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stemma timbro


riepo58

Risposte migliori

buonasera a tutti,

sono venuto in possesso di questo vecchio timbro e mi piacerebbe sapere a chi apparteneva.

forse qualcuno lo ha gia' visto.

grazie   riepo58

 

 

TIMBRO 2 WEB.jpg

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Ok, grazie per l'info.

Lo stemma non ricordo di averlo mai notato, ma questa è una mia carenza.

Il problema è che non saprei dove andarlo a ricercare: la datazione mi sembra recente, un paio di secoli (al massimo due e mezzo), ma non di più.

E la fattura presenta diverse "leggerezze":

a7_TIMBRO.jpg.90fcc03872c00e86125278ea99cb87ad.jpg

- la gamba (o stivale? o calza?) è stata incisa in modo che l'impronta risultante la rende "rivolta", cioè girata verso la sinistra araldica (lato destro di chi osserva lo scudo), ossia nella posizione meno frequente;

- in tutto lo stemma si osservano linee incise con approssimazione (le frecce gialle evidenziano quelle più vistosamente ondeggianti), sintomi di una manifattura poco accurata che difficilmente poteva corrispondere alle attese di una clientela di grido;

- l'elmo in posizione frontale, dalla forma infelice, cimato da piccole piume e dotato di svolazzi un po' troppo stilizzati confermano quanto sopra, e inducono addirittura a pensare che lo stemma possa essere un'invenzione di fantasia.

Poi magari mi sbaglio... ma la sensazione mi è aggravata dall'assenza di scritte, evenienza riservata di norma a stemmi di grande notorietà e diffusione. :whome:

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Supporter

 @riepo58

@Corbiniano

 Premesso che sicuramente non c'entrerà per nulla, lo stemma mostrato da Riepo che ostenta una Calza mi ha  ricordato che la stessa pezza compare nello stemma di un Ordine studentesce dell'Ateneo patavino (Calzae Academia), dove appunto una Calza appare inquartata assieme ad un teschio di bue (il Bò, simbolo della goliardia patavina).

Questo Ordine raggruppava gli Studenti provenienti dal Bellunese e sia nel Veneto che nel Trentino il cognome CALZA è piuttosto diffuso.

Ripeto, non credo c'entri per nulla con lo stemma mostrato, chissà che non possa servire al fine della localizzazione geografica dello stemma.

Un saluto cordiale.

057.jpg

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buonasera,

premetto che la foto e' gia in positivo e forse e' veramente un sigillo per ceralacca. perché era pulitissimo tanto da non sembrare usato.

era in una scatola portatimbri con tampone assieme ad un altro timbro molto sporco di inchiostro secco

che  allego  per curiosita'

faro' delle ricerche sulle famiglie piacentine.

grazie per le risposte

TIMBRO 3 WEB.jpg

ecco anche la scatola

scatola timbi.jpg

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Se Ferraris di S. Carlo fosse il cognome dei titolari di questo stemma, si tratta di famiglia che (da una rapida ricerca) non ho trovato in area piacentina.

Nè ho trovato famiglie Ferraris dotate di uno stemma simile...

...e nemmeno collegate a un predicato nobiliare di San Carlo...:whome:

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Buongiorno a tutti, 

come sempre complimenti a Corbiniano per quanto riesce a estrapolare e a far notare anche da un semplice sigillo. Ogni occasione è buona per farsi prendere per mano e andare per mondi...araldici e non. 

Credo che con qualche prudenza si potrebbe attribuire l'arma in questione ai Calcagni di area Bresciana. La prudenza scaturisce dal fatto, che, come ovvio, nel sigillo è presente una fascia che nello stemma da me proposto e tratto dall'Armerista Bresciano di A. A. Monti della Corte non c'è. Tuttavia qualche corrispondenza con gli smalti e la presenza di gigli che anche nel sigillo paiono "male ordinati" potrebbero corroborare l'ipotesi. I Calcagni danno notizia di sé in Brescia sin dal '400. Uno di loro, Lorenzo, fu promotore dell'escavazione della Roggia Calcagna sul fiume Mella a Corticella Pieve (notizie tratte sempre da'"L'Armerista").  Superfluo (ma va fatto) sottolineare la funzione "parlante" dello stivale/gamba. 

Un caro saluto a tutti.

IMG_2775 (2).jpg

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Il ‎09‎/‎05‎/‎2018 alle 20:33, riepo58 dice:

buonasera a tutti,

sono venuto in possesso di questo vecchio timbro e mi piacerebbe sapere a chi apparteneva.

forse qualcuno lo ha gia' visto.

grazie   riepo58

 

 

TIMBRO 2 WEB.jpg

Casato dei Cossa a cui è appartenuto anche un antipapa Giovanni XXIII famiglia originaria napoletana,probabilmente di Ischia:lo stemma è da trovarsi con i vari casati con cui si è apparentata la famiglia(Francia o Firenze)

Salutoni

odjob   

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42 minuti fa, Corbiniano dice:

Vero, però lo stemma Cossa è diverso da quello proposto dal nostro amico, soprattutto (ma non solo) perchè ha la gamba "per aria" anzichè in basso:

image.png.9bc3898029a85af3bc6a62841fee2d62.png (da: http://www.laterrazzadimichelangelo.it/news/papa-giovanni-xxiii-sepolto-a-firenze/)

però quello dei Calcagni la gamba non è proprio quella del timbro,anche se è molto simile lo stemma complessivamente

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Supporter

Una domanda a Corbiniano : che nel Capo d'Angiò i tre gigli siano allineati, oppure incorniciati singolarmente, oppure disposti come nello stemma proposto da Sorante è un particolare di poca importanza, oppure ha un preciso significato araldico ?

Grazie !

@Corbiniano

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Ottima domanda, caro @sandokan

In araldica i particolari vanno comunque valutati, perchè possono avere significati importanti.

Intanto distinguiamo fra loro i capi di origine francese che sembrano interscambiabili fra loro, mentre invece sono ben differenti:

1) capo d'Angiò, versione antica ---> image.png.8ad0a0f96c008f8bc76ed1e9754e88e6.png (da: http://www.wikiwand.com/it/Capo_(araldica))

2) capo d'Angiò, versione moderna ---> image.png.51a9adac6ee4ec3494262e6523b1bb22.png (ibidem)

3) capo di Francia, versione antica ---> image.png.c7a31b0e9654adc5827bcd1987338aab.png (ibidem)

4) capo di Francia, versione moderna ---> untitled.png.be18421ad41bca921de9dfae4dacc850.png (ibidem)

 

Modificato da Corbiniano
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I capi "antichi" (numeri 1 e 3) sono rarissimi, e nell'araldica italiana si riscontrano molto di rado.

Gli altri sono molto più frequenti, e in proporzione si trova più facilmente il capo d'Angiò che quello di Francia.

Entrambi hanno la medesima struttura di base: un campo d'azzurro, caricato da tre gigli d'oro allineati in orizzontale.

Il capo d'Angiò li separa con una figura geometrica tipica dell'araldica, il lambello: si tratta di una brisura, termine gergale che indica la modifica formale apportata per distinguere gli stemmi dei diversi rami di una stessa famiglia.

Quindi, un lambello di rosso è la brisura d'Angiò dello stemma reale di Francia.

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Alla fin fine, i due messaggi qui sopra in #16 e #17 dimostrano che l'araldica è solo una questione di logica applicata all'estetica.

??

Quindi, ancora per logica, non è d'Angiò un capo che contiene tre gigli ma non un lambello.

Nè è di Francia un capo che contenga tre gigli non allineati.

Come ad esempio gli stemmi postati da @riepo58 e da @Sorante

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Supporter

Chiarissimo e competentissimo, grazie per il chiarimento che conserverò !

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