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Inviato

Buongiorno a tutti. Oggi ho ricevuto i miei ultimi acquisti filatelici che condivido molto volentieri con voi.

Comincio con una lettera prefilatelica del 10 gennaio 1810 da Tolentino a Monte Milone.

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Inviato (modificato)

Prefilatelica da Tolentino (Macerata) con annullo a cartella in nero + Municipalità di Tolentino ( il Comune) anch'esso a cartella in nero,......

........per Monte Milone (Macerata),     ......la destinazione non e' il Montemilone in provincia di Potenza in Basilicata ma la cittadina di Pollenza in provincia di Macerata nelle Marche che fino al 1862 si chiamava proprio Monte Milone. 

Tolentino fu sede di governo della delegazione di Macerata e direzione postale da prima del 1809, l' annullo che abbiamo sul piego fu in uso dal 1808 al 1810.  Su una scala di valori da 1 a 13 e' catalogato 2 dal Callenga e 5 dallo Zuccari ( il Callenga lo valuta di meno perché e' un catalogo del 1972 lo Zuccari di piu' perché piu' recente, questo a dimostrazione di come anni addietro questo materiale fosse più disponibile e quindi di meno valore. 

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Quando troviamo materiale senza il sigillo in ceralacca la cosa non e' casuale, dobbiamo sapere che veniva asportato di proposito dagli enti pubblici per questioni di spazio, infatti questo materiale veniva catalogato e conservato in cassetti dove la ceralacca prendeva spazio e dava fastidio,  infatti la nostra prefilatelica e' inviata al Podestà di Monte Milone quindi al sindaco dell' epoca e questo oggetto proviene dall'archivio di questo Comune. 

Cosa diversa quando il materiale proviene da carteggi privati esempio case nobiliari, noterete che il sigillo in ceralacca non veniva tolto. 

 Il documento è firmato da certi Santini e Novelli e il contenuto del piego sembrerebbe essere la richiesta di pubblicare e affiggere un manifesto relativo a una scelta e di augurare al destinatario "la sorte di simili, omaggiori occasioni". ...?!?

Notare che sulla piega Gennaio è scritto Gennaro, forma dialettale antica della zona. 

Il piego va controllato in controluce per eventuali filigrane. 

E' un documento storico postale della nostra Nazione,  del nostro territorio, .. che personalmente trovo MAGNIFICO !!!

 

Modificato da PostOffice
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Inviato (modificato)

Grazie @PostOffice per le informazioni.

Questa sera provo a vedere se ci sono filigrane.

Modificato da marco1972

Inviato (modificato)

Nel periodo storico della lettera, Tolentino fu il luogo dove si svolsero 2 importanti avvenimenti:

- 1797 La pace di Tolentino. - Fu conclusa il 19 febbraio 1797 tra la repubblica francese, rappresentata dal generale Bonaparte, e il papa Pio VI, le cui truppe erano state fugate sul Senio da quelle francesi. I negoziatori del papa erano il card. Mattei, il duca Braschi, mons. Caleppi e il marchese Massimi e le trattative cominciarono il 17 febbraio. Bonaparte pose subito loro l'alternativa o di sottomettersi a prendere come base dei negoziati quelle stipulazioni di Bologna, che non erano state rispettate, o di dover subire le conseguenze della ripresa delle ostilità. I plenipotenziarî pontifici piegarono e il 18 febbraio presentarono un progetto d'accordo, compilato dal Caleppi, che venne respinto da Bonaparte, e sostituito da un altro, in cui egli giungeva a chiedere alla Santa Sede il diritto di esclusiva nel conclave perfino ad elezione del papa già avvenuta. Il Caleppi, principalmente, resistette ad ogni pressione per l'ingerenza del governo francese nel campo ecclesiastico, ma dovette piegarsi a considerevoli sacrifici di natura temporale. Le disposizioni contenute nei 26 articoli del trattato richiedevano, infatti, che il papa  licenziasse le sue milizie; che accordasse alla Francia la cessione definitiva di Avignone, del contado Venosino e delle Legazioni di Bologna, di Ferrara e di Romagna; che concedesse ai Francesi l'occupazione di Ancona fino alla conclusione della pace; che, oltre ai 16 milioni, che doveva pagare per i patti di Bologna, ne sborsasse altri 15; che consegnasse molti importanti manoscritti e capolavori d'arte; che deplorasse solennemente l'assassinio di Bassville e desse un'indennità di 300.000 lire ai danneggiati. Dopo cinque giorni, e dopo aver ascoltato il parere d'una congregazione di cardinali, Pio VI ratificò il trattato, che ha grande importanza nella storia del diritto pubblico europeo, poiché per la prima volta il papa cedette parte del Patrimonio di S. Pietro.

- 1815 Il combattimento di Tolentino. - Fra le alterne vicende della campagna di Murat, merita un particolare rilievo il combattimento a carattere decisivo avvenuto nei pressi di Tolentino. Dopo il successo riportato a Pollenza, l'esercito napoletano (12.000 uomini) doveva incalzare l'esercito austriaco (15.000 uomini comandati dal generale Bianchi) e sferrare l'attacco definitivo. Nel frattempo però Murat riceveva notizie sulla situazione interna del suo regno molto preoccupanti e tali da consigliarlo a interrompere l'avanzata. Di questo momento d'incertezza nel campo nemico approfittò il comando austriaco per prendere l'iniziativa di un attacco di sorpresa. Il 3 maggio 1815 forti reparti a cavallo austriaci, sostenuti da un efficace fuoco di artiglieria, caricavano, in direzione di Macerata, le fanterie napoletane. Presso il Monte Milone, a pochi chilometri da Tolentino, si accese il combattimento che doveva decidere delle sorti dell'esercito partenopeo. Le divisioni d'Aquino e D'Ambrosio, costrette alla ritirata, dovettero ripiegare verso Portocivitanova. La demoralizzazione delle truppe era in parte giustificata dalla condotta timida del capo. Perdite napoletane 2300 uomini; austriache, 210 morti e 500 feriti.

Da: Tolentino - Enciclopedia - Treccani

Modificato da marco1972

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