopolis, Mesia Inferiore) sotto il governatore Sabinio Modesto, che raffigura al dritto il busto drappeggiato dell’imperatore con corona raggiata a destra, e al rovescio il frontone di tempio a quattro colonne, all'interno una statua con bastone-scettro (Gorny & Mosch Auction 241).Lot 1759 Lot 1759 Estimate: 100 EUR. Lot unsold. RÖMISCHE PROVINZIALPRÄGUNGEN MOESIA INFERIOR NIKOPOLIS Gordian III., 238 - 244 n.Chr. AE (12,30g). Unter dem Gouverneur Sabinius Modestus. Vs.: ΑΥΤ Κ Μ ΑΝΤΩΝΙΟΣ [ΓΟΡΔΙΑΝΟΣ], drapierte Büste mit Strahlenkrone n. r. Rs.: ΥΠ ΣΑΒ ΜΟΔΕΣΤΟΥ ΝΙΚΟΠΟΛΕΙΤΩΝ ΠΡ/ΟΣ ΙΣΤΡΟΝ, viersäulige Tempelfront, darin Statue mit Zepterstab. AMNG I 2086; Varbanov, GIC I, 4229. Grüne Patina, ss apollonia1 punto
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piazza Cordusio (e dintorni) è interessata da pesanti lavori fino a metà settembre che daranno un volto nuovo alla zona spero il mercatino possa ripartire a lavori finiti nella stessa zona altre piazze europee hanno mantenuto i propri mercatini, spero Milano faccia lo stesso1 punto
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Salve, condivido foto di una cartolina estera e chiedo ai più esperti maggiori informazioni. Ringrazio in anticipo1 punto
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Negli states l’ho pagato credo 20dollari incluso di sales tax. Diventa anche un ricordo del mio viaggio!1 punto
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Da poco passata sulla baia questa cingranella del 36 che oltre a non avere il punto sotto al taglio del collo del Re è anche priva della punteggiatura in legenda...1 punto
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A questo punto visto che le copie "realmente" sul mercato non superano i 30 esemplari, perchè non arrivare a 2000 o 3000 euro. Poi chi lo compra e magari trova 2 pagine per monarca con notizie striminzite, che magari sono rinforzate dalle note per alcune monete cosa dovrebbe pensare "Che bell' opera che ho comprato" "Che bel libro fumè pieno di figure" "Che bell'opera essenziale per la monetazione napoletana, dove essenziale sta per essenza, perchè con questo libro è troppo stretto per la monetazione napoletana" o se napoletano esclamera "Azz....". Colleziono monete aragonesi, pagai 300000 due copie del Pannuti Riccio e rimanendomi qualcosa presi a 50000 lire il libro mostruoso degli scritti del Bovi. Il primo, è un'opera sopravvalutata e sovrastimata, il secondo è pura cultura numismatica che dovrebbe essere in ogni biblioteca numismatica. Resta una mia opinione come tale in un forum è giusto contestarla ma è anche giusto esprimerla.1 punto
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