marco1972 Inviato 6 Ottobre #1 Inviato 6 Ottobre (modificato) Buongiorno, per chiudere gli acquisti un piccolo lotto di Antichi Stati di media qualità: - Modena 10 centesimi rosa con punto dopo la cifra (sassone 9) - Parma 5 centesimi giallo arancione (sassone 6) - Pontificio 5 centesimi verde azzurro chiaro c. Lucida (sassone 25). Modificato 6 Ottobre da marco1972 2
PostOffice Inviato Venerdì alle 13:08 #2 Inviato Venerdì alle 13:08 Il Francobollo è bello e ben marginato tagliato proprio sugli interspazi tipografici in alto e in basso dove si intravedono le linee, non abbiamo foto del dietro ma sicuramente non vi e' nulla di rilievo di cui dire qualcosa. Non mi dilungo su l'approfondimento dove collezionisti piu' bravi del sottoscritto potrebbero scrivere intere pagine, ma approfitto della discussione per proporvi un pochino di storia di come vennero prodotti questi meravigliosi francobolli, spero venga apprezzata. Modena, Moneta: 1 lira italiana di 100 centesimi I francobolli di Modena, ad eccezione del segnatasse per giornali da 10 cent. nero, vennero preparati con un unico procedimento: da una matrice in rame si ricavarono mediante stereotipia tanti clichés, dai quali fu scalpellata la parte compresa nel rettangolo inferiore, per inserirvi in caratteri mobili tipografici la leggenda con il valore. L'incisione del conio fu opera di Tomaso Rinaldi di Modena per la serie ducale, e di Carlo Setti anch'egli di Modena, per la serie del Governo Provvisorio. Per tutti i valori in centesimi (escluso quindi il valore da 1 lira) venne mantenuta fissa la dicitura CENT, cambiando le sole cifre del valore. Con i clichés così predisposti si formarono, per la serie ducale due composizioni di 240 ciascuna (4 gruppi di 60) e, per la serie del Governo Provvisorio due composizioni di 120 ciascuna (4 gruppi di 30). I segnatasse per giornali con l'eccezione di quello da 10 cent. nero ebbero le stesse composizioni dei francobolli ducali. Delle due composizioni della serie ducale, una recava un punto dopo le cifre e l'altra no. I valori da 5, 10 e 40 cent. furono stampati con entrambe le composizioni e dettero luogo alle due serie: senza punto e con punto. Il 15 e il 25 cent, furono stampati con la solo composizione senza punto, e il valore da I lira con quella recante il punto, e fanno parte, rispettivamente, della prima o della seconda serie. La stampa dei francobolli ducali venne eseguita, tipograficamente, dalla Reale Tipografia Camerale di Modena, su carta colorata, di vario spessore senza filigrana, acquistata secondo le esigenze del momento; due tipi di carta assai diversi per colorazione, furono forniti per la stampa del 5 e del 40 cent. Il valore da 1 lira fu stampato, nel maggio 1862, su carta bianca recante in filigrana la lettera «A», iniziale della ditta fornitrice Amici, in un quadrato. 2
miza Inviato Venerdì alle 13:19 #3 Inviato Venerdì alle 13:19 Grazie @PostOffice per l'approfondimento. Sono smpre apprezzati i tuoi interventi...
PostOffice Inviato Venerdì alle 13:54 #4 Inviato Venerdì alle 13:54 (modificato) Il tuo esemplare asseconda della numerazione del Sassone n.6 appartiene alla seconda emissione su carta bianca 1853-55. Ben marginato. Credo che l' annullo sia del 12 MAG 1855, bello.. gli annulli leggibili sono sempre un plus. (Con calma lo controllerò). Parma, Moneta: 1 lira ital. 100 centesimi. Tutti i francobolli del Ducato di Parma furono stampati, in tipografia, con clichés fusi in lega tipografica, da Stefano Rossi-Ubaldi, di Parma. Il soggetto prescelto venne inciso da Donnino Bentelli. Per la prima serie la stampa è in nero su carta a macchina acquistata in commercio. La distanza tra gli esemplari è di circa 1 mm e l'allineamento è alquanto irregolare. I francobolli da 5 e 15 c. furono sostituiti, in data 1-1-54, da una nuova emissione stampata con le stesse tavole ma con inchiostri colorati. Il 25 c. venne, invece, sostituito verso la metà del 1855, mentre il 10 c. fu stampato ed usato in continuità fino al 1859, ed il 40 c. venne sostituito nel 1857 dal corrispondente valore della terza emissione. Dato il cattivo risultato della stampa colorata su carta bianca, per il 5 ed il 15 c. si ritornò alla stampa con inchiostro nero, nel luglio 1855 per il 5 c., e nel gennaio 1856 per il 15 c. Tali francobolli possono quindi essere distinti nettamente in due diversi gruppi di tirature e per alcune di esse è abbastanza agevole l'identificazione, date le particolari caratteristiche della carta. Modificato Venerdì alle 13:58 da PostOffice 1
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