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Inviato (modificato)

Con un pedigree quasi centenario, torna la mercato, dopo 52 anni, un notevole esemplare di statere incuso da Caulonia .

Sarà a giorni, il 4 Agosto, in vendita Num.Naumann 143 al n. 24 .

001 Num.Naumann 143 n. 24.jpg

002 Num.Naumann 143 n. 24.png

Modificato da VALTERI

Inviato

Grazie @Brennos2 per la correzione : il recentissimo passaggio in Busso mi era sfuggito .

Una buona giornata


Inviato

Di questo esemplare c'è un aspetto che mi colpisce non poco. Non so se sia frutto di una mera coincidenza.

Esso proviene dagli stessi coni che hanno battuto un esemplare, il n. 23a, proveniente da un tesoretto (non integro) scoperto nei dintorni di Taranto nel 1929 e pubblicato dal Noe in appendice alla sua monografia su Caulonia del 1958.

Osservando il catalogo degli esemplari battuti da questa coppia di coni, si osserva che provengono in buona parte da immissioni sul mercato antiquario effettuate in anni molto vicini (se non coincidenti) alla data di rinvenimento del tesoretto.

 

image.jpeg

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Inviato

Magari cercandola in qualche vecchio catalogo  la si trova . Non sempre c’è attenzione nel pedigree


Inviato (modificato)
Il 25/07/2024 alle 12:47, skubydu dice:

Magari cercandola in qualche vecchio catalogo  la si trova . Non sempre c’è attenzione nel pedigree

 

Nel catalogo è indicata la vecchia provenienza : " Hess 194, 1929, 100 (Slg. Vogel, Teil IV.)."  che è poi quella indicata dal Noe all'esemplare 23e, i pesi pressochè coincidono 7,95 nel 1929  e 7,96 la più recente.

Ricordo che questo specifico conio ha un problema grave per molti esemplari che pur essendo della medesima impronta ( la rottura di conio a H 9 è tipica e distintiva )  hanno caratteristiche  discretamente differenti e tali da non far pensare a una reincisione del conio ma a una falsificazione piuttosto antica, con esemplari tracciabili nei secoli scorsi. 
Tratti distintivi di questa seconda "opera" il Daimon che sembra un pinocchietto ( il braccio anteriore è evidente) e con il ramo in avanti anzichè indietro, la faccia "tagliata/deformata" ( in tutti gli esemplari, che sono numerosi) di Apollo, la muscolatura delle braccia, la mano protesa, il ramo dietro la testa, le lettere della legenda e tanti altri dettagli....

8978590.jpg

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Modificato da vitellio
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Inviato

Sulla particolare rottura di conio ad ore 9 @vitellio qualcosa si era scritto in discussione " Rottura ( ? ) di conio da Caulonia " del 7 Novembre 2020, che per mia incapacità informatica non so unire.

Un saluto ed una buona serata

 

 

  • Mi piace 1

  • 10 mesi dopo...
Inviato
Il 26/07/2024 alle 19:33, vitellio dice:

Nel catalogo è indicata la vecchia provenienza : " Hess 194, 1929, 100 (Slg. Vogel, Teil IV.)."  che è poi quella indicata dal Noe all'esemplare 23e, i pesi pressochè coincidono 7,95 nel 1929  e 7,96 la più recente.

Ricordo che questo specifico conio ha un problema grave per molti esemplari che pur essendo della medesima impronta ( la rottura di conio a H 9 è tipica e distintiva )  hanno caratteristiche  discretamente differenti e tali da non far pensare a una reincisione del conio ma a una falsificazione piuttosto antica, con esemplari tracciabili nei secoli scorsi. 
Tratti distintivi di questa seconda "opera" il Daimon che sembra un pinocchietto ( il braccio anteriore è evidente) e con il ramo in avanti anzichè indietro, la faccia "tagliata/deformata" ( in tutti gli esemplari, che sono numerosi) di Apollo, la muscolatura delle braccia, la mano protesa, il ramo dietro la testa, le lettere della legenda e tanti altri dettagli....

8978590.jpg

6263627.jpg

 

Ciao Vitellio,

a distanza di un anno sto rileggendo questa interessante discussione e desidererei un chiarimento.

In pratica, delle due foto qui postate la prima sarebbe provenire da un conio originale, mentre la seconda, con evidenti semplificazioni nei dettagli e quanto hai elencato sarebbe una falsificazione antica, ho capito giusto?

Che tu sappia, esistono anche esemplari autentici senza la rottura di conio a ore 9 del dritto?

grazie

Leop


Inviato

 Ciao Leop,

corretto, il primo è autentico, il secondo è una derivazione falsificata ( non da quello , ma da chissà quale esemplare) che ricalca la morfologia generale della conio ma differisce in molti dettagli . E' molto datata ( secoli... ) come falsificazione.

No, non mi risultano esemplari senza la rottura di conio ma non posso però escludere che ce ne sia uno da qualche parte , pertanto la sfaldatura/rottura deve essere avvenuta in un momento molto iniziale, forse addirittura in sede di incisione.  

Il Noe nella descrizione del 23 di Caulonia dice :" A die fault (?) between the iscripition and the rim."  Quindi dubitativo sul cosa fosse veramente quel  rilievo.
Personalmente  ho visti parecchi esemplari e nel dettaglio e ritengo sia assolutamente plausibile una rottura o scheggiature nel punto.
Inutile aggiungere che c'è una bella differenza di aspetto e morfologia tra esemplari autentici e falsi anche in questa rottura , piuttosto decisa e frastagliata nei primi e molto "bollosa e informe" nei secondi.


Cordialmente,
Enrico

  • Grazie 1

Inviato

Grazie mille Vitellio per la tua risposta!

In effetti se guardiamo la foto postata da Valteri notiamo la "rottura" ma rilievi molto freschi e dettagliati, quindi concordo che questo infortunio sia avvenuto nelle prime battute...per capire se sia stato riparato occorrerebbe trovare esemplari senza quel difetto ma con rilievi più stanchi.

Un caro saluto

Leop


Inviato

No, tenderei a escludere che all'epoca si potessero tecnicamente fare riparazioni del conio per rotture di questo genere, quindi semmai sarebbe da ricercare un conio integro dell'inizio, ma come detto potrebbe essere successo anche in fase di incisione. Nei vari pezzi osservati si vede anche un degradarsi della rottura, segno di una non riparazione.

  • Mi piace 1

Inviato

Un'altra cosa mi lascia perplesso: se la seconda è una riproduzione antica, con evidenti non conformità come il Daimon e il ramo, perché riprodurre anche il difetto di conio? forse perché quella "bolla" era più evidente del rametto e nella loro ignoranza pensavano che facesse parte del disegno?


Inviato

La mia ipotesi è che il conio sia stato approntato per calco, sulla base di un pezzo autentico, per poter fondere il conio, infine rifinito a mano,  cambiando così diversi particolari, tipo la direzione del rametto del Daimon che non erano ben visibili etc.
La rottura in tal modo è rimasta in quanto ripresa da un originale.
Vi sono numerosi pezzi così prodotti, almeno una decina, tutti diversi e ragionevolmente prodotti per conio, ma tutti conservano una certa aria di molle e non netto.... probabilmente l'effetto della ripresa e fusione del conio, pur rifinito, con cui poi sono stati prodotti.

  • Mi piace 1

Inviato
Il 12/06/2025 alle 17:04, vitellio dice:

La mia ipotesi è che il conio sia stato approntato per calco, sulla base di un pezzo autentico, per poter fondere il conio, infine rifinito a mano,  cambiando così diversi particolari, tipo la direzione del rametto del Daimon che non erano ben visibili etc.
La rottura in tal modo è rimasta in quanto ripresa da un originale.
Vi sono numerosi pezzi così prodotti, almeno una decina, tutti diversi e ragionevolmente prodotti per conio, ma tutti conservano una certa aria di molle e non netto.... probabilmente l'effetto della ripresa e fusione del conio, pur rifinito, con cui poi sono stati prodotti.

 

Girovagando nel weekend per i vari siti di aste mi sono imbattuto in questo esemplare esitato dalla NAC nella autum sale 2024 (29 mm, 6,64 g) che ha la stessa impronta del conio originale, ma sembra che il difetto sia solo abbozzato o pastrocchiato (o rimosso successivamente da qualcuno?...parte del bordo è scavata o mancante)

6040574_1726758944.jpg

Di interesse anche questo esemplare Bertolami dell'asta 309 (29,9 mm, 7,20 g) in cui il difetto non c'è più (forse eliminato anch'esso perché si intravvede un'ombra, anche se qui il bordo è bello e intatto)...che ne pensi?

13340115.m.jpg


Inviato

Il Bertolami sembra parecchio manipolato e/o ha un aspetto generale non bello o rassicurante
Il Nac sarebbe da valutare dal vivo, ma sembra sia stato asportata la rottura....
Sono sempre pareri da foto...


Inviato

Da foto mi sembrava messo meglio il Bertolami, aspetto più "fresco"...anche se non capisco perché manchino dettagli su polpacci e ginocchia (le gambe sono senza dettagli)... il NAC invece mi sembrava quello messo peggio a causa della porosità.


Inviato

Un esemplare stesso conio di dritto, con gambe non definite (ma con difetto) era presente anche in asta Triton IV anno 2000 (7,83 g) 

Immagine1.png


Inviato

Due ulteriori stateri del tipo Noe, D/23-R/23? provengono dal ripostiglio di Curinga (IGCH 1881) edito dalla Spagnoli nel 2004 (Ripostigli dalla piana lametina, Soveria Mannelli 2004, p. 109, tav. IX, nn. 88-89)

 

image.png

  • Mi piace 1

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