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Le Zecche dell'oro


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Inviato

Per completezza, è giusto precisare che con lo stesso decreto del marzo 1835, oltre a quelle di Charlotte e Dahlonega, venne autorizzata anche l'apertura di una Zecca a New Orleans, che ha avuto una storia ben più importante, e lunga, delle altre due, ma della quale, in questa occasione, non ci occuperemo.

La Zecca di Charlotte

Il già citato Mint Act firmato dal presidente Andrew Jackson il 3 marzo 1835, disponeva l'apertura di due filiali della Zecca negli stati del North Carolina e della Georgia, destinate alla sola produzione di monete in oro. Data la vicinanza geografica tra le due, si sarebbe potuto pensare che una sola sarebbe stata sufficiente, ma come in altre occasioni, non solo negli USA, le ragioni della politica ebbero la meglio su quelle della reale necessità.

La Zecca di Charlotte, nel North Carolina, era stata dunque creata sulla carta, ma costruire l'edificio destinato a ospitarla, e riempirlo di tutti i macchinari necessari, era un altro discorso. Il compito fu affidato al Maggiore Samuel McComb, proprietario di un'importante miniera d'oro, dopo che il primo nominato dal presidente Jackson, James Hutchinson, si era ritirato per motivi politici.    

Per prima cosa, McComb prese contatto con l'architetto William Strickland nel giugno 1835, ricevendone i progetti e i costi stimati per la struttura. Venne stanziata la somma di 1500 dollari per l'acquisto del terreno, e il Segretario al Tesoro, Levi Woodbury, approvò un preventivo di 33.000 dollari per la costruzione dell'edificio.

Non ho trovato immagini di McComb, ma ecco qua William Strickland (1787-1854), uno dei più importanti architetti americani della sua epoca.

 William Strickland (1787-1854).jpg

McComb dovette fare i conti con numerosi ritardi durante la costruzione. Nel novembre 1835, l'appaltatore disse che i progetti di Strickland per la struttura erano inadatti, e ne andavano disegnati di nuovi. Ci fu anche da risolvere qualche problema con gli atti di acquisto di alcuni lotti di terreno, ma finalmente la pietra d'angolo (the cornerstone), che stava a significare l'inizio della costruzione, venne posata con una grandiosa cerimonia l'8 gennaio 1836. I lavori a quel punto continuarono senza particolari intoppi, e il 24 giugno 1837 McComb notificò al Segretario Woodbury che l'edificio sarebbe stato ultimato entro due o tre settimane :yahoo: 

Continua... :)

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Inviato
Il 27/5/2025 alle 22:26, petronius arbiter dice:

il 24 giugno 1837 McComb notificò al Segretario Woodbury che l'edificio sarebbe stato ultimato entro due o tre settimane

Negli stessi giorni furono consegnati i macchinari: presse per il conio, fresatrici, caldaie, forni e laminatoi, arrivati via mare nei porti di Charleston e Camden, nel South Carolina. Franklin Peale, fonditore e raffinatore della Zecca di Philadelphia, di ritorno da un viaggio di studio e ricerca presso le principali Zecche europee,  assicurò che le monete degli Stati Uniti non sarebbero state seconde a nessuna quanto a tecnologia. Fu Peale a sovrintendere all'installazione di tutti i macchinari, operazione che terminò il 13 novembre 1837. A quel punto, la Zecca di Charlotte era pronta ad operare :)

Il costo finale dell'edificio era stato di 56.412,20 dollari, un surplus rispetto alle previsioni iniziali dovuto alle modifiche del progetto originale che dovettero essere attuate in corso d'opera... succede sempre così :rolleyes:

Tutti erano comunque soddisfatti del risultato ottenuto, ad eccezione di Samuel McComb, che ricevette appena 668,87 dollari per più di due anni di lavoro <_<. Fu presentata una proposta al Congresso per concedergli un compenso aggiuntivo per il suo eccellente lavoro, ma venne respinta.

Con tutte le installazioni completate a metà novembre, c'era da aspettarsi che la produzione monetaria iniziasse prima della fine dell'anno: il primo sovrintendente della Zecca, John H. Wheeler, in un'intervista alla stampa locale del 4 dicembre 1837 annunciò che la Zecca era pronta a ricevere i depositi di lingotti d'oro. Ma quasi tre mesi dopo, nemmeno una moneta era stata coniata :ninja:

John Hill Wheeler targa.jpg

Quella che vedete sopra, è una targa storico-celebrativa (historical marker) dedicata a William H. Wheeler, primo sovrintendente della Zecca di Charlotte. Si trova a Murfreesboro, North Carolina, nella Hertford County, a "300 yarde dalla casa di mattoni" in cui Wheeler era nato nel 1806. La provincia americana è piena di targhe come questa, le abbiamo viste anche in altre discussioni, e le trovo particolarmente suggestive (molto old America :D), così ho pensato di metterla al posto del solito ritratto del personaggio. Che comunque, chi fosse curioso, potrà facilmente vedere semplicemente digitando "John H. Wheeler" in un motore di ricerca ;)

petronius oo) 

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Il 29/5/2025 alle 18:54, petronius arbiter dice:

quasi tre mesi dopo, nemmeno una moneta era stata coniata

Il motivo era dovuto a un ritardo combinato tra Charlotte e Philadelphia nel testare i lingotti necessari alla produzione, che potè finalmente iniziare solo il 27 marzo 1838.

Quel giorno, le prime monete ad essere coniate furono quelle da 5 dollari, le half eagles. Il disegno era quello di William Kneass conosciuto come Classic Head che abbiamo già visto nella precedente discussione. Al dritto la testa di Lady Liberty volta a sinistra, che ha i capelli fermati da un nastro con la scritta LIBERTY. Nel giro ci sono 13 stelle, e in basso la data.

Ma c'era una novità della massima importanza: per la prima volta su una moneta degli Stati Uniti, di qualunque metallo, compariva il marchio di Zecca. La C di Charlotte, tra la troncatura del collo della Lady e la data :)

half eagle1838C-HA-NCSAUd.jpg

Al rovescio, l'aquila araldica ad ali spiegate con lo scudo sul petto, frecce e ramo d'ulivo tra gli artigli. Nel giro la scritta UNITED STATES OF AMERICA, in basso il valore, 5 D.

half eagle1838C-HA-NCSAUr.jpg

(foto da Heritage Auctions).

Tutto a posto, finalmente? Non proprio <_<

A causa di una curiosa pratica imposta dal nuovo Direttore della Zecca, le monete d'oro di nuova produzione (a maggior ragione, di nuova Zecca) non potevano essere immesse nella circolazione fino a quando due esemplari di ognuna non fossero stati verificati e approvati dalla Zecca di Philadelphia. Alla quale dovevano essere spedite, un processo che richiedeva settimane di tempo, tenendo conto anche di quello necessario per avere la risposta affermativa. E così fu soltanto il 2 maggio 1838 che le prime monete di Charlotte furono finalmente consegnate al Tesoriere per essere pagate ai depositanti dell'oro.

petronius :)

 

 

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Inviato

Più tardi, quello stesso anno, iniziò la produzione delle quarter eagles, per un totale, nel 1838, di 7.880 esemplari, che andarono ad aggiungersi a 17.179 half eagles. Questi numeri rappresentano tutta la produzione di Charlotte del primo anno.

Le quarter eagles, le monete da 2,50 dollari, furono coniate a Charlotte quasi tutti gli anni dal 1838 al 1860, fanno eccezione il 1845, 1853, 1857 e 1859. Il totale annuale varia da un minimo di 3.677 nel 1855 a un massimo di 26.067 nel 1843. In un'epoca in cui la Zecca di Philadelphia produceva più di un milione di quarter eagles l'anno, è ovvio che tutte le monete di Charlotte sono da considerarsi piuttosto rare.

Il disegno delle quarter eagles del 1838 e 1839, è identico a quello visto sopra per le half eagles. Nel 1840 fu sostituito da quello di Christian Gobrecht, in verità non molto dissimile, e già ampiamente descritto nella precedente discussione. Tale disegno rimarrà invariato fino all'ultimo anno di attività di Charlotte.

quarter eagle1840C-GO-PCGSMS62.jpg

Da notare però che, rispetto alle half eagles, il marchio di Zecca compare al rovescio, tra gli artigli dell'aquila e il valore: vediamo il particolare.

quarter eagle1840Cmintmark.jpg

(tutte le foto da Ira & Larry GoldBerg Auctions)

petronius :)

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Inviato

Anche le half eagles furono coniate a Charlotte quasi tutti gli anni, con l'unica eccezione del 1845, anno in cui, come abbiamo visto sopra, non vennero coniate nemmeno le quarter eagles: c'è un motivo, e ne parliamo nel prossimo post ;)

La maggiore utilità delle half eagles e la loro più diffusa popolarità tra i depositanti dell'oro fecero sì che il numero di esemplari coniati fosse decisamente superiore a quello delle quarter eagles. Il record di produzione venne toccato nel 1847, con 84.151 esemplari, e in generale raramente si scese sotto i 20.000 pezzi  annui, con il record negativo raggiunto solamente nel 1861, ultimo anno di attività della Zecca, con appena 6.879 esemplari.

Nella foto (da Ira & Larry GoldBerg Auction), una half eagle modello Liberty Head del 1841. Come potete notare, il marchio di Zecca si trova ora al rovescio. Venne mantenuto al dritto solo per il 1839 nelle monete disegnate da Gobrecht, per poi passare nel 1840, e fino al 1908 (ultimo anno di produzione per la tipologia) al rovescio, nella stessa posizione già vista per le quarter eagles.

liberty half eagle1841C-GO-PCGSMS61.jpg

A Charlotte non furono mai coniate le monete d'oro più prestigiose, eagles e double eagles, e nemmeno la strana moneta da 3 dollari. Diede invece un importante contributo alla produzione delle minuscole monete da 1 dollaro. E proprio tra queste va ricercato il "santo Graal" della Zecca del North Carolina, la moneta più rara e, tanto per cambiare, misteriosa :ninja:

petronius oo)

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Fuoco alla Zecca!

Sabato mattina, 27 luglio 1844, sul presto. Un piccolo incendio, limitato a una sola stanza, fu scoperto mentre il Sovrintendente della Zecca, Green W. Caldwell, era a casa malato. Sarebbe stato abbastanza facile spegnerlo usando la riserva d'acqua per alimentare le caldaie, ma in assenza del "capo" nessuno prese l'iniziativa di farlo. E così, quasi l'intera struttura venne distrutta, la gran parte dei macchinari danneggiati :( 

Seguirono molte recriminazioni, ma non venne trovata nessuna spiegazione soddisfacente sulle cause dell'incendio. Il sovrintendente Caldwell sostenne che i suoi alloggi erano stati rapinati, e che il ladro aveva appiccato il fuoco per cancellare le sue tracce. Un inserviente di colore di nome Calvin venne  trattenuto come sospetto, ma presto dovettero rilasciarlo per mancanza di prove. 

Quanto alla ricostruzione della Zecca, fu una cosa tutt'altro che scontata. C'erano stati molti oppositori alla sua creazione nel 1835, e la questione divenne ancora una volta politica. I minatori della regione incominciarono a perdere la pazienza quando videro che, ancora mesi dopo l'incendio, nessuna azione era stata intrapresa.

Gold Searchers North Carolina.jpg

Un'assemblea di minatori si riunì a Charlotte l'8 ottobre 1844 per presentare una richiesta unitaria di ricostruzione della Zecca, ma fu soltanto dopo le elezioni presidenziali di novembre, che portarono alla Casa Bianca James Polk, che il clima politico si rasserenò e si potè finalmente mettere mano al progetto. Ma la spesa non fu autorizzata fino al marzo 1845, e l'appalto assegnato il 16 aprile. Ed ecco spiegato perché, come abbiamo scritto in precedenza, nel 1845 a Charlotte non furono coniate monete ;)

E questo potrebbe spiegare anche il fatto che non esistono (o almeno non ne ho trovate) immagini della prima Zecca di Charlotte, se non fosse che è difficile trovarne anche della seconda. Non ne ho trovata nessuna contemporanea all'attività della Zecca, la più vecchia è questa, risalente al 1920, quando ormai a Charlotte le monete non si coniavano più da 60 anni :huh:

Charlotte Mint1920.webp

Continua... oo)

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Tutti i nuovi macchinari furono inviati da Philadelphia nel dicembre 1845, e installati nella primavera successiva, ma sebbene la nuova struttura fosse ancora incompleta quello che più ritardava la ripresa della produzione era la mancanza di mattoni per la fornace, che arrivarono l'11 maggio 1846. Fu nominato un nuovo coniatore (il precedente era morto) che entrò in carica in agosto, e finalmente nell'ottobre 1846 le coniazioni poterono riprendere, utilizzando l'oro depositato poco prima dell'incendio. Quell'anno furono coniate 4.808 quarter eagles e 12.995 half eagles :)

Qualche anno dopo, il 7 dicembre 1854, un nuovo incendio scoppiò sul tetto della Zecca, ma stavolta venne prontamente contenuto, e non si ebbero conseguenze. Questo diede però l'occasione al sovrintendente Cladwell per richiedere al Direttore della Zecca un nuovo tetto in metallo, resistente al fuoco :rolleyes: 

Ancora una foto dell'edificio della Zecca di Charlotte, questa non è datata ma, a occhio, direi che non siamo molto lontani da quella del post precedente ;)

Charloote Mint original.jpg

petronius :)

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Inviato

Arrivano i dollari!

Quelli d'oro, naturalmente. E fin dal 1849, primo anno di emissione, tutte le Zecche attive vengono impegnate nella produzione di queste minuscole monete. Compresa la Zecca del North Carolina, che proprio tra essi annovera la sua moneta più iconica e rara, una moneta che per i collezionisti di Charlotte ha assunto proporzioni quasi mitiche... il dollaro "Open Wreath" del 1849 :)

Per il quale debbo fare un passo indietro, e rinviarvi alla lettura di questo post della discussione precedente, che mostra chiaramente la differenza tra dollari "close wreath" e "open wreath"

https://www.lamoneta.it/topic/230569-the-eagle-and-i/page/4/#comment-2548413

James Barton Longacre incise i conii per il dollaro d'oro all'inizio del 1849 e il disegno iniziale sul rovescio mostrava le estremità a corona ampiamente distanziate, lontane dal grande 1 della denominazione: lo stile noto come "Open Wreath". Le prove del disegno "open" furono coniate per la prima volta a Philadelphia il 7 maggio 1849, le prime monete per la circolazione il giorno successivo.
Ma il direttore della Zecca, Robert Patterson, si oppose al disegno del rovescio, sostenendo che la molatura fosse troppo elevata e che le monete non fossero ben fatte. Longacre lo modificò creando il disegno "Close Wreath" aggiungendo un gruppo di foglie e due bacche a ciascuno dei rami della corona. Conii con il disegno "Open Wreath" erano però già stati inviati a tutte le filiali, e tutti i dollari d'oro coniati nelle Zecche di Dahlonega e New Orleans nel 1849 presentano questo disegno. Invece a Philadelphia e Charlotte furono coniate monete con entrambi i disegni sul rovescio.

Due coppie di conii furono spedite dalla Zecca di Philadelphia a Charlotte il 10 e il 13 giugno 1849. Il rovescio di questi conii era apparentemente del tipo open e la coniazione dei dollari d'oro iniziò il 3 luglio 1849. Il direttore Patterson ricevette due monete dalla prima consegna per la sua ispezione ed espresse la sua opposizione al disegno nella sua risposta. Patterson informò il personale di Charlotte che sarebbero stati inviati nuovi conii e incluse due esempi del nuovo disegno, di come avrebbero dovuto apparire le monete. A quanto pare, solo un piccolo numero di monete open wreath era stato coniato prima che il messaggio di Patterson fosse ricevuto e la produzione fu sospesa fino a quando i nuovi conii non fossero stati disponibili. Degli 11.634 dollari d'oro coniati dalla Zecca di Charlotte nel 1849, si stima che non più di 125 esemplari presentassero il rovescio open wreath. La piccola tiratura iniziale subì un forte logoramento nel corso degli anni e oggi si conoscono solo cinque esemplari di dollari di questo tipo.

Un omaggio, dovuto, a Robert M. Patterson, quarto direttore della Zecca degli Stati Uniti, dal luglio 1835 al luglio 1851. In fondo si deve a lui, e al suo rifiuto del disegno open, se oggi possiamo annoverare questi dollari di Charlotte tra le assolute rarità della monetazione americana :)

Robert Patterson.webp

I dollari? Li vediamo nel prossimo post ;)

petronius oo)

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Per moltissimi anni il dollaro d'oro 1849-C Open Wreath rimase sconosciuto al mondo del collezionismo. La prima menzione della varietà si trova nel lotto 1083 della Collezione Belden Roach (B. Max Mehl, 2/1944):

"Lettera C della Zecca del 1849 sotto la corona, come tutte le altre. Questo esemplare sembra appartenere a una varietà completamente nuova. È una corona aperta e le stelle sul dritto sono più piccole; i bordi sono in rilievo, il che fa apparire la moneta leggermente più spessa rispetto all'emissione regolare. Non circolata con una brillante lucentezza. Quasi equivalente a una proof. Coniata in oro giallo chiaro. Affermo senza esitazione che questa moneta è di rarità estrema, se non unica. (Non elencata nel nuovo Catalogo Standard del 1944.)"

Tre anni dopo, nella prima edizione del Red Book, la moneta veniva presentata come Unique.

Non molto tempo dopo, W.W. McReynolds, un gioielliere, trovò una seconda moneta. Qualcuno pensò che la coincidenza era sospetta, e che quella di McReynolds fosse una copia, magari realizzata da lui stesso, ma le ricerche successive hanno provato senza ombra di dubbio la sua genuinità. Comunque, a McReynolds doveva importare poco della rarità del pezzo, poiché molto probabilmente lo montò su un gioiello, come dimostrano oggi i numerosi segni di montatura. 

In seguito, altri tre esemplari sono venuti alla luce, ma, considerando che la produzione stimata sarebbe stata di circa 125, non si può escludere che ce ne sia ancora qualcuno nascosto in un cassetto del nonno :lol:

L'esemplare che presentiamo potrebbe essere quello citato da Mehl nel catalogo Balden Roach del 1944, descritto come non circolato, e questa moneta è l'unico esemplare in stato di zecca noto oggi. Le superfici mostrano dei riflessi simili a quelli di una moneta proof nei campi e gli elementi decorativi sono nitidi e dettagliati nella maggior parte delle aree, attributi che suggerirebbero che fosse, come scrisse Mehl, "Almost equal to a proof", quasi uguale a una proof. I bordi alti e le piccole stelle menzionati da Mehl sono immediatamente evidenti anche su questa moneta, ma queste caratteristiche sono comuni a tutti gli esemplari di questa varietà. Sfortunatamente, la bassa risoluzione dell'immagine nel catalogo Roach impedisce una corrispondenza conclusiva con la moneta che, in asta Heritage del 25 gennaio 2025 (dalla quale proviene la foto), stimata da PCGS in conservazione MS62, ha realizzato ben 1.560.000 dollari :yahoo:

gold dollar1849C openHA-PCGSMS62.jpg

Le altre quattro monete sono tutte in conservazione inferiore, da Fine 15 a AU58. Anche i valori vanno di conseguenza, sebbene non si possano esattamente definire economici... l'ultimo passaggio noto della moneta più brutta, ha fruttato al proprietario 97.750 dollari :rolleyes: 

petronius oo)

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La Zecca di Charlotte continuò a coniare i dollari d'oro del primo tipo, il cosiddetto Liberty Head, fino al 1853: naturalmente, a partire dal 1850 tutti i rovesci furono close wreath. Il record di produzione venne toccato nel 1851, con 41.267 esemplari. Ma, quello stesso anno, a Philadelphia se ne coniarono più di 3 milioni, e 290.000 a New Orleans. Anche per queste monete la produzione di Charlotte fu sempre piuttosto limitata, non raggiungendo, in più di un'occasione, i 10.000 pezzi annui. Il minimo arrivò proprio alla fine, nel 1859, ultimo anno di Charlotte per la tipologia, quando le monete coniate furono appena 5.235. 

A quel punto i dollari erano quelli del secondo tipo, gli Indian Princess Head, che, come abbiamo visto nella precedente discussione, di "indiano" avevano ben poco. A Charlotte si incominciò a coniarli nel 1855, poi ancora nel 1857, e infine nel 1859.

gold dollar1859C-HA-NGCAU55.jpg

(foto da Heritage Auctions)

I dollari d'oro continuarono a essere coniati nelle altre Zecche anche durante gli anni della guerra civile, ma per Charlotte la loro storia finiva lì... la nostra, invece, no ;)

petronius :)

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The Union is dissolved!

La questione dello schiavismo veniva da lontano, dagli anni rivoluzionari. Se, durante il periodo coloniale, la maggior parte degli americani aveva accettato lo schiavismo come una necessità economica, la Rivoluzione, con la sua accentuazione dei concetti di libertà e uguaglianza, aveva provocato in molti  un'aperta condanna di questa istituzione. Negli anni, si era fatta sempre più marcata la differenza tra un Nord abolizionista (ma con calma), e un Sud, la cui economia prevalentemente agricola era basata soprattutto sul lavoro degli schiavi, apertamente e fortemente contrario a qualsiasi discorso libertario.

La questione si era trascinata tra alti e bassi per decenni, fino ad esplodere nel 1860 con l'elezione, per la prima volta, di un candidato del Partito Repubblicano, dichiaratamente abolizionista, alla presidenza. Chi fosse questo Presidente lo sapete tutti, ma se oggi è unanimemente considerato il più grande che gli Stati Uniti abbiano mai avuto, all'epoca erano in pochi, anche nel suo stesso partito, a scommettere sulla sua capacità di affrontare una crisi così grave e senza precedenti.

Durante la campagna elettorale del 1860, gli esponenti sudisti avevano ripetutamente detto che non sarebbero rimasti nell'Unione sotto un presidente repubblicano nordista, e puntualmente, il 20 dicembre 1860, poco più di un mese dopo l'elezione di Lincoln (6 novembre), quando mancavano ancora quasi tre mesi al suo insediamento formale alla Casa Bianca, il South Carolina, da tempo focolaio di secessionisti, in una convenzione di stato appositamente convocata, approvò, senza un solo voto contrario, un'ordinanza di secessione, che scioglieva "l'Unione attualmente esistente tra il South Carolina e gli altri Stati".

E così il Charleston Mercury (Charleston è la più importante città del South Carolina, ma non la capitale), uscito in edizone straordinaria quello stesso giorno, poteva proclamare a caratteri cubitali:

THE UNION IS DISSOLVED!

Fort Sumter secession paper.webp

Tra il gennaio e il febbraio 1861, altri sei Stati seguirono l'esempio: Mississippi, Florida, Alabama, Georgia, Louisiana e Texas. I sudisti erano convinti che non ci fosse nulla di rivoluzionario nella secessione, ma che essa fosse un diritto costituzionale. Questo principio era ben radicato nella dottrina dei diritti dei singoli Stati, che sosteneva che l'Unione era un accordo tra stati sovrani, riunitisi nel 1787 di loro spontanea volontà e che si riservavano il diritto di riprendere la loro indipendenza qualora lo avessero ritenuto necessario. Tuttavia, anche se questa teoria venne invocata per giustificare la secessione, lo scopo non era quello di esistere indipendentemente, ma di federarsi in una nuova Unione del Sud. Cosa che avvenne nei primi giorni del febbraio 1861, quando i delegati degli Stati secessionisti si riunirono a Montgomery, Alabama, dove stilarono una costituzione degli Stati Confederati d'America, e ne elessero presidente Jefferson Davis.

Continua... oo)   

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Quando Lincoln si insediò alla presidenza, il 4 marzo 1861, c'era la diffusa convinzione che non sarebbe stato all'altezza della crisi. La sua mancanza di esperienza politica in campo nazionale, il suo imbarazzo in società, perfino il suo aspetto, non ispiravano fiducia. Si dava per scontato che sarebbe stato una nullità :rolleyes: e che il capo effettivo del nuovo governo sarebbe stato il Segretario di Stato, William H. Seward.

Ma Lincoln impose rapidamente la propria autorità. Nel suo discorso d'insediamento sostenne che l'Unione era perpetua, che nessuno Stato poteva staccarsene di propria semplice iniziativa, che le ordinanze di secessione erano giuridicamente inefficaci e che le due parti erano tanto strettamente legate da rendere impossibile una separazione pacifica. Ribadì che avrebbe fatto rispettare le leggi in tutti gli Stati, ma questo non comportava necessariamente spargimento di sangue o violenza, a meno che "non fossero stati imposti con la forza all'autorità nazionale."  Aggiunse infine che non aveva alcuna intenzione di interferire con lo schiavismo là dove esso già esisteva. 

Era un discorso che mirava a prendere tempo, ma il tempo gli fu negato, poichè giunse quasi immediatamente la notizia che la guarnigione federale di Fort Sumter, nel porto di Charleston, comandata dal maggiore Robert Anderson, era a corto di rifornimenti e avrebbe dovuto ben presto arrendersi se non ne avesse ricevuti. Fort Sumter era, insieme a Fort Pickens, l'unico avamposto federale rimasto nel Sud secessionista, cederlo voleva dire riconoscere la Confederazione, ma cercare di difenderlo avrebbe potuto scatenare un conflitto. Per un mese Lincon esitò, ma infine, il 6 aprile, ordinò l'invio di una spedizione di soccorso, con la consegna di rifornire pacificamente il forte, e di ricorrere alla forza soltanto se attaccata.

Toccava ora a Jefferson Davis la decisione: piegarsi all'autorità federale, consentendo il rifornimento di Fort Sumter, o sparare il primo colpo. Il Sud scelse la seconda opzione: il 12 aprile 1861, di fronte al rifiuto del maggiore Anderson di sgomberare il forte, i cannoni confederati aprirono il fuoco e, dopo due giorni di bombardamenti, Fort Sumter capitolò... era l'inizio della guerra civile :huh:

Della quale, naturalmente, non ci occuperemo oltre, se non per quanto riguarda i suoi effetti sull'attività delle Zecche in territorio Confederato, ma una breve introduzione era necessaria per un, sia pur sintetico, inquadramento storico. 

Introduzione che concludiamo mostrando due dipinti sull'attacco a Fort Sumter, oggi monumento nazionale. 

Fort Sumter.webp

Fort Sumter2.webp

petronius :)

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La Zecca va alla guerra

Dopo l'elezione di Lincoln alla presidenza, per un po' di tempo le cose continuarono senza scossoni alla Zecca di Charlotte. I conii per le monete del 1861 vennero spediti da Philadelphia il 13 dicembre 1860, e il Sovrintendente Caldwell continuò a compilare i suoi rapporti mensili. I fondi per le operazioni della Zecca furono inviati fino al marzo 1861, dopodiché ogni comunicazione formale con Philadelphia cessò. 

Allo scoppio della guerra, il 12 aprile, fu chiaro che era solo questione di tempo prima che la Zecca di Charlotte cadesse in mano Confederata. Il North Carolina aderì alla secessione il 20 maggio, ma fin da prima c'erano pochi dubbi sulla parte che avrebbe scelto. Infatti, già il 20 aprile, un distaccamento della milizia del North Carolina si presentò presso la Zecca, con l'ordine del Governatore John Ellis di consegnare la Zecca e tutti i suoi beni e depositi allo Stato del North Carolina.

Ma, a dispetto del loro supporto alla causa sudista, gli uomini d'affari e le banche del North Carolina, chiesero al Governatore di consentire al personale qualificato della Zecca di continuare le operazioni. Con loro era d'accordo il Sovrintendente Caldwell, che avvisò il Governatore Ellis che la gran parte dell'oro della Zecca non era nello stato di metallo raffinato, e avrebbe potuto essere perso se maneggiato da personale non qualificato. 

Il Governatore capì le ragioni di Caldwell, e consapevole dell'importanza della Zecca per la comunità, rispose:       

"Riponendo piena fiducia nella vostra ben nota devozione alla causa del Sud, e agli interessi del North Carolina, vi chiedo di assumere la direzione della Zecca di Charlotte."

E così, sebbene alcuni soldati del North Carolina fossero stati messi di guardia, la Zecca riprese le sue normali operazioni. Che, per il 1861, consistettero nella coniazione di sole half eagles, essendo terminata l'anno precedente quella delle quarter eagles, con 7.469 esemplari.

quarter eagle1860C-HA-NGCAU58.jpg

(foto da Heritage Auctions)

Continua... :)

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Il primo deposito d'oro sotto la nuova autorità venne ricevuto dalla Zecca di Charlotte il 1° maggio 1861: l'ultimo appena tre settimane dopo, il 21 maggio. Non è chiaro se furono i depositanti a smettere di portare il loro oro alla Zecca o Caldwell a rifiutarsi di riceverne altro. In ogni caso, quasi tutti i depositanti furono pagati, in monete d'oro, entro la fine del mese. Monete come questa half eagle, una delle 6.879 coniate nell'ultimo anno di attività della Zecca.  liberty half eagle1861C-HA-NGCAU55.jpg

(foto da Heritage Auctions)

Alla chiusura dell'anno fiscale, il 30 giugno, la Zecca aveva in cassa poco più di 4.000 dollari in monete d'oro, una riserva da utilizzare per i salari degli impiegati e rimborsare i pochi depositanti rimanenti. La Zecca era passata sotto la Confederazione tre giorni prima, e il 24 agosto veniva riclassificata come assay office, ufficio di analisi. Gli impiegati furono pagati per tre quarti di quell'anno 1861, dopodichè la Zecca cessò ufficialmente di esistere come tale... il marchio C non comparirà più sulle monete degli Stati Uniti :(

Il 12 ottobre, il Segretario al Tesoro della Confederazione, Christopher Memminger, ordinò a Caldwell di consegnare tutti i beni in oro e argento dell'ex Zecca di Charlotte all'Assistente Tesoriere a Charleston. Dopodichè, anche il ruolo di assay office perse di significato, non essendoci più niente da analizzare. 

La struttura venne utilizzata nei primi tempi della guerra civile per laminare fogli di rame per la fabbricazione delle capsule a percussione, e il seminterrato e gli annessi furono trasformati in magazzini per le forniture navali arrivate da Norfolk, Virginia. I cittadini di Charlotte la usarono anche per varie funzioni sociali, essendo uno degli edifici più grandi della città. Ma il sovrintendente Caldwell, coadiuvato da pochi impiegati, continuò a occuparsi in qualche modo di essa fino alla sua morte, il 10 luglio 1864.    

petronius :closedeyes:

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Ogni fine...

Dopo la fine della guerra nel 1865, l'edificio della Zecca venne usato per circa due anni come posto militare degli Stati Uniti. Nel 1867 fu riaperto come assay office federale. Nel 1873 l'Assemblea Generale del North Carolina chiese al Congresso di riprendere le coniazioni a Charlotte, sebbene fosse evidente che le miniere d'oro della regione si stessero esaurendo. La risposta, quindi, non poteva essere che negativa, e così la Zecca federale di Charlotte non produsse più alcuna moneta :(

I depositi d'oro continuarono a diminuire, e alla fine non ci fu più bisogno nemmeno di un ufficio analisi, che venne definitivamente chiuso nel 1913.

Charlotte Assay Office Mint.webp

Per quattro anni l'edificio rimase vuoto. Fu poi utilizzato come sede della Croce Rossa durante la Prima Guerra Mondiale, e in seguito per le riunioni dello Charlotte Women's Club. Per un breve periodo ospitò anche un tribunale federale, ma più tardi i progetti per trasformarlo in una scuola fallirono. Non fallirono invece quelli per l'ampliamento dell'ufficio postale della città, che avrebbe dovuto sorgere proprio sul luogo della ex Zecca. Per la quale, nel 1932, arrivò l'ordine di demolizione :sorry:

petronius :mellow:

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... è un nuovo inizio

Sembrava proprio che la gloriosa Zecca di Charlotte fosse avviata a una mesta demolizione, ma per fortuna non tutti erano d'accordo. Tra i più contrari c'era una donna, Mary Myers Dwelle, che aveva sempre desiderato che Charlotte avesse un museo d'arte, e la storica Zecca sembrava l'ideale. Lei e altri tennero discorsi in città per stimolare proteste e azioni concrete, ma i loro progetti di conservazione furono respinti.

Tentarono allora un'altra strada. La Dwelle, riunito un comitato composto da dodici suoi amici, mentre gli operai finivano di rimuovere tetto, finestre e porte, si offerse di acquistare mattoni, pietre e altri pezzi: l'obiettivo era quello di ricostruire la Zecca, con i materiali originali, in un altro luogo. L'impresa incaricata della demolizione chiese 1500 dollari per tutti i mattoni e le pietre, a patto che gli acquirenti si occupassero anche del loro trasporto nel nuovo sito scelto. Non erano moltissimi soldi, ma nemmeno pochi, considerando che si era nel pieno della Grande Depressione, e nonostante numerose offerte (nella maggior parte dei casi 5 o 10 dollari) la cifra non fu raggiunta. Fu fatta una controfferta, con i soldi che si era riusciti a raccogliere, 950 dollari... e venne accettata :yahoo: 

L'architetto Martin E. Boyer offrì i suoi servizi per il restauro dell'edificio su un terreno di tre acri donato da un filantropo. Boyer contrassegnò ogni pietra durante lo smantellamento dell'edificio e ne supervisionò attentamente la ricostruzione. Grazie anche alla concessione di fondi federali per la ricostruzione della zecca come museo, i lavori furono ultimati nel 1936, e finalmente il North Carolina ebbe il suo primo museo d'arte :good:

In questa foto di quell'anno, vediamo Mary Myers Dwelle (seduta, con gli occhiali) e tre sue amiche facenti parte del comitato per la salvaguardia della Zecca.

charloote mint mary myers dwelle.jpg

E non poteva mancare l'historical marker :D che segnala come la Zecca sorgesse a pochi piedi a sudovest, venne rasa al suolo nel 1933, e ricostruita come museo d'arte tre miglia a est.

Charlotte Mint Museum.webp

Così come non può mancare una foto di quello che oggi è l'ingresso posteriore del museo, ricostruito come appariva nel suo periodo di massimo splendore come filiale della Zecca degli Stati Uniti :)

Charlotte Mint today.jpg

E per chi, trovandosi da quelle parti, volesse visitarlo:

https://www-mintmuseum-org.translate.goog/plan-your-visit/mint-museum-randolph/?

petronius oo)

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La Zecca di Dahlonega

La città di Dahlonega è il capoluogo della contea di Lumpkin, nel centro-nord della Georgia, non lontana da Atlanta, capitale dello Stato. Nei primi anni '30 dell'Ottocento, però, Atlanta non esisteva ancora (il primo nucleo cittadino sarà fondato nel 1837), e a Dahlonega c'era a malapena quello che poteva essere descritto come una città. Quello che portò alla costruzione di una Zecca in quel villaggio sonnolento, fu la scoperta dell'oro, grandi quantità d'oro, nel nordest della Georgia.

Esistono diverse storie popolari sull'inizio della corsa all'oro in Georgia, ma in realtà nessuno sa con certezza chi abbia fatto la prima scoperta e quando. Secondo un aneddoto, John Witheroods trovò una pepita da tre once lungo il Duke's Creek nella contea di Habersham (oggi  contea di White ). Un altro aneddoto narra che Jesse Hogan, un cercatore d'oro della Carolina del Nord, trovò oro a Ward's Creek, vicino Dahlonega. Un altro ancora, racconta di un giovane Benjamin Parks che trova una pietra dall'aspetto insolito mentre è alla ricerca di cervi a ovest del fiume Chestatee, nel 1828. Nonostante la popolarità di questi racconti, non si trovano prove documentate della presenza di oro in Georgia fino al 1° agosto 1829, quando un giornale di Milledgeville , il Georgia Journal , pubblicò il seguente articolo:

ORO! Un gentiluomo di primissima reputazione nella contea di Habersham ci scrive in data 22 luglio: "Due miniere d'oro sono state appena scoperte in questa contea e si stanno preparando a mettere a frutto questi tesori nascosti della terra". Sembra quindi che ciò che avevamo a lungo atteso si sia finalmente avverato, ovvero che la regione aurifera della Carolina del Nord e del Sud si sarebbe estesa fino alla Georgia.

Verso la fine del 1829, la Georgia settentrionale fu inondata da migliaia di cercatori d'oro. Il Niles' Register riportò nella primavera del 1830 che quattromila minatori lavoravano lungo il solo Yahoola Creek. Così veniva ricordata la scoperta, alla fine del secolo, sull'Atlanta Constitution (15 luglio 1894):

"La notizia si diffuse, con un'eccitazione mai vista prima. Nel giro di pochi giorni sembrò che il mondo intero ne avesse sentito parlare, perché uomini arrivarono da ogni stato di cui avessi mai sentito parlare. Arrivarono a piedi, a cavallo e su carri, comportandosi più come pazzi che altro. Per tutta la strada da dove ora sorge Dahlonega fino a Nuckollsville c'erano uomini che setacciavano i torrenti e scavavano buchi nei pendii."

Georgia Gold Rush.jpg

petronius :)

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Le terre della Georgia in cui era stato scoperto l'oro, appartenevano alla nazione Cherokee, sulla base di un trattato con il governo degli Stati Uniti. I Cherokee naturalmente non gradivano molto queste intrusioni nel loro territorio, e non mancarono di farlo presente: così uno scrittore sul Cherokee Phoenix:

"I nostri vicini che non rispettano la legge e non hanno rispetto per le leggi dell'umanità stanno ora mietendo un raccolto abbondante... Siamo un popolo abusato."

Ma sembrava che più i Cherokee protestavano, più i minatori arrivavano con entusiasmo: di come andò a finire, abbiamo parlato qui :(

Anche in Georgia, così come in North Carolina, si presentò ben presto il problema di cosa farne dell'oro raccolto. Inviarlo presso la Zecca di Philadelphia era, come abbiamo visto, difficile e rischioso. Così, in attesa delle decisioni del governo federale, un intraprendente artigiano pensò bene di aprire in loco una sua propria Zecca. Si chiamava Templeton Reid, e anche di lui abbiamo già parlato.

Qui, possiamo solo aggiungere l'immancabile historical marker :D, sul luogo in cui sorgeva la Zecca di Templeton Reid.

Templeton Reid.jpg

petronius :)

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Fu anche per contrastare l'operato di Templeton Reid (e altri), che il governo federale alla fine concesse la costruzione non di una, ma di ben due filiali della Zecca, a non troppa distanza l'una dall'altra.

Anche la Zecca di Dahlonega, così come quella di Charlotte, venne autorizzata con il Mint Act del 3 marzo 1835, e anch'essa "for the coinage of  gold only". E così come a Charlotte, non furono pochi i problemi e i ritardi nella costruzione, ma finalmente, il 12 febbraio 1838, il Sovrintendente di Dahlonega potè annunciare che "Questo è il giorno in cui incominciano le operazioni della filiale della Zecca."

Non fu proprio così. Anche qui come a Charlotte, problemi sia tecnici (la difficoltà di generare una pressione del vapore sufficiente a far funzionare i macchinari), che burocratici, ritardarono l'inizio della produzione, al punto che i depositanti dell'oro, non potendo ancora ricevere in cambio le monete, dovettero, o accettare un certificato riscuotibile in monete a Philadelphia <_< o tornare a Dahlonega dopo che il loro oro era stato testato e coniato, diverse settimane dopo. Perché, sebbene l'oro avesse incominciato ad affluire quasi immediatamente dopo l'apertura ufficiale della Zecca in febbraio, le prime monete furono coniate soltanto il 12 aprile 1838.    

Quel giorno, uscirono dalle presse 80 half eagles, le prime di complessive 20.583 coniate nel primo anno di produzione. Il Sovrintendente di Dahlonega scrisse al Direttore della Zecca, Patterson:

"Potreste forse considerare presuntuoso da parte mia affermare che ritengo la nostra moneta pari a qualsiasi altra realizzata al mondo, sia per la sua bellezza che per la precisione delle sue parti tecniche."

Giudicate voi :rolleyes:

half eagle1838D-HA-NGCUNC.jpg

(foto da Heritage Auctions)

Il disegno è quello Classic Head di William Kneass, già descritto a proposito di Charlotte, e anche qui, sotto la troncatura del collo della Lady, compare il marchio di Zecca... la D di Dahlonega :)

half eagle1838Dmintmark.jpg

petronius oo)

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In quel 1838 a Dahlonega furono coniate solo half eagles. La produzione delle stesse continuò ininterrottamente fino al 1861, con quantitativi interessanti fino a metà degli anni '50. Il record fu toccato nel 1843, con 98.452 esemplari coniati, ma un paio di volte  si superarono, sia pur di poco, i 90.000, e in altrettante occasioni ci si andò vicino, con più di 80.00 pezzi annui. Poi, nel 1856, la produzione scese sotto i 20.000 esemplari, e continuò a scendere, fino a toccare il fondo nel 1861, con appena 1.597 half eagles. Ma su quell'anno, importante per molti versi, ci torneremo.

Oltre alle half eagles, a Dahlonega furono coniate le quarter eagles,  dal 1839 al 1859 (con l'eccezione del 1858), e i dollari d'oro. Ma anche qui, come a Charlotte, mancarono le monete più prestigiose, eagles e double eagles. Non mancò, invece, quella da 3 dollari, sia pure coniata per un solo anno, il 1854, e con appena 1.120 esemplari. Il che fa di essa una moneta indubbiamente rara, ma non la più rara e ricercata tra quelle della zecca della Georgia, un primato che spetta, ancora una volta, al minuscolo dollaro... ne parleremo ;)

La moneta da 3 dollari è quella disegnata da James B. Longacre, che ha al dritto la Lady Liberty nota come Indian Princess Head, probabilmente a causa del suo copricapo di piume, che però non è riconducibile ad alcuno di quelli in uso presso le tribú indiane. L'ispirazione, come per altre monete (e come detto in altra discussione ;)), va ricercata piuttosto nella statuaria classica (forse un ritratto di Venere), ma anche nell'arte popolare degli anni '50 del XIX secolo. Nel giro compare la scritta UNITED STATES OF AMERICA.

3dollars1854D-GO-PCGSMS60d.jpg

Al rovescio, una corona di foglie di cotone, mais, tabacco e frumento, prodotti tipici del Nord e del Sud degli stati Uniti, a simboleggiare l'intreccio tra le due anime della nazione. Al centro compare il valore, e in basso, sotto il fiocco che lega la corona, la D di Dahlonega.

3dollars1854D-GO-PCGSMS60r.jpg

(foto da Ira & Larry GoldBerg Auctions)

petronius :)

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