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IGNORED

Costo tetradracma


Risposte migliori

Supporter
Inviato
1 ora fa, numa numa dice:

ah .. Treccani eccellente come dizionario enciclopedico ma per la lingua italiana vale come referenza ultima il Vocabolario dell'Accademia della Crusca, fondata a Firenze nel 1582 con il precipuo compito di 'ripulitura' e codificazione della lingua di Dante :)

Confermo che per tetradramma il genere è considerato maschile. Tetradrachma , riportato nel dizionario, è un uso desueto

 

Direi che c’è identità di vedute tra le due fonti.

Aggiungerei che Tetradrachma è desueto e Tetradracma è inesistente.

Saluti,

apollonia


  • 1 anno dopo...
Supporter
Inviato

Per caso mi è passata sotto gli occhi questa discussione di circa un anno fa e mi sono accorto di essere in colpevole ritardo sulla risposta che dovevo all’utente azaad per la sua esternazione al post # 11, dove ritiene che sia difficile se non impossibile convincermi che la lingua si evolve nel tempo e che una parola ampiamente utilizzata in un dato secolo con il tempo possa diventare desueta. Grazie per la considerazione nei miei confronti.

La sua opinione è che la parola dramma per indicare la moneta diventerà desueta nell’arco di qualche decennio per lasciare il posto a dracma, il nome della moneta della Grecia moderna (fino all’introduzione dell’euro nel 2002, aggiungo io).

Quello che azaad non capisce o non vuol capire è che io non mi riferisco alla dramma/dracma che sono considerati sinonimi, ma ai loro multipli e sottomultipli nei quali il termine a destra della barra è desueto.

Lo dimostra chiaramente quanto è emerso da questa discussione. Nel post precedente numa numa conferma che nel Vocabolario dell’Accademia della Crusca creato con il precipuo compito di 'ripulitura' e codificazione della lingua di Dante, tetradramma è di genere maschile e tetradrachma è un uso desueto.

Dalle consultazioni del GDLI per le voci tetradracma e tetradramma al post # 16 non sono stati trovati risultati per la prima voce e una decina di risultati per la seconda voce.

L’uso del lemma “dramma” s. f. per designare i suoi multipli e sottomultipli è attestato dallo Zingarelli 2022 con la definizione di principale unità monetaria degli antichi Greci, di vario peso a seconda dei luoghi e dei tempi, con numerosi multipli e sottomultipli.

E i didrammi, i tetradrammi, i decadrammi, ecc. non sono forse monete degli antichi Greci? E non sono forse questi i termini che troviamo nei testi di famosi numismatici come Solone Ambrosoli, Serafino Ricci, Mario Traina, ecc. per indicare i multipli della moneta di base?

apollonia


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