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Inviato

Non sarebbe proprio divertente, credimi. Quando frequentavo i forum di politica ho affrontato queste discussioni tante di quelle volte che oggi mi viene l'orticaria solo a pensarci.


Supporter
Inviato

Certo però che a volte è difficile parlare di "circolazione monetaria" senza parlare di "politica"...


Inviato

Senza Europa siamo destinati a finire vassalli. Punto. Non mi pare ci sia francamente molto da ragionare.

Questo significa parlare di debito pubblico in comune (BOT europei, per capirci), difesa comune (comprare meglio e poterci meglio difendere), fiscalità comune (basta col pessimo esempio dell'Olanda, per capirci) e via dicendo. Significa abolire il principio delle decisioni all'unanimità perché ne basta uno a fermare tutto. C'è tanto da fare, ma prima s'inizia e meglio è...

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Supporter
Inviato

Sono d'accordo ma se si doveva fare si iniziava da lì, non dalla moneta. L'Europa è nata da un parto podalico, e non per caso ma per volontà. Non vedo come si possa, ora, rimettere il bimbo coi piedi per terra... Sono pessimista, si era capito?


Inviato

l'Europa è fatta, bisogna fare gli Europei (semicit.)

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Inviato
3 ore fa, Orodicarta dice:

Sono d'accordo ma se si doveva fare si iniziava da lì, non dalla moneta. L'Europa è nata da un parto podalico, e non per caso ma per volontà. Non vedo come si possa, ora, rimettere il bimbo coi piedi per terra... Sono pessimista, si era capito?

Discorso in molti aspetti condivisibile ma, nostro malgrado, indietro nel tempo non possiamo tornare. Dobbiamo guardare avanti...

Come fare ora a "rimettere il bimbo coi piedi per terra"? Facendo capire al bimbo che è l'unica possibilità che ha per sopravvivere.

Io non credo che gli USA rinunceranno alla difesa dell'Europa (non è neppure nel loro interesse) ma se, per un momento, provassimo a immaginare uno scenario simile dovremmo essere tutti noi europei allarmati.  Allarmati dalla nostra insipienza, dalle nostre divisioni, dalla stoltezza di quelli che ammirano (a gratis o a pagamento non lo so) tiranni vari e realtà dove le nostre libertà sono un miraggio.

L'Europa avrebbe bisogno di una sorta di Risorgimento come quello che abbiamo avuto noi in Italia: da tanti staterelli a uno, da semplice espressione geografica al rango di potenza; avremmo potuto dare forza all'Unione europea con questo contributo di valori e di sangue e invece noi per primi l'abbiamo dimenticato ...

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  • 2 mesi dopo...
Inviato (modificato)
Il 24/12/2023 alle 07:45, ART dice:

Dopo le recenti decisioni del Consiglio riassumiamo la situazione dei candidati all'ingresso in UE, cosa utile anche per ragionare sui potenziali futuri ingressi nell'unione monetaria. Attualmente i candidati ufficiali sono:

- Albania, Montenegro, Macedonia, Serbia, Bosnia, Moldavia, Ucraina, Georgia, Turchia.

- Il Kosovo ha lo status particolare di candidato potenziale.

Tutti sono ancora lontani dall'avere i requisiti per l'adesione, alcuni praticamente a zero o quasi. La candidatura della Turchia è di fatto sospesa dal 2019 ed è improbabile che riprenda. Va anche detto che certi casi pongono problemi notevoli sia per l'adesione che poi per le possibili conseguenze sulla coesione dell'UE in caso di allargamento.

 

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Milojko Spajić, primo ministro del Montenegro, ha dichiarato l'obiettivo di chiudere la procedura di adesione entro la fine del 2026 per arrivare all'ingresso a gennaio 2028. Nulla viene detto circa la questione dell'eventuale ingresso ufficiale nell'unione monetaria, visto che parliamo di uno dei paesi che già ora adottano l'euro come valuta propria.

Modificato da ART

Inviato
3 ore fa, ART dice:

Milojko Spajić, primo ministro del Montenegro, ha dichiarato l'obiettivo di chiudere la procedura di adesione entro la fine del 2026 per arrivare all'ingresso a gennaio 2028. Nulla viene detto circa la questione dell'eventuale ingresso ufficiale nell'unione monetaria, visto che parliamo di uno dei paesi che già ora adottano l'euro come valuta propria.

Sarebbe un caso piuttosto particolare di ingresso nell'unione monetaria. Ad oggi lo hanno adottato unilateralmente, tuttavia non è noto se rispettino i 5 criteri: che si fa? Ti tolgo l'euro finché non li rispetti?


Inviato
7 ore fa, Carlo. dice:

tuttavia non è noto se rispettino i 5 criteri: che si fa? Ti tolgo l'euro finché non li rispetti?

E' decisamente improbabile che mollino l'amato euro, anche perchè non è una decisione che possa essere presa unilateralmente dall'UE... e a mio avviso sarebbe anche un'idiozia geopolitica. Sicuramente lo manterranno impegnandosi (non si sa quanto seriamente) ad aderire anche ufficialmente all'unione monetaria (con tutta calma).


Inviato
4 minuti fa, ART dice:

E' decisamente improbabile che mollino l'amato euro, anche perchè non è una decisione che possa essere presa unilateralmente dall'UE... e a mio avviso sarebbe anche un'idiozia geopolitica. Sicuramente lo manterranno impegnandosi (non si sa quanto seriamente) ad aderire anche ufficialmente all'unione monetaria (con tutta calma).

certo, la mia era una domanda quasi retorica. sarebbe comunque un caso anomalo per la UE: in uno stato la valuta ufficiale è l'euro ma non si ha il diritto a coniarla in quanto non facente parte dell'unione monetaria.

a parte che abbiamo paesi che hanno adottato l'euro, lo coniano e non fanno neanche parte della UE...


Inviato
1 minuto fa, Carlo. dice:

a parte che abbiamo paesi che hanno adottato l'euro, lo coniano e non fanno neanche parte della UE...

Se poi ci aggiungiamo quelli che fanno parte dell'UE ma non adottano l'euro la situazione generale si fa piuttosto anomala, infatti avevo idea d'inserire l'UE nel thread

 


Inviato

@ART credo che ne debba far parte a pieno titolo! le anomalie non sono quelle dei singoli stati bensì la UE.

approvo!


Inviato
1 ora fa, Carlo. dice:

approvo!

Ma prima c'è un'altra località di cui devo parlare...


  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Aggiungiamo a questa discussione didattica due entità forse poco note ma di cui è imminente il maggiore sviluppo.

 

Europol

Nata nel 1999 come agenzia intergovernativa europea per il contrasto al crimine, sia interno unionale che internazionale, è diventata dal 2010 un'agenzia dell'UE. Rappresenta una sorta di nucleo di polizia federale europea, a cui però almeno fin'ora sono state dedicate poche risorse e personale (attualmente poco più di 1400 unità). E' dotata di organico proprio assunto attraverso le forze di polizia statali, con divise e distintivi propri. Se ne prevede un rafforzamento, richiesto da più parti, ma per ora non si conoscono dettagli.

 

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Frontex

Fondata nel 2005 come agenzia dell'UE, rappresenta una sorta di nucleo federale di guardia di frontiera e costiera europea per la sorveglianza dei confini esterni dell'UE (sia degli stati Schengen che gli altri). E' anche questa attualmente poco dotata di mezzi e risorse, con personale proprio e uniformi proprie, ma dopo anni di lamentele sull'immigrazione clandestina e sospensioni continue della libera circolazione si è finalmente deciso di dotarla di organico e risorse almeno decenti. In programma c'è l'aumento del personale dai circa 2500 attuali a 30000. 

 

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Modificato da ART

Inviato (modificato)

L'opinione sull'UE e i suoi stati nell'ultimo Eurobarometro 2025, con dati sui più svariati argomenti in dettaglio per stato (e anche per alcuni paesi non UE):

https://europa.eu/eurobarometer/surveys/detail/3372  

I documenti  sono in fondo alla pagina, nella sezione Reports and documents. L'originale dettagliato è in Data annex, quello riassuntivo in First results.

Modificato da ART

  • 5 mesi dopo...
Inviato (modificato)

Di recente in ambito UE si sta discutendo molto della questione allargamento (e di riflesso anche di quello futuro della zona euro), quindi è opportuno un riassunto dettagliato della situazione di candidati e potenziali candidati vari.

La situazione strettamente ufficiale ad oggi è questa

 

EU-candidate_countries_map.svg 

 

in cui:

- MontenegroMacedoniaAlbaniaMoldova e Ucraina hanno i negoziati ufficialmente avviati o di fatto in corso, con la Macedonia ancora ferma a zero capitoli negoziali avviati a causa di un veto della Bulgaria (per controversie riguardanti i rapporti culturali reciproci). In particolare:

il Montenegro punta a concludere i negoziati nel 2026 ed entrare nel 2028

l'Albania punta a concludere i negoziati nel 2027 ed entrare nel 2030

la Moldova punta a concludere i negoziati nel 2028 ed entrare nel 2030

 

- La Bosnia è ferma in quanto non ritenuta ancora idonea ad avviare i negoziati.

- Serbia (negoziati ufficialmente in corso), Turchia (negoziati ufficialmente sospesi) e Georgia non hanno attualmente i requisiti politici per l'adesione all'UE, a partire dalla piena democrazia, e i rispettivi governi in carica non hanno intenzione di modificare questa situazione.

 

Altri paesi:

- Il Kosovo è ufficialmente "potenziale candidato" all'ingresso in UE.

- L'Armenia ha approvato un disegno di legge che invita il governo a presentare richiesta d'ingresso in UE, ma ad oggi la richiesta non è stata ancora presentata.

- L'Islanda terrà entro il 2027 un referendum per la presentazione della richiesta d'ingresso in UE (a cui secondo i sondaggi la maggioranza della popolazione è favorevole).

_____________

Pacchetto allargamento 2025 della Commissione europea, con le considerazioni generali della Commissione su ogni candidato: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_25_2584

Modificato da ART
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  • 3 settimane dopo...
Inviato

Andrebbe aggiunta la continua incertezza del Regno Unito entro-esco-ma forse mi sono sbagliato quasi quasi rientro


Inviato (modificato)
31 minuti fa, Carlo. dice:

 la continua incertezza del Regno Unito entro-esco-ma forse mi sono sbagliato quasi quasi rientro

E' una questione più complessa di quanto non appaia a prima vista, perchè almeno per ora secondo i sondaggi la maggioranza della popolazione britannica è favorevole al ritorno in UE solo alle stesse condizioni precedenti invece che con le regole valide per tutti. Specularmente la maggioranza della popolazione unionale è favorevole al ritorno del Regno Unito ma solo senza concessione di esenzioni/privilegi speciali.

Modificato da ART

Inviato

La brexit dimostra che il procedimento d'integrazione Europea è sostanzialmente irreversibile e che quelli che provano a uscire hanno di che pentirsi rapidamente.

All'UE il Regno Unito serve perché possiede l'unico esercito organizzato e con la volontà di battersi, al Regno Unito l'UE serve per l'economia giacché il Commonwealth può integrare - ma non sostituire - i traffici con l'Europa continentale.

Personalmente, credo che gli inglesi dovevano fare un monumento a Cameron che aveva fatto un accordo tale per cui il Regno Unito manteneva al contempo sia l'adesione all'UE sia i propri privilegi e peculiarità. Purtroppo, anche loro si sono fatti abbindolare dalle sirene di qualche sconsiderato.... 

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)
8 ore fa, viganò dice:

All'UE il Regno Unito serve perché possiede l'unico esercito organizzato e con la volontà di battersi, al Regno Unito l'UE serve per l'economia giacché il Commonwealth può integrare - ma non sostituire - i traffici con l'Europa continentale.

In realtà anche la Francia non scherza affatto quanto a efficienza delle forze armate e propensione all'utilizzo quando siano indispensabili in campo (e ora la Germania sta rapidamente cambiando l'atteggiamento precedente in materia), ma il far parte o meno dell'UE va ben oltre questo o la sola economia, è una questione di assetto geopolitico generale. Nell'ultimo decennio è diventato più evidente che mai che siamo arrivati a un punto in cui è necessario progredire seriamente con l'unità - anche in campi che il Regno Unito di oggi non accetterebbe mai, come quello militare - perchè la probabilità di finire male sta raggiungendo percentuali molto rilevanti. E dobbiamo ricordarci che in questa fase storica non c'è più "mamma America" a tirar fuori i suoi pargoli dai guai... ormai l'ha capito anche l'Islanda. Pertanto a mio avviso la priorità è il rafforzamento dell'unità interna: se il Regno Unito vuole ancora far parte dell'UE che si scordi di agire da freno permanente all'integrazione con tanto di privilegi speciali. L'era dell'UE concepita come un grande ATM e del 3x2 al supermarket è finita.

Modificato da ART

Inviato
42 minuti fa, ART dice:

In realtà anche la Francia non scherza affatto quanto a efficienza delle forze armate e propensione all'utilizzo quando siano indispensabili in campo (e ora la Germania sta rapidamente cambiando l'atteggiamento precedente in materia), ma il far parte o meno dell'UE va ben oltre questo o la sola economia, è una questione di assetto geopolitico generale. Nell'ultimo decennio è diventato più evidente che mai che siamo arrivati a un punto in cui è necessario progredire seriamente con l'unità - anche in campi che il Regno Unito di oggi non accetterebbe mai, come quello militare - perchè la probabilità di finire male sta raggiungendo percentuali molto rilevanti. E dobbiamo ricordarci che in questa fase storica non c'è più "mamma America" a tirar fuori i suoi pargoli dai guai... ormai l'ha capito anche l'Islanda. Pertanto a mio avviso la priorità è il rafforzamento dell'unità interna: se il Regno Unito vuole ancora far parte dell'UE che si scordi di agire da freno permanente all'integrazione con tanto di privilegi speciali. L'era dell'UE concepita come un grande ATM e del 3x2 al supermarket è finita.

Condivido per intero.

Diciamo che l'elemento economico potrebbe essere quello di più immediata presa sulla popolazione, attraverso il quale far capire agli inglesi che è meglio stare uniti che divisi, in tutti i campi. UE, GB e Commonwealth insieme qualcosa da dire a livello "geopolitico" potrebbero senza dubbio averlo, a patto di marciare nella stessa direzione.

Certamente la ridotta protezione americana è un fattore nuovo da ottant'anni a questa parte. Non so se questa situazione si confermerà in caso di attacco russo a un paese Nato (in fondo non decide tutto il Presidente e ci sono dei Trattati da rispettare...), così come non sono in grado di capire se si modificherà a conclusione della presidenza Trump, ma in ogni caso dobbiamo sperare che serva a svegliarci dal torpore.

Le discussioni di questi ultimi giorni mi rendono tendente al pessimismo ma non ho l'età per potermelo permettere. 


Inviato
1 minuto fa, viganò dice:

Certamente la ridotta protezione americana è un fattore nuovo da ottant'anni a questa parte. Non so se questa situazione si confermerà in caso di attacco russo a un paese Nato (in fondo non decide tutto il Presidente e ci sono dei Trattati da rispettare...), così come non sono in grado di capire se si modificherà a conclusione della presidenza Trump, ma in ogni caso dobbiamo sperare che serva a svegliarci dal torpore.

Conoscendo Trump non darei per certa la partecipazione USA alla difesa collettiva, o magari sarebbe solo in forma minoritaria/indiretta, ma anche se poi dovesse arrivare un presidente migliore non sarebbe comunque garanzia di un cambio di rotta generale. Dobbiamo essere in grado fare anche da soli, con tutti i costi ma anche i vantaggi che comporta.


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