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  1. mariov60

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/29/25 in Risposte

  1. Per l'apertura si devono sbloccare due sistemi di chiusura nascosti... poi... 58 cassetti per un totale di 800 spazi per monete di diversi diametri... Mario P.S. e il lavoro continua...
    13 punti
  2. Salve, ho deciso di tenerla assumendomi il rischio, nonostante la casa d'aste si era resa disponibile per ritirarmela, e non penso che la distruggerò mai, per tutta una serie di motivi che la moneta mi lasciano propendere nel pensare che sia autentica; considera che oggi sono consapevole che c'è qualcosa di diverso nella mia moneta solamente perchè vengo da un background di 10 anni di acquisto di oro da investimento 24k in cui dopo aver verificato che le dimensioni delle placchette corrispondano a quelle dichiarate dalla fonderia LBMA, la prova del magnetismo toglie qualsiasi dubbio escludendo la possibilità che dentro ci sia del tungsteno, che è l'unico metallo con un peso specifico quasi identico a quello dell'oro, per fortuna l'oro è leggermente diamagnetico, cioè respinge il magnete, mentre il tungsteno è leggermente paramagnetico, parliamo di valori minimi, difficilissimi da misurare, ma che con il bilancino e un magnete molto forte posto a pochi mm si riesce a misurare, come ho fatto vedere nel video. Ho ri-precisato questo, perchè devi considerare che il 90% di chi controlla le monete sia acquirenti/periti/case d'asta/etc......, si limita a controllare peso, diametro e eventuali difetti/anomalie al disegno sulle due facce, oltre ad avvicinare un magnete, e ti assicuro che la mia moneta avrebbe passato senza problemi questi test. Quando fai presente che l'oro sia 22k delle monete che 18k dei gioielli non attrae mai un magnete, è quasi sempre vero perchè di norma oltre l'oro l'altro metallo legante è quasi sempre rame o argento, ma nella mia moneta è presente una quantità minima di nickel che è magnetico, ed è ciò che la rende leggermente magnetica. Ti preciso pure che è un leggerissimo magnetismo, se come penso facciano un pò tutti e avvicino una calamita alla moneta ad occhio non ci si accorge di nulla, il magnetismo è talmente minimo che non sorreggerebbe il peso del magnete stesso. Questo per dirti, è probabile che molti altri pezzi siano così, ma che con un semplice test avvicinando un magnete non ci si accorge di nulla. Ora metto assieme tutte le considerazioni fatte, è cioè che lo spettrometro ha dato come esito 22,35k con un piccolissima percentuale di nickel sotto l'1%, che il diametro e il peso sono corretti, che sulla testa del re è presente un difetto di conio che ho verificato da foto di molte aste passate essere veramente presente in molti pezzi giudicati autentici, che analizzando il disegno di entrambe le facce non si nota nessun difetto/anomalie al disegno, che l'anno prima del conio nel 1910 hanno fatto qualche casino con le leghe che ha causato l'emissione di un nuovo regio decreto per il conio proprio di questa moneta, e che l'utente "El Chupacabra" ha avuto in suo possesso un moneta autentica di oro-rosso, in cui di certo c'era qualche problema anche in quel pezzo con la lega; Tutte queste considerazioni mi portano a pensare che coniare una moneta con una lega superficiale di 22,35k, con una lega interna di più metalli combinati con pesi specifici diversi che porti alla coniazione di una moneta che faccia corrispondere la massa dell'oro quando in realtà non c'è oro all'interno, o almeno non nel fino corretto con lo scopo di creare un falso è una cosa difficilissima, quasi una cosa impossibile se non con attrezzatura industriale di altissima precisione; se a questo aggiungiamo che l'avrebbero dovuta produrre anche rispettando un disegno difficile da replicare in modo perfetto senza nessuna differenza è ancora più improbabile. Come precisato da apollonia, ci avevo pensato a provare a fare un test della densità della moneta, ma fare un test preciso del genere a una moneta di poco più di 16grammi, è veramente molto difficile; il tutto è reso ancora più difficile dal fatto che se è realmente un falso, parleremmo sempre di un falso straordinario in cui la differenza di densità sarebbe talmente minima che per essere misurata necessiterebbe di una altissima precisione. Il prossimo test che farò è quando mi aggiudicherò ad un asta un'altro pezzo della stessa moneta, così da avere un'altra moneta con cui fare un confronto, userò un microscopio che mi farò prestare da un amico che ha attrezzatura di altissima precisione che usa per il suo lavoro di perito elettrotecnico, così che potrò analizzare in modo molto dettagliato tutto il disegno, potrò confrontarlo con l'altra moneta che mi aggiudicherò, e potrò anche avere misure molto precise che mi consentano di calcolare il rapporto fra massa e volume con grado di errore quasi nullo. Se ne parlerà alle prossime aste di fine anno, vi posterò delle immagini fatte con il microscopio con le misure precise così da avere anche qualche parere.
    5 punti
  3. Sono sempre stato attratto dagli stipi antichi e dai monetieri delle raccolte pubbliche. Ho sempre seguito con attenzione tutti i lavori proposti da altri utenti del forum. Ora questo ulteriore e bell'intervento mi stimola a condividere la mia recente esperienza. Al Fitzwilliam Museum di Cambridge sono conservati alcuni medaglieri di fattura decisamente interessante. Uno in particolare mi ha colpito e nel 2014 Lucia Travaini ne ha pubblicato un'immagine su Panorama Numismatico che di seguito allego... (altre immagini sono disponibili online). Questo esemplare e i medaglieri di palazzo reale di Torino hanno fatto da stimolo e da guida al mio personale progetto (definizione impropria perché non ho utilizzato un progetto preciso), maturato nel corso delle chiusure per covid ma realizzato a partire da metà 2023. Volendomi ispirare ad un modello architettonico reale e possibilmente rigoroso, ho cercato monete, mosaici o altri oggetti con rappresentazioni attendibili del tempio di Giunone Moneta storicamente presente sul Campidoglio e all'origine del nome stesso degli oggetti della nostra passione. L'unico concreto riferimento attendibile per il tempio in questione è risultato essere un frammento di balaustra rinvenuto ad Ostia Antica, descritto e studiato da Giovanni Becatti (Bullettino della comm. arch. com. di Roma LXXI, 1943 - 1945) e oggi visibile nella sala VI del museo del parco archeologico di Ostia Antica. Trovato un riferimento storico e architettonico, ho optato per soluzioni tecniche discutibili dal punto di vista "economico" ma sfidanti dal punto di vista personale. Essenze lignee esclusivamente locali ottenute da assi o tronchi grezzi (alcuni con oltre 30 anni di stagionatura); in particolare ho utilizzato legno di pero e noce per le superfici esterne e per le strutture portanti; pioppo e larice per le superfici non visibili; pioppo e pero per cassetti e scomparti interni. Assemblaggi a incastri con utilizzo esclusivo di colla "animale" e incastri fissati con spinotti di legno (ho utilizzato solo 5 chiodi, per i cardini, e 4 viti in ottone). Per la verniciatura (solo superfici a vista): tinte ottenute da gherigli di noce e vernice a base di gommalacca stesa a pennello (superfici molto piccole o "mosse") e tampone. Lavorazione esclusivamente manuale di tutti i pezzi, dalla sezionatura dei tronchi, alla sgrossatura, fino al taglio di precisione, realizzazione degli incastri e di tutte le decorazioni... senza utilizzo di energia elettrica (unica eccezione la lavorazione al tornio delle colonne... ma a mia parziale discolpa... il tornio è autocostruito). Il fine ultimo? Realizzare un monetiere la cui realizzazione sia difficilmente collocabile, anche da occhio esperto, in un'epoca precisa... Per farla breve... di seguito il risultato finale... segue
    5 punti
  4. Ecco l’ultimo arrivo, mi piacevano conio, usura e… prezzo xd
    4 punti
  5. Ciao a tutti! Ho visto ultimamente alcune foto di banconote in controluce, appoggiate su di una tavoletta luminosa, oggetto che di recente appare andare molto di moda (e naturalmente ne ho una anch'io😁). Mi sembrava che la fotocamera fosse ingannata dalla troppa luce, così ho pensato ad un metodo per focalizzare di più sulla banconota e meno sulla tavoletta. Il mio risultato: Ho usato degli elementi scuri, sagomati allo scopo, che si possono avvicinare ai bordi, verso gli angoli e che si adattano così a biglietti di ogni dimensione: l'arancione è solo per scopo dimostrativo, devono essere entrambi neri o come minimo scuri e neutri. Per avere un buon effetto in translucenza, penso che i più fortunati di voi possano un po' abbassare le avvolgibili o chiudere le tapparelle, i poveracci come me che hanno troppi lucernari devono improvvisare: qui la mia reflex montata sul cavalletto, la tavoletta è a terra ed il tutto viene coperto da un telo, neanche fossimo a far foto come nel Far West. Questo mio esperimento è solo un piccolo spunto: divertitevi a commentare, modificare o migliorare il tutto! njk PS: per le foto a luce radente mi sto organizzando, ma il metodo sembra essere molto complicato.
    4 punti
  6. buonasera, la piastra di cui sopra da qualche giorno fa parte della mia collezione . saluti Michele
    4 punti
  7. Ora del secondo monetiere! (forse il mio preferito). Me lo aggiudicai su eBay.co.uk circa un anno fa per due spicci. Il vero problema fu il trasporto (ritiro a mano come unica opzione), essendo di un peso disumano per via della copertura in vetro di ogni singolo cassetto, e per via delle dimensioni tutt’altro che convenienti (lungo 1 metro e 50 circa). Logicamente, le dimensioni erano indicate in “feet”, motivo della mia sbadata sottostima della grandezza di questo mobile! Dopo uno sforzo disumano e l’aiuto di qualche amico son riuscito a portarmelo a casa. Monetiere in quercia anni ‘30
    4 punti
  8. Il primo “monetiere” si tratta di un porta vetrini da microscopio del 1850 (circa) in mogano, che ho convertito in porta monete usando un metodo non invasivo - asticelle di balsa tagliate su misura senza usare né colle né chiodi (aggiungerò più dettagli nella prossima risposta).
    4 punti
  9. Io non apprezzo abbastanza le monete "gialle", non so perché, ma se devo fare un "sacrificio" economico (cioè decido di spendere dei soldi per una moneta ) preferisco sempre un argento o una mistura piuttosto che un oro. In questo caso però mi è stata proposta una doppia di Vittorio Amedeo III che faceva parte della collezione di un mio amico mancato purtroppo troppo presto, e il fatto di poter mettere in collezione un suo pezzo che mi ricorderà sempre di lui mi ha condizionato tantissimo e non ho praticamente pensato due volte a portarla a casa. È la data più comune, ma la conservazione è buona, il buon Domenico aveva gusto sulle monete, il peso di 9,12 gr. centrato e nessun difetto che ne infici la qualità. Vorrei sentire anche altri pareri, per quello che si può dire da una foto e sapendo che l'oro è difficile da fotografare per me... tanto io la guarderò sempre con lo stesso affetto che avevo per il possessore precedente.
    3 punti
  10. Buongiorno a tutti! Vivo ormai nel Regno Unito da oltre dieci anni e, in questo periodo, sono riuscito a raccogliere diversi monetieri antichi. Si trovano con relativa facilità e, sorprendentemente, a prezzi molto più bassi rispetto a quelli che riscontravo in Italia: ad esempio, un bel monetiere con decine di cassetti (magari un po’ vissuto) si può acquistare senza problemi per meno di 100-150 sterline. Questa abbondanza riflette una diffusa passione collezionistica che, qui in Gran Bretagna, ha avuto un’enorme popolarità dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni ’50 del Novecento, ma che si è quasi completamente estinta nel XXI secolo. Da appassionato di storia naturale, posso confermare che anche le cassettiere specializzate per entomologia, geologia, paleontologia (e così via) sono altrettanto comuni. Lo stesso vale per le collezioni ornitologiche, in particolare quelle di uova; oggi, naturalmente, vietate. Personalmente non sono mai stato un grande estimatore dei monetieri con scomparti rotondi, i cosiddetti “tipo inglese”. Proprio per questo, anche se con un po’ di fatica, ho cercato di raccogliere porta monete con scomparti più simili a quelli a cui siamo tutti più abituati, cioè di forma quadrata. Nei commenti a questa discussione pubblicherò le foto dei tre porta monete che possiedo e invito chiunque sia interessato a partecipare, condividendo il proprio metodo di conservazione delle monete o lo stile del proprio monetiere. Martin
    3 punti
  11. Ciao @Pino 66, potrebbe trattarsi di un asse di Caligola con al rovescio Vesta seduta con patera, dalla zecca di Roma classificato RIC 38 Gordon
    3 punti
  12. Piano piano la collezione si allarga 😊
    3 punti
  13. Oh finalmente qualche cerchio sulle monete slovene!
    3 punti
  14. Buona sera a tutti, oggi mentre stavo facendo una commissione in una città della calda pianura lombarda, mi sono imbattuto in un negozio NIP di numismatica. Ovviamente sono entrato, ho fatto conoscenza con il commerciante perito NIP e sono uscito con questa moneta; la prima in collezione per questa tipologia. E' una Piastra da 120 Grana, 6° tipo, del 1856. La moneta è periziata Cavaliere quasi SPL, ha una sottile frattura di conio ( ?? ) a diritto lungo la scritta del Re FERDINANDVS. Chiedo per cortesia agli esperti di questa monetazione una valutazione sulla moneta in generale e la sua conservazione. Grazie.
    2 punti
  15. @Alan Sinclair della monetazione napoletana ne so pochissimo o nulla ma ti posso dire di fare attenzione su una cosa: una ciliegia tira l'altra!
    2 punti
  16. Foto veramente molto nitida complimenti! Chi chiederà un'identificazione/valutazione dovrebbe quantomeno presentare la sua banconota in questo stato, deve solo accamparsi sotto una tenda nulla di così difficoltoso!
    2 punti
  17. Sempre sul loro sito il volume con le tavole: https://uu.diva-portal.org/smash/record.jsf?pid=diva2%3A1189867&dswid=-8024
    2 punti
  18. Per chi abbia voglia di cimentarsi, il testo della Westermark - testo e tavole - è pubblicamente disponibile presso il sito dell'editore, con merito per la grande attenzione nordica per la divulgazione che ne consegue (comunque un appassionato lo deve acquistare, a mio avviso): https://www.diva-portal.org/smash/record.jsf?pid=diva2%3A1190038&dswid=-7694
    2 punti
  19. Essendo una Cartolina Postale il francobollo e il valore facciale e' già PREstampato sulla cartolina, e' quello che si chiama INTERO POSTALE... ... da non fare confusione con la cartolina illustrata che vediamo spesso nelle nostre discussioni dove l' affrancatura va apposta.
    2 punti
  20. Visto che quest'anno è l'anno del giubileo colgo l'occasione per ripercorrere i giubilei e gli anni santi nei francobolli italiani degli ultimi 100 anni. Cominciamo dal giubileo del 1925. A seguire l'anno santo straordinario del 1933. Si passa poi al giubileo del 1950. In seguito abbiamo il giubileo del 1975 E l'anno santo straordinario del 1983 Passiamo poi al giubileo del 2000
    2 punti
  21. Buonasera a tutti, complimenti per questa bella Pubblica Fusa, vedo bene 1623? Mi sembra totalmente fusa, la cosa va indagata. Saluti Alberto
    2 punti
  22. Nell'articolo si dice bene, che il corsiero napoletano, definiva più una specialità che una razza. Del murgese antico non sappiamo niente, e il cavallo attuale con quel nome è piuttosto lontano dal cavallo raffigurato nelle monete. Nelle monete vi è raffigurato un cavallo di struttura meso- brachimorfa, con un garrese poco prominente (anzi, praticamente non viene neppure evidenziato), con un torace ampio e profondo,, con una linea dorso lombare breve, con una spalla muscolosa, con un collo molto muscoloso, ma con una testa piuttosto piccola. Arti corti. I cavalli allora usati in battaglia avevano sicuramente una struttura meso- brachimorfa piuttosto che mesomorfa; dovevano essere robusti. Probabilmente la moneta raffigura un corsiero, quindi senza la possibilità di accostarla alle razze attuali, ma non escluderei che possa trattarsi di un un andaluso, anche perchè sembra fare un "paso de andatura", il famoso passo spagnolo.
    2 punti
  23. E ti ringrazio sentitamente... I sistemi segreti di chiusura erano d'obbligo... e devo confessare che dopo aver visto la cassaforte conservata presso il museo della zecca di Lucca, dotata di ben 6 diversi sistemi segreti... due soli segreti mi erano sembrati veramente pochini...
    2 punti
  24. Salve a tutti Ieri sera ho intervistato mia nonna (di 93 anni ad oggi (2025) ma con ancora una grande memoria e lucidità) sulle monete del Regno anni '20/30. Le ho fatto vedere qualche pezzo e le ho chiesto cosa riconosceva e cosa ci si comprava. La zona era il bergamasco. Ricordava come fosse ieri le api e le spighe (soprattutto il 10 centesimi ape), ha detto che erano le monete che più le davano da bambina e ci comprava caramelle e liquirizia. Un pacchettino di liquerizia costava 10 centesimi. Ricordava bene anche i 20 centesimi libertà librata, i 50 centesimi leoni ed i buoni da 1 lira e 2 lire. Ricordava bene i 10 lire biga (che ha detto che erano tanti soldi) ma non benissimo i 5 lire aquilotto, che ha riconosciuto a fatica e solo dalla testa. Ricordava molto bene anche la lira impero ma non aveva invece mai visto la 2 lire impero (in effetti le tirature più basse rispetto alla lira suggeriscono che fossero meno comuni da vedere). Non ricordava neanche con mia grande sorpresa i 10 e 5 centesimi impero, e poco o niente i 20 e 50 centesimi impero. Non aveva mai visto invece, ma non mi sorprende affatto, visto quanto furono tesorizzate e le esigue tirature, le 10 e 5 lire impero in argento. Infine come immaginavo non ricordava assolutamente le monete precedenti gli anni '20, a parte i 20 centesimi esagono che ha detto che non le erano nuovi. Ho trovato veramente molto interessante questo piccolo spaccato di vita quotidiana. Mi sono reso conto improvvisamente di quanto sia difficile ormai trovare una testimonianza di questo tipo di queste monete e che purtroppo lo sarà sempre di più.
    2 punti
  25. Al suo interno ho rinvenuto dei cartellini antichi spettacolari, non saprei se coevi con il monetiere o ancora più vecchi. Inoltre, ho deciso di utilizzare dei cartellini gommati anni 50 (reperiti in un grosso lotto che trovai in un mercatino) per etichettare i cassetti, scelta sicuramente molto estetica!
    2 punti
  26. Scusate se magari sto inserendo la discussione nella sezione giusta, nel caso prego il curatore di spostarla dove è pertinente. Ho recentemente ritrovato presso il mercatino domenicale nel banchetto dove tratto spesso le mie nuove acquisizioni di monete,Il reliquiario che vi mostro in foto, mi ha talmente incuriosito che l' ho contrattato eme lo sono portato a casa. Che ne pensate?? è originale? contiene veramente frammenti ossei dei due santi? Il sigillo dietro da una mia ricerca dovrebbe appartenere al Cardinale Pacelli, futuro Pio XII. Il materiale del decoro interno sembra essere in fili d' oro e il bordo della scatola esterna è in argento Filigrana. Datemi i vostri commenti e pareri. Grazie
    1 punto
  27. @Ale75 grazie tante ancora.
    1 punto
  28. Ciao @Giov60 non mi esprimo con la pancia, ma comincio col chiederti: è corretto il riferimento Westermark 423 dato dalla casa d'aste? In caso negativo, qual è il riferimento corretto? E abbiamo foto ragionevolmente HD da poter porre a confronto? Grazie per gli stimoli ES
    1 punto
  29. Ciao @urza1 Complimenti Ottimo acquisto 😉 Gordon
    1 punto
  30. credo sia importante precisare che gli errori di conio non aggiungono valore alla moneta, anzi la rovinano rispetto a come è stata concepita. si tratta di pure curiosità, che hanno sicuramente un loro mercato, ma non hanno nulla a che fare con la "perfezione" ricercata dai collezionisti di euro. e il "mercato" degli errori di conio è alimentato prevalentemente da annunci bufala sul web, mio pensiero personale.
    1 punto
  31. A me non sembra una pressofusione
    1 punto
  32. Buongiorno @SS-12, Confermo quanto detto da chi mi ha preceduto. La prima, seppur lucidata, si presenta in uno stato di conservazione leggermente migliore (vedasi, per confronto, rilievi della figura dell'Italia, della statua della vittoria alata, la scure del fascio, e la corona dello stemma sabaudo). Pertanto, opinione personale, vado controcorrente e prenderei questa (ammesso che tu non possa prenderle entrambe per valutarle dal vivo ed eventualmente alienare quella che meno ti aggrada).
    1 punto
  33. Buonasera, Oggi ero a casa di mio padre e cercando una cosa ne ho trovato un'altra del tutto inaspettata. La discussione successiva è stata: Padre: "ah la hai ritrovata? Non sapevo più dove fosse. Da giovane facevo il figo e me la mettevo con una collana come pendaglione" Figlio: Purtroppo presenta un deciso appiccicagnolo.. Cosa ne pensate? Buona serata Carlo
    1 punto
  34. Questa tipologia di tetra aquila/granchio è stata molto plagiata nel passato, appurati diversi pezzi fake derivati da fusione e coniazione, a fine anni 80 furono sequestrati pure dei conii fake.
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  35. RIC 1035,anno coniazione 159/160 da Augusto.prese da rete
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  36. Bellissimo... sono solo 70 anni fa'. Lettere di conferma per poter essere sicuri di partire. Oggi bastano pochi secondi... SMS Watszap...
    1 punto
  37. Bilancina lombarda fine 1700 inizio 1800, non è in buone condizioni e sembra anche incomplete dalle foto, il suo valore potrebbe aggirarsi 60-70 euro
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  38. Buondí. Inseritá tra l'altro nelle mie solite richieste...😁
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  39. Potrebbe buongiorno😁 Ho notato con stupore invece, che la calligrafia del mittente é proprio" fuori tempo" . Ma ne ho vista una cosí a quei tempi. Sembra modernissima. Sí Fatto😁
    1 punto
  40. DE GREGE EPICURI A me non risulta la possibilità di lettere aggiuntive dopo la S, sarà una irregolarità del metallo.
    1 punto
  41. Salve @Ale75,Marco mi conferma Eraclio e che bisogna rovesciare la seconda foto per capire meglio
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  42. Ciao, il ritratto non è proprio nitido da foto ma le lettere ben visibili della legenda dietro la testa confermano che si tratta dell'augusta Lucilla, moglie dell'imperatore Lucio Vero. La figura sul rovescio, siccome da foto io non riesco a vedere nemmeno una lettera che sia indicativa, per me potrebbe essere piu quella della Concordia seduta con cornucopia e patera. Non escluderei del tutto l'ipotesi di Giunone con neonato. Sta a te se riesci ad individuare qualche lettere riuscire a catalogarla correttamente 🙂. Posto foto di due esemplari con la Concordia e con Giunone. ANTONIO
    1 punto
  43. Genny, non devi neppure pensarlo! Non mi è lontanamente passato per la testa. Probabilmente il tuo smartphone (se sei con quello) non permette di leggere i 4 fogli del foglio elettronico. Cosa molto molto comune, perché il formato non è proprio “di uso comune”. un caro saluto 🤗
    1 punto
  44. A 1700-year-old statue of Pan unearthed during the excavations at Polyeuktos in İstanbul Anatolian News . Marmara and Thrace Article The 1700-year-old statue of Pan was unearthed during the excavations conducted by İstanbul Metropolitan Municipality (Istanbul Metropolitan Municipality Cultural Heritage Department) at the Polyeuktos site. The excavations at Saraçhane Archaeology Park, where the Church of St. Polyeuktos is located, have been ongoing continuously since June 8, 2022. During the excavation works at Saraçhane Archaeology Park, which is located in the Saraçhane area of Fatih district, Istanbul, a 1700-year-old statue of Pan was unearthed at the site of the Church of St. Polyeuktos. http://www.anatolianarchaeology.net/wp-content/uploads/2023/07/statue-of-Pan-1024x762.jpg Mahir Polat, the Head of İstanbul Metropolitan Municipality (İBB) Cultural Heritage Department, announced the discovery of the Pan statue on his social media account. “This morning, we unearthed yet another magnificent archaeological discovery in history-rich Istanbul. In the heart of Istanbul, at our excavation site in Saraçhane, we uncovered a 1700-year-old statue of Pan from beneath the ground. Together with the previously found statue, we now have reached the section of İstanbul’s lost Roman Palace. The excavation at Polyeuktos has revealed remarkable insights into the city’s past.” Indeed, İstanbul is a treasure trove of history and a tourism paradise. Together, we will work hand in hand to elevate it to the well-deserved status of a world tourism hub.” Pan In Greek mythology, Pan is a deity associated with nature, forests, and shepherding. He is often depicted as a creature with the upper body of a human and the lower body of a goat, known as a “satyr.” Pan is linked to the forces of nature and is frequently seen in forests, mountains, and among shepherds. Pan is considered the protector of shepherds and is renowned for his ability to play the flute. It is believed that his melodic tunes bring life to nature. He is also seen as a somewhat mischievous and frightening figure who sometimes plays pranks on shepherds. http://www.anatolianarchaeology.net/wp-content/uploads/2023/07/Pan-1024x681.jpg Pan’s association with nature and his presence among shepherds is an integral part of Greek mythology and ancient beliefs. Pan is known as the companion of Dionysus and frequently takes part in festivals associated with him. Additionally, he interacts with other gods in Greek mythology. For instance, in one story, Pan is caught eavesdropping on the Pantheon, the place where the gods assemble on Mount Olympus. The god Pan holds a significant place in Greek mythology as a figure associated with the power of nature, nature’s sounds, and wild life. The Church of St. Polyeuktos The Church of St. Polyeuktos is located in the Saraçhane neighborhood of the Fatih district in Istanbul. The church is known to have been built during the 5th century, in the reign of Emperor Theodosius II. http://www.anatolianarchaeology.net/wp-content/uploads/2023/07/Sarachane.jpg Photo: Yunus Emre Günaydın/AA The Church of St. Polyeuktos was one of the most important churches of the Byzantine Empire. Emperor Theodosius II ordered its construction, and the church was completed during the reign of his son Emperor Arcadius. The name of the church comes from St. Polyeuktos, who was the sister of Aelia Flaccilla, the wife of Emperor Theodosius II. During the Byzantine period, the church served as a significant center for religious ceremonies. However, in the 12th century, it suffered significant damage due to an earthquake but was later repaired. In the 15th century, after the Ottoman Empire conquered Constantinople (Istanbul), the church was converted into a mosque and renamed as the “Eski İmaret Camii” (Old Alms Mosque). https://www.anatolianarchaeology.net/a-1700-year-old-statue-of-pan-unearthed-during-the-excavations-at-polyeuktos-in-istanbul/#google_vignette
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  45. DE GREGE EPICURI Non sembra un delfino, ma un cerchio inciso solo parzialmente.
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  46. In fine, il monetiere più minuto. Gli mancano 3 cassetti e lo sportello frontale, ma non ci si può lamentare per 20£! È pure l’unico monetiere che possiedo con cassetti in stile inglese. Credo sia il più vecchio dei tre, con evidente usura e molte tacche: Il velluto era assente, ma è bastato acquistare rotelle per-tagliate di peltro del colore desiderato (sono andato con il verde scuro). Piacere mio di essere tornato Pure io per molto tempo ho utilizzato vassoi in fioccato o velluto industriale (che sinceramente vanno più che bene per la conservazione), ma dopo aver fatto cadere un vassoio ho deciso di optare per qualcosa di più sicuro. Poi ripeto, con il costo dei monetieri in Italia non mi sarebbe mai passato per la testa di acquistarne uno, molto meglio 10 monete antiche 😂
    1 punto
  47. Ecco il “follow up” dell’ultima risposta: È stato un lavorino lungo e fastidioso (perfetto per il lock down), ma alla fine ne è valsa la pena!
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  48. Sperando di fare cosa gradita agli appassionati di medaglistica, di medaglistica gonzaghesca e a tutti i numismatici curiosi, ho reso disponibile su academia.edu l'articolo (gratuitamente scaricabile in pdf) recentemente pubblicato da Panorama Numismatico dal titolo "Una medaglia di Cesare I Gonzaga conte di Guastalla". La medaglia, di cui si conosceva l'esistenza già dal XIX sec. grazie a copie in galvanoplastica del dritto e ad un esemplare in collezione privata, ritenuto una fusione postuma e recentemente comparso in una vendita all'incanto, venne rinvenuta nel 1958 e fu pubblicata nel 1968 su Aedes Muratoriana. La scarsa distribuzione della pubblicazione, la scarsa qualità della sola immagine del dritto e l'assenza dei dati ponderali mi hanno indotto a riproporne la pubblicazione su P.N. Di seguito il collegamento all'articolo in pdf: https://www.academia.edu/130309549/Una_medaglia_di_Cesare_I_Gonzaga_conte_di_Guastalla Mario
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  49. DE GREGE EPICURI Nella Grecia classica sembra non esistesse un vero concetto di pace (eirène): la pace era in sostanza una tregua fra le guerre, lo stato di guerra essendo permanente. E a Roma? Non sembra che le porte del Tempio di Giano siano rimaste chiuse più di 2-3 volte...A differenza dalle poleis greche, Roma ebbe sempre la necessità o l'imperativo di estendersi, assoggettare vicini, annettere territorio, conquistare bottini di guerra: per motivi demografici, per non sentirsi condizionata dagli altri popoli, per pagare l'esercito e distribuire terre ai veterani. Fu quindi, che ci piaccia o no, uno stato fortemente bellicista, colonialista, imperialista. Anche se, specie dopo Augusto, gli devono essere riconosciute grandi capacità di inclusione e integrazione ("imperialismo democratico" secondo Gramsci, che si riferiva soprattutto all'estensione della cittadinanza e dei diritti). Gli unici limiti all'estensione dell'impero furono costituiti quindi da: difficoltà/impossibilità a controllare un territorio troppo grande, anche con spese militari enormi; alcune cocenti sconfitte su alcune direttrici espansionistiche (Varo per la Germania, numerose sconfitte coi Parti): per cui alcuni imperatori preferirono scegliere politiche di consolidamento e pacificazione (lo stesso Augusto e poi Tiberio,Domiziano, Adriano, Antonino il Pio...) Forse sto allargandomi troppo; ma era per sottolineare che le divinità della Guerra, nella storia di Roma, sono sempre state centrali e fondative: Bellona, i Dioscuri, e soprattutto Marte, di cui oggi mi occupo. Marte ovviamente si imparenta con l'Ares greco, di cui troviamo immagini nelle monete dei Mamertini in Sicilia; questi mercenari campani finirono per allearsi con Roma, dopo una fugace amicizia con Cartagine. Marte compare anzitutto come padre dei gemelli (come si è già visto nel post: La lupa e i gemelli), o forse solo di Romolo (ma erano eterozigoti!?), avuti dalla vestale Rea Silva. Cresciuti, uccideranno il perfido Amulio e rimetteranno Numitore sul trono di Alba Longa. Penso che la didracma romano-campana (280-276 a.C.), con Marte e la protome di cavallo, possa rappresentare bene questa prima fase.
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