Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato

2024-QDS-copertina-212x300.jpg

QUADERNO di STUDI
XVIII–XIX 2023-2024
Associazione Culturale Italia Numismatica.
Pagine 192, f.to 17x24cm, illustrazioni a colori.
€ 15,00 (gratuito Soci ACIN, anno 2024)
Dall’Indice:
Antonio Morello (a cura di), In memoria di Mario Rasile nel trentesimo anniversario della scomparsa. [pp. 7-32]
Gabriele Fabbrici e Giovanni Santelli, Il duca Droctulf, Brescello, e il grande tesoro di piccole monete. [pp. 33-62]
Antonio Morello, Le monete di Muhammad ibn ‘Abbad, emiro ribelle a Federico II in Sicilia. [pp. 63-94]
Katia Pontone, Paolo da Ragusa a Napoli: le medaglie per Alfonso d’Aragona. [pp. 95-134]
Antonio Morello, Pio II sul vascello e la mancata spedizione contro i Turchi. [pp. 135-176]
Alessandro Giaccardi, Le piastre celebrative napoletane del 1791 e un maestro delle prove ritrovato. [pp. 177-190]

Era il 1994, quando un gruppo di appassionati, su proposta di Andrea Morello e suo figlio Antonio, si riunirono per dar vita al Circolo Filatelico Numismatico che prese il nome del noto studioso di storia locale Mario Rasile, da poco prematuramente scomparso. Questa raccolta di studi e ricerche intende così ricordare il 30° anniversario della fondazione. Anche in questo numero i contenuti sono di notevole interesse e riguardano studi approfonditi di storia, numismatica e medaglistica. Questa edizione è aperta da un doveroso ricordo dedicato al Prof. Mario Rasile a trent’anni dalla sua scomparsa, curato dal presidente Antonio Morello. Dopo un breve cenno biografico sono state ricordate le opere più significative uscite dalla penna dello Studioso e dedicate soprattutto alla storia della sua amata terra, quel territorio storicamente noto col nome di Terra di Lavoro ovvero gran parte delle attuali province di Frosinone, Latina e Caserta, tra il basso Lazio e l’alta Campania. Indiscusso esperto di storia postale, pubblicò opere che sono diventate riferimenti imprescindibili per gli studi del settore. Egli volle dedicarsi anche alla numismatica concentrando le sue conoscenze sulle monete emesse dal Ducato di Gaeta, nell’uso della moneta in ambito locale in età medievale desunto dai documenti nell’epoca; la passione per la moneta ‘spicciola’ dell’età aragonese, i cavalli, gli valsero la pubblicazione di uno studio specifico. Fu anche rapito dal fascino della produzione dei carlini d’argento della stessa epoca e Regno di cui ebbe l’opportunità di studiarne un gran quantitativo e aggiungere nuove notizie agli studi precedenti, grazie al suo libro dedicato ai ‘Coronati’. Per completare il ricordo che gli è stato tributato, sono stati riproposti due articoli scritti dal Prof. Rasile e pubblicati nella rivista ‘La Numismatica’ (curata dal compianto Gino Manfredini) che riguardano due argomenti molto cari all’autore ovvero: Ancora sugli “enigmi” delle monete gaetane e su un discutibile “follaro” attribuito a Guglielmo I o II (“La Numismatica”, Aprile 1982, pp. 105-107); Ferdinando I d’ Aragona e i «coronati dell’angelo» (“La Numismatica”, Settembre 1983, pp. 205-210). Il primo articolo contenuto in questo Quaderno di Studi è uno studio curato da Gabriele Fabbrici e Giovanni Santelli su un tesoretto di piccoli bronzi, prodotti nel VI sec. d.C., rinvenuto a Brescello nel 2010. Di esso si occupò già E. Arslan ma gli Autori, illustrando gli esemplari meglio conservati, esposti nel Museo Civico “Carlo Verri” di Biassono, e consultando non poche fonti, ne hanno proposto una nuova ‘lettura’ attribuendo queste ‘singolari’ emissioni al periodo in cui il duca ribelle Droctulf infieriva su quelle terre. Segue un contributo di Antonio Morello che è stato ripreso da un articolo che fu pubblicato venti anni fa nelle pagine della rivista Monete Antiche. In quell’occasione l’autore si era soffermato su una moneta prodotta a nome dell’emiro Muhammad ibn ‘Abbad, ribelle a Federico II in Sicilia, che fu rinvenuta nel territorio di Atina (FR) e ora conservata nel locale Museo Civico Archeologico. Nel sistemare le monete lì custodite egli ebbe l’opportunità di catalogare quell’esemplare: fu l’occasione per approfondire l’argomento e per cercare la possibile causa della presenza di essa in un centro del Lazio meridionale ovvero lontano dal luogo emittente, individuato dagli studiosi tra il sito di Monte Jato ed Entella, in Sicilia. A distanza di anni, l’autore ha deciso di riproporre l’articolo rettificando alcune notizie, integrandole e soffermandosi su queste emissioni in modo ancor più approfondito, grazie alla possibilità di consultare, sui relativi cataloghi, numerosi esemplari che in questi anni sono stati posti in vendita da molte case d’asta. Infine, si è aggiunto un altro esemplare del ‘denario’ che fu segnalato per la prima volta da Giuseppe Di Martino nel 2002, questo comparso in una recente vendita pubblica. Proprio la relativa gran quantità di esemplari di kharrube emesse a nome di ibn ‘Abbad, desunta dalla varietà dei conii registrati, inducono a pensare che questa emissione, prodotta in un tempo relativamente breve, fu diffusa e utilizzata nei mercati delle comunità arabe ostili al regime di Federico II. L’iniziativa araba mirò a vivacizzare i mercati interni e ad espellere la moneta federiciana, costituendo, tra l’altro, un mezzo di propaganda molto efficace, mirante ad esaltare l’autorità emittente e in qualche modo sopraffare il nemico cristiano. Katia Pontone ha scritto un interessante contributo dedicato all’artista Paolo da Ragusa che, lavorando a Napoli per Alfonso d’Aragona, produsse alcune medaglie, con lo stile del maestro Pisanello, ritraenti in maniera dettagliata il volto del Re. La sua opera si riconosce anche in altre medaglie non firmate e la storia di questo artista è stata scritta seguendo le opere e i pochi documenti disponibili. Ampio spazio è stato dato al tentativo di chiarire l’origine della piccola medaglia coniata con il volto del Re al diritto e il carro trionfale al rovescio. La tipologia è stata esaminata con il confronto con l’arte e il significato simbolico delle allegorie utilizzate per commemorare il trionfo del Re, celebrato dopo la conquista del Regno di Napoli. Segue un altro contributo di Antonio Morello dedicato ad una particolare emissione di tre nominali (due in oro e uno d’argento) a nome di papa Pio II prodotta in occasione dell’organizzazione della crociata contro i Turchi che dieci anni prima conquistarono Costantinopoli e si apprestavano ad invadere l’Europa. Il grande lavoro preparatorio che cominciò sin da quando Enea Silvio Piccolomini fu eletto pontefice con il nome di Pio II ebbe il suo epilogo con il suo arrivo ad Ancona per comandare di persona la spedizione; qui lo colse la morte proprio mentre cominciarono a giungere nel porto della città marchigiana le componenti della flotta che sarebbe di lì a poco partita per l’Oriente. La sua scomparsa corrispose con l’annullamento dell’impresa. Fu perciò emessa questa serie di monete recante, al diritto di tutti i nominali, l’immagine del papa a poppa di un vascello che regge il vessillo crociato e benedice l’ostia; la legenda sul fianco della nave contiene l’anno VI di emissione (1463-4) a testimoniare inequivocabilmente lo scopo di questa rara produzione monetale. L’attento esame degli esemplari censiti ha consentito una più precisa catalogazione che corregge in qualche piccolo dettaglio quella dei precedenti cataloghi. Questo numero viene chiuso da un interessante studio di Alessandro Giaccardi dedicato alle piastre celebrative napoletane del 1791. Consultando attentamente la cospicua documentazione dell’epoca, l’Autore rende noti i nominativi degli ufficiali di zecca nell’anno in cui furono emesse queste due splendide monete.

Lo sto leggendo:BELLISSIMO!!

 

odjob


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.