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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 27/03/2020 in Risposte

  1. Buonasera a tutta la Sezione, così il primo marzo commentavo la scarsa reperibilità di Piastre del 1843 e del 1850 sul mercato. Ma ecco che qualche settimana fa inaspettatamente sono riuscito a colmare il buco della 1843. E' una Piastra periziata, che troverà un posto accanto alle altre. Ve la voglio sottoporre per sapere se vi piace e che voto le dareste. Grazie, Sergio.
    5 punti
  2. Catalogo d'asta NEGRINI N°33, del 1 Giugno 2011. 273 lotti di monete Napoletane: Si inizia con un Cavallo di FEDERICO III per finire con FRANCESCO II. Il gruppo maggiore riguarda Ferdinando IV, pezzi magnifici quali una Piastra 1785, una mezza Piastra 1788, un Tarì 1788....serie complete e spiccioli in conservazioni eccezionali... Mai visti. La serie completa delle Piastre di Francesco I, reimpresse comprese, Per ferdinandoII, mancava solo la Piastra 1832 reimpressa..... Le altre c'erano tutte! Compresa ( non segnalata) la Piastra 1840 Busto diverso in conservazione mSPL... e Negrini sottovaluta sempre le conservazioni. Dopo il catalogo della CIVITAS Neapolis, questo è stato uno dei riferimenti per confrontare i pezzi della mia Collezione.
    4 punti
  3. taglio 2 Euro paese Andorra anno 2019 tiratura ? condizioni spl città Varese note 1 pezzo
    4 punti
  4. Buongiorno a tutti? è con piacere che condivido questa piccolina arrivata di recente in collezione...moneta in slab che non ho ancora spogliato...un 4 cavalli c'era già in collezione ma di qualità decisamente inferiore...come è stata chiusa secondo voi? Grazie dei pareri. D : FERDIANAN.IV.D.G.REX e ritratto di Ferdinando R : grappolo d'uva con ai lati C 4 e in basso la data taglio della moneta liscio 2,30g per 18mm Rara
    3 punti
  5. Ebbene........mi è stato descritto come doppio bagattino del Venier, anticipando così di un doge (Tommaso Mocenigo) l'emissione di questa moneta. Il problema è che per me è più simile ad un bianco. Se Andrea mi conferma l'esistenza di doppi bagattini simili allora concordo con lui che sia un Francesco Venier. Ma lo trovo troppo diverso. E qui diventa sempre più plausibile l'idea del falso. Ma sono veramente in dubbio. Grazie a tutti. Fabry P.s. se volete divertirvi ancora apro un altro post con altra moneta che secondo i più mai emessa.
    3 punti
  6. Non so cosa appaia su Fecebook (?) perché non ho mai voluto accedervi. Ognuno è libero di condividere o meno le voci chiamate in causa dal messaggio che possono coincidere con alcune domande che gl’Italiani si pongono in questi momenti. Se poi uno non lo condivide in toto, può utilizzare il tasto “Ignora discussione” che sicuramente è stato impiegato per vari interventi precedenti, con o senza video, che non hanno nulla a che vedere con la Numismatica. Saluti
    3 punti
  7. Buonasera e tutti e buonasera @demonetis, GAETA NELLE MEDAGLIE fatti e personaggi dal 1738 ai giorni nostri a cura di: Ennio Albano, Cosmo Buonanno, Erasmo Vaudo Edito da "Centro Storico Culturale Gaeta" e stampato nel 1982, è da considerarsi una pietra miliare per gli appassionati di storia di questa città. Purtroppo risente ormai degli anni, le foto sono in bianco e nero e la copertina è morbida. Testo ormai introvabile a prezzi accessibili.
    3 punti
  8. Ben ritrovati, appassionati del regno di Westphalia! Dopo aver terminato nella scorsa puntata gli ori, quest'oggi ci spostiamo agli argenti. In particolare, nel corso di questo primo episodio inizieremo la trattazione del cosiddetto tallero di convenzione, moneta cardine di tutto il sistema pre-decimale. I cataloghi classici riportano 4 tipologie di tallero. In realtà, però, come vedremo bene, si tratta di una classificazione incompleta. Difatti, sarebbe più corretto parlare di 3 grandi tipologie che, al loro interno, racchiudono alcune sotto-varianti. Ma facciamo un passo alla volta, partendo dai dati tecnici. Il tallero è una moneta in argento 833,33 millesimi dal peso di 28,06 grammi. Tutte le varie tipologie e sottocategorie di questa moneta vennero coniate a Cassel, ovvero nella stessa zecca che si occupava, insieme a Parigi, della produzione dei franchi. Oltre al peso, al metallo e al luogo di coniazione, come ultima caratteristica comune, possiamo dire che il bordo si presenta sempre caratterizzato da una specie di decorazione floreale. Partiamo, ora, dalla prima tipologia. Questa venne coniata nel 1810, ufficialmente in soli 5 pezzi. Si tratta di una moneta oltre che estremamente rara anche particolarmente elaborata. Al dritto troviamo il pomposo scudo della casata reale, eseguito in un modo ancor più complesso di quello osservato per il 5 e 10 talleri in oro. Di collari ne abbiamo adesso due anziché uno: quello a sinistra con i cavalli rampanti di Westphalia, mentre quello a destra recante la Legion d'onore. Come ulteriore elemento aggiuntivo, possiamo notare lo scettro e la mano della giustizia, simboli del potere regale francese fin dai tempi di Carlo Magno. Al rovescio troviamo, invece, una scritta alquanto strana: “X eine feine mark”, che letteralmente significherebbe “10 unità di marco puro”. Personalmente, ci ho messo un po' ad interpretare il reale significato di tale dicitura. Cercherò di spiegarvela nel modo più chiaro possibile, anche se premetto che non sarà così semplice da capire. Il marco è un'unità di peso usata in Germania fin dal medioevo per misurare i metalli preziosi e le monete. Nel corso dei secoli, ogni città tedesca creò la propria variante di marco, con “leggere” variazioni nel peso. Nel XVI secolo ottenne, tuttavia, una posizione predominante il cosiddetto marco di Colonia, il quale venne usato come base per tutta la monetazione del Sacro romano impero. Il tutto venne, quindi, uniformato usando come punto riferimento proprio questo peso, corrispondente a 233,856 grammi (tenetelo bene a mente). Torniamo ora al nostro bel tallero di Westphalia. Questo, come detto, è fatto in argento 833,33 millesimi e pesa 28,06 grammi. Cosa vuol dire, allora, quella bizzarra scritta? Semplicemente che questa moneta corrispondeva ad 1/10 di marco puro in argento. Difatti, possiamo anche calcolarlo assieme: 28,06 grammi x 0,83333... (purezza) x 10 (numero di talleri necessari per avere un marco) = 233,856 grammi! Capisco che, magari, non sia molto chiaro. Se avete dei dubbi, chiedete pure che provo a rispiegarvelo in altri termini. Si tratta, come potrete capire, di un sistema di misurazione pre-decimale in largo uso nella Germania del tempo. Ovvio che per noi sia qualcosa di assurdamente complicato ma, nel 1800, erano abituati così. Dopotutto, anche questo è il bello della numismatica: ci permette di assaporare tradizioni, usi e logiche tipiche di secoli fa e che ormai sono andate perdute. Bene! Per oggi, se siete d'accordo, mi fermerei qui. Mi sembra di aver scritto già abbastanza... La prossima volta ci occuperemo delle altre due tipologie. Fortunatamente, di questa prima non ci sono sotto-varianti da analizzare. Qui di seguito vi lascio un'immagine di questa rarissima e costosissima moneta. Fu aggiudicata lo scorso anno per la modica cifra di 32.000 euro (senza contare i diritti d'asta al 23%).
    3 punti
  9. Entrata ora, i piccoli moduli in rame mi hanno sempre affascinato:
    3 punti
  10. Complimenti, solitamente questi tipi con questo stile hanno notevoli problemi di battitura nella figura con l'angelo, mentre in questo è possibile apprezzare il finissimo stile oltre che molti dettagli che raramente si vedono. Davvero un bell'esemplare, con modulo regolare ed una qualità di battuta tutto sommato oltre la media. Bellissima delicata patina e conservazione non indifferente fanno il resto. Potresti dirmi da chi è slabbato e in quale grading? Posto quello che fu il mio primo coronato, sempre con sigla del Tramontano, ma con uno stile diverso dell'angelo. Anche questo ha ottimi rilievi, e modulo ampio e regolare. Peccato solo per una battuta leggermente mossa... ma in queste monetine è impossibile davvero riuscire ad avere più di due coincidenze su di uno stesso esemplare...
    3 punti
  11. ..... ecco che Vi mostro un altro esemplare.
    2 punti
  12. Ti ringrazio di cuore Michele! È un complimento veramente bello. Non credevo di riuscire a far apprezzare una monetazione del genere a così tante persone, anche ideologicamente distanti dal collezionismo delle napoleoniche. Ovviamente il mio ringraziamento si estende anche a tutti coloro che lasciano un semplice “mi piace”. Vi assicuro che aiuta molto a capire quante persone apprezzano ciò che stai scrivendo. Come potete intuire, il progetto in corso mi richiede una buona dose di tempo, cure ed attenzioni. Quindi, fa veramente piacere vedere questo tipo di apprezzamenti.
    2 punti
  13. Buonasera a tutti, posto il primo dei miei 9 cavalli millesimo 1790. Magliocca 324 Torre Lati Curvi. Scusate per le foto un po' scure. Saluti Alberto
    2 punti
  14. Focalizziamo un dettaglio: sotto il comandante del balteo di Aosta un soldato a piedi sta finendo un barbaro che è caduto assieme al suo cavallo. A noi che abbiamo a mente un po' di rovesci imperiali chi ci rimanda alla mente? Una delle iconografie più tipiche del IV secolo d.C. ... RIC 35 VIII Cyzicus AE2 Obv: DNCONSTANTIVSPFAVG - Diademed, draped and cuirassed bust right. Rev: FELTEMPREPARATIO Exe: Γ/•SMK - Soldier spearing falling horseman. 351-354 (Cyzicus). http://dirtyoldbooks.com Pertanto nel periodo finale dell’Impero abbiamo il recupero dell’iconografia che abbiamo descritto in principio. Ma sul rovescio monetale degli FTR (la moneta per eccellenza di un periodo tribolato) il contesto è diverso. Non siamo come sui baltei in presenza di una scena dove il romano sta sopraffacendo dei barbari bensì il fante sta difendendosi abbattendo il cavaliere che evidentemente lo incalzava. O almeno così l’interpreto io ovvero che l’Impero ha finito la sua spinta espansiva e sta difendendosi dalla pressione cui è soggetto alle frontiere. Ovvero l’Impero (raffigurato con la veste di soldato romano) sta opponendosi alla carica dei barbari che lo incalzano, sperando nel RITORNO DI TEMPI FELICI (FEL TEMP REPARATIO). Ma probabilmente si tratta di una mia considerazione fuorviante perché in realtà il FTR con il barbaro caduto da cavallo è quasi un unicum nel genere. Infatti anche nel periodo tardo il barbaro (a piedi) viene travolto). Ecco alcuni esemplari che riprendono il tipico schema del cavaliere romanoche travolge il barbaro sopraffatto. Severus II Aquileia (Dirtyoldcoins.com) Constantinus Aquileia (Dirtyoldcoins.com) https://www.forumancientcoins.com/gallery/displayimage.php?pos=-56801 Per cui possiamo concludere che in realtà la serie” FTR cavaliere che cade” non è lo specchio di un reale cambiamento di pensiero e di strategia militare bensì si limiti alla trasmissione al popolo del messaggio “il Romano (sia esso un cavaliere o l’Imperatore) schiaccia il nemico”. Magari questo non incalzato fuori dai confini imperiali ma in realtà infiltrato più o meno profondamente nell’Impero e quindi minaccioso. Ma questo dettaglio, non di poco conto, non veniva considerato. L’importante era tranquillizzare il cittadino romano che il problema era sotto controllo. E lo ribadiva con una legenda rassicurante. Ciao Illyricum
    2 punti
  15. Con questo post ( e altri) stiamo raggiungendo ed eguagliando il peggio del peggio di quello che appare su Fecebook WhatsApp e similari, abbi pazienza @apollonia non è farina del tuo sacco, ma un semplice copia/incolla da quelli su menzionati, siamo un forum di numismatica, d'accordo che siamo su agorà in un tema che nulla a che vedere di numismatica, però pubblichiamo pensieri e parole nostre, non diamo spazio a queste catene di sant'Antonio, che non servono a nulla. saluti TIBERIVS
    2 punti
  16. Mi dispiace, ma l'unica "arma" che possediamo a portata di mano con gli euro sono solo le vendite online sulla baia, perchè è l'unico che permette di vedere uno storico di 3 mesi, altrimenti, ma in questo caso non trovi passaggi, c'è sempre la sezione cataloghi di questo forum https://catalogo-euro.lamoneta.it/, dove potrai renderti conto dell'importanza dei passaggi d'asta sul noto sito, se lo sfogli in altre monetazione capirai di cosa parlavo sopra. Case d'asta, quelle vere, non trattano gli euro, sono rari i casi e non ci fanno una "bella figura" se li inseriscono! Se ogni utente postasse i suoi acquisti sul sito d'aste nel catalogo, ci sarebbe un bel quadro costante dell'andamento. Per aiutarti a capire meglio, dovresti leggere questa discussione, e quest'altra, dove sicuramente vedrai che nel tempo si è parlato di prezzi. Per il resto lo fa l'esperienza, non puoi fermarti solo al prezzo che vedi esposto in un negozio fisico od online, dovresti provare a girare per mercatini o convegni e fare un'offerta diretta al commerciante, e ti rendi conto che la stragrande maggioranza è disposta a scendere di prezzo, anzi, è quasi buona pratica esporre un prezzo elevato perchè tanto si sa che viene chiesto lo sconto, e per le vendite online con modalità "compra subito" devi aggiungere che i prezzi sono gonfiati anche perchè si cerca di coprire i costi d'asta.
    2 punti
  17. Geta - Marcianopolis (Tracia), tipo questa: link
    2 punti
  18. Tondelli difficili da trovare ormai in questa conservazione
    2 punti
  19. Ciao Marco @DOGE82 ipotesi interessante e ragionamento coerente il tuo, visto che dal punto di vista delle possibili combinazioni quella sembrerebbe, infatti, l'unica possibile. Però sto osservando le poche ulteriori "ombre" delle altre lettere precedenti rimaste visibili nel tondello; e qualcosa non mi torna, così, di prima impressione. Però, visto che è intrigante questa ipotesi, nel fine settimana mi prendo del tempo e partendo da queste ulteriori evidenze, provo a vedere se emerge qualcosa, a sostegno o meno, della tua ipotesi. A presto. Paolo
    2 punti
  20. Aggiungo anche il mio 4 Cavalli E foto del taglio con rigatura. Diverso nel dritto, per posizione differente Busto/legenda dai due sopra..... Che sembrano provenire dalla stessa liberata.
    2 punti
  21. Per continuare la carrellata di queste monete stupende posto anche io una moneta per me molto bella. Non può essere paragonata ai due coronati postati sopra ma in mano anche questa risulta molto graziosa e con argentatura intatta. E' una moneta molto ma molto piccolina e le foto non le danno giustizia. Repubblica di Genova 8 denari con la Beata Vergine sulle nubi che tiene in braccio Gesù. Periziata PCGS in conservazione ms64
    2 punti
  22. taglio 1 cent paese austria anno 2020 tiratura ? condizioni spl città trieste note news ! taglio 5 cent paese portogallo anno 2014 tiratura solo divisionale condizioni bb+ città trieste note news !!
    2 punti
  23. Salve, dubbio interessante e credo mai definitivamente chiarito questo delle contromarche sui piccoli nominali bronzei di epoca arcaica e classica. Pensando di far cosa utile alla discussione, posto la foto presa tempo addietro di un esemplare in migliori condizioni di conservazione per apprezzare meglio la fattura dell'incisione.
    1 punto
  24. Davvero interessante. Visto che sono ignorante in materia ma interessato alla monetazione che reputo molto affascinante, potresti darmi la definizione di hoard? Mi sembra di averlo sentito utilizzare anche per la monetazione romana. Grazie mille
    1 punto
  25. Se sei interessato alla tipologia delle monete FEL TEMP REPARATIO, ti suggerisco la lettura di questo articolo di Alberto Trivero (cosa ho detto!!!! cosa ho fatto... ora qualcuno mi tirerà le orecchie... ??) http://www.forumancientcoins.com/monetario-antiguo/FEL_TEMP_REPARATIO.pdf
    1 punto
  26. Non molto dissimile l’esemplare rinvenuto a Brescia nel 1826. Anche qui uno scontro tra cavalieri romani e barbari dalle folte barbe. Anche qui comandante a chioma scoperta (come nella moneta di Domiziano) forse per farsi riconoscere e quindi trascinare i soldati nella carica, anche qui i fanti romani calzano l’elmo. Si tratta comunque di una iconografia, quella del cavalliere che carica, non infrequente nei bassorilievi (specie funebri in onore di cavalieri) Le ipotesi sulla funzione dei baltei sono 2: · Parte di gruppi scultorei avente come soggetto una biga trainata da cavalli decorati con i baltei, appunto. La prova sarebbe costituita dalla presenza di altri frammenti bronzei e dalle unghie equine rinvenute assieme al balteo bresciano e nel 1928, nella medesima insula di Aosta. · Onoreficenze concesse a generali o soldati che si erano distinti contro Daci o Pannoni. Il taglio di capelli rimanda, infatti, all'epoca traianea.
    1 punto
  27. Per chi non avesse il cartaceo: https://numismaticanegrini.it/cataloghi/visualizzazione-e-download-monete/visualizzazione-download-monete-asta-n-033/
    1 punto
  28. Libro sicuramente superato e molto datato, 1972, però non sono riuscito a resistere.
    1 punto
  29. SCUOLE ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE MILANESE G. FELTRINELLI con indirizzi di studio: elettronico e telecomunicazioni, termotecnica, informatica, costruzioni aeronautiche.
    1 punto
  30. 1 punto
  31. doppio bagattino con la testa di S. Marco di Francesco Venier?
    1 punto
  32. Concordo con una valutazione personale forse migliore di BB. Posto la mia per confronto. Tracce di rigatura?
    1 punto
  33. Comune di Padova Emissioni autonome (ante 1271 - 1328) Denaro piccolo Mistura D/ + (globetto) CIVITAS (globetto), stella a sei raggi in cerchio di perline R/ + (globetto) DE PADVA (globetto), stella a sei raggi in cerchio di perline. Rif.: Passera 2; CNI VI, 2 Questa è la prima moneta della zecca di Padova. Anche in questo caso mi mancano i dati precisi, ma di norma questi esemplari pesano tra 0,20 e 0,30 grammi con un diametro intorno a 13 millimetri. Questa tipologia fu coniata per un periodo di circa sei decenni e quindi esistono numerose varianti. Queste si distinguono per il contenuto di metallo prezioso che scende sempre di più fin quasi ad annullarsi. Ma la caratteristica principale che ci permette la distinzione sono i simboli ai lati della croce. Le prime emissioni hanno come simbolo il globetto, il giglio, il crescente, il trifoglio, quelle successive di norma ne hanno due, uno all'inizio della legenda e uno alla fine, e sono una rosetta e un trifoglio di losanghe, combinati in vari modi. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  34. Buongiorno a tutti. Grazie al sempre presente e generoso @nikita_ che ci ha fatto conoscere gli esemplari Siciliani e Napoletani facenti parte della Grande Collezione Sphar esitata dalla BANK LEU Zurigo, l'11 Marzo 1987, posso integrare con tre esemplari questa mia discussione. Discussione che ha non solo il compito di censire tutti gli esemplari giunti fino a noi di questi veri pezzi della nostra Storia Meridionale, ma quello di verificarne l'autenticità, dopo la numerosa apparizione di Piastre con contromarche postume. La prima Piastra contromarcata presente nella vendita è la 1834, lotto 448 con BOMBA sulla guancia (!) Facendo dei confronti con le immagini presenti in discussione, si tratta del pezzo che avevo mostrato ( solo per il dritto) al post #4... Convinto io stesso che fosse una marcatura postuma... Dato che molte BOMBA fasulle sono state impresse sulla guancia e su millesimi del 34. Ora osservando la foto in b/n del catalogo e vedendone pure lo schiacciamento nel rovescio, non ho certezza che sia postuma. Andrebbe visto dal vivo. Il catalogo della vendita.
    1 punto
  35. Giusto qualche pagina, ho dovuto ridurre i kb e la nitidezza delle immagini purtroppo non sono il massimo, ma se vi interessa qualcosa di specifico poso fare una scansione della singola moneta raffigurata, o se non è presente magari si trova nell'elenco.
    1 punto
  36. Buona serata! Ma va? Cosa te lo fa pensare? Forse il punzone che indica che è in argento 825 o per il punzone che indica il laboratorio che l'ha prodotta? Se è così, hai ragione. E' una riproduzione moderna. saluti luciano
    1 punto
  37. Eccomi! La letteratura è vasta, un paio di testi tanto per esemplificare.
    1 punto
  38. Questo magistrato emette due denarî, uno come quattrumviro monetale e il successivo per decreto del Senato (come attesta la legenda S.C.). Queste monete (e l’aureo della stessa serie), stilisticamente di elevatissimo livello, sono le prime monete su cui Ottaviano si proclama divi filius e (quindi) Gaio Giulio Cesare egli stesso. Nell'iconografia di questa emissione si inneggia a Cesare e Ottaviano (al dritto) e si richiama la milizia e la distribuzione della terra, giustapponendo (al retro) insegne militari e attrezzi agricoli (vexillum, aquila legionaria, aratro e decempeda): soldati e contadini, come nella più antica retorica repubblicana. Un discendente omonimo di Tiberio Sempronio Gracco, a distanza di secoli, riesce così a erigere un monumento del suo grande avo senza offendere il potere vigente. Per ottenere questo risultato, in un'epoca in cui ormai dominano gli uomini forti della morente Repubblica, egli implicitamente accosta le distribuzioni di terre promesse da Cesare e Ottaviano a favore dei veterani con quelle deliberate a suo tempo da Gracco, paragonando così Ottaviano (tramite Cesare) a Gracco stesso.
    1 punto
  39. Ecco il secondo grosso. Comune di Padova Engelmar von Villanders (1323-1328) Grosso aquilino (1325-1328) D/ + (trifoglio) PADVA (rosetta grande) REGIA, aquila stante ad ali spiegate con la testa rivolta a destra R/ CI - VI - TA (anello) - S (trifoglio - scudetto con le armi di Villanders - trifoglio), grande croce patente intersecante la legenda e un cerchio di perline Rif.: Passera 70; CNI VI, 4 Grosso molto simile a quello già illustrato in precedenza di Walsee, ma con piccole differenze. Il grande fiore che divide la legenda del dritto, usato da Villanders e da Pfannberg. La cosa è importante quando lo scudetto risulta impossibile da leggere. In presenza di questo fiore viene escluso il Walsee e quindi ci troviamo di fronte a uno dei due nomi più rari. Seconda cosa che distingue Villanders da Walsee è l'anello dopo la TA del rovescio. La differenza più importante è lo scudetto. Infatti lo stemma di Villanders è fasciato - increspato d'argento e di rosso. Lo stemma è anche l'unica differenza tra il grosso di Villanders e quello, estremamente raro, di Pfannberg, il cui stemma è a losanghe (vedi la tabella postata poco più sopra da @ak72). L'epoca di coniazione dei grossi aquilini di Padova coincide con le lotte sostenute con Cangrande della Scala. Era con questo denaro che i padovani pagavano le truppe imperiali poste a difesa della città. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  40. Un coronato in conservazione eccellente , personalmente uno dei migliori che abbia mai visto
    1 punto
  41. Buonasera, anche se già postata vorrei portare avanti questa discussione con una tra le più belle monete della mia piccola collezione. Coronato di Ferdinando I d'Aragona con l'Arcangelo Michele in piedi con scudo circolare che trafigge il drago con una lancia. Ritengo che sia una moneta eccezionale con particolari molto esantanti. Che ne pensate?
    1 punto
  42. Perchè sia considerata "P", non si deve vedere nessun segno della gambetta.
    1 punto
  43. Proseguiamo il nostro viaggio... Abbiamo visto che la parola VAM è l’acronimo dei cognomi dei suoi “scopritori”, dopo questa parola segue sempre un numero. Un VAM-1, indica per tutti una moneta coniata come dovrebbe essere, senza alcun tipo di imperfezione che non ha caratteristiche distintive. A volte alla numerazione può seguire una lettera (ad esempio VAM-1A), che dimostra che è stato cambiato il conio durante la produzione. Ogni VAM è specifico per quell’ anno e quella zecca, questo non vuol dire che, ad esempio, un VAM-1 sia uguale per tutti gli anni e tutte le zecche, ma vul dire che un VAM-1A del 1880 della zecca di San Francisco corrisponde a determinate caratteristiche proprie di quell’anno e quella zecca, praticamente è una sorta di “targa”. Analizzando il discorso VAM "numerati" e VAM “letterati”, la caratteristica che li contraddistingue è lo stadio di avanzamento della variante! Generalmente, una moneta che si trova allo stato primordiale della variante è descritta con l’acronimo EDS (early die state), l’ultimo stadio viene chiamato LDS (late die state). Si presuppone che esiste un EDS se ne segue un LDS! In generale si può affermare che, un VAM in uno stadio EDS sia meno raro e costoso di un VAM in uno stadio LDS, bisogna avere bene a mente questa differenza, e soprattutto conoscere le varie fasi di stadi se non si vuole rischiare di pagare uno sproposito per una moneta che non ne vale. Allo stato pratico, per portare un’esempio lampante sia a livello visivo di VAM, che a livello pratico di costo, prenderò ad esempio uno, se non il più famoso dei VAM, parliamo dell’anno 1888 della zecca di New Orleans, il famigerato VAM-1b conosciuto come “Scarface”. Per semplicità, vi riporto solo le immagini del primo stadio iniziale VAM-1B1(EDS) e dell’ultimo stadio, quello VAM-1B4(LDS) il più “puro” e vero, di conseguenza il più ambito raro e costoso. Potrete notare dalle 2 foto (la prima presa dal sito vamworld, la seconda da google immagini) il primo stadio del "die break" (rottura del conio) e la fase finale. Nella prima immagine, il VAM-1b1 (EDS) si nota la rottura del conio che parte dalla perlinatura del bordo e taglia il punto tra le lettere E e P. Solamente le ultime 2 fasi sono VERI Scarface (VAM-1b3 e VAM-1b4), nel primo la rottura del conio si ferma sulla guancia all'altezza del mento, nell'ultimo stadio (quello più) ambito, la rottura del conio raggiunge i riccioli a metà collo. Come detto in precedenza, un primo stadio (EDS) non ha niente a che vedere con le somme che si possono pagare per uno stadio finale (LDS), ed in questo caso non c'è paragone neanche nell'appagamento "visivo" che si può avere nel possedere un vero Scarface?! Soffermandoci ulteriormente al concetto di rarità, tutti quanti i VAM hanno una loro scala di rarità, divisa per due gradi distinti (non c’è che dire, gli americani sono molto precisi e dettagliati quando voglio attribuire una classificazione, e qui andiamo oltre ai 70 gradi di giudizio delle slab), sono i gradi di INTERESSE (abbreviati semplicemente con la lettera “I”), che per interesse è inteso quello che hanno i collezionisti per quel dato VAM, e il grado di rarità (inteso come quantità di pezzi conosciuti ed abbreviato con la lettera “R”). Le due scale sono separate, ed entrambe partono dal numero 1 ed arrivano ad un massimo di 7. Prendendo in esame la moneta in oggetto, lo “Scarface”, il primo stadio (VAM-1B1) è considerato I2 R5, l’ultimo stadio VAM-1B4 è un I4 R6/7 (forse sono indecisi se dargli un pieno 6 o 7 e lo lasciano nel mezzo). Le due scale “I” e “R” sono mutabili nel tempo, seguono sempre l’andamento del mercato per quel che concerne la “I”, ed i vari ritrovamenti per quel che concerne la “R”. Per oggi ci fermiamo così, di spunti ce ne sono parecchi, magari qualcuno ci stupisce e ci fa vedere il proprio Scarface che custodisce gelosamente ?. Nel prossimo appuntamento vi parlerò dei testi più o meno utili o indispensabili per le studio dei VAMs.
    1 punto
  44. Appena uscito : Zavattoni-Collection Part 3 - Portugal , Spain 2020
    1 punto
  45. buongiorno a tutti..? , a distanza di anni mi è capitata la possibilità di prenderne uno in condizioni migliori e la curiosità di vedere una doratura quasi perfetta mi ha spinto a comprarla... la prima era suppergiù sullo spl, questa circa fdc. Le differenza che ho notato subito tra le 2 non è tanto nella brillantezza della doratura, quanto piuttosto la forza del colore.. per capirci.. come se una parete avesse 1 oppure 2 mani di pittura.. nello spl il giallo è un po sbiadito e tende al verde, nel fdc la giallo è più forte e tende al color oro antico.. questa è l'impressione avendole in mano... purtroppo capire la doratura di questo buono da una foto è difficile.. perché basta un piccolo ritocco grafico per far sembrare la doratura perfetta... ho fatto delle foto ad alta risoluzione con stessa fonte luminosa per capire meglio le differenze.. senza ritocchi grafici, mi piacerebbe ascoltare il parere di @Marfir, visto che ne possiede uno bellissimo ?,su che livello si pone rispetto al suo, in particolare vorrei chiedergli se il suo oltre ad avere una doratura perfetta.. ha la caratteristica di brillare oppure no.. cioè si percepisce solo la freschezza della doratura e basta.Altro particolare che ho notato è questo... sul buono ho notato 2 segni di contatto.. la cosa particolare è che la doratura e' successiva al difetto.. per cui ha un effetto coprente.. buon weekend ?
    1 punto
  46. Guatemala: 1923 1-peso, doppelganger of the American 1-cent of 1909-1958... :D v.
    1 punto
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