Vai al contenuto

Classifica

  1. grigioviola

    grigioviola

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      4919


  2. Rocco68

    Rocco68

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      10399


  3. simonesrt

    simonesrt

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      3534


  4. Poemenius

    Poemenius

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      5541


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/03/2020 in tutte le aree

  1. Oggi è un grande giorno per me, ho tenuto in mano il mio primo Cavallo Aragonese Aquilano ? Grazie per avermi fatto nascere questa nuova passione. Il prossimo passo sarà un buon testo per studiarli. Lo ri-condivido con le foto fatte da me, ma vi assicuro che dal vivo è molto più bello. Un Grazie a tutti Voi.
    6 punti
  2. Nell'autunno del 1985, durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio nei pressi di Dorchester, nell'area del Poundbury camp a ridosso della proprietà della Wyver Fireplaces LTD, E. Carter, H. Hallett, B. Mitchell e E. Vincent trovarono un ripostiglio di oltre 7000 antoniniani, il numero esatto non è noto in quanto manca una pubblicazione ufficiale e un catalogo pubblico del ripostiglio che è noto come "The 1986 Poundbury Hoard" (registrato nel libro della Robertson ai num. 695 e 972 e nel P.A.S. al numero IARCH-A9B532). Gli scopritori raccolsero le monete emerse durante lo sterramento in un secchio di latta e le portarono al Dorset County Museum che le inviò poi all'Ashmolean Museum per la pulizia e catalogazione. Di questo ripostiglio esiste attualmente solo una piccola pubblicazione, con una introduzione preliminare sul deposito, risalente al 2004, quasi 20 anni dopo la scoperta: "King, C.E. and Woodward, P.J., 2003 The 1986 Poundbury hoard of 3rd century antoniniani" Il ripostiglio presenta come pezzi più antichi, antoniniani di Etruscilla e Volusiano mentre presenta come termine di chiusura una cinquantina di antoniniani di Carausio. Gli imperatori gallici sono ben rappresentati per quanto riguarda Vittorino e i Tetrici, mentre sono presenti in misura minore Postumo, Mario e Leliano. Una buona rappresentanza è data anche dagli imperatori centrali Gallieno, Salonina e Claudio II, mentre in misura minore appaiono Valeriano I e II, Quintillo, Aureliano, Probo e Numeriano. Infine, il gruzzolo presenta anche un buon numero di emissioni imitative. Si tratta della tipica composizione dei ripostigli britannici interrati attorno alla fine degli anni '80 del 200, inizio 290 d.C. In questi ultimi giorni, per una serie di vicissitudini e casi della vita, sono entrato in contatto direttamente con il nipote del sig. B. Mitchell, uno degli scopritori, che attualmente sta vendendo la sua quota di proprietà del ripostiglio e questo è un piccolo assaggio della porzione di ripostiglio che mi sono portato a casa: Le monete sono quasi tutte inserite in buste con la catalogazione fatta dagli addetti del museo. Nel "mucchio" spiccano Etruscilla (in una emissione ibrida con Treboniano Gallo, che mi riservo di analizzare più dettagliatamente) e Aureolo in nome di Postumo, zecca di Milano, tipo SALVS. C'è poi un Tetrico, esemplare su bustina bianca, che in realtà non è un Tetrico ma un Vittorino, rovescio VICTORIA AVG che potrebbe riservare qualche particolarità, ma necessito prima di vederlo in mano. A questi pezzi poi ho aggiunto anche una rappresentanza di Valeriano, Gallieno, Salonina, Claudio II e Postumo. Quando mi arriverà il gruzzoletto, farò un'analisi più dettagliata.
    4 punti
  3. Ti mostro a titolo di confronto alcuni miei esemplari di diverse tipologie a confronto. Se hai bisogno di qualche dritta non hai che da chiedere e ti sarà dato.
    3 punti
  4. Dopo qualche ora di ricerche sono arrivato a questa conclusione: 3531! Se invece comprendiamo solamente le monete circolanti (escludendo dunque commemorative e da collezione), siamo a 405! Ho compilato un foglio Excel che allego al messaggio. E' un calcolo da prendere in difetto, in quanto potrei aver scordato qualche remota nazione oppure nella fretta mi potrebbe essere sfuggita qualche moneta. Le monete sono state catalogate per tipologia e non per anno. (Nel calcolo non sono presenti quattro commemorativa della Sierra Leone perchè la regina non era rappresentata di profilo, ma di fronte con altri personaggi della famiglia) Grazie @nikita_ ad avermi spronato a farmelo realizzare da me invece di avere una risposta semplice e pronta. Spero che possa ritornare fruibile a chiunque necessiti. ? Elisabetta II.xlsx
    3 punti
  5. Si tratta di "gettoni monetali" emessi a favore della Croce Rossa Italiana. I due esemplari del 1911 (ma coniati nel 1914 usando i nominali da 2 Lire e da 10 Centesimi della serie "Cinquantenario) furono coniati dalla Regia Zecca di Roma. L'esemplare da 2 Lire in argento è considerato Molto Raro (R2) dall'Attardi che dà la valutazione, in base alla conservazione, seguente: MB = 150; BB = 350; SPL = 700; FDC = 1.400 € (valori da prendere come puramente indicativi). Sempre l'Attardi considera, invece, il 10 Centesimi in Bronzo Comune (C) con valutazione: MB = 50; BB = 100; €SPL = 400; FDC = 700 €. Esistono altri Gettoni Monetali coniati dallo stabilimento Johnson - Milano nel 1915 e nel 1918, ma privi dell'indicazione del valore.
    3 punti
  6. Follis di Costante 2° , come avevi intuito. Il numero di catalogo è Sear 1110 cfr https://www.deamoneta.com/auctions/view/433/494
    2 punti
  7. "Il (presunto, acclamato) nuovo tipo di Tornese con il nome del Re al rovescio, non è affatto Nuovo, esiste da Filippo III e continua non appena Filippo IV prende il posto del padre, Uff.... il rovescio è già con PHILIPP IIII D G REX perchè proviene dai coni del Tornese con l'Ara..... Non appena fu pronto il conio del dritto....cioè la testa di Filippo IV venne modificato solo il dritto (testa) è tenuto il rovescio...." Le chiedo scusa se nel rispondere la cito ma è una mia prassi per evitare di saltare qualche parte. Sono pienamente d’accordo con lei e la sua affermazione. Forse però le è sfuggito che la mia era un’ipotesi e non una certezza. Comunque anche se ipotesi non è del tutto campata in aria. Io sono il peggior critico di me stesso e prima di fare certe affermazioni cerco di trovare tutte le possibili soluzioni alternative. L'ipotesi è nata dopo aver visionato un tornese NEAPOLIS REX ribattuto da un tornese con PHILIPP etc... Questo tondello ha portato a trovare una giustificazione al fatto dell'estrema rarità del tornese con NEAPOLIS REX. Poi ne è uscito un altro di tondello con le stesse caratteristiche che ha appena postato l'utente @eliodoro. Provo al volo ad indicare la mia lettura di ribattitura (sono abituato a spiegare le mie motivazioni). In verde ho indicato il sottotipo di tornese con legenda NEAPOLIS REX , tra l'altro, come potrà notare, con l'identico orientamento di legenda degli altri, mentre in rosso ho indicato l'impronta della ribattitura del nuovo (per nuovo intendo nuovo conio, nuova moneta e non nuova tipologia per essere chiari ma la cosa è ininfluente) tornese con PHILIPP... (si legge bene anche il numerale). Che sia il secondo a ribattere il primo è ovvio, basta vedere la cornucopia (in rosso) che sovrasta l'altra (in verde). Questa situazione cozza alquanto con quanto da Lei sopra scritto. Per il D/ nulla da dire... si vedono benissimo le due teste reali. "Ci sono infatti tornesi con l'Ara ( PHILIPP IIII D G REX ) nei primissimi mesi di coniazione (1621) poi tornesi con la TESTA (1621) quando Michele Cavo assume la carica di mastro di zecca..... con ( PHILIPP IIII D G REX ) sia al dritto che al rovescio ....... la sequenza chiara di queste coniazioni è trascritta nel mio lavoro sulla monetazione di Filippo IV degli anni 1616-1623; ovviamente a suo tempo presi foto dal Museo Romano e anche io per questioni di copyright, non posso inserire. A pag. 27, fig. 7 c'è il primo tornese con la testa di Filippo IV e pura caso ha la legenda al dritto e al rovescio con il nome del Re ed ha la data 1621 al rovescio; a pag. 61, fig. 37, c'è un altro tornese sempere con i titoli del Re, ed ha la data 1622 al dritto e 1621 al rovescio." Ho la sua pubblicazione e l'ho trovata veramente ben fatta, in particolare proprio perchè vi sono presenti immagini di monete che difficilmente si vedono tutti i giorni. Concordo quasi in tutto... "Ma ci sono talmente di queste monete..." Tranne quelle da me pubblicate!!! Quelle non esistono (per lei). (Una battuta che spero le strappi un sorriso. Lo sottolineo per non essere frainteso) "Se poi quando scrivo, ci si mettono le "bende" davanti gli occhi........." ??? Qui le chiedo scusa ma mi arrendo... non ho compreso, sicuramente un mio limite. Terminate le mie risposte arrivo al dunque. Lei ha fatto un'ottima disanima ma in tutto questo, ancora non mi ha motivato le sue certezze dell'inesistenza del tornese con legenda NEAPOLIS REX (tra l'altro nell'altro post le ho spiegato il perchè della stessa legenda su nominali diversi, concorda?). Stiamo menando il can per l'aia. Io ho fatto delle affermazioni motivandole con elementi per me oggettivi. Lei ha detto che non è così. Mi può spiegare cortesemente le sue motivazioni. Ci stiamo confrontando cosa che lei ha sempre auspicato, magari riesce anche a farmi fare un passo indietro, cosa che non ho mai avuto problemi a fare. Invece di quell' Uff... che non le rende onore proviamo ad intavolare un dialogo costruttivo e risolutivo.
    2 punti
  8. Buonasera a tutti voi Fratelli Lamonetiani, stasera ripropongo il mio Tarì Propago Imperi del 1716 Carlo VI d'Asburgo. Magliocca 94 Saluti Alberto
    2 punti
  9. Ok procedo cosi Arrivo a 100 e vedo quanto ci metto se non troppo vado ben oltre
    2 punti
  10. Ciao.. Direi un antoniniano con la Consecratio di Claudio il Gotico.. Attendiamo conferme o smentite.. Saluti Eliodoro
    2 punti
  11. La discussione seguente, molto interessante, verte su di una moneta quasi certamente relativa proprio a cio' che chiedi:
    2 punti
  12. Il bello, per me almeno!, di questa volta, è che sono entrato anche in contatto diretto con la persona (non è la prima volta a dire il vero) e che ci siamo fatti delle lunghe chiacchierate telefoniche via whatsapp condite dallo scambio di moltissime immagini:
    2 punti
  13. Se si dà per scontato che sia semplicemente perso
    2 punti
  14. Mi sfugge perchè due persone competenti come quelle sopra, quando discutono avendo tesi contrapposte, devo inframmezzare le loro tesi con frasi del tipo non ti rispondo neanche, non merita risposta, lasciamo perdere, ecc. Cosa servono? Capisco che ognuno voglia supportare la propria tesi, ma dare del cretino all'altro cosa serve? Se non considero il mio interlocutore degno di risposta, non gli rispondo e basta senza andare sul personale. Mia opinione sia chiaro.............
    2 punti
  15. A quanto pare pero' anche il resto non e' esattissimo: https://www.ilpost.it/2020/03/05/coronavirus-whatsapp-false/
    2 punti
  16. Sto seguendo in modo appassionato questa bellissima discussione. Queste "diatribe" fino a quando restano a livello di confronto di teorie senza spostarsi al personale, sono quelle cose che fanno bene al Forum e che lo rendono unico. Purtroppo il limite di dover per forza scrivere e non parlarsi direttamente, porta a volta ad espressioni poco felici che vengono interpretate come attacchi personali. I due principali protagonisti della discussioni li conosco entrambi (Vanni personalmente, Massimo in pvt) e li stimo entrambi. Vi prego di proseguire questa interessantissima discussione nel rispetto reciproco.
    2 punti
  17. Carissimo, nonostante sia consapevole che sarà inutile, nonostante il continuo rimando a un mio essere quello che “l’ho detto io” o quello che “l’ha detto lui”…che già è una contraddizione…. E nonostante non abbia alcuna voglia di perdere tempo con qualcuno che di “professione” sul forum gioca ad attaccar briga, sprecherò come detto altro tempo, ma lo faccio in favore degli altri, dopo di che, visto che ad A risponderai ancora C, la concluderò dandoti la soddisfazione di un inutile vittoria che non c’è… vado per punti (tra parentesi tue affermazioni che riporto pari pari): 1 (non ho memoria di monete coniate in due valori, di cui uno la metà dell’altro, con gli stessi coni) La tua momeria non esclude che esistano 2 (allora perché il mezzo tremisse avrebbe dovuto condividere in conio palesemente troppo grande per la quantità di metallo disponibile ?) Secondo questo principio, non dovrebbero esistere nemmeno i tremissi longobardi, larghi e bassissimi di peso 3 (Non sarebbe stato più logico realizzarne uno ad hoc , tipo quello per i quarti di siliqua, con cui la quantità data di metallo sarebbe stata più proporzionata e avrebbe reso le operazioni di coniatura più semplici e o poi pratiche??) La numismatica non è la fisica e non segue le leggi immutabili della logica. Casomai è il sistema della circolazione che si piega a delle leggi quasi certe (leggi di mercato, legge di Gresham etc), ma la numismatica in quanto tale può prescidere dalla logica, e ciò che è stato coniato può a volte sembrare assurdo, eppure reale. 4 (Per riuscire a coniare con un conio strutturato e calcolato per 1,5 grammi di oro una moneta pesante la metà, si sarebbe dovuti partire da una lamina finissima, col risultato di non avere a disposizione la giusta quantità di metallo da deformare riempiendo i vuoti del conio, oppure un fagiolino più spesso ma insufficiente ad allargarsi, con le pressioni e le metodiche in gioco, alle dimensioni del conio.) FALSO – l’oro è uno dei metalli più malleabili, e se questa affermazione fosse vera, oltre ai suddetti tremissi longobardi, non dovrebbero per esempio esistere gli argenti iberici a nome di Giustiniano coniati a 9 mm per 0,07 g (he scritto giusto 0,07!) 5 – (oltretutto si sarebbe potuta ingenerare confusione nel riconoscimento dei vari tagli al momento delle transazioni ( motivo per cui i vari tagli avevano impronte differenziate) quindi mi pare strano che sia stata adottata una soluzione così poco pratica) Questo è vero, ma come ho scritto , e come hanno creduto molti altri, la sporadica emissione di tremissi “mezzi” poteva essere cerimoniale, donativa, d’emergenza etc … comunque il medesimo problema esiste su diversi solidi da 21, 22 o 23 silique che si differenziano dalla norma magari solo per una piccola stellina o a volte nemmeno per quello 6 (il rasoio di Occam) Per quanto logicamente valido, non è inoppugnabile, altrimenti per fare un esempio, l’Antoniniano di Domiziano II, trovato da un contadino e di un imperatore diversamente ignoto non dovrebbe esistere o dovrebbe essere per forza falso. Potrei fare altri esempi …. Quindi viva il rasoio di Occam, ma l’interpretazione che dai tu è un po’ radicale…. E poi, la logica personale, non è mai assoluta… quindi… ciao ciao Occam…. 7 (l'intento fraudolento, quando si parla di zecche e monete , soprattutto in metalli pregiati ,non può assolutamente e storicamente essere escluso) Certo! Ma da lì a usare l’intento fraudolento per spiegare i pezzi che esistono e che sono coniati almeno su 150 anni da diversi conii in diverse zecche… insomma, ma pare proprio volersi mettere i paraocchi per avere una risposta semplice e veloce… e inutile 8- (La logica è per sua definizione sempre schiacciante. ) Si…ma non “la tua logica” … che è per sua definizione “tua” 9 (con un ben più plebeo e maneggiato, oltre che meno attenzionato, tremisse...) Questa, scusa, è proprio una sciocchezza, messa lì per tentare di avere ragione… Il tremisse NON è plebeo per nulla Aveva un valore e un potere d’acquisto molto alto (io parlo sempre di VI e VII secolo) Era emesso in zecche che coniando oro erano sotto il diretto controllo imperiale, separate da quelle che coniavano bronzo Era emesso al pezzo e non al marco e le oscillazioni sono sempre minime sui pezzi ben conservati Negli scavi non si trova praticamente mai tra le monete “smarrite” perché il suo valore era talmente altro che il recupero valeva ogni fatica 10 (lo stretto controllo ponderale di zecca, trattandosi di probabili opere truffaldine, realizzate al di fuori dei dettami della zecca stessa, non vedo come lo si possa invocare.... delle due , l’una esclude l’altra... se sono clandestini ovviamente non passavano i controlli, sennò che senso avrebbero avuto.) Qua inizi a spostare l’attenzione Prima è un prodotto truffaldino interno alla zecca poi diventa un prodotto esterno…. Allora, chiariamo, i mezzi che ho pubblicato non sono moneta imitativa, e non sono moneta emessa fuori da zecca ufficiale perché il contenuto di fino è alto e lo stile è esattamente quello di zecca Se ritieni poi che a costantinopoli zecca fosse possibile emettere un tremisse con il 40% o 50% di peso al ribasso, dovresti dimostrarmi… tu, non io, che esistano altre pezzature ufficiali con dei sottopeso così importanti (solidi e semissi). Sai bene che le truffe in zecca erano svolte su piccoli pesi e su grandi numeri per non essere scoperti…e poi spesso erano scoperti comunque Che senso ha far uscire una moneta a metà peso… vieni scoperto in 1 minuto 11 (Non sto banalizzando) Si banalizzi perché cerchi la risposta più veloce e più semplice per archiviare un argomento che forse non ti interessa e certamente non conosci… questo è banalizzare E banalizzi perché ad ogni risposta cerchi un’altra soluzione più semplice e banale Tutte da truffa Tutte da zecca non ufficiale Etc etc 12 (ma probabilmente , se cerchiamo bene, troveremo anche semissi o solidi più leggeri della norma,) Se parliamo con i se, ma, probabilmente, allora probabilmente troveremo anche lo Yeti, ma nel frattempo, per dimostrare la bontà della tua idea, trovali 13 (poi se invece non vuoi abbassarti a discuterne con chi non reputi all’altezza, per me non è un problema, l’ho classificato come tremisse nella descrizione dell’asta e continuo a considerarlo tale fino a prova contraria che ne giustifichi l’esistenza logica e tecnica .....un po più solida della tua) L’aquila si è posata! Tu l’hai classificato è quindi porti avanti la tua idea fino alla morte… ecco perché tanta foga nel voler semplificare tutto…. senza notare che ho condiviso questa tua classificazione, infatti quello di Anastasio per me non è un mezzo e l’ho scritto più volte. 13 (Se quelli inferiori di peso sono n che più rozzi e quelli di maggior peso sono più coerenti con la raffinatezza di un lavoro ufficiale di zecca, potremmo ipotizzare anche che i conii utilizzati per i primi siano imitativi , o perché illegali o per qualche altra ragione da verificare...) SE … ma non è così, fate un paragone stilistico pezzo per pezzo con i tremissi coevi … NON sono più rozzi … questa è un’affermazione falsa e basata su una sensazione non vera e che crolla al paragone, per chi volesse farlo 14 (Quindi il voler per forza vedere variabili Illogiche più o meno forzate nel meccanicissimo lavoro di zecca è un po’ come voler per forza inserirci un elemento alla Giacobbo.... ) Questio sempre se partiamo dall’assunto che la logica sia la tua soltanto… 15 ( figuriamoci se si mette no a complicarsi la vita eseguendo pezzi di difficile riuscita con una percentuale di difettosità molto alta, e quindi da rifare da capo, a discapito della normale attività produttiva) Tutte considerazioni personali… anche perché il VI-VII secolo è pieno di monete tecnicamente più complesse per dimensione e spessore… 16 ( fossero davvero produzioni ufficiali, non avrebbe senso che fossero così rare... ne avrebbero prodotte proporzionalmente un gran numero e ne sarebbero arrivati tantissimi, così come sono arrivati a noi più tremissi che semissi che solidi.) Scusa ma questa proprio fa ridere…. Tu che sei un commerciante mi vieni a dire che le monete rare non esistono O che le pezzature rare non esistono? E i denari di alcuni imperatori di III secolo allora o i quinari etc… ma daaaai Capisci quando dico che passi di polo in frasca pur di tentare di avere una ragione e una certezza che io dico di non avere… 17 (tutto questo se si vuole discutere alla pari e si accetta di mettere in discussione le proprio personali convinzioni) È singolare che lo dica tu, quando io dico di essere possibilista sul mezzo tremisse, di cercare di capire etc, e tu sei certo del tuo Occam… Leggi bene questa tua frase…ma poi applicala. 18 (quello che tu , sulla scorta dei tuoi vati , Grierson e Hahn , hai scritto è una vostra conclusione è non è inattaccabile dalle obiezioni anche solo pratiche...tralasciando quelle storiche.) Non ho vati, ma leggere aiuta a capire e aprire lamente… Non ho scritto conclusioni, ma spunti per una riflessione Le obiezioni storiche che tu hai fatto, mi sfuggono, perché c’è solo questa frase, per continuare a fare fumo e montare panna, ma le obiezioni storiche non ci sono… o tu non le hai proprio espresse 19 (anzi, sempre per il rasoio di occam, è più probabile che quella meno arzigogolata abbia le maggiori possibilità di essere quella corretta... a prescindere da chi la sostiene...) Probabilità… non certezza infatti Poi…. Tra le sparse allusioni a un mio stare sul piedistallo, per catturare la benevolenza degli altri, ti ricordo che non sono uno dei tanto odiati dal forum accademici… ma un semplice appassionato… quindi, se vuoi tirare la discussione da quella parte per sperare di portare a te chi legge, peschi male… siamo inter pares… Per concludere Il fatto che per i mezzi fossero usati i conii del tremisse, è un tema alla base della discussione sulla loro esistenza o meno, ed è stato oggetto di 60 anni di contributi numismatici. È certamente una scelta complessa da spiegare, ma la riduzione di peso rispetto alla norma fa crollare qualsiasi ipotesi fraudolenta interna alla zecca Le possibilità sono molte: - Donativo / enmissione cerimoniale (comunque in linea con gli standard di peso esistenti, come si faceva per i multipli)? - Emissione di necessità, (per l’esercito?) fatta con meno oro in momenti particolari, e poi sostituita con monete di peso pieno… con poche monete non restituite al momento giusto per riaverne una di peso pieno? - Altro? Detto questo, la cosa è complessa e bisognerebbe cercare identità di conio con tremissi ufficiali, valutare aree di ritrovamento (ad oggi ignote in tutti i casi) e poi studiare meglio la cosa Dentro questa complessità, la risposta che in 5 secondi appiattisce, partendo da assunti “personali” e non scientificamente provati, mi demoralizza un bel po’…. Quindi non è superbia… ma mi chiedo, perché scrivere un post infinito (e qua non ho citato fonti per non sentirmi dare ulteriormente del pedante ) se poi la risposta sarà “la logica dice così!” Risposta semplice, banalizzante, nazional-popolare e veloce…nel perfetto stile dei nostri tempi Quindi… se alla prossima mezza riga non rispondo è per questo, non per superbia….ma perché per rispondere alle 4 righe scritte in 2 minuti da qualcuno, dovrei sprecare un’ora, per avere un’ulteriore risposta di 3 parole… Spero di aver risposto alla provocazione Spero di aver acceso in qualcuno l’interessa ad approfondire e non a banalizzare Ricordate che è la domanda che ci facciamo a renderci saggi, non la risposta che diamo Alain
    2 punti
  18. “Sono più le cose che ci spaventano, Lucilio mio, di quelle che ci minacciano effettivamente, e spesso soffriamo più per le nostre paure che per la realtà. Non ti parlo con il linguaggio degli Stoici, ma in tono più sommesso; noi, infatti, definiamo poco importanti e trascurabili tutte le avversità che ci strappano gemiti e lamenti. Tralasciamo queste parole gravi, ma, buon dio, vere: ti raccomando solo di non essere infelice prima del tempo, poiché le disgrazie che hai temuto imminenti, forse non arriveranno mai, ma di certo non sono ancora arrivate. Certe cose ci tormentano più del dovuto, certe prima del dovuto, certe assolutamente senza motivo; quindi, o accresciamo la nostra sofferenza o la anticipiamo o addirittura ce la creiamo. Rimandiamo per il momento il primo punto, poiché il problema è controverso e c’è una discussione in corso. Quei mali che io ho definito trascurabili, tu li giudicherai gravissimi; taluni ridono sotto i colpi di frusta, altri, invece, gemono per un pugno. Vedremo in seguito se quei mali hanno forza per se stessi o per la nostra debolezza.” Seneca- Lettere a Lucilio – libro XIII – Lettera V apollonia
    2 punti
  19. Bentrovato, carissimo @sandokan Beh, se davvero si tratta di uno scapolare, lo stemma non appartiene né a un ordine cavalleresco, né tanto meno a una famiglia laica. E siccome ogni famiglia religiosa ha i "suoi" scapolari, basta un rapido giretto su Internet per vedere che questo stemma ha forti analogie con quello dell'Ordine della Mercede, o Mercedari. Cosa che già sospettavo dalla presenza della croce in alto, e dei pali d'Aragona in basso, i quali ultimi sono qui in numero di quattro, mentre di norma sono più del doppio.
    1 punto
  20. Tutte le monete con NEAPOLIS (le poche che ci sono) sono chiaramente ribattute, non può esistere un nuovo tipo perchè, anche con le vicissitudini, i tipi, gli eventi, le date, il mastro di zecca, ecc.ecc. non si incastra .....non vi è una sequenza. La cronologia è quella che ho rappresentato anche perchè avviene simultaneamente, anche in ordine alle date.... un conio con la cornucopia NEAPOLIS fabbricato nuovo (quando? - e perchè ?), e poi buttato subito via, in contemporanea ad un conio del Grano con la croce, non è ammissibile, ne concepibile. Avevano già tutto in zecca per il rovescio. Anche la moneta che ha riproposto (ripresa dal Museo Romano), dove Lei ha fatto finta di non vedere segni sotto di ribattitura.... li ha chiaramente. Tra la O e la L vi è una * stella e tra la I e la S vi è una V Quindi le motivazioni vanno ricercate nell'altro.... !!
    1 punto
  21. Posso anche essere d'accordo, ma ormai l'asta è fatta, nel senso che il materiale è stato raccolto e catalogato, ha senso renderlo e mandare in fumo il lavoro fatto ?
    1 punto
  22. 1 punto
  23. Azz! Qui il dritto è stato battuto 3 volte!...
    1 punto
  24. Intervengo solo per "correggere" Inesattezze, altrimenti gli utenti si possono confondere: Il (presunto, acclamato) nuovo tipo di Tornese con il nome del Re al rovescio, non è affatto Nuovo, esiste da Filippo III e continua non appena Filippo IV prende il posto del padre, Uff.... il rovescio è già con PHILIPP IIII D G REX perchè proviene dai coni del Tornese con l'Ara..... Non appena fu pronto il conio del dritto....cioè la testa di Filippo IV venne modificato solo il dritto (testa) è tenuto il rovescio.... Ci sono infatti tornesi con l'Ara ( PHILIPP IIII D G REX ) nei primissimi mesi di coniazione (1621) poi tornesi con la TESTA (1621) quando Michele Cavo assume la carica di mastro di zecca..... con ( PHILIPP IIII D G REX ) sia al dritto che al rovescio ....... la sequenza chiara di queste coniazioni è trascritta nel mio lavoro sulla monetazione di Filippo IV degli anni 1616-1623; ovviamente a suo tempo presi foto dal Museo Romano e anche io per questioni di copyright, non posso inserire. A pag. 27, fig. 7 c'è il primo tornese con la testa di Filippo IV e pura caso ha la legenda al dritto e al rovescio con il nome del Re ed ha la data 1621 al rovescio; a pag. 61, fig. 37, c'è un altro tornese sempere con i titoli del Re, ed ha la data 1622 al dritto e 1621 al rovescio. Ma ci sono talmente di queste monete che più tardi, quando ne avrò voglia, preparo dei dritti e rovesci di queste monete (facendo un mix) che poi sarà la realtà delle monete del Museo. Se poi quando scrivo, ci si mettono le "bende" davanti gli occhi........., questo è un altro conto.
    1 punto
  25. Io come detto prenderei tutti quelli di Giustiniano ufficiali costantinopoli che non appaiano manomessi tostati o eccessivamente consumati Per avere un peso vicino a quello di emissione... Ma ditemi voi
    1 punto
  26. Tremissi normo peso o sotto peso? suppongo sotto peso. Anche se le curve di quelli nella norma servirebbero da termine di paragone per gli scostamenti usuali e potrebbero fornire altre informazioni
    1 punto
  27. Ciao @Poemenius, Esiste uno studio statistico fatto sui pesi di tremissi e mezzi tremissi? In linea di principio è possibile dimostrare o comunque supportare matematicamente, che i mezzi tremissi appartengono ad una coniazione a parte. Si potrebbe calcolare la distribuzione dei pesi dei tremissi. A rigore, la distribuzione dei pesi deve appartenere, se si considerano un numero congruo di monete, ad una distribuzione di Gauss. Una volta valutata la distribuzione, è possibile valutare la probabilità che una moneta abbia un peso che disti un certo valore dal peso medio. Nel nostro caso, la possibilità che esistano tremissi che pesano 0.75 invece dei canonici 1.5. Uno studio statistico può riservare piacevoli sorprese (sono un fisico nucleare). Se si trattasse di semplice "truffa di stato o truffa dello zecchiere" mi aspetterei che la distribuzione dei pesi abbia una ben determinata forma e non abbia vuoti tra 1.5 e 0.75. Per ora ho esemplificato molto l'approccio, ma se ti fa piacere possiamo parlarne in privato. P.s. grazie a @Tinia Numismatica e @Poemenius perla bella e interessante discussione.
    1 punto
  28. Benissimo! Ho letto con grande attenzione tutti i vostri pareri e sono felice che in così tanti abbiate deciso di partecipare. Sicuramente ciò è indice dell'interesse collettivo che la figura di Napoleone è ancora in grado di suscitare. Credo che ora sia giunto il mio turno... Premetto che, da grande estimatore del generale/imperatore, per me è piuttosto difficile definirlo in maniera totalmente imparziale e, soprattutto, in poche righe. Prima di esprimere un giudizio, vorrei tuttavia ripercorrere con voi le tappe salienti della sua vita. Partirei col dire che è stato un uomo dall'intelletto eccezionale, capace di costruirsi l'intera carriera da solo e, solo per questo, credo che meriti profonda stima. Nonostante appartenesse ad una famiglia della piccola nobiltà còrsa e venisse per questo considerato praticamente un semi-straniero nella Francia del tempo (soprattutto nell'arco del percorso scolastico), riuscì a soli 16 anni a diventare ufficiale d'artiglieria. Fin dai primi anni dimostrò una profonda passione nei confronti della matematica e geometria, nonché un certo interesse per la storia dei grandi condottieri, come Alessandro Magno e Giulio Cesare. Inizialmente tentò di passare in Marina ma, per una serie di vicissitudini, il destino volle che rimanesse nell'esercito. Sicuramente, sarebbe stato interessante vederlo diventare ammiraglio e magari affrontare di persona Nelson... Ma cerchiamo di rimanere coi piedi per terra. La sua carriera fu fulminante e in breve tempo bruciò tutte le tappe, scalando rapidamente le gerarchie. La vera svolta si ebbe, tuttavia, nel marzo del 1796, quando gli fu affidato il comando dell'Armata d'Italia. Si trattava di un piccolo contingente di uomini (qualche migliaio di soldati) poco motivati e mal equipaggiati. Il suo compito era "semplice": tenere a bada il più possibile l'esercito austriaco, mentre la vera offensiva veniva sferrata a nord, lungo il confine renano. Ironia della sorte, la "grande" offensiva tedesca si rivelò un mezzo flop, mentre in Italia Napoleone riuscì ad inanellare una serie di importanti successi, andando ben oltre le più rosee aspettative del Direttorio. Il suo modo di condurre la guerra era rapido, spregiudicato e basato su un uso sapiente dell'artiglieria. Le sue strategie erano a dir poco rivoluzionarie per l'epoca e, ogni volta, nonostante l'esercito austriaco fosse sulla carta superiore, riusciva a conseguire la vittoria. Il popolo italiano, almeno nei primi tempi, salutò con favore l'avanzata di Bonaparte, ritenendolo un liberatore dal giogo oppressivo delle vecchie monarchie. Fu in questo periodo che nacquero le cosiddette "Repubbliche sorelle", degli Stati creati prendendo esempio dal modello della Francia rivoluzionaria. Tra questi, non possiamo non citare la Repubblica Cisalpina, la cui bandiera (fortemente ispirata a quella francese) diventerà il nostro tricolore. In realtà, però, fin da subito si palesarono dei lati negativi: la Francia non era in grado di garantire una paga e rifornimenti appropriati ai propri soldati e dunque, per evitare diserzioni di massa, Napoleone permise alle proprie truppe di dar luogo ad una serie di saccheggi e requisizioni. È curioso come questo fatto sia rimasto ben impresso nell'immaginario collettivo, tanto che molti considerano ancora oggi Napoleone principalmente come un razziatore di opere d'arte. In realtà, senza volergli prendere troppo le difese, questa pratica fu eseguita innumerevoli volte nell'arco della Storia: mi vengono in mente, ad esempio, i maestosi trionfi celebrati in epoca romana, i fregi del Partenone requisiti dal governo inglese o, ancora, le migliaia di opere saccheggiate dalle truppe naziste in tutta Europa. Va bene. Credo che per ora possa bastare. Non vorrei mettere troppa carne al fuoco in un unico intervento... Mi farebbe molto piacere avere vostre opinioni in merito a questo primo capitolo. Che ne pensate? Volete aggiungere qualcosa o fare qualche appunto? Ricordate che fin qui mi sono fermato idealmente a prima del Trattato di Campoformio, quindi cercate di non fare anticipazioni
    1 punto
  29. Carissimi oggi vi presento un'altro pezzo della mia collezione . Si chiama per chi non l'avesse capito 100 Lire 1960 Potrei gentilmente sapere che cosa ne pensate di codesta moneta? Grazie a tutti quelli che interverranno See us soon with the nexth coin Lool)).
    1 punto
  30. Decisamente quella del 1958... almeno dalle foto.
    1 punto
  31. Per chi se lo fosse dimenticato fu anche un gran razziatore, più delle SS e Stalin messi insieme, una vera calamità: https://it.wikipedia.org/wiki/Furti_napoleonici
    1 punto
  32. Buongiorno...ho lo stesso dubbio pure io...la parte smaltata nei pezzi originali come è? E' in rilievo rispetto al piano della moneta o no? E' possibile vedere una foto di taglio della moneta che evidenzi questo dettaglio? Grazie e saluti.
    1 punto
  33. Perche' ? Come posso perdere una moneta, ne posso anche perdere tante assieme (magari perche' mi hanno dato una botta in testa, per esempio, oppure perche' sono dovuto scappare a gambe levate abbandonando oggetti pesanti che avevo con me)
    1 punto
  34. Ciao Gianni, ti rispondo per una, ma il mio pensiero si estende a tutte e tre le monete. Si tratta di tre pezzi gradevoli, in buona conservazione, perfettamente identificabili e soprattutto di una zecca che a me piace molto! Non hai citato nulla circa la loro provenienza e/o storia (al di là del contesto dell'emissione stessa), ma mi sembrano, per patina e conservazione, compatibili con le costantiniane che in questo periodo sta vendendo un noto commerciante professionale inglese provenienti dal ripostiglio di Bourton on the Water... si tratta di pezzi che condividono la medesima origine? ...recentemente ho preso una manciata di monete con questo pedigree...
    1 punto
  35. Buongiorno Rocco e buongiorno a tutti... sono io che devo ringraziare te per avermi aiutato a comprendere tante cose di questa fantastica monetazione...! Un abbraccio ?
    1 punto
  36. Ecco l'immagine del cofanetto. Direi di buona fattura. (ps. peccato per la ditata sulla moneta ?)
    1 punto
  37. Ah, scusa @Sorante: dimenticavo di salutarti, e di darti il ben ritrovato! ?
    1 punto
  38. Ciao, dovrebbe essere questa moneta tunisina da 1 fals (vedi link) https://en.numista.com/catalogue/pieces112982.html Difficile ricavare la data islamica sulla tua moneta, la parte risulta troppo corrosa, forse 1175 (nostro 1762) Ci sarebbe anche quest'altra, stessa tipologia ma del regnante successivo, propendo più per la prima. https://en.numista.com/catalogue/pieces42262.html
    1 punto
  39. Pessima camera si. l'IVA non la paghi quindi sono quelli i prezzi
    1 punto
  40. Spettacolo! Ciao✌️
    1 punto
  41. il ragionamento di @Tinia Numismatica è in sé logico, ma purtroppo la logica non è sempre uno strumento così schiacciante nella numismatica dei secoli di cui mi occupo. l'esistenza dei mezzi tremissi è confermata da tempo e io stesso avendone visti alcuni, posso confermare che in mano sono immediatamente distinguibili dal tremisse per peso e "sensazione" quando si tratta come spesso accade di monete da 0,5 a 0,75 g l'intento fraudolento mi pare da escludere, perché sarebbe subito stato scoperto il punto è che probabilmente queste monete ebbero un ruolo "cerimoniale" ... poi finirono nel circolante... o magari vennero emesse per qualche motivo che ci sfugge e che non possiamo ipotizzare mancando totalmente qualsiasi pattern di distribuzione dei ritrovamenti (parlo ad esempio dell'uso dei solidi da 22 e 23 silique verso le aree pannoniche) sull'uso dei conii e del disegno la casistica è infinita.... con i conii dei solidi vennero coniati miliarensi o comunque monete d'argento, con la tipologia del solido con vittoria a lunga croce i Visigoti coniarono tremissi, con il rovescio dei tremissi i bizantini coniarono semissi.... insomma... cercare un modello generale che ci restituisca una risposta più o meno semplice, anche come indirizzo è ad oggi impossibile... almeno la vedo così ... occupandomi di un periodo in cui l'eccezione è la regola, ho il vizio di pensare che ogni semplificazione rischi di banalizzare...
    1 punto
  42. Complimenti. Bellissima moneta
    1 punto
  43. Bene.. Affrontiamo nel merito la questione, sperando di interessare e far partecipare altri appassionati. Comparo un grano ed il tornese.. Diametro del grano 26mm, del tornese 21/22 mm.. Quindi siamo in ipotesi nella media. Analizzando il grano, la lunghezza di 22mm va dalla data alla legenda neapolis...benissimo se vi fosse ribattitura, dovrebbe essere in evidenza quanto meno la croce..vi domando, furono coniati grani rex neap di peso e diametro ridotto ?
    1 punto
  44. Grazie @doppiopunto per aver postato questo tornese. E' l'ennesima conferma dell'esistenza del tornese con legenda NEAPOLIS REX. E' vero che di primo impatto, specie osservando la moneta da te postata, da l'idea di essere ribattuta ma è palese che legenda e cornucopia facciano parte dello stesso conio. Non intendo comunque dilungarmi troppo nelle spiegazioni tecniche, anche in considerazione del fatto che ho già affrontato l'argomento in un primo articolo in cui presento un tornese con questa insolita legenda di certo non ribattuto (articolo liberamente consultabile all'indirizzo : https://www.academia.edu/38377179/Integrazione_alla_monetazione_di_rame_battuta_nella_zecca_di_Napoli_durante_il_regno_di_Filippo_IV.pdf ) a cui, mio malgrado, ho dovuto far seguito con una nuova pubblicazione in cui il tornese da me pubblicato è stato affiancato all'esemplare presente nella Collezione Reale (l'analisi di quest'ultimo ha chiuso qualsiasi ipotesi di ribattitura), dando la possibilità al lettore di vedere assieme i due tornesi con legenda NEAPOLIS REX (l'articolo è stato da poco pubblicato su "Appunti Numismatici - VI Quaderno di Numismatica 2020" ed a distanza di un anno verrà anch'esso reso disponibile a tutti su Academia). Aggiungo che tutti e tre i tornesi hanno legenda NEAPOLIS REX perfettamente orientata allo stesso modo quindi impossibile che si tratti di una ribattitura (se si conosce il fenomeno della ribattitura credo sia inutile spiegarne le motivazioni). Di seguito mi permetto, con l'autorizzazione del possessore, postare il tornese con legenda NEAPOLIS REX da me pubblicato e quello presente nelle tavole del CNI appartenente alla Collezione Reale (per motivi di copyright non posso postare l'originale che però è presente nell'articolo). Osservate la posizione della legenda e la totale assenza dell'iconografia del grano a dimostrazione che la moneta non è frutto di ribattitura.
    1 punto
  45. taglio         2 euro cc paese     Lettonia anno 2018 A tiratura 500.000 condizioni bb+ città Milano Note News
    1 punto
  46. è un noto falso, mancante come osservato da @Scudo1901 della scritta "oro prova" circolarmente sul R/. La scritta in legenda sempre al rovescio è appunto su sette righe poiché tale falso e ottenuto a partire dal 20 L argento. la mancanza del valore a sx del fascio è un ridicolo pretesto per chiamarla medaglia. Il fatto che passi con tanta leggerezza in un'asta è allarmante (ma già accadde nel 2010 per un esemplare in SPL aggiudicato a 1500 franchi svizzeri...)
    1 punto
  47. Recatomi al Museo Casa de la Moneda di Madrid, ho fotografato del materiale esposto sulla zecca di Segovia afferente la "coniazione a mezzo trafila a coni rotanti". Per chi ha letto l'interessantissimo libro di Magliocca, può trovare in queste immagini la conferma della corretta descizione dell'Autore sulla particolare tecnica di coniazione. Coni rotanti o a rullo Moneta coniata con il particolare sistema Le seguenti immagini ritraggono il modello del Real Ingegno di Segovia
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.