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IGNORED

The Eagle and I


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Inviato

Il disegno di Gobrecht ha goduto di grande fortuna, risultando il più longevo per le monete d'oro americane. Fu infatti utilizzato sulle eagles dal 1838 al 1908, sulle half eagles dal 1839 al 1908 e sulle quarter eagles dal 1840 al 1907. E senza saltare un solo anno, nemmeno quelli della Guerra di Secessione.

Le zecche impegnate nella produzione sono state Philadelphia, Charlotte, Dahlonega, New Orleans e San Francisco per i quarters, le stesse più Carson City e Denver per gli half, mentre le eagles sono state coniate in tutte zecche citate tranne Charlotte e Dahlonega.

Il disegno dei quarters non ha subito variazioni sostanziali per l'intero arco di produzione, mentre una significativa modifica ha riguardato half e eagles a partire dal 1866: ne parleremo nel prossimo post ;) 

Infine, detto in precedenza dei dati ponderali delle eagles, i quarters hanno avuto, per tutti gli anni di produzione, un diametro di 18 mm. e un peso di 4,18 grammi, mentre le half eagles hanno sempre avuto un peso di 8,359 gr., ma nel 1840 hanno ridotto il diametro, passato da 22,5 a 21,6 mm. Il titolo dell'oro, per tutte e tre le monete, è sempre stato di 900 millesimi.

quarter eagle1843HA-NGCPR63cameo.jpg

liberty half eagle1841HA-NGCMS64.jpg

(foto da Heritage Auctions)

petronius :)

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Inviato

In God We Trust

Non possiamo concludere il discorso sulle monete Liberty Head di Christian Gobrecht senza dar conto di un'importante modifica che ha interessato eagles e half eagles (ma non quarter eagles), anche se questo ci porta a sforare di qualche anno il limite temporale programmato, fissato a inizio discussione alle soglie della guerra civile. 

Qui, invece, la guerra è finita, siamo nel 1866 e, per la prima volta, compare sulle monete d'oro, half eagles, eagles e double eagles, il cosiddetto "motto religioso" (religious motto) che tutti ben conoscete: IN GOD WE TRUST.

L’idea del motto venne a un pastore battista della Pennsylvania, il  Rev. Mark R. Watkinson, che pensava si dovesse in qualche modo onorare la divinità sulla monetazione nazionale.

Rev. Mark Watkinson.jpg

Il 13 novembre 1861, Watkinson scrisse una lettera al Segretario al Tesoro, Salmon P. Chase:

“State per sottoporre al Congresso il rapporto annuale sulla situazione finanziaria nazionale. Un fatto che tocca le nostre monete è stato finora gravemente trascurato. Mi riferisco al riconoscimento del Dio Onnipotente in qualche modo sulle nostre monete.”

Watkinson suggeriva che al posto della tradizionale raffigurazione allegorica di Lady Liberty, fossero inseriti in una specie di anello le parole “unione perpetua”, un “occhio di Dio” (che comparirà poi, molto più tardi, sulle banconote da 1 dollaro) e la bandiera degli Stati Uniti, e ancora, le iscrizioni “Dio, Libertà, Legge”

Chase, in linea di principio, acconsentì, e scrisse a sua volta al direttore della zecca, James Pollock, per chiedere il collocamento sulle monete di “un motto che esprima nel modo più chiaro e nel minor numero di parole possibile, questo riconoscimento nazionale.”  

L’idea venne però, per il momento, accantonata, e fu soltanto nel 1863 che si ripropose, con l’incisore-capo della Zecca James B. Longacre che realizzò svariati campioni, con diverse versioni di un motto religioso che ancora non si sapeva bene quale dovesse essere. Tra le numerose proposte, OUR TRUST IS IN GOD (la nostra fiducia è in Dio), GOD OUR TRUST (Dio la nostra fiducia), GOD TRUST  (fiducia in Dio), GOD IS OUR TRUST  (Dio è la nostra fiducia), e GOD AND OUR COUNTRY (Dio e il nostro paese).

Ci fu chi azzardò perfino un motto in latino come DEO EST GLORIA, finché il Segretario Chase, in una lettera al Direttore della Zecca del 9 dicembre 1863, propose IN GOD WE TRUST… NOI CONFIDIAMO IN DIO, una frase la cui origine deriverebbe da un grido di battaglia urlato dal 125° reggimento di fanteria della Pennsylvania il 17 settembre 1862 durante la battaglia di Antietam. E quella fu, applicata per la prima volta nel 1864 sulle monete da 2 centesimi.

Sulle monete d'oro comparve due anni dopo, nel 1866, su eagles e half eagles al rovescio, inscritto in un cartiglio svolazzante sopra la testa dell'aquila. E lì è rimasto fino al 1908, ultimo anno di coniazione della tipologia.

eagle1866HA-PCGSPR65r.jpg

(foto da Heritage Auctions, Zecca di Philadelphia1866, certificata da PCGS PR65)

Nel 1956, IN GOD WE TRUST divenne il motto ufficiale degli Stati Uniti, prendendo il posto di E PLURIBUS UNUM, da sempre usato (anche sulle monete) ma la cui ufficialità non era mai stata sancita. Erano gli anni della guerra fredda, e si pensa che il motto religioso sia stato adottato anche per distinguersi dall’Unione Sovietica, che promuoveva l’ateismo di stato. La decisione del 1956 è stata confermata 50 anni dopo, nel 2006, quando il Congresso ne ha ribadito l’uso come motto ufficiale della nazione.

petronius oo)

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Inviato

un dollaro d'onore2.jpg

Alexander Hamilton non ha mai avuto un dollaro d'oro da spendere. Sebbene il suo rapporto al Congresso del 28 gennaio 1791 (vedi post #6) prevedesse l'adozione di due sole monete d'oro, da 10 e 1 dollaro, la seconda vide la luce solamente quasi mezzo secolo dopo la sua morte. O almeno, il dollaro ufficiale, emesso dalle Zecche governative, poiché in realtà a coniare monete d'oro di tale valore avevano già provveduto, all'inizio degli anni '30 dell'Ottocento, i Bechtler, una famiglia del North Carolina che, approfittando di un vuoto legislativo in materia (nella Costituzione era scritto che il Governo Federale era autorizzato a battere moneta, mentre questa facoltà era negata ai singoli Stati, ma non si faceva cenno alle coniazioni da parte dei privati), aveva iniziato a coniare monete d’oro.

La loro storia è già stata raccontata qui mi limiterò pertanto a mostrare una delle loro monete.

bechtler1dollar carolina.jpg

Per vedere i dollari governativi, bisognerà attendere la scoperta dell'oro in California (da noi, il prossimo post :D), e il successivo Mint Act del 3 marzo 1849, che autorizzò l'emissione di queste monete, che vennero coniate già a partire da quell'anno in tutte e quattro le Zecche allora operative: Philadelphia, Charlotte, Dahlonega e New Orleans. Ma, quando arrivarono, suscitarono subito forti critiche, a causa delle loro dimensioni davvero minime, che rappresentavano un forte rischio di perderle: il primo modello di dollaro d'oro, con i suoi 13 mm. di diametro e 1,672 grammi di peso, è infatti la più piccola moneta mai coniata per la circolazione negli Stati Uniti. Per fare un paragone facilmente comprensibile a tutti, il centesimo di euro ha un diametro di 16,25 mm. e pesa 2,3 grammi ;)

petronius :)

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Inviato

Il dollaro d'oro del primo tipo è stato coniato dal 1849 al 1853 nelle quattro Zecche citate sopra. Nel 1854 Charlotte saltò un turno (riprenderà nel 1855 con i dollari del secondo tipo), ma al suo posto subentrò la Zecca di San Francisco, appena aperta.

A disegnarlo, James Barton Longacre, quarto Chief-engraver della Zecca, del quale abbiamo ampiamente parlato a proposito della sua double eagle ;)

Per il disegno di Lady Liberty, utilizzato poi anche per le double eagles, Longacre si ispirò a quelli di Kneass e Gobrecht. La sua Lady, sempre rivolta a sinistra, ha i capelli in parte raccolti in una crocchia, in parte in riccioli che le scendono sul collo. Ha in testa una corona, o tiara, con inciso il suo nome. Nel giro, le immancabili 13 stelle.

gold dollar1854Sd.jpg

Il rovescio, di estrema semplicità, presenta il valore e la data inscritti all'interno di una corona di ulivo: nel giro UNITED STATES OF AMERICA, in basso, se presente, il marchio di Zecca: la S di San Francisco in questo esemplare del 1854.

gold dollar1854Sr.jpg

La corona che vediamo sopra è del tipo close wreath, corona chiusa. Ma in parte delle monete coniate a Philadelphia e Charlotte nel 1849, e in tutte quelle di Dahlonega e New Orleans di quell'anno, la corona è più larga, il modello detto open wreath.

gold dollar1849C openR.jpg

Il dollaro di Charlotte del 1849 open wreath è moneta della più estrema rarità: soltanto 5 sono gli esemplari conosciuti.

Sebbene la vita di questa tipologia sia stata breve, in sei anni ne furono coniati oltre 12 milioni e mezzo di esemplari. Ma le sue dimensioni minime causarono una disaffezione sempre più crescente. Come scrisse il New York Weekly Tribune: "il nuovo dollaro è senza dubbio la piú pulita, piú piccola, piú leggera moneta in questo paese... troppo delicato e bello per pagare patate e crauti, carne di maiale e sale."

Così, si cercò di correre ai ripari, per quel poco che si poteva. Già a partire dal 1854, venne presentato un nuovo modello, di 2 mm. più grande, ma dello stesso peso e titolo dell'oro. A rimetterci, naturalmente, fu lo spessore, che si fece ancora più sottile.

petronius :)

(tutte le foto che illustrano il post provengono da PCGS Coin Facts)

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Inviato

Una principessa indiana

Pocahontas.jpg

No, non è Pocahontas :D è a dirla tutta la Lady Liberty disegnata da Longacre per il dollaro d'oro del secondo tipo (e per la moneta da 3 dollari che vedremo nel prossimo post) ha ben poco di indiano. Ma, da sempre, quel ritratto è conosciuto come Indian Princess Head, probabilmente a causa del suo copricapo di piume, che però non è riconducibile ad alcuno di quelli in uso presso le tribú indiane. Piuttosto, ancora una volta, l'ispirazione va ricercata nella statuaria classica (forse un ritratto di Venere), ma anche nell'arte popolare degli anni '50 del XIX secolo. Questo tipo di fanciulla indiana era presente nella pittura patriottica e "primitiva" americana da molti anni.

Le polene delle navi

Ship's Figurehead of an Indian Princess.jpeg

(https://www.hylandgranby.com/inventory/carved-and-painted-ships-figurehead-of-an-indian-princess)

e le sculture davanti alle tabaccherie ostentavano volti, capelli e cappelli di questo tipo :rolleyes:

tobacconist indian girl.jpeg

(https://emuseum.history.org/objects/26323/tobacconist-figure-indian)

Questa versione della Lady ha i capelli interamente fluenti sul  collo, e in una fascia sul copricapo compare il suo nome. Nel giro non ci sono più le stelle, ma l'iscrizione UNITED STATES OF AMERICA

gold dollar1854proofD.jpg

Per il rovescio, la semplice corona del modello precedente venne sostituita da un complicato intreccio di foglie di cotone, mais, tabacco e frumento, prodotti tipici del Nord e del Sud degli stati Uniti, a simboleggiare l'intreccio tra le due anime della nazione, che di lí a poco sarebbero state separate dalla Guerra Civile.

gold dollar1854proofR.jpg

Il dritto di questi dollari presenta due diverse tipologie, con testa piccola (Small Head, sopra) dal 1854 al 1856, e grande (Large Head), a partire dal 1856 e fino al 1889.

gold dollar1889d.jpg

(foto da PCGS Coin Facts)

Sebbene questa tipologia sia stata coniata ininterrottamente dal 1854 al 1889, la tiratura totale è stata di poco superiore alla metà dei dollari del primo tipo, 7 milioni scarsi, a riprova della sua sostanziale inutilità e rifiuto da parte del pubblico. Le Zecche interessate sono state quelle di Philadelphia, San Francisco, Charlotte, Dahlonega e New Orleans fino al 1861, poi, con la chiusura delle ultime tre a causa della guerra civile, la produzione è continuata nella sola Philadelphia, e a San Francisco, solamente nel 1870, e per appena 3.000 esemplari.

petronius oo)

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Inviato

faker than a 3 dollar bill.jpg

Più falso di una banconota da 3 dollari... è un'espressione entrata nell'uso comune americano per indicare una cosa palesemente falsa, talmente falsa da non esistere nemmeno... forse :rolleyes:

E' esistita, invece, una moneta da 3 dollari, addirittura in oro. Ma, autorizzata con atto del 21 febbraio 1853 e coniata per la prima volta nel 1854, non fu mai molto popolare tra il pubblico, e la sua circolazione fu molto limitata. 

In effetti, non è chiara l'utilità di un taglio del genere, esistendo già da lungo tempo monete d'oro da 2,50 e 5 dollari. Alcuni oggi teorizzano che la denominazione da 3 dollari sarebbe stata usata per l'acquisto di francobolli da 3 centesimi (la tariffa di una lettera dell'epoca) o per avere 100 monetine da 3 centesimi, ugualmente in circolazione in quegli anni. Queste monete passarono di mano nell'Est e nel Midwest fino al 1861 , dopodiché sparirono dalla circolazione. Sulla costa Ovest si videro in circolazione monete di tutte le annate, ma anche lí molto raramente dopo gli anni 1860: anni in cui furono coniati meno di 10.000 esemplari l'anno. Nel 1874 e 1878 la produzione fu notevolmente incrementata, in previsione di una piú ampia circolazione, che non si verificò. Purtuttavia continuarono ad essere coniate, seppur in quantitativi minimi, fino al 1889, probabilmente per venire incontro alle richieste dei collezionisti, che fin dal 1879 avevano iniziato a interessarsi ad esse.

La produzione, iniziata nel 1854, proseguì ininterrottamente fino, come detto, al 1889: fino al 1860 nelle Zecche di Philadelphia, Dahlonega, New Orleans e San Francisco, dal 1861 nella sola Philadelphia. Con un'unica eccezione (ma davvero UNICA!), di cui diremo nel prossimo post ;)

Alla fine, i pezzi coniati risultarono essere appena 534.519, davvero pochi, considerando i ben 35 anni di produzione!

La moneta, in oro .900, ha un diametro di 20,5 mm. e un peso di 5,015 grammi. Sul disegno, di James B, Longacre, non c'è nulla da aggiungere rispetto a quanto detto per il dollaro d'oro del secondo tipo... è uguale :D

3dollars1854HA-PCHSMS64+.jpg

(foto da Heritage Auctions)

C'è invece molto da aggiungere a proposito delle banconote da 3 dollari, che se anche oggi, e da moltissimo tempo, non esistono davvero più, sono esistite, eccome. E hanno circolato proprio negli stessi anni in cui venivano coniate le monete d'oro di pari valore. Come abbiamo detto più volte (e come prima o poi racconteremo dettagliatamente :rolleyes:), nella prima metà dell'Ottocento, e fino alla fine della guerra civile, la circolazione monetaria cartacea era assicurata da un'infinità di banche private (si stima più di 3.000) che stampavano banconote di ogni genere, dai tagli più alti, migliaia di dollari, alle frazioni centesimali. E tra questi non potevano mancare, naturalmente, le banconote da 3 dollari, tutt'altro che false... o almeno si sperava :D 

3dollars texas.jpg

petronius oo)

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