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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/24/25 in Risposte
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Le monete che subiscono una pulizia così aggressiva, e magari anche dei lavaggi con l'apposito liquido, incontrano più difficoltà a patinare. Non solo... Specie se sono state sottoposte a pulizia aggressiva (come in questo caso) aumentano ulteriormente le probabilità di sviluppare patine irregolari, con punti che non patinano e con delle tonalità di colore molto sature e forti, quasi "elettriche". Quindi, è già tanto che questa povera moneta ti inizi a patinare; ma che patini anche "bene" (visto soprattuto la "sevizia" ricevuta), mi rimane difficile pensarlo. Direi che faresti prima a prenderne una in alta conservazione e con una patina già gradevole di suo (cosa questa non difficile, ma nemmeno facile, specie se cerchi una patina "spessa e frastagliata" tipica della moneta non circolata; purtroppo sono monete tanto lavate per quanto sono comuni). Questa è la mia, che mi sono tenuto e non l'ho venduta in asta. La patina può piacere o no, ma trovarla così, ti assicuro che non è stato per niente facile (soprattutto perchè in conservazione davvero altissima, con un lustro spesso e integro, e con solo qualche graffio molto superficiale nel campo del dritto. Osserva la pulizia della guancia, del colletto della divisa al dritto o la pancia del cavallo in primo piano). Di "sevizie numismatiche" ne ho fatte anche io nel corso del tempo, cosa che in un certo senso, un po più di niente mi ha permesso di capire. Da bambino avevo pulito qualche moneta (non ai livelli della tua moneta, dato che mio papà mi stonava sempre di non farlo). Vi mostro due aquilotti che sono stati puliti una vita fa (una 40na d'anni?), poi una ventina di anni fa circa sono stati passati nell'apposito liquido, ed ecco come si presentano ora. Conservati in monetiere per questi 20 anni. Questa che presento per prima avrebbe anche preso una patina relativamente "gradevole", se non fosse che la tonalità è, come accennavo sopra, molto particolare per le forti saturazioni di colore, specie per la predominanza di giallo. Si notano poi come il campo e il ritratto (ovvero, tutte quelle zone maggiormente esposte all'azione meccanica della pulitura) non siano patinati. La patina è presente solo tra la legenda, e in prossimità dei rilievi. Evidentemente da piccolo la pulii ma senza insistere troppo, così che la zona del metallo tra le lettere della legenda hanno conservato parte dell'integrità superficiale del metallo che gli ha permesso di patinarsi molto sottilmente. Altro esempio. Una patina molto più irregolare, anche qui con tonalità molto forti e con zone non patinate più ampie in paragone con la precedente Insomma, la patina è un mondo dentro un altro mondo... e ci si può perdere per la complessità dell'argomento. Di certo, non influisce solo l'ambiente di conservazione, ma anche tutta la vita pregressa della moneta. Una patina non si "improvvisa" per cercare di migliorare un esemplare che, con tutto il rispetto, è stato praticamente rovinato; non dico in questo caso non ci sia speranza... ma... campa cavallo! Dato che parliamo di monete che hanno un costo decisamente abbordabile, direi che sul discorso "patina", se davvero piace, si può fare di più Per approfondire: Interessante discussione su un'esperimento "molto ben riuscito" (il virgolettato è d'obbligo ) Delle "sane" gallerie degli orrori, con costi altrettanto raccapriccianti, che vedono come protagonisti degli sventurati Dollari Morgan http://www.jhonecash.com/coins/tonedmorgans.asp https://paradimecoins.com/blogs/articles/toned-morgan-silver-dollars Qui hanno dato pure il nome alle "patine"4 punti
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Buonasera a tutti, mi fa piacere vedere che questa discussione si sia ripresa dopo un po' di tempo e ne approfitto per condividere questo nuovo 8 tornesi "SICL" che sono riuscito a mettere in collezione. Purtroppo è carente proprio sulla legenda, ma è comunque discretamente visibile e, tutto sommato, non mi sembra malaccio.4 punti
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E bravi i detectoristi .. senza di loro questa importante scoperta non sarebbe avvenuta. Paese con leggi intelligenti che beneficiano tutte le parti coinvolte: chi rinviene la moneta, il museo locale, tutta la comunità che puo’ godere dell’oggetto, gli studiosi che ricostruiscono la storia del Paese..3 punti
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E poiché, come dite a Napoli "C'a nisciuno è fesso" si chiude anche questa. E, caro @tuttologo, sarà così anche in futuro per tutte le eventuali discussioni simili.3 punti
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😁😄 no la vita non è strana e’ solo - per fortuna a volte - ingiusta 😆2 punti
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È un difetto tipico di alcuni dritti del SICL... Anche il mio esemplare presenta la stessa schiacciatura in quel punto.2 punti
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Scusa Ale,hai ragione la vista peggiora,avevo confuso la legenda con le figure.Excuse me Ajax,sometime I go fast without Thinking2 punti
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https://www.thehistoryblog.com/archives/73761 Gold pendant find sheds light on county's history Colchester and Ipswich Museum Services The 19.6mm (0.7in) diameter high quality gold coin pendant is the first evidence of "elite groups of people" in the Thaxted area in the 6th Century The discovery of an early medieval gold coin pendant "literally sheds a light" on a period of a county's history about which little is known. The piece of jewellery is a 6th Century replica of a Byzantine coin and was found by a metal detectorist near Thaxted, Essex. It was minted in Europe and then brought over to England. A coroner has declared the find treasure and Saffron Walden Museum hopes to acquire it. Historian Lori Rogerson said it was one of a number of recent finds which were "flipping what we thought we knew about Essex at this time on its head". "Because in this period we have no written record for the county, it really is in the dark for people working in archaeology and heritage - so this find literally shines a light on that time," the county finds liaison officer added. Colchester and Ipswich Museum Services It depicts the Byzantine emperor Justin II on one side and a seated Constantinopolis holding a sceptre and cross on globe on the other The coin is an imitation of one struck in the name of the Byzantine emperor Justin II, who ruled from AD565 to 578. Miss Rogerson said the replicas were minted in several of the post-Roman Empire kingdoms by various European tribes to "give the impression they had the same level of authority as the empire". Similar objects from the 6th and 7th Century are rare finds in Essex, unlike in Kent, Suffolk or Norfolk, she said. "The gold is really high quality and it is an elite object, but we don't get these high status objects found through commercial archaeology, so if this hadn't been found, we'd have had no idea there were these elite groups of people in this area at this time," she explained. "We know there are high status individuals at Prittlewell, but we are now getting glimpses of where else they were in Essex." Some artefacts from the Prittlewell Prince burial are on permanent display at Central Museum in Southend Miss Rogerson was referring to a complete burial chamber of a man dubbed the Prittlewell Prince, which were found near Southend-on-Sea in 2003. Archaeologists unearthed a burial chamber dated AD580 to 605 - full of amazing objects. Colchester and Ipswich Museum Services Another recent find helping expand knowledge about 6th Century Essex is this finely made 7th Century ring, discovered in Epping Forest "Without the discovery of other high status burials in Essex, it's these chance finds that fill in the gaps for us which are missing in the archaeology," she said. "The Thaxted pendant means we've got evidence of elite early medieval people from all four corners of the county now - including lots from Colchester, a finger ring from Epping Forest, the Prittlewell burial, and a couple from Chelmsford." https://www.bbc.com/news/articles/cpwqw2dgk8xo2 punti
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Rare gold coin of Queen Berenice II unearthed in Jerusalem’s City of David A tiny, but extremely rare, gold coin dating back more than 2,200 years has been unearthed during an excavation within Jerusalem’s City of David National Park at the Givati Parking Lot. This is the first time that this type of coin has been found in a controlled archaeological context. Both sides of the gold coin of Queen Berenice. Credit: Eliyahu Yanai, City of David The quarter-drachma coin, made of nearly pure gold (99.3%), dates from about 246 to 241 BCE, during the reign of Ptolemy III of Egypt and his queen, Berenice II. Only about 20 examples of this coin are known, and this is the first one to be discovered outside Egypt, the center of Ptolemaic power. On the obverse, Berenice II is depicted wearing a diadem, veil, and necklace. The reverse features a cornucopia, the ancient fertility and prosperity symbol, flanked by two stars and inscribed in Greek letters “ΒΑΣΙΛΙΣΣΗΣ” — “of Queen Berenice.” This is uncommon for the era; unlike most depictions of queens as consorts, Berenice is not depicted in this case as a consort but as a ruler. The coin was most likely struck in Alexandria, perhaps as a donative reward for soldiers who had just returned from the Third Syrian War — one of the most significant wars fought by the Ptolemaic Kingdom of Egypt against the Seleucid Kingdom of Syria. The gold coin of Queen Berenice. Credit: Eliyahu Yanai, City of David The discovery also has deep implications for the history of Jerusalem. For many years, scholars have believed that after the destruction of the First Temple in 586 BCE, Jerusalem remained a small, peripheral town with little economic influence. But this coin, along with other mid-3rd-century BCE finds, tells a very different story. Queen Berenice II herself was a remarkable historical figure. Born around 267 BCE, she originally ruled Cyrenaica after the death of her father before marrying Ptolemy III, bringing back her homeland under Egyptian control. She was celebrated in the royal cult, honored as a goddess, and revered for her cultural heritage when she dedicated a lock of her hair, inspiring the constellation Coma Berenices. Her death was sudden and violent in 221 BCE, when she was assassinated on the orders of the regent Sosibius shortly after her son took the throne. The coin and other pieces of jewelry found at the Givati Parking Lot excavation will go on public display in early September at the 26th Annual City of David Research Conference. https://archaeologymag.com/2025/08/gold-coin-of-queen-berenice-ii-in-jerusalem/2 punti
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Io eviterei di perdere tempo con questo personaggio... https://ebay.us/m/SYoBqm E chiaro che usa il forum come "trampolino di lancio"per le sue inserzioni sulla baia,ma la cosa che più mi infastidisce e che ci ha preso per dei fessi...2 punti
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Buonasera, vorrei portare alla vostra attenzione le foto di un 5 lire "cinquantenario" acquistato sul sito katawiki. La moneta non ha una perizia certificata ma è dichiarata SPL dal venditore. Vorrei un parere da chi ne sa più di me se detta valutazione è corretta. Di seguito le foto del fronte e del retro fornire dal venditore (la moneta mi è stata spedita ma non mi è ancora pervenuta. Quando in mio possesso proverò a fare anch'io delle foto anche se dubito di farne di migliori)1 punto
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Pseudo-imperial solidus reveals Essex elite A gold pendant of a pseudo-Byzantine solidus coin discovered by a metal detectorist in Thaxted, Essex, is shedding new light on the presence of a wealthy elite in early medieval Essex. http://www.thehistoryblog.com/wp-content/uploads/2025/07/Pseudo-solidus-430x264.jpgThe gold coin is an imitation of a known issue by Emperor Justin II (r. 565-578 A.D.). The obverse features a portrait of the helmeted and cuirassed emperor facing forward, holding Victory standing on a globe in his right hand and shield in his left. The inscription reads DN IVSTI-NVS PP AVG which stands for “Dominus Noster Justinus Perpetuus Augustus.” The reverse has a personification of Constantinopolis seated holding scepter and cross on globe. The inscription reads VICTORI-A AVGGG, meaning “Victoria Augustorum” (the Victory of Three Emperors), with the mintmark CONOB (ie, the Constantinople mint). http://www.thehistoryblog.com/wp-content/uploads/2025/07/Justin-II-solidus-430x211.jpgRough imitations of original imperial Roman and Byzantine gold coins were minted by early medieval kingdoms of the European mainland as an attempt to cadge some of the imperial authority and prestige represented by gold coins that were by then very rarely circulating in the Germanic territories. Examples of pseudo-imperial solidi minted by Anglo-Saxon, Frankish, Lombardic, Burgundian, Visigothic and Ostrogothic rulers have been found in Britain, more of them in pendant form than as unmodified coins. http://www.thehistoryblog.com/wp-content/uploads/2025/07/Pseudo-solidus-obverse-reverse-sides-top-430x295.jpgThe placement of the suspension loop — soldered above the middle of Justin II’s head — indicates the coin was meant to be worn with the obverse portrait facing outwards because the reverse’s die axis is at the 5 o’clock position, not noon. The significant wear on the reverse confirms that it was the side against the skin. The style of the loop with five longitudinal ribs is typical of pendants produced in the late 6th and early 7th century. The pendant has been declared treasure and will now be assessed by a valuation committee. A local museum will be given the opportunity to acquire for the assessed value. The Saffron Walden Museum is hoping to acquire it.1 punto
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Ciao Purtroppo in numismatica è vero solo in parte. Il tempo può migliorare qualcosa che è stato manipolato / compromesso, ma quando il metallo è integro influenza molto positivamente lo sviluppo della patina. Un esemplare lavato invece, o peggio ancora pulito, molto molto difficilmente godrà di quello stesso appeal che invece potrebbe sviluppare una moneta sana e integra; uso il condizionale perchè essendo un aspetto non misurabile, la "bella patina" rimane Comunque affidata alla casistica nonostante tutte le accortezze che si possano prendere. D'altronde, se si dice che una "bella" patina impreziosisce un esemplare, ci sarà pure un perché… non è cosa facile trovarla! Giusto per rendere l'idea... ecco una patina sana che conferisce a questa moneta un appeal decisamente inusuale (infatti me la sono tenuta. Anche se non colleziono più, certi esemplari ho deciso di tenerli comunque con me: non è FdC, ma è... semplicemente, BELLA! )1 punto
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@ilnumismatico, come sempre una lode a questo tuo post, lo conserverò come una "lezione didattica di numismatica sulle patine". Effettivamente hai ragione, conviene prendere un altro esemplare in alta conservazione con la sua bella patina. Credo di aver capito che le patine non sono così scontate e che c'è patina e patina ( naturale ed irregolare ), e che siamo invasi da monete lavate. Ciò non toglie che comunque proverò a far patinare la mia moneta, per mera curiosità, ma temo che ci vorranno anni prima di ottenere una risposta - ammesso che faccia in tempo prima che qualcuno nel frattempo "non mi fischi da lassù" - 🤣. Complimenti per il tuo 2 lire del 1917. Grazie.1 punto
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sono dei bei interi postali, la prima ha visto tempi migliori ma è sempre raccomandata e vissuta. il parlare di valori gemelli tra francobollo e valore stampato dell'intero postale è una cosa un pò tirata, il vero interesse dei valori gemelli "genuini" è dato dal fatto che al momento dell'acquisto si sono presi due/tre francobolli dello stesso valore o perché rimasti gli ultimi dei fogli, oppure perché nella cartella dei vari valori bollati, vi fossero più tipi di francobolli e chi li ha staccati dai fogli e venduti, li ha prelevati a caso, vi sono molti collezionisti che collezionano valori gemelli, altra specializzazione della storia postale. quando invece il gemello si forma con l'intero postale, è a mio personale parere, meno intrigante e lo si riesce a vedere spesso, per integrare l'intero o per la tariffa magari aumentata, oppure per i servizi accessori come raccomandata, espresso, posta aerea, fermo posta ecc.1 punto
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Ciao @Antonino1951 Io credo sia quella,si legge abbastanza bene P SAB sulla sua moneta 😊1 punto
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Francia, scoperto un mausoleo romano vicino Lione: “eccezionale” secondo gli archeologi In Francia, a Saint-Romain-en-Gal, vicino a Lione, sono stati rinvenuti i resti di un mausoleo romano di grandi dimensioni, dedicato a una personalità eminente. Secondo gli archeologi si tratta di una scoperta eccezionale. Una scoperta definita “eccezionale” dagli archeologi francesi, quella che è stata fatta quest’estate a Saint-Romain-en-Gal, cittadina di circa 2mila abitanti alle porte di Vienne, vicino a Lione, dove si trovava un importante insediamento di epoca romana, e dove oggi è possibile visitare il relativo sito archeologico. Durante la campagna di scavi condotta nelle scorse settimane, gli archeologi hanno scoperto, nel settore occidentale del sito, un mausoleo le cui dimensioni singolari lasciano supporre che fosse dedicato a una figura molto importante del mondo romano, la cui identificazione è ancora da definire. In tutta la Francia sono noti soltanto 18 mausolei a tumulo, ma questo, fanno sapere gli archeologi del Musée Gallo-Romain di Saint-Romain-en-Gal, è l’unico edificio circolare in elevazione in questo stato di conservazione. Costruito intorno al 50 d.C., con un diametro interno di 15 metri, doveva essere alto più di 6 metri, in modo da essere visibile a tutti coloro che transitavano o arrivavano nella colonia romana di Vienne, in particolare dal fiume Rodano. Queste dimensioni, spiegano gli archeologi, dimostrano l’importanza del personaggio qui sepolto, personaggio che, “anche da morto, doveva essere ancora presente nel mondo dei vivi. Certamente un personaggio appartenente all’élite aristocratica, con un ruolo politico importante e legato al potere imperiale”, spiega Giulia Ciucci, archeologa e direttrice scientifica dei siti archeologici del museo. Il mausoleo di Saint-Romain-en-Gal fu infatti costruito sul modello di quello di Augusto a Roma (27 a.C.-14 d.C.), il primo imperatore romano. “Abbiamo tutti sognato di partecipare a degli scavi e di essere presenti quando viene fatta una scoperta”, afferma Martine Publié, vicepresidente del dipartimento del Rodano, responsabile della Cultura, del Turismo, dell’Attrattività e della Vita Comunitaria. “Questi scavi lasceranno senza dubbio un segno indelebile negli studenti di archeologia coinvolti in questa campagna del 2025, così come nei visitatori che hanno potuto assistere in diretta alla scoperta delle tracce del loro passato per tutta l’estate”. Il mausoleo scoperto a Saint-Romain-en-Gal. Foto: Julien Bourreau / Musée Gallo-Romain di Saint-Romain-en-Gal Il mausoleo scoperto a Saint-Romain-en-Gal. Foto: Julien Bourreau / Musée Gallo-Romain di Saint-Romain-en-Gal Il mausoleo scoperto a Saint-Romain-en-Gal. Foto: Julien Bourreau / Musée Gallo-Romain di Saint-Romain-en-Gal “Questa scoperta sottolinea tutta la vocazione del museo del sito di Saint-Romain-en-Gal”, afferma Émilie Alonso, direttrice del museo dipartimentale. E adesso “l’avventura è solo all’inizio”, conclude Giulia Ciucci, perché ora cominceranno gli studi per capire chi era il personaggio qui sepolto, ma non solo: gli scavi condotti in collaborazione con le università di Aix-Marseille, Marie-et-Louis-Pasteur di Besançon e il CNRS proseguiranno durante le estati del 2026 e del 2027. Non si tratta comunque dell’unica scoperta. Gli scavi archeologici condotti quest’estate nei pressi delle Terme Settentrionali di Saint-Romain-en-Gal hanno permesso di scoprire tre botteghe risalenti al I - II secolo d.C., facenti parte di un edificio commerciale già individuato tra il 1989 e il 1990, comprendente almeno otto botteghe e aperto su un portico che riparava i clienti dalle intemperie. Gli scavi condotti da Benjamin Clément, docente di Antichità e Archeologia Romana presso l’Università Marie-et-Louis-Pasteur di Besançon, e da Marine Lepée della École Française di Roma, insieme ai loro studenti, hanno dimostrato che il complesso economico fu distrutto da un incendio. Due botteghe con vasca erano chiaramente occupate da strumenti che servivano per compattare i tessuti di lana (in modo da renderli più resistenti e alle volte anche impermeabili) calpestandoli, in particolare la toga bianca indossata dai cittadini durante le loro attività civiche. È stata inoltre portata alla luce una terza bottega dotata di un forno per la lavorazione del vetro o per la cottura. La qualità dei reperti, unita alla diversità delle attività artigianali osservate, chiariranno l’attività economica di questo quartiere dell’antica Vienne. “Siamo ben consapevoli del commercio sulle lunghe distanze in quel periodo”, afferma Benjamin Clément. “Saremo adesso in grado di comprendere il commercio locale. Raramente abbiamo l’opportunità di avere oggetti così ben conservati per arrivare a tanto nella nostra comprensione”. https://www.finestresullarte.info/archeologia/francia-scoperto-mausoleo-vicino-lione-eccezionale-secondo-archeologi1 punto
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Quello che mi chiedo è cosa spingeva tutti questi nonni a comprare queste patacche? Nostalgia? Curiosità? O cosa? 🤔 Arka # slow numismatics1 punto
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E' così. Al contrario il tappetino è invece un buon isolante.1 punto
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il primo presenta . X . quindi Milano o Venezia, q. MB , il secondo direi Vienna fino al 1955, SPL1 punto
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Ciao Paolo, per scrupolo, ho ricontrollato. Manca l’intera produzione della medaglia per Napoli. Un caro saluto. Questa una versione d’argento Top Asta Nomisma 13/2019 Dicembre Lotto 981 Anno 1871 - Per il VII Congresso pedagogico italiano a Napoli - Esposizione Didattica 1871 Argento - 59,5 mm - 91,39 gr. - R2 - Opus: Luigi Arnaud - Varesi n. 364. Al dritto: Sirena di fronte, su base, sostiene lo stemma turrito della città di Napoli; ai lati merci di vario tipo e sullo sfondo il Vesuvio fumante e sole raggiante. In esergo: VII CONGRESSO PEDAGOGICO ITALIANO. Al rovescio: III ESPOSIZIONE DIDATTICA ITALIANA NAPOLI 1871 Campo vuoto per dedica, entro ghirlanda d’alloro avvolta da nastri contenenti le varie materie d’insegnamento. Dopo l’unità d’Italia, sull’istruzione primaria c’erano, molto ascoltate in quel momento, le proposte della Società Pedagogica Italiana, sorta a Milano, con il primo Congresso Pedagogico Italiano nel settembre 1861, a cura di un gruppo di maestri per la tutela della categoria, ben presto però strumentalizzata dagli intellettuali, che conduceva sperimentazioni didattiche e metodologiche, pubblicava rassegne e partecipava al dibattito del momento. Luigi Settembrini, scrittore e professore di eloquenza a Catanzaro (autore della famosa “protesta del popolo delle Due Sicilie”) nel VII Convegno Pedagogico Italiano tenuto a Napoli nel settembre 1871, dopo aver sostenuto che l’educazione non era cosa che s’imponeva solo mutando i progetti o stanziando somme maggiori o con nuovi ordinamenti, affermava che “essa è in mano nostra assi più che in balia del potere, e noi siamo i veri colpevoli se questa piaga, che ancora ci corrode le viscere, non apprestiamo, a breve andare, i dovuti rimedi”. Il potenziamento del controllo da parte dello Stato, tuttavia, finì con l’essere una scelta obbligata dettata dal fatto che non si sviluppò un iniziativa locale forte, ma pure per la distima in cui era tenuta la classe dirigente locale e per le pressioni della Chiesa. Descrizione dell’Incisore: Luigi o Aloysius Arnaud pittore, incisore, litografo e medaglista, nacque a Napoli nel 1817, per la capacità nell’incisione superò di gran lunga il padre Achille, diventando presto valentissimo incisore dei rovesci, dei dritti, di figure, ornati e caratteri, al contrario dei cultori di quest’arte che solitamente si specializzavano in un solo ramo. Professore presso la Scuola Tecnica di Napoli, eseguì medaglie per diversi eventi ufficiali. Il suo primo lavoro, ancora giovanissimo, fu il rovescio della medaglia per la serie Uomini Illustri “Giovanni Meli” nel 1834. Esordì ufficialmente nel 1837 con il rovescio della medaglia per le nozze di Ferdinando II di Borbone con Maria Teresa d’Austria. Nel 1847 si trasferì a Roma per perfezionarsi sull’incisione di pietre dure, per poi tornare a Napoli riprendendo il posto di incisore nella Regia zecca. Durante la sua feconda carriera di medaglista, troviamo anche medaglioni e lavori in Galvanoplastica, tecnica innovativa che venne introdotta a Napoli dal 1852, ed ebbe la sua applicazione proprio grazie a lui. Si legge che Luigi Arnaud fu l’artefice del dritto della piastra 120 grana del 1855. Morì a Napoli nel 1877. FDC.1 punto
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L' Amico fapetri ci mostra materiale assolutamente non usuale anzi direi eccezionale, gia' con approfondimento e spiegazioni, questa sezione se seguita puo' essere studio per chi ha voglia di capire, sono delle piccole docenze filateliche, .. approfittatene ragazzi.1 punto
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I think I have the solution already : Roman Republic, Quinarius ( 99 BC ) , Publius Vettius Sabinus Regards , Ajax1 punto
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Ciao @Auriate Questi quarti sono difficili da trovare belli e leggibili tutti. Non mi ricordo queste varianti, la mancanza di una V in AVGVSTE è sicuramente un errore, oppure la crepa sul tondello la copre... La I invece della Y invece non me la ricordo, ma varianti in questi quarti se ne trovano parecchie, quando torno a casa cerco se ne trovo altre.1 punto
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Buongiorno, purtroppo la moneta è una riproduzione da bancarella; si vede benissimo dai tratti somatici del Re , dal bordo sottile e arrotondato e dai FERT e nodi sul contorno. Normalmente quete riproduzioni pesano 22-23 grammi, invece dei 25 grammi di quella autentica. Non è argento, ma alpacca, una lega simile ma di scarso valore. Si trova a 5 euro . Saluti1 punto
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Molto bene, si , la cartolina doveva essere 12 lire, il 30 cent. Mazzini è decisamente molto tardo essendo un intero di RSI , la cartolina considerando anche il 30 cent. era affrancata per 11,50 in qualsiasi caso sotto affrancata di 50 cent., applicato il T di tassa ma non riscossa, non sappiamo di quanto e quindi se il 30 cent. è stato considerato oppure no, comunque è decisamente un bel pezzo di Storia postale1 punto
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Tanto per capire!!! La particolarità di questo "interno" è : usata in Repubblica quindi uso "tardivo" con francobolli repubblica e tassata perché la tariffa era 12 lire quindi inusuale? Tra virgolette metto termini di cui non sono sicuro 🫣 siano usati correttamente1 punto
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Magari sono solo indaffarati a rispondere ai molti altri "polli", pardon, volevo dire probabili acquirenti che li hanno contattati prima di te .... Sai per questo genere di cose bisogna avere pazienza...1 punto
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Salve,mio parere,la forma irregolare e i bordi arrotondati fanno propendere per un bronzo repubblicano,prendilo con le pinze perchè in queste condizioni penso sia impossibile una catalogazione corretta1 punto
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Nessuno ne è immune …. Siamo uomini e pertanto fallaci ….però la discussione è andata avanti 50 e più post , finché , il ritiro della moneta dalla vendita , non ha messo la parola fine a una ridda di ipotesi variegate che consideravano tutto e il contrario di tutto meno che la cosa più ovvia: le difformità della rappresentazione e l'incongruità dei tempi …. Punti rilevati già al 16mo post…. Quindi , si… succedeva anche ai Ratto , Hirsh e tutti gli altri, ma loro se ne sarebbero accorti subito , come , immodestamente, è successo a me…. Ecco a cosa serviva far curare gli acquisti dal numismatico di fiducia …e magari fargliele controllare prima di metterle in asta …1 punto
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Consultato il Brambilla, ma la medaglia in questione non è censita. Spiace.1 punto
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Non ci credo nemmeno se me lo dice tutta la NIP in coro... Tra l'altro mi piacerebbe sentire che favola gli avresti raccontato all'ipotetico compratore...1 punto
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Perdonami @tuttologo ma questo tuo atteggiamento non è accettabile. 1. il valore di una moneta dipende dalla conservazione. E' assai probabile che una moneta in buona conservazione valga 50 Euro. Se guardi il venduto vedi che i prezzi di vendita sono variabili. Il pezzo peggiore, venduto a 17 Euro, è in conservazione migliore della tua in cui non si legge nemmeno il valore, ossia non arriva alla conservazione MB. Qui i venduti su ebay: https://www.ebay.it/sch/i.html?_nkw=5+soldi+1675+genova&_sacat=11116&_from=R40&_sop=10&rt=nc&LH_Sold=1&LH_Complete=1 2. é cosa ben nota che i commercianti comprino per rivendere (lo chiamano commercio). Per cui probabilmente lo stesso commerciante pensa di venderla intorno ai 5-8 euro. Però è una vendita difficile. E' Difficile vendere monete in conservazione peggiore di MB, per cui dato che il commerciante assume il rischio che rimanga invenduta, ha valutato di comprarla al valore dell'argento. I soldi sono i suoi e ci fa quello che vuole. 3. é verosimile che il valore della tua moneta si aggiri proprio intorno a quanto detto sopra. Se proprio trovi l'interessato puoi venderla a 10 Euro, ma mi pare difficile. 4. Se ritieni di essere così bravo, vendila tu su ebay a 50 Euro, invece di criticare chi con competenza e pazienza ti aiuta e si becca pure degli insulti. 5. Sarebbe bene scusarti con la comunità. Capisco lo sfogo e la delusione, ma consiglio di modificare i messaggi di sfogo, che ritengo non accettabili.1 punto
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Ma pensa che io l’avrei presa per 51€!1 punto
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Vorrei sottolineare questo particolare estremamente significativo per la storia Museale del ns Paese: senza l’apporto ( donazione o acquisizione) delle raccolte private le Collezioni Pubbliche museali risulterebbero per lo piu’ in un insieme di ripostigli - fondamentali per carità - ma del tutto insufficienti per una storia organica della Moneta. Tutte le raccolte monetali Pubbliche nascono e si sviluppano grazie a quelle Private.1 punto
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Buongiorno,da diverso tempo non riscontro più problemi con le pubblicità, però da stamattina ogni volta che apro il Forum e/o una qualsiasi sezione mi appare il banner (se così si chiama)per la campagna delle donazioni...1 punto
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Buongiorno e buon Ferragosto, poiché questo thread è stato la causa della mia recente passione per il Viceregno, voglio condividere i miei acquisti.1 punto
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Per la verità me ne sono accorto in ritardo anche io..........e ho chiesto scusa. Per me è un onore possedere una moneta appartenuta ad un rispettato numismatico collezionista di monete classiche. Poi, ognuno di noi, in fondo, ha una mania..........io adoro Caracalla !!! 😉 Mario1 punto
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Questo è l'antoniniano cui accennavo. Purtroppo le mie foto fanno abbastanza schifo... Sorry, ma la moneta è bella. L'ho comprato dalla Numismatica Fornoni ad un convegno veronese anni fa. Non direttamente da Eugenio, il quale era già scomparso da tempo, ma dalla sua compagna e dal signore che è sempre nello stand con lei.1 punto
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Prova a fare un confronto con originale, è completamente diversa.. guarda sul retro i cavalli e l’Italia, sono fatti così male che non vuole essere neanche un falso ma è un tappabuchi..1 punto
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Buonasera a tutti, vorrei sapere quanto può valere questa banconota mai circolata che fa parte di un lotto di 5 banconote di serie consecutiva tutte nello stesso stato di conservazione, e magari anche il valore dell'intero lotto. non ho mai venduto banconote, me le sono ritrovate in casa erano di mio nonno, in caso di vendita su ebay qual'è il metodo migliore di confezionamento del pacco per la spedizione per non farla rovinare? Grazie a tutti! Riccardo Peso: Diametro: Metallo Presunto:1 punto
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Signori buonasera, ritengo sia venuto il momento di darVi qualche spiegazione più approfondita sulla moneta in questione. Rispondo subito a @profausto: ho indicato in un paio d'anni il tempo in cui ha "circolato" (nel senso più ampio del termine) la moneta perché, essendo stata coniata nel 1964 e supponendo che sia stata immessa nella circolazione ad anno avanzato e che mio zio l'abbia raccolta qualche mese prima dell'estate 1967 (il tempo di raccoglierne 100 per me e 100 per mio fratello), penso abbia "vissuto" un paio d'anni al di fuori della mia collezione. Se poi quei 2 anni li ha fatti in un cassetto o nella tasca di qualcuno io non posso negarlo. Certo la conservazione testimonia una circolazione molto modesta. A @Ric70 dico invece che ha ragione: la patina non è dovuta ai 50 anni nella plastica di un album, anche se devo dire che per tutti quegli anni passati lì non ha - fortunatamente - sviluppato quell'ossido verdastro che anch'io deploro in una moneta. Ma veniamo a come s'è formata la patina. Chiedo innanzitutto scusa a tutti gli estimatori delle patine e sconsiglio caldamente coloro che rientrano in questa categoria e sono deboli di cuore a NON LEGGERE OLTRE questo punto. Premetto che anche a me piace l'iridescenza che ha assunto questo 500 Lire: la foto è stata fatta senza flash per non esaltare vieppù i colori che comunque alla luce del sole divengono sfolgoranti. Ma c'è un ma... Questa moneta, come Vi ho già accennato, appartiene alle più che triple, ovvero all'album destinato a eventuali scambi o esperimenti. Esperimenti di qualsivoglia genere: alcuni possono far storcere il naso ai puristi. A mia difesa posso dire che li faccio raramente e con monete - sicuramente comuni - non FDC e del valore di pochi euro. L'intento è quello di "migliorarle" o di dimostrare qualcosa. In questo caso volevo dimostrare che è possibile trasformare una moneta ancora bella, ma non particolarmente significante, in un qualcosa che le avrebbe permesso di essere perlomeno apprezzata per quel "quid" in più ovviamente sperando di trarre in inganno (di nuovo mi scuso) anche occhi esperti. Ebbene Signori, ecco la rivelazione: questa patina è ARTIFICIALE, cioè da me creata - e senza particolare impegno - in brevissimo tempo. L'attrezzatura è semplicissima e facilmente reperibile. Ovviamente lo dico non per indurVi a ripetere il procedimento, ma per sottolineare che, purtroppo, anche una bella patina non è sempre indice di genuinità e per chi ritiene che rappresenti un surplus in una moneta di andare sempre molto cauto nell'acquisto. Ma procediamo nella descrizione della "patinatura". 1) La moneta si presentava opacizzata, ma senza particolari ossidazioni, per il lungo tempo trascorso nella bustina di plastica dell'album pertanto ho provveduto a bagnarla nel liquido per la pulitura dell'argento reperibile in qualsiasi negozio di numismatica. Come spesso accade, anziché migliorare, la moneta assume un colore "innaturale" che chiamerei "falso lucido". 2) Poiché a volte due negazioni fanno un'affermazione, così due bestialità possono fare cosa utile, ho rimosso questo "falso lucido" con trapanino munito di spazzola di ferro rotante a 15.000 giri/min. [credo che qualcuno sia svenuto... non credo di poterlo far rinvenire dicendo che la spazzola era di ferro dolce, preventivamente levigata sul incudine di ghisa, e di durezza inferiore alla lega argento-rame della moneta]. Il tondello a questo punto era pronto per essere sepolto nello zolfo in polvere puro al 90% (in un qualsiasi negozio di giardinaggio lo potete trovare come fungicida per le piante) ed esposto il tutto all'umidità dell'aria aperta. 3) Dopo dodici ore, non avevo idea di quanto ci sarebbe voluto allo zolfo per agire, ho estratto la moneta divenuta quasi nera. Colore pessimo. Per farla breve ho ripetuto i punti 1) e 2). 4) Il "bagno" nello zolfo in polvere questa volta è durato un quarto d'ora. Rimosso lo zolfo con acqua e spazzolino di plastica, ho dapprima versato una soluzione acquosa di solfato di rame sulla moneta lasciando asciugare all'aria aperta prima un lato e poi l'altro. poi ho ripetuto questo procedimento con una soluzione acquosa di permanganato di potassio. Questi due sali sono degli ottimi ossidanti e li ho scelti, praticamente, solo per il colore e perché - udite, udite - erano presenti nella scatola de "il piccolo chimico" che, guarda un po', mi fu regalata nel Natale del 1967... 5) La moneta a questo punto, si presentava incrostata di cristalli verde-azzurri e rosso-violacei peggio d'uno scoglio di mare. Ma dopo il consueto passaggio d'acqua saponata e spazzola di plastica era di nuovo liscia anche se si presentava a chiazze nerastre con punti dei colori dei sali usati. 6) Se qualcuno non ha ceduto allo sdegno e desidera sapere come va a finire questa storia, sarò felice di concludere dicendo che sono bastati un passaggio in un gel di glicerina per qualche minuto per togliere le ultime incrostazioni (a questo punto molto piccole) tramite emulsione ed un successivo risciacquo con acquaragia per rimuovere la glicerina perché la moneta fosse pronta per la lucidatura definitiva, ovvero all'ultima passata con spazzola rotante a 15k giri/min. il cui attrito, sebbene delicato, ha portato alla fusione dei microcristalli sulla superficie ed al risultato che avete potuto ammirare. 7) Il tutto non ha richiesto che un'oretta d'impegno alterno ed il risultato ha raggiunto la "maturazione" dopo una settimana all'aria aperta...1 punto
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